G.I. Joe, la portaerei U.S.S. Flagg (1985): storia di un playset semplicemente esagerato

GI Joe Portaerei USS Flagg antro

È il più grande playset mai prodotto negli anni 80 per una linea di action figure. Un giocattolo talmente enorme che ancora oggi alcuni dubitano dalle nostre parti sia mai esistito davvero, anche se negli USA ne sono stati venduti a migliaia. È la U.S.S. Flagg, la gigantesca portaerei dei G.I. Joe, e questa è la sua storia [...]

GI Joe Portaerei USS Flagg antro

Dicembre 1985. G.I. Joe Yearbook 2, una delle tante, fortunate pubblicazioni dedicate in quegli anni dalla Marvel ai G.I. Joe, è un albo che brilla non solo per la (al solito, splendida) copertina del grande Michael Golden. La doppia pagina pubblicitaria che vedete qui sopra, oltre a ricordare gli altri fumetti su Duke, Snake Eyes e compagni della Casa delle Idee, mostra l'idea definitiva di regalo natalizio.

"Immagina di essere sul ponte di questa portaerei!", dice la pubblicità. 

E intende quasi letteralmente, visto che quella portaerei, per essere in scala con le action figure dei G.I. Joe (alte 9,5 cm), è lunga più di due metri.

The G.I. Joe Order of Battle Rocky Balboa
La fugace apparizione di Rocky Balboa nei G.I. Joe (The G.I. Joe Order of Battle 2, Marvel Comics, novembre 1986)

La linea G.I. Joe: A Real American Hero, seconda e più piccola incarnazione del brand G.I. Joe - che Hasbro ha lanciato nel '64 con i bambolotti alti 30 cm, quelli per cui era stato coniato per la prima volta il termine "action figure" - va nel 1985 a gonfie vele. 

Queste figure da 9,5 cm, che hanno quel formato lì perché si è seguita la scia del grande successo dei giocattoli di Star Wars prodotti dalla Kenner, spopolano grazie alla serie animata prodotta da Marvel Productions e Sunbow. 

Tra il 1982 e il 1994, la linea G.I. Joe arriverà a contare centinaia di personaggi, veicoli e playset. In mezzo a decine e decine di figure e di mezzi a buon mercato, c'è insomma spazio di manovra per sperimentare e pure per esagerare. 

Nel 1985 arriva nei negozi la quarta wave di G.I. Joe: A Real American Hero. È quella in cui debutta come figure speciale, ordinabile via posta, la versione G.I. Joe del wrestler Sgt. Slaughter. Il lottatore della WWF (oggi WWE) rischia peraltro di essere affiancato dal Rocky Balboa di Stallone, anche se poi l'accordo salta e per quest'ultimo non se ne fa più niente. 

GI Joe Portaerei USS Flagg antro

A corredo di questo nuovo assortimento c'è, dicevamo, la colossale U.S.S. Flagg, portaerei lunga 228 cm e larga 76. Progettata per Hasbro, secondo il libro The Ultimate Guide to G.I. Joe, dal designer Gregory Berndtson.

Il ponte di lancio era grande a sufficienza, come vedete dalle foto, per ospitare almeno un paio di aerei e un elicottero. Quel Combat Jet Skystriker XP-14F (in pratica l'F14 dei G.I. Joe), per darvi un'idea della scala, era lungo di suo 35 cm.

Il set era completato da alcuni piccoli veicoli di servizio (un mezzo di traino e un carrello del carburante), da un microfono con altoparlante con tanto di effetti sonori vari, e dalla figure del marinaio baffuto Keel-Haul, che un bel giorno, senza dire niente a nessuno, se ne andò a Genova e s'imbarcò su un cargo battente bandiera liberiana.

Nel caso ve lo steste chiedendo, no, la portaerei non galleggiava se immersa nell'acqua. Ma sul tubo c'è il video di un tipo che l'ha fatta galleggiare nella sua piscina in un modo molto semplice: l'ha legata su una tavola da surf

GI Joe Portaerei USS Flagg antro

La U.S.S. Flagg veniva venduta nel 1985 al non modico prezzo di 109,99 dollari. Calcolando l'inflazione, sono circa 315 dollari di oggi. Per fare qualche raffronto, in quel Natale lì con 199 dollari ci compravi - se avevi la fortuna di trovarlo - un Nintendo NES. Eternia dei Masters of the Universe, per restare nel mondo dei playset molto ingombranti, sarebbe stata lanciata qualche mese dopo, nel 1986, al prezzo di 89,99 dollari. Metroplex dei Transformers G1 costava 32 dollari.

Qui il punto non era però, evidentemente, solo il costo molto alto del playset, ma il dover trovare una mezza stanza da dedicargli. Perché la U.S.S. Flagg diventava praticamente un nuovo membro della famiglia, una volta portata a casa. 

GI Joe Portaerei USS Flagg antro

Il che spiega anche perché, nonostante nei due anni di tempo in cui è rimasta nei negozi (con un prezzo progressivamente più basso) ne siano state vendute migliaia, per un esemplare completo NON boxato oggi vengono chiesti in media su eBay più di 3.000 dollari. Indovinate che fine ha fatto buona parte di quelle ingombrantissime portaerei, quando i loro proprietari non ci giocavano più. Indovinate e piangete.

Non sapresti dire quante ne siano arrivate in Italia, ma diversi anni dopo, attorno al '94, ne hai visto con i tuoi occhi un esemplare in un grande negozio di giocattoli di Roma. Era così grande da pagarci l'ICI. 

shuttle gi joe 1987

Ma la U.S.S. Flagg non è l'unico playset di dimensioni maxi dei G.I. Joe, visto che nel 1987 è stato il turno del Defiant: Space Vehicle Launch Complex, la postazione di lancio dello Space Shuttle dei G.I. Joe. 

E siccome veicoli e velivoli dei G.I. Joe erano immensamente più fighi dei personaggini chiamati a pilotarli, magari torniamo a parlarne in un'altra occasione. Intanto: qualcuno di voi ha mai visto dal vivo - a una fiera, in un negozio o in qualsiasi altro posto - la U.S.S. Flagg?


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Commenti

  1. Risposte
    1. Non ho capito perché sono segnato come anonimo, il mio nome l'avevo inserito... misteri informatici

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    2. Eh, Blogger, da quando è passato a miglior vita digitale la bonanima (no) di Google+, lo fa.

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  2. l'aveva, a Palermo, il grande negozio "Licata" in una delle sue tante vetrine.... protagonista assoluta e fonte di occhi a palla e sbavazzi vari.... anche di chi, come me, amava altro genere di giocattolame.... io e mio fratello non prendemmo nemmeno lontanamente in considerazione l'ipotesi di un regalo....era troppo grossa...

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  3. i GI Joe, così come i Masters, non sono mai stati i miei giocattoli per un "breve" scarto temporale (essendo dell'87).
    Però la storia di questi playsettoni mi ha sempre affascinato! Ogni tanto vedo sul tubo come certi ammeriggani impaccati di soldi restaurano la portaerei (rinforzandola, avendo come base dei semplici piedini ad incastro che si rompevano solo uscendoli dalle scatole!) o Eternia dei MOTU (anche lì: la monorotaia si spezzava da sola... figuriamoci giocandoci da bambini!)

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    1. Senza contare tutte le parti in gomma dei giocattoli dell'epoca, che oggi si sbriciolano. D'altronde, nessuno immaginava ai tempi che sarebbero diventati costosi oggetti da collezione, quasi mezzo secolo dopo.

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  4. Mai giocato tanto con i Gi Joe, ma un amico aveva il jet e già quello era fighissimo.

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  5. Vista ai tempi in un negozio di Verona e un paio di volte in fiera. Mi è capitato di vedere anche lo shuttle. Domenica a Novegro ho visto ancora in vendita lo steamroller scatolato. Altra bella bestia occupata spazio.

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  6. Qui si entra nel campo della fantascienza, Doc.
    Partendo dalla premessa che i miei una roba simile non me l'avrebbero mai presa, ma...lasciati dire che sono contento di non averla mai vista.
    Meglio cosi'.
    Meglio cosi', davvero. Occhio non vede...

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  7. Ho preso anni fa quella micromachine,vale lo stesso? No niente come non detto. Tornando a questo gigante grande come un materasso, ricordo che ne giravano di farlocche,grandi ma non così esagerata.altro grosso negozio di Palermo (mi pare di.pa, angolo tra via Roma e via Bandiera) ne aveva una con un f4 nero a pile ,bello quel Phantom.

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  8. 315 dollari attuali non mi sembrano troppi, specie se penso che qualche anno fa ho sganciato 250€ per la maledetta dream house dell'algida stron*a

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    1. Oggi ci sono playset per collezionisti dai prezzi altissimi. Ma sono, appunto, oggetti per collezionisti, prodotti in un numero di copie ridotto. Il mercato dei giocattoli per bambini a quei tempi, soprattutto negli USA, aveva prezzi di gran lunga inferiori.

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    2. Il problema è che questi oggetti sono usciti dal modernariato per entrare a piè pari nel collezionismo, con quel che ne consegue in termini di prezzo.
      Il mercato del collezionismo per adulti ha ormai sconvolto le stesse case produttrici: basti pensare alla Mattel che non ha messo in vendita la nuova versione del set di Eternia nei negozi di giocattoli (come per il castello di Grayskull) ma ha scelto di farlo tramite Kickstarter con pochi pezzi in vendita a 900 euro e passa

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  9. Ma cosa trasportava quel cargo? (Scott)

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