"Bum, bum! Casino Royale ho un sospetto nella testa"
In quanto uno tra i primi 500mila pirla che si sono precipitati a comprare una console con due giochi decenti e un futuro fatto (per il momento) di conversioni frettolose, il Blue-ray di Casino Royale dovrei riceverlo prima o poi a casa. Ma visto che da Sony non ho mai avuto nemmeno un disco demo, e visto che il macigno in nero traslucido da 600 carte langue sotto il televisore, e visto che mi trovavo da Blockbuster e non c'era nient'altro da noleggiare, ieri me ne son tornato a casa con Daniel Craig sotto il braccio. Cioè, in senso figurato. Ora, il film parla di questo muratore bergamasco con la faccia da muratore bergamasco che però, si scopre, è un giovane James Bond. Anche se non sembra poi giovanissimo e il film è ambientato ai giorni nostri, e non nei primi anni 60. A ogni modo, c'è questo cattivo con un occhio finto, che però non è Gianni Di Marzio, e c'è tutta gente italiana tipo un'ex letterina, Claudio Santamaria, e pure Mimì Metallurgico. E ci sono un sacco di posti esotici e terroristi e guerriglieri africani, ma non si capisce bene perché ogni due secondi c'è uno spot. I telefonini Sony-Ericsson, i portatili Vaio, il cronografo Omega, la Aston Martin DBS. A un certo punto, c'è questa lunga partita a carte che sembra tutto un remake de Lo scopone scientifico. Ma al posto di Bette Davis c'è quella gnocca first class di Eva Green. Anche se, delusione massima, non si spoglia come in The Dreamers. Manco per niente. Poi prendono Bond a mazzate nei coglioni (stavolta in senso letterale, non figurato), ma lui se la ride come il peggior masochista, e alla fine a Venezia si vede affondare un intero palazzo. L'avevo detto, penso mentre tiro via il Blu-ray dal macigno in nero traslucido, che quella storia del sistema MOSE per arginare l'acqua alta mi sembrava una gran cazzata...
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