Bud Spencer & Terence Hill - Slaps And Beans: cazzotti e lacrime napulitante

Bud rifila una carocchia sulla testa di uno sgherro, che stramazza al suolo. Terence prende la rincorsa, pianta a terra una stecca da biliardo e piroettandoci attorno colpisce con gli stivaletti un altro stuntman. In sottofondo, "Bulldozer" raggiunge la fase di fomento massimo, quando si sentono solo le percussioni e gli Oliver Onions cantano But for a man he's just a good boy, Just a good boy with a heart of gold. È notte e sorridi davanti al portatile, pigiandone forsennatamente i tasti. Stai giocando a Bud Spencer & Terence Hill - Slaps And Beans: un gioco che, nei primi anni 90, avrebbe fatto impallidire qualsiasi altra cosa [...]

Nato come un crowdfunding su Kickstarter e disponibile da tempo su Steam per PC, Mac e SteamOS (dal 20 aprile in versione completa, a 19 carte. Su console, è notizia di questi giorni, uscirà prossimamente), Bud Spencer & Terence Hill - Slaps And Beans è un gigantesco omaggio alla carriera di Bud e Terence, travestito da picchiaduro a scorrimento old school. Un titolo di camminare e menare, alla Final Fight, o più appropriatamente alla Asterix (Konami, 1992), in cui la più grande coppia della storia del cinema mondiale si fa largo attraverso le location dei loro film più celebri. Dal vecchio West di Trinità alla Miami che li vide superpoliziotti, dalle gare a birra e salsicce alle classiche rissone da supermercato (con lancio della frutta). In un tripudio di citazioni e miccette, tra tizi che si chiamano Osvaldo, neanche si fosse da un barbiere, e altri omaggi assortiti.

Il picchiaduro in sé è ripetitivo e piuttosto piatto, come lo sono buona parte dei titoli dell'epoca rigiocati adesso. Tutta una lunga teoria di quaresime sulla fronte alla Mario Merola di Bud e raffiche di pizze di Terence. Eppure ci sono tanti piccoli tocchi che scopri solo andando avanti, come la possibilità per l'atletico Terence di interagire in modo creativo con vari elementi del fondale e vari oggetti, appendendosi o volteggiando in giro, in pratica. Come quella di palleggiarsi un nemico, mettendolo in mezzo come un Super Santos da prendere a cinquine. Di liberarsi da una mischia con una mossa tipica del duo: l'Hulk incazzato di Spencer o la capriola di Hill. E comunque, al di là del valore ludico in sé, vai avanti perché vuoi andare avanti. Perché, sia pure con un ritardo mostruoso, è esattamente il gioco per cui avresti dato un rene da rEgazzino. Immaginatevi un Bud Spencer & Terence Hill - Slaps And Beans in saletta, a inizio anni 90. Chi diavolo se ne sarebbe fregato niente di Final Fight, Cadillacs and Dinosaurs, The Punisher e il resto della cumpa del cazzotto a gettoni.

Poi ci sono i minigiochi, che intervallano i cazzotti e non sono sempre riuscitissimi. Carino il rhythm game a base di birra e salsicce, molto meno le fasi di inseguimento a cavallo o in auto, o la gara fiacchissima a bordo della dune buggy. Ma di spezzare, spezzano, certo. Figata astrale, invece, i brevi dialoghi con quella font lì, che fa subito Monkey Island, che fa subito anni della genuina meraviglia davanti a un computer attaccato a un televisore. Ci si sente vecchi solo a rileggerla, l'ultima frase.

Supervalore aggiunto, chiaramente, la colonna sonora, che pesca anche nelle pellicole con il solo Bud. Una selezione di tracce degli Oliver Onions, di Micalizzi (l'immortale tema di Trinità), dei The Fantastic Oceans (i fratelli La Bionda), più alcune creazioni originali dei MushroomSound. E come vedete dall'area jukebox nella foto qui sopra, ci sta Dune Buggy, ci sta Bulldozer, ci sta il Coro dei Pompieri e ci sta pure L'Ultimo Valzer di Uno sceriffo extraterrestre..., se proprio non volete andarvene con gli occhi asciutti. E pur in assenza di militari USA acchia-appalieni, come volano bene i cazzotti in un supermercato sul lalla-lalla-lalla-là di Whistle & Bells, signora mia.

Avesse avuto per protagonisti Gianni e Pinotto, non saremmo stati evidentemente qui a parlarne. Ma il lavoro dei ragazzi del bolognese Trinity Team esalta tutta un'epica di serate trascorse su Rete 4 a recitare in lip sync le battute dei film di Bud e Terence. Slaps and Beans diverte anche e soprattutto perché a giocare non è la nostra controparte ormai adulta, ma il bambino di venti o trent'anni fa che per un picchiaduro con questi protagonisti avrebbe sbarellato. Un concentrato di infanzia e dune buggy e sogni di giustizia manesca. Di quella che stava bene a tutti, pure alle nonne ansiose di preservare i nipoti dalle violenze di questo mondo pieno di perigli e videogay, pure ai preti dell'oratorio, perché violenza cartoon, senza morti ammazzati, ma con tante risate. E alcol, e colesterolo, ma ok. Bud e Terence, i nostri Asterix e Obelix, il nostro A-Team. I più grandi super-eroi che l'Italia abbia mai avuto. No, aspetta: che il mondo abbia mai avuto.

Siete ovviamente autorizzati a lasciare andare la tastiera per tamburellarvi il labbro con le dita sul coro dei pompieri. Ah, e un listone dei 20 picchiaduro a scorrimento della vita, a questo punto, non lo vogliamo buttare giù? Ma infatti, pare brutto. Arriva nei prossimi giorni. Stay come il tonno.

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