One-Punch Man, La neve se ne frega, Lo sconosciuto, Last Man, Xerses, Dragonero
La gente vuole il gol, nelle serate estive dei mondiali senza mondiali. E allora, sempre salutando il nostro ministro della sedia a sdraio e del ginnico vigore, ecco un altro carico di fumetti con cui perder tempo su una sdraio. Sì, insomma, un nuovo giro di Microletture. Oggi parliamo di: One-Punch Man Fanbook - Tutto sugli eroi, Xerses di Frank Miller, La neve se ne frega di Ligabue, Casali e Camuncoli, Lo Sconosciuto di Magnus, Lazzaro - L'ultimo zombie, Last Man e Dragonero [...]
Hai scritto già tutto uno spropositilione di volte quanto ti piace One-Punch Man, ché a un certo punto anche basta, che palle. Reuccio nel ristretto circolo dei tuoi manga preferiti degli ultimi anni, eccetera eccetera. Ora, di solito i fanbook non è che ti dicano granché. Sì, vabbè, i quiz, i momenti preferiti dai nippolettori, ma anche chissene. Solo che in una serie piena di comprimari meravigliosamente scemi o fantasticamente epici ci voleva proprio una guida a tutti gli eroi. Per saperne di più su Atomic Samurai, Imperatorino, Metal Knight, Tank-Top Master e tutti gli altri. In più, le schede degli esseri misteriosi, le differenze rispetto alla versione per il web (tante, eh), un'intervista a ONE e Murata, una gallery di illustrazioni a colori, una pagina di adesivi, un fumettino inedito (per quanto trascurabilissimo) e una sorta di librogame da giocare pagina per pagina. E il nostro Spatent Rider? Il suo momento di eroismo ("Devo affrontarti e basta!") è stato votato dai lettori giapponesi come l'episodio preferito di tutta la serie. Giusto. Lode a Spatent Rider.
Altro? Devi trovare assolutamente un buco sullo sportello del portatile per metterci l'adesivino del ciclista eroe sebbene non munito di patente per portare la moto.
Quando eri ragazzino adoravi Alan Ford. Avendo ricevuto in eredità da uno zio la sua intera collezione, hai riletto durante le medie quei numeri due, tre volte. In particolare, tutto il ciclo di Bunker e Magnus, fino allo spartiacque del 75 (pubblicato poco prima della tua nascita, pensa te), tanto da conoscere a memoria quelle storie. Poco dopo avresti scoperto il resto della produzione di Magnus, e molte di quelle storie ti avrebbero messo un po' a disagio. Rivedere lo stile e la caratterizzazione grafica delle avventure del Gruppo TNT in fumetti con dentro tanta violenza e sesso ti faceva strano.
Altro? Ma un bel post su Magnus, un giorno o l'altro? Su Alan Ford, la Compagnia della Forca e tutto il resto? Eh? EH?
La neve se ne frega, di Luciano Ligabue, era un gran bel romanzo di fantascienza distopica old school. Uno di quei futuri asettici tutti figli di 1984, in cui l'amore non era stavolta vietato, ma rigidamente controllato come ogni altro aspetto della vita dei singoli. Numero di tradimenti obbligatori per l'equilibrio della coppia inclusi. Da quel romanzo è stato tratto un fumetto scritto e disegnato dai tuoi amici Matteo Casali e Giuseppe "Cammo" Camuncoli, supervisionato dallo stesso Ligabue. Una produzione Panini di dieci anni fa riproposta ora in volume da Oscar Ink. Per chi conosce già la storia di DiFo e Natura, per chi non la conosce affatto, insomma un po' per tutti. Basta vi piaccia la fantascienza, quella seria e non solo quella inutile e fracassona di un Petardo Bay qualsiasi.
Altro? Il tema dell'invecchiamento al contrario, delle persone che nascono anziane e poi ringiovaniscono, è ripreso da In senso inverso di Dick. Perché tutto ritorna sempre e comunque a Philip K. Dick, lo sappiamo.
Ci sono alcune cose che ti hanno fatto storcere il naso in questo primo numero di Xerxes. La caduta della casa di Dario e l'ascesa di Alessandro, spin-off di 300 pubblicato in quasi contemporanea con l'edizione USA di Dark Horse. La prima è che questi colori stonano tantissimo con i disegni di Frank Miller. La seconda è un 490 D.C. a pagina 4 che per un banale errore tipografico scaglia la battaglia di Maratona giusto quel millennio in avanti. Detto questo, però, l'hai trovato un numero piacevole, per la versione ninja di Eschilo, il Temistocle badass e quello che vuoi. Ché il testosterone da macho non ce l'avevano solo gli spartani, dice, ma pure quei vasai, fabbri e pescatori degli ateniesi.
Altro? A Maratona ci sei stato, nel '93. Non c'era una mazza. Manco uno che correva, niente.
Lazzaro - Il Primo Zombie è un titolo fuorviante. Perché uno lo legge e si figura la solita battuta sul primo morto vivente della storia, appunto, e invece quello è solo un elemento di questa graphic novel (#teammaialmaschilefreganiente) di Paolo Baron ed Ernesto Carbonetti, gli autori di Punk is Undead. La storia ripercorre alcune fasi della vita di Cristo, usando - anche nei dialoghi - quanto scritto nei vangeli. Ma se il testo è a lungo fedele a quello dei testi canonici del cristianesimo, i disegni dallo stile pittorico di Carbonetti reinterpretano il tutto sotto una luce diversa. Feroce, aggressiva, postmoderna. Lucifero tentatore con delle anacronistiche scarpe da tennis ai piedi. Gesù rocker o alla guida di una sua posse, come Jesse James. Sei stato per minuti a studiarti alcune pagine, la loro composizione, il loro significato. Non per tutti, decisamente, ma ispirato e visionario.
Altro? "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?" (Marco, 4, 41). Hint: non è Remo Williams.
Continuano le rocambolesche avventure di Richard Aldana narrate da Balak, Sanlaville e Vivès, in quello che da principio sembrava un manga di menare creato Oltralpe e che poi è diventato anche molto altro. Misteri, complotti, fantascienza, macchine giganti, mostri... e no, niente, di cazzotti ce ne sono comunque sempre tanti. "Non ne hai abbastanza di rovinare sempre tutto?", grida a un certo punto [OMISSIS] a un invecchiato e sempre scazzatissimo Aldana. E beh, in effetti...
Altro? Potete leggere le prime 22 pagine qui.
Chiudiamo con Dragonero, alle prese con la sua mega saga della guerra alle Regine Nere. Ogni mese, quando prendi in mano il nuovo Dragonero, ti ripeti che dovresti smettere. Aggiungere questa testata alla lunga lista di mensili che non compri più, perché è meglio per tante ragioni concentrarsi sui volumi di ciò che merita davvero, anziché seguire delle testate regolari, con i loro fisiologici alti e bassi. Lo stesso vale, all'incirca, per la saga in corso. Alcuni numeri ti dici mah, altri ti scimmiano. Il problema è che poi ti trovi sotto gli occhi un numero come questo, il 61 - Oltre le tempeste - scritto E DISEGNATO da Luca Enoch, in tutto un gran scialare di draghi bellissimi, e come fai? Tiriamo avanti fino alla fine della guerra, dai, poi si vede.
Altro? Son già passati CINQUE anni dal primo numero. Cin-que.
Bene, deboscia: voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
Hai scritto già tutto uno spropositilione di volte quanto ti piace One-Punch Man, ché a un certo punto anche basta, che palle. Reuccio nel ristretto circolo dei tuoi manga preferiti degli ultimi anni, eccetera eccetera. Ora, di solito i fanbook non è che ti dicano granché. Sì, vabbè, i quiz, i momenti preferiti dai nippolettori, ma anche chissene. Solo che in una serie piena di comprimari meravigliosamente scemi o fantasticamente epici ci voleva proprio una guida a tutti gli eroi. Per saperne di più su Atomic Samurai, Imperatorino, Metal Knight, Tank-Top Master e tutti gli altri. In più, le schede degli esseri misteriosi, le differenze rispetto alla versione per il web (tante, eh), un'intervista a ONE e Murata, una gallery di illustrazioni a colori, una pagina di adesivi, un fumettino inedito (per quanto trascurabilissimo) e una sorta di librogame da giocare pagina per pagina. E il nostro Spatent Rider? Il suo momento di eroismo ("Devo affrontarti e basta!") è stato votato dai lettori giapponesi come l'episodio preferito di tutta la serie. Giusto. Lode a Spatent Rider.
Altro? Devi trovare assolutamente un buco sullo sportello del portatile per metterci l'adesivino del ciclista eroe sebbene non munito di patente per portare la moto.
Quando eri ragazzino adoravi Alan Ford. Avendo ricevuto in eredità da uno zio la sua intera collezione, hai riletto durante le medie quei numeri due, tre volte. In particolare, tutto il ciclo di Bunker e Magnus, fino allo spartiacque del 75 (pubblicato poco prima della tua nascita, pensa te), tanto da conoscere a memoria quelle storie. Poco dopo avresti scoperto il resto della produzione di Magnus, e molte di quelle storie ti avrebbero messo un po' a disagio. Rivedere lo stile e la caratterizzazione grafica delle avventure del Gruppo TNT in fumetti con dentro tanta violenza e sesso ti faceva strano.
Non eri ancora abbastanza maturo per serie come Satanik o Necron, tanto meno per Lo Sconosciuto.Lo Sconosciuto, riproposto integralmente da Mondadori in un volumone ammazzamosche di oltre due chili nella linea Oscar Ink, è un fumetto figlio dei suoi tempi e dell'humus in cui attecchisce. Ci stanno sesso e violenza? Sì, e anche molto espliciti, visto che l'editore era Barbieri di Edifumetto. Ma ci sono anche il terrorismo, i paesi arabi, il narcotraffico e tutti i temi caldi a metà anni 70. La storia di Unknow (senza la n finale, vai a sapere perché) affascina e sì, un filo ancora inquieta, pure oggi. Nel volume sono presenti i sei numeri del monografico tascabile e gli episodi pubblicati in seguito in rivista, l'ultimo dei quali su Comix nel '96, poco prima della scomparsa di Roberto Raviola, quello che per te resterà sempre il sosia di Bob Rock, e non viceversa.
Altro? Ma un bel post su Magnus, un giorno o l'altro? Su Alan Ford, la Compagnia della Forca e tutto il resto? Eh? EH?
La neve se ne frega, di Luciano Ligabue, era un gran bel romanzo di fantascienza distopica old school. Uno di quei futuri asettici tutti figli di 1984, in cui l'amore non era stavolta vietato, ma rigidamente controllato come ogni altro aspetto della vita dei singoli. Numero di tradimenti obbligatori per l'equilibrio della coppia inclusi. Da quel romanzo è stato tratto un fumetto scritto e disegnato dai tuoi amici Matteo Casali e Giuseppe "Cammo" Camuncoli, supervisionato dallo stesso Ligabue. Una produzione Panini di dieci anni fa riproposta ora in volume da Oscar Ink. Per chi conosce già la storia di DiFo e Natura, per chi non la conosce affatto, insomma un po' per tutti. Basta vi piaccia la fantascienza, quella seria e non solo quella inutile e fracassona di un Petardo Bay qualsiasi.
Altro? Il tema dell'invecchiamento al contrario, delle persone che nascono anziane e poi ringiovaniscono, è ripreso da In senso inverso di Dick. Perché tutto ritorna sempre e comunque a Philip K. Dick, lo sappiamo.
Ci sono alcune cose che ti hanno fatto storcere il naso in questo primo numero di Xerxes. La caduta della casa di Dario e l'ascesa di Alessandro, spin-off di 300 pubblicato in quasi contemporanea con l'edizione USA di Dark Horse. La prima è che questi colori stonano tantissimo con i disegni di Frank Miller. La seconda è un 490 D.C. a pagina 4 che per un banale errore tipografico scaglia la battaglia di Maratona giusto quel millennio in avanti. Detto questo, però, l'hai trovato un numero piacevole, per la versione ninja di Eschilo, il Temistocle badass e quello che vuoi. Ché il testosterone da macho non ce l'avevano solo gli spartani, dice, ma pure quei vasai, fabbri e pescatori degli ateniesi.
Altro? A Maratona ci sei stato, nel '93. Non c'era una mazza. Manco uno che correva, niente.
Lazzaro - Il Primo Zombie è un titolo fuorviante. Perché uno lo legge e si figura la solita battuta sul primo morto vivente della storia, appunto, e invece quello è solo un elemento di questa graphic novel (#teammaialmaschilefreganiente) di Paolo Baron ed Ernesto Carbonetti, gli autori di Punk is Undead. La storia ripercorre alcune fasi della vita di Cristo, usando - anche nei dialoghi - quanto scritto nei vangeli. Ma se il testo è a lungo fedele a quello dei testi canonici del cristianesimo, i disegni dallo stile pittorico di Carbonetti reinterpretano il tutto sotto una luce diversa. Feroce, aggressiva, postmoderna. Lucifero tentatore con delle anacronistiche scarpe da tennis ai piedi. Gesù rocker o alla guida di una sua posse, come Jesse James. Sei stato per minuti a studiarti alcune pagine, la loro composizione, il loro significato. Non per tutti, decisamente, ma ispirato e visionario.
Altro? "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?" (Marco, 4, 41). Hint: non è Remo Williams.
Continuano le rocambolesche avventure di Richard Aldana narrate da Balak, Sanlaville e Vivès, in quello che da principio sembrava un manga di menare creato Oltralpe e che poi è diventato anche molto altro. Misteri, complotti, fantascienza, macchine giganti, mostri... e no, niente, di cazzotti ce ne sono comunque sempre tanti. "Non ne hai abbastanza di rovinare sempre tutto?", grida a un certo punto [OMISSIS] a un invecchiato e sempre scazzatissimo Aldana. E beh, in effetti...
Altro? Potete leggere le prime 22 pagine qui.
Chiudiamo con Dragonero, alle prese con la sua mega saga della guerra alle Regine Nere. Ogni mese, quando prendi in mano il nuovo Dragonero, ti ripeti che dovresti smettere. Aggiungere questa testata alla lunga lista di mensili che non compri più, perché è meglio per tante ragioni concentrarsi sui volumi di ciò che merita davvero, anziché seguire delle testate regolari, con i loro fisiologici alti e bassi. Lo stesso vale, all'incirca, per la saga in corso. Alcuni numeri ti dici mah, altri ti scimmiano. Il problema è che poi ti trovi sotto gli occhi un numero come questo, il 61 - Oltre le tempeste - scritto E DISEGNATO da Luca Enoch, in tutto un gran scialare di draghi bellissimi, e come fai? Tiriamo avanti fino alla fine della guerra, dai, poi si vede.
Altro? Son già passati CINQUE anni dal primo numero. Cin-que.
Bene, deboscia: voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
lo so che è da sprovveduto e non da bassista carismatico come dovrebbe essere un antrista,ma io ho scoperto pk giant solo recentemente e me lo sto godendo,per il resto comprate infini T force è la madeleine di chi è cresciuto con kyashan e hurricane polimar,sul post su Magnus non sono favorevole,secondo me ci vorrebbe una rubrica fissa!!! comunque hai promesso doc, non hai scuse
RispondiEliminaOcché. Ché i gemelli delinquenti di Bob Rock se no s'inGazzano.
EliminaBello Last Man. Intrigato da Xerses, ma lo pubblicheranno anche in volume?
RispondiEliminaAlla fine sicuro.
EliminaComprai i volumetti di "La Neve se ne frega" quando uscirono dieci anni fa e non ricordavo assolutamente che gli autori fossero El Presidente e il Cammo quindi vado diretto a mettermi in ginocchio sui ceci!! Adesso non posso fare a meno di immaginarli assieme al Liga mentre discutono su come mettere giù la storia, figata!
RispondiEliminaDragonero continuo a seguirlo e concordo sul fatto che a volte abbia dei cali, comunque per ora continuo in effetti poi sono curioso di vedere come prosegue la saga.
Alloora...principalmente libri (tanto pe' cambia'). Tra cui LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE di Tiziano Sclavi. Bello, onirico e assurdo.
RispondiEliminaDi fumetti...letta la prima parte di MACERIE PRIME. Certe volte i libri di Zerocalcare mi fanno incazzare. In senso positivo. Perche' ti ci ritrovi, in quelle situazioni. Vale a dire quando arriva quel mese in cui ne hai pieni i cosiddetti di tutto.
E va a finire che te la prendi col primo che ti capita a tiro, solo perche' e' piu' comodo. O perche' non te la puoi prendere con quelli che ti hanno ficcato in questa situazione. O forse perche' e' la vita che va cosi' e non c'e' niente da fare, mannaggialamiserialadra. Non puoi fare a meno di subire o evitare certe cose, pero' non ti rassegni. Oppure basta una parola sbagliata al momento sbagliato...ti dicono TI VEDO DISTANTE senza capire che l'unico modo che hai per tirare avanti, in certi momenti, e' fare come Cinghiale. Diventi un automa e tiri dritto. Se no pigli e vai a sbattere la testa contro il muro.
E veramente brutto, bruttissimo vedere che a volte le avversita' ci fanno diventare delle vere BELVE, in cerca di sangue. Dei bruttissimi esempi di esseri umani. Quelli che non vorremmo mai diventare.
Bello, comunque.
Ah, non dirmi nulla...ma ho un bruttissimo presentimento sulla povera Giulia Cometti...
LO SCONOSCIUTO di Magnus l'ho letto eoni fa, comprese le ultime storie. Capolavoro. Magnus eccezionale, e dimostra di avere una conoscenza abissale del mondo che ci sta intorno. Non esagero se dico che sul terrorismo e il narcotraffico ne ho capito piu' li' che sui giornali.
Quanto ci manca, Magnus.
E in effetti ci sono storie come KRIMINAL che fanno sudare freddo. E NECRON? E' di una cattiveria inaudita.
Non per dire, eh...ma mi ricordo che ai tempi lo aveva pubblicato le edizioni Squalo (o Inedito, quella con la testa d'aquila come simbolo). Quelle dei fumettini zozzi, per intenderci. A rivederli oggi erano un concentrato di sadismo. Ok che puntavano tutto sull'exploitation per vendere, ma...ai tempi mi aveva inquietato non poco (ehi, voi! Niente battute!!).
Roba PARECCHIO FORTE, per un ragazzino di otto anni...
Come scrivevo qualche giorno fa ho letto Guardati dal Beluga Magico di Daniel Culleo. Oltre ad avere una prospettiva di vista del mondo in cui mi ci ritrovo è un'opera molto divertente e con alcuni spunti di riflessione interessanti.
RispondiEliminaHo letto il secondo numero di Ryuko, bello, soprattutto nel tratto di Eldo Yoshimizu. Continuo a prendere 4 Hoods e sto provando a leggere Creepypasta.
Per il resto sono in alto mare, su vari fronti e vorrei trovare un attimo per fermarmi e farmi delle belle letture.
Doc, mi hai fatto venir voglia di rileggere lo Sconosciuto e la Compagnia della Forca. E vedo anche che con Last Man siamo arrivati al nono numero e io devo ancora cominciare il primo. Vabbè.
RispondiEliminaDetto questo, ultimamente mi ha sorpreso molto positivamente la miniserie Marvel su Freccia Nera di Saladin Ahmed e Christian Ward. Ora, la storia è ben scritta e i disegni di Ward sono ottimi, quasi una rivisitazione in chiave moderna della Marvel cosmica e psichedelica di un tempo. Ma quello che per me eleva questa serie da "buona" a "consigliata" è la presenza di un personaggio, del quale non faccio il nome per evitare spoiler.
Questo personaggio non solo crea con Freccia Nera un'intesa perfetta, con una dinamica da "strana coppia" che dimostra un'alchimia perfetta tra i due, ma gli viene data una caratterizzazione assolutamente spettacolare, con in particolare il quarto numero che è veramente fantastico. Va anche detto che all'origine questo Freccia Nera, nei piani di Ahmed, doveva essere una mini dedicata a questo personaggio senza inumani di torno. Però oh, il risultato rimane comunque notevole secondo me.
Concordo su Dragonero: la Bonelli con questo numero ha giocato il Jolly! E vista la fame da nuova opera di Enoch (che come mi ha confermato di persona alla scorsa Lucca temo ci terremo per un bel pezzo) teniamoci stretto questo Dago fantastico , forse troppo tenero ma disegnato sempre dai migliori disegnatori al mondo: penso che la selezione degli artisti di Dragonero sia fatta nel modo complementare a quella fatta per i titoli Vertigo degli anni d'oro (sceneggiatori stellari e disegnatori, spesso, meh li; sceneggiatori mediamente bravi e disegnatori sempre stellari in Bonelli).
RispondiEliminaMagnus resta un mito quindi sono favorevolissimo al post! Ricordo di aver letto la spiegazione di 'unknow' senza la n : Perché in troppi hanno pronunciato il suo nome in modo diverso, così che ha perso la n. Poi confesso qui davanti a tutti di essere innamorato di satanik. De "la neve se ne frega" ho letto il libro tanti anni fa: Stupendo! Vorrei prendere questa versione in graphic novel. In questo periodo sto leggendo " il figlio del figlio" di balzano alternato all' uomo ragno.
RispondiEliminaQuesta settimana niente da segnalare per me, eccetto che sto leggendo Venerdì 12, che però terminerò in nottata.
RispondiEliminaLazzaro - il primo zombie e Xerxes mi ispirano parecchio... Per l'ultimo di sicuro aspetterò il volume, però. Riguardo al volume di Magnus (di cui ho letto solo un Tex) mi ispira la storia ma (arriva l'eresia) non i suoi disegni...
Mi sa che non leggerò nulla per un po'... ho comprato la switch ieri :p (comunque sto ancora cercando di finire secret empire)
RispondiEliminaBueno, così da fine mese giochiamo a Mario Tennis Aces. Naturalmente vestiti come Fantozzi e Filini.
Eliminaio sto leggendo " il sacro romano impero " di Peter H. Wilson. Il libro tratta , inaspettatamente, del sacro romano impero. Una entità multicefala , disordinata , immortale ; eppure , al tempo stesso, elastica, inclusiva, moderna. Il libro procede per aree tematiche; dai luoghi , alla governance, al nazionalismo, alla religione. Ad esempio vien chiarito il rapporto indissolubile nell' alto medioevo tra chiesa e Stato: semplicemente gli ecclesiastici erano migliori amministratori, per cui era obbligatorio andarci d'accordo. Più migliorò il livello dell' amministrazione, più i rapporti si fissavano con i contratti, meno c'era bisogno di preti e papato. Viene anche chiarito quello che è l' unicum del sacro romano impero ovvero la mancanza di un " nucleo" nazionale a sostegno di una corona di terre conquistate. Ogni imperatore ed ogni casata aveva le proprie terre, il proprio nucleo, i propri alleati eccetera; quindi ad ogni cambiamento di casata si rovesciava tutto nel segno della continuità. L' impero inoltre grazie al decentramento e alle cosiddette " libertà tedesche " ( che altro non erano che la somma dei privilegi di comuni , ducati e classi sociali , quindi tutto quello che a nostro avviso è il contrario della libertà moderna !) garantiva uno standard di vita migliore di molte monarchie moderne nazionali contemporanee . Ora sono più o meno a metà ( il testo ha 1000 pagine) ma confido di finirlo per la prossima micro lettura!
RispondiEliminaio me lo immagino Riccardo, d'estate, sotto l'ombrellone, che discute con i vicini di lettino:"Lei cosa legge? Ah, un libro di Bruno Vespa? Lei? Fabio Volo? Lei, invece? La biografia di Icardi? Ah, cosa leggo io? Ecco, come dire..."
EliminaRiccardo, qui (e parlo soprattutto a nome di scott) ci si preoccupa se non ci tieni aggiornati con le tue letture. Davvero. Dove lo troviamo un altro antrista che ci fa il bignamino di questi libri storici? Io, da quando hai iniziato, ne ho letti almeno tre incuriosito dalla tua analisi. Continua!
Eliminaho scoperto che mi piace talmente scrivere sull' argomento che ho aperto un mio blog, così posso scrivere in piena libertà ( a rate, con pezzi lunghissimi, inserendo immagini...). Pensavo fosse pertanto superfluo scrivere anche qui ma mi hanno contattato un paio di antristi sollecitando il mio ritorno, per cui l' idea sarebbe di riportare qui un riassuntino di quel che scrivo più ampiamente di là. Beh se qualcuno vuole il link chieda in privato ; e se posso lo linko anche qui col permesso del padrone di casa. Grazie
EliminaCerto!
EliminaOK eccolo qui: https://albadiacheron.wordpress.com . Tra poco inizierò anche gli articoli sull' ingegneria, in particolare una serie di studi numerici abbastanza semplici sul crollo delle torri gemelle utilizzando modelli fluidodinamici c'incendio. Per oggi c'è la prima puntata sul sacro romano impero
EliminaDoc, Morgan Lost l'hai abbandonato o continui a seguirlo?
RispondiEliminaLo sto ancora leggendo, e le considerazioni sono sempre le stesse, grosso modo, anche se le storie in continuity (e più brevi) filano meglio. Magari la prossima volta ne parliamo.
EliminaLa fantasy (#teammaialmaschilefreganiente) che la Bonelli ci propone mi altalena. La SERIE REGOLARE di Dragonero è una grossa delusione, così come la sua versione per bambini: sì, sono passati 5 anni, ma potevano anche non passare, per quel che mi riguarda. Enoch, in generale, mi delude dal finale di GEA: LILITH era uno spunto interessante, ma rimasto autofagocitato dalla tendenza alla predica ideologica di Enoch, e sopratutto con un finale col chimelhafattofare. Sempre in ambito bonelloide possiamo dire che YA di Recchioni è di una tristezza pazzesca: alcune belle idee (le maledizioni dei maghi, ad esempio), ma un'ambientazione arruffata, dove si mescolano pistole e spade (e gente che prende il caffè!) senza un motivo, piena di errori di battitura, fra una noia e l'altra. Ma, per compensare sia il recchioni di ya, sia l'enoch di dragonero, ecco che la bonelli mi tira fuori SENZANIMA e 4HOODS. Semplicemente fotonici entrambi, finalmente fantasy fatta come si deve! SENZANIMA di Enoch potrebbe/dovrebbe essere l'unica storia di dragonero mai pubblicata, e forse sarebbe meglio. 4HOODS con la partecipazione di Recchioni parte dal gioco di ruolo, che a sua volta partiva dalla letteratura, per poi tornare al fumetto, in un giro della morte che a) fa ridereridere b) è veramente avventurosa c) gioca coi luoghi comuni del genere rinnovandoli d) non annoia. Bravi i cappuccetti, brava la compagnia senzanome - per il resto: falò. [E poi, come ogni estate, sublimo il desiderio di WINDS OF WINTER rileggendomi i cinque tomi precedenti del buon Martin in ordine per personaggio. Finora mi sono letto tutta la storia di Daenerys in fila, poi tutti i capitoli di Jon Snow, tutti i capitoli con Ditocorto e tutti i capitoli di Bran. Quest'estate mi sono preparato il file con tutti i capitoli di Brienne e un altro con tutti quelli di Cersei. Per chi sia appassionato, lo consiglio: a rileggerlo in questo modo si scoprono i duemila indizi che alla prima lettura erano naturalmente scomparsi.]
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