I migliori fumetti del 2020 (Minolli d'Oro Annobrutto)
Quarto e ultimissimo round di votazioni per i Minolli d'Oro 2020. Dopo quelle per la migliore serie TV, il miglior film e il miglior gioco (i vincitori, ricordi, verranno proclamati tutti insieme alla fine), partono oggi quelle per la categoria miglior fumetto del 2020 [...]
La formula quest'anno è diversa: hai introdotto una lista di nomination, stilata in questo caso anche con l'aiuto della cumpa sui social, dei migliori fumetti usciti nel 2020.
Le NOMINATION, in ordine casuale:
- Il Muro 1 (Mario Alberti)
- La Taverna di Mezzanotte (Yaro Abe)
- Scheletri (Zerocalcare)
- La terra, il cielo, i corvi (Teresa Radice, Stefano Turconi)
- Asadora 1 (Naoki Urasawa)
- Copra (Michel Fiffe)
- Bedelia (Leo Ortolani)
- Le mani di Z (Akab)
- Undiscovered Country 1 ( Scott Snyder, Charles Soule, Giuseppe Camuncoli)
- Dylan Dog 405 (Roberto Recchioni, Giorgio Pontrelli)
- SS Tata (Walter Leoni)
- Quaderni Giapponesi 3: Moga, Mobo, mostri (Igort)
- Tex Gigante 36: La vendetta delle ombre (Mauro Boselli, Massimo Carnevale)
- I racconti di domani 2 (Tiziano Sclavi, Nicola Mari)
Come funziona?
1) Potete scegliere, solo tra quelli indicati qui sopra, i vostri tre fumetti preferiti del 2020 e indicarli nei commenti. Al primo verranno assegnati tre punti, al secondo due, al terzo uno. Tutti i "ma non capisco come mai non sia presente [titolox]" verranno accolti con una comprensiva alzata di spalle. Non è permesso far le pulci a scelte e motivazioni altrui.
2) Verranno presi in considerazione SOLO i commenti in cui per ogni scelta ci sia un minimo di spiegazione. Bastano poche parole, ma la spiegazione ci deve essere, altrimenti i voti NON verranno contati.
3) Se non arrivate a tre e ne volete votare solo due o un fumetto va bene lo stesso (si applicheranno sempre tre punti al primo e due al secondo). In ogni caso: ricordatevi di indicare l'ordine delle vostre preferenze.
4) Il termine per votare in questa categoria sono le ore 20 di giovedì prossimo, 21 gennaio duemilaeveditu. Dateci dentro!
1) SS Tata (Walter Leoni)
RispondiEliminaPiacevolissimo esordio (si fa per dire) per un autore e amico che ha qualcosa di originale da dire e lo fa con un’ironia sempre elegante (ammetto di essere di parte)
2) Asadora 1 (Naoki Urasawa)
Partiamo sempre bene, speriamo non si accartocci come a volte capita (vedi Billy Bat)
3) Undiscovered Country 1 ( Scott Snyder, Charles Soule, Giuseppe Camuncoli)
Squadra di autori di livello, godibile
Voti nati anche dal fatto che molti dei volumi candidati devo ancora leggerli 🧐
1. La terra, il cielo, i corvi (Teresa Radice, Stefano Turconi) - perchè Radice e Turconi non ne sbagliano una, e forse questa è una delle loro opere più belle, sia per il tema che per come viene affrontato.
RispondiElimina2. Undiscovered Country 1 ( Scott Snyder, Charles Soule, Giuseppe Camuncoli): inizio promettente degno di un team di fumettisti competenti come quello tra parentesi, vediamo dove andranno a parare.
3. Bedelia (Leo Ortolani) - Forse la scelta più scontata in quanto amo Venerdì 12 e il suo finale è a mio parere uno dei capolavori di Ortolani. Ad ogni modo la maniera in cui Ortolani presenta il punto di vista della mangiauomini Bedelia è assolutamente da applusi.
1) La Taverna di Mezzanotte : perché Yaro Abe racconta un luogo magico ed incantato di tutti i giorni, ci storie di rara sensibilità. "e quando per gli altri il giorno finisce... Per me inizia. “ Grande Master
RispondiElimina2) Bedelia : perché ancora una volta Leo Ortolani racconta la vita come solo lui sa fare
3) A Babbo Morto : anche se fuori gara Zero Calcare ci ricorda che la Lotta continua perché tutto cambia forma.
E vai così!
3 pti: la terra il cielo i corvi
RispondiEliminaCome è stato detto sopra, il duo Turconi Radice è Una garanzia di qualità
2pti: quaderni giapponesi, vol 3
Igort è veramente un artista
1 pto: la taverna di mezzanotte
Anche se mi faceva venire fame molta empatia e sensibilità nelle storie raccontate.
Grazie
Di questo elenco finora ho letto solo Bedelia e metà di Scheletri: Asadora l'ho ordinato ma non è ancora arrivato alla fumetteria, La terra il cielo i corvi è uno dei prossimi da prendere (al momento ho recuperato Le ragazze del Pillar e non l'ho ancora letto, sono un po' indietro...)
RispondiElimina1) Scheletri: storia pazzesca, concordo con il Doc nel considerarlo forse il migliore lavoro di Zero. Molto personale, difficile per un autore mettersi così "a nudo". Ancora non l'ho finito ma già mi sta rivoltando come un calzino. Bellissimo.
2) Bedelia: molto bello, taglio "cinematografico" come Cinzia, mi è piaciuto come certi elementi importanti della storia vengano solo accennati en passant, lasciando all'intelligenza del lettore la ricostruzione di dinamiche e drammi familiari. Forse però ho apprezzato leggermente di più Cinzia, ancora non so spiegarmi perché, per questo è secondo in classifica.
1) Bedelia. Il decadimento è sempre affascinante, i personaggi carogna pure. Leo col suo candore e il suo umorismo fa centro di nuovo. (E non dimentichiamo Il Cercatore, altra vera chicca di quest'anno, passata quasi inosservata forse perché schiacciata tra Bedelia, Zona Rossa e Star Rats).
RispondiElimina2) Scheletri. ZC sempre una garanzia, anche se qui pur volando alto l'ho trovato un filo ripetitivo, per cui questo è un voto congiunto con A Babbo Morto, a parer mio un esperimento più fresco.
1) Scheletri - perché Zerocalcare vende e fa anche un pò di analisi sociale dei 30/40enni, ed essendo nel target alcune scene le ho vissute come se l'avessi disegnate io (se sapessi disegnare, ma è un'altra storia)
RispondiElimina2) Bedelia - come premio anche di tutto il lavoro di Ortolani nell'arco del 2020 (ed il mio portafogli che sospirava ad ogni nuovo annuncio, tante uscite in un solo anno), ma anche perché dà il punto di vista dall'altra parte
3) La terra, il cielo, i corvi - voto interposta persona (nel senso che io non l'ho letto, ma persone di fiducia mi consigliano di recuperare questo titolo. Oltre Gipi, ma là è altro autore e altro stile)
1. Scheletri
RispondiEliminaPerché uno Zerocalcare in grande forma ci consegna una delle sue opere migliori. Con un bellissimo finale.
"Amara vibrazione, riapre la ferita, folle sapore di...", cantava gente che di pressioni se ne intendeva...
2. Quaderni Giapponesi 3: Moga, Mobo, mostri
Perché questa serie di Igort è costituita da veri e propri gioielli. Col garbo e l'umanità che lo contraddistinguono, l'autore mescola ancora una volta esperienze personali e saggistica, fumetto (in quantità minore, rispetto agli altri volumi) e illustrazione, in un mix che rende la lettura agile e appagante. Volume bellissimo e curatissimo, per i disegni (ovviamente), la grafica, la carta.
Vorrei soffermarmi un attimo su quest’opera (e chiedo scuso per eventuale papirosità)
Mi é venuto naturale fare un confronto con gli altri volumi. La qualità rimane altissima, ma, per quanto mi riguarda, ho trovato questo terzo capitolo più interessante che emozionante rispetto agli altri, ricchi di momenti di grande lirismo e commozione (uno fra tutti, quello con Taniguchi). Sicuramente anche per gli argomenti trattati, difficili e pure disturbanti. Bellezza e terrore, per riassumere al massimo. "I Grandi Maestri di questo Giappone storto, notturno, irregolare", per usare le parole dell'autore. E infatti, per mio gusto personale, regala le pagine più belle proprio alla fine, quando si sgancia dall'argomento principale e regala una riflessione sul tempo, sul Giappone passato e sul momento in cui la modernità si è trovata a convivere con i ritmi di un tempo, in un equilibrio che poi è stato rotto dalla velocità. Che tutt'ora impera in questo Paese, come sappiamo.
A ogni modo, opera eccellente.
3. Dylan Dog 405
Giusto perché non ho letto le altre cose in classifica che meriterebbero maggiormente, stando alle recensioni. Comunque: perché rimanda a una storia mitica ed è stato uno degli ultimi numeri a farmi credere che un nuovo corso stesse davvero iniziando. Bellissimi disegni di Pontrelli, puliti e morbidi.
Ma vogliamo parlare di questo Batman che legge ammirato le avventure del suo vero role model e antieroe definitivo?
RispondiElimina1. Scheletri. Perché ad un certo punto, all'inizio del libro, quando Zero descrive il suo impatto con il mondo dell'università, i suoi mostri, ed il modo in cui ha maturato la decisione di mollarla, beh, quello ero io preciso preciso, al netto di Villa Borghese al posto dei viaggi in Metro, della durata (io appena una settimana) e dell'epilogo (l'ho detto io ai miei). Ci sono voluti anni poi per decidermi a ricominciare con l'uni.
RispondiEliminaIn più anche tutto il resto del libro è degno della fama di Michele.
2. Bedelia. Perché la sensibilità con cui Leo descrive il mondo interiore delle donne, anche delle stronze, è unica. Come è possibile che Caterina non sia impegnata h24 a scacciare con la scopa nugoli di donzelle che si accasciano ai piedi del marito, non si spiega. Anzi sì: gli uomini si disperano per le str0nze, ma le donne preferiscono gli str0nzi.
3. La taverna di mezzanotte. Perché il quotidiano (anzi, il notturno) giapponese è da sempre affascinante, e la semplicità e la delicatezza in cui viene raccontato, tra un piatto e l'altro, lo è ancora di più. Sopra, in questo senso, vedo solo Jiro, un esempio per tutti, L'uomo che cammina.
Allora:
RispondiElimina1) Scheletri - Zerocalcare si conferma alla grande, con una storia un pò thriller un pò spaccato della periferia romana un pò vita vissuta di Zero che non manca mai
2) Bedelia - La storia di una "str#nza" per cui comunque si fa il tifo. Il finale completamente spiazzante!
3) SS Tata - Divertente ma tremendamente attuale, una satira sul fascismo che è sempre fra noi
in attesa della comprensiva alzata di spalle mi chiedo (geniunamente incuriosito, non polemico) come mai non sia presente ALDOBRANDO (capolavoro assolutao di gipi, e quindi capolavoro assoluto italiano ed europeo et mondiale dell'anno del decennio del secolo)
RispondiEliminaprocedo:
1posto: BEDELIA: oh, io nel colpo di scena finale c'ero cascato e la "pietà" di quel colore lì è commovente. Ho amato una str*nza.
2posto: LA TERRA IL CIELO I CORVI: oh, mi son commosso quelle duetrecento volte, pur non capendoci niente.
3posto: SCHELETRI: oh, sullo stesso mood del Polpo (che per me resta il suo capolavoro), anche se con qualche sbavatura qua e là (la carta di magic che non è una carta di magic, un paio di frasi che nel 2002 non avrebbe detto nessuno - ad esempio quella sui social, che nel 2002 non esistevano).
Ripeto, per tutti: solo voti e motivazioni, nient'altro. Grazie.
EliminaAzz, adesso mi é venuta la curiosità di andare a rileggere. E non ne ho voglia, ovviamente : )
EliminaUno svarione tipo quelli di Non E' Un Paese Per Vecchi di McCarthy.
1) Asadora! - Perchè c'è tutto l'Urasawa, che si conosce e che abbiamo imparato ad apprezzare.
RispondiElimina2) Bedelia - Perchè Leo Ortolani si riconferma un gran narratore, inferiore a Cinzia, ma non per questo brutto.
Glia altri non l'ho letti.
Purtroppo sono un lettore abitudinario per cui in buona parte mi limito a seguire le serie storiche a cui sono affezionato Dragonero e Nathan Never in primis. Per questo non posso che votare gli unici due che ho letto di quelli in nomination.
RispondiElimina1) Scheletri - Perché molti potrebbero obbiettare, più o meno a ragione, che si tratta solo di un more of the same di Zerocalcare. In realtà solo Zerocalcare riesce, se vogliamo, a psicanalizzare questa età di mezzo in questo periodo storico di mezzo con una peculiarità e sensibilità unica. Se e quando in qualche modo andrà oltre ci mancherà.
2) Bedelia - Come per Zerocalcare compro tutto quello che pubblica a prescindere, poi alcune cose mi convincono altre meno. Di Leo apprezzo non solo la voglia ma la necessità di chiarata di non fare scelte scontate. Come raccontato lui stesso in qualche live Instagram spesso non c'è una scelta ragionata di cosa raccontare ma è la storia stessa che gli si insinua in testa fino a concretizzarsi. La sua capacità di raccontare con ironia senza perdere mai il punto focale della narrazione è una delle caratteristiche che gli invidio di più. In questo caso raccontare il personaggio di Bedelia con il giusto equilibrio era ancora più difficile ma c'è riuscito come al solito con una storia che scorre piacevolmente dall'inizio alla fine. Bravo Leo
Mi scuso per eventuali orrori ortografici e sintattici ma non ho il tempo di rileggere!
Ne ho letti solo due tra quelli in lista, Scheletri e Bedelia.
RispondiEliminaE sono entrambi dei lavori incredibili.
Forse Scheletri va una spanna sopra Bedelia, perché è una storia che mi tocca più da vicino (ma anche Bedelia eh, purtroppo).
Non potendo dare un terzo posto mi fermo qui, se i miei voti non valessero non è un problema, è solo un gioco!
1) Scheletri: le storie di Zerocalcare toccano sempre corde molto profonde che la routine quotidiana tende ad atrofizzare; questa in particolare mi ha totalmente assorbito, sono precipitato letteralmente nelle pagine e nei personaggi, ad un livello di approfondimento che rasenta la perfezione. Ero quasi triste quando sono arrivato alla fine, perciò al primo posto sia per la trama che per la psicologia di protagonisti e comprimari, direi tutto perfetto.
RispondiElimina2) Bedelia: il Maestro è arrivato ad una tale genialità di umorismo ed espressione che resterei a bocca aperta anche dovesse illustrare la lista della spesa. Questa storia è una gemma di cinismo, amarezza, rimpianto e divertimento forse cattivo, ma sempre di squisita intelligenza. La mazzata arriva ed è giusta, senti che dovevi averla per far quadrare tutto. Lo rileggerò più volte, ne sono sicuro.
1) Bedelia
RispondiEliminaperche`, a mio modesto parere, se venisse fatto leggere alle scuole superiori, i ragazzi crescerebbero meno materialisti e le ragazze piu` equilibrate
2)
Tex Gigante 36
perche` questo anno ancor piu` che in passato avevo bisogno di leggere storie dove i cattivi pagano per le loro nefandezze
3)
La Taverna di Mezzanotte - Yaro Abe
perche` io forse non potro` mai andare in Giappone, ma con quest'opera mi pare di essere gia` la`
1) Bedelia (Leo Ortolani): "Amerete una stronza" diceva il claim, cavoli se è vero.
RispondiEliminaNon che sia difficile amare le stronze, è invece veramente difficile scoprire perchè le si ama e questo Leo te lo sbatte in faccia
2) Scheletri (Zerocalcare): Il miglior libro di Michele? No, siamo però di fronte ad una svolta, cominciata già con Macerie Prime, che con questo libro ci fa abbandonare l'autore ragazzo e comincia a mostrare l'uomo che sarà, o almeno che vorrà narrarci.
3) Asadora 1 (Naoki Urasawa): Urasawa non si commenta, si legge e si apprezza; terzo posto solo perchè si tratta di un primo volume ed il seguito non è esattamente dietro l'angolo.
"La terra, il cielo, i corvi "Opera davvero notevole di Teresa Radice e Stefano Turconi, intrisa di una poeticità infinita. Forse un passo in avanti fondamentale nella storia artistica per questa coppia di autori.
RispondiElimina"Scheletri", che davvero anche Zerocalcare in questo volume ha fatto un passo in avanti nella sua storia artistica, smettendo di raccontare le proprie esperienze ( almeno in parte).
Quaderni Giapponesi....Il terzo volume è stato spiazzante. Devo però dire che, probabilmente, solo mettendolo insieme agli altri due se ne comprende l'interesse. Igort ha delineato un potente affresco della cultura giapponese, ovviamente dal suo punto di vista.
N.B. Dispiace non aver letto Bedelia, e riguardo ad Undiscovered...è appena arrivato.
Di questo elenco ho letto solo Scheletri per cui posso votare solo questo. Va detto che probabilmente lo avrei messo comunque al primo posto per la confermata capacità, non che ci fossero dubbi, di ZeroCalcare di rappresentare timori e pensieri che in modo o nell'altro vengono a tutti nel corso della loro vita.
RispondiElimina1 - "SS Tata" - 100 punti in più per l'antefatto, bellissimo ed esilarante (nonchè autoironico) spaccato di vita dell'autore. Il resto è puro Leoni, disegni e personaggi godibilissimi (con feroce satira sociale) e tanti, tantissimi, innumerevoli riferimenti al nostro quotidiano.
RispondiElimina1 - "SS Tata" - 100 punti in più per l'antefatto, bellissimo ed esilarante (nonchè autoironico) spaccato di vita dell'autore. Il resto è puro Leoni, disegni e personaggi godibilissimi (con feroce satira sociale) e tanti, tantissimi, innumerevoli riferimenti al nostro quotidiano.
RispondiEliminaSS Tata (Walter Leoni) --> Piccolo capolavoro geniale che riesce a rendere leggera una realtà molto pesante, inserendola in un contesto distopico
RispondiEliminaScheletri (Zerocalcare) --> Sempre gradevole, qua in una veste inedita, di 'giallo'. Una certezza.
Bedelia (Leo Ortolani) --> Ortolani riesce sempre a fare centro e, anche in questo caso, racconta la vita attraverso i suoi personaggi
tra i fumetti che sono nelle nomination, ne ho scelti rapidamente tre -ché tra quelli che ho letto e che mi eran piaciuti questo anno, nessuno ho trovato in nomination.
RispondiEliminaEccoli:
1 - La terra, il cielo, i corvi, di Radice e Turconi, perché mi è sempre piaciuto il loro modo di raccontare e di disegnare e questa storia è molto 'forte'.
2 - Quaderni giapponesi 3, di Igort, perché prosegue un viaggio giapponese incredibilmente affascinante, sorprendente e bizzarro.
3 - La taverna di mezzanotte, di Yaro Abe, perché un Giappone così non me lo aspettavo, perché mette appetito (meglio non leggerla prima di pranzare! ;) ), perché ho apprezzato la serie che ne hanno tratto.
SS Tata ( Walter Leoni)
RispondiEliminaL'jo letto quest'estate, sotto l'ombrellone, quasi d'un fiato, snobbando parenti ed amici, che volevano anche solo dare due chiacchiere. Secondo me occorre stile ed eleganza, nel trattare un tema del genere ed essere originali, divertenti e lasciare uno spunto di riflessione: insomma mi è piaciuto tanto.
SS Tata ( Walter Leoni) L'ho letto quasi d'un fiato. Argomento difficile da trattare, ancora più difficile essere ironici e divertenti con stile ed eleganza. Comprerò al volo anche il prossimo libro.
RispondiElimina1) Bedelia. Perché ha un'ironia spiazzante e diverte in modo intelligente. Mi ricorda la freschezza dei primi Alan Ford di Magnus e Bunker. Leo Ortolani al Top.
RispondiElimina2) il Texone di Carnevale. Un Tex veramente noir per una storia che appassiona ed è piena di personaggi pazzeschi. Bello poi vedere Kit e Tiger in azione da protagonisti.
3) La terra, il cielo, i corvi. Radice e Turconi non sbagliano un colpo. Una narrazione sempre intensa ed emozionante. Una Storia da leggere anche a scuola
SS Tata (Walter Leoni) perché è capace di far ridere sempre e comunque e mi piace da morire come disegna.
RispondiElimina(Posso votarlo 3 volte? ;) )
1) SS TATA perché l'autore è un giovane promettente.
RispondiEliminaTra le nominescion ho letto (per ora) solo ZeroCalcare e Ortolani, quindi:
RispondiElimina1) Scheletri, perché Zero è riuscito a spiazzarmi anche stavolta visto che non avrei mai pensato di leggere un thriller scritto e disegnato (bene come sempre) da lui;
2) Bedelia, perché l'opera del grande Leo è da sempre una delle mie preferite e questo volume non poteva proprio mancarmi.
1) Scheletri - E' uno ZeroCalcare più adulto, più duro e più amaro del solito, ma che comunque cuce un bellissimo thriller, aggiungendoci la sua enorme vis comica. Mi ha ricordato, in alcuni tratti Joe Lansdale, autore che ZC adora.
RispondiEliminaMi spiace che per gli altri posti non ci si possa votare Aldobrando (solito ottimo Gipi) e Anestesia (terzo capolavoro di Fumettibrutti, un caso letterario che ,fatte le dovute proporzioni, somiglia a quello di ZC, ma di cui sull'Antro non c'è traccia...)
1. SS Tata: un rutilante viaggio nella follia, che prende spunto da un topos classicissimo, l'inventore pazzo (e nazista), calato direttamente nel nostro mondo. Un bellissimo affresco satirico disegnato deliziosamente
RispondiElimina1) Bedelia, perché mai avrei immaginato quel magone nelle ultime pagine per tale magnifica stronza(non che il resto non mi piaccia, intendiamoci,)
RispondiElimina2) scheletri, perche bedelia ha colpito duro, ma anche zero non scherza con il magone
1) Scheletri: l'ho finito da pochissimo e devo ancora metabolizzarlo del tutto ma merita il primo posto solo per QUELLA frase ("Roma è un ***** di zoo" - perfetta per descrivere cosa vuol dire vivere in certi contesti della Capitale e non solo) e per il cazzottone allo stomaco delle ultime, intessissime, 10 pagine. Solo Zerocalcare, con lo stile a cui ci ha abituato, poteva riuscire a raccontare una vicenda umana del genere.
RispondiElimina2) Tex Gigante 36: Inanellare 3 bei Texoni di fila non è cosa facile, eppure la SBE ci è cosa facile. Però lo metto al secondo posto di questa classifica perché il finale è, a mio giudizio un po' sbrigativo (servivano evidentemente più delle 240 del formato). Comunque i disegni di Carnevale valgono da soli il prezzo del biglietto.
Non avendo letto altro di questo elenco, non mi sento di esprimere un terzo classificato. Direi Bedelia ma sarebbe praticamente un voto sulla fiducia non avendolo ancora recuperato.
1) Bedelia: semplicemente perchè Ortolani ha mantenuto la promessa e mi ha fatto amare una stronza. Come al solito ci sono delle scene da colpo al cuore e ha fatto una cosa che non mi aspettavo, ha lasciato da parte quella parte di storia, perchè non era il luogo e momento giusto.
RispondiElimina2)La terra, il cielo, i corvi: come si fa a narrare una storia e a farla comprendere bene a tutti quando 2 personaggi su 3 non li capisci? Sono riusciti a risolvere il problema alla grande e nel frattempo ti fanno anche emozionare
3)La taverna di mezzanotte: storie di vita quotidiana di gente normalissima, problemi grandi e piccoli, il tutto raccontato con delicatezza e una grande maestria nel gestire tempi e spazi della pagina. Il manga rivelazione dell'anno per me
1) Scheletri. Un racconto crudissimo, uno spaccato della società nella quale gli adolescenti di ieri e di oggi si ritrovano a crescere. credo che Michele si sia voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe.
RispondiElimina2) Bedelia. Anche le stronze hanno un'anima.
Temo di non aver letto altro tra i titoli della lista altrimenti ci metterei "A babbo morto" sempre di Zerocalcare.
Al primo posto avrei messo "The Goon" omnibus per la botta di surrealismo e epicità. Ma non è nella lista e quindi, rifacciamo.
RispondiEliminaScheletri di Zerocalcare senza dubbio.
Al secondo posto piazzo Asadora sulla fiducia, perchè è uscito solo un volume ma Urasawa è sempre Urasawa e lo dimostra subito
Tertium non datur in quanto l'unico altro che ho letto della lista è "Bedelia" e l'ho trovato solo divertente (e "solo divertente", quando si parla di Leo Ortolani è quasi da retrocessione) ma non il mio terzo migliore dell'anno.
1) SS Tata
RispondiEliminaPiacevolissimo da leggere, con una ironia pungente e travolgente. Ho apprezzato da sempre le "strisce" dell'autore, seguendolo su facebook. Consigliato a tutti.
1) SS TATA : mi piace il tratto di Leoni da sempre , i suoi personaggi mi sono familiari. SS TATA è capace di fare emergere con pungente satira molti problemi che oggi ci assillano , compreso il fantasma spesso agitato a fini politici , di un mondo del Secolo scorso che mai e poi mai permetteremo il ritorno. OTTIMO LEONI
RispondiElimina1) SS TATA- Fumetto originale, che non fa sconti a nessuno, fa ridere (parecchio) ma alla fine stai lì e ci pensi su.
RispondiEliminaUna nota importante: nulla vieta agli amici di Walter di votare il suo fumetto: non è contro le regole, va benone, ovviamente. Ma esprimere tutti solo una preferenza va un po' meno bene. Non è questo lo spirito della votazione e falsa un po' il gioco.
RispondiEliminaEcco, per cortesia, se vi va di giocare, magari uno sforzo in più per arrivare a tre preferenze come fanno gli altri. Grazie :)
Già il fatto che io riesca a votare per il minollo d'oro fumettistico di quest'anno è una piccola rivoluzione, visto e considerato che sono (ri?)entrato nel mondo del fumetto, seppur in punta di piedi, grazie alla presente cumpa di debosciati.
RispondiEliminaVisto e considerato che Bedelia è ancora lì sullo scaffale, in attesa di leggere prima Venerdì 12, il mio unico voto va a:
1) Scheletri. Perché nonostante siamo sempre nel territorio a cui Zero ci ha abituato, stavolta il tiro viene alzato sensibilmente e, coi dovuti distinguo, mi coinvolge a livello personale come già fatto ai tempi di dimentica il mio nome, altra personale vetta tra le opere del buon Rech. Sempre, come rircorda il Doc, Kobane Calling a parte che sta primo in una classifica tutta sua.
Sorry, giurin giurella ho letto davvero solo questo.
EliminaHo letto esattamente TRE delle graphic novel presenti tra le nominations, ed una non mi è piaciuta, quindi purtroppo sarà voto monco.
RispondiEliminaC'è da dire però che le due che ho letto mi sono piaciute molto ed anche se avessi potuto includere altra roba dell'anno brutto che ho letto, le avrei comunque piazzate in cima.
Quindi, anche se è difficile scegliere, metto in ordine di preferenza:
1) Scheletri.
Bello bello. Da quasi coetaneo di Zero Calcare ho vissuto quegli anni in un ambiente problematico, (anche se per fortuna non così tanto problematico) e il modo in cui ha saputo descrivere e raccontare gli ambienti e le situazioni mi ci ha scaraventato dentro. Gli perdono persino un finale che non mi è piaciuto, il resto è talmente bello che mi fa soprassedere.
2) La terra, il cielo, i corvi.
La cosa incredibile per me è stato il livello di immersività che sono riuscito a raggiungere leggendolo. Ho delle conoscenze molto rudimentali (molto molto rudimentali) sia di russo che di tedesco che mi hanno permesso di capire nei discorsi dei compagni di viaggio del nostro eroe all'incirca una parola su tre, ed in rari casi il concetto di una frase intera. Esattamente quanto riusciva a capire il nostro protagonista. Splendida atmosfera e bella storia. Anche qua come nelle altre opere di Turconi e Radice ho trovato una certa "bontà d'animo" di fondo, ma annacquata (giustamente) dalla Guerra che si sta combattendo. Vogliamo parlare di cosa succede nel finale? Potrei parlarne per ore, ma sarebbe spoiler. Leggetelo.
Ciao a tutti, ecco i miei voti:
RispondiElimina1) Bedelia: vedere cos'è successo dopo la fine di Venerdì 12 non ha prezzo. Anche le donne hanno un'anima.
2) La terra, il cielo, i corvi: la comunicazione e l'incomunicabilità alla massima potenza. un bianco da riempire.
3) Scheletri: Zero alle prese col passato e quello che lascia su di noi (e dentro i nostri armadi del cuore). Meglio avere solo cassetti.
Un saluto a tuta la cumpa!
Grazie Doc
Purtroppo ho letto solo due di questi fumetti: Scheletri e Bedelia. Ma in tutta franchezza quest'ultimo mi ha deluso clamorosamente e non penso che si meriti di essere nominato. Però grazie di avermi ricordato che è uscito Quaderni giapponesi 3, me lo vado a comprare.
RispondiElimina1) Scheletri: E niente, è Zerocalcare, delude raramente. Leggermente sotto i due Macerie Prime, ma comunque una storia inedita e "efferata", come dice lui.
Posso votare solo La Terra, il Cielo, i Corvi del dinamico duo Radice-Turconi.
RispondiEliminaAvrò provato almeno 1000 emozioni differenti a leggere questo capolavoro, non so se sia il loro migliore lavoro ma con una bibliografia del genere non penso interessi realmente a qualcuno.
Al primo posto Quaderni giapponesi 3 per le splendide illustrazioni e per il mix di stili diversi, sia grafici sia narrativi
RispondiEliminaAl secondo posto Scheletri perché è l’ennesima evoluzione di Michele e personalmente sono felice che quest’opera sia uscita proprio a fine 2020. Molti di quelli che lo hanno conosciuto con i cartoni del lockdown lo hanno potuto vedere alle prese con temi più seri e controversi
1) "Le mani di Z" perché è l'ultimo fumetto di Akab, un fumetto forte che scuote il lettore e dAkab usa un bianco e nero netto per rappresentare una realtà caotica e distorta, con uno stile che ricorda José Munoz, il Dave McKean di Cages o ancora lo Zorro di Alex Toth e la sua capacità di sintesi espressiva.
RispondiElimina2)"Copra" perché Fiffe cubano scrive, disegna, impagina e distribuisce storie in cui riesce a infilare tutto quello che più gli piace, senza nessuna paura di risultare nostalgico o di giocare sul sicuro. In definitiva, un fumetto divertente e scanzonato.
3) "Dylan Dog 405" (Roberto Recchioni, Giorgio Pontrelli) perché la rilettura ed il rilancio di DD arriva al compimento con questo numero.
*Le mani di Z* Perchè non potremo più leggere altro di Akab, perchè fa capire quanto sia sofferente per un autore partorire un'idea che continua a rimanere dentro la testa per decenni, perchè non servono i fuochi d'artificio ad una storia per entrarti dentro, perchè è una storia di un tizio col costume che in questi anni vanno di moda, perchè per me rimarrà sempre un pezzo dello Shok Studio, perchè non ho, volutamente, letto nient'altro della lista.
RispondiEliminaAsadora 1 perché Urasawa sa sempre costruire bene le sue storie
RispondiEliminaUndiscovered Country 1 perché ha delle buone atmosfere anche se l'incipit non pare proprio originale
Quaderni Giapponesi 3 perché Igort sa stupire e meravigliare sempre