Come sei diventato un figlio del futuro quando ti hanno comprato un Commodore 64 (I miei computer - parte 1)


Commodore 64 Antro

"Benvenuta, famiglia Apreda". Il tuo primo, vero approccio al mondo dei computer è questa scritta su un quattordici pollici collegato a un VIC-20, una sera che i tuoi ti portarono a casa di amici. I quali vi avevano fatto trovare un messaggio di benvenuto che sei rimasto a fissare per cinque minuti buoni, a bocca aperta. Volevi, fortissimamente volevi un computer Commodore anche tu. Avresti dovuto aspettare un paio d'anni, ma ti sarebbe servito per salvare più volte e cambiare il mondo. Tipo [...]

Il VIC-20 gliel'aveva venduto direttamente il Capitano Kirk, pare.

Tutto è iniziato quella sera, ne sei sicuro. Guardando questo amico dei tuoi, un professore di matematica in fissa con i computer e in possesso già di una raccolta di fascicoli da edicola sull'informatica, che digitava sulla tastiera di un VIC-20 e ci faceva i disegnini con i simboli PETSCII. Prima di infilare la cartuccia di Rat-Race e lasciare te e le figlie a giocare con quel sorcio.
Era il 1984, credi. Beware the savage jaw of 1984, aveva pronosticato Bowie dieci anni prima, e infatti in TV c'erano Al Bano e Romina che cantavano Ci sarà a Sanremo.
Era già in corso in realtà, da qualche tempo, una guerra di logoramento portata ai tuoi per farti comprare un computer. Uno qualsiasi. Cerchiavi sul postalmarket le foto di tutti i computer che c'erano, il VIC-20, lo Spectrum, il Commodore 16. Soprattutto il Commodore 16, che con quei tasti bianchi e la scocca nera ti piaceva più di tutti. Perché pensavi che uno valesse l'altro, si potessero scegliere semplicemente per una questione di estetica, come le bmx.

Sognavi dietro a quei portacassette a valigetta e alle scrivanie con i cassettini scanalati per le cassettine e a tante altre soluzioni di arredo da ufficio inguardabili proposte dal postalmarket per contenere nastri pieni di giochi e meraviglie.



Ma l'utilissima storiella del computer che serviva per studiare, chi l'aveva messa in giro? La stessa Commodore. Ammirate the power of education del programma "paghetta settimanale", con il suo grafico a barre poligonali. 

Ma prima di quella sera, un computer vero non l'avevi mai visto in vita tua, o se sì, non ci avevi mai messo mano sopra, perché non te lo ricordi. Non avevi provato l'emozione di premere un tasto e vedere quello che succedeva. Di interagire con uno schermo non solo per un gioco dell'Atari o in sala, ma con qualcosa che prometteva futuro e macchine volanti. Un computer per fare le cose.

Di lì a poco, i computer erano ovunque. Sulle rubriche e le pubblicità di Topolino, in TV, al cinema. E tutti volevano un cacchio di Commodore 64. Quando tra i tuoi compagni di classe delle elementari si iniziò a diffondere il dominio beigiolino del commodoro, sapevi che la guerra di logoramento era prossima a una trionfale conclusione.

Gli intensi, sfiancanti pomeriggi dell'offensiva del Tet, lanciata dai vietcong del non potete negarmi quanto mi servirà un giorno prossimo per studiare, portarono infine tuo padre a pronunciare, con aria grave, le parole: "Ok, ok, basta che non rompi più le scatole".

Stavi per avere un computer tutto tuo, il tuo mondo e i tuoi pomeriggi stavano per cambiare. Per sempre. Avresti avuto pure te, finalmente, un biglietto di sola andata per il futuro, per fare cose tipo Richie Adler de I ragazzi del computer o quel tipo che per fare lo splendido con una stava per far vaporizzare il pianeta. 
Problema: i biglietti per il futuro erano finiti.

Non ricordi con esattezza la data, ma doveva essere la fine dell'85 o i primi mesi dell'86. Perché avevate ancora la Ritmo color dissenteria e la usate per raggiungere, giù in centro, l'unico distributore ufficiale Commodore. Dove di 64 non ce ne sono più. Vanno via come il pane, da Sirangelo Computers, in quella traversina di corso Mazzini, e pure lo stock in arrivo è già tutto prenotato. C'è da aspettare mesi, ti dice, serissimo, il proprietario, come se gli avessi chiesto un rene da trapiantarti.
Meglio la morte, urli, forse.
Con te e tuo padre c'è però il cugino grande Armando, parente di secondo o terzo grado di tua madre, arruolato per l'acquisto del computer in quanto esperto del settore. Il cugino grande Armando suggerisce di provare da un negozio di televisori non molto distante da lì.

Te non sei molto convinto: volevi uscire da Sirangelo Computer con una bustona e mostrare a tutti che eri anche te un figlio ufficiale del futuro, un vero rEgazzino degli anni 80 come quelli dei film e delle pubblicità e che quello sborone di Marco Giacometti del secondo banco poteva pure sucare, muto. Ora cosa significava ripiegare su un negozio di televisori ed elettrodomestici? Quale volgarità era mai questa, per un aspirante rEgazzino del domani?


Ma fortunatamente lì i Commodore 64 ci sono ancora. Di importazione tedesca, scoprirai, perché il manuale è appunto nella lingua di Goethe e quello in italiano te lo danno fotocopiato male, tutto nero, non si legge un cazzo,
probabilmente sei diventato miope per cercare di capire che c'era scritto, la colpa non è stata alla fine di colpo grosso. 
Il registratore a cassette Commodore, il datassette 1530, però l'avevano finito, perciò te ne hanno comprato uno compatibile Lexmark. Pensavi, di nuovo, non cambiasse nulla. Povero illuso.

Dopo i venti minuti in macchina più lunghi della storia dell'umanità, con te abbracciato a questo parallelepipedo blu con dentro un panino di polistirolo bianco, spesi a guardare e riguardare queste persone rispettabilissime che con il computer ci facevano cose, questi altri figli del futuro parte di un club a cui stavi per iscriverti pure te, siete arrivati a casa e avete collegato il Commodore 64 alla TV della tua stanzetta. Una tv in bianco e nero, si badi.


"Siete ora l'orgoglioso proprietario del COMMODORE 64, per cui vi facciamo le più vive nostre più vive congratulazioni per aver acquistato uno dei migliori computer al mondo", ti diceva il signor Commodore nell'introduzione al manuale fotocopiato. Quello che segue è un trip sinestetico di cui ricordi solo una valanga di sensazioni sovrapposte. Il clic dei tasti, quell'odore di plastica radioattiva che il Commodore avrebbe conservato a vita e avrà ancora dopo la scomparsa dell'umanità. I colori. Il cursore.

Il cursore che lampeggiava su quello schermo viola e lilla, diligentemente in attesa di ordini sotto quelle scritte in inglese sul numero di byte liberi, era il tuo benvenuto nel duemila con un quarto di secolo d'anticipo.
Avevi una mezza dozzina di cassettine da edicola già pronte e tre listati da copiare per iniziare a fare cose come lo scienziato, la signora con la tazza di caffè e anche il cugino di Marco Columbro sulla scatola del Commodore.
Ma prima bisognava provare se il Commodore 64 funzionava correttamente e c'era lì il cugino grande Armando apposta. E il cugino grande Armando apposta, dopo essersi lisciato i baffi da parente di terzo grado, ha fatto correre le dita sulla tastiera e lo schermo si è riempito di scritte. E tu saltavi dicendo Funziona! Funziona! e tuo padre diceva Piano! Non fare casino! e tuo fratello era troppo piccolo ma era felice pure lui, per compagnia.

Quello che il cugino grande Armando aveva scritto sul tuo televisorino grundig in bianco e nero era:

10 PRINT "CULO"  
20 GOTO 10 
RUN

Il cugino grande Armando era un gran signore d'altri tempi e un genio dell'informatica come ne potevano vantare solo alla NASA: il tuo Commodore 64 secondo modello con l'etichetta arcobaleno funzionava ed era pieno di culi. Eri pronto a diventare il Richie Adler di Rende, tipo. O, in subordine, a giocare a Bruce Lee fino allo svenimento.

[CONTINUA]


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Commenti

  1. Il mio è arrivato più tardi, intorno all' 88... Di seconda mano, di un cugino di secondo grado che nel frattempo era passato all'Amiga, con il lettore di cassette scassato che ti dava la scossa col filo volante della messa a terra ed il trasformatore costantemente a rischio autocombustione.

    Però mi ricordo benissimo le mogolfiere, i listati per fare le bandiere e i minuti di caricamento per i giochi che non finivano mai. Record imbattuto: 25 minuti per la cassetta di Street Fighter II, prima un lato poi l'altro, porting inguardabile della leggenda, che doveva rifare tra l'altro il caricamento tra un quadro e l'altro. Giocata una partita e mai più toccato (su C64, ripreso infinite volte altrove, ultimamente anche su Mini SNES dove mia figlia mi prende a sveglie con Chun Li)

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  2. Che storia!
    cambia poco la mia versione, fai tutto +5 perché sono dell '80 e al posto del commodore metti un pc compatibile Amstrad 8086 con monitor 256 colori, 40 MB di hard disk e 640 Kb di Ram.
    Per il resto tutto uguale
    ciao
    Francesco

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  3. Faccio l'outing più triste della mia vita, mai avuto il 64. Il mio primo computer fu un Atari800XL ,che mi abbandonò presto ,il tempo di sfasciare due joystick con rescue on Fractalus. Poi dopo solo il terribile c16, che non si sfasciava mai(col senno di poi non era un bene).

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    1. Sei in buona compagnia, io ho iniziato direttamente con i 16 bit dell'Amiga...

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  4. Io avevo il c16 d'importazione con manuale fotocopiato e purtroppo l'unica Tv di casa in B/n era impegnata da nonna gran parte della giornata. Ma dopo è arrivato il 14 pollici . Evvai a salvare il mondo

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  5. Ecco...il mio periodo con gli home computer della Commodore inizia e finisce col cugino Spheegato del C- 64, il Commodore 16. Preso a Natale coi punti della spesa dell'Iper - ino, dopo che io e mio fratello abbiamo fatto una testa cosi' a mia madre e mia nonna. E per che cosa?
    Per un obbrobrio che era sempre in riparazione, che si scassava ogni due per tre e che aveva due cassettine messe in croce che il piu' della volte non partivano.
    Ne ho un ricordo traumatico, davvero.
    E poi mi chiedono perche' non ne ho voluto mai sapere piu' nulla per anni, di computer. Solo di recente ho superato la paura
    Quella e' l'unica macchia nera della mia onorata carriera di videogiocatore (casalingo, eh.Per quanto riguarda i bar tra Double Dragon, Rastan Saga e Pac - Man avevo gia' iniziato a marcare il territorio).
    In effetti la considero una specie di falsa partenza. La mia carriera e' iniziata solo qualche anno dopo, con l'acquisto di un Nintendo.
    Quella fu LA SVOLTA.
    Coi computer ci puoi studiare, puoi farti i giochi da solo...storielle che ancora giravano all'arrivo dei primi Pentium.
    Molta gente che conoscevo con i pc non era in grado di farci assolutamente NIENTE.
    Avevano una tonnellata e mezza di giochi piratati, questo si.

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    1. Io ho avuto il C16 e non ho mai avuto problemi di hardware (a parte il trasformatore che si è bruciato una volta).
      Al momento è in soffitta ma ancora perfettamente funzionante (credo).
      Ho anche decine di cassettine che compravo in edicola per poche migliaia di lire, quindi almeno un centinaio di giochi in totale.

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    2. Anche il mio c16 durò un sacco(arrivai anche ad adattarsi una stampantina quando andavo in seconda media), ma ho l'impressione che con gli home computer fosse una roulette russa estrema.O duri come il diamante o fatti di carta velina,niente vie di mezzo.

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  6. Da praticante del C++ il GOTO mi ha fatto sentire male, ma molta stima per il cugino Armando e il PRINT "CULO". Ormai i pischelli di oggi non lo sanno, ma l'informatica è pieno di "culi" e "sticazzi".

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    1. E “Pippo”, “pluto” e “Paperino” dove li lasciamo?

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    2. È vero... La variabile Pippo era la più gettonata 😃

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  7. aaaahhh il manuale di BASIC e il fantastico sprite della mongolfiera!!!
    Ore e ore per ricopiare il listatone e poi, quando davi il run scoprivi che c'era un errore di battitura da qualche parte e non andava un tubo!!!

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    1. IO a fare la mongolfiera ci so riuscito dopo ORE ma ci so riuscito :D

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    2. Mai trovato quel ca$%o di bug, alla fine generai degli sprite con altri listati.

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  8. Oooh, che ricordi! 1985, la prima comunione: che della religione dalle mie parti non importava una infiocchettatissima a nessuno, già a quell'età, ma la prima comunione era sacra perchè ti arrivava un baule di regali che per rivederli dovevi aspettare tipo il matrimonio. Io il mio l'avevo prenotato un'anno prima quando avevo visto a casa di un mio cugino il VIC-20... la settimana intercorsa tra l'acquisto e il lunedì successivo alla cerimonia (nonostante avessi pregato in ginocchio anche la domenica sera fu considerata "prohibited") credo sia stata una delle più lunghe della mia vita. Facevano parte della dotazione la cartdridge di Wizard of Wor e due cassette pirata con, tra una serie di giochini uno più scauso dell'altro, i magnifici Pole Poistion e soprattutto Aztec Challenge, con quella musica ipnotica che mi sogno ancora... e poi via, ad imprecare contro la lentezza del malefico Datasette e lo spettro del white border che, antenato cromatico del BSOD, annunciava che avevi ufficialmente mandato a pu**ane 10 minuti di caricamento! Tornassi indietro, farei opera di sobillazione preventiva sui parenti in modo da ricevere un floppy drive e una stampante al posto dell'inutile orologio e della Olivetti Lettera 35...

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    1. Io invece la Lettera 35 l'ho avuta in regalo poche settimane fa... davvero carinissima, mi ha fatto riscoprire il piacere della scrittura lenta e pensata. Il Commodore 64 è stato il mio primo PC alle superiori... ci avevo trovato anche un compilatore Pascal!

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  9. nel 1983 avevo ricevuto in regalo il vic20, ma già poco dopo avevo capito che era abbastanza scarso, anche perchè si iniziava a vedere il 64. quando dodicenne andai col cugggino grande a casa di un suo conoscente che ne aveva uno rimanemmo inchiodati li tipo per sette-otto ore, ci dovettero disinstallare col secchio d'acqua. iniziai a pressare mio padre facendogli notare come il vic 20 fosse di poco superiore a una specie di triciclo con le ruote quadrate. ebbi una discreta botta di culo perchè un suo conoscente aveva da poco comprato un 64+floppy, ma non lo aveva mai usato. io ovviamente non ne sapevo nulla, ma lo ricevetti per il natale del 1984. questa coincidenza meravigliosa di ricevere l'oggetto desiderato nel momento desiderato non si è verificata mai più. inutile che ve lo dica, è stato il natale più bello della mia vita, e temo che purtroppo resterà insuperato.

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  10. Il mio primo approccio con l'informatica fu nel lontano 1985, tramite il Videopac della Philips (una console con la quale per poter programmare dovevi comprarti un modulo-catafalco Basic a parte).
    Ancora ricordo una domenica in cui costrinsi mio padre a digitare per me un listato infinito su quella terribile tastiera a pressione. Ovviamente il listato produsse i suoi mediocri effetti solo dopo molte ore e conseguente emicrania del genitore...
    Il 64 arrivò nel 1988, fuori tempo massimo: dopo un paio d'anni compresi finalmente la mia vera natura e cedetti al Sega Megadrive.

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  11. Fatto un bel pezzo di famiglia Commodore: Vic 20, C64, Amiga... ma quello che non potere capire era la poesia del Plus 4, il mitico computer commodore rigorosamente non compatibile col C64 (che lo rendeva inutile per i giochi), ma con 4 strumenti per lavorare (un foglio elettronico, un "word processor" tipo vi e non ricordo quali fossero gli altri due) che non servivano ad una mazza.
    Applausi al cugino Armando comunque, io mi limitavo a fare gli uccellini che muovevano le ali per volare

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  12. In gioventù niente C64, mio malgrado! Ho ricevuto in regalo il VIC20 a Natale 1986 "perchè tanto è uguale, no?" 😭😭😭😭😭 Il C64 ce lo aveva un amico con cui si giocava per lo più a Ghostbusters, Seawolf e poi sicuramente altri giochi (repliche di quelli originali che si trovavano in edicola) che al momento non ricordo.... Di recente per soddisfare la smania di retrogaming (e il mai sopito desiderio di avere un C64 😁) mi sono comprato sulla baia un C64 con joystick, mangianastri e floppy drive 154I 😊😊 e Galaga...aaa 🤤🤤🤤

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    1. Cacchio, dimenticavo il PET 8032 con cui programmai il cruscotto di KITT 😊 Sintetizzatore vocale (che però facevo muovere in orizzontale invece che in verticale), tasti auto cruise, normal cruise, pursuit, turbo boost e surveillance mode con le barre che si muovevano ...per barre intendo queste https://www.noleggioautocerimonia.it/photo_gallery/kitt-supercar/images/kitt-supercar-cruscotto.JPG Naturalmente soltanto coi fosfori verdi potevi fare solo rettangolini vuoti e pieni 😉 però avevo anche unito i suoni quando premevi i pulsanti corrispondenti...immaginate che suoni!! 😁😁🤣🤣

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  13. Oggi "ricordi a tradimento" per piangere lacrime napulitane in compagnia. Sol serio mi son commosso.
    Per me il Commodor fu più facile, nettamente. era il 1986. Compleanno di mio cugino (poi ingegniere) in fissa con qualsiasi cosa all'avanguardia esistesse: - Dai, Dà, vieni su che ti faccio vedere una cosa -
    - Che? -
    - Si chama Asso, ma è tipo il gioco di Snoopy -
    - Come il gioco? -
    Era il giochino per il commodore di Snoopy e si chiamava "Asso", mentre giocavamo entra Nonno Lardass. Quello che stava guardando gli piace e a natale sotto l'albero si materializza un commodore 64 seconda versione (quello bianco). E' la fine, passo il resto dell'anno che viene a giocare a "Nido fatale" in pratica il gioco "Phoenix" ricondizionato per una compilation che avevo trovato inclusa nella scatola.

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  14. Non uno che abbia commentato il fatto che il Doc cerchiava i Commodori sul catalogo di Postalmarket, mentre noi giovani onanisti...vabbè ci siamo capiti...

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    1. Mica ha detto che lo guardava solo per il C64 :-D

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    2. Infatti a me la storia che è diventato miope con il manuale del Commodore non mi convince... Postalmarket di sicuro ha avuto un effetto devastante!

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    3. Il doc sognava leggendo di nascosto le pagine del Postal Market dedicate ai computer, nascondendole in mezzo alle pagine zozze con le donnine in intimo secccccsy😁Tipo la scena di Yuppies, se non erro, in cui Boldi (mi pare) compra in edicola Le ore e Il Sole24ore e...tiene in bella mostra la rivista hard e ci nasconde in mezzo il quotidiano finanziario ahahahah!

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  15. Credo che "Culo" sia stato l'Hello World di un po' tutti noi, assieme a "Pippo".

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  16. credo fosse il 1983 quando mio fratello più grande (che è sempre stato avanti in un sacco di cose, più o meno nello stesso periodo mi regalò una bmx quando praticamente non ce l'aveva ancora nessuno nel quartiere) entrò in stanza con un Vic 20 nuovo di pacca! sul momento non mi prese molto ma piano piano mi appassionai al mondo informatico e ripensando a come sono andate poi le cose direi che quello fu uno dei momenti topici della mia esistenza. Però mai avuto il C64... ci giocavo dagli amici e lo chiesi un bel pò ma alla fine sempre mio fratello optò nel 1986 per un MSX Philips VG8020.. là per là rimasi interdetto e invece fu un signor computer, da cui mi separai a malincuore solo per comprarmi l'Amiga qualche anno dopo.

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  17. Quasi odio il c64 perché potevo vederlo solo in casa degli amici ma a me nessuno lo comprò mai ! Dovetti aspettare fino al 90 per avere almeno una console...il mega drive...dopo aver risparmiato mance delle nonne e contributo extra finale della nonna. Ti odio

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  18. Appresi dell'esistenza di un oggetto chiamato computer attraverso le pubblicità del Vic20 sull'Illustrazione dei Piccoli e del Commodore 64 un paio d'anni più tardi, su Topolino e più o meno dappertutto. I miei non si lasciarono incantare dalla storia dell'"utilità" del Commodore e fui l'ultima tra gli amichetti ad avere un computer, quando già in molti ne possedevano due (i fratelli maggiori erano passati al Commodore 128) oppure stavano passando alle console portatili, perché di fatto il mezzo informatico serviva a giocare, altro che compiti e bilancio settimanale. Perciò ebbi il mio primo computer nel 1989, un IBM Ps2 (credo) con 640Kb di RAM, una scheda video MCGA e un unico drive per dischetti da 3 pollici e 1/2. Ricordo che rimasi un po' delusa perché allora molti giochi interessanti giravano ancora sui "dischetti grandi", perciò avrei preferito un drive anche per quelli, come saggiamente pretese un'amica (più grande e dotata di maggior poter contrattuale) i cui genitori acquistarono il computer insieme ai miei.

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  19. Che genuino momento emozione!
    Grazie Doc, mi è scesa la lacrimuccia per il momento mariomerolo.
    E al finale GOTO ho sputato il caffè che stavo bevendo... :-D

    Anche io avevo il cugino sfigato C16, che però almeno aveva i colori più badass del Vic20 o del C64. E il joystick più futuristico e minimalista.
    Compravo le cassettine in edicola come tutti (PS: ma un bell'articolo sulle riviste colle cassette vintaggie ci sta, Doc? Oppure lo hai già fatot e me lo sono perso?)
    Erano quello con un lato per C16 e un lato per C64/C128. Il C16 aveva uno slot dietro per l'espansione di memoria che si mormorava potesse farlo diventare un C64 e quindi farmi giocare anche all'altro lato delle cassette! Per ANNI ho cercato quel cacchio di espansione di memoria. Nessun negozio di elettronica ne aveva mai sentito parlare...

    Per me il momento "future is now" fu quando alle medie la scuola organizzò corsi pomeridiani di basic. Ti dovevi portare il tuo computer da casa dato che la scuola ci metteva solo i monitor. Ecco, il tratto in bicicletta con il C16 infilato nello zaino mi dava veramente la sensazione di essere nel futuro dei film di fantascienza! "Sto andando in giro con un computer portatile!!! Che figata!".

    Che emozioni mi hai fatto ritornare! :_)

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    1. Simpaticissima la tua definizione di computer portatile! Immagino l'entusiasmo 😄😄 Alle medie da me facevano corso di gwbasic che girava sotto dos perciò io e il mio stravecchietto VIC20 restavamo a casa mogi mogi 😓😓

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    2. io alle elementari disegnavo con il logo su C64.

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    3. A me, alle superiori, il professore di matematica provo timidamente a iniziare il discorso "informatica", chiedendo chi aveva un computer a casa. Io, da nerd patentato e sgamato, esordii dicendo che avevo un 64 con 2 registratori (vi lascio immaginare il perché), e niente...sto ancora aspettando che iniziano i corsi.....:D

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  20. Il mio periodo è iniziato con il Philips MSX, mi ci sono divertito, ma a pensare ai tempi di caricamenti con quelle dannate cassette mi viene l'orticaria; mi ricordo ancora il comando in basic RUN"CAS:

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  21. Ecco, io in questa storia sono come tuo fratello, non capisco ma sono contento lo stesso 😅
    Quell'aura di oggetto mistico che avevano i commodore e soprattutto gli amiga, il primo pc su cui ho messo le mani non l'ha mai avuta.
    I cuggini e gli amici di famiglia coi giochi su cassette o floppy a cui rompevo le balle per giocare..l'hadouken che non veniva..porca puttena che ricordi.

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  22. Ma nessuno che abbia perso la vita dietro allo Spectrum 48k?

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    1. Mio fratello,quello dei maschi a me meno lontano d'età aveva un Zx ,ma non me l'ha mai fatto nemmeno guardare(memore forse della brutta fine che avevo fatto fare ai suoi micronauti)

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    2. Presente. ZX Spectrum 48K Plus, quello grande con la tastiera "vera" di plastica.

      Io, insieme a mia sorella, ero uno di quelli dall'altra parte della barricata, pur provando un rispetto quasi ecumenico per qualsiasi cosa avesse tasti (e prima ancora un joystick o una paddle) e uno schermo, proprio o ricavato da un televisore. Era la curiosità che mi spingeva e sussurrava: con queste cose puoi fare, fare, fare e fare...

      Dei nostri conoscenti avevano il 48K originale, altri il C64 originale... e potrei sbagliarmi tra una console retro e un altra, anni prima c'era stato il gioiellino di altri nostri fortunati amici - potrebbe essere stato un Magnavox Odissey, perlomeno ricordo Pong su tv rigorosamente in B/N. Avrei incrociato l'Atari VCS2600 stranamente tardi, a casa dell'amico e omonimo Luca.

      Papà e Mamma, che se già normalmente si facevano in quattro per noi quella volta si fecero probabilmente in venti (non sarebbe stata l'unica volta), ci presero completamente di sorpresa e fu grandioso. All'epoca il Plus veniva commercializzato con una raccolta di lancio piuttosto fornita che comprendeva anche titoli di un certo calibro, come Jet Pac / Jetpack che in due abbiamo letteralmente consumato. E in edicola, sapendo cercare, c'era il mondo.

      All'epoca non sapevo che cosa fosse un server (ma sapevo che cosa fosse un mainframe, come qualsiasi pischello che collezionava BASIC, l'Enciclopedia dell'Informatica), non avevo idea di che cosa fosse un ipertesto, e il Videotel sembrava un oggetto fantascienzo (cit.).

      Il resto, compreso il lavoro che faccio oggi, è venuto dopo. E credo che non sarebbe stato lo stesso, o non ci sarebbe stato del tutto, senza quel piccolo parallepipedo nero con un arcobaleno...

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    3. Knight Lore e Jet Pack giocati allo sfinimento, poi si prendevano in edicola le cassette di Load'n Run con i bei albetti allegati e si giocava per ore, azimuth e volume del registratore Philips permettendo. Poi cercavamo di compilare i listati in Basic, con i tasti che restituivano i comandi anziché le lettere. Quanti pomeriggi passati a ricopiare i listati per delle ciofeche di giochi...

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  23. Mi hai fatto tornare alla mente il C16 del fratellone, regalatogli da un amico di famiglia per la comunione. Alla fine ci smanettai più io perché al fratellone dopo un po' non gliene fregava granché e i giochi del C16 non erano niente di paragonabile a quelli del C64.
    Seguì un lunghissimo periodo in cui mi domandavo come i miei compagni di scuola potessero fare i compiti (sbagliati) al computer e quando li andavo a trovare erano lì a giocare a pong PER MODESTIA con una console mai ben definita. Il periodo terminò quando il papà mise mano al portafogli e prese un 286 di terza mano, dando il via alla mia fissazione di una vita e tenendomi strategicamente lontano dal mercato delle console.
    Però il basic usato come sistema operativo sembrava una gran figata all'epoca. E poi ci si facevano i disegnini sulla tv di casa.

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  24. Io la parte Commodore etc. l'ho saltata... a casa mia siamo partiti direttamente con un 286. Mio cugino invece aveva un Amiga500...

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  25. A dire il vero nel 1984 io invece scrivevo giochi in basic per il casio PB100, invidiando un po' 2 anni dopo l'amico di liceo che aveva il più evoluto pb700.

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  26. Teniamo conto che il mio C - 16 lo avevo preso con la raccolta punti. Quindi doveva essere un avanzo di magazzino arrivato da chissa' dove, ceduto ad un negozietto di alimentari per pieta' cristiana.
    Comunque...ne ho un pessimo ricordo. Ho praticamente abbracciato il mondo delle console da prima di subito, non appena hanno fatto la loro ricomparsa dopo il crash dei primi anni 80.
    Perche' quello che mi interessava era solo mettere il gioco, accendere e giocare. Punto.
    Inoltre, con i linguaggi informatici del tempo ero davvero negato. BASIC, LINUX...tutto arabo, per me.
    Non a caso ho riscoperto i computer con l'avvento di Windows, una delle piu' grandi invenzioni della storia dell'informatica. Almeno per un ignorante come me. Un'interfaccia talmente semplice che anche un imbecille totale in materia (moi, of course) e' in grado di usarla.
    E' bastato un mezzo pomeriggio con un amico che se intendesse un minimo e...finalmente ho superato il mio terrore atavico per i computer.
    Oggi come oggi ne riconosco l'indubbia utilita', sia per navigare che per altre cose.
    La mia massima soddisfazione?
    Da amante dei giochini vecchi essermi costruito il mio museo del retrogaming tutto da solo!
    Piuttosto...alla fine, gira che ti rigira, stiamo sempre dietro alle solite cose.
    Prima sbavavamo sul catalogo Postalmarket e sui fumettini della Squalo, oggi su Youponn (sostituire la seconda n con una r, please) e sugli store digitali...
    Vittime degli ormoni e del consumismo. E va beh, c'e' di peggio.
    Donnine ignude e cataloghi pieni di RROBA.
    Il sale della vita. E pure il pepe.

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    1. Lascia stare Roberto che c'è un ex venditore di computer di Alba che ancora si frega le mani da quanti soldi gli abbiamo lasciato, con il senno di poi ricordo che eravamo proprio ignoranti e facile preda dei furbetti dei negozi. Avevo enciclopedia del Basic, leggevo le riviste della Jackson e guardavo i Ragazzi del Computer e pensavo di essere un'eminenza in materia e purtroppo lo pensava anche mio padre che ha sempre avuto la massima fiducia nelle mie conoscenze informatiche, prendendo poi delle cantonate mostruose. Come quella volta che potendo scegliere tra Amiga 500 e Commodore 128, scelsi ovviamente il secondo che era veramente qualcosa di inutile... 😭
      Almeno ho imparato, diciamo così, poi unito al fatto che siamo finiti in disgrazia, da allora mi sono informato e fatto più furbo...

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    2. Per davvero i nostri poveri genitori erano in balia di 'sti rifila sòle...se pensi che i miei acquistarono il famoso vic20 NUOVO nel 1986....e chissà a che prezzo!!!

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    3. Il fatto è che grazie ai nostri genitori si sono fatte le ville a Montecarlo e poi sono spariti per paura di essere ritrovati in giro...

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  27. Comprai il Commodore 64 non prestissimo e rimpiansi quasi subito di non avere un Amiga ma il mio vero approccio da smanettone dei computer lo avuto prima dell'arrivo del C64.
    Siamo alla metà degli anni '80, mio Padre ha da poco acquistato degli uffici e in questi uffici c'erano 2 server IBM con anche un terminale. I server IBM erano alti circa 120 cm, profondi 180 cm, larghi 80 cm e leggevano dei dischi enormi. Non ho idea se avessero mai funzionato ma quando imparai a leggere provai a far funzionare il terminale dotato di stampante.
    Dopo vari tentativi ero riuscito a scrivere e stampare con il terminale, un computer tutto in tonalità beige con lo schermo con lo schermo nero a scritte verdi. Da un meno riuscivi ad aprire un programma che non era altro che un foglio virtuale su cui potevi scrivere, una sorta di blocknotes. Passavo i pomeriggi a fare dei disegni usando i simboli sulla tastiera come uguale, barretta, punto ecc...
    Ricordo di aver creato un disegno stupendo della Ectho-1. E' un ricordo remoto a cui sono molto legato perché nessuno mi spiegò come fare ma ci riuscii lo stesso, ero fiero dei miei disegni che partendo da un robot molto stilizzato erano poi evoluti in immagini molto più elaborate che richiedevano una certa pazienza per essere realizzate.

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    1. Fichissimo!! Io con l'8032 a fosfori verdi ci ho passato una estate perché purtroppo non potevo muovermi da casa per via di un incidente...mi sono fatto comprare dai miei i libri dell'editoriale Jackson sulla programmazione del PET CBM e così oltre che fare i disegni li "animavo" pure tramite basic 😊 La passione! La pazienza! (Le bestemmie! 😂)

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    2. Complimenti a te per la bravura e complimenti ai tuoi per il regalo. Quello che usai io come computer credo fosse ancora più vecchio. Ricordo che solo dopo aver lanciato la stampa potevo sapere se l'immagine era centrata nel foglio. Logicamente la stampante era ad aghi, ormai le produce solo la Epson.

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    3. Da fan sfegatatissimo dei Ghostbusters faccio complimenti a te per la scelta del tema del disegno: la mitica Ecto-1!! Mamma mia la stampante ad aghi...dove lavoro fino a poco tempo fa avevamo il plotter ad aghi, un incubo! Faceva venir voglia di iniettarseli quegli aghi e farla finita!! 😆

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    4. Una Epson LQ o compatibile?... Io ho avuto una ImageWriter II sul mio Apple II, il primo computer "serio" succeduto allo ZX.

      Ho un cliente che ha un paio di robuste stampanti "a trattore" che prima o poi vuole dare a qualche museo dell'informatica. Ne ricordo un altro che per anni, e intendo fino all'arrivo di Windows 7, ha continuato a usarne una che probabilmente pesava più di me per generare stampe a modulo continuo, servivano per gli elenchi abbonati di un periodico.

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    5. In studio i miei hanno avuto per anni una LQ1070. Ho dovuto cambiare anche un paio di volte la testina perché dopo anni di uso gli aghi non rientrano più e scrive male. E' ancora l'unica alternativa per la carta copiativa perché applica pressione sul foglio per scrivere.
      Adesso hanno 2 LQ2190 di cui una morta ma tenuta per cannibalizzare i pezzi. Ho visto su internet che una LQ2190 costa circa 1.200,00 euro.

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    6. Per "farmi una cultura" sui computer, mio padre - facendo un danno irreparabile - mi portò al CED del suo ufficio, dove il capo dell'IT (non credo che allora si chiamasse così) mi mostrò orgoglioso il loro server centrale, cui accedevano tutti i terminali. Essendo per me, giovane neofita che simulava competenza, la misura della RAM il benchmark principale per gli home computer, chiesi quanto ne avesse quel coso, una specie di frigo da gelati algida color caffellatte. L'uomo rispose orgoglioso: "4 Mega!" Un'immensità.
      Ripetiamolo tutti:
      4
      Mega
      Byte.

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    7. Mamma mia, fa ridere a pensarci oggi!!

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  28. Ho già scritto da altre parti che avevo il Vic=20 con espansione da 32 kb. Per questo motivo deriso da tutti i ragazzi dell'oratorio di Villa Salus. Poi un giorno sono stato invitato da un amico di mio padre che aveva avuto un incidente in moto. Con il suo Suzuki aveva centrato un cartello pubblicitario, di quelli presenti sulle statali di campagna. Lo ricordo perché aveva gambe e braccia fasciate, sembrava un incrocio tra l'omino Michelin e la mummia di Storie Incredibili. Inoltre ricordo che la moglie leggeva degli strani fumetti di un investigatore che oltre a compiere indagini si zompava allegramente con dovizia di particolari le sue clienti, ma quando la moglie si è accorta che li stavo leggendo li ha messi via. Comunque il tipo aveva il C=64 con lettore di floppy. Ricordo con estrema meraviglia che ne infilava uno nella scatoletta grigia e poi compilava un comando tipo list e veniva fuori una sfilza di titoli da cui poteva selezionare quello da giocare. Una cosa per me incredibile per quegli anni, sempre intorno all'86. Ricordo anche il primo gioco che caricò, era Pitfall o qualcosa del genere... Comunque mio padre, che non era secondo a nessuno, voleva che anche io e mio fratello avessimo un computer di quella risma e infatti ci prese... Lo Spectrum Zx... 😭

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    1. Salve, compare di VIC20! 😄 Il povero, vecchietto VIC20!

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    2. Il Vic però aveva Shatner come testimonial, come ricorda il Doc. Quello, noi della sponda Sinclair ce lo sognavamo.

      Quasi quasi ci vorrebbe un post di aggiornamento sulle locandine / cover dei videogame d'epoca... ci sono effettivamente delle perle non da poco, come le confezioni bellissime dei giochi della Interplay (Neuromancer, per dirne una), o l'uso e l'abuso di pin-up prese di peso dalla terza pagina del Sun nei videogame di molte software house albioniche (Barbarian, rings a bell?)

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    3. Vedi Dave che alla fine noi antristi siamo accomunati da un sacco di esperienze comuni? Che poi non ricordo nemmeno bene perché avessimo preso l'espansione, probabilmente per alcuni giochi, tipo un emulo di Jet Pack, che li richiedevano, dalle riviste di cassette, che se non sbaglio avevano un lato per Vic=20 e uno per C=64. Comunque il Vic arrivò nel Natale del 1983, ricordo ancora quando lo montammo a casa di mio nonno Amerigo, buonanima, che si preoccupava di cosa facessimo al suo tv Telefunken a colori... Poi ovviamente fu destinato a un più blando bianco e nero.

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    4. Allora Dan: sostituisci 1983 con 1986, Amerigo con Gino e Telefunken con Grundig e vualà il resto è fatto! 😀

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    5. Cmq io sul Vic adoperavo anche le cartucce di giochi...ce n'era uno con dei coccodrilli ma non ricordo altro...potete aiutarmi a scoprire che roba era??

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    6. Mi ricordo benissimo, tra l'altro lo dice anche il Doc nel post. Mi ricordo di quella del gioco che cita il Doc, perché me l'aveva prestata uno di Treiso, poi quella di Robocop, però quella del coccodrillo proprio non mi viene in mente!!

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    7. Forse per la cartuccia di Robocop mi confondo con il C=64. Invece, Dave, non è che intendevi per caso la cartuccia di SERPENTINE?

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    8. ECCOLA!! http://sleepingelephant.com/denial/wiki/images/thumb/c/c3/VIC-1926_Menagerie.jpg/578px-VIC-1926_Menagerie.jpg

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    9. Dan, prova a cercare il gameplay di Menagerie (cacchio di nome poi!) su youtube...è qualcosa di pestilenziale con tutto quel marrone!!

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    10. Hai ragione!! Me lo ricordo benissimo!! Si vede che chi l'ha programmato era sotto effetto di acidi...

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  29. Ammazza che rompicoglioni che dovevi essere da piccolo, Doc! Comunque, mi confermi che stavolta è ufficiale l'acquisto del blog da parte di un ente turco e il cambio nome in "Antro Anatolico"?

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    1. Beh, Scott, ricordo che bene o male da bambini eravamo tutti abbastanza scassa marroni con i nostri genitori. Spesso utilizzando anche tecniche di marketing e di comunicazione che prevedevano l'utilizzo dei nonni, santi subito. Io ho frantumato gli zebedei a mio padre per avere la Bmx bianca con le ruote in lega bianche, che poi ho usato solo due anni perché ero cresciuto e non ci stavo più sopra...

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    2. Per me è stata una lezione di vita, il mio ultimo Natale da rompicoglioni (anche perché rEgazzino lo sarei stato ancora per poco). C64 esaurito in tutte le rivendite della capitale e oltre, eppure, dopo settimane di ricerche, i miei riescono a trovarne uno, da un rivenditore che fino ad allora aveva trattato apparecchi fotografici. Mattina di Natale (credo non oltre le 5.45), spacchettamenteo, collegamento, accensione e... Un lampo e schermo blu. Un BSOD ante-litteram, purtroppo non risolvibile.
      Natale irrimediabilmente rovinato, non solo perché - ovviamente - il prezioso ammasso di silicio aveva esaurito tutto il budget, ma perché ogni regalo di nonniziiparenti era un gioco o un periferica per quel mattone inanimato. Non solo perchè facevo ancora parte del gruppo dei senzacompiuter. Rovinato anche perché mi sentivo una melma al pensiero dei miei che si erano girati mezza, no, l'intera città alla ricerca del computer e, niente, buco totale. Come dicevo, una lezione di vita sulle aspettative, e ultimo Natale da bambino.
      Il C64 fu ovviamente sostitutito in garanzia. A fine febbraio.

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  30. Per l'ennesima volta, grazie per aver scritto al posto nostro la NOSTRA biografia!

    Personalmente, unica modifica data dal fatto che il Commodore 64 fu comprato (metà anni 80 pure qui) da mio padre per non so bene che utilizzo nel laboratorio di olografia che per qualche anno ha provato da tenere su (tsk, mi vien da dire: il commodore fu il vostro portale per i 2000, io già viaggiavo nei 3000... dovrei avere anche un ologramma di me decenne da qualche parte....).
    Dopo qualche pomeriggio passato doposcuola nel suo laboratorio, nel giro di qualche mese poofff il C64 stava a casa...
    E, come altri hanno scritto, col giusto ravanare in edicola si rimediava anche Dragon's Lair, 'nuff said...

    Ovviamente, il C64 fu l'entry level. Il Pandino su cui tutti abbiamo imparato a guidare prima dell'arrivo della Lamborghini. Federiga, la vera Amiga.

    Chioso evidenziando che ieri mi è capitato di vedere l'episodio della seconda stagione di Sheldon, dedicata al primo computer (una console) del piccolo Sheldon. Puntata bellissima, forse la migliore finora di Sheldon (che pure non è assolutamente malvagio), non solo per Sheldon ed il computer, ma anche per il rapporto tra il padre ed il fratello grande, Georgie.
    Fine parentesi

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  31. beh io sono stato sempre un po' snob quindi in quegli anni in cui come tutti voi ho acquistato il primo pc ho preso un msx Sony e me lo sono andato pure a cercare,dopo essermi ovviamente documentato su non ricordo più quale rivista del gruppo editoriale jackson.Poichè ero parecchio naif ho provato ad imparare a programmare in basic per ..credo un paio di mesi poi ho capito a che cosa davvero serviva avere il futuro sulla scrivania e ho cominciato a giocare.Ah volete sapere come era il Sony? io mi sono trovato bene e lo conservo tuttora tra i ricordi nello sgabuzzino

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  32. Mamma mia che post!...meraviglia allo stato puro!...che fine ha fatto il commodore doc?...lo hai ancora da qualche parte chiuso nel sul scrigno?.

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    1. Ce l'ho ancora. Insieme a due fratelli aggiuntisi negli anni della mania per il retrogaming. Gli ho scattato qualche foto, la vedrete nella Parte 2, la prossima settimana.

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    2. Grande doc!...non l'ho chiesto per paura di essere troppo sfacciato ma non vedevo l'ora di poter vedere qualche foto!...oltre ad essere davvero dei prodigi sono i ricordi che li rendono speciali!!!

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  33. Il Commodore 64 l'ho usato alle medie. Il nostro prof di matematica, avanti per i tempi, ci aveva insegnato un po' di basic facendoci programmare un'agenda coi nostri numeri di telefono.

    Ho vissuto però l'equivalente della tua storia con l'Amiga 500.

    Andiamo in una nota catena di elettrodomestici ad inizio vacanze estive e ci viene detto che erano esauriti, che sarebbero arrivati a Settembre e che, essendo estate, ne potevo fare a meno, che potevo giocare a pallone...

    Mio padre, però, volle provare un negozietto minuscolo, consigliatogli da un collega, il cui proprietario, baffomunito, era il sosia, sia nell'aspetto, che nel modo di fare, di Ciro, il cartolaio de I ragazzi della terza C.

    Mezz'ora e qualche centinaio di mille lire dopo, ero in macchina col mio scatolone e qualche gioco copiato :)

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  34. La mia prima esperienza credo fosse con uno spectrum zx a casa di amici dei miei (le figlie manco le calcolavo, vabbè era anche l'85/86 e avevo 6 anni). Poi da li anche a casa nostra arrivò lo zx, un 286 con schermo monocromatico con il quale scrissi le lettere a Babbo Natale, il c64 ma con le cassette, mentre un amico aveva già il lettore floppy.. l'amiga 500 e le buste della spesa coi giochi a 1000 lire presi durante le vacanze al sudde.. dello spectrum ricordo una scheda con dei Pin da connettere in base alla necessità.. troppi ricordi non ce la faccio.

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  35. 10 PRINT "CULO"
    20 GOTO 10
    RUN

    Mi sono messo a ridere come un quaglione
    Ero al bar bar a bere il mio Capari con bianco senza ghiaccio con una fetta di limone...
    Non potevo spiegarli a nessuno
    Migliore Doc!

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  36. L'Antro propone l'ennesimo post che tocca corde nascoste, riporta alla luce un passato che - troppo spesso - sembra non essere neppure esistito, inghiottito dallo scorrere tumultuoso della vita, appannato dalla nostalgia che ricopre tutto con una patina di incertezza.
    Ma ho davvero avuto quelle piccole grandi esperienze? Ho realmente desiderato quegli oggetti che ora sembrano fossili di paleotecnologia, esotici e bizzarri quanto un reperto scovato nel più remoto dei deserti?
    Sì... anche io ho stretto al petto gli ingombranti scatoloni della felicità, frutto di mance, pianti, moine, ricatti, silenzi e attese interminabili, punto di arrivo per Natali e compleanni, trofei di squisita felicità.
    Ho iniziato con il Commodore Vic 20, furiose copiature di listati presi da riviste anonime, tutto per ricreare la pista di un aeroporto fatta di linee e bip asettici; poi sono passato direttamente allo ZX Spectrum 48K, tastiera di gomma che consentiva di scrivere i comandi con un solo tocco, vere scorciatoie per produrre embrioni di avventure testuali, le righine orizzontali che scorrevano nella cornice dello schermo per segnalare il corretto caricamento del software, le bestemmie quando dovevo intervenire sull'arcano azimut del registratore con il provvidenziale cacciavite; poi il Commodore 128, favoloso perché emulava il Commodore 64 ed era quindi due computer in uno, peccato che gli abbia fritto la memoria due volte; da lì all'Amiga 500, di cui ricordo il pionieristico desktop, il primo word processor mai usato, il lettore di floppy più rumoroso di una lavatrice e la cassettina di Batman, quello tratto dal primo film di Burton.
    E qui mi fermo, altrimenti mi cacciate dall'Antro per prolissità colposa e poi mi sento già un poco triste.

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    1. Martigna, a parte le tue fritture, lo sai che ho percorso lo stesso tuo iter computeristico? L'Amiga 500 poi mi è durato tantissimo e purtroppo è rimasto da una persona che non ho più rivisto (l'ultima compagna di mio padre, con tutti i floppy, tra cui Sensibile World of Soccer, quante partite fatte...).

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    2. Perdonate l'intromissione... @Daniele ma sensible soccer era quello sia manageriale che giocabile con la visuale "in pianta" ?? Ho ricollegato ora Amiga500 + sensible soccer che aveva un mio amico e non ho potuto fare a meno di chiederlo! 😅

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    3. Sì caro Dave, proprio quello, con l'after touch del joystick per dare l'effetto ai tiri, in modo da renderli imprendibili ai portieri!!

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    4. Spettacolo!! Ci ho giocato tantissimo allora 😀 e inoltre ricordo che aveva tutti i nomi veri dei giocatori (o forse era stato in qualche modo patchato da questo mio amico, non so 🤔)

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    5. Probabilmente aveva modificato i nomi, era possibile customizzare tutte le squadre, anche io mi ero creato la squadra mettendo i nomi dei miei amici. Grande gioco, l'ho ripreso per xbox 360 ma non era più la stessa cosa... Tra l'altro c'era anche per Snes!!

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    6. Io ad esempio customizzavo ISS Deluxe su PS! Pensa che dopo tanti anni di utilizzo su SNES, a cominciare da quello "non deluxe", con quei nomi falsi (che pure sono passati alla storia: Galfano, Gomez, Allejo, Redonda, Van Wijk eccecc) avere la possibilità di sovrascrivere mi sembrava un sogno!

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    7. Hai ragione, anche io avevo ISS non deluxe su SNES e quando arrivò quello customizzabile su Nintendo 64 perdevo i pomeriggi a cambiare tutti i nomi possibili e immaginabili, peccato fossero solo le nazionali, addirittura potevi creare i giocatori, ovviamente ricreavo il me stesso con caratteristiche che nemmeno Oliver Hutton, però partivo come terzino, sgroppavo sulla fascia, un paio di triangolazioni e concludevo in porta, in più delle "chicche" come il Presidente Clinton o Michael Jackson negli USA, tutta la New Team nel Giappone, ecc...

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    8. Ahahah Clinton e Michael Jackson!! Come ti è venuto in mente 😂😂😂 sono scoppiato a ridere da solo al pensiero di Michael Jackson che segna e poi si acchiappa i sorbetti gridando "AWW!!" (I sorbetti per altro poligonali e spigolosi!!)

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    9. Che poi era difficile capire se farlo bianco o nero!! Avevo anche altre "perle" ma non le ricordo purtroppo...

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  37. Minghia, Ale, quanti ricordi...! Io che son più vecchietto quella cosa del listato con "print CULO" la feci con il Sinclair ZX81! quindi poi rimasi a lungo nelle spire di zio Clive con lo Spectrum... E poi con l'Olivetti M24...

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  38. Colgo l'occasione, visto che hai citato Colpo Grosso per vantarmi del fatto che sabato ho conosciuto una delle ragazze Cin Cin!

    E oggi mi sono sposato, che pare un pesce d'aprile ma non lo è!

    Che vita, eh?

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    1. Davvero pg?? "Hai compiuto l'insano gesto"? 😂 scherzo...tanti auguri!

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    2. Congratulazioni Pg, metti così: se proprio dovesse andare male (ma so che non sarà il tuo caso) puoi sempre dire che si è trattato di un grande scherzo!! Se poi lo hai fatto a Las Begas (!) allora vale ancora di più il mio consiglio!

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    3. la cosa divertente erano i commenti degli amici della mia compagna su faccialibro, la maggior parte pensa ancora sia uno scherzone.

      comunque mi ero vestito bene: pantalomi a caso, scarpe da ginnastica con la suola che si stacca ed una bellissima t-shirt di "Night Of The Living Dead" di Romero con scritta verde fluo e gli zombi (c'è pure la donnina nuda di spalle)... un figurino!

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    4. Modello numero quattro...Giuditta!! (cit.) 😂😂😂

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  39. Nel mio C64, ancora perfettamente funzionate, c'è un lettore SD collegato al posto del floppy drive.... Ah... Se solo l'avessi avuto anche 30 anni fa!
    Comunque, anche gli altri 4 miei C64 sono bellissimi e funzionantissimi, come gli Amiga e l'ex nemico Spectrum :)

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  40. Pure io c'ho provato a fracassare i maroni a oltranza, ma forse con meno convinzione, perché fuorissimo tempo massimo (in vetrina già si cominciavano ad intravedere le Amiga500), mia madre si fa convincere che l'Amstrad CPC 464 era uguale, ci si poteva studiare, ma costava meno di un C-64, e che i monitor a colori li aveva finiti, ne aveva solo a fosfori verdi, che non solo costavano meno, ma facevano pure meno male alla vista. Pensa che culo...

    Cmq, cassettine a nastro (badum - tsss) pure con quello, che incluse ce ne erano 100 (funzionanti molte meno, diremo), con giochilli cloni vari e sedicenti programmini che pare avrebbero dovuto portare il futuro in casa.
    E listati di Basic nel manuale che prometteva l'apertura del mondo arcano e misterioso dei linguaggi informatici, al netto di typo che vanificavano ogni sforzo.
    Però qualche gioco di forme geometriche animate multicolore (che però potevo vedere solo in scala di verdi) riuscii a farlo girare e ad immortalarlo su cassetta vergine, sotterrando un techno-seme rimasto per anni solo in forma di timido germoglio.
    Ed ora, premuto il tasto FFW del mangianastri incorporato, mi ritrovo qualcosa come 30 anni dopo a tentare di riqualificarmi, stavolta nel settore IT, studiando Python nella speranza di re-immettermi nel mondo del lavoro.

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    1. "solo a fosfori verdi [...] facevano pure meno male alla vista" Sisi, mhmh, certamente!! Come discutevo in precedenza i poveri genitori nostri erano in balìa di 'sti azzeccagarbugli, quanti soldi extra avranno fatto in barba agli sprovveduti presi in assedio dai figli!!

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  41. Volevo anche ricordare della joint-venture tra Commodore 64 e Sip, quando il computer aveva tastiera e tasti bianchi, quindi ultima versione, con lo slogan "sono una finestra sul mondo", millantando la possibilità di collegarsi via modem a una sorta di web nostrana.

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    1. Informandomi meglio era il Videotel, già citato da qualche antrista. L'anno era il 1988 se non ricordo male.

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    2. E lo slogan era "sono uscito sul mondo". Scusate ma sono le sei e il neurone è ancora addormentato... 😪

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    3. E che cavolo c'era in questa rete? Il segnale orario? 😄

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  42. Io sono stato più fortunato i miei pensando come tutti i genitori che un computer valesse l'altro mi hanno comprato un mitico sega sc-3000. Rusultato 3 giochi ma sapevi a 10 anni ok basic e scrissi il moo primo gioco dopo circa un anno. Fortunatamente un mio vicino aveva lo spectrum e poi a scuola frequentai amici col c64 ma allora ero già considerato un genio del computer ed il resto è storia

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    1. Probabilmente invece io ero il minchione del computer (potevo proporlo come titolo di telefilm, ripensandoci) e convinto di poter fare cose astruse sul computer avevo acquistato un tomo gigante per programmare in linguaggio macchina su C=64. Inutile dire che è sepolto da qualche parte in casa, forse sotto una gamba di un letto...
      Per fortuna con gli anni sono (leggermente) migliorato!!

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  43. " Vuoi il 64 come regalo di natale ? " ed io " no dai ormai è vecchio, meglio il Plus 4 "
    Ed il resto, come si dice, è storia....storia delle bestemmie, tengo una cattedra all'Università.

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    1. 😱😱😱 direi che la cattedra è più che meritata! "Chi è causa del suo malPORC&$£%/&...."

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  47. @Arcadia
    Gorf!!! Era quello tipo space invaders dove però la tua astronave era protetta da un arco (mi pare!)

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    1. Ciao,
      scusami ma ho cancellato 2 volte il mio post per refusi vari! Sì era proprio lui. Con quel cartuccione color panna che veniva letteralmente incastrato a forza nel Vic20... Ah non li fanno più i computer così Signora Mia! :-D

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    2. Ciao!! Ti riporto questa bella reliquia di cui stavo discutendo con Daniele (anche lui "VICventaro"): http://sleepingelephant.com/denial/wiki/images/thumb/c/c3/VIC-1926_Menagerie.jpg/578px-VIC-1926_Menagerie.jpg UN CAPOLAVORO! Ahahah vai a vedere il gameplay su youtube! Dopo uno pensa che soltanto le p1pp3 hanno portato via le diottrie...guarda che colori!! 😆😆😆

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  48. Correva l'anno 1985, penso ad Ottobre, a casa di mio cugino, più facoltoso di famiglia e più piccolo di me vidi per la prima volta la meravigliosa schermata iniziale, a colori, del C64 e fu amore a prima vista. I primi Commodore,i Vic 20 li vidi invece nell'84 a casa di un amico, si giocava a Gorf in b/n con la cartuccia, lo ricordate? Viste le contingenze economiche di casa ebbi modo di mettere le mani sul gingillo a 64 Kbyte circa un anno dopo, sotto Natale. Ebbi la fortuna di provarlo sul nostro primo televisore a colori comprato l'anno prima. Nella mia città c'erano 2 negozi "eletti" a venditori ufficiali della casa della C= il più vicino a me si chiamava Zeta Informatica. Per chi è emiliano del Ducato come il sottoscritto sa cosa voleva dire varcarne la soglia. L'avrei fatto decine e decine di volte negli anni successivi.
    Il tipo, con aria da nerd ancestrale ti riceveva con una dose massiccia di indifferenza ed irrisione nei confronti di te bambino, ma soprattutto del papà che con la scusa ufficiale del computer per lo studio si faceva corrompere l'anima e sganciare le circa 500mila lire necessarie per accaparrarselo a casa. Un prezzo mostruoso considerati gli stipendi dell'epoca. Ma tutto veniva cancellato dalla meraviglia, dallo stupore di portarsi a casa l'era moderna come dice giustamente il Doc. Il Datasette Commodore, ribattezzato "Mulo" per le varie botte prese e mai arrestatosi ha girato migliaia e migliaia di volte nastri tarocchi e nastri originali...ogni tanto una pulita di alcool alle testine e via che si tornava a giocare.
    Il mio primo gioco, nella mia prima compilation (tarocca) fu Loco, il gioco della locomotiva a due visuali una dall'alto ed una orizzontale.Impossibile dimenticarlo anche per la bellissima colonna sonora. Di programmazione basic tentai diverse volte i listati dimostrativi del manuale e comprammo alcune uscite di "Imparare il computer direttamente dal Computer, edizioni Beatrice D'Este, li ricordo ancora! che fregature! Pertanto dopo queste cocenti delusioni utilizzai il C64 per il suo vero ed unico scopo, quello ludico.
    Quanti Joystick distrutti (Track & Field, Atzec Challenge, ma anche International Soccer,Boulder Dash,Impossible Mission,Ye Ar Kung Fu,ecc). Anni ed anni di divertimento, in compagnia e da soli fino a che, nel 1989 io e mio cugino comprammo in società (seee) il fratello maggiore di casa Commodore, l'Amiga 500.

    Ma questa, è un'altra storia (cit.)

    PS> Il C64 fu il mio imprinting verso quella che sarebbe poi diventata la mia professione.

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  49. C64 ricevuto per la comunione di mio fratello, e io volevo usarlo per far venire Automan nel nostro mondo. Anche a me è arrivato dopo una lotta sfiancante con ma madre, preghiere a Cthlhu e biechi tentativi di risparmiare in proprio per acquistarlo. Comunque alla fine sono riuscito a fare una cosa che nessuno è mai riuscito a fare col C64: l'ho usato per farci i compiti a casa.
    Si, sono uno di quei pochi che lo ha usato per studiare!!!!!!!
    E' vero che poi sono diventato un programmatore, ma questa è un altra storia.

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    1. Grandissimo Antonio, però poi sei riuscito a far arrivare Automan!? Anche solo per la Lamborghini!!

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  50. 1986 circa... Nunzio non era il compagno di classe più ricco, anzi... abitava in una piccola ma dignitosa abitazione popolare (in un complesso sito nel bel mezzo di una zona palermitana divenuta molto residenziale, con gli anni...) ...tuttavia, a casa di Nunzio spesso ci si ritrovava, nei pomeriggi di scuola, dopo aver giocato a pallone nel cortile di quel complesso edilizio o dovunque... e un bel giorno, Nunzio ci mostrò il nuovo, fiammante Commodore 16... non ricordo chi c'era... ci fece subito vedere le meraviglie della programmazione, del Basic... e un programma che, dopo le consuete righe di "goto" et similia, avrebbe consentito di rispondere alla fatidica domanda (posta dal computer): "quanti anni hai?"

    A seconda della risposta del malcapitato di turno, il computer avrebbe automaticamente risposto due frasette del tipo: "siamo vecchietti, eh!" o "siamo giovanissimi!!!!"....

    Ora, non ricordo davvero chi fu a suggerire una fondamentale modifica di domanda e risposte...
    Ma le ricordo bene, fin troppo bene...
    "Quanti anni hai?" divenne "quante volte sc*pi?"
    ...e, a seconda della risposta dell'utente, le frasi divennero cose del titpo "siamo dei mandrilloni!" e "siamo davvero fr*ctti!"

    Sipario...

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    1. Io ho avuto il c64 con lettore floppy nel 88. Avevo un sacco di giochi e il mitico Geos 2.0 un sistema operativo tipo Windows 3.0 con Word,Excel Paint e Publisher e il mouse😁

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    2. +1 per la citazione del Geos che mi ha fatto tornare in mente il Gem.
      Genuino Momento Emozione®

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  51. Ero un bambino viziato di melma, il C64 a casa mia è arrivato dopo Atari vcs, Intellivision, Colecovision e MSX (a loro volta preceduti da console preistoriche che non saprei identificare). Ma è stato il più desiderato e il più amato.
    Preso durante una gitarella a Firenze, una sera d'inverno, che nei miei ricordi ha le atmosfere fiabesche alla Burton e la colonna sonora di Elfman, con improvviso e ingiustificato, ennesimo moto di generosità da parte dei miei, che di slancio propongono di entrare in un negozio illuminato di mirabilia.
    Uscendone con dei bustoni enormi, che si accollò volentieri il fratellone e una manciata di cassette "originali" Armatisoft: Dante's Inferno, Ghost'n goblins, Dragon's Lair.. che mi rigiravo nelle mani sprezzanti del gelo.
    E un'emozione che non avevo mai provato prima.
    "Mamma, perché mi viene da piangere ?". Il viso di lei, con tenerezza infinita "succede, quando si è molto felici".
    Ero molto felice.

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    1. Caro Francesco, non devi vergognarti di essere (stato) felice, la vita ci mette spesso di fronte a situazioni difficili ed è bello sapere che ci sono stati momenti di felicità che ci aiutano a superare la tristezza. Spesso quando mi sento stanco penso a mio padre che ha sempre cercato di farci felici, anche se non aveva grandi mezzi e cerco nel mio piccolo di essere il padre migliore possibile per mio figlio, non solo con i giochi ma anche con la presenza, che è quella che mi manca di più del mio vecchio. Quindi non c'è nulla di male a essere stati viziati e coccolati, vuol dire che si è stati amati e questo ci ha reso delle persone migliori.

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  52. Certo che noi circaquarantenni siamo nostalgici. E dire che c'è comunque ancora un sacco di gente più grande di noi che può raccontare storie di vero paleolitico. Tra 40/50 anni i racconti di C64 e Vic20 saranno ancora più incredibili. Vedo già solo la faccia incredula di mia moglie che è del 90 che quando le faccio vedere con cosa ci divertiamo stenta a crederci. Comunque anche lei nel suo piccolo fa come noi per le cose della sua infanzia. La differenza è che noi quarantenni di oggi noi siamo l'ultima generazione che ha visto un mondo senza tecnologia diffusa.

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    1. Innanzitutto complimenti per la moglie giovane, Ale, io invece sono il solito badola che si è preso la moglie più "anziana", ma quando uno è balengo funziona così. Arrivarci tra 40 / 50 anni!! Scherzi a parte ho notato che già nelle generazione di quelli nati dopo gli anni '80 si nota un gap a livello di computer / console utilizzati e conosciuti, tanto per intenderci difficilmente conoscono uno Spectrum o un Commodore 64 e inoltre come sostieni giustamente sono già in uno stato più diffuso di tecnologizzazione rispetto a noi diversamente quarantenni. Ho un ex collega del 1981 che conosce giusto l'Amiga 500, ma c'è da dire che non è mai stato un patito di informatica.
      Voglio anche puntualizzare il fatto che ai nostri tempi (sembro mio nonno) si respirava un'aria di maggiore curiosità per tutto quanto di elettronico veniva immesso sul mercato. Erano tempi di grandi innovazioni e di sperimentazioni, penso all'avvento dei CD-Rom oppure alle tecnologie legate alla compressione dei dati, come gli mp3, per dirne un paio. Hanno veramente stravolto le prospettive, aprendo la strada poi per le console di terza generazione come la Playstation. Quelli venuti dopo si sono trovati già molte di queste cose presenti e collaudate, per questo per loro sono la normalità, non hanno vissuto i cambiamenti come è accaduto a noi.

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    2. Ne stavo parlando proprio ieri sera con degli amici del fatto che nell'arco di relativamente poco tempo abbiamo vissuto un cambiamento tecnologico spaventoso! Eravamo in un cinema/centro commerciale (in attesa di vedere Captive State) che ha anche una sala giochi con un sistema vr...e io avevo la felpa di pac-man 😄😄 indicavo la felpa e indicavo sto accrocco che pare un tapis roulant rotondo e dicevo "tutto è iniziato da QUA! (indicando fieramente il mio petto 😀😀)"

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  53. Più che altro fra 40 anni come diavolo riusciremo a far capire cosa fosse un nastro magnetico e come riuscisse a contenere dati?

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  54. il mio C64C fu comprato nel negozio piu' tecnologico di Genova, ABM in piazza Deffe, per 600.000 Lire alle medie ('89/'90)
    con il tempo scoprii altri negozi piui' scrausi dove prendere joystick e giochi a prezzi notevolmente piu' economici
    l'acquisto successivo fu chiaramente uno stereo portatile con cassette a doppia piastra... :D

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  55. Il tuo post mi ha fatto tornare indietro nel tempo, così ho rovistato negli antri più profondi dell'armadio, è l'ho trovato, il Commodore, con tutte le cassettine e gli scatoli sbiaditi e logori dei joystick senza joystick, e fa ancora quell'odore, Doc, proprio come lo hai descritto tu!

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  56. Io inizia con un ZX 80 . Poco più di una calcolatrice ma conservo ancora gelosamente quel pezzo di storia ed ogni tanto accendo . Poi Vic 20.....C64 e poi infine Amiga . Penso di aver fatto tutta la trafila ed ora ho intenzione di metterli tutti in una vetrinetta come ricordi ma anche come oggetti d'arredo ee Stori informatica

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  57. Io volevo un Atari o un Intellivision (all’epoca nessuno le chiamava console) ma qualcuno aveva detto a mio padre che “rovinavano la TV” (trad. slabbrare il bucio per l’antenna a forza di stacca-attacca) e fu così, che grazie alla scusa del “ci puoi anche studiare” vinsi il biscottone Commodore <3

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