Blood Diamond and the Howling Duracell Boy

Se da Los Angeles ti separano ancora duemilioni di chilometri, uno scalo e molte scale. Se un bambino, nella fila davanti alla tua, sta cercando di raggiungere nuove vette nella frignata intollerabile (specialità prolungata ululante), tanto che continui a sentirlo anche iniettandoti nei timpani a massimo volume una playlist d'emergenza dei Fratelli Chimici, allora non ti resta da far altro che piegare il capo e concentrarti su uno dei film in programmazione nell'aereo. Di quelli che sugli LCD da duecento lire incastonati nei poggiatesta si vedono malissimo, si sentono peggio e sono interrotti ogni due per tre da cagate di quelle zoccole cesse delle assistenti di volo. Ma in casi come questo, convieni, mica ti puoi mettere a fare il cinefilo.
Via dunque alla visione di Blood Diamond, che si intitola così perché per mettere le mani su questo benedetto diamante DiCaprio ammazza un sacco di gente, e si mimetizza con il fango come Rambo e alla fine [SPOILER] schiatta pronunciando uno di quei discorsi alla "Lasciatemi qui. Non posso farcela. Andate pure avanti senza di me" che non sentivi dai film sul Vietnam degli anni 80. Ma vabbé. E poi c'è Jennifer Connelly, che rimane sempre bellissima, e tu pensi, dall'istante in cui incontra DiCaprio in un bar, sì vabbé, ma quando scopano? E invece non scopano. O almeno, se lo fanno, la cosa va letta tra le righe. Criptopornografia.
Due ore dopo la fine del film, arrivi al Gei-ef-kei di New York, alla dogana ti controllano anche le mutande, sei abbandonato su una poltroncina ad aspettare il tuo Delta-volo. Quand'ecco che da dietro l'angolo senti un urlo tristemente familiare. La sinistra mammina con pupo ultrasonico spunta sorridente alle tue spalle. Anche lei come Rambo. "Los Angeles?" ti chiede. E tu vorresti morire>scomparire>non essere mai esistito. "Anche io e il mio Nicolino andiamo in California!", prosegue sorridente. Pensa il culo: chissà che film danno su questo cacchio di aereo...

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