Beat down, gli emo, e l'estetica del tamarro violento

Il mondo in cui vivi è una realtà estremamente violenta. Un posto il cui concetto di progresso sociale è l'esser passati, negli ultimi anni, dal picchiare gli omo al picchiare gli emo. Che con quei ciuffi lì cosa cazzo c'avranno da andarsene in giro.
Ora Capcom, di suo, in fatto di violenza digitale ha un signor curriculum, ma quando ai picchiaduro classici, ai Ken e ai Ryu e alle Chun Li sempre più con cosce da calciatore, si è messa in testa di affiancare titoli a scorrimento in 3D ne sono venute fuori delle robe alquanto invereconde. Enter un gioco per PS2 del 2005, che già il titolo. "Picchia: pugni della vendetta" (volgarmente noto, nella lingua d'Albione, come Beat Down: Fists of Vengeance) è questo beat'em up in cui devi scegliere se interpretare un finto rapper coloured (Jason G), un tronista della De Filippi con i capelli mechati (Raven), un paio di maiale di quelle che sembrano delle pornodive ma poi un culo così, quando vengono alle mani, te lo fanno loro (Gina e Lola). Alla guida di questi degni esponenti della meglio gioventù, te ne vai quindi a zonzo per una cittadina di periferia ammerrigana, picchiando gente nei bar, indossando vestiti ancora più tamarri (che mica uno può farsi l'intero gioco con la... uh, "mafia suit" di partenza), picchiando gente fuori dai bar e, perfino, evadendo di prigione. Dopo aver sfondato il muro della cella a calci.
Altro che il cucchiaino de Le Ali della Libertà.
 

E quand'anche qualcuno, stoltamente, pensasse che da Capcom non può venire un gioco in cui ci si picchia ed è brutto, quel qualcuno dovrebbe pensare a Final Fight Streetwise. Dovrebbe pensare a Final Fight Revenge. Dovrebbe pensare a starsene zitto, ecchecacchio.

Commenti

  1. Questo Beat Down mi fa ripensare a God Hand.
    Un beat'em'up a scorrimento che mi ha sempre incuriosito per la sua linea ilare (a tratti trash) mista ad una fisicità dei colpi che dai video rendeva.

    Purtroppo non ho mai avuto l'occasione di provarlo.

    Dr. Manhattan, lei che ne pensa di quel gioco, uscito ormai più di un anno fa, direi quasi due?

    RispondiElimina
  2. Qualche mese fa, a queste coordinate, si è parlato anche di God Hand: http://docmanhattan.blogspot.com/2008/08/la-mano-di-dio-ma-senza-maradona.html

    Però attenzione: lì c'è trash voluto, commistione di generi, musica western (bellissima) e calci nelle palle, prese bresslinistiche e boa di piume. Qui, in Beat Down, ci sono ingiustificati litri di sangue a ogni scazzottata, tamarri che risultano tamarri ma che vorrebbero rappresentare dei fighi/duri secondo la malsana visione nippa. Riassumendo, per le mazzate libere in 3D si va di Urban Reign, e poi semmai di God Hand. Nessuno dei due è perfetto (anzi), ma cattsaw se divertono.

    RispondiElimina
  3. ..Sottoscrivo in pieno (detesto l'espressione "quotare"). Urban Reign e God Hand: due "signor" giochi. Diamo a Cesare..

    RispondiElimina
  4. Se mi capita a God Hand faccio un pensierino. Ultimamente però la PS2 sta cominciando ad accumulare troppa polvere...sono talmente oberato di titoli next-gen, che recuperare qualcosa di old si fa spesso impegnativo.

    RispondiElimina
  5. E qui sbagli candeggio. Io uso ACErcarmi titoli che per una qualche ragione meritavano un giro, ma tralasciati miopemente ai tempi. Che poi giochi come Okami non li trovi più in giro. Che molta della roba next gen tanto è fuffa. Che se non è fuffa (e non è MGS4, e non è GTA IV) per giocarla tanto c'è tempo.

    RispondiElimina
  6. C'è tempo?

    Mmm...magari!!!
    Purtroppo son già pieno di retrogaming che ho recuperato in un secondo tempo, e non riesco a smaltire quelli!!!

    Davvero, col monte ore relativamente limitato che riesco a dedicare ai VG, gestire i nuovi arrivi con qualche retro-gaming si fa sempre più nebbia.

    Aaah...i bei tempi andati dell'università. Allora si che riuscivo a dare pieno sfogo alle mie voglie più completistiche!!

    RispondiElimina
  7. ..E la domanda mi sorge spontanea: che ne pensi del titolo Rockstar "The Warriors"? Al sottoscritto è piaciuto non poco. Forse perchè da un tie-in del genere non mi aspettavo poi questo granchè.

    RispondiElimina
  8. Piace. A tratti un po' troppo casinista ma piace. Anche se credo che per la licenza sia valso alla fine il discorso contrario: senza, lo si sarebbe apprezzato tutti sicuramente un po' meno.

    RispondiElimina
  9. oh my gold, come recita una pubblicità idiota di questi tempi..pensare che ho giocato prima a streetwise (su xbox e in 480p, con grafica più pompata °__°)
    e poi a questo.
    Terminati entrambi, questa è stata la mia esclamazione: i picchiaduro a scorrimento sono MORTI.

    God Hand lo prendo come un prodotto a se stante, con delle sue ottime qualità: demenzialità, viuuulenza alla hokuto no ken, colpi incredibili e botte a non finire (prendere a sculacciate le tipe non ha prezzo..) e atmosfera alla Trigun, con comparto tecnico un po' scadente ma sufficiente allo scopo. Le musiche sono divine !
    crj

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy