Being Jack Thompson

Certo che ce ne vuole. Voglio dire, per essere come Jack Thompson, per dire le cose che dice, con quella sicumera, con quella convinzione, devi essere per forza di cose essere come Jack Thompson. Uno che appena fiuta stelle rockettare parte con la filippica. Uno che appena sente parlare di un massacro, come i tristi fatti della Virginia di poche ore fa, coglie l'attimo e si lancia in un'accusa nei confronti di questi "simulatori di omicidio" che girano su monitor e TV di ogni famiglia del pianeta. E chi se ne fotte delle reali cause di questi drammi, del fatto che in una società violenta e ansiogena come quella yankee siano così spaventosamente frequenti, delle armi automatiche che oltreoceano si trovano pure nelle patatine, di Charlton Heston, della National Rifle Association, della lobby degli armaioli.
Solo non mi spiego perché, a questo punto, Thompson non allarghi la propria prospettiva. Perché, diciamolo chiaramente, anche la guerra in Iraq e il terrorismo internazionale sono una responsabilità chiara dei VG (vogliamo forse dimenticare il ruolo ricoperto da Flight Simulator nell'addestramento di Atta e dei suoi compagni di merende? Eh?). Così come la diffusione dell'Aids, frutto ovviamente della scarsa dimestichezza con il tema della prevenzione, a sua volta causato dall'abuso di simulatori di appuntamenti da parte di una generazione di spippolatori. E potremmo continuare, gettando luce sulle colpe imputabili a Final Fantasy per i timori della pandemia aviaria (fottuti chocobo. Non mi sono mai piaciuti), sul diffondersi di traumi muscolo-scheletrici - con conseguente arricchimento della lobby degli ortopedici - cui ha portato la popolarità del calcio Konami (tutti a tentare "la roulette di Zidane", con esiti disastrosi per tendini e caviglie), su tutte quelle vite rovinate da Singles 2 (con tanto di responsabilità oggettiva da parte di chi, come chi scrive, quel gioco ha contribuito a diffonderlo a mezzo edicola). Ma ci fermiamo qui, in attesa che Jack ci stupisca ancora: tanto basta aspettare il prossimo massacro.

In foto, un popolare simulatore di omicidio rivolto ai giovanissimi. Che, per di più, si prende incresciosamente gioco di una specie estinta da milioni di anni.

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