Geek Mythology
Ce n'era proprio un bisogno fottuto, diciamolo. Non si poteva continuare a parlare di nerd e geek e segaiuoli assortiti (non guardate me: è Alfredo Castelli che li definisce, affettuosamente, così) in questo blog senza adottarne un vero e proprio manifesto. E quello di Stefano Priarone è un saggio (breve e agile, come i testi della collana Tunué cui appartiene) che getta luce su un mondo fatto di pocket protector (un classico dell'iconografia nerd) e convention, newsgroup e giochi di ruolo, Star Trek e O.C., Tolkien e Tarantino (sì, Tarantino. Andiamo, quel discorso di Bill sull'identità di Superman era di un nerd da far paura...). Di videogame si parla poco, è vero, ma noi lo sappiamo bene quanto gli hardcore gamer siano dei nerd di primissima categoria, quindi tutto quanto scritto dall'autore si adatta perfettamente anche al mondo dei giochini elettronici. Peraltro, tra le righe del libr(icin)o si scoprono cose interessanti. Che, ad esempio, Peter Parker non è un nerd, ma un omaggio alle idee della filosofa Ayn Rand. Nerd sarebbe invece, secondo Priarone, Papa Ratzinger: una sorta di uber-nerd della religione cattolica, quantomeno negli anni della sua giovinezza. Dopo il modo illuminato in cui ha accettato la satira del concerto del primo maggio, ci piacerebbe tanto, ma proprio tanto sentire un commento della simpaticissima Santa Sede anche su questa tesi.
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