ma va bene anche se.... se alla fine il passato è passato (bari a Bari)

E fin qui. Il romanzo scorrerebbe pure bene, magari senza troppe pretese ma con un linguaggio fluido, dialoghi (e monologhi) ben scritti; giusto qualche comparsa di troppo (laddove "troppo" sta per "troppo caratterizzata per il suo ruolo" o per "troppo presto messa da parte". Il concetto di base in fondo è il medesimo), giusto una passività del protagonista che - in un testo che ti spiega e analizza il perché e il percome di ogni singola scelta - appare un filo inverosimile.
Ma Carofiglio, ex magistrato e oggi scrittore di successo, ci butta dentro anche il giallo superfluo, la cui soluzione è così telefonata che senti i primi squilli appena inizi a leggerne le righe d'attacco. Su queste premesse, la conclusione della vicenda arriva esattamente come te l'aspetti, e non ti lascia dentro un bel niente. Che poi alla fine è proprio questa la differenza tra un romanzo discreto e un capolavoro.
In foto, la copertina del libro. Sì, nell'edizione da 10 carte.
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