Il giocattolo che volevate tantissimo (e che non vi hanno mai comprato - Saturday night sondaggismo)
Dopo il sondaggismo dello scorso uichénzo sulla delusionefregaturaschifobastardi, questa volta parliamo del giocattolo che desideravate tantiFFimo da rEgazzini, ma i vostri non ve l'hanno mai comprato. Gettando più o meno inconsapevolmente i semi di una vita costellata di momenti di amarezza. L'avete chiesto, avete fatto il diavolo a quattro, ma niente, ciccia(polenta). Cos'era? [...]
La tua triste storia in materia l'hai tirata fuori già più volte. Volevi il Galeone Playmobil. Da affiancare magari al Fortino del West. Costavano tanto, entrambi, ma non dev'essere solo per questo che non te li hanno mai comprati. Con i computer Commodore quei due poveri cristi hanno speso molto di più (però quelli servivano per studiare, no? No, certo, ma allora come balla andava ancora alla grandissima. Funzionava egregiamente). Fatto sta che dei due, Galeon e Fortino, alla fine di anni di dure battaglie inter-generazionali e trattative sindacali, hai avuto solo il secondo. Solo che NON era un Fortino del West Playmobil, ma una versione tarocca con dei pupazzini col ventre tondo scamuffi. È stata la prima e fortunatamente ultima volta nella vita in cui hai pensato seriamente di infilarti nel tunnel della droga, anche se avevi meno di dieci anni.
Voialtri, debopeople? Qual è il giocattolo che avreste voluto con la stessa lucida e bionda disperazione con cui si cercava una Susan, ma i vostri genitori non ve l'hanno mai comprato? Sono storie tristi, ok, ma siete in buona compagnia: tiratele fuori. Tranquilli.
Vedi anche: Giocattoli perduti che solo a pensarci piangete un fiume
No, non è il Pronto Soccorso da Campo |
Voialtri, debopeople? Qual è il giocattolo che avreste voluto con la stessa lucida e bionda disperazione con cui si cercava una Susan, ma i vostri genitori non ve l'hanno mai comprato? Sono storie tristi, ok, ma siete in buona compagnia: tiratele fuori. Tranquilli.
Vedi anche: Giocattoli perduti che solo a pensarci piangete un fiume
Premesso che da casa mia sono passati parecchi computer a partire da vic20 e zx spectrum ma mai consolle (la prima in assoluto la ps 1)... da bambino desiderai tantissimo il game Boy.. al mare credo di aver consumato quello degli amichetti tra megaman e Tetris. Beh a Natale mi arrivo un pacco con le dimensioni del portatile nintendo. Momento suspance.. scarto e vedo una insulsa trackball per Amiga 500.. penso ad uno scherzo... apro e invece era proprio una trackball.. La cosa che mi ha lasciato perplesso è che aveva la stessa forma del gameboy. Se trovo una foto la pubblico. Ovviamente ora mi sento uno stupido ma da bambino il mondo non è fatto di numeri e razionalità.
RispondiEliminahttps://goo.gl/images/yTECqk
RispondiEliminaEccola.. con quel suo angolo smussato che ancora mi sfotte.
Legoland cittá: autogrú gialla. Mia madre, buonanima, aspetto talmente tanto a comprarmela che andò fuori produzione. Ovviò con un rover legoland spazio. Ma, nonostante i quasi 37 anni, l’autogrù mancata ce l’ho ancora ferma nel gozzo.
RispondiEliminaUno dei pochi LEGO che ho avuto è stata proprio la gru gialla. Me l'hai fatta tornare in mente adesso. Lacrimoni, era bellissimo giocarci.
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RispondiEliminaSenza pensarci neanche un secondo: i cinque Predacons.
RispondiEliminaAncora ricordo la scena, avrò avuto dieci anni, fulminato sulla via di Damasco da una vetrina di un negozio di giocattoli milanese che oggi molto probabilmente non esiste più.
Ho ammirato ogni singola scatola delle cinque, ho fantasticato sull'artwork e sulla immensa figura di Predaking, ho dato un'occhiata al prezzo.
E ho rabbrividito.
35.000 lire del vecchio conio a scatola, che per 5 faceva...
Non ho avuto il coraggio di dire niente a mio padre, mi vergognavo troppo a chiedere un regalo che costava tutti quei soldi.
Trent'anni dopo me lo sono comprato (edizione reissue del 2014 con parti in die-cast), con sommo godimento.
Il commodore o il vic 20.
RispondiEliminaNon capivano che senso avessero 😧
Il piccolo chimico. E non mi è stato mai comprato non perché costasse un occhio, ma perché non faceva parte dei certificati giochidafemmina, mi hanno regalato un numero impressionante di algide stronze che costavano molto di più, per dire. Potevo giocare con i giochi da maschio di mio fratello, ma non possederli, anche le poche macchinine di mia proprietà erano rosa e dalle carrozzerie e modelli quanto meno discutibili...
RispondiEliminaDAVVERO!?
EliminaPorca miseria, sono tutto il contrario di un femminista, ma quando da piccolo ho voluto Flutterina mio padre non ha battuto ciglio e me l'ha comprata senza pensarci sù neanche un secondo!
Noooo, questo è brutto brutto brutto, alla faccia delle tre scienziate Nobel per la chimica Curie, Juliot-Curie e Yonath.
EliminaCi fosse stato Google magari li convincevi.
Sisi. Tutt'ora lo rinfaccio a mia mamma, che col senno del poi (dopo aver visto quanto son state apprezzate le varie Barbie) si è scusata. Per compensare all'università ho preso un corso di laurea scientifico, così posso giocare con tutte queste cose belle <3
EliminaOh la lista sarebbe lunghina...limitiamoci a due/tre...
RispondiEliminaIn primis il Galeone Playmobil anche x me.Non me lo prendevano...e ho tentato x settimane di prenderlo con i coupon di Topolino...niente da fare...
Poi la pista delle automobiline Polystil desiderata x anni e anni...e tutt'ora anche se ho 41 anni se vado in un reparto giocattoli ho la tentazione di prenderla...
So che mi farò odiare, ma devo dirlo: io e mia sorella invece ricevemmo una pista Polistil in regalo un Natale senza averla mai chiesta (ma ci piacque tantissimo e poi ci abbiamo giocato molto, anche se era un patetico 8 di base con cui non è che si potesse fare chissà cosa...). Latore del regalo: lo zio trentenne, che cercava la scusa per comprarla, ma che era purtroppo sfornito di nipoti maschi XD
EliminaComunque, se ti può consolare, al sondaggio della settimana scorsa ero tentata di segnalare proprio quella, come gioco sòla (non l'ho fatto solo perché, appunto, ci divertimmo lo stesso e perché, in fondo, non l'avevamo cercata). Quelle piste infatti avevano un problema (o almeno l'aveva la nostra): le macchinine correvano su dei "binari" metallici, ricevendo l'impulso attraverso dei contatti in rame a treccia fissati e semplicemente ripiegati sotto la scocca. Peccato che il binario si elettrizzasse con l'uso ergo attirava un sacco di polvere, e dopo pochi giri suddetta polvere ricopriva la treccina di rame e le macchinine si fermavano all'improvviso. Morale della favola: ogni 10 giri o giù di lì, passavi due-tre minuti a togliere bioccoli di polvere dal sotto delle auto... Due p*lle! XD Altro che quello che vedevi nello spot! :P
Idem per il Galeone Playmobil (che ancora mi manca) ed una qualunque Scatola Lego delle serie "treni" fra il 1980 e il 1986 (Che sto collezionando da pochi anni con enorme dispendio di tempo e denaro...)
RispondiEliminaDue cose fortemente desiderate e mai avute, diversissime tra loro: la bambola che cammina se la tieni per mano e la nave dei pirati dei Lego.
RispondiEliminaCerco di dare un senso a queste mancanze pensando che effettivamente quello che mi è stato invece concesso, spesso si è rivelato una delusione.
Io una bambola che camminava l'avevo (Rossana di Italocremona, non quella bionda, però), e potevo anche non tenerla per mano. Peccato che il tutto dipendesse dall'attrito che la pupattola riusciva a fare sul pavimento grazie allo strato di gommapiuma che aveva sotto le scarpine di plastica. Staccatosi quello, non è mai più stata in grado di stare dritta ^^;
EliminaTi può aiutare, questo? XD
Non ho molti dubbi.
RispondiEliminaDiaclone il Grande (rigorosamente letto come si scrive) con i suoi "dianauti magnetici".
Mai ricevuto perché... Beh, perché i miei non sono mai stati di larghe maniche con i regali giocattolosi, e il caro Diaclone era grande pure nel prezzo, se non ricordo male.
fulminato anch'io dal Diaclone... dalle sue piste d'atterraggio nelle gambe, dalla sala operativa nel torace...e da tutto il resto
EliminaCredo tutti attirati dalle tendenziose pubblicità di Topolino....
EliminaVoltron, quello con i 5 leoni in plastica, che montato era sui 30 cm..lo volli tantissimo, e già avevo Devastator che all'epoca era tanta roba, ma niente da fare.
RispondiEliminaQuando finalmente mia madre capitolò, dopo più di un anno, non si trovava più il leone nero, e ciao..
lo aveva un mio amico, l'ho sempre voluto. lui lo teneva in camera, montato, immobile e non ci giocava mai. che spreco!
EliminaStarQuest!no way
RispondiEliminaHo desiderato tantissimo ai tempi delle elementari il primissimo Gordian componibile... ma a posteriori, vista la fine che anno fatto le altre sciccherie da collezionista che avevo (mach patrol trasformabile, VF-
RispondiElimina1 trasformabile in metallo,micronauti ecc..), forse è stato meglio così. Le pinguine saranno state contente di aver giochi gratis per i marmocchi urlanti, ma vederne le quotazioni nel mercato dei collezionisti ora grida vendetta al cielo!
Io avevo un gordian grossino... il leggero problema erano le braccia a matrioska che nelle mani di un bambino dopo qualche tempo facevano una pessima fine...
EliminaSon pischello rispetto alla media antrista, quindi mi limiterò a tre: il millenium falcon lego, una spada laser di quelle da con l'illuminazione fighissima e il Duel disk della prima serie di yu gi oh, tutti e tre ancora non in mio possesso, sob.
RispondiEliminaCommander...
RispondiEliminaE a suon di frequentare l' Antro è andata a finire che me lo sono comprato a 40 anni e ho piazzato la scatola sul comodino accanto al letto. E' la prima cosa che vedo quando mi sveglio. Commento della moglie: "Te sei grullo!"...
Io volevo a tutti i costi la macchinina della Peg Perego :-) niente da fare, ho dovuto aspettare di essere maggiorenne e guidare un'auto vera...
RispondiEliminaFlauer
RispondiEliminaIo ci potrei riempire una stagione dei post dell'Antro con i miei giocattoli negati ma uno in particolare lo cito. Scusate lo contestualizzo che fa ancora più male. Un Natale compilammo la lista dei regali: mia sorella chiese Barbie ballerina, mio fratello il casco per la BMX e io Big Jim indiano (giuro esisteva, ce lo aveva il mio vicino di casa, che invidia!). Il giorno di Natale mia sorella scartò una bellissima Barbie ballerina con un tutù da prima ballerina della Scala, mio fratello un bel casco rosso e io...una scatola di costruzioni! Potete immaginare la delusione credo di aver rovinato il Natale a tutti.
Per fortuna sono una che si adatta e alla fine ho apprezzato molto quelle costruzioni (happy end).
I Cavalieri dello Zodiaco.
RispondiEliminaIl massimo che mi sono beccato era un cavaliere del toro tarocco cinese alle bancarelle della festa patronale -.-
L'optimus prime autopompa gigante bellissimo della serie rid.
RispondiEliminaCaso atipico, se non me lo ebbi mai non fu perché costasse troppo o altri motivi, ma perché iniziai a vedere i cartoni animati quando erano ormai repliche delle repliche e quindi i giocattoli abbinati erano ormai ovunque esauriti
Sirio il dragone nell'armatura prima versione con l'elmo a testa di drago, quel maledetto dragone di smeraldo con l'elmo a coroncina mi han preso :-P
RispondiEliminaChe brutti ricordi mi hai scatenato, mia madre ha sempre negato ma sono certo che mi abbia buttato un po'i di pezzi di armatura facendo le pulizie (e comunque le spalle di quell'atmatura tenevano su il pettorale e stavano al loro posto molto poco, se ti può consolare)
EliminaMotoscafo radiocomandato Gig Nikko. 179.000 cocuzze di impossibilità nel 1986 o giù di lì.
RispondiEliminaAlmeno due....
RispondiEliminaIl castello dei lego
e
L'isola di Fuoco
Per la mia anima corsara anche il galeone playmobil era in toplist,ma fortunatamente ce l'aveva un amico e c'ho giocato un sacco comunque .
Anche io non ho dubbi: Gordian!
RispondiEliminaEra la versione componibile con tutti e 3 i robot di Gordian (con quei nomi assurdi e bellerrimi di Protesser, Delinger, Garbin) e il pilota che entravano uno dentro l'altro.
Ce l'aveva il solito bambino ricco odioso, vicino di casa della casa estiva. Che ovviamente non mi ci faceva nemmeno avvicinare "altrimenti lo rompi".
Costava un botto di soldi all'epoca e continua a costare un botto do soldi adesso (almeno 3-400 carte sulla Baia)
Agevoliamo la foto:
http://www.giocattolivecchi.com/public/_forum_pic/762553/Gordian4.jpg
Al secondo posto ci metto invece un altro robot componibile, il God Sigma.
Quello invece ce lo aveva un bis-cugino che anche se mi ci faceva giocare però abitava in un'altra città e ci vedevamo tipo due volte l'anno! :-/
Agavoliamo foto del robot con le gambe giganti:
https://www.chogokindx.com/wp/wp-content/gallery/popy-godsigma-dx/sigma03.jpg
Piangiamo...
Pensa che la prima edizione in condizioni perfette di Gordian sulla Baya arriva al millino
EliminaIo lo avevo e adesso penso che sia stato riciclato non so quante volte in vari oggetti di uso comune.
EliminaSi penso che anni e anni orsono sia stato buttato... Sarei ricco se avessi ancora i robottoni di quando ero "piccolo"
lo aveva un mio amico.. con dentro l'omino gommoso.. stupendo.. e pesante!
EliminaMi sa che avevo proprio questo.. però non ricordo la pantera, magari era una copia... boh :°D
EliminaLa pista col doppio giro della morte delle Micromachines, quella dentro la scatola a forma di valigetta. La cosa più triste è che mia madre era d'accordo, ma non l'abbiamo mai trovata in nessun negozio.
RispondiEliminaIo volevo immensamente il Danguard trasformabile,era bellissimo,ma niente,mio padre di comprarmi robot non ne voleva sapere.....avevo lego da aprire un negozio,ma io volevo il danguard!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminail vero professionista usa i lego per fare i robottoni trasformabili. Da piccolo ero in fissa con Vultus V e mi facevo con i lego millemila versioni di robottoni componibili da 5 astronavine (non a livello di quelli che si vedono ora: trent'anni e passa fa i pezzi erano meno versatili ed ero un bimbo)
Eliminaio coi lego faccio ancora gli Evangelion, ma uso l'App Lego Digital Designer. E' "virtuale", non è la stessa cosa, ma hai una quantità di pezzi e colori infinita e la moglie non mi rompe l'anima per il casino in casa...
EliminaIl Saltaragno, e in cambio ho avuto un paio di racchette da tennis con palla di spugna
RispondiEliminaIo volevo il Sega Master System e invece mi ritrovai l'Atari 7800...
RispondiEliminaIl leone blu di Voltron con la principessa Aurora dentro, che, una volta comprato, avrebbe sicuramente attivato la modalità richieste pedanti per gli altri leoni, perché averne solo uno è un peccato. Sarà stato questo il motivo del mancato acquisto da parte dei miei?
RispondiEliminaEh, il galeone Playmobil pure qui. Era il traguardo che i miei mi promettevano per ogni possibile traguardo (fai il btaco con onna, promozione, etc - non pe so fosse un problema di soldi). Ovviamente sempre rimandato alla promozione dopo, e mai arrivato. Poi uno si chiede perché si diventa quarantenni falliti e disillusi...
RispondiEliminaLa maglieria magica. Volevo fare il dannato tubo di maglia inutile. Ce l'ho ancora qui mannaggia.
RispondiEliminaNon so se può lenire: nella vetrina di una maglieria ho visto la versione "professionale", si chiama Mulinetto. Credo produca tubi altrettanto inutili, però sono più grandi, quindi se ne possono ricavare, beh, dei tubi.
EliminaDomanda: visto che erano gli anni '80, quei tubi di lana si potevano almeno usare come scaldamuscoli?
EliminaEssendo stato già baciato dalla fortuna coi Masters (Castle Greyskull, Snake Mountain E Eternia, poi perduta come già raccontato su queste frequenze) intorno agli 8-9 anni iniziai a sbavare tantissimo sulle Console di mio cugggino: SNES e MegaDrive nel fantastico mondo degli sprite 16-bit.
RispondiEliminaMa mio padre, ingegnere elettro-informatico degli anni ‘70 cresciuto a schede perforate, insistette che “No..quelli li usi solo per giocare..se vuoi un computer, ti regaliamo il Commodore 64 così ci studi e programmi!”..a un bambino di 9 anni!
E Commodore 64 fu..col suo bel BASIC e le cassettine..solo anni dopo arrivò un Game Gear (deludente IMHO)..
Sarà un caso che ancora adesso il mio sogno proibito (a parte recuperare Eternia vabbè) è comprarmi tutte le repro e giocare a tutti gli arcade possibili??
Il galeone Playmobil, lo aveva un mio amico, non vi dico l'invidia.
RispondiEliminaCavolo a me non viene in mente niente eppure di cose che volevo ce n'erano a quintali... Se mi sovviene qualcosa vi aggiorno
RispondiEliminaio ho sempre voluto una pista per le macchinine, sempre. Poi, un filino più grande, ho avuto una mini 4wd che mi ha parzialmente consolato, perchè con un mio amico abbiamo tentato invano di costruirci una pista, ma il risultato fu pessimo
RispondiEliminaLa macchina peg Perego. Visto che i miei non lalvolevano comprare, l'ho chiesta con paziente regolaritr a Babbo Natale per almeno 4 natali di fila. Senza successo.
RispondiEliminaIl Dino Megazord! Che tristezza infinita, mi ricordo che i miei l'avevano comprato per regalarlo ad un amico di famiglia per il compleanno ed io, io invece, una infiocchettatissima.
RispondiEliminami accodo a quelli che volevano la macchinina peg perego (mi comprarono la moto della polizia, ma io volevo la macchina) e aggiungo la pista della polistil, gli unici due giuocattoli che non sono mai riuscito a farmi comprare, per il resto io ero il bambino ricco e viziato a cui compravano tutto quindi non mi è andata poi così male
RispondiEliminaIo non ero ne ricco ne viziato ma avevo il culo di essere l'unico e il solo quindi nonna,zie,genitori convergevano solo su di me,e tutto sommato mi è andata bene
EliminaMi rifaccio direttamente all'immagine che hai messo tu, Doc.
RispondiEliminaMa nel mio caso era il castello medievale dei Playmobil....quante Befane ho maledetto!
Adesso prima o poi lo regalerò a mio figlio :-)
Ancora nego loro il saluto per non avermi regalato l'allegro chirurgo e il pupazzo che ci facevi la nanna dentro!
RispondiEliminaIl Pisolone! L'avrei voluto anche io, ma nada ^^;
EliminaNatale '85 , spese con la zia. In un negozio di giocattoli in un paesino di campagna mi è capitato tra le mani un caccia VF-1 Valkyrie di Macross , originale giapponese finito lì chissà come ( e no, non era della Matchbox e non era ancora uscito "Robotech" in Italia). "Ovviamente" mai preso e lasciato lì....
RispondiEliminaIl NES. Mi dovetti accontentare di un sega master system. Il pretesto fu che erano finiti. Secondo me la vera ragione e’ che costava troppo. Vedendo pero’ il bicchiere mezzo pieno, ho potuto godere del meglio dei due mondi. A casa mia si giocava con quello e a casa del mio migliore amichetto dell'epoca con Mario, DD2, Zelda e tutta la cumpa nintenda.
RispondiEliminaSicuramente il castello medievale della Lego, non so quanto costasse, però potevano accontentarmi porca miseria...
RispondiEliminaBeh, per quanto mi riguarda è facile: Optimus Prime o meglio, Commander, come lo conoscevo all'epoca. Lo desideravo talmente tanto che spesso sognavo di averlo e nel sogno pensavo: ora me lo tengo stretto stretto e quando mi sveglio lo avrò ancora con me...sapete già come finiva la storia...sigh
RispondiEliminaIl TGV della Lima. Promessomi per Natale, mi arrivò invece un più economico Shinkansen prima serie. Che col tempo ho imparato a apprezzare, anche se mi faceva un po' strano quella faccia da 747.
RispondiEliminaCi ho dovuto pensare parecchio ma credo sia il
RispondiEliminaDia-Battles o il Dia -Attacker...ma più il Dia-battles per il colore più vivo.
Il realtà di richieste ne facevo un po' troppe e mio padre buonanima non me la dava mai vinta! Poi ogni tanto mi regalava qualcosa ma non era mai qualcosa che volevo...quando si dice la jella...
Il castello di grayskull,Lo ricordo ancora dietro quel vetro pieno delle "zampate" di altri bambini
RispondiEliminaHeroquest!
RispondiEliminaRicordo che lo vidi in negozio e lo chiesi.
Mio padre mi disse: "Ora no, a Natale!"
E poi arrivò Natale e venne esaurito.
Con il tempo iniziai a pensare che fosse qualcosa di introvabile,ci persi la speranza.
il Dolce Forno!!! Caspita quanto lo volevo!!! I miei non me l'hanno mai comprato semplicemente perchè avevano paura che bruciassi casa... Ricordo che andavo sempre da un'amica cui erano toccati in sorte genitori più impavidi e facevamo delle schifezze che manco un gatto randagio.... Da grande sono del tutto inetta ai fornelli. Forse avevano ragione i miei.
RispondiEliminaMia sorella il Dolce Forno lo ebbe, e io sto ancora dando la caccia al ricettario fra le soffitte di casa, perché una frittata al prosciutto buona come quella che riuscimmo a cucinarci un giorno, non l'ho più mangiata XD
EliminaNo, davvero, siamo riuscite a ricavarci anche roba (molto) commestibile (in porzioni da gnomi), giuro! ^^
peccato non lo facciano più, perchè me lo comprerei!!! Inoltre adesso, con tutti questo cooking show, andrebbe anche a ruba
EliminaQuesta per me è troppo facile: lo pterodattilo dei Dinorobot.... invece di quello ( esaurito) mi hanno preso lo stegosauro.... no comment...
RispondiEliminaIl Castello di Grayskull. Ne soffro ancora 😔
RispondiEliminaIo ero affascinata dal Castello di Grayskull e dai suoi abitanti bombati di steroidi. Solo che erano giochi da maschio, quindi mi vergognavo a chiederli, quindi non li ho mai chiesti.(Sospiro)
RispondiEliminaIn effetti io volevo StarQuest.
RispondiEliminaNon c'havrei giocato con nessuno perché vivo in una zona molta isolata, ma non mi importava, io non giocavo MAI con qualcuno per cui...
Mi regalarono l'espansione degli Eldar, quella dei Dreadnaught, ma il gioco base MAI.
Non ci facevi nulla col gioco base, figuriamoci con l'espansione...che beffa :(
EliminaPer me a dire il vero la beffa più grande fù quella fattami da miei due zii che mi regalarono DUE MANTENNA!
EliminaGià Mantenna di suo...ma addirittura DUE!
io alla fine li presi tutti e 3, ma non trovavo gente veramente appassionata sembrava di dover supplicare per farci qualche partita...sembrava di giocar da solo con 3 manichini...
Eliminaunica nota stonata...dalla'exp degli eldar non uscirono le carte...ero poppante non sapevo che cacchio fare...buuu
seba se ha ancora le carte te le compro :(
Mi sa che non ho più niente, devo controllare.
EliminaUNO SGUARDO NEL BUIO.
RispondiEliminanon so se vale nella categoria "giocattoli": ma andavo in libreria per sfogliarne (sbavando) i manuali... e non ho mai saputo perché non mi arrivò: e dire che casa mia era piena di libri!
Eppure si vede che i miei genitori non erano convinti, oppure io non lo chiesi con l'insistenza che, a tre decenni di distanza, riconosco che avrei dovuto avere.
(Oppure credevo già, inconsciamente, di non avere la stoffa da dungeonmaster, ma solo da giocatore - sbagliando)
il mio PRIMISSIMO gdr...
EliminaLACRIME!
anche io ho tanto sognato "Diaclone il grande"...meraviglia delle meraviglie del negozio di giocattoli "Mastro Geppetto" di Palermo... dietro quella vetrina passai pomeriggi...
RispondiEliminaIl Lego treno giallo 7740,del 1980. Voluto tantissimo e mai ottenuto dai miei genitori. Ero anche disposto a rinunciare ad altri regali pur di averlo (era periodo di Natale), ma non c'è stato verso... Ho avuto poi il treno merci ma non era la stessa cosa e poi altro è uscito di produzione. Lì ho iniziato il mio percorso verso l'auto distruzione.
RispondiEliminaI micronauti! Io avevo quello nero ma quanto mi sarebbe piaciuto quello bianco!!
RispondiEliminaIo avevo quello bianco con anche il suo cavallo (Force Commander e Oberon, mi pare) e avrei voluto anche il Baron Karza nero! :D Quegli altri colorati, verdi e rossi, no: un cuginetto aveva quello verde, ma la testa era brutta, da zimbello spaziale.
EliminaPer il resto, non mi è andata così male: ma io non ero uno che rompeva troppo le scatole con i giochi. Ricordo però che desideravo moltissimo le cinque Supercar Gattiger da montare, sarà stato il 1978 o poco dopo, ma visto il prezzo di UNA sola macchina non ebbi mai il coraggio di chiederle ai miei. Ero un bambino abbastanza responsabile :)
La bellissima monorotaia dei Lego.
RispondiEliminaMi andava bene sia quella cittadina che quella spaziale (quella che compra Pozzetto nel film "Da grande", per intenderci). Ma avuta nessuna delle due, costavano troppo (oltre 200.000 mila lire).
A discolpa dei miei posso dire di averne comunque ricevuti una caterva, di Lego
Stavo per rispondere anche io la monorotaia dei lego. A 8 anni afferrai la scatola della spaziale ed andai alla cassa poco prima di natale sperando in un gesto di clemenza (modalità faccino da cane bastonato).
RispondiEliminaNon mi andò per nulla bene e fui rispedito da quel saggio uomo che fu mio padre a renderla sullo scaffale... ma il cuore piange ancora
io volevo terribilmente un microscopio (vero), mia mamma si informò ma costavano veramente troppo, non ho fatto i capricci ma fu una dolorosissima delusione.
RispondiEliminaNemmeno con il maledetto galeone playmobil la spuntai.
Ma ho avuto tantissimi altri giocattoli da piccolo, non mi posso lamentare dai.
Il castello dei Lego lo chiesi per il Compleanno (26/05) ed arrivò il Natale dopo (dimenticato da mia madre in un armadio...) ma ciò che volevo da bambino era il Daitarn 3 trasformabile che vendeva anche il Postalmarket, solo che l'ingenuo che scrive pensava costasse troppo e non ebbe il coraggio di chiederlo. Non vi dico la delusione del Natale dei miei 7 anni quando, i miei genitori,lo regalarano a mio cugino di 3 che ovviamente smontò senza neanche sapere cosa fosse...
RispondiEliminaQuelli che mi sono rimasti impressi sono due: il Devastator. Ricevetti il Computron, probabilmente i miei non avevano capito o non lo avevano trovato. C'è da dire però che il Computron ce l'ho ancora). Altered Beast Gig Tiger. Anche quella volta ricevetti un altro gioco, American Gladiators :(
RispondiEliminaDi Altered Beast Gig tiger io avevo la versione OROLOGIO!
EliminaIo ero sensibilissima agli spot giocattolari, per cui mi sa che di cose chieste e mai ricevute ce ne siano state un enorme quantità. Una che ricordo con chiarezza fu sicuramente la casa di Barbie con l'ascensore:
RispondiEliminahttp://2.bp.blogspot.com/-_cGk7eDRapQ/USaY0CrJGfI/AAAAAAAAAug/nIA2gLd5lGo/s1600/1974-barbie-townhouse2.jpg
Non so perché mi fossi fissata tanto (avevo un paio di Barbie e il brand mi piaceva, ma non ero una grande patita dell'algida stron*a), ma sono certa di averla chiesta più volte, senza successo alcuno.
A decenni di distanza, ho mentalmente dato ragione ai miei genitori, visto che il costo era spropositato per quello che, in definitiva, era solo un pannello di cartone colorato intervallato da qualche pezzo di plastica, ma ai tempi...
Mi ero talmente incaponita che, anni dopo, provai a costruirmene una da sola, foderando degli scatoloni di recupero con sfondi "arredo" disegnati da me. Non sono mai riuscita a montarli uno sull'altro come Dende comanda, e a farci un ascensore, com'era la mia intenzione, ma almeno mia sorella (la vera patita di Barbie di casa) si divertì molto a usarli :)
Ah, le ore passate a salivare davanti alla vetrina del negozio di giocattoli per bambini ricchi! Al centro trionfava un imponente Gordian, robot matrioska, il cui prezzo superava abbondantemente le 100.000 lirette dell'epoca (primi anni '80, sigh). Non ci fu verso di convincere la mia famiglia di sborsare cotale cifra.
RispondiEliminaAnni dopo, all'epoca dell'università, si studiava a casa di un compagno di corso ricco. Nella sua camera, in cima a uno scaffale notai che teneva accatastati alcuni vecchi giocattoli. Tra questi c'erano i resti massacrati e impolverati del Gordian. Ricordo ancora il magone che mi prese a quella vista.
Mister Muscolo della Harbert. Qualche anno dopo, l' Alfa 75. :0)
RispondiEliminaCe ne sarebbero tanti, la Mach Patrol, Gordian, God Sigma (conservo ancora la letterina a Babbo Natale con disegno), tutti robot costosissimi mai ricevuti credo più per principio, perché altri regali costosi li ricevetti (in casa abbiamo tuttora un calcio balilla da bar, per esempio). A tutti questi ho potuto giocare a casa del mio miglior amico che li condivideva con generosità, così da non farmi troppa invidia. Il mio voto però va a quello che, in conversazioni da ventenni, è stato eletto a supremo sogno mai esaudito. E dai commenti risulta che non sono il solo. L'unico, straordinario, leggendario DIACLONE
RispondiEliminaLa Dictator 4WD, rigorosamente rossa, rigorosamente prima serie.
RispondiEliminaMa costava davvero una fucilata.
Amen.
mmm....forse si anche io il voltron pero' quello che potevi mettere i pupazzini dentro. Andavo all'asilo quando lo vidi, lo chiesi e mi arrivo' quello di metallo piu piccolo.
RispondiEliminaQuando l'anno dopo mia madre mi disse: x natale puoi chiedere solo UNA cosa, risposi ok una cosa chiedo: Tutti i masters! Incredibilmente me ne arrivarono una caterba.
Voi direte: che fortuna sei stato accontentato!
ehmm... ni.
L'anno dopo i miei ristrutturarono casa e portarono tutto in un magazzino da cui non torno' nessun masters, forse rubati, forse buttati. chissà....
Idem per la casa di Barbie con l'ascensore, ma anche il Ciccio bello "cinese" (no, quello biondo no, mi faceva schifo. E comunque secondo me non era cinese ma japon) e la bambola Pritti Millemosse della Furga. Ora ne ho 4, per inciso... Che meraviglia essere adulti e lavorare, puoi toglierti tante soddisfazioni....!
RispondiEliminaIo ho sempre desiderato con tutto me stesso il supertecnologissimo Emiglio Robot!Ancora ricordo le maledette pubblicitá dove lui trasportava piatti e cose del genere e i bimbi erano felici..e per dirla alla DocManhattan maledetto E-meenchio Robot!
RispondiEliminaL'ho appena visto buttato nella spazzatura, il tempo di girare dalla strada e non c'era più.
EliminaNon ho il minimo dubbio:l'allegro chirurgo.
RispondiEliminaAi tempi di soldi in casa ne giravano e, bene o male, bastava aspettare le feste comandate per avere quello che volevo (che nostalgia gi anni 80 e i genitori yuppies) ma Eternia non me l'hanno mai presa. Sbuffa.
RispondiEliminaVoltron.
RispondiEliminaE invece: manco un leone.
Che brutte cose che mi fai ricordare! Il rescue rig di big Jim! Il camion di pronto intervento col braccio col cestello e mille attrezzi. Complice quel diavolo di Topolino era il giocattolo che più volevo ma nei miei ricordi costava quasi come un vero camion. Vedo ora che con 50 euri ne vendono uno... quasi quasi..
RispondiEliminaQuesto post e i relativi commenti sono unt uffo nella nostalgia! Quando ero bambino avrei fatto carte false per avere il galeone dei pirati Lego. I miei genitori, credo per questioni economiche, mi presero... il galeone del governatore, che rispondeva al requisito "essere un galeone" ma era grande tipo la metà, aveva meno personaggi, meno cannoni, meno tutto. Non aiutò il fatto che uno dei miei amichetti dell'epoca avesse ricevuto il suddetto galeone piratesco...
RispondiEliminaAnni dopo fu il turno del SNES, ma tecnicamente questo mi fu regalato, anche se solo quando ormai era già uscita la PS1.
Pure io mi limito a due giocattoli: in primis il galeone playmobil, sogno di molti di noi a quanto pare... E in secondo luogo la macchina del capo dei m.a.s.k nn ricordo come si chiamasse, ma con le portiere ad ala di gabbiano, rossa... Figherrima!
RispondiEliminaMolti giocattoli comprati , molti anche da solo mettendomi i soldi da parte con lavoretti e creste varie (soprattutto cavalieri dello zodiaco). Uno inavvicinabile che il giocattolaio del paese metteva in cima allo scaffale perchè fosse chiaro che era inarrivabile fisicamente oltre che di prezzo. Lo storico , leggendario , Commander G1 (altro che optimus coso) quel camion di metallo che da solo aveva più carisma di qualunque altra cosa fosse stata in tv ai tempi. Lassù in cima allo scaffale fiero con la targhetta 60 mila lire ai tempi erano così tanti soldi che avrei rischiato ceffoni solo a chiederlo ! e mi sarei sentito in colpa anche solo a pensare di chiederlo ! Devo dire comunque che oggi sarei tentato di prendere un masterpiece di Commander ma con quei prezzi l'effetto più o meno resta lo stesso !
RispondiEliminaIo volevo il gameboy pocket. Siccome nell'intorno dei miei 10 anni mi sceglievano per portare le fedi ai matrimoni, ci fu un'occasione nella quale arrivai parecchio vicino a farmelo regalare. Purtroppo quando gli sposi in questione andarono in negozio per fare il fatidico acquisto, pare che il negoziante gli consigliò qualcosa di molto più moderno e performante, nonchè a suo dire, divertente.
RispondiEliminaQuesto... https://en.wikipedia.org/wiki/R-Zone
p.s. il gameboy, color, lo presi a 15 euro nel 2012, colmando così questa enorme lacuna della gioventù
A parte il Diaclone, che era semplicemente fuori categoria, o anche il carromangiaostacoli del Big JIm, ricordo che dai sei anni in su avevo sviluppato una fissa per il Batman della Mattel, che non costava nemmeno un patrimonio. Ma non riuscii mai a farmelo regalare lo stesso. Ci andai vicino una volta, sarò stato in terza elementare, quando, su suggerimento di un compagno di classe, convinsi mia nonna ad accompagnarmi assieme a mio fratello in un negozio di giocattoli diverso da quelli davanti alle cui vetrine ero solito sbavare. Non avevano Batman, ma due esemplari dell'Uomo Ragno, e costavano (lo ricordo ancora) 4800 lire. Molto al di sopra del budget che avevo preventivato. A quel punto, da bimbo assennato cui i genitori rinfacciavano minimo due volte alla settimana le sofferenze dei bambini del Biafra, che sembrava li avessi affamati io (un classico della pedagogia degli anni Settanta), avevo ringraziato la commessa e me ne stavo per andare. Senonché mia nonna, forse vergognandosi di aver fatto perdere tempo alla commessa suddetta, tirò fuori i soldi e in pratica ci costrinse a prendere i due Uomo Ragno. Salvo poi, fuori dal negozio, accusarci di essere due bambini capricciosi, e il Biafra, e quando verrà la carestia la vedremo ecc. Che poi a me l'Uomo Ragno non è mai piaciuto troppo e sarei stato felice di lasciarlo sullo scaffale. Da quel giorno, ogni volta che provavo a chiedere il Batman, mi veniva risposto: "Hai già avuto l'Uomo Ragno da 4800 lre, cosa vuoi ancora? Pensa ai bambini del Biafra che non hanno da mangiare e tu fai i capricci".
RispondiEliminaLa cosa dei bambini del Biafra era davvero un liet motiv in quegli anni! Te li rinfacciavano qualsiasi cosa "sbagliassi". A casa mia erano la cantilena fissa ai pasti a casa dei nonni, quando io o mia sorella osavamo rifiutare una pietanza. "Pensa ai bambini in Africa che non hanno da mangiare!", mi si diceva con aria accusatoria. Una volta che osai rispondere che se loro avevano tanta fame e a me quel cibo non piaceva, potevamo spedirglielo in Africa, mi beccai uno scapaccione (e lo trovai assai ingiusto, ché per me il ragionamento filava).
EliminaPedagogicamente una roba fallimentare, imho, perché resto convinta che, sotto sotto, tutti i bambini cresciuti con lo spettro degli affamati del Biafra a colpevolizzarli, abbiano finito per odiarli, i poveri africani senza cibo... °_°
Mi permetto di stilare una personale top 3 dei giocattoli negati (da mia madre, era lei il vertice decisionale negli acquisti per me).
RispondiEliminaMedaglia di bronzo: il Crystal Ball. Accusa: quando tocca qualcosa lascia macchie indelebili. Ci ho rosicato per anni, finché non lo hanno rimesso in commercio che io ero adulta: comprato di corsa. E buttato subito dopo aver scoperto che odorava di incidente nucleare. Non so se avesse ragione sulle macchie, ma mia madre ha fatto bene a negarmelo.
Medaglia d'argento: il Meccano. Giocavo tutti i giorni con una secchiata di Lego generiche e ci creavo qualsiasi cosa, ma il Meccano me lo sono sempre e solo sognato. Motivazione? Non ricordo, forse il costo elevato.
Medaglia d'oro: qualsiasi miniatura di auto, moto o mezzo motorizzato in genere. Additati come pericolosi e costosi (la seconda era vera, però), mi hanno lasciato una voglia di andare in quad che levete. Ricordo che mi accollavo al nipote di un vicino di casa di mia nonna, che aveva una macchina da corsa a pedali. Tanta era la scimmia che mi bastava privargliene l'uso per una domenica intera ogni due, facendo su e giù per la sua rampa del garage come una quaglia rincoglionita.
Fino a qualche tempo fa avrei detto i vari giocattoli (scettri/spille) di Sailor Moon, li desideravo tantissimo e mi sono rimasti sul gozzo per anni... fino a quando non sono usciti i Proplica, che mi sto prendendo uno ad uno. Qundi, avverato questo desiderio, dirò la monorotaia rossa dei Lego... quanto la volevo!!
RispondiEliminaBuongiorno, forse alle tante sono riuscito a uscire dalla lurkitudine? Galeone giunto come sorpresa non richiesta circa nel 1981! Invece il non ricevuto fu il modellino di Daitarn III trasformabile visto al mare e promessomi in cambio di rinuncia al gelato per tutto il tempo di assenza paterna (che non aveva tutte quelle ferie). Al suo rientro il Daitarn era giá stato venduto... L'ho rivisto a Lucca e volevano non so quale organo, ma da grande non è la stessa cosa. Ps: in cambio ricevetti un robot- mammut trasformabile con cui ho giocato tantissimo, quindi va bene così.
RispondiEliminaDebbo dire che i miei mi hanno sempre accontentato, a patto le che le mie richieste fossero ponderate.
RispondiEliminaNon ricetti mai una console di alcun tipo come regalo perché i miei preferirono sempre comprarmi dei pc.
Il quartier generale/stazione dei pompieri dei Ghostbusters della Kenner....arghh!!! Che poi magari sarà stata pure 'na schifezza, non l'ho mai saputo e sono rimasto con quel mito da allora!
RispondiEliminaPremesso che quando ero bambino la mia famiglia stava vivendo, come la nazione stessa, un periodo di discreta tranquillità economica (sono nato nel 1981), e ogni mia richiesta giocattolara veniva quasi sempre accontentata dai miei genitori (o di persona o tramite l'identità segreta di Babbo Natale), tre giocattoli che desideravo mi furono comunque negati, per altre ragioni rispetto al prezzo:
RispondiElimina1) La Cittadella del Serpente, a causa del microfono a forma di lupo che, stando alla pubblicità su Topolino, distorceva la voce del bimbo e, stando a mia mamma, mi avrebbe potuto provocare chissà quali traumi. Ricevetti in compenso il Castello di Grayskull (col senno di poi, ci guadagnai) e, l'anno dopo, la Tana Spaventosa di Hordak, ma visto che Skeletor era sempre stato il mio preferito fra i Masters, rosicavo che fosse senza casa. Per questo, gli lasciavo conquistare con facilità estrema il Castello di Grayskull, spesso con la giustificazione che con quella faccia di teschio aveva diritto a stare lì più di chiunque altro.
2) Il Coso della Sebino, giustamente definito dal Doc "il gioco di mobilità creativa più pezzente degli ultimi settecento anni", ma che esercitava su di me un inspiegabile fascino dopo averlo visto su una pubblicità su Topolino. Lo inclusi puntualmente per anni nella letterina a Babbo Natale, e puntualmente non mi veniva portato perché quel Topolino era già vecchio di quattro o cinque anni quando mi capitò fra le mani e il Coso era già (giustamente) sparito dalla circolazione nei negozi di giocattoli spezzini. Forse è stato meglio così, mi sono evitato una probabile delusione, però se lo trovassi ora da qualche parte non esiterei a spendere più di cento carte pur di soddisfare quel mio capriccio.
3) Il Soffiasù, quella micidiale pipetta con canestro e pallina in regalo col dentifricio Paperino's. In quel caso mia mamma era a un passo dal procurarmela (nella speranza anche di invogliarmi a lavarmi i denti), ma in una delle sue supplenze a scuola vide un bambino giocarci fino a farsi venire mal di testa e cambiò idea, virando su un altro dentifricio. La ritrovai in prima media in versione tarocca made in China e ci giocai per un po', ma ero abbastanza grande da capire che mi sarei dovuto fermare prima che sopravvenisse il mal di testa. In compenso, il mese dopo fui operato d'urgenza di peritonite, ma questa è un'altra storia.
A chi lo dici (anno '82), bei tempi davvero.
EliminaE quanto era figo Grayskull....
un giorno di questi devo scendere in cantina a recuperarlo.
Pure il mio è in cantina... Se avessi un po' di spazio in casa, lo esporrei, con tutti i Masters. Solo che casa mia è talmente piena di roba (soprattutto libri, fumetti e audiovisivi) che è già tanto se trovo lo spazio per esporre un singolo Masters!
EliminaUn playset di un parcheggio multipiano che vidi in un catalogo di cui non ricordo il nome. Era enorme; conteneva la pompa di benzina, il lavaggio auto, pezzi di città da collegare. Il tutto a misura dei modellini Majorette di cui andavo ghiottissimo. Credo costasse come un edificio vero e proprio.
RispondiEliminaSe mi è possibile ne vorrei conteggiare 2:
RispondiEliminaIl primo è stato il Devastator dei Transformer, l'intero combiner per intenderci. Mi avevano regalato il solo Rollo (la Betoniera) come regalo guarigione per una febbre e successivamente la scimmia per averli tutti era cresciuta fortissima. Purtroppo per contingenze economiche mi sono stati regalati gli altri elementi scrausi e chiaramente contraffatti poichè colorati di rosso e giallo anzichè il verde acido della Genuine Version. Praticamente montato il Devastator tarocco comprensivo dell'aggancio miracoloso del Rollo originale assomigliava più ad arlecchino che al resto.
Il mio secondo desiderio recondito era lo SwitchBlade di Miles Mayhem dei M.A.S.K. visto e rivisto mille volte in varie giocattolerie e mai regalato. Si è invece ripiegato su altri giocattoli della stessa linea come Piranha e Gator che probabilmente costavano comprati entrambi la metà del giocattolo dei miei sogni.
Anche io ne conteggio più di uno: il Piccolo Chimico (che è pericoloso e ti puoi far male), il Goldrake fico che entrava nell'ufo e lo faceva dalla parte posteriore (me ne avevano comprato uno in cui Goldrake era grigio e triste, per entrare bisognava infilarlo nella parte anteriore e non da dietro ai motori e, soprattutto, gli rimanevano le braccia da fuori), l'Actarus versione Big Jim che aveva mio cugino (tanto a che ti serve, il vero eroe è il robot) e, infine, l'Imperatore dei Micronauti (hai già Green Baron e Baron Karza: perché te ne dobbiamo comprare un terzo uguale?)...
RispondiEliminaCrocodile Mile, estate '88.
RispondiEliminaHeroQuest mi sempre rimasto sul gargarozzo, ma capisco anche i miei, visto che non avevo tanti amici vicino casa magari la consideravano una spesa inutile (e HQ costicchiava anche all'epoca eh...), e infatti non avevo proprio giochi da tavolo; vabbè, pazienza, tanto me lo sono comprato per i fatti miei 20 anni dopo!
RispondiEliminaPer quanto riguarda i giocattoli invece, su tutti Battle-Cat e Panthor dei MOTU. Cacchio quanto li desideravo (e desidero tuttora)!!!
ps: però a un Natale ebbi il castello di Grayskull, pappero! :P
Natale 1997 aspettavo la fabbrica dei mostri tanti giorni davanti l'albero per niente.
RispondiEliminaHmm direi Beralios della Popy... me l'aveva promesso me ma quando avevo tipo tre anni, sparito dai negozi...
RispondiEliminaGlielo ho fatto comprare quella ventina di anni dopo a una fiera del fumetto...
I Micronauti!
RispondiEliminaDunque, sulle richieste dei giocattoli ero molto moderato, nel senso che non chiedevo chissà che cosa dato che sapevo che non sarei stato accontentato, quindi semplicemente ero consapevole che certi pezzi da novanta me li sarei semplicemente sognati e tanti saluti, anche se però va detto che in altre cose sono stato bellamente accontentato... tranne per una cosa, ecco, ora che mi sovviene! Niente di eccezionale, ma semplicemente quella settimana che nel Corriere dei Piccoli c'erano allegati i veicoli M.A.S.K. in cartoncino da costruire, ecco, quella volta mia mamma non mi preso quel numero che ci tenevo tanto, e persi l'occasione di avere una Thunderhawk almeno di carta. ;____;
RispondiEliminaIo per fortuna non ho mai avuto desideri troppo costosi quindi me li hanno circa sempre esauditi. Ci sono due giochi che mi hanno negato A RAGIONE all'epoca, visto che erano scelte sbagliatissime:
RispondiElimina- Il barcode Battler (non so perche' ci ero entrato in fissa - visto che era una discreta cacata - forse per il fatto dell'espandibilita' infinita usando i codici a barre dei prodotti di casa)
- Nel '90 mi hanno comprato il computer, e io volevo un commodore 64 perche' lo avevano i miei amici... per fortuna i miei sono stati saggi e mi hanno fatto l'amiga 500, svoltandomi la vita per sempre.
Un giocattolo negato senza motivo (costava pochissimo) che mi ha traumatizzato e' stata una brutta copia della lavagnetta con le rotelle, l'etch-a-sketch. L'ho vista a una fiera di paese e ci sono andato in fissa, ma non me l'hanno mai comprata.
Desideravo con tutte le mie forze il gameboy advance, ma i miei avevano deciso di crescermi lontano da qualunque tecnologia superiore al videoregistratore, quindi me ne regalarono uno. Mi "vendicai" guardando e riguardando il Re Leone, una manciata di episodi del cartone anni '90 dell'Hombre Araña, e una versione animata medio-vintaggia di Pinocchio fino a impararne ogni battuta a memoria.
RispondiEliminaEternia dei Masters, il treno giallo a motore della Lego della metà degli '80 e il Pegas di metallo della Nakajima.
RispondiEliminaAlla fine ho avuto il treno rosso coevo, quindi non mi lamento e il Pegas l'ho trovato, da adulto, nuovo, in una merceria in... Finlandia!
Quindi, al netto di tutto, manca all'appello quel plaisettone.
L'unica speranza è che lo rifacciano come Grayskull.
Volevo Barbie Ballerina ma ho ricevuto la Barbie Malibù. Costava meno. Io ero una vera ballerina: piena di garbo, di DELICATEZZA! Dovevano morire...incendio a parte il resto è vero
RispondiEliminaCapita che mio papà deve andare in America. Sulla richiesta "che cosa ti piacerebbe avere dall' America?" e io "Mario Mago - Mario Mago per Game Boy !!"
RispondiEliminaAll' epoca avevo visto SuperMario vestito da mago in una rivista neanche so dove. Supponevo esistesse un gioco per game boy che io ancora non avevo (possedevo "solo" i primi due SuperMario). Possedevo pure la Snes, con adattatore superGameBoy-chevvelodicoaffare.
Non ricordo con quale cassetta tornò - penso con quella di TURRICAN. Che nessuno in Italia ha.
Ma io avevo detto Mario Mago - questo che caspiterina c' entra ?
Anni dopo un mio compagno delle scuole medie mi dice "eh - ho questo gioco per superNientendo che però non mi piace" - era Super Mario All Stars. Mario Mago ! la mia mente impazzì perchè feci immediatamente il match con quello che era accaduto anni prima.
E' da allora che mi porto dietro il dubbio su me stesso quando comunico con chi-non-è-me. Mi sto spiegando bene? Sto usando termini sufficiente semplici e allo stesso dettagliati affinchè si possa comprendere il senso di quello che sto dicendo?
Se solo avessi detto meglio. Se fossi stato più intelligente e a 6 anni avessi potuto dire "Super Mario All Star - babbo è per super nintendo. occhio che sia PAL, ok ?" ma ... come potevo sapere?
Così crescendo, portandomi dietro la paranoia di cui sopra, ho imparato perfettamente l' inglese e accanitamente giocato giornate intere (nel senso multipli di 24h non consecutive, in totale) a Super Mario All Stars.
Sempre alle medie costrinsi un mio (altro) amico ad ospitarmi da lui e a giocarci di notte. il "finiamoli tutti" terminò alle 2am rovinosamente con un "siamo al 6o livello del primo gioco, siamo stanchi, se spegniamo mandiamo a coolo i progressi...". Finì con un chissene.
Peròòò ...