I was dumb and oh so lazy (in the Grotto)

C'è chi, per risolvere il proprio rapporto con stress e insonnia, si infila in una grotta per quasi un anno. E c'è chi invece, visto che in una grotta, sia pur dalle pareti costellate di presskit e libri e riviste e action figure e poster autografati da Stan Lee, ci trascorre nove-barra-dieci ore della sua esistenza ogni giorno, lo stress preferisce combatterlo la notte facendo saltare per aria a missilate le macchine in Crackdown. E saltando da un tetto all'altro come Ratman in Crackdown. E cercando la portentosa corazza del sacro fuoco del vulcano della stirpe perduta della palude antica che popolava la piana maledetta del villaggio stregato di Braccobaldo in Oblivion. E sì, sempre in Oblivion, anche sfuggendo alle attenzioni particolari degli armigeri con i baffi a manubrio. Ognuno, in fondo, è libero di scegliersi le forme di alienazione che ritiene più idonee. Fonte primaria dello stress nelle ultime settimane, per chi scrive? Il progetto. Che ora vive. Anche se per metterlo in piedi siamo quasi trapassati. Esisterà, sullo Zingarelli, il lemma "contrappassovideoludoinformativo"?

In foto, il vecchio Hef. Lui, per farsi passare l'insonnia e combattere lo stress, non si infila in grotta. Ma nella "Grotto" della Playboy's Mansion con almeno un paio di conigliette. E ho come l'impressione che funzioni più delle missilate di Crackdown.

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