Un giorno perfetto, una giornata (al cinema) dimmerda

Siccome poche ore fa, per vederti un film in modo umano, ti sei sbattuto quaranta minuti di autostrada all'andata e quaranta al ritorno per trovare un multisala Warner, con vista sui roghi che costeggiavano l'A3 per almeno venti chilometri. Siccome il film doveva iniziare alle 7 ma è iniziato per una qualche ragione alle 7,40, e per mangiare un panino, al pub giusto fuori la sala, vi hanno fatto aspettare due ore. Siccome, per il ritardo e il panino e l'A3 circondata dal fuoco e la tua Corsa vissutissima, siete arrivati a casa che era mezzanotte passata, e tutto questo per vedere una pallosissima pellicola di Ozpetek senza capo né coda, con taglio da film TV e un'infinità di primi piani e pause sceniche, stamattina volevi scrivere qualcosa di veramente corrosivo sull'ennesimo bidone di un autore sopravvalutato per i suoi pochi meriti e perdonato per le sue troppe pecche, spesso incensato senza la benche minima ragione dalla solita cricca di critici, perennemente teso allo spiegone quando non serve (salvo poi lasciare dei buchi enormi quando invece, un minimo di background, pur ci starebbe), al populismo superfluo, a una retorica tutta sua dell'infelicità di fondo di QUALSIASI coppia etero. Che poi quando lui è un poliziotto armed & dangerous, va a finire come va a finire. Volevi, ma poi hai letto questa recensione, e non credi di dover aggiungere una sola virgola. La prossima settimana, anche se l'hai già visto su un volo JAL un mese abbondante fa, tua moglie la porti a vedere Kung Fu Panda. E non ci sono cazzi.

Commenti

  1. Mitico, mitico!!! Diciamocelo non se ne può più di queste pseudofiction destinate alle sale. Facessero solo tv e basta questi qua!

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  2. Ecco, sì. Facessero solo TV. Che tanto chi scrive, al netto delle partite dei ragazzi e del TG1, non ne guarda più da almeno due anni.

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