Lo SPOILER (mortacci del tassinaro)
Credevi, speravi di esserci riuscito. Ti sei industriato una settimana intera, in una città che non faceva altro che parlarne, di non cogliere il benché minimo riferimento alla benedetta, ultima (ma ultima-ultima) puntata dei Sopranos. Dribblando l'inserto spettacoli del New York Times, saltando a pie' pari il canale 17 (HBO) della TV in albergo. Schivando persino gli attentati più subdoli e insidiosi. Come quando, rientrando in stanza, hai trovato sul letto una copia del New York Observer la cui cover (su cui campeggiava un cartoonoso Tony Soprano) era interamente dedicata al dibattito che infuriava negli USA sul finale della saga. Dibattito di cui tu, che ancora quella benedetta, ultima (ma ultima-ultima) puntata non l'hai ancora vista, non volevi sapere assolutamente nulla. E dopo sette giorni di letture e zapping circospetti, credevi, speravi di avercela fatta. Non fosse stato per quel maledetto tassinaro. Un coreano dai capelli rossi che, facendovi sobbalzare nell'Esplanade dalla cilindrata sovrumana lanciato a velocità warp verso il JFK, decideva con la sua manina maledetta di abbandonare il CD di musica country in ascolto per sintonizzare la radio su QUELLA stazione. Una stazione in cui un ignoto, ma altrettanto maledetto DJ in due-parole-due, prima che avessi anche solo il tempo di accorgertene, ti ha spiattellato il finale. Il mega-spoiler che, proprio no, non ti aspettavi. Poi ti vengono a dire che tassinari e autisti devi trattarli con maggior rispetto: che sono lì solo per fare il loro mestiere. Mortacci loro.
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