Metti una sera a Capri. Con Chuck Palahniuk




























 


Quando leggi dell'incontro con uno scrittore di romanzi inquietanti, ti dicono sempre che, di persona, quell'autore è una persona incredibilmente alla mano e gentile. Una persona squisita. Che proprio non si riesce a capire come possa scrivere delle robe tali. Con Chuck Palahniuk, invece, non è così.
Lui, come possa scrivere robe così inquietanti, lo si capisce benissimo.
Capri, il giorno sponsorizzato dalla Boeing (7/7/7), ore 20,20. Sono qui per incontrare uno dei miei autori preferiti. Mi presento vestito da incontro letterario, cioé malissimo, ma senza occhialini e camicia bianca di lino sbottonata.
Chuck, che è altissimo e magrissimo e con la testa enorme, racconta per oltre un'ora di dita mozzate, foto di cadaveri, delle sue fobie pazzesche e, cosa più inquietante di tutte, di come non abbia più una TV dal 1991. Cioé, non segue la TV da 16 anni. E io che pensavo che a ispirargli Fight Club fossero state le avventure del Tenente Damiano. Mah.

Foto postate, in senso orario: Chuck che parla, Chuck che mi fa delle avances, Chuck che mi firma un'affettuosa (?) dedica. Foto non postate: Chuck che avvia la motosega per affrontare l'insopportabile cricca di critici letterari italioti presenti.

Commenti

  1. mi sarebbe piaciuto esserci. o forse no.
    non l'ho ancora deciso.
    come bacia?

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  2. :-)
    La nostra è solo una relazione intellettual-platonica. Grazie al cielo.

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  3. Fa strano! E' come se fossi Marty McFly in ritorno al futuro. Oggi è il 3 febbraio 2017 e sto leggendo un post di 10 anni fa!! Ma ancora più strano è vedere 2 soli commenti di cui uno tra l'altro è il tuo Doc. Bene questo vuol dire che ho ancora molti post del passato da leggere :) quindi torno alla mia De lorean e viaaa!

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