Mobile Suit Gundam Thunderbolt: December Sky, la recensione senza spoiler
In molte sale italiane da ieri - e ci rimarrà solo fino a oggi, occhio, è una di quelle proiezioni limitate della Stagione degli Anime al Cinema di Nexo Digital e Dynit - Mobile Suit Gundam Thunderbolt: December Sky è un film lungo poco più di un'ora che raccoglie, con l'aggiunta di alcune scene inedite, i primi quattro episodi dell'ONA Mobile Suit Gundam Thunderbolt, tratta dal manga omonimo di Yasuo Ohtagaki. Avevi già visto December Sky in raggioblù, poco meno di un anno fa, te lo sei riguardato ora in italiano e ti sei goduto un'altra volta un'ora di grande spettacolo gundamiano. Feroce come un cazzotto nello stomaco rifilato a tradimento, crudo, drammaticissimo. Perché se la guerra e il suo impatto sulla vita delle persone sono sin dall'inizio il tema portante della saga di Gundam (oh, te l'ha detto Tomino), poche opere di questo incasinatissimo metaverso ti sbattono in faccia la sofferenza delle persone coinvolte come Gundam Thunderbolt [...]
Universal Century, Guerra di un Anno. Mentre Char, Amuro e gli altri se le danno in prima linea, nello sfigato e periferico settore Thunderbolt - così chiamato perché se non ti centra un missile rischi di restare folgorato da dei fulmini giganteschi - si combatte tra le rovine della colonia Side 4, Mua. Da una parte i sopravvissuti alla distruzione di Mua, schierati con la Federazione, dall'altra la divisione Living Dead di Zeon, una squadra di cecchini usati come cavie per portare avanti gli esperimenti sullo Psycho Zaku. In entrambe le fazioni si continua a morire, giovani soldati scalano rapidamente i gradi e ragazzini imberbi vengono spediti al fronte e gettati nel cannone come carne fresca.
Il tutto fa da sfondo al duello che si consuma, come tradizione, tra un pilota di Zeon e uno della Federazione, il cecchino Daryl Lorenz e il pilota Io Fleming, a bordo del suo tamarrissimo e superscudato Full Armor Gundam. Ma in Gundam Thunderbolt, pur in un frullatone di toni grigi che butta a mare il bianco e il nero, il concetto di buoni e cattivi, l'eroe è chiaramente il primo. L'inversione di ruoli non è una novità nel metaverso di Gundam, ma poche volte ti sei imbattuto in personaggi sofferenti e drammatici come Daryl, soldati che per la causa hanno dato tutto, letteralmente. Il suo rivale Io avrà pure le sue motivazioni, i suoi drammi familiari nell'armadio e questa masochistica predisposizione, come spiega il suo ufficiale e amante Claudia, a sentirsi vivo solo quando sta rischiando tutto, in condizioni estreme, ma tra i due appare dall'inizio come un arrogante sborone. Daryl no, Daryl è un determinatissimo povero cristo, un'anima in pena che combatte per il suo popolo e i suoi commilitoni. La sequenza flashback che ne racconta la triste storia è davvero toccante. Semplice ma dannatamente efficace.
Hai scritto tante volte, qui sull'Antro, come la prima parte del manga Gundam Thunderbolt rappresenti un concentrato potentissimo del significato di Gundam. Bene, l'anime cattura alla perfezione quello spirito, preservandone ed esaltandone i punti di forza. Perché il charadesign e lo stile grafico sono molto fedeli a quelli del manga e perché la musica, un elemento importante nella storia, qui ovviamente ha tutto l'accompagnamento sonoro che serve. Non devi più immaginare che brano jazz stia ascoltando Io quando percuote il cockpit del suo mobile suit con le bacchette, o che musica venga fuori dalla radiolina marcata Zeon di Daryl. Spadroneggia il free jazz, la musica delle lotte contro l'emarginazione, evolutasi da quella creata dagli schiavi, e non potrebbe essere altrimenti, in mezzo a tutte queste anime in pena incatenate al loro destino.
Al di la del Ninetto Davoli dello spazio Daryl e dello strafottente Io, ci sono tanti altri personaggi in Gundam Thunderbolt, anche se lo spazio è poco e diversi sono appena abbozzati. Ti ha colpito molto, sia su carta che su schermo, Claudia, diventata capitano della Beehive perché sono morti tutti i suoi superiori, compresi Mirko e Satomi. E come affronta una giovane donna, assolutamente impreparata al comando, l'idea di mandare a morire dei ragazzini? In quel modo. Ma è così tristemente romantica, da romanticismo tedesco alla Schlegel, toh - non sai di cosa stai parlando, chiaramente - anche la figura parallela di Karla, pure lei chiamata a barattare la propria anima per le speranze pressoché nulle di salvare qualcuno e qualcosa da quel carnaio.
C'è questo tema ricorrente, un po' per tutti i personaggi di Thunderbolt, di cercare la mano di una figura adulta. Nei loro sogni, nei loro ricordi, pure quando fantasticano a occhi aperti su una vita migliore, lontano da lì, con le persone che amano, sono tutti alla ricerca di qualcuno che li prenda per mano. Ragazzini abbandonati a sé stessi in un bagno di sangue come sono, c'è da capirli. Altissima densità di particelle Minovsky della disperazione sparse nell'area.
Dice: e i robottoni? I mobile suit? Ci stanno, chiaro, come ci stanno nel manga, perché bisogna pur sempre vendere i modellini, ché tutto attorno a quello gira. Il Full Armor Gundam, lo Psycho Zaku e tutta la ferraglia a corredo, come il flippotrippissimo Zaku giallo pilotato da Daryl qui sopra. Ma nel trionfo di una delle trasposizioni più Real Robot della saga che ha dato vita ai Real Robot, qui sono solo macchine da battaglia. Il Full Armor Gundam avrà pure quello sguardo da demone, per far capire quanto stronzo sia chi lo guida, ma finisce anch'esso sullo sfondo, distruttibile come gli altri. In una storia in cui gli uomini muoiono, le macchine esplodono in un lampo di luce. Non c'è spazio per piangere i primi, figurati per dispiacersi per le seconde, nel settore Thunderbolt. Detto ciò, le sequenze d'azione del film sono realizzate molto bene, lo stile adoperato è un misto di 2D e 3D efficace e alcune scene - come il modo in cui Io Fleming si sbarazza di un nemico appiedato, visto dalla soggettiva di quest'ultimo, povera stella - danno forza a quel cazzottone spedito all'indirizzo del tuo stomaco.
Altro? Ah, sì, le scene inedite unite ai quattro episodi dell'ONA per questa versione cinematografica. Sono stati aggiunti un po' di metraggio alla battaglia tra il Full Armor Gundam e lo Psycho Zaku (per fare i precisini, l'MS-06R Zaku High Mobility Type - Reuse "P" Device) e soprattutto una sequenza che mostra la battaglia in corso ad A Baoa Qu, oltre a una scena dopo i titoli di coda con la costruzione dello Zeong 02 all'interno dell'asteroide.
Ecco, se devi trovare un difetto a un'opera che, si sarà capito, ti è piaciuta quanto e più dei capitoli del manga da cui è tratta, è proprio il finale di December Sky, un po' anticlimatico. Perché proprio queste aggiunte che fungono da ponte verso il prosieguo della serie - in Giappone sono usciti a fine marzo e fine aprile i primi due episodi della nuova stagione - diluiscono l'epicità della conclusione della storia. Ma, d'altro canto, sei felicissimo che la serie di ONA prosegua, perché il manga, dopo una breve fase di spaesamento, sembra tornato sui binari dell'interessante. Resta da vedere se Ohtagaki riuscirà a raccontarne altri capitoli belli come lo scontro tra Io e Daryl. Perché quella, non si fosse capito, è per quanto ti riguarda una delle pagine scritte meglio di tutto il librone da ventimila pagine di Gundam. Amen.
Universal Century, Guerra di un Anno. Mentre Char, Amuro e gli altri se le danno in prima linea, nello sfigato e periferico settore Thunderbolt - così chiamato perché se non ti centra un missile rischi di restare folgorato da dei fulmini giganteschi - si combatte tra le rovine della colonia Side 4, Mua. Da una parte i sopravvissuti alla distruzione di Mua, schierati con la Federazione, dall'altra la divisione Living Dead di Zeon, una squadra di cecchini usati come cavie per portare avanti gli esperimenti sullo Psycho Zaku. In entrambe le fazioni si continua a morire, giovani soldati scalano rapidamente i gradi e ragazzini imberbi vengono spediti al fronte e gettati nel cannone come carne fresca.
Il tutto fa da sfondo al duello che si consuma, come tradizione, tra un pilota di Zeon e uno della Federazione, il cecchino Daryl Lorenz e il pilota Io Fleming, a bordo del suo tamarrissimo e superscudato Full Armor Gundam. Ma in Gundam Thunderbolt, pur in un frullatone di toni grigi che butta a mare il bianco e il nero, il concetto di buoni e cattivi, l'eroe è chiaramente il primo. L'inversione di ruoli non è una novità nel metaverso di Gundam, ma poche volte ti sei imbattuto in personaggi sofferenti e drammatici come Daryl, soldati che per la causa hanno dato tutto, letteralmente. Il suo rivale Io avrà pure le sue motivazioni, i suoi drammi familiari nell'armadio e questa masochistica predisposizione, come spiega il suo ufficiale e amante Claudia, a sentirsi vivo solo quando sta rischiando tutto, in condizioni estreme, ma tra i due appare dall'inizio come un arrogante sborone. Daryl no, Daryl è un determinatissimo povero cristo, un'anima in pena che combatte per il suo popolo e i suoi commilitoni. La sequenza flashback che ne racconta la triste storia è davvero toccante. Semplice ma dannatamente efficace.
Hai scritto tante volte, qui sull'Antro, come la prima parte del manga Gundam Thunderbolt rappresenti un concentrato potentissimo del significato di Gundam. Bene, l'anime cattura alla perfezione quello spirito, preservandone ed esaltandone i punti di forza. Perché il charadesign e lo stile grafico sono molto fedeli a quelli del manga e perché la musica, un elemento importante nella storia, qui ovviamente ha tutto l'accompagnamento sonoro che serve. Non devi più immaginare che brano jazz stia ascoltando Io quando percuote il cockpit del suo mobile suit con le bacchette, o che musica venga fuori dalla radiolina marcata Zeon di Daryl. Spadroneggia il free jazz, la musica delle lotte contro l'emarginazione, evolutasi da quella creata dagli schiavi, e non potrebbe essere altrimenti, in mezzo a tutte queste anime in pena incatenate al loro destino.
Al di la del Ninetto Davoli dello spazio Daryl e dello strafottente Io, ci sono tanti altri personaggi in Gundam Thunderbolt, anche se lo spazio è poco e diversi sono appena abbozzati. Ti ha colpito molto, sia su carta che su schermo, Claudia, diventata capitano della Beehive perché sono morti tutti i suoi superiori, compresi Mirko e Satomi. E come affronta una giovane donna, assolutamente impreparata al comando, l'idea di mandare a morire dei ragazzini? In quel modo. Ma è così tristemente romantica, da romanticismo tedesco alla Schlegel, toh - non sai di cosa stai parlando, chiaramente - anche la figura parallela di Karla, pure lei chiamata a barattare la propria anima per le speranze pressoché nulle di salvare qualcuno e qualcosa da quel carnaio.
C'è questo tema ricorrente, un po' per tutti i personaggi di Thunderbolt, di cercare la mano di una figura adulta. Nei loro sogni, nei loro ricordi, pure quando fantasticano a occhi aperti su una vita migliore, lontano da lì, con le persone che amano, sono tutti alla ricerca di qualcuno che li prenda per mano. Ragazzini abbandonati a sé stessi in un bagno di sangue come sono, c'è da capirli. Altissima densità di particelle Minovsky della disperazione sparse nell'area.
Dice: e i robottoni? I mobile suit? Ci stanno, chiaro, come ci stanno nel manga, perché bisogna pur sempre vendere i modellini, ché tutto attorno a quello gira. Il Full Armor Gundam, lo Psycho Zaku e tutta la ferraglia a corredo, come il flippotrippissimo Zaku giallo pilotato da Daryl qui sopra. Ma nel trionfo di una delle trasposizioni più Real Robot della saga che ha dato vita ai Real Robot, qui sono solo macchine da battaglia. Il Full Armor Gundam avrà pure quello sguardo da demone, per far capire quanto stronzo sia chi lo guida, ma finisce anch'esso sullo sfondo, distruttibile come gli altri. In una storia in cui gli uomini muoiono, le macchine esplodono in un lampo di luce. Non c'è spazio per piangere i primi, figurati per dispiacersi per le seconde, nel settore Thunderbolt. Detto ciò, le sequenze d'azione del film sono realizzate molto bene, lo stile adoperato è un misto di 2D e 3D efficace e alcune scene - come il modo in cui Io Fleming si sbarazza di un nemico appiedato, visto dalla soggettiva di quest'ultimo, povera stella - danno forza a quel cazzottone spedito all'indirizzo del tuo stomaco.
Altro? Ah, sì, le scene inedite unite ai quattro episodi dell'ONA per questa versione cinematografica. Sono stati aggiunti un po' di metraggio alla battaglia tra il Full Armor Gundam e lo Psycho Zaku (per fare i precisini, l'MS-06R Zaku High Mobility Type - Reuse "P" Device) e soprattutto una sequenza che mostra la battaglia in corso ad A Baoa Qu, oltre a una scena dopo i titoli di coda con la costruzione dello Zeong 02 all'interno dell'asteroide.
Ecco, se devi trovare un difetto a un'opera che, si sarà capito, ti è piaciuta quanto e più dei capitoli del manga da cui è tratta, è proprio il finale di December Sky, un po' anticlimatico. Perché proprio queste aggiunte che fungono da ponte verso il prosieguo della serie - in Giappone sono usciti a fine marzo e fine aprile i primi due episodi della nuova stagione - diluiscono l'epicità della conclusione della storia. Ma, d'altro canto, sei felicissimo che la serie di ONA prosegua, perché il manga, dopo una breve fase di spaesamento, sembra tornato sui binari dell'interessante. Resta da vedere se Ohtagaki riuscirà a raccontarne altri capitoli belli come lo scontro tra Io e Daryl. Perché quella, non si fosse capito, è per quanto ti riguarda una delle pagine scritte meglio di tutto il librone da ventimila pagine di Gundam. Amen.
Mobile Suit Gundam Thunderbolt: December Sky
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: May 17 2017
Voto:
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: May 17 2017
Voto:
Sto recuperando scrupolosamente il manga e sono pienamente d'accordo: è proprio potente. Spero di riuscire presto a vedere anche questa trasposizione, da come l'hai descritta mi ha davvero colpito. E poi è sempre Gundam, che altro dire?
RispondiEliminaFigata, stasera vado!
RispondiEliminaConfermo in pieno la recenzione, sono mesi che consiglio la visione di hunderbolt a qualsiasi persona, anche non appassionata di anime, che mi capita a tiro...
RispondiEliminaNei cinemi penisvilliani non uscito il cartoon, andate tutti a fare in cuore...
ciao ma se uno non ha visto il primo, capisce comunque qualcosa?
EliminaLa storia in generale è perfettamente godibile a se. Ovviamente più conosci i dettagli della Guerra di Anno 1 e più è godibile la storia nel suo complesso ;)
EliminaDoc, é la prima volta che commento ma ti seguo da anni. Da appassionato SciFi e discreto appassionato di japponworld vario, mi ha sempre affascinato il mondo di Gundam ma il massimo a cui sono arrivato é guardare giusto la serie Wing. Conscio della mia ignoranza, volevo chiederti un consiglio sui tre (ma anche deppiú eh) OAV che mi consiglieresti per avere un infarinatura generale su questo mondo...qualcosa che mi permetta di capire il la storia senza che mi debba riprendere necessariamente le 18000 serie venute prime...che ne dici?
RispondiEliminaTi giro il consiglio dato a me. Vediti la trasposizione filmica della serie originale (non mi ricordo se sono 1 o 2 o 3 film).
EliminaI film di Origini e questa serie.
Poi tutti consigliano Blood Orphans, consumabile anche a parte.
Essenzialmente, sì. La mia listina:
Elimina- Il primo Gundam, meglio se riassunto nei tre film di riepilogo.
- Gundam Origini (quattro film)
- Gundam 0080 War in the Pocket (film, http://docmanhattan.blogspot.it/2015/01/gundam-0080-war-in-pocket.html)
- Gundam 0083 (la serie, non il film riassuntone)
C'è tanta altra roba (come The 08th MS Team o MS Igloo) e sì, Iron Blooded Orphans è nel complesso un'ottima serie, ma prima parti da questi.
bella li grassie!
EliminaLo sconforto che ti assale quando hai l'ambizioso progetto di vederti tutte le serie di Gundam ma poi ogni volta che saltano fuori i consigli delle serie migliori vengono nominate quasi solo le robe che hai già visto
EliminaNon sono un grande amante della serie di Gundam perché ho sempre ritenuto troppo barocchi i robot, specialmente quelli delle serie più recenti. Logicamente ci sono delle rare eccezioni come lo Zaku "classico" o il Guncannon (direi il mio gundam preferito). In genere amo l'essenziale e tutto ciò che abbia una parvenza di real-robot.
RispondiEliminaQuesta serie mi affascina e sono stato tentato di comprarmi il gunpla del mobile suit che si vede nella seconda immagine del post, quella con i tre piloti.
Alla fine ho comprato 2 Guncannon da Origini: il prototipo arancione e quello della Iron Cavalry (che monterò per primo perché troppo figo). Avevo preso in precedenza il robot industriale che si vede in Origini da cui poi Zeon verrà ricavato lo Zaku. Il motivo è che mi ricorda un labor e stava bene con l'Ingram AV98 :P
Forse mi recupero il film, sembra bello e nel pieno spirito del sensei Tomino i mobile suit sono un pretesto per parlare di altro ovverosia degli orrori della guerra. Un pretesto fatto molto bene, curato e real robot.
PS: logicamente bisogna tutti catapultarsi dal buon Wargarv, predende una paio di gunpla intonando il motto "shut up and take my money". Montare i gunpla è un capo saldo dell'essere antrista anche se come me non ti sei ma guardato l'anime. XD
PPS: quando montai il gunpla di cui sopra mia figlia si avvicinava e mi chiedeva cosa stessi facendo. Le dicevo che montavo un robot. Finito il montaggio l'ho esposto in casa per un mesetto e in quel periodo mia figlia diceva ai nonni e alla signora che la guarda "quello è il robot di papà, l'ha fatto papà".
Ho appena visto il trailer sul tubo e devo dire che mi piace molto lo stile grafico dei mecha: se c'è 3D è quasi invisibile, e l'effetto "giocattoloso-videogameoso" è ridotto ai minimi termini. Confesso anche che la musica del trailer non mi fa proprio impazzire, ma credo che dovrò procurarmi il film! Grazie per la segnalazione...
RispondiEliminaPS: Non è come 0083 in cui il film era troppo, troppo, troppo concentrato e diventava poco godibile, vero?
Quite il contrario, tranquillo: ci sono tutti e quattro gli episodi, senza tagli, con alcune scene inedite.
EliminaSe tutto va bene, vado a vederlo stasera :)
RispondiEliminaSpero di "divertirmi", la recensione del Doc è un ottimo viatico.
I primi volumi del manga mi sono piaciuti moltissimo, poi mi sono un attimo arenata su una battaglia molto lunga e... sto ancora lì (ci prendiamo malissimo, io e le battaglie disegnate :P). Magari vedendo il film ho la spinta necessaria a proseguire, ché tanto i volumetti sullo scaffale ci stanno da mo' ;)
Devo dire che mi ha colpito molto, come un pugno nello stomaco.
RispondiEliminaAspetto di vedere il seguito, curioso di come andrà a finire la vicenda. Anche se un po' lo temo, perché sembra solo un antipasto ad ulteriori drammi. Forse è giusto così: in guerra, tra i soldati, difficilmente ci sono veri vincitori.
Ma è adatto ad u ragazzino di 12 anni?
RispondiEliminaMhhh, è pur vero che i rEgazzini di oggi guardano e giocano di tutto, ma c'è morte, violenza e pure droga. Non so.
EliminaConfermo il Doc, penso che dipenda da che tipo è il ragazzino, se gli piaccioni i Mecha è comunque un bel film :)
EliminaUMH, Non direi che un genitore lo giudichi pienamente adato a mio avviso, dipende moltissimo come detto sopra
EliminaIo non sapevo bene cosa aspettarmi avendo letto solo le recensioni del manga fatte dal Doc e nulla più.
RispondiEliminaOra posso dire che se l'intenzione dell'autore era far esclamare " meenchia, la guerra fa proprio schifo"...beh, con me ci è riuscito dal minuto uno. Un pensiero che non mi ha mai lasciato per tutta la visione, anzi che è andato peggiorando con il passare dei minuti. E la retorica patriottica non ha fatto altro che rendere il tutto ancora più aberrante.
Come ciliegina sulla torta la frase di commiato di Io ai nuovi cadetti mi ha gelato il sangue nelle vene.
Andrebbe fatto vedere a tutti coloro che continuano a sostenere il mito secondo il quale i cartoni animati sono roba per bambini. Anche solo per vedere di nascosto l'effetto che fa.
fra serie canoniche, serie alternative, serie smentite e serie fantasiose, non riesco più a stare dietro all'universo del Gundam.
RispondiEliminaGrazie per la recensione e dei chiarimenti sulla collocazione dell'opera, cercherò di vederlo non appena disponibile su raggio blu o (non credo, ma ci spero) su retepellicola
Riguardo alle musiche, come insegna Cowboy Bebop non c'e' niente di meglio del jazz o del blues, da diffondere nel vuoto siderale.
RispondiEliminaTutt'al piu' Vangelis.
Mmh, ripensandoci a titolo personale ci metto pure i Pink Floyd e gli Alan Parsons Project.
RispondiEliminaMi lascia perplesso il voto finale... Con tutte le lodi e l'unica critica al finale anticlimatico 4/5 mi pare poco .-.
RispondiEliminaAnyway, bella recensione, e l'opera ispira molto (come il manga e l'ONA per altro)
Il manga di Yasuo Othagaki, pur animato dalle migliori intenzioni, denuncia la scarsa familiarità dell'autore circa alcuni principi narrativi fondanti dell'universo classico di Gundam (per dirne una: l'utilizzo delle onde radio, perfino a uso ricreativo, laddove la densità delle particelle Minivsky su cui si basa tutto Gundam lo impedirebbe - lasciando da parte vero e propri anacronismi come l'Atlas).
RispondiEliminaIl film, grazie ad opportune modifiche nei dialoghi e giochi di montaggio, riesce ad epurare le ingenuità lasciando invece intatto il tono da "guerra vera, guerra sporca" che invece é punto di forza del manga, sebbene narrando tutto con un passo un po' troppo svelto rispetto al materiale originale e sacrificando l'approfondimento di alcuni bei comprimari. Di certo, non ci si annoia e si prendono dei bei pugni nello stomaco in quantità crescente, scoprendo anche una Federazione più censurabile del solito, in una delle incarnazioni più adulte della storia originale.
Mi dispiacciono solo due cose:
1) non se li sta cagando nessuno: ieri ha incassato appena 18000 euro in tutto il territorio, meno di Origini due anni fa e assai meno (circa la metà) delle pur prudenti aspettative Dynit.
2) i dialoghi italiani a volte travisano e a volte sconvolgono il significato di quelli originali, oltre a presentare frequenti errori. Ai personaggi che cambiano grado da una scena all'altra (e non mi riferisco ad una certa promozione sul campo) si aggiungono alcuni passaggi resi ostici (ad un certo punto uno dei protagonisti mette in atto una strategia interessante trovandosi solo contro tre, in originale l'altro lo capisce e spiega ai suoi compagni, tutto scomparso in italiano e quindi non si capisce perché non si riesca a colpirlo). Non é così frequente, eh! La storia si capisce tutta ugualmente... solo ci sono un paio di situazioni "WTF?"
Sperando che oggi incassi il doppio di ieri.
Perche' tutti si dimenticano di Zeta ?
RispondiEliminaPersonalmente conosco Zeta a memoria, e oltre che trovarlo un po' sopravvalutato, non vedo cos'altro c'entri con Thunderbolt.
RispondiEliminavisto ieri sera,bello però non me l'aspettavo così duro,a tratti angosciante ,secondo me è adatto dai 14 anni in su,purtroppo anche qui a milano sala semi vuota,boh evidentemente gundam è veramente di nicchia
RispondiEliminaio l'ho visto alle 15 ieri e all'arcobaleno eravamo in 8.. semi vuota è già qualcosa :p
Eliminaehm alle ore 2o,oo eravamo 13 in sala.e portava pure male
EliminaIl film (gli OAV) è molto molto bello e mi è piaciuto tantissimo tanto che più volte ne gho consigliato la visione in privato, l'unica nota stonata che potevano PER ME risparmiarsi è ambientarlo durante la serie classica di Gundam, visto che tutto sembra nettamente piu avanzato a livello ingegneristico, e nemmeno di poco (il gundam thunderbolt o lo psycho zaku sono TROPPO per lo 0079).
RispondiEliminaCapisco che purtroppo doveva richiamare l'attenzione dei "duri e puri" UC ma mi pare un autogol metterlo in quel momento della storia, dove il gundam è unico, ce l'ha solo Amuro ed è un prototipo.
Scordandosi di questa cosa (si puo fare benissimo a meno di considerarla) il film in se per se come detto è superlativo, sia per le animazioni che per la colonna sonora che per il cazzottone nello stomaco continuo. Da vedere ma preparati alla botta che da.
Il Gundam di Amuro non é mai stato unico: lui stesso nei dialoghi della serie originale dice di averne visti altri due danneggiati (episodio 2), mentre le note di produzione della serie, risalenti al 1978, parlano di ben OTTO esemplari dell'RX-78-1, di cui tre spediti su Side 7 per essere upgradati alla versione 2 (quella che conosciamo). Il Gundam Full Armor di Io é proprio un RX-78-1, così per come veniva mostrato nell'enciclopedia grafica "Mobile Suit Variation" del 1983, insomma uno dei 5 esemplari rimasti a Jaburo.
EliminaIl Gundam di Io puoi chiamarlo anche rx 77 ma è sempre N-mila volte più avanzato dell'RX 78-2 di Amuro, non parliamo dello psycho zaku poi.
EliminaAndando avanti nella serie manga il mobile suit di Io diventa ANCORA più "moderno" e fuori posto nell'epoca in cui è calato, un bel po a viva forza. Come detto serve e serviva a venderlo ai duri e puri dell UC, cercando una giustificazione a posteriori.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaDell'Atlas e dei suoi anacronismi mi sono lamentato anche io, qualche commento più sopra.
EliminaQuello che dicevi prima é che il Gundam di Amuro é unico, ma in effetti non lo é né era mai stato inteso in tal senso, anzi se la prima serie non fosse stata troncata c'era l'intenzione di sostituirlo, esistono anche le art preparatorie disegnate da Okawara in tal senso.
Che poi il Gundam di Io possa essere superiore, potrebbe anche starci, dopotutto il Gundam di Amuro viene attivato il 16 settembre 0079 e da lì riceve ben pochi aggiornamenti, mentre quello di Io entra in servizio a dicembre inoltrato, quindi é praticamente contemporaneo di quel mostro dell'Alex.
[RIVINATORE]
Nonostante questa presunta superiorità, il Gundam di Io viene rincorso ed abbattuto da uno Zaku, per quanto custom. Il Gundam di Amuro non teme il Gelgoog pilotato da Char. Fai tu.
Fai come vuoi, come al solito, ma che nella guerra di un anno ci fossero altri Gundam utilizzati in azione non si evince in nessuna serie canon, lo stesso Alex sta bello li a essere testato su una colonia, un anno dopo il fatidico 0079 e non certo in azione in guerra...uguale a quello di Io...
EliminaPoi se dobbiamo considerare i "se", i "ma", le fanfiction, le voci di corridoio, le interviste o qualsiasi altra cosa allora ok l'esercito di Zeon non combatteva contro i GM ma contro un esercito di gundam full armour, con braccia articolate come il dendobrium, un arsenale sulla schiena, manovrabilità rivaleggiata solo da "uno zaku" che per te sarà semplice, ma che
[ROVINATORE, FORSE MA LO METTIAMO UGUALE]
appunto nella storia si vede che non è proprio così, anzi, parliamo di una macchina capace di una connessione e sincronizzazione col pilota "alla evangelion", mossa direttamente dal sistema nervoso del pilota, cosa che nemmeno i piu avanzati mezzi delle serie successive hanno MAI fatto in Gundam, dove si è puntato sui funnel controllati e solo dai new type...questo funziona con chiunque...uno zaku semplice proprio :D
[FINE ROVINATORE]
Detto questo, come sempre non capisco la puntualizzazione precisina, tra l'altro anche basata su assunzioni varie: thunderbolt si sa che porta con sedei mezzi fin troppo avanzati per la guerra di un anno, sia nella prima fase, sia dopo dove addirittura esagera. A chi non interessa va benissimo così, a chi interessa questo grado di coerenza almeno lo sa e decide di conseguenza, è un po un peccato perchè la serie è ottima e alla fine dei mezzi veri e propri potrebbe anche fare a meno, non si capisce perchè si siano ficcati dentro a viva forza (o meglio si capisce benissimo, bisogna vendere i kit e i modellini devono essere fighi)
Eeeee buoni. Diciamo che va bene qui, non litigate come al solito. Anche chissene dei dettagli? C'è una storia matura, è nel complesso molto bella, che poi si incastri bene o meno alla perfezione con la OYW, che importa.
EliminaLa cosa più importante è che il Full Armor Gundam è un cesso a pedali, non si può guardare, santo cielo... :)
No, Doc, almeno da parte mia nessuna intenzione di litigare, solo però permettimi di
EliminaScrivere a Wargarv che l'Alex viene distrutto proprio il 25 dicembre 0079, durante la OYW, non l'anno dopo, e la colonia in questione aveva ospitato la White Base una settimana prima. Non per fare il precisino, ma perché obiettivamente il Gindam di Io non salta fuori dal nulla, esistono precedenti. Anche il cortometraggio di 0081, ambientato nella OYW, mostra i Gundam 4-7 in servizio. Tutto quanto animato in Gundam é canon, quindi gli 8 Gundam totali e quelli dichiarati da Amuro nel secondo episodio sono canon.Nessuna polemica, ripeto, ma non capisco perché una affermazione errata debba restare tale.
Sul cesso a pedali, concordo. Se solo i biglietti al cinema avessero venduto come questo schifo di kit...
@Doc: La cosa più importante è che il Full Armor Gundam è un cesso a pedali, non si può guardare, santo cielo... :)
EliminaBeh, Doc, a te piace il Barbatos, non è che fai molto testo... :P
Il Barbatos - specie il Lupus - è belliFFimo!!! :D
EliminaBWAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH
EliminaDenis non ha tutti i torti, Doc!
Il Barbatos non avrà i pedali ma é di rara tamarraggine!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaNo, così, giusto per bullarmi un po'... >:D
Eliminahttp://i66.tinypic.com/23hxeuu.jpg
Vuoi mettere con lo Sgargaroz? ;P
(sono sempre Denis, ho solo aggiornato l'accaunt Gugol col mio nickname storico)
E anche alla luce della foto che postato, continuo a pensare che abbia ragione il DOC: È un bel modello rovinato da un sacco di paccottaglia appiccicataci a casaccio sopra, tra la quale ben quattro notevolissimi nuovi scudi a forma di "coperchio di cassa da morto"!
EliminaSappiamo tutti che Othagaki voleva rendere l'idea di unità equipaggiate per muoversi tra la miriade di detriti orbitali della zona Thunderbolt.
Ma se finora gli altri autori avevano usato la licenza poetica di non considerare i detriti ORBITALI, é proprio perché nessun tipo di protezione, NESSUNA, potrebbe mai proteggerti dall'impatto con anche solo un BULLONE che viaggia alla velocità orbitale media di 4 Km/s!
Se consideriamo i detriti, allora addio battaglie spaziali in tutta la fantascienza.
Tanto vale lasciare i suit disequipaggiati ma più piccoli, magari i detriti riescono ad evitarli più agilmente.
Insomma, bello quanto vuoi, ma un cesso a pedali. Pedali aggiunti senza nemmeno un buon motivo.
Mettiamola in questi termini: se guardiamo dal lato pratico e realistico la questione, hai certamente ragione.
EliminaSe invece ci limitiamo al mero fattore estetico (perchè di solito le discussioni "fico VS cesso a pedali" si basano su quello) allora rivendico il diritto di dire che l'RX-78FA non è un cesso a pedali ma una castomizzazione tamarra. Tipo Fast&Furios, ma nello spazio.
Personalmente non credevo che lo avrei mai costruito (anche perchè per quanto mi riguarda la vetta irraggiungibile dei gunpla è RX-93 dopo il quale tutto il resto è mondezza), però se visto in ottica di "ignoranza" ha il suo perchè.
Detto questo io e un mio amico gunplatore lo abbiamo ribattezzato "il trattore dei mobile suite": lo avessi verniciato di giallo e verde e appiccicato delle scritte John Deere sarebbe stato perfetto. :D
Ottimo paragone, Denis.
EliminaÈ la Lamborghini dei MS. Nel senso che è uscito dalla catena di montaggio della Lamborghini Trattori. :D
Lo Psyco Zaku invece dalla Lamborghini Caldaie... >:D
EliminaQuando esce in raggioblu italico me lo chiappo!!!
RispondiEliminaThunderbolt, insieme a "Il complotto per uccidere Ghiren" e, ovviamente, "The origin", è il mio manga Gundamico preferito. Subito sotto, almeno per alleggerire un po' l'atmosfera, metterei "Il ritorno di Johnny Ridden". Da qualche parte ho letto un commento di un tizio che ha detto che Thunderbolt non deve essere considerato come un anime di Gundam perché nella serie originale di Gundam non si vedono mai invalidi e le protesi sembrano troppo avanzate. Una critica che mi ha fatto abbastanza ridere: è come paragonare "Il giorno più lungo" e "Salvate il soldato Ryan". Stupendo sia come storia sia come animazione.
RispondiEliminaTra l'altro non é vero che manchino gli invalidi, in Gundam, specie a ridosso della OYW:
RispondiElimina- Tem Rey, demente per apossìa;
- Shiro Amada, mutilato di gamba;
- l'ingegnere a capo dello sviluppo dell'Alex, paraplegico;
- Kelley di 0093, mutilato di un braccio...
Quello che aveva scritto la storia degli invalidi (non mi ricordo dove... forse su BadTaste) si riferiva alla serie 0079, in cui compare solo il padre di Rey che non sta proprio bene col cervello e nessun mutilato. In tutte le altre serie, oltre a invalidi, si vedono anche persone fatte a pezzi nei modi più brutali. Mi faceva "ridere" il fatto che questo tizio pensasse che la guerra in Gundam dovesse essere in qualche modo edulcorata e che quindi queste (tristi) parti della guerra non dovessero essere rappresentate. Peccato che proprio Gundam rappresenti proprio l'essenza dell'uomo mandato a combattere dentro un pezzo di ferraglia e non dentro un super robot invincibile (Newtype e psicocaccole a parte). Io, di mio, mi sono sempre chiesto, vedendo la serie originale, cosa succedesse all'interno degli abitacoli perforati da proiettili corazzati o da spade laser o da armi a energia. Il pilota non sparisce solo in un lampo di luce... anzi, se non ricordo male c'è proprio una scena in 0079 che mi ha sempre colpito: una delle prime puntate, con un pilota di Zeon che vede l'abitacolo disintegrarsi intorno e che urla che non vuole morire. Poi lo stacco all'esplosione esterna.
EliminaPotente come un cazzotto, amaro, lucido e delirante. Sembra assumere le atmosfere di Apocalypse Now con una realtà distorta ed allucinata che diventa palco delle piccole storie. E le piccole cose che diventano centro dell'universo ( la radio vintage rossa - il jazz a velocita supersonica ) . Una serie eccellente . Mentre noi abbiamo #ideedistefanoaccorsi .
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