Ready Player One, la recensione senza spoiler
Ormai stava diventando una gag. Un altro po' e pure il bigliettaio dell'autobus ti chiedeva Sì, ok, ma la recensione di Ready Player One? Con tutto che bigliettai dell'autobus non ne vedi sulla circolare dall'89. E così ieri sei andato a vederlo. Per capire se l'ultima fatica di Spielberg sia davvero il ritorno ai fasti dello Stefanuzzo Spì che ti fa sognare la grande avventura, assiso su una poltroncina del cinematografò, come hai letto in giro. Se quello che è essenzialmente per un buon 85% un film d'animazione in CGI da nerd, per nerd, su nerd, fra nerd, abbia un suo senso al di là dell'esaltazione da cinque-contro-uno della gente tipo Ernest Cline, con scarsissime possibilità di riprodursi. Se... no, solo andata, grazie. E prima che lo chiediate, sì, ovviamente questa recensione include un easter egg [...]
E dunque, congiunzione con valore conclusivo. Del libro Ready Player One - qui da noi solo Player One per risparmiare in tipografia - dicevi la bellezza di sei anni fa che era un romanzo molto divertente, pur con un paio di difetti belli grossi. Tra cui alcune evidenti lacune narrative nel word processor di Cline e una propensione ad affastellare citazioni su citazioni anche quando non serviva, anche esagerando, anche a costo di dare la nausea da eccesso di pippe nerd, come per l'auto del protagonista, da "potentissima alzata di sopracciglio" buttata lì durante la lettura. Difetti che avrebbero condotto felicemente Cline a quel disastro in galleria a tal punto autocompiaciuto, autoreferenziale, automan da risultare sostanzialmente illeggibile che è il suo romanzo successivo, Armada. Ma tanto a lui, ormai coperto di realdollari e con Armada già piazzato alla Universal, sai che frega.
Sul film tratto da Ready Player One hanno cominciato presto, cioè subito dopo l'annuncio, a volteggiare i dubbi dei fan, nonostante la presenza del todopoderoso Steven. Perché non si potevano mica riprendere, per ovvie questioni di diritti, tutte le citazioni del romanzo. Non era un problema, ti sei detto. Tutte le trasposizioni filmiche di romanzi e fumetti, anche quelle più pedissequamente verbatim come il Watchmen di Snyder, sono costrette a cambiare qualcosa, per le ragioni più varie. A cominciare dal fatto che un romanzo di xcento pagine non è un film di due ore, metti.
Il punto, però, è che qui non si sono solo cambiate le citazioni e le prove a cui erano legate, si è cambiato il loro contesto. RPO, il romanzo, è incentrato sugli anni 80. I Gunter, i cacciatori dell'easter egg nascosto in Oasis dal suo creatore, James Halliday, studiano ossessivamente tutta la cultura pop di quel decennio a caccia di indizi sulle chiavi del tesoro. Nel film di Spielberg ci si è smarcati dagli anni 80, soppiantandoli con l'immaginario pop globale. Canzoni, film, videogiochi, telefilm di qualsiasi era, dal '77 de La febbre del sabato sera ai videogame di nemmeno due anni fa come Overwatch. Un frullatone pop che è praticamente l'internet dei nerd di oggi. Dei nerd, cioè di quasi tutti i ventenni, trentenni e quarantenni lì fuori.
Un mercato infinito di tazze, magliette, pupazzi, meme e citazioni che si allontanano spesso dal materiale originale. Sovente solo un legame remoto e chiaramente dorato con quanto porta il suo marchio. Perché tutti hanno rivisto almeno una volta Ghostbusters e rigiocato a Street Fighter II, ok, ma il resto? Metà del pubblico in sala, ieri, aveva addosso una maglietta con il logo di Lanterna Verde o di Flash, cioè una maglietta di Sheldon di Big Bang Theory. La domanda è: Quanti avranno mai letto una storia di quei personaggi? La risposta è: Oh, non importa mica. È marmellata nerd da social, fa lo stesso.
E quella marmellata, Ready Player One, il film di Stefanuzzo, te la spalma sugli occhi e nelle orecchie. Il name-dropping fastidioso di Cline fa capolino solo in un paio di non fortunatissime sequenze (lo scambio di celodurismo mnemonico riconoscisimili sui gusti di Halliday tra Parzival e Art3mis, o la carrellata di astronavi in miniatura nell'officina di Aech), ma per il resto, visto che è appunto un film e non uno sfoggio di nerdate su carta, ci pensa l'audiovisivo. Buttandoti addosso tonnellate e tonnellate di personaggi, marchi, riferimenti, come in un gigaspot da centinaia di milioni di dollari di quei negozi online che vendono le magliettine fighe. I Gunter del film non studiano gli anni 80, studiano la vita di Halliday, ma Oasis è Internet, è Second Life se Second Life non fosse implosa e avesse funzionato davvero: tutti sono tutto, hanno lì Robocop o un marine spaziale di Starcraft o Spawn o Hello Kitty o Sok o Chun Li o le Turtles a rappresentarli. Non si vendono solide realtà, ma sogni, con buona pace di robertocarlino.
E il senso del film è unicamente quello. Spalancare gli occhi davanti alle tre scene spettacolari del film (la gara, quell'hotel lì, la battagliona finale) e lasciar fluire la melassa pop, cercando di coglierne il più possibile. È per questo che Ready Player One va visto sullo schermo più gigante del cinema migliore che conoscete. È per questo che, quando sarà disponibile in raggioblù, a contarne tutte le citazioni potrebbe venirne fuori un 2mila cose che forse non sapevate su. Se accetti il gioco, se, Gunter sulla poltroncina con o senza maglietta di Sheldon, ti butti alla ricerca di quella porzione delle migliaia di easter egg che il tuo occhio è umanamente in grado di catturare, il film funziona. E in alcuni momenti ti farà ingrifare come il Kong acchiappamotodirenato. Altrimenti? Beh, non c'è un altrimenti.
Perché il resto si regge appena. I nemici sono più risibili della loro cattivissima e altrettanto vabbè controparte nel romanzo (Sorrento viene definito un cazzone da Wade sin dal primo istante, e fa di tutto per dimostrare di esserlo); nei tempi contratti del film il gioco e la caccia ai suoi segreti scorrono meno bene che nel romanzo; quel futuro distopico sembra tutto fuorché veramente distopico. Ne hai letto in giro, un po' ovunque, che Ready Player One "è puro intrattenimento, e come tale va preso". Strano, te che pensavi fosse il sequel spirituale di Schindler's List e Amistad.
Diverte? Diverte. È cinema del vecchio Spì? Fa di tutto per esserlo, con tanto di finale così anni 80, per come è raccontato, che manca solo uno spot del tartufonemotta sui titoli di coda. Cosa gli manca davvero, secondo te? Il cuore. Il cuore dei vecchi classici per famiglie di Spielberg. La scena scaldapetto, anche se non per forza luminoso come quello di un extraterrestre brutto ma buono che fa volare le bici davanti alla luna.
Ma forse quello non è più possibile. Forse quel cinema lì non esiste più. Al posto della banda fratelli dei Goonies degli anni 80 veri ci sono i demoni ultradimensionali e i morti ammazzati di Stranger Things degli anni 80 finti. Il mondo non è diventato più cattivo, lo è sempre stato: solo che forse gli si è incattivito dietro pure il modo di raccontarlo in pellicole da popcorn per tutti, vallo a sapere. O magari, a 71 anni, a Stefanuzzo girano come a qualsiasi coetaneo in fila alle poste. Manca il cuore. Ma tanto, nella marmellata da, in, con, per, su, tra, fra nerd non si nota poi tanto. Basta averci una maglietta di Lanterna Verd... di Sheldon Cooper.
[Ma la storia dell'easter egg nascosto nella recensione? È vera. Un premio a sorpresa al primo che lo scova. E l'indizio? Oh, l'avete già letto... Ah, sì, se fai a tempo a vederlo recuperiamo pure il nuovo Pacific Rim, buoni]
EDIT: il primo Easter Egg l'ha già scoperto Andrea. Ne hai aggiunto perciò un altro...
L'ultimo, ma sicuramente non ultimo, film in cui dei giovini si chiamano tra loro Zio. Ripetutamente. Al prossimo diventi Bill Foster. |
E Wade Watts, quella faccia un po' così, pure se non è mai andato a Genova, ce l'ha pure nel film. Ma tanto si vede in una porzione relativamente piccola dei 140 minuti di pellicola. |
Ok, ci sono il Gigante di Ferro (vi faceva sclerare che nel trailer il gigante buono fosse un'arma di distruzione? Tranquilli, c'è un perché) e Gundam. Non c'è però il robot più amato della storia della TV giapponese (no, non è Mazinga). Seguono rivolte. |
Un mercato infinito di tazze, magliette, pupazzi, meme e citazioni che si allontanano spesso dal materiale originale. Sovente solo un legame remoto e chiaramente dorato con quanto porta il suo marchio. Perché tutti hanno rivisto almeno una volta Ghostbusters e rigiocato a Street Fighter II, ok, ma il resto? Metà del pubblico in sala, ieri, aveva addosso una maglietta con il logo di Lanterna Verde o di Flash, cioè una maglietta di Sheldon di Big Bang Theory. La domanda è: Quanti avranno mai letto una storia di quei personaggi? La risposta è: Oh, non importa mica. È marmellata nerd da social, fa lo stesso.
Al ninja Sho portiamo rispetto. |
E il senso del film è unicamente quello. Spalancare gli occhi davanti alle tre scene spettacolari del film (la gara, quell'hotel lì, la battagliona finale) e lasciar fluire la melassa pop, cercando di coglierne il più possibile. È per questo che Ready Player One va visto sullo schermo più gigante del cinema migliore che conoscete. È per questo che, quando sarà disponibile in raggioblù, a contarne tutte le citazioni potrebbe venirne fuori un 2mila cose che forse non sapevate su. Se accetti il gioco, se, Gunter sulla poltroncina con o senza maglietta di Sheldon, ti butti alla ricerca di quella porzione delle migliaia di easter egg che il tuo occhio è umanamente in grado di catturare, il film funziona. E in alcuni momenti ti farà ingrifare come il Kong acchiappamotodirenato. Altrimenti? Beh, non c'è un altrimenti.
Orson Krennic di Rogue One (Ben Mendelsohn) è qui il pagliazzo Nolan Sorrento. I suoi scambi con I-R0k sono tra i momenti più Thor: Ragnarok del film. |
Diverte? Diverte. È cinema del vecchio Spì? Fa di tutto per esserlo, con tanto di finale così anni 80, per come è raccontato, che manca solo uno spot del tartufonemotta sui titoli di coda. Cosa gli manca davvero, secondo te? Il cuore. Il cuore dei vecchi classici per famiglie di Spielberg. La scena scaldapetto, anche se non per forza luminoso come quello di un extraterrestre brutto ma buono che fa volare le bici davanti alla luna.
Ma forse quello non è più possibile. Forse quel cinema lì non esiste più. Al posto della banda fratelli dei Goonies degli anni 80 veri ci sono i demoni ultradimensionali e i morti ammazzati di Stranger Things degli anni 80 finti. Il mondo non è diventato più cattivo, lo è sempre stato: solo che forse gli si è incattivito dietro pure il modo di raccontarlo in pellicole da popcorn per tutti, vallo a sapere. O magari, a 71 anni, a Stefanuzzo girano come a qualsiasi coetaneo in fila alle poste. Manca il cuore. Ma tanto, nella marmellata da, in, con, per, su, tra, fra nerd non si nota poi tanto. Basta averci una maglietta di Lanterna Verd... di Sheldon Cooper.
[Ma la storia dell'easter egg nascosto nella recensione? È vera. Un premio a sorpresa al primo che lo scova. E l'indizio? Oh, l'avete già letto... Ah, sì, se fai a tempo a vederlo recuperiamo pure il nuovo Pacific Rim, buoni]
EDIT: il primo Easter Egg l'ha già scoperto Andrea. Ne hai aggiunto perciò un altro...
Ready Player One
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: Apr 05 2018
Voto:
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: Apr 05 2018
Voto:
Sono d'accordissimo, sicuramente riceverai al solito critiche di chi non si ferma a leggere o di chi non concepisce che un film possa piacere ma abbia comunque dei difetti.
RispondiEliminaIo ci ho ritrovato lo "spirito" del libro, anche perchè secondo il mio giudizio anche quello vive di difetti molto molto simili, ma leggendoti ho realizzato che è vero, e non ci avevo fatto troppo caso, che il modo di vivere e vedere il discorso anni 80 nel film si perde in un polpettone internetto/attuale...il che sicuramente è dovuto anche al fatto che altrimenti usciva una roba solo per vecchi mentre cosi almeno anche i nerd meno anziani e nerd piu per moda che per altro (e chi lo avrebbe detto mai che sarebbe andato di moda! misteri!) trovano la loro citazione per poter dire "oh hai visto l'easter egg"?
Mi ritrovo molto nella prima critica che ho fatto anche io del futuro distopico che nel film proprio non si percepisce come tale, anzi.
Lascio ai ganter la ricerca dell'uovo che io non c'ho tempo e modo :D
Mi trovo a dissentire: la cosa che secondo me manca è invece proprio quella, lo spirito, la nostalgia funzionale alla narrazione che è presente a manciate nel libro. Passi eliminare in toto certi aspetti/riferimenti per dare dei punti di riferimento noti al pubblico, ma il film è proprio sciapo: la musica è sempre in sottofondo, mai elemento principale, La cultura degli anni '80 è un cartonato e i personaggi non sembrano convinti del fine del gioco.
EliminaHo capito bene? Non c'è Leopaldon? Sono cose che non sono cose... potremmo dar fuoco a Chrome per questo...
RispondiEliminaA quanto pare, almeno nella recensione, è presente... giustizia è fatta.
EliminaPrendendo la prima lettera di ogni didascalia si legge leopaldon :) (anche se “al” è in una didascalia sola)
RispondiEliminaComunque boh, a me non è piaciuto molto il film, sono un po’ in saturazione di citazioni anni 80/90.. peró è divertente e spielberg si vede e si sente. Nella gara in auto mi è venuto in mente che ci avrei visto bene un po’ di elementi da speedrun, invece era molto caotica.. comunque il 2000 cose che forse non sapevate su RPO lo aspetto :)
Complimenti per il colpo d'occhio. Mi sa che ci hai preso!
EliminaBingo per Andrea. Mandami un messaggio su Fb o una mail, ti cerco un premio. Ma visto che questo è stato scoperto così presto, mi tocca aggiungere UN ALTRO Easter Egg.
EliminaE... fatto. Vediamo chi trova anche questo... ;)
D'accordo su tutto, motivazioni, analisi e voto.
RispondiEliminaReady Player One è un buon film che oltre alla struttura mette in scena lo spirito del romanzo di Cline, cambiando però quasi tutto il resto a favore di una spettacolarizzazione di gran lunga maggiore (la prima prova) e dello smodato amore per il cinema di Spielberg, del quale la seconda prova è un inno alla gioia.
La storia funziona, il film diverte e lascia a bocca aperta in più occasioni, ma si, manca un po' di cuore: in alcuni frangenti risulta troppo veloce, non lascia sedimentare, in maniera un po' fredda e distaccata come non mi sarei aspettato.
Ma non posso dire (da comunque profondo estimatore del romanzo di Cline) di non essermi divertito ed emozionato comunque.
Per me un 7 1/2 ci sta tutto.
"Ma forse quello non è più possibile. Forse quel cinema lì non esiste più."
RispondiEliminaIo penso piuttosto che quel cinema lì fosse il connubio di pellicola (buona) e spettatore (giovane = pre/disposto a stupirsi).
Oggi quel cinema non esiste più, perché manca un ingrediente fondamentale ed irrecuperabile: quel tu (noi) non esiste più.
Per altri, per un'altra generazione, saranno altri - forse questo o thor ragnarok, piuttosto che civil war - ad avere la stessa valenza.
Un film come i Goonies è buono - ai confini del buonista - ieri come oggi. Indipendentemente dall'età dello spettatore e dal suo sense of wonder residuo. È proprio una connotazione tipica dei film per famiglie degli anni 80/primi 90. I tempi e la sensibilità cambiano, Hollywoo agisce di conseguenza.
Elimina«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»
EliminaI tempi, la sensibilità, mettiamoci pure Hollywood, saranno cambiati, ma "quel cinema lì" invece resiste quando si scatena la reazione chimica dei 2 elementi che citavo:
per me il primo Pirati dei Caraibi è stato il Goonies degli anni 2000 ed è possibile che questo nuovo lavoro di Spielberg possa essere l'equivalente per il periodo attuale.
Più in generale, quelle pellicole che lasciano nello spettatore un senso di meraviglia, voglia di partire all'avventura oggi stesso, nonché (e soprattutto) la voglia di riavvolgere e vedere tutto da capo, ricominciando così il giro di giostra, sono quel cinema lì che ci ha accompagnato per tanti anni.
Concordo. Il frullatone di generi ed anni è costruito per allargare al massimo la fascia di pubblico, però non è malaccio. Forse questo "difetto" lo nota di più solo chi ha letto il libro ed inevitabilmente nasce il paragone. Così come chi lo ha letto prima, si perde quel paio di "sorprese" relative ai co-protagonisti che probabilmente avrebbero quel minimo di pathos in più. Tant'è vero che, fra le tante scene che mi sono piaciute, quella inedita rispetto al romanzo, quella macro citazione di QUEL film, mi ha esaltato al massimo. Visivamente eccezionale, grazie anche alla base di partenza indubbiamente, ma resa magnificamente nei tempi e nei modi. Da sola varrebbe già il prezzo, secondo me.
RispondiEliminaLetto e molto apprezzato il libro (tre anni fa), visto e molto apprezzato il film. Nient'altro da aggiungere, se non l'ammirazione per tutti i recensori (compreso te), nel mantenere il massimo riserbo per la cosa dell'hotel. E' un segreto custodito come il finale del Sesto Senso, e ringrazio chiunque si sia impegnato a non spoilerarlo (no, non lo sto facendo neanche io), visto che ci sarebbe da scrivere in lettere maiuscole ODDIO E' UNA SCENA MAGNIFICA E CHI SE LO ASPETTAVA MI SCOPPIA LA TESTA!
RispondiEliminaIo, quei 10 minuti, li ho passati con la bocca letteralmente spalancata, perchè non potevo credere che Spielberg avesse deciso di inserire una citazione così complessa, pesante e così, veramente, per quarantenni.
Questo, per me, è valso il prezzo del biglietto e le ingenuità nella trama. Da questo cinema, voglio rimanere incollato alla sedia. Missione compiuta.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminamarie bennet5 aprile 2018 11:22
EliminaIo mi commuovo un po' pensando a tutti i giovinastri che hanno visto/vissuto la scena per la prima volta come il personaggio che la "subisce", e poi uscendo dal cinema se lo va a ripescare. Anche per me, la cosa migliore del film (ho dieci anni in meno di te, ma mio padre mi ha cresciuta nel culto di "quel regista lì", cavolo mi era scappato!).
Credo di aver capito, anche perchè qualcuno ne ha parlato. Ma non sono convintissimo di andare a vedere il film...
EliminaUna goduria dall'inizio alla fine, con un paio di scene da lacrime agli occhi.
RispondiEliminaForse perché il romanzo l'ho divorato ma ho odiato ogni singolo personaggio, soprattutto Parzival, il cuore nell'opera di Spielberg l'ho sentito pulsare. Magari poco ma c'era, l'ho trovato nel ritratto dei due creatori di Oasis, nel desiderio di essere liberi in un mondo virtuale che di "libero" ha poco e nulla.
Concordo però con l'ulteriore appiattimento di Sorrento, scemo come mai nel romanzo.
(Saracinesca??? Really? Bruttamiseria...)
Ecco il motivo per cui adoro le tue opinioni, sono sempre qualcosa in cui mi ritrovo pienamente. Ho adorato RPO, letto al dayone in inglese, non mi attendevo nulla dal film, e sono uscito dal cinema basito. Ho cercato di entrate purificandomi prima nelle acque del "dimentica di essere un nerd di quasi 50 anni", facendomi accompagnare dai miei pichelli di età inferiore ai 10 anni. Perché noi non esistiamo più, ma loro si: per loro è stato come vedere un bellissimo cartone animato, per me è stato un minestrone di ruffianate, con il tentativo di dare qualche tocco di grande cinema (come qualcuno lo ha dichiarato), in realtà con "effetto cuore" zero. Ho odiato in particolare la tristezza del contrasto tra CGI quasi oppressiva e la tristezza dei set nel mondo reale ... vogliamo parlare del salame attaccato con i fili, nel furgone che gira per la città ... con i finti nerd e visori di plastica appiccicati sulla faccia, che si agitano. Ripeto, noi, non ci siamo più, ma con queste "retro bait" stanno cercando anche di prenderci per i fondelli. E comunque anche, purificato, resta davvero una "corazzata potionkin" di film.
RispondiEliminaMi è piaciuto molto, anche perchè, tolte le mille citazioni rimane comunque un bel film con tanto ritmo.
RispondiEliminaMa...SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
La bomba sacra di Worms, prima di esplodere gridava "HALLELUJAH" e qui fa solo Phum!
Che delusione
Non è la bomba sacra di Worms, ma è un riferimento ai Monty Python.
EliminaInfatti! PERO' rimane un problema: la Sacra Granata esplode SOLO al conto di 3. E nel film non hanno contato fino a 3. Non hanno contato nemmeno fino a 4, oppure fino a 2, e non è scoppiata al 5. In ogni caso, niente 3=niente bomba! E che cavolo.
EliminaChe dire? Per certi versi sembra un teen movie anni '80 fuori tempo massimo... io l'ho trovato divertente, anche se più che a un film in sala sembrava di essere ad un puntata di Superflash Nerd Edition :-D
RispondiEliminaBella rece, zio (ops!), volevo dire Doc. Ma per l'altro easter egg non è per caso che centrano i titoli di tutti i film di Stefanuzzo Spì nascosti nel testo? Se non è questo mi sa che ci perderò lo stesso quantitativo di tempo impiegato da Wade nel libro e nel film per capire di che si tratta (ovvero anni e anni)... Proprio oggi è la notizia che anche Armada sarà trasposto cinematograficamente... In questo caso molte meno citazioni e grande affinità con Giochi Stellari...
RispondiEliminaAhhhh quell'hotel !!!!!
RispondiEliminaMeravigliosa sequenza da lasciare veramente a bocca aperta.
Rivedrei il film solo x quella scena.
Mentre la scena della corsa mi è sembrata troppo caotica.
****spoiler ?*****
Da quel che so è stata inserita quella scena perché non hanno avuto il permesso di riprodurre Wargames che era la corrispettiva nel libro
****fine spoiler*****
In generale il film non mi è dispiaciuto anche se sono d'accordo con il doc e in generale con le altre recensioni lette.
Manca il cuore.
Visivamente meraviglioso ma manca proprio la scena Scaldacuore.
L'Easter egg è chiaramente quando hai scritto "Easter egg". Comunque...
RispondiEliminaROVINATORE
ROVINATORE
ROVINATORE
A me il filme è piaciuto molto, soprattutto la parte dell'albergo che è stato un orgasmo cinematografico, tanto da convincere la mia ragazza a vedersi QUEL film dopo anni di "no fa paura".
Ora passiamo in rassegna i buchi di trama che ho trovato (e ce ne saranno senz'altro altri)
1) Ok, Halliday era un genio pazzo nerd quindi ci può stare che non abbia dato indizi neanche ai suoi più stretti collaboratori, ma com'è che la sua compagnia (che viene stabilito è più grande della IOI) non ha anch'essa un esercito di tizi che vanno in cerca di uova? Non sarebbe nel loro migliore interesse tenere Oasis in casa?
2) Ma davvero in un mondo internettoso popolato da nerdazzi che letteralmente non hanno una vita reale ci sono voluti 5 anni a capire che bisognava guidare in retromarcia? L'Internet vero l'avrebbe capito al massimo in una settimana.
3) Quando gli sparano addosso in discoteca, tutti a dire "aiuto ci sparano dobbiamo andarcene". Ma toglietevi i cazzo di caschi, no? Se avessero fatto vedere che per uscire dal gioco servono, che so, 30 secondi di immobilità per salvare i progressi, allora Ok, ma se possono uscire istantaneamente quando vogliono allora...?
il punto 3! Esattamente il mio problema!
EliminaRovinatore!
Anche con la superbomba cazzimma finale, vedi la distruggizione che avanza implacabile, levate er caschetto, no he corri verso un portale o rimani lì imbambolato a vedere distrutti anni di grinding.
E aggiungo altri 2 punti:
4)tutti sanno che Alansorrento ha aggiso tot persone IRL facendo saltare una pila di camper E che ha attivato la superbombacazzimma annientando un intero pianeta (server?) con probabilmente tutti o quasi i giocatori più cazzuti, con più robafiga addosso ed in endgame del gioco. Ora ve lo trovate davanti, ed ha una pistoletta. Come minimo lo corcate di mazzate, sempre che non lo facciate a pezzi e ve lo divoriate crudo.
5) e a proposito di personaggi cazzuti uccisi in numero abnorme. Se quando muori torni un nabbo di 0esimo con due stracci ed un coltellino arruginito, dove minchia sono tutti i nabbi del gioco? Dove sono quelli che stanno a livella'? Dice, negli altri mondi, ok. Perchè una volta vista la diretta della distruggizione totale un nabbo non va su mondo completamente distrutto e loota tutto quel ben di dio per terra?
Ah dimenticavo il più importante:
Elimina6) dove sono le nudeskin? Dove stanno gli avatar di gente che se sta a scopa' in modi assurdi? E dove sono i PK? Ehi quello ha detto che non voleva mettere regole e limitazioni! Quindi cose tipo ban alla pornografia o non si uccidono altri pg al di fuori del pvp non dovrebbero esistere in Oasis! E invece no. Tutti precisini pulitini e corretti. Non è reale. Qualunque cosa virtuale pubblica la rendiamo un letamaio finché qualcuno non mette paletti.
Sul punto 3: d'accordissimo, è una di quelle cose che pur essendo una vaccata devi accettarla e andare avanti, perché sennò anche il dispositivo sarkazzen distruggimondo sarebbero bitcoin persi...
EliminaSul punto 5: LOL, è quello che avrei fatto anch'io, ma fondamentalmente nessuno ci dice che al di fuori del castello non sia effettivamente successo XD
Punto 6: parliamo pur sempre di Spielberg, che t'aspettavi? ;)
Quando ho finito di leggere il libro ho pensato che sarebbe stato impossibile farne un film, bisognava riscriverlo e stravolgere l idea portante di tutta la storia. Il libro è un viaggio nella testa di Cline, c è tutto ciò che gli piace lì dentro, è una scatola magica, la sua personale scatola magica dei ricordi. Il film è godibile e le prove sono spettacolari, ma non c è magia. Sono uscito dal cinema un po' malinconico...
RispondiEliminaConcordo al 100% con la recensione, soprattutto per quanto riguarda la riflessione sul cambio di target che ci sta tutta, ma che è anche il motivo principale per cui sono uscito dalla sala un po' tiepidino.
RispondiEliminaAh, e comunque io ci avevo la maglietta di Sonic, ci avevo.
A me più che gli ovvi cambiamenti delle prove, mi ha dato fastidio la storia d'amore tra Wade e Samantha, troppo veloce (nel libro si percepisce una forte tensione emotiva che culmina finalmente nell'ultimo capitolo, qui a metà film sono già che limonano o quasi), poi lei è troppo bella e simpatica rispetto a quella del libro; anche il rapporto con Aech è stato un pò sminchiato secondo me.
RispondiEliminaNel libro la "storia d'amore" era trattata in modo quasi imbarazzante, ma pure il rapporto tra il protagonista e Aech non è che sia un capolavoro di scrittura, anzi. Non credo che il film possa fare peggio in questo senso :D
EliminaSe è per questo, pure Wade è stato reso decisamente più belloccio. Nel libro, i personaggi, come quasi tutti i giocatori di Oasis, sono obesi. Anche questa è una questione di immagine: i nerd degli anni 80 erano (secondo lo stereotipo) gli sfigati, obesi, morti di figa, con gli occhiali e i denti di fuori. Oggi, abbiamo nerd palestrati e sposati, quindi preferisco che i personaggi abbiano un aspetto normale.
EliminaPreferisco anche io che i personaggi abbiano un aspetto normale, anche perché tutti i miei amici "nerd" degli anni '80 non erano affatto aderenti allo stereotipo nerd che piace tanto a Cline (Cline è uno che scrive poesie sul fatto che le ragazze belle sono sceme mentre quelle geek sono brutte, per dire eh) :D
EliminaIl film non l'ho visto in virtù del fatto che ho mollato il libro a metà. Per me un'opera (il libro) che si fonda per il 98% sulla nostalgia non può essere considerata una buona opera. Oasis per certi versi è un "oppiaceo" alla San Junipero visto in Black Mirror in cui James Halliday ha inchiodato milioni di persone. L'aspetto più distopico per me rimane quello di state ore e ore con un visore sulla faccia per non pensare alla realtà; il desiderio di evadere è corretto ma la situazione descritta nel romanzo è patologica.
RispondiEliminaIn parte mi attira vederlo per lo spettacolo visivo che offre ma credo proprio che non andrò.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaROVINATORE
RispondiElimina"Scelgo la forma di Gundam"
Lì per lì, obnubilato dalla centrifuga di citazioni, mi ero scordato che doveva esserci pure un Gundam, visto nel trailer.
E niente, ho sbroccato.
Stando ai testimoni, ho iniziato a squittire con le lacrime agli occhi. Non sono mai stato così vicino a svenire in una sala cinema.
Per adesso ho fatto due visioni, aspetto con ansia il raggioblu con la sua mezza tonnellata di contenuti speciali.
E siccome al multisala locale la pista dei sottotitoli era fuori sinc di almeno dieci minuti, quella frase è apparsa a schermo quasi sui titoli di coda :D
Eliminal'hanno pescata dal torrente? :-)
Eliminagrande recensione, andrò a vederlo a breve (ho dato la priorità ai robottoni :D )
RispondiEliminaSecondo me il secondo easter egg riguarda la tua frase "Oasis è del resto l'anagramma di Internet. Facciamo finta."
Se anagrammo OASIS mi viene fuori o SOSIA o OSSIA, nel senso che OASIS è il SOSIA di Internet
(oppure più articolata se anagrammo "internet. facciamo finta" mi viene qualcosa come AFFAMATRICE CONTINENTI ahahah )
Bella! Ma no, non è questo il secondo EE.
EliminaViaggio troppo di fantasia
Eliminascusa l'ignoranza, ma chi è Sok? mi manca come pezzo di cultura pop/nerd
EliminaIl MOBA Strike of Kings.
EliminaL’easter egg mica sei tu che citi Spawn nella recensione?
RispondiEliminaNaaaa.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaRiposto il tuo commento senza lo spoiler:
Elimina"Veramente un brutto film. Sono stato facespalmato tutto il tempo. Ovviamente a causare questa reazione è l aspettativa: credevo che Spielberg riuscisse a dare un taglio romantico a questo mondo anni 80 tanto di moda (lui l ha creato!) e invece no. È un frullatone di citazionismo sciapo, il più banale e becero che ci sia. E niente è l inevitabile massificazione del mondo che abbiamo sempre amato. Almeno spero che la sequenza [...] spinga qualche teenager a vedere il film".
Sorry! Non mi inseguire armato di accetta ;)
EliminaVisto Lunedì, aspettavo la tua recensione.
RispondiEliminaIl libro, con tutti i suoi difetti, mi è piaciuto molto, l'ho letto due volte, cosa che raramente mi capita di fare per motivi di tempo.
Dal film mi aspettavo diversi cambiamenti, sia per incompatibilità con la durata di un film, sia per oggettiva impossibilità a realizzare certe scene (War Games) e non mi sono stupito più di tanto, anzi ho apprezzato molto le nuove prove.
La gara iniziale è semplicemente spettacolare, avrei avuto piacere che durasse pure di più e con meno confusione "alla Micheal Bay". Fenomenale l'idea per superare la prova.
Scena dell'hotel da bocca aperta!
Concordo sui riferimenti, si è passati dagli anni 80 ad un citazionismo più diffuso (tra i tanti overwatch, gears of war, praticamente di tutto)
Non si tratta certo di un capolavoro, ma molto godibile soprattutto sul grande schermo.
Spero che chi guardi il film si incuriosisca e legga anche il libro.
"O magari, a 71 anni, a Stefanuzzo girano come a qualsiasi coetaneo in fila alle poste."
RispondiEliminaTerry Pratchett, Going Postal?
Visto settimana scorsa sul megaschermo dell'Arcadia di Melzo nel formato in pellicola 70 mm, questo per confermare quanto dici tu Doc, va visto assolutamente sullo schermo più grande e aggiungerei con il dolby più potente in cui possiate vederlo. Devo dire che nonostante le mancanze e i cambiamenti rispetto al libro, che ho amato, mi è piaciuto un frappo ugualmente, quella parte dell'hotel è stata una genialata!! :)
RispondiEliminaMa il pezzo su "zio" e Bill Foster? Fa parte dell'EE?
RispondiEliminaSi riferisce al fatto che in Civil War viene ucciso dallo zio del Tuono :-)? O che è zio di Tom, che dopo World War Hulk diventa il nuovo Golia (Nero)?
Non si parlava di quel Bill Foster.
EliminaDai, ché il secondo easter egg è facile!
(non è vero)
Marvel first :-)
EliminaIl regista? Il giocatore di baseball? Il politico?
Saracinesca è francese. Manco le basi hanno, 'sti gnuranti...
RispondiEliminaBoh, a me viene in mente il "todopoderoso" che viene da Ortolani da "Due figlie e altri animali feroci", se non ricordo male. Ma non credo sia un grosso Easter Egg :D
RispondiEliminaCmq sto cercando di tirare su una cumpa per andarlo a vedere in Arcadia in 70mm... anche se pure vederlo in IMAX 3D potrebbe essere una opzione :D
Troppo alto come voto, merita un 5 su 10, fuori da Oasis è imbarazzante, troppo lungo e privo di mordente, citazioni nemmeno al top.
RispondiEliminaIl secondo Easter Egg è chella prima immagine del film dove si vede un cartello con scritto "Have you washed your hands" che tradotto suona come "Ti sei lavata le mani tesoro!". Nota citazione di Anna Moroni la cuoca con la vocetta stridula di Antonella Clerici di cui notoriamente il Doc è grandissimo fan.
RispondiEliminaci riprovo perchè sono tignoso, ma tanto non è
RispondiElimina" in, con, per, su, tra, fra"...a scuola me l'hanno insegnata con " in, con, su, per, tra, fra"
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RispondiEliminatrovato il secondo easter egg: leggendo l'ultima lettera delle didascalie delle foto si legge "catanzaro m*r*a", che è tempo di derby
RispondiEliminaDevo dire di aver ghignato come uno scemo davanti a tutta la prova in QUELL'HOTEL. Da nerd, da amante del cinema, l'ho amato forte e duro. Sì, la storia è molto piatta, il finale come non si vedeva da 30 anni, però è fatto davvero bene. E scendono i lacrimoni a vedere pezzi della nostra storia, della storia personale di ognuno di noi, videoludica o solo cinemaniaca, passare per un attimo fuggente sullo schermo. Solo per questo lo amo alla follia.
RispondiEliminaL’EE é “ciclope coglione”(ventuordici,toh!)scritto da qualche parte🤣🤣
RispondiEliminadevo vederlo!
RispondiEliminavoglio più film scaldacuore comunque!
L'unica cosa che non mi ha convinto alla fine della visione è stata la colonna sonora: troppo anni'80, anche se durante la visione mi ha molto divertito.
RispondiEliminaCopio ed incollo una parte della recensione di Sergio Sozzo/Sentieri Selvaggi, che mi mette d'accordo: < La grande intuizione del film è piuttosto proprio la presa di coscienza che questa memoria interna possa diventare giocabile da tutti perché condivisa, accessibile mediante semplici interfacce tecnologiche e leggibile da ognuno di noi in quanto costruita su immagini, sentimenti e passioni che riconosciamo da subito perché appartengono a tutti, ci accomunano tutti.> E concordo che anche se aspira ad (essere un nuovo) ET o Indiana Jones, non ci arriva, però è molto, molto divertente, Ready Player One.
E comunque le magliette dei Rush, e relativi poster, è la prima volta che si vedano in un film di Hollywood.
PS Ancora non ho letto il libro...
Che nelle didascalie vengono presentati tutti gli altissimi cinque tranne Daito perché fa la finaccia?
RispondiEliminaROVINATORE
EliminaNo, è un film di Spielberg per ragazzi, ergo è tutto un volemose bene (pure la scena dell' esplosione della stack House è blandissima)
Premetto che non ho letto il libro. Pur essendo classe 79 è indissolubilmente legato all’immaginario pop - videoludico - cinematografico anni 80 l’ho trovato palloso, scontato e più ruffiano del Nes Mini.
RispondiEliminaNon ho nulla contro blockbuster e super produzioni, anzi, ma in tema di film “nostalgia 80s” ho apprezzato molto di più un indie come Turbo Boy (quasi tenero per quanto approssimativo) rispetto a questa accozzaglia bulimica di citazioni e fan service ad alzo zero.
Sembra un Twilight per maschi, due ore di noia a fette spesse. Avanti il prossimo.
Una delle principali critiche a RPO (il libro) era proprio che fosse "Twilight per maschi", sostanzialmente uno YA novel ma indirizzato a un pubblico di 40'enni. Forse è un bene che il film ampli l'immaginario diventando adatto anche ai più giovani
EliminaDetto che "film senza cuore" è la sintesi perfetta che cercavo di interpretare uscito dal cinematografo...posso dire che, al netto della indubbia marmellata nerd, dai trailer pensavo molto peggio?
RispondiEliminaMi spiego: per me RPO è comunque un film più godibile e "simpatico" del grosso della cinenerderia moderna, il che è un paradosso visto che ne è (o dovrebbe essere) la quintessenza.
Perché oh, perché è tirato via in un sacco di punti, ma a confronto gli ultimi Star Wars mi sembrano fan fiction con strizzate d'occhio (cit.) o idee fintonuove, mentre RPO è un film "vero".
Pure se non sono un fanatico talebano di Spielberg (specie dopo Indy4, ma non solo), mi tocca dire che quell'effetto anziani tiracoppini alla George Miller fa davvero la differenza:
Per me la parte nell'hotel che cita un certo capolavoro di un certo amico di Steven, ma anche solo la regia dietro la corsa e la discoteca valgono più di mezza cinematografia marvel
Ed è quasi tutto in CG, ma non " sembra" CG per il modo in cui è somministrata!
E insomma boh, le millemila mimmate gliele perdonerei...però come dici tu è un gigante di ferro senza cuore per un'epoca senza cuore, quindi non so se lo rivedrò mai...però mestiere, tanto tanto mestiere
Ecco, hai centrato quello che per me è il vero sebso del film. io ci sono andato due volte: la prima, con tutta la caccia alle citazioni, è stata epica; nella seconda volevo godermi la trama e il resto, acorgendomi che... non c'è molto di trama o resto! Intendiamoci, diverte molto, ma ho sentito molti blogger, youtuber e critici affermati che è il miglior film dell'anno per ora.
RispondiEliminaMa anche no.
Niente da fare, ho provato a rileggere tutto l'articolo per vedere se notavo qualche differenza rispetto alla prima lettura di ieri mattina, ma non ne ho notate. Speravo così di riuscire ad individuare l'easter egg aggiunto in un secondo momento, ma ho fallito...
RispondiEliminanon siate pesanti, suvvia...il film è divertente e se non ci trovate il "cuore" è perchè non pensate al fatto che siete (siamo) invecchiati e che nei vecchi film degli anni 80 il cuore lo abbiamo lasciato noi, il nostro io bambino...
RispondiEliminaVedi la risposta a Nathan.
Eliminavisto ieri pomeriggio in una sala IMAX con altri 7 avventurieri con l'età media superiore agli anta.
RispondiEliminache dire, da uno che il libro lo ha amato e che già dal secondo trailer era deluso e sgonfiato... per poi ripetersi che cmq non sarebbe mai stato possibile trasferire TUTTO in un film di 2 ore. Cmq, per com'è alla fine è godibile, ovviamente edulcorato, mancano i momenti più forti, mancano i ragionamenti che portano alle soluzioni (e ovviamente le ricerche sono più veloci ma telefonatissime). come hanno già più volte detto sopra, anni e anni per risolvere enigmi (soprattutto il primo) che si sarebbero risolti in 10 minuti per come sono stati trasposti nel film...
ma alla fine un film di questo tipo non lo vai a vedere per la trama (soprattutto se hai già a memoria il libro non puoi aspettarti il colpo di scena) anche se, visto il forte distacco, qualche bella sorpresa c'è stata. Per il resto... è il RESTO che ti ha trascinato al cinema, per vedere sullo schermone con gli effettoni TUTTO il resto, a guardare gli sfondi invece della faccia del protagonista (il manifesto del sindaco ad esempio...), a cercare ti identificare tutti i millemila personaggi che appaiono per qualche fotogramma nelle scene più concitate, a sorridere ad ogni citazione colta.
Ovviamente ora il post delle 20mila cosa è d'obbligo per capire le almeno 19950 citazioni che sicuramente mi sono perso!
C'era Kong, c'era QUEL film e c'erano le frasi di Morgana ad opporsi a Parzival e questo dovrebbe già soddisfare. C'era Steven che faceva pure il giovanotto! Nonostante questo ho un po' di amaro in bocca soprattutto per la gestione dei 5: era dai tempi di Hook e di J.P. 2 che non vedevo imbroccare male i comprimari in quel modo. Peccato.
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RispondiEliminaPotrebbe essere un refuso ma non credo: il nome di Shoto è scritto come Sho sotto la didascalia: tributo a Sho Tanaka, un wrestler giapponese.
RispondiEliminanel film il personaggio si chiama proprio Sho ed è cinese, non giapponese.
EliminaAllora è uno SPOILER :)
Eliminala cosa si sapeva dalla comparsa delle brochure relative ai personaggi, mesi fa :)
Eliminanel suo essere una minchiata mi è piaciuto un sacco :°D
RispondiEliminaOramai sono già usciti due post successivi ed il secondo Easter Egg non mi pare sia ancora stato scoperto... Che facciamo ragazzi, ci arrendiamo?
RispondiEliminaChiediamo la soluzione al Doc?
Forse riguarda il fatto che l'ultima volta che hai scritto easter egg era con le iniziali maiuscole? Mi rileggo il post con il dizionario antristico per vedere se è collegato a qualcosa...
RispondiEliminaL'ester egg è che Parzival è una versione del biondo di Luzzi invecchiato... coi capelli griggi! Vero Doc? La somiglianza è notevole, e nonostante la mancanza della petta la frangetta è la medesima!
RispondiEliminaPer chi non sapesse cos'è la petta (dialetto ferrarese):
http://digilander.libero.it/Thjodolf/petta.html
Non mi inalbero molto altro. Visto il film e goduto molto. Uno spettacolo per gli occhi. Il cuore si è scaldato un pelo sul finale alla tartufone, ma più per i ricordi connessi ai films del cinema quaglione, che per la scena in se stessa...
Non so se appariva nel romanzo, ma avrei dato un rene per vedere la trasformazione col guanto in forma di Eva01... centra niente con gli anni '80, ma vedere la macchina da combattimento umanoide multifunzione in viola villanzone a scalciare culi a colpi di AT Field mi avrebbe fatto saltare in piedi sulla poltroncina!
Devo dire che ero entrato al cinema con pochissime aspettative e alla fine della fiera mi sono divertito (che non è poco, di questi tempi).
RispondiEliminaCerto sarebbe stato un capolavoro incontrovertibile se...
ROVINATORE
ROVINATORE
ROVINATORE
... Spielberg avesse preso in mano le redini della sceneggiatura e, invece del finalino smorto col giovane sfigato che diventa il capo illuminato di tutta la baracca, avesse fatto in modo di regalare "Cartoonia ai cartoni".
/ROVINATORE
il mio commento ha poco senso dal punto di vista ciematografico, xke' e' dettato da quello che dici mancare al film: il cuore. Il film l'ho visto con mio figlio di quasi 10 anni, esso e' stato obbligato a guardare Gundam e i suoi seguiti cosi' quando a scuola si parlava di pockemon lui citava la cometa rossa....o blade runner etc etc...quindi io mi sono emozionato della sua emozione della sua primma volta con Spielberg al cinema....insomma a me e' piaciuto un sacco
RispondiEliminaIl titolo del film è citato 4 volte in grassetto a dimensioni maggiori del corpo del testo e 2 volte in grassetto, ma con le stesse dimensioni del corpo. Beh: 42, la risposta, quale migliore EE? ;)
RispondiElimina... però forse è più bello questo: confrontando le due liste di preposizioni ad inizio e fine pezzo, nella seconda ne risultano due in più, 'con' e 'tra' --> Contra
EliminaDopo giorni settimane forse mesi sono arrivato a 2 idee sull' easter egg... 1 potrebbe essere il numero di cel del doc nascosto tra le didascalie... Ovvero contando il numero di capoversi di ognuna viene fuori un cel ke inizia con 345...ma mi mancherebbero cmq le ultime 2 cifre ke quindi il doc mi direbbe x avere cosi in premio il suo ambitissimo numero di cel privato.
RispondiElimina2 la frase "al ninja Sho portiamo rispetto mi sembra proprio buttata li di proposito e penserei quindi ke possa essere un anagramma... Ma nn capisco di cosa...Xke sono scarso con gli anagrammi. Allora?? Ci sono andato vicino?? Xo ke fantasia... Ciao Doc
Mi è davvero piaciuto tanto, lo vedo come l'apice della retronostalgia... Non si può fare di meglio dopo questo film.
RispondiEliminaNel frattempo l'ho preso in raggioblu, ma non ho capito se è la mia TV o il formato che fa schifoarcà, sta di fatto che i personaggi sullo sfondo sono troppo poco definiti per tentare di riconoscerne le citazioni. Che sòla.
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