Un italiano vero (bullarsi a Manhattan)
A un certo punto ho pensato di non potermene restare per l'ennesimo pomeriggio di fila in stanza a guardare in TV le avventure del tenente Damiano. Dovete sapere che il tenente Damiano è un poliziotto del New Jersey che acciuffa gli spacciatori, i rapinatori, i delinquenti e gli juventini in Cops, programma fiore all'occhiello di Court TV, rete televisiva specializzata in disastri, sciagure, incidenti mortali... Insomma, se una cosa non è vera e non è sufficientemente scioccante, su Court TV non se la filano di striscio.
Lascio dunque il tenente Damiano che acchiappa un farabutto che sulla carta sembrava molto più veloce di lui, e me ne vado a Times Square per fare un giro al Virgin Mega Store. Ed è proprio qui che le cose iniziano a farsi surreali.
Innanzitutto le casse dei tre piani di questo impero del multimediale sparano, a volume sostenuto, una versione techno de "L'Italiano" di Toto Cutugno. No, giuro.
In secondo luogo, tra i vari totem di prova, ce n'è anche uno con PES 6 360. E c'è pure qualcuno che ci gioca. Nella fattispecie, un giovane chicano si atteggia a ras del quartiere in un "chi vince continua a giocare" con un drappello di volitivi ragazzotti newyorkesi. Guardo la partita in corso per qualche minuto, e il tracagnotto latino mette a nudo con il suo Barcellona tecniche fin troppo elementari: inserimento sulla fascia per tentare il passaggio sottoporta, filtranti alti per cercare la sgroppata delle punte... Decido che è il momento di entrare in azione. Aspetto diligentemente il mio turno, e gli rifilo 4 pere.
A quel punto avrei dovuto prendere il suo posto e continuare a giocare con gli altri sprovveduti, ma ho preferito andarmene e lasciare all'ex ras l'incombenza. Un po' perché volevo continuare il mio giro, molto perché a giudicare dal suo sguardo stavo per diventare vittima dell'ennesimo caso di violenza scatenato dai pericolosissimi videogheim. E non mi andava poi tanto di trasformarmi nel video della settimana di Court TV. Non c'era nemmeno il tenente Damiano nei paraggi!
Lascio dunque il tenente Damiano che acchiappa un farabutto che sulla carta sembrava molto più veloce di lui, e me ne vado a Times Square per fare un giro al Virgin Mega Store. Ed è proprio qui che le cose iniziano a farsi surreali.
Innanzitutto le casse dei tre piani di questo impero del multimediale sparano, a volume sostenuto, una versione techno de "L'Italiano" di Toto Cutugno. No, giuro.
In secondo luogo, tra i vari totem di prova, ce n'è anche uno con PES 6 360. E c'è pure qualcuno che ci gioca. Nella fattispecie, un giovane chicano si atteggia a ras del quartiere in un "chi vince continua a giocare" con un drappello di volitivi ragazzotti newyorkesi. Guardo la partita in corso per qualche minuto, e il tracagnotto latino mette a nudo con il suo Barcellona tecniche fin troppo elementari: inserimento sulla fascia per tentare il passaggio sottoporta, filtranti alti per cercare la sgroppata delle punte... Decido che è il momento di entrare in azione. Aspetto diligentemente il mio turno, e gli rifilo 4 pere.
A quel punto avrei dovuto prendere il suo posto e continuare a giocare con gli altri sprovveduti, ma ho preferito andarmene e lasciare all'ex ras l'incombenza. Un po' perché volevo continuare il mio giro, molto perché a giudicare dal suo sguardo stavo per diventare vittima dell'ennesimo caso di violenza scatenato dai pericolosissimi videogheim. E non mi andava poi tanto di trasformarmi nel video della settimana di Court TV. Non c'era nemmeno il tenente Damiano nei paraggi!
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