Black Mirror, stagione 4: la recensione senza spoiler
Questa quarta stagione di Black Mirror (o la seconda parte della terza - visto che Netflix aveva commissionato un blocco di 12 episodi - o come diavolo la si voglia chiamare), disponibile su Retepellicole dal 29 dicembre, non ha una sua San Junipero come la precedente, per quanto Hang the DJ (S04E04) punti proprio lì, a quelle sensazioni. E no, non ha neanche un episodio crudo, feroce e bastardo come Shut Up and Dance (S03E03). Eppure, nel complesso, ti è piaciuta più della precedente, perché cinque dei sei mini film che la compongono hanno un senso, sono ben raccontati e hanno il loro finale alla, beh, Black Mirror. E della cazzimma. Senza spoiler alcuno, tranzilli, ecco la tua su ciascuno dei sei episodi di Black Mirror Stagione 4 [...]
Star Trek... Space Fleet.
Il tema dei doppi digitali e di una loro particolare condizione è stato già sfruttato da Charlie Brooker, la mente dietro Black Mirror (nonché lo sceneggiatore di tutti i suoi episodi) per lo special White Christmas del 2014, ma qui c'è un po' di tutto. C'è un'affettuosa (insomma) presa per il culo delle mimmate della serie classica di Star Trek, la critica del maschilismo tipico dei telefilm dell'epoca, la paura dell'eternità spesa a non fare una mazza, il deus ex machina mangiapizza, l'essere disposti a tutto pur di non dover rivedere una certa scena. E il finale è tanto ironico quanto agghiacciante, per far contenti tutti. In diverse recensioni è stato descritto come l'episodio migliore della quarta serie. Di sicuro è quello su cui si è puntato di più, visto che è anche decisamente il più lungo e, beh, colpiva molto questa roba alla Star Trek. Non ti piace moltissimo il messaggio che il nerd fissato con la fantascienza che sembra buono e goffo e in realtà tutti credono sia un viscido tizio pericoloso sia... effettivamente così, ma c'è per tutto l'episodio quel minimo di tensione che fa arrivare fino in fondo, nonostante la faccia di Cristin Milioti ti facesse venire in mente la laugh track di How I Met Your Mother di continuo. E ormai sei arrivato a un livello di sopportazione zero di quelle caz*o di risate registrate dopo oltre trentacinque anni di sitcom. C'entra niente con Black Mirror, ma ti ha ammazzato il personaggio. E oh, ognuno c'ha le associazioni mentali che c'ha. In compenso, l'ubiquo Jimmi Simpson (House of Cards, Westworld) è proprio bravo. Diciamo un quattro presidentesse su cinque.
Quello che fa la madre di Sara quando scopre certe cose è comprensibile, lo dici da genitore, ma il concetto di base è che il troppo controllo, l'helicopter parenting, genera mostri, o quanto meno porta molto spesso a reazioni ben lontane dallo scopo prefissato. E questo è talmente risaputo che tutto lo sviluppo è prevedibile, scontato. La regia (di Jodie Foster!) non è male, ma da Black Mirror ti aspetti il plot twist, il cazzotto nello stomaco, il ribaltamento di prospettiva da Ai confini della realtà che qui non arriva. Anche l'idea dei filtri visivi non è nuova, viene pure quella dallo special natalizio White Christmas (che, per chi non l'abbia visto, è - ci fosse ancora bisogno di ribadirlo - una roba clamorosa). L'anello più debole della catena: due presidentesse e mezzo su cinque, ma forse pure due e basta.
L'Andrea Riseborough di Animali Notturni vive in Islanda e deve fare i conti con la propria coscienza. Fa presto, eh, conta veloce. La violenza di alcuni passaggi sembra esagerata, ma questo è Black Mirror non La signora in Giallo, e là fuori accade comunque molto di peggio per molto meno. Bello amaro (silano) il finale, azzeccatissimo il titolo. Tre presidentesse e mezzo.
Il Sistema non è qui la camorra, ma un mondo chiuso popolato solo da giovani uomini e donne, che partecipano a un enorme meccanismo di dating. Un loro dispositivo personale indica quando dovranno incontrare il loro prossimo lui o la loro prossima lei, e quanto dovrà durare. È tutto pronto, tutto organizzato, e finalizzato al raggiungimento dell'anima gemella con cui lasciare quel luogo. Fa molto film distopico anni 70, e perciò ovviamente ti piace. Il finale è geniale ed esalta ancor più il visibilissimo, enorme, lampeggiante di luci fluo sottototesto sull'amaure ai tempi di Tinder e soci. Cinque presidentesse su cinque.
Storia semplicissima, tensione da horror movie, finale che chiude ad anello la storia come nella migliore tradizione delle robe tristi del post-disastro. Mai fidarsi dei cani robot, ché già quelli veri cagano ovunque e fanno danni, te figurati la loro versione Terminator. QuattroOlivie su cinque. NE sarebbe venuto fuori un gioco indie mostruoso.
La cosa particolare è che l'episodio è pieno di citazioni di altri episodi di Black Mirror. Si gioca con il nome San Junipero, dandone uno simile a un ospedale, si mostra un certo lecca-lecca con un certo macchinario e altri oggetti provenienti dagli altri episodi di questa quarta stagione, ma si citano anche puntate molto più vecchie, come White Bear (S02E02) o Fifteen Million Merits (S01E02). Credi di aver letto da qualche parte, mesi fa, che in Black Museum c'è un easter egg per ogni singolo episodio di Black Mirror precedente, ma poi boh, non è importante. La storia è godibile, ha le sue brave bastardate e il finale amaro, perciò funziona, dai. Quattro, forse pure quattrovirgolacinqueOlivie su cinque.
Discussione libera nei commenti per chi ha già visto la serie, ma NIENTE SPOILER. Se proprio dovete, usate il tag [SPOILER] a inizio commento e lasciate qualche rigo vuoto prima di iniziare a scrivere. Il primo villanzone che non rispetta le regole avrà l'onore di inaugurare la banlist del duemiliadiciottimo.
USS CALLISTER
Jesse Plemons, il Todd cicciobombo di Breaking Bad, è Robert Daly, programmatore preso per il culo nella sua azienda di videogiochi pure da chi viene a pulire i filtri dei condizionatori. Ma è anche il comandante di un suo mod personale del gioco aziendale, Infinity, in cui guida una riproduzione dell'astronave del suo telefilm del cuore, Il tema dei doppi digitali e di una loro particolare condizione è stato già sfruttato da Charlie Brooker, la mente dietro Black Mirror (nonché lo sceneggiatore di tutti i suoi episodi) per lo special White Christmas del 2014, ma qui c'è un po' di tutto. C'è un'affettuosa (insomma) presa per il culo delle mimmate della serie classica di Star Trek, la critica del maschilismo tipico dei telefilm dell'epoca, la paura dell'eternità spesa a non fare una mazza, il deus ex machina mangiapizza, l'essere disposti a tutto pur di non dover rivedere una certa scena. E il finale è tanto ironico quanto agghiacciante, per far contenti tutti. In diverse recensioni è stato descritto come l'episodio migliore della quarta serie. Di sicuro è quello su cui si è puntato di più, visto che è anche decisamente il più lungo e, beh, colpiva molto questa roba alla Star Trek. Non ti piace moltissimo il messaggio che il nerd fissato con la fantascienza che sembra buono e goffo e in realtà tutti credono sia un viscido tizio pericoloso sia... effettivamente così, ma c'è per tutto l'episodio quel minimo di tensione che fa arrivare fino in fondo, nonostante la faccia di Cristin Milioti ti facesse venire in mente la laugh track di How I Met Your Mother di continuo. E ormai sei arrivato a un livello di sopportazione zero di quelle caz*o di risate registrate dopo oltre trentacinque anni di sitcom. C'entra niente con Black Mirror, ma ti ha ammazzato il personaggio. E oh, ognuno c'ha le associazioni mentali che c'ha. In compenso, l'ubiquo Jimmi Simpson (House of Cards, Westworld) è proprio bravo. Diciamo un quattro presidentesse su cinque.
ARKANGEL
In estrema sintesi: tema molto interessante, sviluppo mmhh. Perché "Cosa saremmo disposti a fare per proteggere i nostri figli?" è uno spunto intrigante, tanto più pensando a un futuro prossimo, se già oggi si tende a geolocalizzarli e seguirli ovunque, monitorarne attività, amicizie, frequentazioni tramite social e smartcosi.Quello che fa la madre di Sara quando scopre certe cose è comprensibile, lo dici da genitore, ma il concetto di base è che il troppo controllo, l'helicopter parenting, genera mostri, o quanto meno porta molto spesso a reazioni ben lontane dallo scopo prefissato. E questo è talmente risaputo che tutto lo sviluppo è prevedibile, scontato. La regia (di Jodie Foster!) non è male, ma da Black Mirror ti aspetti il plot twist, il cazzotto nello stomaco, il ribaltamento di prospettiva da Ai confini della realtà che qui non arriva. Anche l'idea dei filtri visivi non è nuova, viene pure quella dallo special natalizio White Christmas (che, per chi non l'abbia visto, è - ci fosse ancora bisogno di ribadirlo - una roba clamorosa). L'anello più debole della catena: due presidentesse e mezzo su cinque, ma forse pure due e basta.
CROCODILE
Un giallo che sembra scritto da Philip K. Dick. Un apparecchio per rivivere e registrare i ricordi delle persone, un sinistro segreto tenuto nascosto per tanti anni e quello che sei disposto a fare per farlo restare tale e non perdere quanto la vita ti ha dato nel frattempo. L'Andrea Riseborough di Animali Notturni vive in Islanda e deve fare i conti con la propria coscienza. Fa presto, eh, conta veloce. La violenza di alcuni passaggi sembra esagerata, ma questo è Black Mirror non La signora in Giallo, e là fuori accade comunque molto di peggio per molto meno. Bello amaro (silano) il finale, azzeccatissimo il titolo. Tre presidentesse e mezzo.
HANG THE DJ
È il San Junipero di questa quarta stagione? Non c'è la botta di nostalgia, ma gli altri ingredienti sono più o meno gli stessi. Anche se le premesse sembrano all'inizio completamente diverse. Panic on the streets of London, Panic on the streets of Birmingham, I wonder to myself, Could life ever be sane again? |
METALHEAD
Ah, ma che spettacolo. Fantascienza postapocalittica nuda, cruda e pure in bianco nero, toh. Cosa è successo al mondo? Chissene. Gli umani cercano di recuperare il recuperabile dagli scheletri della civiltà, alle prese con dei cani robotici cagagaz*i e inarrestabili. Neri bacherozzi tecnologici assassini di quelli con cui Stephen King e Bill Gates ci si si sarebbero fatti le pippe in bagno. Insieme. Che bella immagine. Storia semplicissima, tensione da horror movie, finale che chiude ad anello la storia come nella migliore tradizione delle robe tristi del post-disastro. Mai fidarsi dei cani robot, ché già quelli veri cagano ovunque e fanno danni, te figurati la loro versione Terminator. QuattroOlivie su cinque. NE sarebbe venuto fuori un gioco indie mostruoso.
BLACK MUSEUM
Chiude la sestina una storia contenitore. In una sorta di bizzarro museo degli orrori criminali, un uomo illustra a una giovane visitatrice quelli di cui è stato in qualche modo responsabile, grazie alle sue grandiose trovate tecnologiche. Storie da fumetti horror EC Comics, ovviamente tra loro collegate e che porteranno al sorpresone finale. La cosa particolare è che l'episodio è pieno di citazioni di altri episodi di Black Mirror. Si gioca con il nome San Junipero, dandone uno simile a un ospedale, si mostra un certo lecca-lecca con un certo macchinario e altri oggetti provenienti dagli altri episodi di questa quarta stagione, ma si citano anche puntate molto più vecchie, come White Bear (S02E02) o Fifteen Million Merits (S01E02). Credi di aver letto da qualche parte, mesi fa, che in Black Museum c'è un easter egg per ogni singolo episodio di Black Mirror precedente, ma poi boh, non è importante. La storia è godibile, ha le sue brave bastardate e il finale amaro, perciò funziona, dai. Quattro, forse pure quattrovirgolacinqueOlivie su cinque.
Discussione libera nei commenti per chi ha già visto la serie, ma NIENTE SPOILER. Se proprio dovete, usate il tag [SPOILER] a inizio commento e lasciate qualche rigo vuoto prima di iniziare a scrivere. Il primo villanzone che non rispetta le regole avrà l'onore di inaugurare la banlist del duemiliadiciottimo.
All the best Doc and let's go with duemiladiciottimo ¡
RispondiEliminaEd il mio anno inizia alla grande con il primo. Commento sull'Antro :)
RispondiEliminaD'accordo su quasi tutto Doc: io avrei alzato il giudizio di Crocodile, ma sono gusti e ci sta.
RispondiEliminaHo visto i primi due finora e devo dire di essere d'accordo con te.
RispondiEliminaIl primo episodio è anche quello, diciamo, "meno Black Mirror" di tutti perché
ROVINATORE
Il finale è un lieto fine, non giriamoci intorno, il personaggio di Daly è stato caratterizzato come un mostro sadico senza troppi problemi.
FINE ROVINATORE
Però funziona molto bene lo stesso, pure quel pizzico di umorismo non stona e anzi, conferisce all'episodio una sua identità.
ALTRO ROVINATORE
Poi trovo ironico il fatto che Daly sia riuscito a creare un nuovo tipo di vita, visto che le copie degli umani hanno una propria coscienza.
Fine ROVINATORE
Il secondo è cominciato malissimo per me, i primi 10-15 minuti mi hanno ricordato il quinto episodio della terza stagione (per me il peggiore dell'intera serie) di cui non ricordo il titolo.
In che cosa?
In poche parole l'innovazione tecnologica dell'episodio si poggia su basi troppo ridicole per credere che possa prender piede, dovrei avere una capacità di sospensione dell'incredulitá troppo elevata per cascarci.
Successivamente lo stesso episodio se ne accorge e raddrizza il tiro, ma confermo pure io che avevo capito come si sarebbe sviluppata la storia sin dai primi minuti.
Poi c'è una scena che trovo esageratamente ridicola più avanti:
ROVINATORE
La scena della Pillola del giorno dopo è stata diretta malissimo
FINE ROVINATORE
Episodio a cui do la sufficienza scarsa.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSe proprio vogliamo parlare di innovazione tecnologica ridicola, la topica più clamorosa è quella del primo episodio:
Elimina[SPOILER]
come si può creare una copia digitale di un essere umano, RICORDI COMPRESI, partendo dal DNA?
[/SPOILER]
Sono una persona molto strana io, su alcune cose ci passo sopra per qualche motivo nonostante riconosca l'assurdità di queste, mentre mi fisso su altre che magari possono essere meno gravi di quelle precedenti.
EliminaDetto questo, tutta la faccenda nella parte spoiler di mytom è sicuramente assurda, ma si sono limitati a spiegarla alla svelta senza darle troppa importanza, era solo una piccolissima parte all'interno della storia ed i messaggi che l'episodio vuole trasmettere a parer mio surclassano i buchi di trama sicuramente presenti.
Concordo praticamente su tutto. Metto solo a parimerito con stesso voto Hang the DJ e Black Museum :)
RispondiEliminaEccomi qua: su Facebook si parlava dei finali buonisti delle puntate... secondo me, a parte Metalhead, i finali hanno tutti un risvolto positivo che mancava nelle prime stagioni e invece pesa col passaggio a Netflix: secondo me c'è stata una precisa richiesta di rendere la serie un po' più digeribile dal pubblico 'mmericano.
RispondiEliminaNon sono così d'accordo.
Elimina[SPOILER]
...
...
Ai protagonisti di quattro episodi su sei finisce male. Se contiamo come protagonisti del primo le vittime e non Baley, a tre su sei. L'islandese viene arrestata, la madre si ritrova sola a e disperata (e la figlia non si capisce che fine faccia visto che non sa niente della vita e quel poco che sa l'ha appreso da p0rno e violenza su Internet. Hint: non la vedo messa benissimo sulla strada), la survivalista si taglia la gola.
Quel che manca è semmai la cattiveria. La bastardaggine che nella terza/quarta serie si è vista solo in Shut up and Dance. Quel tono di disperazione totale. Ma è diverso da dire che i finali sono buoni. Per me non è buono fino in fondo neanche San Junipero, visto quello di cui si parla. Ma che manchi la cazzimma, in linea generale, a queste nuove serie l'ho scritto.
Perché il passaggio a Netflix ha avuto come condizione la maggiore digeribilità al pubblico americano? Mah. Non avremmo più avuto una puntata come quella del primo ministro e del maiale? Sicuro. Ma quella non si sarebbe più vista comunque, era lo shock per lanciare la serie. Ma Shut Up and Dance è ferocissima per temi e il modo in cui li tratta. Forse una delle più feroci in assoluto di tutta la serie. E fa parte della terza stagione, non della prima o della seconda. Se la conditio sine qua non fosse stata davvero quella, non l'avremmo vista una puntata del genere.
Poi che sia sempre farina del sacco della stessa persona è evidente. Tanto che alcuni temi, appunto, finiscono per essere riutilizzati ciclicamente. Ora anche un pelo troppo.
Ma meglio allora un Black Mirror scritto anche da altri che da Brooker, e diverso? Meglio che non ci siano altri episodi? Io preferisco nuove serie, non all'altezza delle prime, forse (che duravano pochissime puntate, tre, e uscivano a distanza di due anni, ricordiamolo) ma con degli episodi ispirati. E per me lo sono tanto San Junipero che Hang the DJ, visto come la storia è costruita e si conclude. O USS Callister, visto quel che vuole raccontare e come lo racconta. Molto diversa dal classico episodio di Black Mirror? Sicuro. È un problema? Per me no. Di classici episodi di Black Mirror ne ho visti abbastanza, nulla supererà mai White Bear o White Christmas, e proprio quelli che sembrano troppo fedeli al modello originale (Arkhangel) mostrano la corda perché troppo già visti.
Appunto, ma se ci pensi il cattivo della puntata fa sempre una brutta fine, manca proprio la cattiveria. Con l'esclusione di Metalhead... e qui si evidenzia un altro problema: mi sembra che le ultime due stagioni seguano uno schema fisso... secondo me Metalhead doveva essere la Shut Up and Dance di questa stagione, cioè la puntata vecchio stampo, mentre le altre hanno necessariamente l'ammiccamento al pubblico americano. Certo, a me, poi, Metalhead è piaciuta poco, secondo me manca della tensione che una minaccia del genere dovrebbe generare, anche se la bastardata finale merita. ;)
EliminaUn'altra cosa che mi preoccupa della serie è che Brooker ha dichiarato che alcune puntate potrebbero avere un seguito... non la vedo bene come idea.
EliminaNon ho ancora visto questa stagione, ma nei sei episodi precedenti notavo anche io questa deriva molto americana che infatti non mi piaceva. Non a caso l'unico episodio che veramente mi ha convinto è stato Shut up and dance, l'unico in cui ho rivisto lo spirito delle due prime stagioni (e dello speciale)
EliminaHo visto i primi due e ho letto solo la rece dei primi due (ma dai?)
RispondiEliminaCompletamente d'accordo, anche su White Christmas, da vedere il prima poss-subito!
Trovo che quasi tutte le puntate di questa stagione siano a modo loro bellissime. Hanno solo un problema: non sono black mirror. Sono dei bellissimi mediometraggi di fantascienza, che valgono tutti più del 80% dell'attuale cinema di genere, però non sono quello che dovrebbero essere. Il bello di black mirror era proprio finire di vedere la puntata sentendo un lieve disgusto anche verso se stesso, perchè i personaggi e le situazioni che proponeva erano qualcosa in cui tutti si potevano vedere, un minimo senso di "potrei farla io quella cosa" c'era sempre, ed era questo che lo rendeva così bello e interessante. Onestamente, quel che mi da fastidio è vedere come ciò è stato trasformato, al di là della poi altissima qualità di ogni singolo episodio
RispondiEliminaA me sembra tremenda la morale del primo episidio. Perchè è CATTIVO, il tipo, se si sfoga in un mondo FINTO, con un SOFTWARE? ' giusto che il nerd che viene trattato di merda venga trattato di merda e non possa fantasticare su un giochino che fa a casa sua? Alle superiori facevo gli rpg con rpg maker dove i cattivi erano i professori, dovrei venire arrestato?
RispondiEliminaClasse 1999!
EliminaPurtroppo ultimamente i videogiocatori hanno una brutta nomea...
[SPOILER]
Elimina...
...
Il punto è che Ciccio non si limita a creare dei personaggi con i nomi dei suoi colleghi come facevi tu con i tuoi professori. Crea delle loro copie digitali rubandone il DNA e le imprigiona in un suo mondo dove saranno sottoposte alle sue bizze per sempre. Quelle copie credono di essere i veri colleghi di Baley perché a tutti gli effetti si sentono tali. Esseri con coscienza, da lui trasformati in mostri, schiavizzati e costretti all'obbedienza, all'uopo scaraventando la riproduzione dei loro figli fuori da un portello. Non è la stessa cosa che fantasticare con un giochino a casa tua.
Se uno clonasse la tua mente, e avesse una riproduzione pensante di te, convinta di essere te, e le facesse fare le cose più turpi, sarebbe solo una fantasia innocente?
Facciamo una lobotomia a tutti quelli che in sims creano i vicini di casa rompimaroni e li fanno annegare in piscina?
RispondiEliminaDevo ancora fare la chiusa. Ritornerò dopo l'abbuffata di guardare. Allbibèc.
RispondiEliminabuon anno Doc!pare che stiamo andando quasi in parallelo.. ieri ho finito The Crown, che adoro, e sono a metà di Black Mirror. il terzo episodio, la canzoncina che rievocano nei ricordi, è la stessa che i protagonisti della puntata speciale di Natale cantavano al Karaoke, e ricorre spesso anche lì più volte nel corso della stessa!
RispondiEliminaDoc nel sesto episodio si vede chiaramente , per esempio , la vasca da bagno del terzo...
RispondiEliminaOh, ma quello l'ho scritto: "e altri oggetti provenienti dagli altri episodi di questa quarta stagione"
Eliminagiudizio moooolto basso sulla prima (un paio di mimmate da facepalm). la seconda e la terza carine ma senza nulla di che. si alza il tiro dalla quarta in poi secondo me... l'ultima è un gioiellino (originale nella struttura ma poco nelle tematiche però).
RispondiEliminaA me il primo episodio ha lasciato con un meh.
RispondiEliminaBlack Mirror era caratterizzato da una fantascienza abbastanza plausibile (o nulla), in qualche episodio si doveva accettare che esistesse una qualche tecnologia ora non esistente, ma il cui funzionamento era relativamente chiaro e coerente.
Qui siamo alla magia pura.
Non e` spiegato come possano queste copie digitali avere memoria, non `e spiegato perche' non dovrebbero bloccarsi quando il gioco e` fermo (immagino che il Asshole God non si preoccupi ne' della ram ne' della bolletta), non e` spiegato perche' i personaggi dovrebbero continuare ad esistere usciti dalla modalita` in cui erano stati creati, non e` spiegato perche' un utente dovrebbe avere dei danni se il gioco viene cancellato mentre gioca.
Non solo il presupposto e` magico, ma poi di continuo bisogna accettare nuove magie.
Fantascientifico tipo Weird Science.
Ciao Doc e buon anno. Io vado un pò controcorrente, c'è qualcosa che mi frena dal fatto di iniziare questa serie (che poi serie non è, essendo episodi autoconclusivi) e mi limito a leggere le tue recensioni senza spoiler. Magari aspetto che la diano in TV per darci un'occhiata ma sebbene mi sembri scritta in modo intelligente e con delle tematiche coerenti e attuali, ho come una repulsione data dal fatto che aleggia (da quanto scrivi) un pessimismo di fondo piuttosto diffuso e in questo periodo della mia vita non riesco a sopportare situazioni troppo tragiche, per quanto siano di finzione. In ogni caso, da appassionato di fantascienza, un pò di curiosità me la ispira... Vedremo
RispondiEliminaLa tua impressione è assolutamente corretta, il pessimismo è una delle caratteristiche fondanti di Black Mirror.
EliminaSalta a piedi pari le prime due stagioni, dalla terza in poi potresti provare un po' di fastidio ogni tanto ma il pessimismo di fondo è MOOOOOOOLTO meno forte e persistente. Anzi, molti happy ending, anche quando non ci starebbero per nulla bene
EliminaDoc, scusa il semi-OT ma volevo ricordare che ieri, primo gennaio 2018, sono passati esattamente cinquant'anni dall'inizio della pubblicazione di Rocky Joe in Giappone.
RispondiEliminaUn paio sembrano interessanti, ma in generale il passaggio da UK a yankee ha clamorosamente annacquato e banalizzato trama, cattiveria e pessimismo di fondo del prodotto.
RispondiEliminaSan Juniperio poi non riesco a spiegarmelo: come possa essere piaciuto così tanto un episodio banalotto, dal finale inutilmente sdolcinato e totalmente in contrasto con tutto quello che è BM solo per questa ridicola nostalgia degli anni'80? Mah...
Sono d'accordo, anche a me ha smesso di piacermi. Di questa stagione mi sono piaciuti solo Crocodile e, in misura minore, Black Museum.
EliminaLa continuo a guardare perché comunque sticazzi, è una serie unica nel panorama televisivo/internettiano odierno.
Ma non potevano usare un tablet come apparecchio per leggere i penseri invece di una tv catodica portatile anni 80?
RispondiEliminaMa non potevano usare un tablet come apparecchio per leggere i penseri invece di una tv catodica portatile anni 80?
RispondiEliminaSalve! Scusate se vado leggermente off topic.
RispondiEliminaSo che nella precedente stagione era presente un ragno di dimensioni ragguardevoli. Io sono aracnofobico hardcore, a questo giro posso stare tranquillo? Ringrazio in anticipo chi risponderà.
ciao. Nella prima puntata si vedono per pochi minuti dei mostri alieni simili a ragni giganti....quindi valuta tu!
RispondiEliminaPelosi? Livello di plasticosita?
EliminaMi è molto piaciuto "USS Callister" perchè riesce a decostruire Star Trek e al tempo stesso omaggiarne i valori. In pratica lodarlo e sfotterlo contemporaneamente. Una specie di miracolo. La mia sospensione dell'incredulità è riuscita a sorvolare su un paio di tecnicismi (secondari) e secondo me anche tecnicamente regge alla grande.
RispondiEliminaIl fatto che un nerd, gamer, fan di ST sia il "cattivo" solletica quel po' di coda di paglia in ognuno di noi.
Ma ci sta. Tutto il pianeta gioca, e oramai il termine nerd è una "fascetta" (per dirla con Balasso) molto generica e ben poco identitaria.
Ben vengano i tribalismi ma SOLO se costruttivi o per sfottere in modo divertente. La mob mentality invece è da condannare sempre e comunque.
Tutto sommato queste stagioni "americane" di BM non mi dispiacciono, e offrono storie interessanti ma generalmente meno indigeste per lo spettatore rispetto alle prime. Non si tocca la qualità di episodi come White Christmas, ma non mi posso lamentare.
RispondiEliminaUSS Callister è stato molto carino, divertente anche per le sue strane soluzioni tecniche (vi risparmio i dettagli). Carino il cameo sul finale di una voce molto familiare... "magnets, bitch!".
Metalhead è stato il punto debole della stagione per me. Tutto il budget è andato negli SFX, senza lasciare molto spazio a storia, antefatto, conclusione, sceneggiatura etc. Il genere "survival" è un campo relativamente povero rispetto al materiale consueto di BM.
Ah, una curiosità su Arkangel. E' una storia di incomprensione tra madre e figlia e, a sorpresa, la regia è di... Jodie Foster. In pratica è un omaggio al vecchio film Disney "Freaky Friday" (Tutto accadde un Venerdì) del 1976, con la Foster come protagonista.
Visti, molto belli tutti gli episodi e concordo con il giudizio del Doc, solo Metalhead mi ha lasciato un po' così, nel senso che ok che non servono gli spiegoni, ma almeno sottintendere da dove saltano fuori quei cani robot sarebbe stato gradito, giusto per rimanere nelle linee della serie, con il pericolo dell'abuso di tecnologia... magari sono dei cani da guardia robotici che sono impazziti e hanno reso il pianeta quel che si vede? Una spiegazione anche sottintesa così sarebbe stata un pugno sullo stomaco forse migliore del fatto che i superstiti sono andati a morire per un orsetto di peluche, penso.
RispondiEliminaA molti (anche qui) Metalhead non è piaciuto. Io l'ho trovato volutamente diverso dagli altri, e perciò in linea con lo spirito di imprevedibilità (imprevidibilté, direbbe il finto Sacchi) di BM. Credo comunque che, per quello che fanno, quei cani siano proprio un dispositivo di vigilanza sfuggito un attimo di mano.
EliminaPensa a me è una delle cose che è piaciuta di più dell'episodio: si parte in media res, ma per come è stato pensato e scritto ti fa essere subito dentro alla storia (anche per tutto il pregresso di film e cartoni post-disatro che ognuno di noi ha visto). E evita lo spiegone che non avrebbe aggiunto nulla allo scopo dell'episodio, riportare l'angoscia e la tensione di una preda cacciata senza speranza
Eliminarispondo con enorme ritardo, qualcuno magari leggerà: un elemento che non ho proprio letto in giro e che magari nessuno ha notato bene è il fatto che sti cani siano espertissimi nel manipolare quell'internet delle cose che ultimamente stiamo piazzando a sproposito (vedi scena dell'auto) e che la migliore delle neutralizzate è un analogico secchio di vernice bianca sull'apparato visivo, meglio anche della fucilata. C''è gente che ha detto "dove è la critica alla società moderna?". Per tutto ciò lo ritengo forse il migliore della stagione
Eliminaper ora ho visto solo metalhead e non mi è piacito, speriamo negli altri :D
RispondiEliminaVisti finalmente tutti.
RispondiEliminaConcordo in toto col lungo ragionamento fatto dal Doc nei commenti più sopra: niente è paragonabile al "vecchio" BM delle prime due serie (6+1 episodi in totale ricordiamolo) che ha dato il via a tutti gli spunti successivi.
Però ci "accontentiamo" di questi nuovi, con alcune punte eccelse come Hang the DJ (ma SJ era meglio!), Crocodile (dove ti puoi spingere per difendere la tua vita attuale dal passato che riaffora?!) e alcuni buoni episodi come "Metalhead" (crudo, veloce, senza speranza) e "Arkangel" (seppur "telefonato" tocca temi di genitorialità e quotidianità molto vicini..l'IoT per controllare i movimenti della prole..tanto lontano?).
Devo però ammettere che la mancanza di originalità e il riciclo di concetti comincia ad essere un po' troppo davvero (3 su 6 di S4 si giocano il tema della "copia digitale dell'identità", pur in varie salse e con sviluppi diversi della trama e pur producendo un bellissimo Hang the DJ eh!,..ma caspita è lo stesso tema da White Christmas in avanti! WC che lascia in eredità pure la "visione selettiva/oscurata" usata in altri 2/3 episodi!).
Crocodile e Arkangel sono forse gli unici con concetti originali e domande "esistenziali" a mio avviso.
USS Calisster e Black Museum a mio avviso i più debolucci, sanno di già visto e non mi hanno impressionato.
Introdurre nuovi temi per una futura S5 non guasterebbe..intanto tutti a rivedersi SJ e White Christmas!
PS: Sono l'unico a cui Metalhead ha ricordato un frullatone di "Westworld" (il film del '73 con Brynner), Terminator, Runaway (Tom Selleck '84) e un post-apolictic movie qualsiasi??
Stagione forse di livello inferiore alle precedenti, ma con almeno quattro ottimi episodi.
RispondiEliminaNon che "Crocodile" non lo sia, ma - eccessiva violenza a parte - non lo trovo un episodio di "Black Mirror" fino in fondo, perché la tecnologia, in fondo, non è la causa scatenante, ma solo una tremenda aggravante, di una storia che potrebbe benissimo accadere (e forse è accaduta).
Più ci penso, più mi è tanto piaciuto "Metalhead"; terribile la sensazione che lascia "Black museum"; "Hang the DJ" ottimo episodio, ma forse con meno mordente rispetto ad altri.
Se devo dirla tutta, tra serie antologiche quest'anno sta vincendo lo strepitoso "Inside no. 9".
Ho trovato visivamente affascinante Crocodile, bello Black Museum con Letitia Wright attualmente in sala come sorella di Black Panther
RispondiEliminaNon solo sto recuperando Black Mirror molti anni dopo (come del resto altre serie), me lo sto guardando un episodio ogni tot settimane perché mi piace rimuginare su ogni episodio. Molto interessante leggervi 3 anni dopo, Ancor più interessante quanto possa generare reazioni contrastanti. A me per esempio l'episodio diretto da Jodie Foster è piaciuto molto, molto meno quello in Islanda e quello del cane robot. E anche Black Museum mi è sembrato inutilmente cattivo e quasi parodia di se stesso. Sebbene altri episodi fossero ancora più cattivi, beh, trovavo tutto più sensato. Devo ancora scrivere SPOILER 3 anni dopo?
RispondiEliminaVi faccio un esempio della cattiveria. Non ho trovato credibile il trattamento dell'orsacchiotto "parlante", credo che piuttosto che abbandonarlo il marito lo avrebbe distrutto. Cmq nel complesso molto bene anche questa quarta serie, ora mi vedrò con calma Bandersnatch (si scrive così?)