La Notte dei Morti Viventi, il gioco: gli zombie di Romero in Zombicide (mi sembra giusto)

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

Metti una sera, a cena, una tavolata piena di zombie usciti dal film stracult di George Romero, La notte dei morti viventi, da apparecchiare con molotov e martellate. Metti che finalmente in Zombicide sono arrivati i primi veri zombie moderni della storia dell'horror. Ma metti soprattutto una barricata lì, oh, ché stanno entrando quei maledetti [...]

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI: A ZOMBICIDE GAME
1-6 giocatori
79 euro

In uno dei primissimi appuntamenti con Antro Board, poco più di due anni fa, abbiamo già parlato della longeva serie di giochi Zombicide, a proposito di Black Plague. Serie che nel tempo ha generato espansioni e spin-off di ogni tipo, compresi i fumetti - da ultimo un volume Bonelli, Zombicide Invader, scritto da Enoch e Vietti di Dragonero.

E tra un Zombicide e l'altro ora c'è anche questo La Notte dei Morti Viventi: A Zombicide Game, un gioco stand-alone che travasa le meccaniche di Zombicide nell'ambientazione del primo film della saga di Romero, Night of the Living Dead, la pellicola del '68 da cui è nato il morto vivente per come lo intendiamo oggi, più legato a un centro commerciale che al vudù.

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

Per chi ha già giocato a uno dei precedenti Zombicide non c'è molto da spiegare. La struttura di gioco è la stessa, con le plance dei personaggi (sei, e sempre tutti in partita, anche se si gioca da soli), armi e oggetti da assegnare alle due mani e allo zaino, regole che determinano la "linea di vista", generazione e attacchi automatici da parte dei nemici, danni causati dai giocatori gestiti da un lancio di dadi.

E per chi invece non ne sa nulla e non sa di che stiamo parlando? Beh, basterà dire che nonostante un corposo manuale - impreziosito dalle illustrazioni del grande Karl Kopinski - imparare a giocare non è per nulla difficile. Vediamo come funziona.

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione
Giocati in sequenza, gli scenari - della durata media di un'ora circa l'uno - si snodano come un'unica storia. Sul sito di CMON ce n'è anche uno extra, ma in inglese.

Ben, Barbra, Tom, Harry, Helen e Judy sono i sei Sopravvissuti, personaggi del film di Romero che è possibile calare in uno dei dieci scenari previsti (uno extra, in inglese, è scaricabile dal sito CMON). Disposte le parti del tabellone nel modo indicato dallo scenario scelto e letta la premessa, bisogna far collaborare i Sopravvissuti per portare a termine l'obiettivo, che si tratti di ripulire la casa o il cimitero, fuggire con l'auto di Johnny, raggiungere un certo punto della mappa. 

Trattandosi di un gioco cooperativo, ci si possono distribuire i sei personaggi come si crede, e se uno dei giocatori non si mette a fare il capetto, la discussione sul da farsi, sui passi successivi per portare a termine la missione, è chiaramente la faccenda più divertente. Anche perché basta che muoia uno dei personaggi e la partita è finita.

Ogni turno si divide in una fase dei Giocatori, in cui ci si sposta, si attaccano gli zombie - nel gioco chiamati sempre e solo Ghoul - si cercano armi e oggetti dell'Equipaggiamento, si scambia questi ultimi tra i personaggi, si costruiscono le barricate e chiudono le porte (fa corrente).

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

Nella fase dei Ghoul, gli zombie si muovono e attaccano automaticamente, attraverso una serie di regole e con un quantitativo di danni prefissati. Le tipologie di Ghoul includono quelli base, chiamati Deambulanti, i Demolitori, che hanno la poco simpatica abitudine di scassare le barricate e aprire le porte chiuse, i Grassoni (no body shaming, si chiamano proprio così), che sono più forti e resistenti, e i Familiari. 

Questi ultimi, con le miniature di colore rosso, sono dei parenti o conoscenti dei sopravvissuti che sono diventati zombie, e generano un effetto negativo quando presenti sul tabellone: fanno passare tutti i personaggi dalla modalità Zombicide a quella Romero.

Aspetta... Eh? 

La notte dei morti viventi Zombicide gioco recensione

Le schede dei sei personaggi del gioco, i Sopravvissuti, hanno infatti due facce, e ciascuno di loro ha due diverse miniature (il che spiega perché delle 66 miniature presenti ce ne sono 12... per sei personaggi). 

In pratica, alcune meccaniche - come una maggior fiducia tra i Sopravvissuti, che si crea quando molli a un altro il tuo prezioso Winchester, o l'arrivo dei Familiari - fanno passare dallo stato Romero a quello Zombicide, e viceversa. Nel primo i personaggi hanno meno abilità, nel secondo sono decisamente più bellicosi, perché possono pescare anche le carte dei mazzi delle armi di Mischia e a Distanza. 

Diciamo che la versione Romero dei personaggi fa sentire maggiormente l'atmosfera survival del film - che, ci arriviamo tra un attimo, si respira a pieni polmoni nel gioco - ma usare un uzi o una katana è gratificante quando continuano a poppare zombie e sei dannatamente circondato.

Maggiore è il numero di Ghoul eliminati, però, più sale il livello di pericolo indicato sulle plance dei personaggi, e quello più alto determina il numero di nuovi zombie generati al turno successivo. Tradotto: più ne uccidi, più ne saltano fuori.

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

Volendo è possibile anche modificare le regole, giocando in Modalità Ultrarossa (si continuano ad accumulare punti esperienza per acquisire altre abilità) e modulando il livello di difficoltà grazie alla classificazione delle carte Ghoul in tre gruppi: se il tutto risulta troppo facile o troppo ostico, basta eliminare alcune carte dal mazzo degli zombie.

L'aggiunta di regole per i terreni esterni, come i campi di grano, il look del tutto e la sensazione di essere costantemente sotto pressione generano un mood particolarmente riuscito, specie per chi, ovvio, ama questo tipo di ambientazione. 

La notte dei morti viventi gioco da tavolo Zombicide recensione

Avete giocato con Effe i primi quattro scenari e vi siete divertiti un mondo, per dirla tutta. La Notte dei Morti Viventi: A Zombicide Game funziona, ha il feeling giusto, non è complicato anche per chi è a digiuno di Zombicide, è curato nei materiali, ti dà la giusta soddisfazione quando riesci a salvare la buccia e completare lo scenario. Promosso. 

Ma a proposito di ambientazioni di un certo livello: qualcuno di voi ha provato il gioco cooperativo di Aliens (Aliens: Another Glorious Day In The Corps) e sa dirti qualcosa al riguardo?

TUTTI I GIOCHI DI ANTRO BOARD

Nerd Shopping vetrina Amazon Antro

13 

Commenti

  1. Quando scrivi un commento e non sai da dove cominciare. Facciamo una divisione per punti:

    1. Zombicide
    Il mio "fu" gruppo di gioco del venerdì, che è stato disintegrato dalla pandemia, ha esplorato parecchio il mondo di Zombicide. Abbiamo giocato tantissimo a Black Plague inserendo tutte le espansioni uscite ad eccezioni di quella degli abomini. Abbiamo accumulato una montagna di cadaveri tra cui spettri, corvi, cani, ratti e persino draghi oltre ai soliti abomini, vaganti, grassoni e corridori. Il drago come espansione fa proprio impressione perché è enorme.
    La questione del capetto nel nostro caso non ha attecchito perché ognuno di noi, ogni tanto, gli prende il matto e fa una cagata devastante. I salti mortali tripli, quadrupli e quintupli che poi si deve fare per salvare il compagno sono memorabili, molto meno quando ci lasciamo tutti la pelle.
    Avevamo provato anche Black Plague Green Orbe ma non ci era piaciuto se non per i poteri fighi dei personaggi. Infatti una cosa bella di Zombicide, per dargli maggiore longevità, è mixsare i personaggi, le armi, i mostri e le armi delle diverse versioni.
    Ultimamente avevamo giocato allo Zombicide Invader che è ambientato su di un pianeta alieno e alla sua espansione Black Ops. Black Ops ad onor del vero è un gioco a se in tutto e per tutto come Green Orbe lo è per Black Plage. La figata vera è stata giocare ad Invader usando i 4 eroi di Alone nel cui kickstarter erano comprese le schede giocatore per Zombicide.
    Sono 4 e non 6 eroi quindi fai molta più fatica ma hanno due abilità base e non una come i personaggi nativi del gioco. Spesso, essendo noi in tre, facevamo a rotazione per chi usava il 4° o ne usavamo solo 3. Qui i salvataggi con fucili da cecchino dalla distanza o il buttarsi nella mischia con doppia tagliatrice pesante lasciando a terra anche 8 o 9 nemici si sprecano.
    Carina l'idea dei robottini che ti seguono come cagnolini o che sacrifichi per pararti il fondo schiena quando sei smutandato e solo difronte a orde di alieni che "escono dalla fottute pareti".

    2. Zombiside - LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI
    Probabilmente questo si compra. Quello che ci manca un po' in Zombiside è la modalità storia.

    3. Alone
    Parlando di Alien mi è venuto in mente Alone di cui non poi mai avuto modo di giocare. Un eroe solo contro il mondo in una base claustrofobica in cui si spengono le luci nei tunnel e non sai mai cosa potresti trovare dietro ad una porta. A braccarlo da uno a tre master che vedono tutta la mappa e spostano i loro servitori. Ambientazione un po' Alien e un po' Dead Space.
    Finito questo incubo ci voglio giocare con i miei amici.

    4. Resident Evil 3 - (2)
    Ho preso pure il 3 su kickstarter benché giochi pochissimo al 2. Va detto che RE2 è fottutamente più difficile di Zombicide, molta meno gente e mappe molto più tortuose ma gli zombi sono una spina nel fianco pazzesca e rimanere senza colpi con un coltello è un attimo. Scappare e raggiungere l'obbiettivo è molte l'opzione consigliata e la porta spesso è la tua migliore amica. Il dover pescare le carte incontro nelle varie zone e partire divisi spesso crea non pochi problemi perché sei solo e davanti a te ci sono due cani zombie da cui sai che non potrai scappare.
    Un mio amico, per metà di una parta, ha tenuto l'omino chiuso in un ripostiglio della mappa perché fuori c'erano troppi zombi. Siamo dovuti andare noi a liberarlo ripulendo la stanza.

    RispondiElimina
  2. Doc: se vuoi "giocare Alien(s) da tavolo" io ti consiglio con tutto il cuore Nemesis. Non ufficialmente su licenza, ma mantiene esattamente quello che promette.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conosco, ma di non ufficiali e ispirati da ce ne sono diversi. A me, per feticismo, interessa però quello ufficiale, e al di là delle recensioni in Rete, mi interessava il parere di qualcuno che abbia avuto magari modo di provarlo.

      Elimina
    2. Il mio consiglio spassionato, e adesso che vado a casa a mangiare ci guardo, è cercarlo su TTS (Table Top Simulator). Un sacco di giochi da tavolo sono egregiamente riprodotti su quella piattaforma e per provarli è molto comodo. Nel caso ti faccio sapere.
      L'esperienza su TTS ti permette di capire se le dinamiche del gioco ti prendono oppure no e ti leva la parte noiosa, il setup. Per contro dal vivo è tutto diverso e la versione fisica del gioco, per me, è ancora insostituibile.

      PS: nel torneo di X-Wing su TTS ho fatto veramente schifo e su tre partite ne ho vinta una solo per l'incapacità del mio avversario.

      Elimina
    3. AGGIORNAMENTO
      Aliens: Another Glorious Day In The Corps c'è su TTS, se qualche anima pia volesse fare un tutorial io ci sono.

      Elimina
  3. Io ho giocato a nemesis e possiedo Aliens another glorious day in the corps.
    Beh sono due cose differenti. Nemesis, oltre a non essere ufficiale, è un semi cooperativo. Cerchiamo tutti di non perdere ma ognuno ha i suoi obiettivi per vincere. Fatta una partita, sapendo che non era su licenza certo, però mi ha lasciato l'impressione di essere in balia del gioco più che giocarci. Impotenza quasi totale di fronte agli "alieni" e poche chance di sopravvivenza se ci entri in contatto. Più che altro giri per il tabellone (l'astronave) cercando di non far rumore e di non essere "beccato" in giro dagli alieni. Decisamente non mi è piaciuto.
    Aliens another glorious day in the corps invece è un coop puro, basato ufficialmente sul secondo film della saga ovvero Alien scontro finale. Quindi, se sei fan e hai visto il film, beh, che dire, già ti esalti. Pecca grandissima, almeno per me che non sono un pro in questa cosa, sono le miniature. Piccole, ma soprattutto e direi purtroppo, tutte da montare.. Uno sbattimento... Superato questo, il gioco invece è molto bello. Strutturato a capitoli, ripercorre tutta la trama del film. Si, si ha la sensazione che escano "dalle fottute pareti"! E sono tanti... Ben fatto il sistema che ricrea i famosi blip sui sensori di movimento portatili. Ansia a mille.. Si combatte e si muore ma almeno è uno scontro che puoi giocarti alla pari, sia con le armi che con i mezzi. Infatti sono presenti il veicolo acp da trasporto, l'iconico sollevatore robotizzato e tutte le attrezzature e le armi dei marines spaziali. Le miniature ben fatte e con tutti i personaggi del film compreso il sintetico bishop con miniatura da "sano" e da "spezzato". Oltre a poter giocare i capitoli del film, si possono giocare missioni avulse dalla trama chiamate bug hunt. Una specie di doom del tipo umani contro Aliens. Inoltre, fra le missioni del film, si possono giocare dei capitoli extra di salvataggio di marines rapiti o delle missioni di approvvigionamento armi e oggetti, il tutto per una buona variabilità e rigiocabilita'. Per avere tutto serve però prendere tutte le scatole ovvero 4.
    Il costo è quasi uguale a quello per nemesis, però con questo si ha il gioco ufficiale. Quindi se sei fan o collezionista direi che è d'obbligo.
    Per me Aliens batte nemesis, comodo comodo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È proprio il feedback che cercavo, grazie mille.

      Elimina
    2. Ti andrebbe di giocare su TTS, giusto per provare il gioco. Sono pieno raso di giochi con miniature ma questo mi piacerebbe provarlo.

      Elimina
  4. Qualcuno sa se è prevista (e, in caso, quando) una localizzazione Ita per Aliens?

    RispondiElimina
  5. Del gioco "la notte dei morti viventi" è bella la componentistica (i dadi o i segnalini a piede di tavolo su tutti), però qualcuno ha storto il naso sulle meccaniche, tipo il fatto che non c'è la generazione rumore che in zombicide è fondamentale per dirigere lo zombi verso i giocatori. Interessante che la casa adesso funga da difesa (non si generano zombi all'interno) e si cerchi di creare delle barricate per difendersi dall'orda. Un'altra aggiunta interessante è lo zombi noto come "familiare"... Doc, consigli di comprare questo oppure la seconda edizione del primo Zombicide riveduta e aggiornata che uscirà a breve?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qui fa tant(issim)o l'ambientazione. Se ti piacciono i film di Romero, o tutto quello che ne è derivato, questo. Il modo in cui è ricreata l'atmosfera della pellicola è l'aspetto migliore del gioco.

      Elimina
    2. Questa è sostanzialmente la 3° (o 4° a seconda dei punti di vista) ambientazione per Zombicide. Logicamente le meccaniche cambiano per non riproporre sempre il medesimo gioco.
      Prendendo spunto da quello che diceva il Doc devi farti guidare dall'ambientazione e, aggiungo io, dalle espansioni.
      Il base è l'unico che non ho giocato ma è anche quello con l'ambientazione più classica. Andando nel merito:

      Black Plague: ambientazione fantasy con un botto di espansioni che rendono l'esperienza super diverte. Aggiungere corvi, ratti, cani e spettrali alza considerevolmente la difficoltà e ne migliora l'ambientazione di gioco. Quella a cui per ora ho giocato di più e che ha divertito di più il mio gruppo di gioco. Leggi la recensione del Doc.

      Green Orbe: è Black Plague con gli orchi al posto degli zombi. Elementi distintivi sono la catapulta con cui fai sfracelli e i personaggi con poteri molto interessanti. Aggiunge a Black Plague delle dinamiche legate al terreno come i cespugli e l'acqua che influenzano vista e movimento. In tutta onesta Black Plague mi ha convinto molto di più.

      Invader: forse l'ambientazione che mi piace di più. Alieni che escono dalle fottute pareti e regole che obbligano ad agire come squadra perché se muore uno la partita è persa. L'introduzione dei BOT da comandare, le limitazioni per il dentro e fuori della base e le linee di vista bloccate dalle stanze aggiungono qualcosa senza togliere lo stile di Zombicide. Anche i personaggi mi piacciono molto, soprattutto quelli di Invader rispetto all'espansione di Black Ops che fanno molto Warhammer. Black Ops ha personaggi e armi più devastanti ma un abominio che non può essere ucciso normalmente.
      In Invader sparisce il negromante di Black Plague ma entrano in gioco le zone di melma in cui possono sorgere alieni e se si congiungono due aree di generazione con la melma la partita è persa.

      Elimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy