Tredici, The Get Down Part 2, Killjoys
Il febbrone pasquale, la grande storia #supaaold della resurrezione con un giorno di ritardo, ha avuto almeno due pro. Hai droppato i pranzoni pasquati con la famiglia e hai avuto molto più tempo per giocare a Super Robot Wars V e per portare avanti un po' di serie TV. Tempo quindi di far risorgere dalle ceneri, come una fenice che ha appena vrusciato uovo e ciclope, il Circolino dei Telefilm. In questa puntata parliamo di The Get Down Part 2 e di altre due robe viste su retepellicole, Tredici (13 Reasons Why) e il fantascienzo Killjoys. Hey, ho, televisiò [...]
Del primo lotto di puntate di The Get Down, spacciato come una prima stagione ma in realtà solo un troncone della medesima, lasciata a mezzi per casini di produzione, si diceva in questo post qui. Sei puntate carine, con questa storia a metà strada tra il musical (ci sta pur sempre dietro quel gran lup.man di Baz Luhrmann) e il film Disney di principesse canterine, ma con droga e casini e morti ammazzati e soprattutto la storia dell'hip hop dentro. Il secondo batch di puntate è sbarcato da qualche settimana su Netflix, decisamente più in sordina, e l'hai trovato per molti aspetti pure decisamente più deludente.
La versione romanzata ed epica delle origini dell'hip hop ha lasciato completamente spazio alle storie dei personaggi, puntellate qui e lì da sequenze animate in puro stile Jacksons 5, per dare un tono ANCORA più colorato a una delle serie più sature degli ultimi centocinquant'anni, e soprattutto per permettere a Luhrmann e soci di raccordare meglio tra loro gli eventi, sparagnando su inseguimenti e altre scene costose.
Tante sottotrame, alcune delle quali chiamate a dare spessore artistico al tutto, come la relazione omo di uno dei Get Down Brothers e il suo trip cromoluminoso, ma che si dissolvono in un attimo, come gli effetti di una droga nominalmente devastante o le conseguenze di un grave lutto in famiglia. È un musical, la gente va avanti, forse anche troppo in fretta, ed è un peccato, perché si lasciano sul campo dei gran bei personaggi. Hai apprezzato di The Get Down, dopo questi altri cinque episodi, il senso di ineluttabilità del destino che aleggia su molti dei suoi protagonisti: nati nel ghetto, destinati a morirci. Ma il canovaccio, con i suoi momenti folli e le sue mimmate e i suoi "Scegli il tuo destino now!", da storia a bivi di Topolino, ha sfruttato male dei personaggi fantastici. Zeke e la sua voce da SuperCatarro, Shaolin Fantastic, Cadillac, lo stesso Roy, emblema perfetto del manager cocainomane da Studio 54. Senza contare Giancarlo Esposito e Jimmy Smits, anche qui enormi. Dovresti aggiungere, per ragioni di etica professionale, che Mylene (Herizen F. Guardiola) è una topa astrale, ma ha quasi la metà dei tuoi anni, lasciamo stare.
Che manca? Ah, sì, la cosa più importante, l'hip-hop. Fatti salvi i numeri sul palco dei Get Down Brothers (Gonna! Fly! Now!), ce n'è troppo, troppo poco. Cinque puntate di disco music dimmerda, e neanche la comparsata di un finto Afrika Bambaataa e della sua Zulu Nation ha migliorato le cose. LOLLE per il cameo di uno scoppiatissimo, riconoscibilissimo Dee Dee con il suo basso e per quel finale amaro su Rapper's Delight. Togli la band, metti la band.
Tredici (13 Reasons Why) è una serie approdata su retepellicole lo scorso 31 marzo. 13 episodi, come le 13 facciate registrate su sette cassette da una ragazza che si è uccisa, spedite a uno dei suoi compagni di classe. Una macabra caccia al tesoro ex post in cui il tesoro è capire le ragioni di quel gesto e le responsabilità di tutti i suoi "amici" chiamati in causa. Cassettine (della morte e non dell'ammmore, ma ci sono i disegnini a pennarello sul foglietto, valgono uguale), suicidi, Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, tutto nel primo episodio: non potevi non guardarla.
Pur pretestuosa nelle sue premesse, con quell'incipit da film horror per adolescenti - succede così perché deve succedere così, non fatevi troppe domande, è un cacchio di film, eghe - Tredici ha un suo senso, che è quello di mostrare a un pubblico prevalentemente di coetanei dei suoi protagonisti le conseguenze a volte superdrammatiche di bullismo e poottanate da liceo. Uno scherzo qui, un messaggino lì, una foto che fai girare, che vuoi che sia, e distruggi una vita. Ahahah, che risate. Si parla tanto del bullismo digitale, e personalmente non credi affatto che sia solo un'evoluzione tecnologica del bullismo old school, analogico, che è sempre esistito. Nella società delle immagini e dei filmini dei bulli (cit), una foto funziona più di qualsiasi altra cosa, e basta e avanza per disintegrare un'esistenza. Vaglielo a spiegare ai tanti rEgazzini teste di pazzo per cui tutto è gag da YouTube o video zozzo da IuP0rn, senza praticamente vie di mezzo. Anestetizzati da uno stardom al contrario, dal basso e verso il basso, dal tutto e subito, cioè niente e mai. Avete un qualche adolescente in famiglia, tra cugini, nipoti e affini? Fatevi raccontare un po' di storie agghiaccianti. Ce ne sono sempre.
Guardare questa povera ragazza subirne di ogni, puntata dopo puntata, oltre a dar vita a una delle esperienze di binge-watching più deprimenti che ci siano in circolazione, ha quello scopo lì, disinnescare nella mente di tante giovani teste di pazzo la tentazione di ripetere le bravate apparentemente più innocue mostrate nella serie. Perché per aborrire quelle più feroci e brutali dovrebbe bastare l'essere esseri umani, a qualunque età. Solo che non hai idea di quanti liceali guarderanno questa serie, perché i liceali guardano i video di ridere su YT, una serie così anni 90 nell'animo come Tredici non sai quanto possa intercettare i loro gusti. Cioè, usano davvero delle musicassette? E quel tizio va in giro in bici? Sfighé. A guardarla da adulti, invece, se ne apprezza lo spirito, ma la difficoltà è esattamente quella contraria, cioè interfacciarsi da spettatori con dei protagonisti rEgazzini. A te, quanto meno, non viene facilissimo. Dolore adolescenziale alla ricerca di un pubblico.
Chiudiamo con Killjoys, serie del 2015 co-prodotta dalla solita SyFy e dal canale canadese Space e già arrivata oltreoceano alla sua seconda stagione. Un trio di cacciatori di taglie alle prese con gombloddi e casini burocratici in un lontano sistema. Hai visto i primi tre episodi dei dieci che compongono la stagione 1, e ti sono discretamente garbati. Non è facile fare una space opera con i fichi secchi da produzione televisiva, it is known, e si corre ogni due secondi il rischio di far sembrare quel set fantascienzo un semplice capannone industriale con un filtro digitale da cinquanta dollari. Ed è esattamente l'aspetto che hanno molti set di Killjoys, intendiamoci, però c'è anche dello stile in alcune scelte visive (gabbia da pitfight fatta con una retina di cotone a parte), c'è della CGI non pezzente per le astronavi, ci sono dei personaggi finora godibili, soprattutto Dutch (Hannah John-Kamen, un paio di episodi di Black Mirror, ma pure Game of Thrones). Non è Battlestar Galactica e, per portata e ambizioni, non è neanche The Expanse, ma al momento sembra divertente. Magari torniamo a parlarne quando arrivi in fondo.
Bene, peoplefromibiza, dichiari ufficialmente aperto il circolino. Voialtri che serie state seguendoLe? Come stanno andando? Usciteci il nome di qualche nuovo telefilm fico, su, ché la gente vuole il gol. La solita raccomandAzione: NIENTE spoiler su niente. Se dovete scendere nello specifico, usate il tag [ROVINATORE] A INIZIO COMMENTO e lasciate un paio di righe vuote sotto prima di iniziare a scrivere. Chi non rispetta le regole ci viene la voce nasale di Ezekiel Figuero.
Del primo lotto di puntate di The Get Down, spacciato come una prima stagione ma in realtà solo un troncone della medesima, lasciata a mezzi per casini di produzione, si diceva in questo post qui. Sei puntate carine, con questa storia a metà strada tra il musical (ci sta pur sempre dietro quel gran lup.man di Baz Luhrmann) e il film Disney di principesse canterine, ma con droga e casini e morti ammazzati e soprattutto la storia dell'hip hop dentro. Il secondo batch di puntate è sbarcato da qualche settimana su Netflix, decisamente più in sordina, e l'hai trovato per molti aspetti pure decisamente più deludente.
La versione romanzata ed epica delle origini dell'hip hop ha lasciato completamente spazio alle storie dei personaggi, puntellate qui e lì da sequenze animate in puro stile Jacksons 5, per dare un tono ANCORA più colorato a una delle serie più sature degli ultimi centocinquant'anni, e soprattutto per permettere a Luhrmann e soci di raccordare meglio tra loro gli eventi, sparagnando su inseguimenti e altre scene costose.
Tante sottotrame, alcune delle quali chiamate a dare spessore artistico al tutto, come la relazione omo di uno dei Get Down Brothers e il suo trip cromoluminoso, ma che si dissolvono in un attimo, come gli effetti di una droga nominalmente devastante o le conseguenze di un grave lutto in famiglia. È un musical, la gente va avanti, forse anche troppo in fretta, ed è un peccato, perché si lasciano sul campo dei gran bei personaggi. Hai apprezzato di The Get Down, dopo questi altri cinque episodi, il senso di ineluttabilità del destino che aleggia su molti dei suoi protagonisti: nati nel ghetto, destinati a morirci. Ma il canovaccio, con i suoi momenti folli e le sue mimmate e i suoi "Scegli il tuo destino now!", da storia a bivi di Topolino, ha sfruttato male dei personaggi fantastici. Zeke e la sua voce da SuperCatarro, Shaolin Fantastic, Cadillac, lo stesso Roy, emblema perfetto del manager cocainomane da Studio 54. Senza contare Giancarlo Esposito e Jimmy Smits, anche qui enormi. Dovresti aggiungere, per ragioni di etica professionale, che Mylene (Herizen F. Guardiola) è una topa astrale, ma ha quasi la metà dei tuoi anni, lasciamo stare.
Che manca? Ah, sì, la cosa più importante, l'hip-hop. Fatti salvi i numeri sul palco dei Get Down Brothers (Gonna! Fly! Now!), ce n'è troppo, troppo poco. Cinque puntate di disco music dimmerda, e neanche la comparsata di un finto Afrika Bambaataa e della sua Zulu Nation ha migliorato le cose. LOLLE per il cameo di uno scoppiatissimo, riconoscibilissimo Dee Dee con il suo basso e per quel finale amaro su Rapper's Delight. Togli la band, metti la band.
Tredici (13 Reasons Why) è una serie approdata su retepellicole lo scorso 31 marzo. 13 episodi, come le 13 facciate registrate su sette cassette da una ragazza che si è uccisa, spedite a uno dei suoi compagni di classe. Una macabra caccia al tesoro ex post in cui il tesoro è capire le ragioni di quel gesto e le responsabilità di tutti i suoi "amici" chiamati in causa. Cassettine (della morte e non dell'ammmore, ma ci sono i disegnini a pennarello sul foglietto, valgono uguale), suicidi, Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, tutto nel primo episodio: non potevi non guardarla.
Pur pretestuosa nelle sue premesse, con quell'incipit da film horror per adolescenti - succede così perché deve succedere così, non fatevi troppe domande, è un cacchio di film, eghe - Tredici ha un suo senso, che è quello di mostrare a un pubblico prevalentemente di coetanei dei suoi protagonisti le conseguenze a volte superdrammatiche di bullismo e poottanate da liceo. Uno scherzo qui, un messaggino lì, una foto che fai girare, che vuoi che sia, e distruggi una vita. Ahahah, che risate. Si parla tanto del bullismo digitale, e personalmente non credi affatto che sia solo un'evoluzione tecnologica del bullismo old school, analogico, che è sempre esistito. Nella società delle immagini e dei filmini dei bulli (cit), una foto funziona più di qualsiasi altra cosa, e basta e avanza per disintegrare un'esistenza. Vaglielo a spiegare ai tanti rEgazzini teste di pazzo per cui tutto è gag da YouTube o video zozzo da IuP0rn, senza praticamente vie di mezzo. Anestetizzati da uno stardom al contrario, dal basso e verso il basso, dal tutto e subito, cioè niente e mai. Avete un qualche adolescente in famiglia, tra cugini, nipoti e affini? Fatevi raccontare un po' di storie agghiaccianti. Ce ne sono sempre.
Guardare questa povera ragazza subirne di ogni, puntata dopo puntata, oltre a dar vita a una delle esperienze di binge-watching più deprimenti che ci siano in circolazione, ha quello scopo lì, disinnescare nella mente di tante giovani teste di pazzo la tentazione di ripetere le bravate apparentemente più innocue mostrate nella serie. Perché per aborrire quelle più feroci e brutali dovrebbe bastare l'essere esseri umani, a qualunque età. Solo che non hai idea di quanti liceali guarderanno questa serie, perché i liceali guardano i video di ridere su YT, una serie così anni 90 nell'animo come Tredici non sai quanto possa intercettare i loro gusti. Cioè, usano davvero delle musicassette? E quel tizio va in giro in bici? Sfighé. A guardarla da adulti, invece, se ne apprezza lo spirito, ma la difficoltà è esattamente quella contraria, cioè interfacciarsi da spettatori con dei protagonisti rEgazzini. A te, quanto meno, non viene facilissimo. Dolore adolescenziale alla ricerca di un pubblico.
Chiudiamo con Killjoys, serie del 2015 co-prodotta dalla solita SyFy e dal canale canadese Space e già arrivata oltreoceano alla sua seconda stagione. Un trio di cacciatori di taglie alle prese con gombloddi e casini burocratici in un lontano sistema. Hai visto i primi tre episodi dei dieci che compongono la stagione 1, e ti sono discretamente garbati. Non è facile fare una space opera con i fichi secchi da produzione televisiva, it is known, e si corre ogni due secondi il rischio di far sembrare quel set fantascienzo un semplice capannone industriale con un filtro digitale da cinquanta dollari. Ed è esattamente l'aspetto che hanno molti set di Killjoys, intendiamoci, però c'è anche dello stile in alcune scelte visive (gabbia da pitfight fatta con una retina di cotone a parte), c'è della CGI non pezzente per le astronavi, ci sono dei personaggi finora godibili, soprattutto Dutch (Hannah John-Kamen, un paio di episodi di Black Mirror, ma pure Game of Thrones). Non è Battlestar Galactica e, per portata e ambizioni, non è neanche The Expanse, ma al momento sembra divertente. Magari torniamo a parlarne quando arrivi in fondo.
Bene, peoplefromibiza, dichiari ufficialmente aperto il circolino. Voialtri che serie state seguendoLe? Come stanno andando? Usciteci il nome di qualche nuovo telefilm fico, su, ché la gente vuole il gol. La solita raccomandAzione: NIENTE spoiler su niente. Se dovete scendere nello specifico, usate il tag [ROVINATORE] A INIZIO COMMENTO e lasciate un paio di righe vuote sotto prima di iniziare a scrivere. Chi non rispetta le regole ci viene la voce nasale di Ezekiel Figuero.
Buongiorno e ben tornato tra i vivi Doc!
RispondiEliminaIo purtroppo ho dovuto lavorare e sono sempre più indietro su tutto. Manco il tempo di vedere FF8 ho avuto. L'unica novità che ho visto è stata... Grey's Anathmy ieri sera con la mia signora. E pure con mezzo occhio spento. Fate voi come sono messo!
Faccio quindi un appello a tutti dell'Antro: non bombardatemi di serie, vi prego! Ne ho millemila iniziate che non riesco a portare avanti!
C'è però una bella notizia e sembra che le mie preghiere siano state esaudite. il franchise di Dune passa in mano a Villeneuve per un film e una serie tv. Incrocio tutto quello che posso incrociare.
*Grey's Anatomy
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaNon l'ho mai amato molto Grey'a Anatomy. Tra i "medical drama" mille volte meglio il caro vecchio E.R.. Purtroppo i medici di Seattle me li faccio piacere per quieto vivere. Salvo giusto una-due puntate a stagione ma alla mia signora toglile tutto ma lasciale Grey's Anatomy.
EliminaGrey's Anatomy ormai lo odio. Ogni anno spero che la chiudano.
EliminaHo bevuto troppo a Pasqua... ho scritto anno con l'H
Dai sempre la colpa al T9... SEMPRE!
EliminaUn altro film di Dune?
Elimina@Sebashaw: sì, voglio ricominciare da zero sfruttando il franchise al massimo e il figlio di Herbert ha dato tutto in mano a Dennis Villenueve che tra questo e Blade Runner rischia grosso. O fa il botto o lo aspettano sotto casa.
EliminaDa quanto si è capito faranno un film che riprende da zero la faida tra Harkonnen e Atreides e poi una serie tv sui sei libri originali.
effettivamente , secondo me , il primo libro dovrebbe anche essere l' ultimo . Una volta che ( spoiler ) Paul Muad'dib vince, per l' universo di Dune cosiccome viene inzialmente concepito è game over. Ed infatti i libri successivi fanno pena. Ho fatto di tutto per farmeli piacere, ma gnente, impossibile. Anzi già che ci siamo , ammazziamo un paio di volte duncan idaho, và.
EliminaE quando uno c'ha ragione c'ha raGGIOne.
EliminaThe Get Down non avevo molta intenzione di vederlo e adesso ne ho ancora meno.
RispondiEliminaKilljoys mi attirava ma avevo il timore della space opera fatta con gli spicci, vedremo.
13 è una serie che avevo scartato a priori perché pensavo di essere completamente fuori target. Lodevole l'idea degli autori della serie di mostrare gli effetti devastanti del bullismo. In merito al bullismo 2.0 mi viene da pensare che l'internet mostri molto spesso ai giovani che portare agli estremi i comportamente da "età della stupidera" sia sempre divertente e una chiave per la popolarità. Logicamente la TV si è adeguata subbbito. Tra gli effetti collaterali c'è un incentivo ai coportamenti stupidi di cui il bullismo è re. Fortunatamente ci sono anche molti adolescenti e preadolescenti inteligenti che ragionano.
Basta che non voglio innescare una discussione che spinge la gente verso torce e forconi.
The Get Down: non amo l'hip hop in quasi tutte le sue forme, siano esse musicali che culturali; son quindi combattuto se vedere o no questa serie. Potrebbe piacere a chi non ha vissuto né ama l'hip hop, ma apprezzerebbe seguirne le vicende a puro interesse conoscitivo?
RispondiEliminaTredici: dovunque senta, ne parlano bene. Con due nipotine piccole, ho però paura nel vedere serie del genere.
Killjoys: ho visto solo la prima puntata e sembrerebbe ben fatta; credevo ci fosse una solo azione, invece ha le premesse per trame e intrighi da seguire con un pò di mente accesa.
Killjoys visto già tutto da parecchio, andate tranquilli è carino anche se niente di che.
RispondiEliminaLa seconda stagione la proverò chiuso il resto.
Killjoys e 13 sono in corso d'opera, benché, per quest'ultimo, abbia sentimenti molto contrastanti. Difficile immaginare il livello di follia e, allo tempo stesso, lucidità della suicida; ma gli argomenti sono assolutamente attuali e anche non troppo americanizzati.
RispondiEliminaSempre grazie al buon Netflix abbiamo attaccato Dexter e successivamente si passerà anche a Madmen.
Costretti a casa collarizzati post incidente stradale io e Moglie ci siamo sparati TREDICI in un paio di giorni ed è stata una vera sorpresa.
RispondiEliminaTREDICI è impostato in maniera perfetta, un meccanismo a incastro di continue sorprese e rivelazioni, un viaggio struggente in quel posto oscuro che è il liceo dei giorni nostri, con tutte le sue implicazioni social.
Disturbante, ma non riesci a smettere, in preda ad una curiosità quasi morbosa, alla rabbia, allo schifo che ti provocano certi personaggi e al fatto che sai benissimo che sono cose che si, succedono davvero.
Per quanto sia una serie con protagonisti dei rEgazzini con la metà dei tuoi anni, si tratta di un prodotto validissimo, recitato da dio e realizzato con moltissima cura per i dettagli, per l'intreccio, per tutto.
Altamente consigliato. (E si, ci ha causato incubi e disagio in diverse occasioni)
Andavi bene , non potevi manco distrarti guardando di lato !!! In bocca al lupo per una pronta guarigione !!! ;)
EliminaGrazie Riccardo, è stata una bella botta ma fortunatamente Moglie sta meglio, io invece non mi sbilancio prima della risonanza...
EliminaInteri siamo interi, per ora è già qualcosa ;)
Oh, mi spiace un sacco, MisterZoro! Rimettetevi presto!!!
EliminaGrazie Doc, ce la metteremo tutta! =)
EliminaIo ormai sono abbastanza anestetizzato sulle serie,non ci sono novità che mi stianoo colpendo e non ho voglia di buttarmi in nuove serie che potrebbero protrarsi per anni.
RispondiEliminaNetflix tra Iron Fist e The OA mi ha deluso tantissimo,e questo 13 mi sembra l'ennesima cavolata cringy fintoprofonda da teenagers anni 90,quindi lascio perdere.
Rimango sulle serie tratte dai fumetti sperando che Defenders non sia loffio come Luke Cage e Iron Fist,ma già il fatto di non aver visto ancora nessuna immagine con Daredevil e Iron Fist in costume mi becca male.
Ah ecco,a proposito di eroi una fresca novità è Powerless,la serie demenziale sulla gente comune che vive nel mondo DC dei fumetti.
Sempre con "power" nel nome, prova dare un'occhiata a "powers". purtroppo alcune carenze tecniche ne hanno decretato una prematura fine, però resta una serie supereroistica godibile.
EliminaTi do completamente ragione su THE OA (ore buttate nel cesso, esattamente come per THE GLITCH), non sono completamente d'accordo su IRON FIST che, malgrado le grosse pecche, personalmente ho trovato comunque godibile grazie al buon intreccio, ai bravi coprotagonisti e alla varietà delle situazioni (non come il morto di sonno Luke Cage), ma ti consiglio di dare una possibilità a TREDICI, è veramente una sorpresa a mio avviso ;)
EliminaIo ho invece finito quella bomba di Girls, della HBO. 6 stagioni una più bella dell'altra. Puntate monopersonaggio spettacolari, scene surreali per la dramedy migliore di sempre. Veramente se ne va un piccolo gioeiello della tv, vero e profondo.
RispondiEliminaDall'altro lato invece mi sto vedendo quella puzzonata di Prison Break stagione 5 (la hanno riesumata). Fa ridere i polli ma nel suo essere stupida la trovo molto godibile.
E' poi tornata Better Call Saul, con un sano episodio a settimana! bello bello
Mi son visto poi qualche episodiuccio di Samurai Jack per riprendere in seguito la quinta stagione che stanno mandando ora in onda su Adult Swim.
Ho anche rivisto qualche episodio di quel capolavoro che è Wonder Showzen, chicca dei primi duemila di mtv, praticamente dei muppets sotto acidi.
Continuo poi moooolto lentamente cowboy bebop, dove amo ogni singolo episodio, ma mi viene voglia di guardarlo una volta al mese.
Aspetto con impazienza the Leftovers (ultima stagione), la quarta di Silicon Valley e la simpaticissima Master of None
IO ho letto una storia della Cina medievale e ho gicato a Darkest Dungeon e ho letto fritz leiber e ho riletto dei manuali vecchi di d&d e.. e insomma niente serie come al solito!!!
RispondiEliminaMeglio Farfhd e il Gray Mouser di tante serie moderne.
EliminaDi che edizione sono quei manuali?
@ Riccardo Thiella:
EliminaCome te, uguale uguale + VIGILANDI.
Recentemente ho fatto un concerto insieme ad un altro gruppo di carissimi amici di Rimini e ho scoperto con piacere che il cantante è un grande giocatore di D&D. Questi giorni il ruolo mi chiama, forse il destino sta cercando di dirmi qualcosa?
@Itlas: puoi ben dirlo. Bellissmi i racconti di lankhmar:scapestrati e profondi al tempo stesso. Personaggi semplici ma ben delineati. Intrecci semplici ma mai banali. UN fantasy che mette a braccetto l' assurdo ed il ridicolo con la meschinità di Gomorra ; insomma un fantasy modernissimo. Basti vedere ad esempio la differenza tra gli dei DI lankhmar e gli dei IN lankhmar... In poche pagine si crea una storia, al contrario di molti contemporanei che scrivono tomi su tomi di parolone inutili ed altisonanti , che si girano intorno e non succede una mazza.
Eliminaper quanto riguarda i manuali, quest'anno sono partito con una nuova campagna dopo 3 anni di pausa ( per la nascita del secondogenito e la ristrutturazione della casa che mi ha visto muratore part time per 9 mesi) , e prima di partire mi sono preso 6 mesi per documentarmi. MI sono riletto a suo tempo una valnga di materiale , ma in particolare tutti i vecchi moduli di d&d , specialmente tutti gli Expert dell' "era" Mentzer. IN questi giorni sto rileggendo ( anche se è un pò pù tardo rimane un capolavoro ) Dawn of the emperors. Ho copiato brutalmente Eriadne e Thincoll, e tanto altro, spudoratamente, e li ho infilati in una ambientazione fantasy pulp dal gusto più moderno e molto più feroce . Ma ho preso moltissimo dai vecchi gazeteers, o meglio dalla loro idea originale.
@zione: il destino non ti dice nulla di nuovo : dice semplicemente che devi giocare di più !!! ;)
Io e la mia ragazza stiamo giusto finendo "13" in questi giorni (siamo alla cassetta 6 lato B).
RispondiEliminaIl telefilm è un ingranaggio quasi perfetto, il susseguirsi delle cassette che finiscono col coinvolgere i vari personaggi ti trascina quasi in un vortice di morbosa curiosità di sapere cosa ha portato alla morte di Hannah. Riguardando le scene non si può non pensare a scene di bullismo viste/vissute nella gioventudine. consigliatissimo a tutte le età.
Completamente d'accordo
EliminaFinito di vedere Iron Fist...e non so come ho fatto a resistere fino alla fine, è di un mimmo che la metà basta...inizia male e finisce peggio, Danny Rand non capisce assolutamente nulla di quello che gli succede intorno, viene preso a pizze in faccia da tutti e lui niente, non capisce...intanto mi vedo Agents of Shield che a me continua a piacere e Gotham (la terza stagione).
RispondiEliminaForse mi interesserebbe vedere Killjoy ma...produzione canadese...correttezza politica, SJW, trans-robe...cioé, parto prevenutissimo.
RispondiEliminaAh, vorrei consigliare il nuovo film dei Power Rangers, si, non scherzo, é una robetta per giovinastri, ma la trovo fatta molto bene, cioé, manco io m'aspettavo di divertirmi a guardarla!
Tredici devo ancora trovare il coraggio di vederlo... Killjoys, dalle immagini a corredo della scheda netflicsiana, mi ricordava moltissimo Firefly e per questo ho deciso di dargli una chance 😉
RispondiEliminaVista solo la prima puntata di 13, e pur con tutte le scusanti del caso ho odiato a morte la protagonista. Ché mi spiace, ma soffrire per bullismo di qualsiasi genere non giustifica niente, né un suicidio, né tanto meno la vendetta postuma. Stimola la curiosità più morbosa, inoltre già l'incipit a ricatto thriller non mi spinge a simpatizzare con Hannah (che manda le cassette con lo scopo dichiarato di rendere l'ascolto più difficile ai destinatari, sennò, dice, avrebbe mandato un MP3. Ottimo sistema per farsi detestare). Mi sembra (sbaglierò...) una adolescente insopportabile, saccente, che sputa addosso a chi potrebbe aiutarla ed è un PESSIMO modello per i ragazzi. Perché, conoscendoli, invece di pensare alle conseguenze delle loro bravate, potrebbero benissimo ritenere giusto il suicidio (che io, ma è opinione personale, considero la forma più estrema di egocentrismo). Già c'è stato un tentativo nella scuola in cui lavoro (per fortuna senza gravi conseguenze), non ho bisogno di altri incentivi. Sul bullismo allora preferisco mille volte Schegge di Follia.
RispondiEliminaPreacher e Van Heling, bombette trash divertenti.
RispondiEliminaIo sto cercando di recuperare anche se a fatica, ad esempio sono mi manca l'ultima puntata di Jessica Jones che avevo lasciato indietro per intera. Cosi tanta roba da vedere e cosi poco tempo!! :(
RispondiEliminaVisto i sei episodi della dramedy animata F is for family.
RispondiEliminaMolto meglio di quello che ne avevo letto in giro.
Io guardo solo VIGILANDI & Co.
RispondiEliminaNon chiedetemi il perchè, a me piace troppo tutta quella robba telefonata e l'inespressività imperante e Flash con la faccia da pizza e supergirl con gli stivali al ginocchio. Non so, quando c'è me li guardo tutti! Per il resto nulla, almeno finchè non ridanno su Rai 4 GoThrone in dietro di 2 serie come al solito...
Io sto guardando Agents of Shield e Better Call Saul (è cominciata la terza stagione, mi sembra di nuovo un po' triste come la seconda). Inoltre Iron Fist (stancamente) e alcune serie DC: Flash, Gotham, Supergirl solo se c'è un crossover o se lo incrocio con lo zapping (ma quoto lo Zione, gli stivaloni sono un magnete :-)).
EliminaOgni tanto recupero Jessica Jones e la serie animata Avengers Assemble (ero rimasto a metà dell'ultima stagione, la terza).
E - OT - mi piacerebbe rileggere IT in lingua originale prima dell'uscita del film... quindi magari meglio tagliare su qualche serie :-)
Non pensavo fosse passato tutto sto tempo dall'ultimo Circolino... Io mi son visto varie serie brevi in quest'intervallo di tempo. Unica eccezione, Luke Cage, che è piaciuto, anche se per quanto riguarda l'azione non è eccezionale. Visto poi quasi tutto Black Mirror (dovrei finire stasera), alto livello... Forse l'episodio che ho preferito è lo speciale natalizio, ma tutto bello. Noto, parlando con amici, che molti han trovato la fine di San Junipero un lieto fine, Doc. Io non so, ma mi pare che si sforzino di farlo sembrare tale, quantomeno. Poi due robette meno popolari: Wolf Hall, sull'ascesa politica di Cromwell all'interno della corte di Enrico VIII fino alla decapiazione di Anna Bolena... Non son riuscito a seguire tutto-tutto per via del fatto che l'ho seguita in lingua originale, non associavo bene nomi a volti e per i continui salti temporali, ma bella (di sicuro molto meglio de I Medici, con cui condivide genere e salti temporali); Dead Set, bella mini a tema zombie, violenta quando serve, bei personaggi, consigliata. Infine, recuperato Strager Things, che però non mi ha troppo appassionato, carina ma non un must come mi pareva dal gran parlare che se ne fa in giro. A breve dovrei riprendere con la quarta stagione di Black Sails e la terza di Better Call Saul. E intanto metto in lista 13, grazie del consiglio Doc
RispondiEliminaIo sro alternando la nuova stagione di Samurai Jack (assolutamente eccezionale finora) con un veloce ripasso di Orphan Black in vista della stagione conclusiva. Poi verranno Legion e Killjoys. Su The Get Dpwn mi unisco al coro dei delusi...e poi ci sarebbe quel tonfo che è stato Iron Fist, delusione a dir poco cocentissima.
RispondiEliminaSerie preferita al momento : Samurai Jack season 5
RispondiEliminaah è anche re-iniziato Better call Saul.
Sto vedendo la serie Fargo con mia moglie. Ovviamente anche la nuova stagione di Saul Goodman, personaggio al quale non ci si puó non affezionare... Almeno finché non riciccia Twin Peaks. Non sono piú nella pelle!
RispondiEliminaio ho profonde radici hip-hop e The Get Down mi è piaciuto abbastanza, anche se ho trovato abbastanza approssimazione nel voler parlare di tanti temi e non molto equilibrio tra il quadro globale e le storie dei personaggi. Non mi aspettavo The Wire, eh.
RispondiEliminaThe Get Downvisto le prime 3 puntate e mi e' garbato, un po' musical, un po' trip, un po' video anni 70. Per un tele a llucicinante " Samurai Gourmet " per osservarci idal giorno della pensione in avanti , sperando di prendere quella strada. Dato una possibbilita' a " 100" ma dopo i primi 10 minuti piu' mimmo e povery di un telefilm ho detto " Ciaone " .
RispondiElimina13 non ci siamo ancora decisi a vederla in famiglia, le recensioni ne parlano come capolavoro, delusione, buona serie ma con parecchi momenti morti ecc.
RispondiEliminaPresumo l'inizieremo a breve, ma ancora non so quando.
Mi sto recuperando Luther invece, visti i primi due episodi devo dire che il protagonista per modi di fare e investigare assomiglia molto al Sherlock di Cumberbatch, il che è sempre buona cosa, ma le similitudini finiscono lì, i personaggi mi sembrano ben caratterizzati anche se solo Luther e qualcun altro hanno avuto lo spazio sullo schermo necessario per ora, ma immagino che con solo due episodi sia normale.
Devo ancora capire invece come inquadrare il rapporto che c'è fra due personaggi principali, visto che uno dei due mi sembra troppo accomodante nei confronti dell'altro, vedremo dove vanno a parare.
Per il resto ho finito The Crown, bello bello ma non per tutti secondo me, e la seconda stagione di Broadchurch, sulla quale ci sarebbe molto da dire sia in senso positivo che negativo, ma di queste due serie sarebbe meglio parlarne un'altra volta altrimenti verrebbe fuori un papiro.
Ho iniziato a guardare Tredici, veramente bello, grazie della segnalazione Doc!
RispondiEliminaInsegno lettere alle superiori (alberghiero) e in quarta un mese fa una studentessa mi consiglia una serie tv: TREDICI.
RispondiEliminaCon mia moglie ci mettiamo circa un mese a vederla (abbiamo una vita) e l'abbiamo finita adesso.
Il Doc si chiedeva se avrebbe trovato pubblico fra i teenager. Per quel che riguarda il mio piccolo osservatorio la risposta è: SI.
L'ha trovato perchè, come hanno detto illustri antristi qui sopra, è fatta benissimo. Ritmo incalzante, personaggi riusciti, non moralistica (tant'è vero che la protagonista è insopportabile), impossibile dire chi è buono e chi è cattivo, enorme ricchezza di spunti.
Credo che la prima ora domani andrà tutta nel commento, a scapito di Leopardi.