La fiera delle ubiquità
Visto che l'E3, così com'era, era diventato un bel casino e, soprattutto, visto che le varie case non intendevano cacciare più un centesimo per stand pacchianissimi, booth babes e tartine, la vecchia formula è collassata a beneficio di una nuova, più intima versione. Da tutti salutata all'inizio come positiva perché, sulla carta, "c'era più tempo per parlare con i team di sviluppo e provare i giochi". Senza correre come dei poveri pirla da un'ala all'altra del Los Angeles Convention Center, ecco. Poi, però, alla spicciolata son venuti fuori i dettagli, nella loro cruda realtà. La fiera che non è più una fiera si svolgerà in una miriade di location diverse, che vanno dagli alberghi di Santa Monica (praticamente tutti) a un liceo, passando per un molo, un hangar, un qualche posto ancora non ben definito (le solite delusions of grandeur di Sony) e per la genialata EA, i cui boss avranno pensato: "Siamo o non siamo i numeri uno? Che, solo Sony può avere le sue delusions of grandeur? E allora organizziamocela dove cazzo ci pare - leggi al Brentwood Theatre, a diversi km di distanza dal resto - la nostra conferenza!"). Risultato, nel primo pomeriggio del giorno 11, mercoledì prossimo, si affollano quasi tutte le conferenze. Una dopo l'altra, e spesso separate da miglia di distanza. Miglia che dovrebbero coprire "i comodi servizi navetta", che già immagino causa di code sterminate e preda di arrembaggi come le auto ancora funzionanti de "La guerra dei mondi". Ma con più violenza e colpi d'arma da fuoco.
E visto che anche il 12, schedule alla mano, rischia di prendere la medesima china, i giochi, esattamente, quando li si dovrebbe provare? Il 13, risponde, solerte, l'organizzazione della fiera che non è più una fiera: nella manciata di ore concesse ("Che poi, questi ludogiornalisti, sempre a rompere i coglioni: non gli abbiamo mandato il comunicato? Non gli abbiamo fatto ripetere quattro cazzate dal team di sviluppo? E allora che lo devono vedere a fare il gioco?", si ripetono già i presidenti in giacca Hugo Boss sulle loro poltrone in pelle).
"Get ready for something new", strilla frattanto il sito ufficiale dell'evento. Tutti a Pinerolo!
In foto, una Monica che vorremmo vedere Santa. Subito.
E visto che anche il 12, schedule alla mano, rischia di prendere la medesima china, i giochi, esattamente, quando li si dovrebbe provare? Il 13, risponde, solerte, l'organizzazione della fiera che non è più una fiera: nella manciata di ore concesse ("Che poi, questi ludogiornalisti, sempre a rompere i coglioni: non gli abbiamo mandato il comunicato? Non gli abbiamo fatto ripetere quattro cazzate dal team di sviluppo? E allora che lo devono vedere a fare il gioco?", si ripetono già i presidenti in giacca Hugo Boss sulle loro poltrone in pelle).
"Get ready for something new", strilla frattanto il sito ufficiale dell'evento. Tutti a Pinerolo!
In foto, una Monica che vorremmo vedere Santa. Subito.
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