Il piccolo mostro, 17 anni dopo

In quei primi, iridescenti anni 90, quando improbabile musica disco ti rintronava dalle cuffie del walkman e le spalline delle giacche erano ancora disegnate da Go Nagai, The Games Machine era una rivista diversa. Nel senso che, per quanto possa suonare strano oggi, Amiga e console (sì, console) si pappavano la maggior parte della sua foliazione, lasciando le briciole ai titoli per MS-DOS (sì, MS-DOS). Ora, su un numero di inizio febbraio, che poteva o non poteva avere Hard Drivin II in copertina, uno speciale nella sezione della rivista su carta economica in bianco e nero (sì, bianco e nero) parlava del "Piccolo Mostro". Due pagine tessevano le lodi del PC Engine GT, versione portatile della già di per sé prodigiosa consolina NEC. Ora, a fine articolo l'anonimo autore invitava i lettori a rivolgersi per l'acquisto a un certo negozio specializzato di Varese, chiedendo del signor Roberto. Ora, dopo aver pazientemente messo da parte la grana necessaria (uno sproposito), tu a questo signor Roberto l'hai pure chiamato, ma i PC Engine GT non ce li aveva mica più. Che, pare, li aveva finiti già da un pezzo. Il tuo rapporto con il mondo dell'editoria, la tua fiducia nei confronti del giornalismo (videoludico e non) quel giorno ha subìto un colpo terribile.

In foto: l'ubiqua e sempre insidiosa lobby dei postini ti ha sganciato giusto poco fa un pacco contenente un PC Engine GT, con tanto di alimentatore e sintonizzatore TV. Con 17 anni di ritardo rispetto al previsto, quando ormai le giacche non hanno più le spalline di Mazinga e senti in cuffia roba molto più rispettabile. Ma, ehi, meglio tardi che may.

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