L'amico telemarketer

Uno si sforza di mantenere una calma serafica dopo una giornata impossibile. E, magari, di rendere meno tesi i rapporti domestici facendo qualche finto lavoro come riempire la lavastoviglie. O svuotare la lavastoviglie. O assicurarsi che non ci sia niente da mettere o da togliere nella/dalla lavastoviglie. Poi, però, ti svacchi in poltrona per dieci (massimo venti, tié) minuti di cazzeggio con i VG e senti squillare il telefono. Proprio mentre stai cercando con Nash la bomba da tre sul filo della sirena in NBA 2K7, o affrontando in derapata l'ultima curva in Motorstorm, o facendo qualsiasi altra cosa che, por todos los diablos, sai non potrai riprendere nel modo giusto una volta messo in pausa. Ché il tiro di Steve Nash finirà fuori di almeno un metro, e il tuo quad andrà a stamparsi contro una parete di roccia. Dall'orario, dall'insistenza e (ma questo è solo il tuo cervello a crederlo) finanche dal tipo di squillo, sai che è uno di LORO. Uno dei tanti, affezionati telemarketer che vogliono rifilarti un contratto di un qualche tipo. Alzi la cornetta e gli occhi al cielo nello stesso istante, prima che il Marco, il GianFilippo, la Deborah con o senza "h" mandino in riproduzione il proprio nastro mnemonico. Le hai provate tutte: hai chiesto di essere eliminato dalle loro liste, li hai supplicati di cancellare quel numero dal database, ma non c'è stato verso. Anche perché hai avuto il culo di ereditare anche tutti quelli che chiamavano il precedente titolare del tuo numero di telefono. Il Paolo, il PierMaria, la Katherine con o senza la "k" ti chiedono, se è lecito saperlo, qual è il tuo mestiere. Chiami a raccolta ogni singola, insperata goccia di autocontrollo che ti ritrovi. Poi guardi lo schermo, con quel Nash che, si vede dall'espressione colpevole che ha assunto, mentre è lì ancora a mezz'aria, ha tirato male. Con quel quad che, lo capisci dalle prese per il culo degli altri centauri, avrà presto un intimo contatto con il granito. "Signor Manhattan? Le chiedevo, cosa fa nella vita?", ti chiedono all'altro capo della linea. "Il sicario - rispondi - E per hobby rintraccio e ammazzo tutti quelli che mi chiamano a quest'ora". Click. Torni lentamente alla poltrona, incerto se uscire dalla pausa (e vedersi materializzare i tuoi timori) o chiudere tutto. Opti per la seconda. "Meno quattro", pensi. Ora te ne restano un'altra quarantina scarsa.

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