D.A.R.Y.L. (Nuovo Cinema Guaglione)
Anche se ci sono i poliziotti armati e i militari che vogliono ucciderlo, non è E.T., e neanche l'H7-25 di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre. Anche se ci sono le auto dei piedipiatti che cappottano e fanno la breakdance sul tettuccio durante un inseguimento, non è Blue Brothers. E no, anche se a scuola il protagonista sa tutte le risposte dei test, non è Un computer con le scarpe da tennis. Pure se D.A.R.Y.L. è un computer con le scarpe da tennis. Ché la sua vera natura te la sbatte già in faccia il titolo, quei puntini dell'acronimo, lasciando ben poco da scoprire a una storia blanda, che non brilla mai. Ma D.A.R.Y.L., il film, è pur sempre una pellicola dell'85 su un clone dal cervello robotico diretto dal futuro regista di Free Willy (Simon Wincer). E con Bastian come protagonista e QUELL'aereo sulla locandina, come si faceva a non trovargli un posticino nella cineteca del Nuovo Cinema Guaglione? E infatti [...]
È passato solo un anno da quando leggeva/viveva la sua Storia Infinita e veniva gettato dai bulli in un cassonetto, ma caspita quanto è cresciuto Bastian. Barret Oliver, tra parentesi l'unico attore vagamente bravo e convincente in tutto il film, sarebbe riapparso in quello stesso 1985 anche in Cocoon - L'energia dell'universo di Ron Howard.
Inizia col morto, D.A.R.Y.L. Con questo lungo inseguimento muto e un'auto tampinata da un elicottero che vola giù in un burrone, come un Pegasus che si sente molto thelmoeluiso. Pronti via, la scienza ha già fatto una vittima in modo cruento per far sopravvivere questo Super Vicki meno stronzo e forte a baseball. Non sarà l'unica.
D.A.R.Y.L., anzi, Daryl, non ricorda altro che il proprio nome, e viene perciò affidato a un'allegra famiglia in un paesino della provincia americana di quelli che se non arriva Rambo a metter su una piccola guerra ti spari nelle palle, non succede mai niente. Il signor Richardson è Michael McKean, comico del Saturday Night Live, membro della finta band degli Spinal Tap e, sì, fratello di Saul Goodman in Better Call Saul. La signora Richardson è Mary Beth Hurt, è stata sposata con William Hurt, poi è diventata la moglie di un altro regista, Paul Schrader, e ha partecipato a un sacco di film famosi, per gente come Scorsese, Brett Ratner e Woody Allen (da L'età dell'innocenza a Sei gradi di separazione e Red Dragon). In D.A.R.Y.L. si lascia notare soprattutto per un'acconciatura terribile anche per gli standard metà anni 80, i denti gialli e una scena di pianto in cui per farle venire gli occhi rossi le avranno spruzzato direttamente mezza bomboletta di mace in faccia.
Accanto ai Richardson vivono i Fox. Turtle diventerà il migliore amico di Daryl, con e senza puntini, nonostante quella canotta a girocollo orribile rossa che ce l'avevano solo lui e Char Aznable in Z Gundam. Danny Corkill era apparso l'anno prima in Dune, e sarebbe di lì a poco sparito nel vortice degli ex attori rEgazzini di cui non frega più una ralla a nessuno.
I suoi genitori sono invece - giusto perché ormai hai preso a spulciare la filmografia del cast e non ti fermi più - Steve Ryan (CSI, The West Wing) e Colleen Camp, che di film ne ha girati un fantastilione, ma ti piace ricordarla soprattutto come la futura compagna di Eugene Tackleberry di Scuola di Polizia. Si sposeranno e daranno vita a un figlio altrettanto fanatico delle armi che da grande voterà Trump e negherà con poca convinzione il Russiagate, non sapendo esattamente dove si trova la Russia.
La primogenita di quei volpini dei Fox (abbiamo finito, giuri), Sheerie Lee, affettuosamente chiamata Hookie dal fratello per darle della mignotta, è Amy Linker... dov'è che l'hai già vista?
Ma certo, un paio di anni prima, con un apparecchio in bocca, era la coprotagonista della sitcom Zero in condotta (Square Pegs). Sì, la nasona è Sarah Jessica Parker.
E insomma, siccome c'ha questo cervello che, sorpresone, è un computer, Daryl è fortissimo con i videogiochi, tipo che fa il recordone a Pole Position sul computer di Hookie, un Atari 600 o 800 XL (non c'è modo di capirlo),
e che dentro al suo cervello ci sono una serie di corridoi colorati in una CGI che per l'epoca wowone, proprio.
D.A.R.Y.L. è un progetto militare, ospitato per le riprese all'EPCOT Center di Walt Disney World, e la cosa più inquietante è che il rEgazzino non è un robot, ma un essere umano in carne e ossa, concepito in provetta e munito di un cervello artificiale. Un Robocop al contrario. Il che diventa ancora più inquietante quando i soliti ufficiali malvagi chiedono agli scienziati che lo hanno creato di sbarazzarsene: il test è andato bene, ora vogliono un soldato adulto e universale così, un cyborg per farci i film con Van Damme nel '92, tipo.
Ma D.A.R.Y.L., ora coi puntini, come Alice tutto questo non lo sa, e con il suo cervello multitasking guarda i cartoni dell'Incredibile Hulk, dei telefilm in cui impara a far impennare un'auto sulle ruote laterali
e gioca ancora con un altro di quei computer Atari, a Missile Command e altre robe. Alle sue spalle, ovunque vada, un finto Commander dei Transformers comprato su una bancarella.
Ma il Dr. Stewart (Josef Sommer), che a differenza del Dr. Thomas è in sede, non vuole far finire il suo figlioccio biomeccanico nel secchio del rusco, perciò organizza una fuga abilissima, dopo aver lasciato nei computer della base l'avvertimento "STIAMO SCAPPANDO! Figli di p*ttana! Non ci prenderete mai!". E i Chicco e Spillo dell'85 fuggono, fanno cappottare la polizia e quella, giustamente, come per i rivoltosi di Fantozzi s'incazza.
Nel senso che a un posto di blocco SPARANO al Dr. Stewart, secondo scienziato morto in meno di un'ora e quaranta di film. Al CNR, se parli di questa pellicola, si toccano giustamente le palle. E insomma, al povero D.A.R.Y.L. tocca piangere la persona che gli ha dato la vita e la libertà. Ma tanto a piangere c'era abituato, da mesi non faceva altro.
E fin qui, peraltro, che due cojoni di film. Morti ammazzati a parte, non c'è mai un minimo guizzo della trama, tutto è così piatto e scontato. L'unico momento di gloria, D.A.R.Y.L., in corsivo e non, nel senso cioè sia del film che del suo protagonista con la frangetta, lo vivono quando il rEgazzino decide di rubare un fottuto Lockheed SR-71 Blackbird, l'aereo militare dalla velocità più assurda di sempre (3.500 km orari) e con quella linea superfantascienza. E allora soocare, David di Navigator, pezzentelli con l'oblò della lavatrice di Explorers che andate a incontrare Gianni Minà e... no, giovine di Giochi Stellari - The Last Starfighter, tu sei ok, perché c'avevi l'astronave ganza.
D.A.R.Y.L. sboroneggia nel cielo con il Blackbird, appiccica una bigbabol alla fragola sulla telecamera con cui i militari lo spiano, e un secondo prima che l'aereo venga fatto detonare in remoto, con degli effetti speciali che nella spietata pulizia dell'HD sembrano tipo il gommone volante di Indiana Jones,
Ah, dimenticavi. Oggi Barret Oliver fa il fotografo/tipografo fricchettone/santone specializzato in woodburytipia, e se non sapete cos'è, ve l'andate a cercare su uichipìdia, ché devi ancora fare colazione. Cià.
TUTTI GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE
È passato solo un anno da quando leggeva/viveva la sua Storia Infinita e veniva gettato dai bulli in un cassonetto, ma caspita quanto è cresciuto Bastian. Barret Oliver, tra parentesi l'unico attore vagamente bravo e convincente in tutto il film, sarebbe riapparso in quello stesso 1985 anche in Cocoon - L'energia dell'universo di Ron Howard.
Inizia col morto, D.A.R.Y.L. Con questo lungo inseguimento muto e un'auto tampinata da un elicottero che vola giù in un burrone, come un Pegasus che si sente molto thelmoeluiso. Pronti via, la scienza ha già fatto una vittima in modo cruento per far sopravvivere questo Super Vicki meno stronzo e forte a baseball. Non sarà l'unica.
D.A.R.Y.L., anzi, Daryl, non ricorda altro che il proprio nome, e viene perciò affidato a un'allegra famiglia in un paesino della provincia americana di quelli che se non arriva Rambo a metter su una piccola guerra ti spari nelle palle, non succede mai niente. Il signor Richardson è Michael McKean, comico del Saturday Night Live, membro della finta band degli Spinal Tap e, sì, fratello di Saul Goodman in Better Call Saul. La signora Richardson è Mary Beth Hurt, è stata sposata con William Hurt, poi è diventata la moglie di un altro regista, Paul Schrader, e ha partecipato a un sacco di film famosi, per gente come Scorsese, Brett Ratner e Woody Allen (da L'età dell'innocenza a Sei gradi di separazione e Red Dragon). In D.A.R.Y.L. si lascia notare soprattutto per un'acconciatura terribile anche per gli standard metà anni 80, i denti gialli e una scena di pianto in cui per farle venire gli occhi rossi le avranno spruzzato direttamente mezza bomboletta di mace in faccia.
Accanto ai Richardson vivono i Fox. Turtle diventerà il migliore amico di Daryl, con e senza puntini, nonostante quella canotta a girocollo orribile rossa che ce l'avevano solo lui e Char Aznable in Z Gundam. Danny Corkill era apparso l'anno prima in Dune, e sarebbe di lì a poco sparito nel vortice degli ex attori rEgazzini di cui non frega più una ralla a nessuno.
I suoi genitori sono invece - giusto perché ormai hai preso a spulciare la filmografia del cast e non ti fermi più - Steve Ryan (CSI, The West Wing) e Colleen Camp, che di film ne ha girati un fantastilione, ma ti piace ricordarla soprattutto come la futura compagna di Eugene Tackleberry di Scuola di Polizia. Si sposeranno e daranno vita a un figlio altrettanto fanatico delle armi che da grande voterà Trump e negherà con poca convinzione il Russiagate, non sapendo esattamente dove si trova la Russia.
La primogenita di quei volpini dei Fox (abbiamo finito, giuri), Sheerie Lee, affettuosamente chiamata Hookie dal fratello per darle della mignotta, è Amy Linker... dov'è che l'hai già vista?
Ma certo, un paio di anni prima, con un apparecchio in bocca, era la coprotagonista della sitcom Zero in condotta (Square Pegs). Sì, la nasona è Sarah Jessica Parker.
E insomma, siccome c'ha questo cervello che, sorpresone, è un computer, Daryl è fortissimo con i videogiochi, tipo che fa il recordone a Pole Position sul computer di Hookie, un Atari 600 o 800 XL (non c'è modo di capirlo),
ma è anche un fichissimo del baseball, come Kanta.
Ma il governo e i matusa se lo vanno a riprendere, questo super giovane, perché c'è da spiegare al pubblico che quell'acronimo del titolo sta per "Data-Analyzing Robot Youth Lifeform", traducibile grossomodo con "Tredicenne che guarda youtuberz per tutto il giorno, però molto più intelligente", e che dentro al suo cervello ci sono una serie di corridoi colorati in una CGI che per l'epoca wowone, proprio.
D.A.R.Y.L. è un progetto militare, ospitato per le riprese all'EPCOT Center di Walt Disney World, e la cosa più inquietante è che il rEgazzino non è un robot, ma un essere umano in carne e ossa, concepito in provetta e munito di un cervello artificiale. Un Robocop al contrario. Il che diventa ancora più inquietante quando i soliti ufficiali malvagi chiedono agli scienziati che lo hanno creato di sbarazzarsene: il test è andato bene, ora vogliono un soldato adulto e universale così, un cyborg per farci i film con Van Damme nel '92, tipo.
Ma D.A.R.Y.L., ora coi puntini, come Alice tutto questo non lo sa, e con il suo cervello multitasking guarda i cartoni dell'Incredibile Hulk, dei telefilm in cui impara a far impennare un'auto sulle ruote laterali
e gioca ancora con un altro di quei computer Atari, a Missile Command e altre robe. Alle sue spalle, ovunque vada, un finto Commander dei Transformers comprato su una bancarella.
Ma il Dr. Stewart (Josef Sommer), che a differenza del Dr. Thomas è in sede, non vuole far finire il suo figlioccio biomeccanico nel secchio del rusco, perciò organizza una fuga abilissima, dopo aver lasciato nei computer della base l'avvertimento "STIAMO SCAPPANDO! Figli di p*ttana! Non ci prenderete mai!". E i Chicco e Spillo dell'85 fuggono, fanno cappottare la polizia e quella, giustamente, come per i rivoltosi di Fantozzi s'incazza.
Nel senso che a un posto di blocco SPARANO al Dr. Stewart, secondo scienziato morto in meno di un'ora e quaranta di film. Al CNR, se parli di questa pellicola, si toccano giustamente le palle. E insomma, al povero D.A.R.Y.L. tocca piangere la persona che gli ha dato la vita e la libertà. Ma tanto a piangere c'era abituato, da mesi non faceva altro.
E fin qui, peraltro, che due cojoni di film. Morti ammazzati a parte, non c'è mai un minimo guizzo della trama, tutto è così piatto e scontato. L'unico momento di gloria, D.A.R.Y.L., in corsivo e non, nel senso cioè sia del film che del suo protagonista con la frangetta, lo vivono quando il rEgazzino decide di rubare un fottuto Lockheed SR-71 Blackbird, l'aereo militare dalla velocità più assurda di sempre (3.500 km orari) e con quella linea superfantascienza. E allora soocare, David di Navigator, pezzentelli con l'oblò della lavatrice di Explorers che andate a incontrare Gianni Minà e... no, giovine di Giochi Stellari - The Last Starfighter, tu sei ok, perché c'avevi l'astronave ganza.
D.A.R.Y.L. sboroneggia nel cielo con il Blackbird, appiccica una bigbabol alla fragola sulla telecamera con cui i militari lo spiano, e un secondo prima che l'aereo venga fatto detonare in remoto, con degli effetti speciali che nella spietata pulizia dell'HD sembrano tipo il gommone volante di Indiana Jones,
si paracaduta, finisce in un lago, e annega.
Solo che no, un cervello robotico non ha bisogno dell'ossigeno, D.A.R.Y.L. è vivo, può tornare dai suoi. I militari se ne sono già dimenticati perché hanno ancora i buffi da pagare per quel casino che gli ha causato quell'altro rEgazzino con un computer e un paio di telefonate a scrocco. Tutto è bene quel che finisce bene. Vai, D.A.R.Y.L., anzi Daryl, a diventare un campionissimo di baseball col trucco, ché tanto se fai casini ti tocca il ripostiglio, come Super Vicki. Ah, dimenticavi. Oggi Barret Oliver fa il fotografo/tipografo fricchettone/santone specializzato in woodburytipia, e se non sapete cos'è, ve l'andate a cercare su uichipìdia, ché devi ancora fare colazione. Cià.
TUTTI GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE
Questo film, non mi è mai piaciuto.
RispondiEliminaInvece peccato che il ragazzino non abbia proseguito a fare l'attore, secondo me era parecchio bravo.
Comunque, questo Daryl a differenza di quello di Walking dead, almeno si lava.
Oibò, che film siamo andati a scavare nella mia memoria di quegli anni lì.
RispondiEliminaMi appassionò talmente tanto che manco del Blackbird mi ricordavo, mannaggia. L'unica cosa, strana la memoria, che ricordo è che a un certo punto manifesta capacità razionali quando deve scegliere se gli piace di più il gelato alla crema o alla cioccolata. Ma pure qui potrei sbagliare...
Sì, mi pare ci sia proprio una scena in cui gli scienziati rivedono la registrazione di Daryl che doveva scegliere un gusto di gelato, e quindi gli chiedono perché abbia scelto proprio quello...
EliminaAmmazza! Ieri ho visto le prime 4 puntate di Stranger Things (ST1) e questo è stato uno dei primi titoli che mi è venuto in mente tra i vari "omaggi" di questa serie.
RispondiEliminaMichael McKean, del quale ho appreso il nome grazie a Te, mi sembra fosse nell' Ospedale più pazzo del mondo; film per me bruttissimo.
Probabilmente, specialmente se visto con gli occhi di un adulto, un film qualitativamente al di sotto della media dei film del NcG, ma personalmente sono contento che sia entrato nella rubrica (che fra l'altro mancava da troppo tempo), per completezza e amarcorditudine!
RispondiEliminaSimon Wincer ha diretto anche Carabina Quigley e Lonesome Dove. Quelli sì capolavori...
RispondiEliminapartissima dell'immaginario mio dell'epoca visti i ripetuti passaggi e l'averlo visto pure in VHS, ricordo che non si capiva mica come funzionasse se il cervello stava nello stanzone dove c'era il megacomputer...
RispondiEliminaNon me lo ricordavo neanch'io.
EliminaIl professorone (quello che finisce ammazzato) spiega che quello è l'archivio dei ricordi di Daryl, e quindi ci si può dialogare e tutto. Ma parlare con il computer non vuol dire parlare con il rEgazzino. Che infatti ancora non sa della presenza dell'amico e dei nuovi genitori nel centro ricerche.
Si, in effetti di questo film era piu' appassionante il trailer su APPUNTAMENTO AL CINEMA che il film stesso..
RispondiEliminaGrandi quelle vecchie rubriche, i trailer duravano venti minuti!!
Dici che BRIVIDO di Stephen King ci puo' stare tra i prossimi film, Doc?
In fin dei conti uno dei protagonisti e' un regazzino...
Mhhh, ninzò.
EliminaFilm con spunto interessante ma sembra davvero che tutto il cast si sia fumato una piantagione di maria... Effettivamente il ragazzino non era male come attore, si vede che non ha avuto i contatti giusti per decollare (oltre che nel film)! A proposito, visto IT ieri sera. Piaciuto parecchio, un omaggio all'originale ma realizzato molto meglio e anche (mi sembra) molto più fedele al libro (letto più di 20 anni fa, quindi è un'impressione che non posso suffragare più di tanto).
RispondiElimina"si vede che non ha avuto i contatti giusti"
EliminaLetta alla luce di quello che è venuto fuori in questi ultimi tempi, questa frase ha un che di inquietante...
Hai ragione! ;)
EliminaCaspiterina Doc, Barret Oliver è 2 giorni più vecchio di me! :D
RispondiElimina(maledetto Blogger)
EliminaSolo che io ho molti più capelli e sono invecchiato meglio.
Commento PDF e che lascia il tempo che trova: il computer sembra un 800 XL, che aveva la parte in alto del case più larga del 600 XL.
RispondiEliminada piccolo lo avevo in vhs ed era sempre in programmazione a casa mia nelle mattine invernali o in caso di influenza insieme a explorer e agli altri sopra citati... e già lo reputavo un filmetto, il peggiore del periodo, salvando solo l'amato SR-71.... e a questo punto mi chiedo: in quale rubrica mettiamo firefox volpe di fuoco? inventa 20 cose perchè nel nuovo cinema guaglione non ce lo vedo (troppi morti ammazzati...)!
RispondiEliminaFirefox è chiaramente da SuperFantaScienzo. Si può fare.
EliminaPosso fare anch'io una piccola richiesta? Repo-man, film stranissimo e secondo me anche lui da SuperFantaScienzo. Tra l'altro l'ho rivisto un paio di estati fa in tardissima serata e posso dire che mi ha stranito ancora di più... Non a livello di Cronenberg ma sicuramente di una certa filmografia molto anni '80 in cui metterei anche Bakaroo Banzai e qualche altra perla.
EliminaDi questo film ho il netto ricordo dell'impossibilità da parte di Gabriella Golia, allora signorina "buonasera" di Mediaset, di pronunciare il nome degli interpreti e della regia del film. Io e mio padre ci ridemmo per ore. Non credo ci sia il ideo su youtube, ma se lo trovo lo posto
RispondiEliminaFilm che mi evoca solo tristezza. Non ricordo perchè ma mi deprimeva parecchio! Non l'ho più voluto vedere.
RispondiEliminaL'unico ricordo legato a questo film è solo la grande tristezza che infondeva.
RispondiEliminaFilm pacco ,noioso e giustamente declassificato rispetto a tutto il cinema guaglionico anni 80.
Mi chiedevo giusto l'altro giorno che fine avesse fatto il rEgazzino giovane Bastian, e visti i precedenti almeno a lui non è andata così male come ad altri, dai...
Condivido appieno, saudaji canaglia. Poi tutti quelli che vogliono bene al piccoletto (genitori acquisiti esclusi) fanno una brutta fine...
EliminaQuesto film l'ho visto 200 volte e mi rifiuto di pensare che sia palloso, ma potrebbe essere la parte nostalgica di me che parla. DARYL sei un mito
RispondiEliminaSenza infamia e senza lode. La parte che ricordo è quella in cui riguardano i ricordi scaricati dal bambino e disquisiscono sul fatto che mostri dei gusti o possa provare empatia.
RispondiEliminaBeh, che ci crediate o no, proprio stamattina mi sono trovato a pensare a "Nuovo Cinema Guaglione" e mi sono detto "ancora non sì è visto D.A.R.Y.L.", e ora lo trovo qui... misteri...
RispondiEliminaAdesso "Banana Joe" e "Superfantagenio", please
Spero di non risultare Anonimo...sono Paolo, per sicurezze.
RispondiEliminaDoc, possibile un articolo su Motopal?
Credo si chiamasse così il film sulla motopala sommersa nella cava del paesino americano di turno...
Con quel titolo non trovo nulla...
EliminaIl mistero del lago scuro ("Frog Dreaming" "The Quest" "Cenzino 'o scugnizzo") (1986)?
EliminaNe ho vaghissimi ricordi... Ricordo solo le scene dove piange ahah
RispondiElimina