Eran 300, eran giovani e forti. E tutti molto D&G...
Con colpevole ritardo, ma finalmente ho visto 300. Una manciata di giorni dopo Iwo Jima e le sue lettere, un'altra storia di una disperata difesa all'ultimo sangue. E, diciamolo, questioni sulle possibili interpretazioni politiche a parte, un altro bel film. Perché è vero che la storia di Miller era grandiosa di suo, ma quanto orribile sarebbe potuto venir su, questa pellicola, nelle mani sbagliate? Quanto la contrapposizione fra i concentrati di testosterone laconici e i ricchioneschi persiani, tutta quella fiera di pettorali e addominali scolpiti, sarebbe potuta degenerare in un mega-spot alla Dolce & Gabbana, con in sottofondo una colonna sonora tutta Village People, in mano a un Muccino qualsiasi? E invece onore a Snyder che, dopo il beffardo (e perciò bellissimo) finale di Dawn of the Dead, mi confeziona una pellicola tamarrissima, ma galvanizzante. Ora, qualche software house di buon cuore mi vuole per piacere sviluppare, per una qualsiasi piattaforma next generation (e ho detto next generation. Quella roba per PSP non conta), un hack'n'slash con le stilosissime combo in slow motion di Leonida? Andiamo, non sarà poi così difficile. O no?
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