16 scudi e un grossissimo palo

Dicono che quelle sofferte sono le vittorie più belle. Che un successo ottenuto sul filo di lana è infinitamente più gustoso di uno conquistato con largo anticipo. Che la gioia, se la metti a covare nel forno, viene fuori più piena, più vera.
Dicono, dicono, ma sono tutte cazz*te. Hai sofferto come una bestia, questo pomeriggio, ma sei felice esattamente uguale a un anno fa.

In foto: un palo enorme, decollato da Parma, è planato con veemenza tra le vissutissime chiappe dei rampolli FIAT, di metà della fancazzista popolazione capitolina, di Cicihno e delle sue sicurezze, dei Berluscones da UEFA e dei loro telecronisti imparzialissimi, e ovviamente di tutti gli juventini che immotivatamente popolano il pianeta Terra. Tra quelle di un ex cicciocentravanti brasiliano con i dentoni no, però. Che a lui, ormai, potrebbe anche far piacere.

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