In Norvegia (ma anche un po' in Svezia), sulle tracce di Conan

Siccome giù da te non faceva abbastanza freddo e covavi di tuo una proto-influenza, te ne sei andato tre giorni in Norvegia per vedere il MMORPG di Conan. Solo che Oslo era piena come un uovo, ed Eidos ti ha premurosamente trovato alloggio 120 km più a sud. Praticamente in Svezia. Enter una ridente località avvolta dalla nebbia, al cui confronto Silent Hill, giusto per capirsi, è il massimo della vita. La sera mangi una pizza nell'unico buco aperto, gestito da due italiani, circondato da inquietanti pupazzetti di babbo natale. Il mattino dopo, abbandoni la ridentissima e i suoi fottuti babbi natali ad ogni angolo e raggiungi l'altrettanto vivace Oslo a dorso di treno regionale (che in Scandinavia vuol dire supertreno di lusso, non littorina da mulattiera come da noi). Ad accoglierti sull'uscio della megasede di Funcom ci sono dei poveri cristi vestiti da cavalieri e praticamente in mutande. Non bastasse il freddo a finirli, ci pensano i cavalli, evidentemente scoglionati da quell'attesa, dal freddo e da quei pirla in mutande, elmo e spadone che gli urlano in groppa. Ma vabbe'.
Trascorri una giornata sana a spasso per Hyboria, solo che a te hanno rifilato un maledetto Sciamano. Che in un mondo pieno di barbari, cimmeri, juventini e altre classi di nerboruti ipodotati a livello cerebrale significa venire ripetutamente passato al filo di spada, sodomizzato, incaprettato e portato via cantando canzoni equivoche della tradizione nordica. Ma vabbe'.
Finito il tour, i simpatici sgherri di Funcom (gente allegra, Thor l'aiuta) ti trascinano nel più tradizionale dei locali di Oslo. Un ristorante beduino chiamato Sahara.
Due ore dopo, mangi timoroso un felafel (sperando soprattutto di non morire con un felafel in mano), mentre una danzatrice del ventre un po' ciccia agita il culo davanti al vostro tavolo. Danzatrice che di beduino o nordafricano, al massimo, c'avrà il fidanzato. Sotto una bufera di neve i norvegesi ti portano quindi in albergo, questa volta nei pressi dell'aeroporto.
Il mattino dopo, mangiando mezzo chilo di salmone crudo, osservi il paesaggio ammantato di bianco oltre una vetrata, seduto tra decine di sosia perfetti dell'ispettore Derrick. Non sai se il tuo volo ce la farà a staccarsi da terra, con tutta quella neve, ma in fondo poco te ne importa. Sei nella terra di babbo natale. Il fottuto trippone.

In foto, quello che (visto dove ti trovi) potrebbe anche essere Yggdrasill. L'albero della vita dei miti nordici, non il personaggio di Tales of Symphonia.

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