La cover di un disco a cui siete più legati (Saturday night sondaggismo)
Attenzione. No, dici: attenzione. NON si sta parlando del disco che vi piace di più, del vostro LP o CD o nastro per magnetofono del cuore. Si parla solo delle copertine dei dischi. Tutti ne abbiamo almeno una preferita. Perché ci ricorda la gioventude, gli ascolti compulsivi di quell'album, un poster che avevamo in stanza, una maglietta, un concerto, il Pupazzo Rockfeller. Insomma, perché vi ricorda una roba qualsiasi. Magari qualcuno di voi quella copertina l'ha anche incorniciata e appesa in salotto, per fare il/la rocker e rimorchiare le tipe/i tipi. Magari no, ma non divaghiamo. Il concetto, che l'uomo delle domande con la pistola alla tempia avrebbe espresso in modo molto semplice, prima della sua crisi mistica a base di Bee Hive (chi c'era, sa), è: potete scegliere solo UNA cover di un disco. Qual è? (anzi, visto che stamattina ti senti trasgressivo, qual"è? Lanciamo la moda del qual"è con i doppi apici. Perché sì) [...]
La tua cover del cuore è quella di London Calling dei Clash. Al di là del valore del disco (non si parla di quello, o canticchieresti The Guns of Brixton fino a dopodomani), e del suo mischione di generi, la copertina È il punk/post-punk. Paul Simonon che frantuma il suo basso sul palco, un bassista carismatico che spacca, in tutti i sensi. Una posa così plastica e perfetta che sembra disegnata da John Buscema, magari provata e riprovata su un set, e invece è una foto scattata durante un concerto a New York nel '79. Tanto che alla fotografa che l'aveva realizzata, Pennie Smith (donna che per il suo lavoro si è goduta alcuni dei migliori concerti della storia dell'umanità, beata lei), manco piaceva e Strummer e soci hanno dovuto convincerla. Con quella font vintage, in un'improbabile accostamento verde bosco - pesca, che se non c'entra una mazza con la foto è solo perché è un omaggione al primo disco di Elvis ("Elvis Presley", 1956). Stessi colori, stessa composizione del testo.
E ok, fine del pistolotto. Voialtri, people from ibideboscia? Ricapitolando: si parla SOLO DELLA COPERTINA, non del disco che contiene. Una sola scelta a testa, un minimo di perché, niente commenti anonimi, niente rotture di puntine alle scelte altrui, fosse pure thebestofpeppinodicapri. Qual è, anzi, qual"è la vostra copertina del cuore?
La tua cover del cuore è quella di London Calling dei Clash. Al di là del valore del disco (non si parla di quello, o canticchieresti The Guns of Brixton fino a dopodomani), e del suo mischione di generi, la copertina È il punk/post-punk. Paul Simonon che frantuma il suo basso sul palco, un bassista carismatico che spacca, in tutti i sensi. Una posa così plastica e perfetta che sembra disegnata da John Buscema, magari provata e riprovata su un set, e invece è una foto scattata durante un concerto a New York nel '79. Tanto che alla fotografa che l'aveva realizzata, Pennie Smith (donna che per il suo lavoro si è goduta alcuni dei migliori concerti della storia dell'umanità, beata lei), manco piaceva e Strummer e soci hanno dovuto convincerla. Con quella font vintage, in un'improbabile accostamento verde bosco - pesca, che se non c'entra una mazza con la foto è solo perché è un omaggione al primo disco di Elvis ("Elvis Presley", 1956). Stessi colori, stessa composizione del testo.
E ok, fine del pistolotto. Voialtri, people from ibideboscia? Ricapitolando: si parla SOLO DELLA COPERTINA, non del disco che contiene. Una sola scelta a testa, un minimo di perché, niente commenti anonimi, niente rotture di puntine alle scelte altrui, fosse pure thebestofpeppinodicapri. Qual è, anzi, qual"è la vostra copertina del cuore?
Hoc est simplicissimus: The Dark Side of the Moon - il prima irradiato. (incidentalmente, uno dei dischi migliori del mondo intiero).
RispondiEliminaIconica, illuminante -ah!-, abusata, storica, evocativa. L'ho sempre amata per la semplicità e la potenza dell'ide; banale forse, ma l'ho sempre trovata stupenda.
Sicuramente la copertina di Unkown pleasures dei Joy Division. Per molti è solo una maglietta alla moda, per me è stata per molti anni l'ultima cosa che guardavo prima di addormentarmi sul muro di fronte al letto.
RispondiEliminaLa mia copertina best ever sicuramente è quella di 'Somewhere in time' degli Iron Maiden: http://assets.teamrock.com/image/23a555b7-a967-4df5-bc55-4e73c05f7ed3?w=800 Restavo a guardarla per ore notando tutte le autocitazioni ed i riferimenti a Blade Runner. Per nostalgici retro sci-fi 80, un capolavoro!
RispondiEliminaDa quello scrigno delle meraviglie che è l'elettronica inglese attorno alla metà degli anni '90 estraggo la copertina del bellissimo Music Has The Right To Children dei Boards Of Canada, con quella foto dai colori sbiaditi dal tempo e quella famigliola senza volto. Nostalgica, suggestiva e sottilmente inquietante al tempo stesso.
RispondiEliminahttps://img.discogs.com/nyWy7vnrmdXV0rcyPrd7vhrgHlQ=/fit-in/600x595/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-11778-1475170215-9229.jpeg.jpg
Partendo dalla pagina iniziale del blog e leggendo l'intro ho cominciato a pensare a quale poteva essere la mia preferita e, al computer, guardando l'orologio fatto con un vecchio vile vinile di 'The magnificent seven' non ho avuto dubbi: "London Calling" con Paul Simonon che spacca il basso. Avevo anche cominciato a studiare la copertina per un nuovo tatuaggio (con magari sotto un 'Room 101', così, per omaggiare anche Joe Strummer ...)
RispondiEliminaPuoi immaginare la mia sorpresa quando sono entrato nell'articolo ed ho visto l'immagine: direi che non c'è null'altro da dire.
ho sempre trovato la copertina di Nevermind praticamente perfetta, c'è tutto!
RispondiEliminaTroppe Troppe Troppe. La prima che mi viene in mente è "Crises" di Mike Oldfield, evocativa.
RispondiEliminaK dei Kula Shaker, semplicemente perchè è un disco che appartiene a un periodo da rEgazzino molto particolare.
RispondiElimina"Three Imaginary Boys" dei Cure, per il frigorifero vintaggio, che poi nel 1976 non lo era neanche tanto: i miei si sposarono nel '70 e comprarono un frigorifero simile a quello, che tenemmo a casa, fino all'83.
RispondiEliminaOk, forse c'è anche una ragione personal-sentimentale che ha a che fare col frigorifero per me.
prevedendo un plebiscito per dark side of the moon, voto per (what's the story) morning glory. motivo? apprezzo i lavori di brian cannon e mi piace l'idea di calma e quiete apparente per quello che è stato l'album manifesto dei due fratelli più casinari della storia della musica.
RispondiEliminaAmerican idiot dei green day ; preso su itune con la foto sgranata (regalo, io li preferisco fisici)
RispondiEliminahttp://3.bp.blogspot.com/-av292BXklf8/UbNqZMOjenI/AAAAAAAAKQU/L_K-Qhc3ZV4/s1600/518vUjTWNNL.jpg
c'è n'è una e una soltanto che per me è iconografica, che mi colpì come un'illuminazione dall'alto.
RispondiEliminaAvevo circa 6 anni e mettendo a posto i vinili di zio, che spaziava da Battisti ai Pink Floyd, mi trovai davanti ad una testa di tigre che ruggiva, mentre dalle sue narici usciva del fumo\raggi viola, rimasi folgorato e non potei fare a meno di metterlo immediatamente su, l'album era Fireworks dei Deep Purple e il suono che ne uscì, il riffone di Highway Star. Quasi un battesimo del rock, più che un semplice ascolto.
Rage Against The Machine, primo disco omonimo. Perché all'epoca ero un ragazzino e forse non avevo ancora mai visto un'immagine di tale potenza, effetto pugno in faccia. E la scoperta successiva che la foto era tratta da un fatto vero addirittura ne aumentò ai miei occhi l'efficacia.
RispondiEliminavisto che qualcuno ha già citato Dark Side Of The Moon (eh bhe hai detto un chezz) io rilancio con Yeld dei Pearl Jam.
RispondiEliminaps doc mi guadagni uno ZILIONE di punti stima con la copertina di TEN in apertura di articolo
Storia di un impiegato (Fabrizio De André, 1973). Proprio la copertina del 45 giri originale. Essa, come del resto il disco stesso, si lega, con una gran forza evocativa (in quella grafica quasi spartana), ad un periodo della mia vita che ricordo con molto piacere. A forza di estrarre e rimettere il disco, particolarmente nel detto periodo, è diventata iconica.
RispondiEliminaMechanical Animal di Marylin Manson. Copertina bellissima, aliena, straniante e glaciale (con un booklet interno ancora più delirante). Mio zio lo prese originale e me lo regalò poco dopo, e lo custodisco ancora gelosamente.
RispondiEliminaViolator dei Depeche Mode senza dubbio, iconica come poche.
RispondiEliminaGrandissima copertina, e grandissimo Anton Corbjin.
Eliminagrandissimo Corbjin anche nel lavoro precedente con i DM e per tutti gli anni 90.. oltre a quella dei DM ha rivoluzionato l'immagine degli U2 in modo assurdo, ma Violator imho è il suo capolavoro ;)
EliminaSicuramente la donna, il sogno e il grande incubo degli 883. Per lo meno nell'edizione originale aveva la copertina che dava l'effetto di movimento. Avrò perso ora a far "correre" Max avanti e indietro
RispondiEliminaDirei Hanno ucciso l'Uomo Ragno degli 883 :)
RispondiEliminaFumettosa al punto giusto.
Moz-
Anche con la pistola alla tempia ho dovuto pensarci un po', in fondo dei dischi mi interessa più la musica che altro.
RispondiEliminaAlla fine ho pensato che quella che mi emoziona di più é la copertina di Forever Blue di Chris Isaak.
Questo per tutto quello che c'é ritratto: la camicia a quadri (praticamente unico tipo di camicia che mi piace), gli occhiali dell'epoca, cavi elettrici attaccati a pali di legno (qua signora mia era tutto così), case moderne squadrate, di quelle che mi fanno bestemmiare quando me le ritrovo in campagna a fianco di ville del '600, ma anche il ricordo dell'architettura tipica da zone costiere di villeggiatura, prive di qualunque storia, e l'auto dietro il cantante, in fondo la BX in cui sono cresciuto non era poi troppo dissimile, ed esettamente come quella, non ho mai avuto la possibilità di guidare.
883 - La dura legge del goal
RispondiEliminaLa rovesciata stile Carlo Parola, che dava all'album quell'impatto visivo che ti rimandava il pensiero alle figurine panini, ad Holly e Benji, a Shingo Tamai!
Oltretutto se non erro maglietta con i colori ufficiali dell'antro FC...
Nel pieno spirito del sondaggismo, la mia copertina del cuore resterà quella di una compilation degli Emerson, Lake and Palmer, la prima cassetta comprata alla giovine età di 10 anni: anche tra 100 anni non potrò dimenticare il logo che c'era sopra, ovvero questo https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&ved=0ahUKEwiTpuakgM3WAhUKa1AKHWS_Dt8QjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.thelogofactory.com%2Femerson-lake-palmer-logo%2F&psig=AOvVaw3oIc5dglLBVSI3mkSsvyYY&ust=1506864060090854
RispondiEliminaThe freewheelin' di Bob Dylan
RispondiEliminaBob con la ragazza del tempo, suze rotulo, che camminano per la Greenwich village degli inizi degli anni '60. Una New York di altri tempi, una naturalezza che difficilmente si trova in una foto, in una cover di un album. L'ho sempre trovata super affascinante e super intimistica. Forse l'unica di cui appenderei la gigantografia in camera
Sicuramente la copertina di LOVE OVER GOLD dei Dire Straits.
RispondiEliminaAdoro tutti i gruppi rock classici in generale ma Knofler e co. sono i miei preferiti in assoluto. Quelli che, quando vado in macchina, NON DEVONO MAI MANCARE.
L'immagine e' terribile e meravigliosa, con quel cielo blu notte squarciato da una saetta.
Mi da sempre l'idea di caderci dentro e precipitare nel vuoto...
Chiedo perdono, Mark...
RispondiEliminaKNOPFLER. Ho dimenticato la p.
Appetite for deatruction dei g'n'r... Quei teschi, quella croce, la trasgtessione pura per un regazzino protometallaro.
RispondiEliminache non era la cover originale...
EliminaCensurata.. (io avevo quella, regalata a non so chi nella mia fase "che merda i GUNS") mi mangio le mani perché adesso vale un sacco.
dopo un ballottaggio tra tre candidati ( i due scartati sono recovery di eminem e the freewheeling bob dylan)
RispondiEliminavince oracular spectacular dei MGMT
per i colori e la sensazione di essere al mare che ti dà
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/8/83/Oracular_Spectacular_2008.jpg
Uh, quante possibilità. Diciamo dunque "Every Good Boy Deserves Fudge" dei Mudhoney, perché esemplifica chiaramente l'atteggiamento perculatorio ed un po' cazzone della suddetta band di Seattle.
RispondiEliminahttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/5/5e/Mudhoney_Every_Good_Boy_Deserves_Fudge.jpg
london calling e' un'icona piu' che una copertina di disco. direi kill'em all.
RispondiEliminascusate la cover
RispondiEliminahttps://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/61LU9smy0oL._SX355_.jpg
Quelle di Fausto Papetti le mettiamo fuori concorso, ovviamente. Quindi Sgt.Pepper, che da bambino mi affascinava e mi sembrava un super cartone animato, addirittura più di Yellow Submarine che lo era sul serio.
RispondiEliminaUmmagumma dei Pink Floyd
RispondiEliminaPerché quando l'ho vista a casa di un mio amico, l'amico che a 16 anni mi ha fatto conoscere LA musica, sono rimasto colpito da quella foto, da come gridava psichedelìa in maniera così semplice
Facile: è Animals dei Pink Floyd.
RispondiEliminaAccantonando un attimo i millemila discorsi sul valore musicale, sociologico e blablabla del disco in sè, la copertina con la centrale elettrica ed il maialino rimane, per me, qualcosa di inarrivabile, è il postmoderno, il ventesimo secolo e la qualunque in una sola immagine.
Ps: l'abbiamo visto tutti I figli degli uomini, sì? In caso contrario voglio consigliare una recensione a caso
http://docmanhattan.blogspot.it/2014/09/i-figli-degli-uomini-recensione.html
Ulver - Nattens Madrigal
RispondiEliminaFacile facile per me, l'ho sempre reputato uno dei migliori artwork di sempre (non sono mai riuscito a capire se è originale o meno purtroppo). Insieme ad una sola altra immagine, a turno, fa bella mostra di se come sfondo del mio computer da quasi 20 anni e ancora non mi ha stufato.
Pur non essendo un suo fan, la copertina di "Sabato Pomeriggio" di Baglioni... quel sole rosso dietro una serie di palazzi, con un gabbiano in volo è da sempre per me una fonte di struggimento totale... perchè penso ai sabati pomeriggi dei tempi di scuola...quando ti sentivi il re della città con diecimila lire in tasca e un quartetto di amici veri e sinceri...
RispondiEliminaUh uh, la so, la so!!!
RispondiEliminaIn the Court of the Crimson King dei King Crimson!
Fermo restando che tutto l'artwork è molto evocativo e si accompagna, come in pochi altri casi, alla musica, la copertina è potentissima e riesce a donare vita al 21st Century Schizoid Man dell'opener (anche troppo, visto che ha fatto la sua comparsa anche in qualche sogno movimentato).
"News of the world" dei Queen, disegnata magistralmente da Frank Kelly Freas, illustratore americano di fantascienza! semplicemente stupenda!
RispondiEliminaPowerslave degli Iron Maiden.
RispondiEliminaEddie come una divinità egizia a svettare tra piramidi e palazzi , davvero possente..
Difficile.... Difficilissimo!
RispondiEliminapotrei dire il primo Led Zeppelin, potrei dire house of holy, potrei dire, per non dire London Calling, Give 'em enough rope. potrei dire Relayer degli Yes o the forest dei Cure... Ma vado per wish you where here dei Pink Floyd. Perchè oggi mi va così!
Tutti delle Belle scelte, comunque. Complimenti agli antristi!
Jonah's Ark degli Skyclad. Album immenso. L'immagine in copertina ha rappresentato per anni la mia confusa idea di metafisica, e tutt'ora mi regala un momento di pace e sollievo.
RispondiEliminahttps://goo.gl/images/3otK4C
Stamattina dico quella di "Doolittle" dei Pixies (su un soffio su "Ten" dei Pearl Jam e "Gentleman" degli Afghan Whings).
RispondiEliminaGli Afghan Whings non li conoscevo: ehi, mi piacciono, grazie della dritta :)
EliminaL'Antro è davvero un publico servizio
E Gentlemen (album e traccia) sono secondo me stupendi!
EliminaHo penato a lungo a quale sia la mia cover preferita di sempre e sono giunto alal conclusione che ci sono tre dischi veramente significativi per me. Sono TAAANTO affezionato alla copertina di "The Final Countdown" degli Europe perchè è il primo vinile che ho acquistato da solo, alla tenera età di 8 anni. Se poi devo scegliere la cover del vinile che più di tutti mi suscita le grandi emozioni direi che "Disintegration" dei Cure vince su tutti. Ormai al vinile ho sostituito il compact disk e i vari formati digitali, ma quell'album mi accompagna dalla sua uscita nei negozi nel lontano 1989 e per me la title track rimane a tutt'oggi un concentrato di emozioni fatte in note che nessun altro gruppo è riuscito a darmi. C'è poi un'altra cover che capeggiava nella mia stanza, su un paio di t-shirt e che ho disegnato innumerevoli volte su copertine di cassette che ho registrato per me e per i miei amici. Si tratta di "A Day at the Opera" dei Queen, cosiddetto "disco maiale" per eccellenza perchè di quell'album proprio non si butta via nulla, dalla copertina a tutti i brani in esso contenuti, un capolavoro!!!
RispondiEliminaBorn to run di springsteen e rage against the machine omonimo.il primo perchè mi dava l'idea che la musica fosse condivisione. il secondo perchè quella foto rappresentava bene la sensazione del mondo che avevo nel 1993
RispondiEliminaPer prima cosa, Doc e antristi tutti, non vogliatemene a male se commento così, abbastanza anonimamente.
RispondiEliminaSe proprio dovrete e vorrete farlo, sappiate che non opporrò resistenza alcuna.
Ci ho dovuto pensare parecchio, Doc. Ci ho dovuto pensare parecchio, prima di giungere ad una conclusione. Ad una risposta al sondaggio.
Però, prima di cambiare idea, la scrivo, così son vincolato.
In the court of the crimson king.
Avevo si e no 12/13 anni e, mentre tutti i miei amici cantavano dell'improvvista -e orchiclasta- morte dell'uomo ragno per poi andare a nord, sud e un po' a caso, io trovavo tra i vinili di mio padre sto disco con questa copertina allucinante.
Complice anche il titolo ["wooooah, roba satanica"], ho iniziato ad ascoltarlo a ripetizione, come un ossesso.
Ma, tralasciando l'indiscutibile valore artistico dell'opera, era la copertina a lasciarmi a dir poco affascinato.
Stava ridendo? Era disperato? Urlava?
Così, in pieno inizio dell'adolescenza, mi ritrovavo a mettermi domande su quel che era, la condizione dell'essere umano.
Che poi, a dirla tutta, ci provavo, con i risultati che può raggiungere un ragazzino di quell'età.
Con il tempo ho anche provato a farlo ascoltare ad alcune amiche, cercando di darmi il tono di chi "ascolta la musica impegnata", ma quelle preferivano ascoltare Alexia con il mio amico identico a Mitch Buchannon. Non a David Hasselhoff eh, proprio al personaggio.
Gran copertina, quella.
Gran copertina.
Ha contribuito a rendermi un emarginato, ma è una gran copertina.
Troppe, domanda difficilissima Doc.
RispondiEliminaNell'indecisione scrivo senza ragionarci troppo, e prima che me ne vengano in mente altre: Animals dei Floyd, perché quella Battersea Power Station, con tanto di maialino volante, è incredibile.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa copertina a cui sono più affezionato è quella di To the Faithful Departed dei The Cranberries. A guardarla nulla di strano ma osservando meglio si possono notare tante cose. La plastica trasparente che compone la scatola del CD è gialla e modifica i colori degli abiti dei componenti del gruppo. La scena fotografata, il gruppo messo in posa in una stanza gialla, in realtà è una cosa diversa da quella che sembra; se si apre il libretto del cd si scopre che è un poster e che la stanza è un set in legno montato in mezzo ad un bosco.
RispondiEliminaL'album lo ascoltai un numero spropositato di volte.
The Miracle, Queen, 1989. I volti di Brian, John, Roger e Freddie fusi insieme. Fu il mio primo album dei Queen, eccezionale!
RispondiEliminaDifficilissimo.
RispondiEliminaAdoro ‘dark side of the moon’, ‘master of puppets’, ‘rage against the machine’, ‘live at wembley’, ‘nevermind’.
Quindi voto ‘London calling’, l’ho solo sentito nel 2003 ma da bimbo lo vedevo sempre nel negozio di dischi e ho sempre fantasticato sui pezzi contenuti.
Galaxy dei Rockets....ma vabbè cose anziane..
RispondiEliminaSergent Pepper dei Beatles. Una cover ricca di tutto. Personaggi , costumi , colori, animali, città...ecc. Ci passavo le ore a guardarla ed a dare un nome ad ogni faccia del gruppone dietro i quattro. Un capolavoro di arte grafica per un capolavoro della musica moderna. Il binomio perfetto.
RispondiElimina"Fistful of metal" degli Antrax con il cazzotto che entra nella nuca e esce dalla bocca.
RispondiEliminaDalla prima volta che l'ho visto ho detto "Il metal è questo? Ok, mi piace!"
https://i.pinimg.com/736x/81/91/80/819180e37e5af20060fff65de8ceaf1d--cd-cover-cover-art.jpg
per dire...
Seppur non sia stato il miglior album da me acquistato devo dire che la copertina di Mellon Collie & the infinite sadness degli Smashing Pumpkins ha per me qualcosa di metafisico ed assolutamente attraente nella sua grafica pseudo cine muto anni 20.
RispondiEliminaKill'em all dei Metallica \m/
RispondiEliminaProbabilmente Imaginations from the other side dei blind guardian, uno dei pochi CD che abbia mai acquistato in vita mia!
RispondiEliminaTubular Bells II di Mike Oldfield. Sarà che è il primo suo disco che ho ascoltato (in cassetta, ad essere onesto), sarà che non capisco se è una foto o un disegno, sarà per l'apparente semplicità di composizione. Lo disegnavo sempre dovunque, quel tubo piegato, è geniale.
RispondiEliminaBack in black Ac/DC.
RispondiEliminaPerché a 10 anni tutto quel nero e le campane a morto erano strafighe (e lo sono anche a 47)
A DAY AT THE OPERA dei Queen (già citata, e già citati nei commenti qui sopra). Classe allo stato puro.
RispondiEliminahttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/4/4d/Queen_A_Night_At_The_Opera.png
dead kennedys - frankenchrist
RispondiEliminahttp://3.bp.blogspot.com/-7d7YW4HzkeM/VV-FSsgGvNI/AAAAAAAATGQ/or_RIu2zRNY/s1600/shriner_frankenchrist.jpg
Ammetto di non essere un affezionato delle cover dei dischi (pur avendo un bel numero di vinili, sono della generazione delle cassettine, quindi la copertina di molta della mia musica era un foglio a righe coi titoli scritti a penna), quindi se penso alla cover di un vinile me ne saltano alla mente solo due.
RispondiEliminaUna è la meravigliosa cover di Cheap Thrills, con Robert Crumb che riesce a catturare meravigliosamente sul foglio l'intensità di Janis Joplin.
Se mi si permette il secondo nome, è By Brewers Droop dei Booze Brothers, l'ultima formazione dei Dire Straits/Notting Hilbillies senza Knopfler in versione cazzeggiona. La copertina è un'adorabile parodia di quella di Brothers in Arms.
Direi "The Man From Utopia" di Zappa, del 1983. Non è uno dei miei dischi preferiti (tranne un paio di tracce), né si tratta di una copertina evocativa o sognante, ma è semplicemente spassosa: disegnata da Tanino Liberatore, ritrae Zappa trasformato in Ranxerox, che suona a torso nudo (come faceva all'epoca) mentre con una mano stritola la chitarra e con l'altra manovra uno schiacciamosche per difendersi dalle zanzare che infestano il concerto.
RispondiEliminaUna volta me la sono ritrovata anche nel menu di un pub, gestito evidentemente da un fan...
Difficilissimo mannaggia...
RispondiEliminaPotrei citare una copertina qualsiasi di quelle fatte da Dave McKean, tipo This desert life dei Counting Crows, Obsolete dei Fear Factory, the last temptation di Alice Cooper, Metropolis partII dei Dream Theater... Sempre bravo il buon vecchio Dave, non solo con i fumetti.
Però la mia personale palma d'oro va a "Ok computer" dei Radiohead.
https://rockitecn.nohup.it/foto/27557/okcomputer.jpg
Quella foto di uno svincolo, elaborata al computer (alla maniera di McKean ma con un risultato completamente diverso) e sovrapposta ad immagini stilizzate di cartelli segnalatori cattura in maniera perfetta lo spirito di solitudine ed attonito straniamento, come di chi guarda il mondo moderno e non riesce più a capirlo, che pervade l'intero disco.
E di conseguenza, poiché a mio avviso l'album ci è riuscito in maniera impeccabile, l'immagine cattura lo spirito del mondo occidentale alla fine del millennio.
Beh, per me sicuramentè è quella di "Michael" di Michael Jackson (Anche se l'album in sé faceva cagare). È fantastica, piena di particolari e di piccole cose nascoste che la rendono fantastica.
RispondiEliminaPsience Fiction degli U.N.K.L.E. disegnata da Futura 2000
RispondiEliminaSono in ritardo ma.. Animals dei Pink Floyd. La battersea power station l'ho adorata da quando ho buttato gli occhi sul vinile di mio fratello più grande. Vederla dal vivo dal chelsea bridge davanti a nuvoloni minacciosi (prima che abbattessero le ciminiere) è stato grandioso.
RispondiEliminaKing Crimson - In the court of the Crimson King
RispondiEliminaperché mi da un'inquietudine tra un fiabesco e la pazzia
Appetite for Destruction - Guns N' Roses (1987)
RispondiEliminaUn qualsiasi disco degli Area periodo Cramps records ;-)
RispondiEliminafaith no more : angel dust , retro incluso chiaramente
RispondiEliminaCe ne saranno altre mille, ma al momento mi viene in mente non la cover di un disco ufficiale, ma quella della raccolta-cofanetto 'The Candlelight Years', contenente 'Orchid', 'Morningrise' e 'My Arms, Your Hearse' degli Opeth.
RispondiEliminaVedere per credere.
Beh, la copertina de "La morte dei miracoli" di Frankie Hi Nrg: è epica, gotica e hiphop nello stesso tempo! L'avrei comprato solo per la copertina, poi è anche un disco fotonico. grande doc!
RispondiEliminaNon sono una feticista delle copertine ma indico "Like a virgin" di Madonna perché una volta andai a una festa di Carnevale con un outfit copiato proprio da quello tipico della Ciccone di quegli anni, sfoggiato anche su questa copertina
RispondiElimina