Star Trek: Discovery, episodi 1-2 (no spoiler)
Come hai avuto modo di spiegare già più volte in questa dimensione temporale, non sei un Trekkie fondamentalista. Da una nuova serie TV - o da una nuova pellicola - ispirata all'universo creato da Gene Roddenberry, percio, ti aspetti prima di ogni altra cosa della fantascienza godibile. Se poi c'è dietro una declinazione moderna ma accettabile dello spirito della saga, dai parrucconi di Kirk alla presa ai nervi di Spock, tanto di guadagnato. Nel senso: prima lo spettacolo e la storia, poi, se viene, tutto il resto. Il che è tanto più vero quando parliamo di una serie come Star Trek: Discovery, un prequel per il piccolo schermo (su Netflix da qualche giorno, ma a una puntata a settimana, niente tutto e subito) ambientato dieci anni prima della serie classica di Star Trek. Questo crea da un lato meno problemi, perché Discovery è una serie sulla carta godibile anche per chiunque non sappia una mazza di saluti vulcaniani. Dall'altro, però, ne crea di nuovi. Diversi. Non gravi, ma diversi [...]
Nonostante il nome, Michael Burnham è una donna, primo ufficiale sulla USS Shenzou, nave stellare costruita in economia in Cina. Sotto quel colletto c'è Sonequa Martin-Green, l'insopportabile Sasha di The Walking Dead, e il colletto lo indossa per non far vedere il collo da giraffa, chiaro. Oltre al nome da uomo, Michael ha un carattere bizzarro, impulsivo, da testa calda, esattamente IL CONTRARIO da quello che ti aspetteresti da un'umana cresciuta su Vulcano da Sarek. Sì, esatto, il PADRE DI SPOCK.
Dieci anni prima delle sgambate quinquennali di Spock, Kirk e gli altri sull'Enterprise, in giro per il cosmo per far morire poveri tizi costaricani con una camicia rossa in dei pianeti incredibilmente somiglianti a set da film western di serie Z, quando Kirk insomma non andava ancora in giro a limonarsi aliene, Michael e la USS Shenzou si imbattono in quella che ha tutta l'aria di essere una nave Klingon, ai confini del settore di spazio controllato dalla Federazione. E siccome i Klingon hanno un nuovo ras che sta cercando di unire le 24 famiglie dei fronte-bella con la scusa di un nemico comune, si arriverà presto alle mani e ai phaser e ai siluri.
Discovery racconta infatti gli anni della guerra tra i Klingon e la Federazione, credi affrontati in precedenza da vari romanzi di Star Trek (uno, di sicuro, ti pare di averlo letto), e i primi due episodi andati in onda finora non sono affatto parchi di azione. Un modo come un altro per dire che esplodono cose, si nuclearizzano astronavi, si combatte. Manca Sabotage dei Beastie Boys come nei film nuovi, ma c'è un sacco di lens-flare alla JJCoso comunque. Detto ciò, ciò, magari aspettarsi un metadone di Battlestar Galactica non è corretto, trattandosi pur sempre di una serie di Star Trek, ma chissene, non sei un fondamentalista, dicevi: magari ci cascano.
Nel complesso due primi episodi gradevoli, con dei colpi di scena telefonatissimi, ma comunque in grado di reggere il (breve: grazie potente dio cosmico M1r-k0s) minutaggio delle puntate, e un sacco di effetti speciali di buon livello. Con un budget di quasi 9 milioni di dollari a puntata, oh, un po' di CGI decente te la puoi permettere. Un po' così, per ora, alcuni personaggi, dal caghella Saru, un Kelpien sotto il cui mascherone di gomma si nasconde un irriconoscibile Doug Jones, e le sboronate della protagonista, che in una vera gerarchia militare sarebbe stata presa a cinquine e sottoposta a un paio di giri di chiglia dopo venti secondi. Ma qui deve fare la scavezzacollo che poi diventa leader responsabile, ce l'ha scritto tipo in fronte dal secondo zero. In fronte o sul collo, ché lì c'è tutto lo spazio per scriverci Guerra e Pace, se è per questo.
I probleminhos cui facevi accenno all'inizio sono legati alla natura stessa del progetto. Quando realizzi un prequel a decenni di distanza dall'originale, o fai tutto vecchio e ti copri di ridicolo, o ci butti tecnologia e design moderni, e te ne sbatti dell'anacronismo. Tipo quella storia che nel passaggio da Repubblica a Impero, in Star Wars, tutto è diventato più plasticoso, posticcio e rivestito di formica come in una scuola elementare dell'86. Qui quel contrasto, quel downgrade tecnoscenografico prossimo venturo, lo si vive all'ennesima potenza. La strumentazione della Shenzou - e nei prossimi episodi della Discovery, la nave che dà il titolo allo show - e delle sue sorelle, le tute per l'attività extraveicolare, le stesse uniformi dell'equipaggio, gli androidi di bordo... ha tutto il look di un film fantascienzo di oggidì. Il che è figo, non sembra una poveracciata da quattro soldi, ma a qualcuno potrebbe dar noia. Non sei tra quelli, lo ripeti, e frega zero che in dieci anni si sia poi passati ai super-pigiamini dell'Enterprise e alle poltroncine di plastica. Discovery è bello da guardare, tanto ti basta.
Il secondo cruccio è per gli inevitabili punti di contatto con la storia che verrà, con l'eventuale frizione in termini di continuity. Il producer Alex Kurtzman ha dichiarato, ad esempio, che si tenterà di spiegare perché Spock ha una sorella(stra) e nessuno ne ha mai parlato prima. Ditto per altri collegamenti che di sicuro faranno la gioiaperplessitudine dei Trekkie più incalliti, come le versione giuovani di alcuni personaggi della serie originale, come Harry Mudd.
Ah, a bordo ci sarà anche una coppia apertamente gay, in modo da dare la possibilità ai bifolchi dell'Internet di scrivere che anche la CBS si è piegata a una lobby omoebraicomassonica per fare i $$oldi. E al resto del pianeta di farsi due risate amare sul loro conto. Ché capire che è il mondo ad esser fatto così pare brutto. Meglio far finta di niente e dire ci sono i pampini, difendiamo le famiglie, bruciamo gli invertiti (e già che ci siamo pure i negher, se non giocano a pallone nella mia squadra). Lo chiamano diritto di parola, il diritto di sembrare dei contadini analfabeti del seicento.
Kirk baciava Uhura - donna di colore, scandalo!!1! - in TV quarantanove anni fa per spiegare proprio questo: che l'unico vero razzismo dovrebbe riservarsi a chi ha il cervello di un cavernicolo e non si vergogna nemmeno a mettere in piazza quello che gli dice. Star Trek è da sempre, una metaserie sull'integrazione e la convivenza pacifica, laddove possibile. Vaglielo a spiegare, ai peones del XVII secolo dell'Internet.
Nonostante il nome, Michael Burnham è una donna, primo ufficiale sulla USS Shenzou, nave stellare costruita in economia in Cina. Sotto quel colletto c'è Sonequa Martin-Green, l'insopportabile Sasha di The Walking Dead, e il colletto lo indossa per non far vedere il collo da giraffa, chiaro. Oltre al nome da uomo, Michael ha un carattere bizzarro, impulsivo, da testa calda, esattamente IL CONTRARIO da quello che ti aspetteresti da un'umana cresciuta su Vulcano da Sarek. Sì, esatto, il PADRE DI SPOCK.
Dieci anni prima delle sgambate quinquennali di Spock, Kirk e gli altri sull'Enterprise, in giro per il cosmo per far morire poveri tizi costaricani con una camicia rossa in dei pianeti incredibilmente somiglianti a set da film western di serie Z, quando Kirk insomma non andava ancora in giro a limonarsi aliene, Michael e la USS Shenzou si imbattono in quella che ha tutta l'aria di essere una nave Klingon, ai confini del settore di spazio controllato dalla Federazione. E siccome i Klingon hanno un nuovo ras che sta cercando di unire le 24 famiglie dei fronte-bella con la scusa di un nemico comune, si arriverà presto alle mani e ai phaser e ai siluri.
Discovery racconta infatti gli anni della guerra tra i Klingon e la Federazione, credi affrontati in precedenza da vari romanzi di Star Trek (uno, di sicuro, ti pare di averlo letto), e i primi due episodi andati in onda finora non sono affatto parchi di azione. Un modo come un altro per dire che esplodono cose, si nuclearizzano astronavi, si combatte. Manca Sabotage dei Beastie Boys come nei film nuovi, ma c'è un sacco di lens-flare alla JJCoso comunque. Detto ciò, ciò, magari aspettarsi un metadone di Battlestar Galactica non è corretto, trattandosi pur sempre di una serie di Star Trek, ma chissene, non sei un fondamentalista, dicevi: magari ci cascano.
Nel complesso due primi episodi gradevoli, con dei colpi di scena telefonatissimi, ma comunque in grado di reggere il (breve: grazie potente dio cosmico M1r-k0s) minutaggio delle puntate, e un sacco di effetti speciali di buon livello. Con un budget di quasi 9 milioni di dollari a puntata, oh, un po' di CGI decente te la puoi permettere. Un po' così, per ora, alcuni personaggi, dal caghella Saru, un Kelpien sotto il cui mascherone di gomma si nasconde un irriconoscibile Doug Jones, e le sboronate della protagonista, che in una vera gerarchia militare sarebbe stata presa a cinquine e sottoposta a un paio di giri di chiglia dopo venti secondi. Ma qui deve fare la scavezzacollo che poi diventa leader responsabile, ce l'ha scritto tipo in fronte dal secondo zero. In fronte o sul collo, ché lì c'è tutto lo spazio per scriverci Guerra e Pace, se è per questo.
I probleminhos cui facevi accenno all'inizio sono legati alla natura stessa del progetto. Quando realizzi un prequel a decenni di distanza dall'originale, o fai tutto vecchio e ti copri di ridicolo, o ci butti tecnologia e design moderni, e te ne sbatti dell'anacronismo. Tipo quella storia che nel passaggio da Repubblica a Impero, in Star Wars, tutto è diventato più plasticoso, posticcio e rivestito di formica come in una scuola elementare dell'86. Qui quel contrasto, quel downgrade tecnoscenografico prossimo venturo, lo si vive all'ennesima potenza. La strumentazione della Shenzou - e nei prossimi episodi della Discovery, la nave che dà il titolo allo show - e delle sue sorelle, le tute per l'attività extraveicolare, le stesse uniformi dell'equipaggio, gli androidi di bordo... ha tutto il look di un film fantascienzo di oggidì. Il che è figo, non sembra una poveracciata da quattro soldi, ma a qualcuno potrebbe dar noia. Non sei tra quelli, lo ripeti, e frega zero che in dieci anni si sia poi passati ai super-pigiamini dell'Enterprise e alle poltroncine di plastica. Discovery è bello da guardare, tanto ti basta.
Il secondo cruccio è per gli inevitabili punti di contatto con la storia che verrà, con l'eventuale frizione in termini di continuity. Il producer Alex Kurtzman ha dichiarato, ad esempio, che si tenterà di spiegare perché Spock ha una sorella(stra) e nessuno ne ha mai parlato prima. Ditto per altri collegamenti che di sicuro faranno la gioiaperplessitudine dei Trekkie più incalliti, come le versione giuovani di alcuni personaggi della serie originale, come Harry Mudd.
Ah, a bordo ci sarà anche una coppia apertamente gay, in modo da dare la possibilità ai bifolchi dell'Internet di scrivere che anche la CBS si è piegata a una lobby omoebraicomassonica per fare i $$oldi. E al resto del pianeta di farsi due risate amare sul loro conto. Ché capire che è il mondo ad esser fatto così pare brutto. Meglio far finta di niente e dire ci sono i pampini, difendiamo le famiglie, bruciamo gli invertiti (e già che ci siamo pure i negher, se non giocano a pallone nella mia squadra). Lo chiamano diritto di parola, il diritto di sembrare dei contadini analfabeti del seicento.
Kirk baciava Uhura - donna di colore, scandalo!!1! - in TV quarantanove anni fa per spiegare proprio questo: che l'unico vero razzismo dovrebbe riservarsi a chi ha il cervello di un cavernicolo e non si vergogna nemmeno a mettere in piazza quello che gli dice. Star Trek è da sempre, una metaserie sull'integrazione e la convivenza pacifica, laddove possibile. Vaglielo a spiegare, ai peones del XVII secolo dell'Internet.
"che l'unico vero razzismo dovrebbe riservarsi a chi ha il cervello di un cavernicolo e non si vergogna nemmeno a mettere in piazza quello che gli dice"
RispondiEliminamadonna quanta veritá Doc...
Confermo e sottoscrivo... Sempre una grande lama affilata, Doctor.
Eliminaps prime due puntate apprezzate, da grande fan della fantascienza. e apprezzo il rilascio dilazionato nel tempo, in questo pazzo periodo di binge watching...
RispondiEliminaNell a ignoranza pensavo fosse ambientata nel nuovo universo cinematografico, ora realizzo che essendo ambientata 10 anni prima della TOS l'universo e' sempre quello. Per i trekkies più ferrati, rispetto a Enterprise dove si colloca? Non ho ancora visto le puntate, ma stona tanto anche rispetto a quest'ultima con le tecnologie antecedenti meglio delle successive?
RispondiEliminaParlando di Data Astrale, Star Trek Enterprise si conclude nel 2155 e le vicende della Serie Classica iniziano nel 2266, quindi si colloca 101 anni dopo STE.
EliminaDicono 100 anni dopo Archer e 10 prima di Kirk. Secondo me in Enterprise sono riusciti meglio a mascherare il fatto che l'hanno realizzata 40 anni dopo l'originale, da un punto di vista di tecnologia: la nave e gli armamenti sono rozzi (siamo agli inizi dell'esplorazione), ma contando i 40 anni di distanza secondo me il lavoro è ben fatto. Il cambio/evoluzione di tecnologia qui è smaccato, anni luce avanti rispetto ai tempi di Kirk. Non dico che sia un male, ma sicuramente era difficile fare diversamente. Quasi una scelta obbligata.
EliminaEffettivamente Enterprise mi era piaciuta molto e non sentivo la mancanza di un prequel.
EliminaStessa cosa, Enterprise come prequel funzionava anche perchè manteneva una certa coerenza con la tecnologia.
EliminaNon siete i soli, anche a me Enterprise è piaciuta parecchio
EliminaSono d'accordo con voi, il prequel quantumlippiano era più credibile come coerenza. Penso che questa nuova serie piacerà mooolto di più ai non-trekkies. Dalle foto... stona (anche JJ stonava, ma ha avuto un successone, forse sono io). Poi mi chiedo: perché scelta obbligata il mobilio fantascienzo 2017? Non potevano farlo un po' più retrò, finto vintaggio, insomma rispolverare i modellini? Se l'hanno fatto in SWVII perché non qui?
EliminaL'aspettavo come la manna dal cielo, non vedo l'ora di attaccarla.
RispondiEliminaConvincere la moglie a vederla sarà più dura che superare la Kobayashi Maru (o l'avvocato Kobayashi), in caso contrario il piano B prevede la visione in solitudine, e lì trovare il tempo è davvero una sfida.
La lettura della rece mi ha tranquillizzato ED esaltato, soprattutto perché i due punti con i potenziali problemi che hai evidenziato li trovo (personalmente) altamente trascurabili.
Bene così ;)
Effettivamente il primo star trek fu veramente l' emblema della società multietnica , con un circolo ufficiali spaventosamente avanti per la mentalità dell' epoca; una nera ( Uhura), un CINESE negli anni del Vietnam, addirittura un RUSSO! Adesso mettere una coppia omosessuale francamente fa più Maria de Filippi che rottamazione ; ma vabbè per rompere i tabù sessuali dovevano mettere unpersonaggio molto più audace tipo questo qui http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/germania_pene_incastrato_piatto_di_un_bilanciere_vigili_fuoco_lavorano_tre_ore_liberarlo-3246285.html
RispondiEliminaQuanto alla continuity, ho guardato parecchie serie di star trek, e una svecchiata ci sta tutta. Mi sta pure bene la retrofantascienza... ma star trek originale era veramente tirato su con 4 lupini.
Condivido il tuo punto di vista Doc. Per quanto riguarda la questione tecnologia di 10 anni prima, ho pensato che l'unica alternativa realistica sarebbe stato utilizzare un ambient tecnologico low simile alla serie "The Expanse" ma credo si sarebbe tradito quel canone hi tech su cui si basa star trek. I primi due episodi mi sono piaciuti tranne per una cosa:
RispondiElimina[ROVINATORE]
Cioè, devono prendere il cattivone in ostaggio, e vanno DA SOLI il capitano e il primo ufficiale. Ma che cazz??? °_° questa cosa non l'ho capita. Mi aspettavo maglie rosse pronte a morire con loro in un 'azione breve ma così... che comunque si ripete anche all'inizio del primo episodio: capitano e primo ufficiale SOLI in una missione su un pianeta deserto e abbandonati. Mah. Ok smetto di fare il precisino però... dai.
[Rovinatore OFF]
Sul [ROVINATORE]
Elimina...
...
...
Sì, mimmata.
Si capiva dal primo istante dove andasse a parare la missione :)
Riguardo al [ROVINATORE]
Elimina...
...
...
Potrebbe essere jn omaggio alla serie classica? Dove in una puntata sì e l'altra pure scendevano dalla nave il capitano + uno a scelta tra l'ufficiale scientifico e il medico di bordo
[SPOILER SPOILER]
RispondiEliminaSono nettamente più appassionato del Doc e alcune novità sono belle come la modernizzazione degli stili che ci sta tutta.
Detto questo la versione dei Klingon proposta è veramente bruttarella per due motivi essenziali:
1) lo stile barocco che coinvolge l'architettura delle navi e dei vestiti klingon. Della nave klingon vediamo una sala completamente inutili che sembra il salone delle feste di una nave da crociera illuminata in parte da delle TORCE con il FUOCO; con un popolo spartano votato alla guerra c'entra ne cippa.
2) Il culto dei morti klingon è stato stravolto ed era una delle cose più belle e particolari dei klingon. Quando un klingon muore viene salutata la sua morte con un urlo, questo c'è, e poi il cadavere viene eliminato nel modo più sbrigativo possibile. Una sorta di oggetto inanimato che non descrive più la persona, una memoria inutile non più abitata dall'anima. Qui invece gli fanno la bara, le appiccicano sullo scafo e addirittura recuperano i corpi.
Salvo tutto il resto: il richiamo a Kahless, il protocollo etico e il consiglio di Sarek per farsi rispettare dai Klingon. L'unica altra cosa super fastidiosa è l'atteggiamento dell'equipaggio all'inizio super #volemosebene, fortunatamete subito accantonato.
sullo stile barocco ho una teoria.
Elimina[SPOILER]
a me sembra che stiano puntando sullo "scontro di culture", come motivazione di base della guerra coi Klingon. I Klingon si sentono minacciati dal pacifismo della Federazione. non lo capiscono, temono che li cambi, non lo vogliono ("the most dangerous words: we come in peace", dice T'Kuvma).
Quindi secondo me han puntato sul "barocco" per enfatizzare visivamente, subconsciamente, quanto siano una razza "aliena".
Quel barocco ci sta come metafora ma lo trovo comunque brutto e fuori contesto.
EliminaHo sempre pensato che in Star Wars valga più o meno tutto mentre in Star Trek il mimino sindacale da rispettare è la coerenza logica nella rappresentazione delle tecnologie. La nave di T'Kuvma non ha il minimo senso.
mah. Star Trek è pieno di di design insensati, ma che hanno mera finalità "narrativa". cmq vedremo dove vanno a parare.
Elimina[ROVINATORE]
EliminaIMHO i klingon non li ho proprio digeriti. Sarò troppo legato al loro aspetto di next generation (e 3 film e altre due serie), ma questi sono ridicoli:
1) troppo poco umani e più rettili, altro che specie interfeconde (ciao Torres).
2) vestiti così sono ridicoli, sembrano cortigiani del '600 con troppo amido nei vestiti. Con quelle armature a pezzo unico mancano piegano il collo figurarsi il busto. Non riescono quasi a muoversi, altro che combattere come una razza di guerrieri. E infatti il loro paladino viene fatto fuori dopo 2 secondi da un'umana disarmata colta di sorpresa. Bel paladino davvero.
Io ho trovato tutti i personaggi, protagonista compresa, molto piatti e stereotipati e la storia banalotta e prevedibile. Spero che le prossime puntate abbiamo un po' più di spessore.
RispondiEliminaLa penso esattamente come te.
EliminaGrande doc.
RispondiEliminaIo lo vedo come un 10 anni prima dei film di JJ, più che della serie classica.
Per ora mi piace, anche perché non vedo TWD e non conoscevo la primo ufficiale.
Abbiate pazienza, non ce la faccio. Per me esistono solo la serie originale e Next Generation. Ci sono solo due capitani nella mia vita: Kirk e Picard. Tutto il resto è fuffa. Tutto il resto non esiste. Ora, prima che mi buttiate lì il pippone che "prima guarda, poi giudica", ho provato a guardare altre serie successive, anche i film al cinema, quelli più recenti (non l'ultimo), ma no. Non ce la faccio proprio. Li trovo vuoti, pallidi tentativi di imitazione. Non reggo nulla e gli attori non me li ricordo più già dopo due secondi.
RispondiEliminaNon penso quindi che guarderò questa serie, non mi attrae per nulla.
Effettivamente Kirk è divenuto un' icona, mentre Picard è finito un pò nel nerdatoio... ed è un peccato perchè io preferisco nettamente il secondo anche se è un francese !!
EliminaOh, ma allora nessun problema, Francesca: la protagonista non è un capitano :D
Eliminasui film ti do ragione: tranne Star trek: TMP e L'Ira di Kahn, i film di Star Trek son tutti un po' bruttini.
EliminaMomento PDF, e premetto di non essere un Trekkie incallito e chiedo aiuto alla cumpa:
RispondiEliminama i film di JJcoso, e vero che sono un universo alternativo, ma dopo la caduta di Vulcano, o no?
Per che se così non fosse, com'è che nei film si parla del cane dell'ammiraglio Archer teletrasportato, se dovrebbe essere passati 110 anni? Fine momento PDF.
Per il resto, vista ieri, visivamente mi appaga e nemmeno il cambio di tecnologia mi disturba (di più la versione dei klingon glabri!) i personaggi però sembrano telefonati, piatti. Aspetto le altre puntate per avere più chiare le idee.
P.s Doc la seconda stagione di Expanse?
Vado brutalmente fuori tema: chi si ricorda il titolo della canzone nel cui video vediamo una giornalista svegliarsi in una stanza d'albergo e poi tutti i preparativi per andarsene?
RispondiEliminaE' la prima volta che mi ricordo un video ma non la canzone!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaQualcuno, a parte me, ha visto i primi episodi di Inumani?
Non voglio spoilerare ma i primi 10 minuti sono inguardabili. La serie è in Imax quindi le prime scene sono dedicate a mostrare allo spettatore che la serie è in Imax. Sembra di avere quelli della Fox seduti di fianco che ti fanno gomitino dicendoti "ohh!! è in Imax... figo eh?!" ogni tre secondi.
L'unica cosa che traspare delle prime scene è che chiaramente sono girate in uno studios e non veramente in una giungla. La definizione è tale che si capisce chiaramente, soprattutto se visto al cinema.
Menzione d'onore ad uno dei personaggi principali che ha i piedi da bisonte o cavallo da tiro (na' roba del genere). Una sorta di satiro con i piedoni e senza corna e cosce pelose.
Vorrei dire la mia sul discorso gay ma rischio sempre di essere frainteso.
RispondiEliminaProviamo: Il problema non è che si parla di omosessualità. Il problema è che si parla di omosessualità in "ogni nuova produzione" televisiva e cinematografica degli ultimi 10 anni. Quando tutti parlano delle stesse cose è ovvio che non è più solo un discorso di "sviluppo culturale della popolazione". C'è evidentemente un ritorno anche economico, un dictat dall'alto, un qualcosa di politico che impone certi temi altrimenti...non so....niente finanziamenti o simili.
Hai visto "The Orville"? Manco siamo al terzo episodio e già si giocano la carta "omosessualità" anche se in una maniera più originale.
Insomma in Star Trek quasti temi sono stati sempre presenti. Fanno parte del dna di Star Trek, la soluzione dei conflitti col dialogo e la conoscenza (tra un photon torpedoes e un altro), il rispetto per le altre culture ecc.
Però se gli stessi temi li vedi ovunque, in ogni cosa che c'è in tv (pure al grande fratello cacchio!) da mattina a sera uno sarà pure libero di dire "Ma che palle cazzo! Mica ci sono solo i gay in questo mondo no? Parlate pure d'altro!". Poi scopri che gli autori sono quasi tutti gay e capisci perchè si parla solo di quello.
Avevo preferito astenermi perché sembrava un cercare la polemica tanto per sport, ma comunque:
Elimina1) O M O S E S S U A L I! Gay vuol dire "gaio" e mi sono stancato che quello che può essere pure un nome o uno stato d'animo sia oggi inteso come un'inclinazione sessuale.
2) Il problema non é che ci siano personaggi OMOSESSUALI, o attori OMOSESSUALI, o autori OMOSESSUALI, il problema é se la cosa in un telefilm di fantascienza sia una caratteristica dei personaggi o un punto attorno al quale gira la trama. E non sto parlando di una puntata ogni tanto che tratti l'argomento, sto parlando proprio del "momento omosessuale" per cui lo spettacolo si ferma per far vedere agli spettatori quanto omosessuali siano i personaggi omosessuali nel loro "momento omosessuale".
Stessa cosa che in definitiva succede con i temi familiari in Supernatural.
3) https://www.youtube.com/watch?v=JgZibaI_l50
Non è che prima "degli ultimi 10 anni" non ci fossero gay a Hollywoo, ti voglio svelare questa cosa. Anche nei posti che contano. Anzi.
EliminaOggi è un tema più presente perché non è un taboo come lo era un tempo. Se ne parla perché se ne può parlare. Una fetta consistente della popolazione mondiale ha gusti sessuali per persone dello stesso sesso, la cultura popolare riflette la cosa.
Non c'è niente di strano, non c'è nessun complotto a cui gridare.
Perdonami, ma il discorso "dictat dall'alto", "ritorno economico" è esattamente quello che intendevo quando ironizzavo a fine post sulla "lobby omoebraicomassonica per fare i $$oldi".
A volte mi fa sorridere, altre lo trovo sinceramente agghiacciante.
Ora, te sei libero di pensare quello che vuoi, ci mancherebbe altro. Ma io sono altrettanto libero di considerare il tuo pensiero preoccupante, perché a un passo da quello - e fortunatamente non è il tuo caso, sia chiaro - di chi grida allo "scandalo ricchioni ovunque signora mia che tempi".
Che poi da una bigotta di ottant'anni me lo aspetto pure, ma da un mio coetaneo no. Ma, ripeto, non è quello il tuo caso.
A qualcuno piace la zuppa inglese, ad altri no. A qualcuno piace la pheega, ad altri no. Il problema nel rappresentare tutte queste persone, esattamente, per quello che sono -
- cioè PERSONE, al di là dei loro gusti - quale dovrebbe essere? E a un etero cosa dovrebbe fregare se ci sono due uomini o due donne che si baciano in una serie TV? Siamo nel 2017, appunto, non tra le campagne del Seicento.
@Sebashaw:
EliminaPuoi esserti pure stancato te, ma il termine gay viene indicato come sinonimo di omosessuale da tutto il pianeta. Dal Gay Pride in poi. Temo tu debba fartene una ragione.
Sul secondo punto. Non sono d'accordo, per nulla. Ma anche fosse: chiediti che importanza ha, oggi, nel mondo, far vedere la normalità di un amore non etero. Considerando che in alcuni dei paesi dove quelle serie vengono trasmesse, i GAY vengono ancora perseguitati o rischiano la pena di morte. No, sul serio.
Chieditelo e poi dai un peso alle tue perplessità da etero a cui dà fastidio pure il termine gay.
Son discorsi che speravo fosse superfluo affrontare qui, ma a quanto pare serve farlo. Ne ero cosciente quando ho scritto le ultime righe del post. E ok, non è un problema.
Ma non è che semplicemente "gay" vuol dire "gaio". Basta fare una ricerca su internet e scopri il perché "gay" è diventato sinonimo di "omosessuale".
EliminaMah, non capisco che ci vuole a fare ricerche! Internet è pieno di informazioni, basta cercarle.
Penso che sfugga il fatto che se tu hai un'idea sul mondo dovresti anche informarti su chi la pensa il contrario. Avendo questa inclinazione mentale ci saranno volte che rafforzerai la tua idea migliorandola o altre viceversa in cui la cambierai.
EliminaDeve essere la realtà del mondo a formare le nostre idee perché esse non possono cambiare la realtà.
Io continuo a pensare che si cerchi più di far soldi accattivandosi i gay piuttosto che proporre un tema per abbattere pregiudizie cose simili. E' come se li stessero sfruttando piuttosto che aiutarli. Per esempio tutti i gay in tv in trasmissioni per donne solo perchè alle donne piacciono (la trasmissione di tutorial di rai2, amici, ecc ecc).
EliminaMi viene in mente un esempio preciso! Il Doctor Who delle ultime stagioni. Ma non per l'assistente gay dichiarata che è un personaggio importante e integrato nella storia. Mi riferisco a tutte le "frasette" messe lì ad arte in ogni episodio per sottolineare che il mondo è pieno di gay. Sono frasi immotivate, senza motivo di esistere se non arruffianarsi i gay come spettatori. Ad esempio un personaggio secondario uomo dice "Ieri ero al mare col col mio compagno ecc ecc". Una frase messa lì senza motive senza finalità con la trama. Solo per "arruffianarsi" una fetta di pubblico in più. Questo mi infastidisce...l'esagerazione a fini economici...altro che educare la gente. Tutto qui.
"Ad esempio un personaggio secondario uomo dice "Ieri ero al mare col col mio compagno ecc ecc"
EliminaCioè una scena di vita normale, che sentiresti in giro. Non so te, ma a me capita di sentire discorsi del genere nei mezzi pubblici. Per uomini, donne, extraterrestri. Ma è per arruffianarsi il pubblico e "sfruttarlo a fini economici". Ho capito.
L'unica cosa che mi chiedo é se mi stai prendendo in giro oppure no.
EliminaPerché se lo stai facendo ti garantisco che ci sono cascato in pieno.
Altrimenti deduco che tu mi abbia scritto per partito preso: siccome l'utente Sebashaw s'inquadra socio-politicamente così, allora tutto quello che scrive dev'essere letto in una determinata ottica.
Ma davvero non ti rendi conto che il discorso che fai a Jeeg e quello che scrivo io su come sono gestite le trame dei fim e telefilm ruotano attorno allo stesso concetto, di far vedere quei personaggi come persone complete e non come bandierine per fregiarsi del titolo fine a sè stesso dell'inclusività.
Questo non é come il fanservice degli anni novanta, dove dentro vestiti sexy e dietro bocce da urlo dei bravi autori riuscivano a mettere dentro anche dei personaggi con un loro perché, qua si sbatte sullo schermo una coppia di omosessuali per far vedere "l'omosessualità".
E delle persone non resta nulla.
Ma dove stà la normalità del rapporto? Dove?
Se la trama ruota attorno all'incontro coi Klingon, che senso ha che si fermi per il "momento omosessuale" se non quello di autofregiarsi di un gagliardetto?
Recensiscimi Milk o Priscilla la Regina del Deserto e queste critiche non mi sentirai farle, indovina perché?
E nei paesi dove un omosessuale rischia la pena di morte, la diffusione "ufficiale" di queste opere avviene previa censura, per cui non cambiano niente.
Le perplessità di Jeeg ci stanno tutte quando noti che alcune case editrici cambiano i propri personaggi più famosi in determinati modi anziché rispolverare vecchi personaggi che certe caratteristiche le avevano già, come si fa a non pensare che non sia solo un calcolo commerciale?
Dr.Manhattan27 settembre 2017 21:52
EliminaA me di come l'utente si inquadra socio-politicamente frega nulla. Vale per te, vale per tutti.
Le case editrici (si sta parlando di Marvel e DC) non c'entrano con il discorso film e telefilm che si sta facendo. Ma pure c'entrassero, hanno personaggi gay o che si riscoprono tali da vent'anni, non da un giorno.
La normalità del rapporto sta nel rapporto. Normale, squilibrato, vuoto o impegnato come qualsiasi rapporto etero.
Sulla trama dei Klingon, i due personaggi in questione ancora non sono emersi, quindi tu non sai che senso abbiano, se ne avranno uno o meno.
Rispetto il tuo parere, come quello di Jeeg, pur non condividendolo per nulla, ma considero - lasciamelo dire - le vostre perplessità l'anticamera di discorsi molto più pericolosi, perciò mi fanno paura.
Mi fermo qui, perché non ho davvero nient'altro da aggiungere a un discorso del genere.
@Jeeg:
EliminaNel mondo occidentale ci sono privilegi discriminatori che favoriscono i maschi bianchi eterosessuali e preferibilmente cristiani.
Il mondo dell'intrattenimento (sempre occidentale intendo) non è da meno e la maggior parte dei protagonisti sono maschi bianchi anche quando la storia non è ambientata in Occidente o persino su questo pianeta.
Se non è un maschio bianco eterosessuale il più delle volte sarà una variante.
Cioè sarà maschio e/o bianco e/o eterosessuale.
Ecco, il film "La Grande Muraglia" è un ottimo esempio.
Perché il protagonista è Matt Damon se è ambientato nell'Antica Cina? Ma per cercare di fare più soldi, ovviamente!
Il pubblico maggioritario occidentale è più culturalmente abituato a seguire le storie se si può "identificare" in un bianco.
Perché una persona come me quando vede Doctor Who e trova quelli che tu chiami "frasette" del tutto normali e una persona come te disturbano?
Probabilmente perché tu sei ancora più o meno consciemente legato al dare per scontato che una persona "normale" sia questo, quello e quell'altro (cosa che ci è stato inculcato fin dall'infanzia).
Ma in realtà il mondo è molto più complesso.
Se le persone avessero minore timore di esprimersi (perché se ti non ti conformi allo stereotipo sei svantaggiato e discriminato; e il problema è maggiore quando si appartiene a più minoranze)si scoprirebbe che le persone che si conoscono in realtà sono molto più complesse.
Ma scusatemi... quinti quando in un film o in un telefilm di qualsivoglia genere vedete un personaggio maschio parlare di sua moglie o un personaggio femminile baciare il suo fidanzato, magari nel ben mezzo di una scena d'azione (esempio il bacio di Han a Leia, per dire), voi gridate al "fanservice" per accattivarsi i favori delle lobby catto-conservative o delle famiglie tradizionali? oppure li vedete come uno spaccato normale della vita? le percentuali di gay al mondo non sono proprio minime, quindi se si ipotizza che nel futuro di star trek i pregiudizi siano venuti meno (utopia, a vedere qual che ho letto prima), se un personaggio o una coppia sono scriptati gay, perché non possono avere il loro momento che potrebbe avere una qualsivoglia coppia etero senza sollevare perplessitá? proprio queste perplessità sorte indicano che ci sono persone che ancora non lo vedono una cosa "normale" e che quindi queste scene servono eccome....
EliminaEsco dal discorso omosessualità per consigliare anch'io al Doc la visione di "The Orville".
EliminaPur essendo di e con Seth McFarlane si discosta dal discorso "parodia demenziale di Star Trek" ed è una serie che si regge benissimo sulle sue gambe, dimostrando di possedere molta sostanza.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMa poi scusatemi,se all'interno di un telefilm a un gay non gli metti il "momento gay" o non gli fai dire dialoghi come: "sono andato al mare col mio compagno" come si dovrebbe capire che è gay?
EliminaDovrebbero farli sculettare e dagli una speciale divisa della Federazione arcobaleno?
Che nelle moderne produzioni ci siano le quote di diversità è risaputo,è inutile sorprendersi ancora,ma mentre per il discorso razziale basta che il personaggio si veda per capirne l'etnia per il discorso di preferenza sessuale bisogna dargli un minimo di background con testi o scene apposite per distinguerlo dagli etero.
"Son tutti f**** col c*** degli altri"
EliminaMi spiace proprio iniziare così quello che probabilmente sarà il mio secondo commento qua.
A nessuno di voi è mai capitato, non dico di conoscere di persona, di aver letto commenti da parte dei diretti interessati? A me personalmente si e, probabilmente vi suonerà incredibile, alcuni omosessuali la pensano esattamente come Jeeg, Sebashaw e si anche me. Ovviamente non rappresentano la totalità della categoria, così come voi non lo siete per gli etero e noi non siamo dei neo-nazi come purtroppo pensate. Non si tratta di intolleranza verso le minoranze, che siano sessuali o etniche, è il modo in cui queste vengono spesso rappresentate o inserite in modo forzato, ostentato e macchiettistico in molte produzioni odierne, non tutte sia chiaro. Non posso entrare nel merito di Star Trek Discovery non avendo visto la serie ma posso dire che la cosa non mi ha infastidito per nulla nei film nuovi dove Sulu è diventato gay, così come penso che Will & Grace sia una serie molto intelligente e così come mi piace da morire la relazione tra Willow e Tara in Buffy (con buona pace per il Doc), e personaggi come Northstar, Apollo e Midnighter sono tra i miei personaggi dei fumetti preferiti. E aver paura di discorsi come quello che stiamo facendo qua mi sembra un po' un voler "combattere il pregiudizio con un altro pregiudizio" generalizzando la nostra opinione con chi intollerante lo è veramente. Difendere a spada tratta tutto quello che ci viene propinato è dannoso esattamente come odiare sempre tutto e tutti.
Mi piacque assai, nient'altro da dire.
RispondiEliminaSolo io ho avuto problemi di audio? Dopo x minuti tutte le voci femminili erano quasi inudibili.
È capitato anche a me. La voce del capitano e del primo ufficiale erano nettamente più basse rispetto al resto. La cosa è durata pochi minuti.
EliminaAudio italiano pessimo, indeed. Si capivano di più i Klingon che parlavano coi rutti (come mio cugggino).
Eliminagiorno.
EliminaIl problema audio è stato risolto.
Tuttavia, almeno per me, è stato prima necessario rimuovere la puntata (che risultava in parte visionata) dall'elenco "continua a vedere", per poi farla ripartire da capo
Ma perchè voi le vedete in italiano?...
Eliminahttp://i0.kym-cdn.com/photos/images/newsfeed/001/209/105/7b2.jpeg
Per me è tata una goduria - soprattutto scoprire che il mio Klingon è ancora molto fluente - e con tutti gli errori e le americanate rivedere Star Trek on line è una gioia immensa : Quapla'a tutti !
RispondiEliminaGianluca gran visir dei Nerd! :)
Elimina... " Sono un Trekkie semplice : porto l'Amore Galattico di Kirk e parlo Klingon " :-)
EliminaQuando ho visto che su retepellicola nell'elenco sottotitoli c'era anche il klingon non ho resistito XD
EliminaSono anni che lurko questo blog e non ho mai commentato su niente limitandomi a godermi la lettura degli articoli, ma non potevo esimermi dal farti i complimenti per l'ultimo paragrafo di questo post. Novantadue minuti di applausi, prego.
RispondiEliminaAttendevo questa serie con trepidazione, un (bel) po' di scetticismo ed incrociando le dita. Di Star Trek, come primo parametro, amo la metafora, il coraggio (quel famoso bacio oggi par nulla, ma 50 anni fa...), la speranza che ci ha lasciato Roddenberry in eredità, ai posteri, con la United Federation of Planets. Che se "Imagine" di John Lennon fosse un telefilm, sarebbe Star Trek, nel suo complesso.
RispondiEliminaQuindi, quel che il dottore scrive nel finale della rece (Star Trek è da sempre, una metaserie sull'integrazione e la convivenza pacifica) riaccende un vivo entusiasmo su questa nuova serie.
Come trekkie, sono di quelli a cui stanno un po' stretti i prequel; e resto in attesa di sapere, prima o poi, che accadrà nel XXV secolo (capitan Wesley? ;-D ). Ma capisco che gli eventi cronologici mostrati nei finali di DS9 e VOY, e negli ultimi film di TNG, abbiano portato ad una sorta di conclusione pacifica dell'arco narrativo (almeno per il XIV secolo). Vedansi i nuovi assetti tra Federazione e "vicini di casa" (cardassiani, romulani, klingon, borg, ferengi, Dominio*...).
Spero che gli scrittori degli episodi siano più compatti e coordinati, e vadano meno "ognuno per cacchi propri", come lamentò la stessa Kate Mulgrew (capitano Janeway), che definì il suo personaggio come affetto da disturbo bipolare.
Cercherò, insomma, di fare come "Mario", il fratello figlio unico di Rino Gaetano che non giudica un film senza prima vederlo :-) ... Ma spero sempre in una "Nextest" Generation in cui, tra l'altro, si possano finalmente vedere gli sviluppi d'interazione tra i federali ed i complanetari (si dirà così) del tizio di cui porto il nick qui sopra (ndr: tamariani).
Live long and prosper, Doc. Ed a proposito di sgambate... Ma da Pinerolo a Bajor ci saranno 1.200 anni luce?
*Nota PDF: ho scritto "Dominio" col maiuscolo, a differenza degli altri, essendo un toponimo e non un demonimo
Roddemberry scrisse che l'Enterprise era stata costruita per il viaggio più importante, quello dentro di noi. Per questo ci mette di fronte a temi scomodi ed imbarazzanti, e ci offre lo spunto per considerare altri modi di interagire con altri diversi da noi per retaggio o cultura che non sia lo scontro ed il totale rifiuto.
RispondiEliminaIn vista di ciò farei volentieri a meno di tanto intrattenimento, e di un mare di CGI....Ogni tanto "becco" le repliche di NG sulla RAI, ed il tempo non ne ha per nulla intaccato il valore, parlando direttamente alla parte più intima di noi.
Complimenti: non avrei saputo esprimerlo meglio :-) Esattamente con questo spirito ho apprezzato il viaggio roddenberryano. E tanto per dirne una: se i klingon(iani) originali non avevano le creste... chissene. Ce le aggiungiamo noi spettatori con la fantasia :)
Eliminaoh che bello, aspettavo recensione e commenti, grazie! Da vecchia trekker (ma non troppo fondamentalista) ero un po' titubante...i trailer mostravano tanti badabum CGI e temevo per la trama. Pero' adesso ci vado piu' a cuor leggero. Ma solo a me da' fastidio che Netflix si metta a fare il network normale rilasciando episodi settimanali? Il binge watching l'hanno inventato loro ed era pure un po' il portabandiera della piattaforma, questa cosa settimanale mi fa molto meh.
RispondiEliminaChiudo applaudendo il Doc per i suoi commenti: il mondo di Roddenberry, quest'umanita' finalmente evoluta e concentrata sul suo miglioramento, non esistera' mai finche' non capiremo tutti che siamo uguali. uguali anche se di colore diverso (e non si gioca nella squadra del cuore) uguali anche se ci piacciono cose diverse, uguali anche se siamo generi diversi. C'e' tanta strada da fare pero', specie in questi tempi retrogradi.
..mai stato un trekkista vero, la serie più apprezzata è stata voyager, e anche la penultima non mi era dispiaciuta, per lo meno c'erano alieni non umani.
RispondiEliminaPer ora sufficiente:
tra le cose dette qui, la più lollosa sottolineata anche dal doc è la vulcaniana d'adozione che sbrocca e fa l'opposto di quello pianificata.
Vogliamo poi menzionare l'incredibile lotta fra 2 klingon di 1.90-2.00 metri di 90-100 kg contro due donne che insieme arriveranno a 90kg...
i klingon erano goffissimi con quelle tutazze...mi ricordavano le lotte tra megaloman e il mostrazzo di turno.
Fan di ST da tempi immemori ma mai visto la classica. Che dire? A me piace, e non mi interessa che sia distante 10 anni dai pigiamini. Il design dei Klingon mi piace ( in pratica sono tutti passati poi da Cesare Ragazzi dopo questa serie), la Federazione presa a cinquine perché "vengono in pace", sono riuscito pure a farlo piacere alla mia ragazza che TNG l'ha visto fi sfuggita ma era troppo "blando" (vabbeh...) promette bene insomma :)
RispondiEliminaHo visto la prima puntata solamente, visto che me le devo guardare in solitaria (e ho anche la seconda stagione di the expanse) il tempo è tiranno.
RispondiEliminaL'impressione è positiva e secondo me l'atmosfera star trek è azzeccata anche in questo prequel. Anche tenendo conto della recitazione un po' enfatizzata e non così naturale come la televisione recente ci ha abituato, che fa molto star trek anche quella :D
Il mio problema con la serie è che è un prequel... star trek secondo me funziona quando le nuove serie si spostano nel futuro, perchè è un franchise che parla di esplorazione e il deja-vu non fa bene. Star Trek deve osare! :)
Sul discorso personaggi gay o no (che non mi pare di aver visto nella prima puntata) sono scioccato. Mi sembra un discorso totalmente senza senso e il Doc ha solamente ragione. Ma ha veramente ragione al 100% (secondo me) sull'argomento. Un personaggio è gay? O parla della sua relazione omosessuale? Se non viveste in un paese medioevale sarebbero discorsi che - come dice il doc - sentireste comunque di quando in quando nella vita normale.
Un collega della mia morosa le ha detto: "Il mio ragazzo mi ha regalato il nuovo millennium falcon della lego", una persona normale invece di pensare "ah, il tuo collega è frocio?" dovrebbe pensare "PORCAPALETTA IL NUOVO MILLENNIUM FALCON!!!!! Vorrei avere anche io un moroso così!!!!!". E la stessa reazione si dovrebbe avere quando si vede un personaggio gay in un film o un libro: pensate alla storia, e a quello che succede non ai gusti sessuali dei personaggi.
Io penso ad Orphan Black, una delle serie con il cast migliore degli ultimi anni, e con una caratterizzazione dei personaggi altrettanto di livello. Con due personaggi gay, e un terzo che lo "diventa" durante le stagioni. Ovvove e vaccvapviccio!
Per non parlare del discorso "gay'-gaio che è talmente risibile che sospetto sia stato tirato fuori da adinolfi.
Boh, se ho capito il discorso di jeeg, non è "strano" se in una serie incontri dei personaggi gay. Fa strano se sono messi come i product placement in certe fiction o film, quando il personaggio compie un'azione normale (versarsi da bere, accendersi una sigaretta) in un modo assolutamente innaturale solo per far vedere la marca. L'inserimento stride perchè sembra fine a se stesso.
EliminaPoi in questa serie non ho ancora visto questo fatto quindi sospendo il giudizio.
Se vi interessa, in questo articolo si vede anche una timeline che indica la posizione temporale delle varie serie di Star Trek:
RispondiEliminahttp://fandom.wikia.com/articles/star-trek-discovery-fits-star-trek-universe
Interessa sì! Grazie!
EliminaBravo! Il punto è che io voglio il nuovo millennium falcon! Non potevi dirlo meglio.
RispondiEliminaE poi arriva il trailer che spariglia tutte le considerazioni e fa capire che alla fine sì, hanno fatto il trattamento "Galactica" (e i primi due episodi servivano per aumentare il contrasto).
RispondiEliminaPenso che gli darò una chance, anche se non sono un fan di Star Trek.
RispondiEliminaForse perché nel mio ideale di "esplorazione dello spazio" vado da Robotech a Yamato (il remake è davvero fighissimo!), passando per Battlestar Galactica (sempre remake).
Una cosa che non capisco tanto è questa esigenza per Star Trek di stare nel passato.
Perché non si va avanti? Hanno nuove tecnologie, nuovi budget, perché rimestare i prequel? E perchè i Klingon, sempre i Klingon?
Detto ciò, la "copertina" del post sembra un film anni '80 dammore cosmico. Almeno in questo, sono stati retrò! :)
Secondo me il passaggio ai pigiamini e ad una tecnologia che sembra più retrò nella serie classica si può spiegare con un’ondata di nostalgia vintaggia che ha colpito la Federazione. Il motivo? Il ritrovamento nell’ultimo episodio di Discovery degli archivi digitali di un leggendario blog di inizio XXI secolo che si credeva ormai perduto per sempre...
RispondiElimina... E' che a un certo punto sono diventati tutti hipster e hanno riscoperto il fascino delle schede perforate e dei numeretti su cilindri rotanti.
EliminaDel resto anche Goldrake si era fatto il viaggio Vega-Terra con circuiti valvolari :D
[durante una prova del mio gruppo di mille anni fa:
Io - Ma perchè un robot super evoluto dovrebbe avere circuiti di mille valvole?!
Il mio bassista - Perchè hanno un suono più caldo.
Punto.]
Concordo con te Doc, la serie sembra molto bella e ben realizzata e la scelta di modernizzare laddove dovrebbe essere tutto vintage fa scintille all'inizio, poi non ci si pensa più!
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EliminaBeh, oltre ai "true believers" c'è anche tutta un'altra parte di trekkers che non si veste coi pigiamini, ma che cmq si è goduta tutte le 700 e rotte puntate. Che poi non tutte sono una meraviglia, anzi, ma ci sono dei momenti davvero notevoli, soprattutto se si contestualizzano al momento in cui sono uscite. Ho visto ieri sera le prime due e... beh... mah... io aspetto a vedere il resto per dare un giudizio, per ora è cmq troppo poco... la cosa notevole che manca - secondo me - è una sana dose di HUMOUR. C'era in TOS, c'era (meno ma c'era) in TNG e c'era soprattutto - condita da una spruzzata di autoironia - in DS9. Qui? Niente. Tutto seriosissimo e a prendersi super sul serio. Mah... Giusto per fare un esempio, vedasi "Trials and Tribble-ations" di DS9. Chiaro che qui siamo ai primi 2 episodi, ma l'impressione è del drammone tutto serio, poi oh, vedremo...
RispondiEliminaSe vuoi stemperare questa serietà, prova ad alternare discovery con "the orville", serie comica ammiccante a star trek. Non è che sia questa gran cosa, come serie, però ha i suoi perchè
Eliminaa parte la dittatura violenta del politicamente corretto con il discorso omosessualita’ ovunque perche’ ora va di moda e che se la pensi in maniera diversa, ti esprimi in modo civile, non sei aggressivo e arrechi danno a nessuno, meriti comunque la morte per le tue opinioni, mi pare che anche attori cinesi, a volte messi anche un po’ a cazzo come in King Kong Skull Island, stiano sempre li’ per arruffianarsi la Cina e portare piu’ quattrini in cassa.
RispondiEliminaSono due cose ben diverse. Perché la Cina è diventata all'improvviso un mercato fondamentale per Hollywood. Ma i gay i film li guardavano anche prima. Non sono un'etnia separata. Non sono un mercato nuovo. È proprio il "va di moda" e la storia della "dittatura del politicamente corretto" che a mio modo di vedere sono un concetto totalmente sbagliato. Auguro "la morte di chi la pensa così"? No, ma quando mai (se non si chiama Adinolfi). Ma mi fa orrore. Tanto.
EliminaCito:
Elimina"Simpatizzare è condividere valori, passioni e affetti.
Empatizzare è mostrare rispetto di fronte alle diversità, senza giudicare.
In un rapporto a due, rispettare significa permettersi di fare le cose come si vuole e mostrare empatia vuol dire portare rispetto, senza voler cambiare l’altra persona, cosa che cambierebbe anche la sua scala di valori.
Per questo, l’empatia è una risorsa favolosa nelle relazioni interpersonali, in quelle professionali o qualsiasi tipo di rapporto generi delle differenze."
(DA: http://lamenteemeravigliosa.it/lempatia-non-simpatia-bozza/ )
Il problema è che la maggior parte delle persone non ha ben chiaro cosa vuol dire "libero pensiero".
La maggior parte delle persone non sa manco che la frase
"Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire"
non l'ha detta Voltaire ma una scrittrice di nome Evelyn Beatrice Hall.
E io e tanti altri ci siamo dovuti sorbire il latino a scuola (e altri addirittura il greco antico!)...
Criticare Star Trek per le tante scelte di sceneggiatura "progressiste" significa proprio non aver capito nulla. Voglio dire.... io son cresciuto con l'idea che fosse normale che nella stessa stanza ci fossero ufficiali americani, sovietici, coreani, bianchi, neri e gialli. Star Trek mi ha anche fatto credere che esistesse un mondo senza differenze sociali legati al reddito e che tutti avessero diritto ad avere le stesse possibilità nella vita. Se qualcuno lo trova sbagliato mi spiace per lui. Ma davvero tanto..
RispondiEliminaSe qualcuno lo trova profondamente sbagliato probabilmente è un fan di warhammer 40k ;) la fantascienza agli antipodi totali globali dello strar trek
EliminaIl bello é che l'Imperium é il "prodotto dell'Imperatore che cercò di creare un'utopia"!
EliminaE finì in distopicamente.
Io ho smesso di seguire, ma un mio amico che ha iniziato da poco mi ha detto che le cavolate di Ward le stanno eliminando.
Sul discorso omosessualità nell'entertainment(volevo rispondere direttamente al commento a riguarxo ma non ci riesco), sinceramente trovo alcuni pareri troppo estremi (non mi dà fastidio che un personaggio parlando dei fatti suoi lasci intendere che sia omosessuale) però penso che a volte certi personaggi omosessuali vengano creati in maniera macchiettistica giusto perché devono esserci. Mi spiego meglio: spesso dietro lavori di entertainment ci sono dei calcoli precisi su come gestire trama e personaggi apposta per attirare determinati target e spesso in goffi tentativi di attirare la grande utenza omosessuale creano o vengono inseriti personaggi omosessuali veramente ridicoli e stereotipati che piuttosto che dare un sentimento di integrazione ridicolizzano la causa e le persone rappresentate. Per ora sto giocando a Final Fantasy XV e miseriaccia alcuni commessi nei negozi sono palesemente robetta stereotipata messa lì senza senso: maglietta rosa shocking, taglio di capelli esagerato e voce effeminata forzatissima. Se vuoi mettere un omosessuale nel tuo gioco almeno rendilo credibile e non uno stereotipo vivente, perché se devi farlo male tanto vale non metterlo. Come non ha senso creare personaggi etero stereotipati o esageratamente etero (Tipo in Dylan Dog spesso le scene di sesso e i baci con le varie ragazze sono stra forzati)
RispondiEliminaNon mi riferisco a Discovery perché non l'ho visto, ma in generale nei prodotti meno autoriali noto molto questa tendenza ad inserire goffamente macchiette omosessuali perché Sì
RispondiEliminaNun c'ho voglia di leggere tutte le discussioni perciò dico solo la mia...
RispondiEliminaMi è piaciuto,addirittura preferisco questi Klingon a quelli classici.
Per il fattore tecnologico rispetto a TOS avevo i tuoi stessi dubbi ai tempi di Enterprise.
Oggi mi limito semplicemente a prendere Discovery come un prequel dei nuovi film con la loro Enterprise revamped.
la penultima frase della recensione secondo me sfiora il problema maggiore che ho notato: "Star Trek è da sempre, una metaserie sull'integrazione e la convivenza pacifica, laddove possibile.". E infatti in precendenza Star Trek ha parlato di esplorazione, di cooperazione, di conoscenza, di "boldly going" e in generale dei lati migliori del genere umano. C'erano spesso dei conflitti (coi Klingon, i Romulani, i Cardassiani, i Borg...), ma in Discovery la guerra coi Klingon sembra essere il centro della storia. Mi sembra un grosso tradimento dello spirito del franchise, e anche delle intenzioni originali di Gene Roddenberry.
RispondiEliminaForse perchè non siamo più negli anni 60 e ci siamo accorti che Peace and Love era una cretinata?
EliminaE così venne creata la dottrina della guerra preventiva e concepita l'esportazione della democrazia. Giudichi ognuno i risultati...
EliminaMa tipo Riassuntoni di Discovery? No, vero?
RispondiEliminaForse sono fuori tempo, a me ha dato fastidio dicano c@zzo,
RispondiEliminain una "serie di Star Trek" lo ho trovato fuori luogo. Per il resto mi è sembrato piacevole, pieno di mimmate,telefonatissimo, ma piacevole.