Nuovo giro di Microletture, per iniziare a smaltire un po' di quelle traballantissime torri di carta che ti sei trovato davanti dopo due settimane d'assenza. Oggi parliamo di: Justice League Rinascita 1, Batman il Cavaliere Oscuro 1, Rocky Joe Perfect Edition, Ninjak, Rat-Man 119, Orfani: Terra 3, Dylan Dog 366 e Gundam Thunderbolt 8 [...]
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Justice League #1, 72 pagine, 3,95 bryanhitchi |
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Ennesimo quindicinale lanciato da RW Lion per Rinascita, Justice League contiene le storie della League scritte (e in parte disegnate) da Brian Hitch e quelle dei Titani di Dan Abnett e Brett Booth (i credits in coda all'albo Lion sono sbagliati). Che dire? Che Hitch lo preferisci quando disegna, magari inchiostrato da qualcun altro, visto che nella prima storia dell'albo le sue matite sono ripetutamente seviziate dalle chine di Daniel Enriques e Scott Hanna (Paul Neary, dove sei?). Se le storie della JL brillano per inconsistenza, con uno spessore narrativo da puntata dei Super Amici, quella dei Titani punta tutto sull'elemento più emotivamente forte di Rinascita, le sfighe del povero e dimenticato da tutti Wally West. Ma Abnett non è Geoff Johns e ne viene fuori una trama alla volemose bene abbastanza terribile. Ma oh, pur sempre meglio di quelle quaranta e passa pagine di noia precedenti.
Uh, passi. E qualcuno ricordi a Hitch che si sta facendo tanto per NON far sembrare Aquaman uno che parla davvero coi pesci. Eghe.
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Batman il Cavaliere Oscuro #1, 84 pagine, 4,50 pipistrelli |
Un altro mensile per la Bat-famiglia, che si va ad affiancare al quindicinale di Batman. Qui verranno fatti confluire gli albi di All-Star Batman, Batgirl, di Batgirl & The Birds of Prey e, più avanti, anche di Batman Beyond. L'All-Star Batman di Scott Snyder e John Romita Jr. l'hai trovato abbastanza figo. Batman stringe un patto col diavolo, quel diavolo è Due Facce, e tutti vogliono il paladino di Gotham morto per accaparrarsi una super-taglia. Parata di personaggi di terza fila, disegni grandiosi (oh, hai sempre amato JRJR) e ritmo, grazie al cielo ritmo. Cioè tutto quello che manca alla prima testata comprimaria, Batgirl, disegnata molto bene da Dave McCaig, ma con una storia (ambientata in Giappone) da sbadiglio feroce. Meglio Batgirl and the Birds of Prey: dialoghi frizzanti (di Julie e Shawna Benson) e disegni di Claire Roe piacevoli, per il ritorno in pista della cumpa al femminile di Batgirl, Black Canary e Cacciatrice.
Due su tre. All-Star Batman merita. Che fai, ti cerchi direttamente il volume yankee?
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Ninjak #1 - L'arsenale, 176 pagine, 8,90 shuriken |
Ti è sempre piaciuto Ninjak della Valiant. Per il costume bellissimo, per quella tempra da scalciaculi cool come il ghiaccio, per il nome. In questa nuova incarnazione, Ninjak (che poi sarebbe il Ninja-K...) è ancora più un Batman con la katana. Mente incredibile, capacità atletiche sovraumane, gadget di ogni tipo e pure una storia familiare ancora più di melma alle spalle. Perché il suo, di Alfred, era decisamente più stronzo e sadico, per dire. I primi cinque albi della serie del 2015 raccolti in questo volume seguono due binari narrativi, la storia di Ninjak e il suo presente, a mollo in una brutta faccenda di trafficanti di armi in god mode. Avvincenti le storie di Matt Kindt, piacevoli i disegni di Clay Mann.
Ninjak è ritornato! Più crudele, più spietato! Se mai uscirà un altro numero di Icon 1 e la Squadra Alpha, vedrete un nuovo personaggio ispirato in parte esteticamente proprio a Ninjak. Perché, sì, ti è sempre piaciuto il Ninjak della Valiant, dai tempi in cui lo disegnava Joe Quesada, tipo un miliardo di anni fa.
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Dylan Dog #366, 96 pagine, 3,20 sergentipepe |
Quando hai letto nel colophon il nome dell'autore di questa storia ci sei rimasto malissimo (cit.). Sei emerso tempo fa a fatica da una saga in tre parti di Nathan Never scritta da Secchi, una guerra di bande in cui a un certo punto saltava fuori pure un venditore di merendine di contrabbando (giuri), eri sicuro di non farcela a sciropparti un'altra roba del genere. E invece questo numero di DYD non è male. Nulla di epocale, ma la storia è abbastanza fuori di testa da risultare godibile, anche se la copertina è uno spoilerinho grosso così.
Tra le millemila conquiste di Dylan, contano anche le limonate con i fantasmi? Boh.
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Orfani: Terra #3, 96 pagine, 4,50 muri |
Fine della corsa per Orfani: Terra, il cui principale difetto è quello di venire dopo una mini strepitosa come Juric (tra le migliori cose targate Bonelli lette negli ultimi anni, dicevi, insieme a Lukas). La storia dei Mammucari Bros non è malvagia, i rEgazzini post-apocalittici - tremendamente uguali a quelli che oggi vivono davvero in condizioni simili, costretti a ravanare nelle discariche per tutto il giorno alla ricerca di qualcosa da rivendere. Non è il Nuovo Mondo, è il Terzo Mondo -funzionano, ma non hai trovato guizzi o momenti memorabili.
Come il voto che dai a questi tre numeri. Il mese prossimo si torna nel vivo con Orfani: Sam. Cioè, nel redivivo.
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Rat-Man #119, 72 pagine, 2,50 ombre |
L'Operazione Ratto continua a pigiare l'acceleratore in vista del traguardo. Molti nodi sono venuti al pettine, c'è una rivelazione clamorosa, il ruolo di Aima è finalmente chiaro e ci sono delle gag che ti hanno fatto lollare di brutto, nel buio della notte, col rischio di svegliare mezzo palazzo. Le quattro vignette finali di pagina 17, suLLE Graphic Novel, tipo ora te le stampi e le appendi nello studio, ché stai ancora ridendo.
Altri tre numeri e sarà tutto finito. Ancora sei mesi. Il più piacevole stillicidio della storia.
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Mobile Suit Gundam Thunderbolt #8, 256 pagine, 6 bonzi |
Pensavi che con la fine della battaglia nel settore Thunderbolt e il passaggio alla seconda fase, lo scontro tra i superstiti di Zeon e l'Alleanza dei Mari del Sud, Yasuo Ohtagaki ti avesse irrimediabilmente sminchiato il manga gundamiano che più hai apprezzato insieme a Origini. E invece la storia riprende quota, con un ENORME Daryl. Ohtagaki non si tira indietro nel dipingere gli aspetti più turpi di ogni conflitto, dai saccheggi agli stupri, fino allo sfruttamento dei più deboli, come gli invalidi di guerra. Daryl non è né un buono, né un cattivo: è un soldato che ha dato tutto, metà corpo compreso, per la causa e non sopporta chi non ha la sua stessa, ferrea determinazione. Il coppino robotico con cui rimette in riga i soldati animali e le parole che seguono? Da brividi. Naturalmente, visto che gli dice parecchio sfiga qualunque cosa faccia, il destino gli mette davanti proprio l'ultima persona al mondo felice di rivederlo...
Continui a trovare inguardabili tutti i mobile suit custom inventati per la serie (sì, Atlas compreso), ma chissene. L'importante è che Gundam Thunderbolt resta un signor manga, in assoluto quello che ha metabolizzato meglio i concetti base del metaverso creato da Tomino.
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Rocky Joe Perfect Edition #1, 368 pagine, 8 pugni |
Ne scrivevi qualche giorno fa sui social:
"Siamo tutti Joe Yabuki" è una frase bellissima, non l'avessero usata dei terroristi per dirottare un dannato aereo. Ashita no Joe è una storia di pugni in faccia, ma non solo quelli sul ring. È la povertà all'ombra del Giappone del boom economico, le baracche dietro ai grattacieli che svettano verso il futuro, l'epica di chi ce la mette tutta, sperando che basti. E in genere non basta. È il racconto del disagio e dei contrasti di un'era, l'epica dei guantoni e del sudore e del sangue e degli occhi spenti per i troppi pugni presi. Per un domani, come recita il titolo originale. Migliore o anche solo un domani qualunque. Pochi anime e manga ti hanno colpito come Rocky Joe, nessuno ti ha insegnato quello che ti ha insegnato Rocky Joe. Cioè che affrontare le avversità fischiettando e indossando la maschera di chi se ne frega funziona. Beh, quasi sempre. Lezioni di vita da un teppista di strada insolente, prima ancora di finire le elementari. Ma pensa te. Sfogliando il primo numero di questa Perfect Edition (nuova edizione in 13 volumetti, nel formato più grande delle P.E. Star e con "adattamento grafico e testi più fedeli all'originale") ci si potrebbe lasciar ingannare dalle gag comiche, dall'ironia di alcune situazioni, da quel tratto tondo, che sembrano contrastare con le musiche tristi e i volti più spigolosi, alla Araki, dell'anime. Eppure c'è già tutto. C'è Nishi prima capobullo e poi vigliacco, c'è Tooru Rikiishi, c'è il riformatorio con i suoi pestaggi, ci sono le lettere di Danpei. C'è quello che ha reso Rocky Joe il più grande e inarrivabile spokon di tutti i tempi.
Capolavorò assoluto della storia del fumetto e uno dei tuoi manga preferiti di sempre. Siamo tutti Rocky Joe (ma senza dirottare aerei verso la Corea del Nord).
Bene, baldi giovani, voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
Due Bonelli recenti.
RispondiElimina"I pionieri dell'ignoto", interminabile pilota di una serie che probabilmente non vedremo mai perché con troppe cose già viste e poco coraggioso nonostante i bei disegni di Bignamini.
Dragonero n.46, è una improvvisa divagazione nel cuore dell'impero con clamorosa colpo di scena e l'ombra delle Regine Nere che si allunga sempre più facendo ingrassare la scimmia.
Vogliamo parlare dell'armatura con la scollatura? vi prego, parliamo di quella poverazzata!
Elimina#SiamotuttiRockyJoe. Oggi si parte pigiando l'acceleratore della vita. Grazie Doc
RispondiEliminaRat-Man e Rocky presi anche io, tanta qualitá.
RispondiEliminaMi sto leggendo le storie di Altan ripubblicate da Cosmo, Ada nella Jungla e Macao. La cosa incredibile di Altan e che sotto ogni vignetta c'è un commentino dell'autore che fa sempre molto ridere. Veramente un fumetto inusuale e con disegni super-sfiziosi.
Continuo poi Alack Sinner (sempre Cosmo) che veramente spinge forte assai. Disegni con neri profondi e linea fluida, e storie sofferte e bellissime.
Ho preso poi "E cosí conoscerai l'universo e gli dei", la creazione secondo il fumettista canadese Jesse Jacobs, delirante e con disegni da occhi incrociati. Per 8,5 cucuzze in amazzonia merita molto assai.
Poi sempre Gantz (doc è veramente un must-read, evita l'anime peró), uno stupidissimo shonen chiamato Black Clover e Alita.
Ninjak sembra interessante, mentre Rocky Joe forse lo recupero se riesco a fare spazio in casa.
RispondiEliminaIntanto ho letto La Leggenda delle Nubi Scarlatte, di Saverio Tenuta, per la MagicPress edizioni, una storia ambientata in un Giappone fantastico tra streghe e samurai, che non mi ha convinto proprio del tutto se devo essere sincero e la narrazione fatica ad ingranare secondo me però le tavole sono eccezionali ed é questo il motivo per cui stqa ancora nella mia libreria e non nella stufa.
Rat-Man letto: ancora grande storia ma mi sa che prima dell'ultimo numero (tristitudine...) mi dovrò rileggere tutte e nove le puntate per avere un quadro d'insieme chiaro.
RispondiEliminaOrfani Terra letto: devo capire se quelli sopravvissuti avranno o meno seguito nella saga finale. Scimmia.
L'ultimo Dylan scarafaggesco l'ho trovato un pelo slegato fra la storia dei sadici e quella del vecchio, ma comunque interessante.
Ora sto rileggendo un po' di vecchi Urania del mio babbo: sempre ganzi.
Saluti a tutti!
Allora: fumetti, al momento, ZERO (a parte il Ratto formato gigante perche' cosi' e' piu' godibile eccetera e DURANGO).
RispondiEliminaUn po' mi spiace, ma non riesco a trovare nulla che mi piaccia. Sto diventando vecchio, ecco la verita'.
Mi sto buttando sui libri: ho iniziato la saga della torre nera di King (auguratemi buona fortuna) con L'ULTIMO CAVALIERE e adesso sto leggendo LA LEGGENDA DI EARTHSEA di Ursula Le Guin. Mi piace l'idea del protagonista, Ged (anche se non bisogna far conoscere il proprio vero nome, in quel mondo: chi lo conosce, e' in grado di poter usare la sua magia su di te), che nonostante la giovane eta' e gia' il mago piu' potente in circolazione. Talmente potente che il proprio arcinemico finisce per crearselo da solo. Andro' avanti a leggerlo. Sarei tentato da Rocky Joe ma ho in casa gia' l'edizione vecchia, quindi...
Lessi la saga di Earthsea da rEgazzino e mi mise sotto completamente, forse (adesso arriva il sacrilegio) anche più del Signore degli Anelli.
EliminaDal terzo libro Goro Miyazaki ha tratto il pregevole "I racconti di Terramare" (non il migliore dello Studio Ghibli però comunque gran bello a mio parere)
Earthsea è un ottimo ciclo fantasy anche se di Ursula K. Le Guin preferisco il suo lato fantascienzo; in particolare Lathe Of Heaven (da noi La Falce dei Cieli) è uno dei miei romanzi sci-fi preferiti in assoluto.
EliminaScusate, approfitto delle Microletture per una comunicazione di servizio: essendo bimestrale, il terzo numero di "Volt - Che vita di Mecha" ("Pandemonio") uscirà il 10 maggio e NON il 10 aprile, data che era stata erroneamente indicata dall'editore nella terza di copertina del numero 2.
RispondiEliminaGià, ma a proposito di Saldapress... Doc, non ci sono novità Radium in vista?
EliminaTra pochissimi giorni partirà il nuovo progetto.
EliminaUna sola parola: Casty.
Rock Giò meraviglia, è una di quelle serie che non riesco a rivedere/ricomprare/rileggere a causa delle troppe lacrime napulitane che desta in me, sul serio! Solo a sentire la sigla vecchia mi si mette una specie di groppo in gola melance che non riesco a mandare via. Non so perchè lo stesso effetto me lo fa Pat la ragazza del Baseball.
RispondiEliminaLe storie di Batman con Romita Jr. troppo belle, un consiglio che anche io mi sento di dare, il Cavaliere Oscuro potrebbe essere la migliore testata del Pipistrello, invece Justice League non è uscita, come al solito, mi toccherà farle la caccia. Non so se le storie siano all'altezza, ma in generale Rabirth mi sembra un'operazione molto riuscita e comunque pregevole, spero di non rimanere deluso proprio da JL e soprattutto dalla più interessante JLA.
Attualmente ho avuto pochissimo tempo per le letture, segnalo solo la ristampa (con finale) di Gabriel, la super suora, avevo già la prima mitica edizione degli anni '90 (pubblicata da Max Bunker Press? Bohh...) ma l'ho ripresa Cosmo perchè c'era il finale.
Per il resto continuo a leggere il leggerissimo (ma a tratti arguto) Batman '60 allegato ai DVD, che è sempre un piacere, e sto tentando con notevoli sforzi di finire una raccolta di storie dell'orrore raccapriccianti (nel senso schifose e pallose) di una serie uscita negli anni '90. Mo 'sto libro l'ho cominciato mi tocca finirlo, ma quando una cosa non mi prende ci metto i secoli a finirlo perchè mi addormento...
Poi c'è Invincible con la guerra Viltrumita, non lo faccio, non lo faccio... alla fine ho fatto anche questa annata, ciao soldiiii!
Ha giusto il Dr Straino è diventato quindicinale. Ma con il ritorno di Clea lo abbandono. E' una delle migliori serie Marvel al momento, ma ho deciso di smetterla prima che inizi un nuovo ciclo narrativo.
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RispondiElimina(semi OT) Per un errore di tempistiche ho ahimè saltato Ratman 118. Dite che il metodo più pratico per recuperarlo è farsi spedire l'arretrato, ordinandolo dal sito?
RispondiEliminaMah, io prima proverei a vedere se in una fumetteria ne han ancora qualche numero
EliminaIo sto leggendo " La fine degli Incas", un testo sulla fine, appunto degli Incas che riuscirono nel poco invidiabile recordo di sconfitti con il più grande vantaggio numerico: 200 spagnoli riuscirono a mettere in fuga 200.000 Incas attorno a Cuzco. Francamente non riesco a capire come cavolo sia potuto succedere; OK le armi , OK i cavalli, OK le tattiche,OK l'addestramento e la motivazione... ma neanche gli space marines! eppure.
RispondiEliminaQuel che è incredibile è vedere una società molto avanzata ( infatti pochissime società preindustriali sono riuscite a schierare 200 000 uomini tutti insieme , per ovvi problemi logistici) , anche se in modo bislacco ( niente scrittura nè ruota) , collassare di fronte ad un pungo di predoni ( i quali comunque erano , militarmente parlando, il meglio del meglio dell' epoca). Pare che il vaiolo non abbia avuto grande influenza sulle operazioni militari , a differenza di quanto avvenne con gli Aztechi ( l' epidemia arrivò dopo e fece piazza pulita, ma avvenne dopo che la disfatta era già consumata).
Dopo le prime battaglie, disastrose, gli incas impararono come fare e riuscirono quasi a ributtare gli spagnoli ammare. Ma ormai era tardi...
Si dice, che io sappia, che molte popolazioni Pre-colombiane, scambiarono le marce notturne con torce degli Spagnoli per il serpente di fuoco delle loro leggende/credenze e si rassegnarono subito credendo che il dio li volesse punire (non so se sbaglio con gli Aztechi), se segui le recenti interviste fatte alle comunità di discendenti dei quelle etinie invece danno molto la colpa all'azione pre-guerrigliera fatta dai conquistadores, non ultimo l'inserimento della loro religione o del loro calendario...
EliminaNel libro mettono in chiaro che gli incas avevano capito quasi subito che goli spagnolii fossero degli uomini, non avevano capito però che dietro di loro c'era un impero enorme che li avrebbe divorati. Inoltre gli Incas erano appena usciti da una fguerra civile devastante, e Pizarro come prima mossa catturò ( e poi uccise) il loro re Atahualpa, facendo precipitare di nuovo il paese nell' anarchia .
EliminaQuindi all' inizio gli spagnoli furono visti come il mezzo per vincere la guerra civile.
Eppure dopo le prime sconfitte il paese ritrovò , anche se per poco , l' unità, ma andò incontro alla disfatta allo stesso modo.
Moctezuma, a differenza di Atahualpa, era fatalista ( e aggiungo che secondo me era pure un imbecille) e forse lui veramente si convise che glispagnoli potessero essere degli Dei. Però i guerrieri Aztechi erano molto più temibili degli Incas, che non riuscivano proprio ad uccidere gli spagnoli, complice anche la carenza totale di armi e tattiche.
ti consiglio al riguardo 'Armi acciaio e malattie' di Jared Diamond
EliminaHo letto armi acciaio e malattie e l' ho trovato francamente di una stupidità pazzesca.
EliminaMa più che degli dei penso che fosse una questione di profezia, cioè il vedendo la filottara fiammeggiante di torce Moctezuma capì si che si trattava degli spgnoli, ma lo lesse comunque come un segno degli dei e li "lasciò fare", comunque mi sono sbagliato, quelli del serpente di fuoco erano gli Azteci e no gli Incas, sorry ^_^
EliminaNon hai detto una cosa sbagliata; effettivamente la profezia del ritorno fu una coincidenza abbastanza strana . Sia gli Aztechi che gli Incas avevano una profezia del genere ,ma in fin dei conti sai come sono le profezie: sempre perfette, a posteriori. Chissà quante profezie mesoamericane sbagliate ci furono e nessuno pensò di riportarle agli spagnoli.
EliminaComunque alla fine a far crollare gli Aztechi furono il vaiolo e le ribellioni, e a far crollare gli Incas fu il semplice fatto che ciascun loro partito in lotta sperava di usare gli spagnoli contro gli altri; quando si resero conto che gli spagnoli erano lì per restare, era troppo tardi. Pesò molto anche la tattica del terrore spagnola: mutilarono donne ed uomini a migliaia per dare una lezione agli altri.
Infine armi acciaio e malattie non mi piace perchè è veramente semplicistico e dimostra di ignorare tutti i punti di svolta della storia umana, che ci furono e furono moltissimi . Quasi tutti questi punti di svolta forno piccoli , ma nell' insieme fecero la differenza. Non penso che compito della storia o dell' antropologia sia cercare di lenire il senso di colpa dell' uomo moderno per la colonizzazione dei nostri avi... come questo libro cerca ripetutamente di fare.
In effetti, però , le popolazioni mesoamericane erano segnate per via del vaiolo. Ma all' epoca del neolitico non era scritto che sarebbe stato così... noi fummo massacrati dalla morte nera. La differenza cronologica tra le due epidemie fu niente, nel complesso della storia umana. Tanto per dirne una. Se il vaiolo fosse arrivato da loro 50, 60 anni prima, o se la Castiglia e l' Aragona non si fossero unite, la storia adesso sarebbe stata veramente molto diversa.
beh, lo scopo del libro in realtà è (almeno nelle intenzioni, forse non del tutto riuscite) in realtà proprio l'opposto, cioè provare che non esiste una superiorità intellettuale degli occidentali, semplicemente si son trovati nel posto giusto nel momento giusto. Poi vabbe' Diamond è americano e divulgatore, per cui la tentazione di ridurre tutto a psicostoriografia asimoviana è sicuramente forte. Però la mole di materiale che porta è abbondante (a volte, effettivamente, un po' approssimativa, come quando parla della Sardegna), e spesso provata sulla propria pelle, vivendo a contatto con popolazioni della Nuova Guinea e Sudamerica
EliminaForse non mi sono spiegato ma capisco benissimo le intenzioni del libro: dimostrare che i bianchi non sono più intelligenti degli altri, anzi sono più stupidi degli altri , come l' autore candidamente ammette nell' introduzione. Un discorso veramente scemo, primo perchè non è facile stabilire cosa sia l' intelligenza, secondo perchè leggendo la storia delle singole espansioni coloniali ci si rende conto benissimo che la differenza non fu l' intelligenza ma la tecnica ed il pensiero scientifico in tutte le loro forme; e soprattutto ci si rende conto che il dominio occidentale fu tutt'altro che scontato.
EliminaRocky Joe l'ho preso anch'io e non vedo l'ora che esca il prossimo. L'edizione è davvero ben fatta.
RispondiEliminaI due speciali di ALTAN per i Grandi Maestri dell'Editoriale Cosmo sono PAZZESCHI. (Soprattutto Zorro Bolero, letto nel giorno della visita di The Pope al mio paesello, domenica scorsa).
Molto molto bello anche LA MANO NERA, su Le Storie 54. Dove Onofrio Catacchio scrive il suo piccolo C'era una volta in America.
Rimango fisso con:
RispondiElimina- Lupo Alberto e Lupo Alberto Collection (maledette operazioni nostalgia)
- La serie oro di Logan (hai visto mai che ritrovo tutti gli albi persi in ventordici traslochi)
- Qualsiasi cosa esca sull'Universal Century di Gundam (kit compresi)
- Ratman #chettelodicoaffare
Riguardo agli Incas, non e' il primo caso che popoli piu' avanzati vengano sottomessi da altri piu' arretrati. Che poo, arretrati: su tutto il resto, magari, ma non sulle armi. E sono quelle, a fare la differenza. E la ferocia. Leggendo quello che hanno fatto i conquistadores a quella gente c'e' da farsi venire i capelli bianchi. Saccheggi, torture, stupri...un autentico orrore, non mi viene altra parola.
RispondiEliminasto leggendo gli ultimi numeri di all rounder meguru di Hiroki Endo,quello di Eden ,ecco non siamo certamente a quei livelli ,rimane comunque un manga piacevole da leggere e godibile
RispondiElimina"Tu non puoi prendere il fis and chips.
RispondiEliminaPerchè no.
Perchè tu parli coi pesci.
Io NON parlo coi pesci. -sguardo scocciato omicida-"
La chiosa su Hitch capita a fagiolo visto che ho recuperato e rileggo i volumi Lion dell'Aquaman di Johns. Gran serie supereoistica che riporta dignità all'eroe e ai suoi comprimari (Mera e Manta Nera da applausi). E i disegni son all'altezza della storia.
Ho letto JL 1 e sposo la tua analisi. Aggiungo solo che a Booth dovrebbero vietare di disegnare serie che mi potrebbero interessare, che mi fa scendere l'aspettativa solo la sua presenza.
Per il resto, visto il tempo esiguo per la lettura, ho cominciato Durango (beeeello, uno spaghetti western su carta, per essere largamente brevi) e devo cominciare il libro The Circle, che non conoscevo ma mi incuriosisce.
Dall ultimo microletture a qui ho letto un botto. Come libri il metodo del coccodrillo di de giovanni , la raccolta di racconti 2016 autori nella rete , e a saltarello tra i vari racconti sto leggendo i 49 racconti di Hemingway
RispondiEliminaSul fronte fumetti sto leggendo gli spillati lion ( Batman 4 lanterna verde 3-4 jl 1 che è orribile ) e che vita di mecha 2 , non esaltante
L'Atlas è bellizzimo! (e colorarlo un incubo) :p
RispondiElimina(ma io non faccio testo, vado pure in giro con la maglietta cyclops was right :°D )
Praticamente solo roba comica sto mese.
RispondiEliminaAsterix e il falcetto d'oro: carino, ridere fa ridere, anche se devo ancora trovar un albo che bissi la genialità de Il regno degli dei.
Suore Ninja #5-6: finita la miniserie, volumi come i primi... serie carina, si ride anche parecchio talvolta, manca un po' di continuità. Geniale l'ultima incarnazione di Giovanardi.
Volt - Che vita di mecha #2: bello, ma manca un "che", non c'è la magia del primo volume (anche perché mancano le tavole autoconclusive di MangaMan alla fine dell'albo!); proseguirò comunque la serie.
Rat-Man #119: bellissimo! Si contende col 114 la palma di miglior numero della decalogia. All'inizio sembra il solito rat-man (cioè solo figo), ma dopo la metà è fenomenale: divertente, epico, commovente.
Unico manga e unica lettura non-comica... Dopo aver riletto tutta la serie, finalmente, il volume 33 di Hunter X Hunter: la mia serie preferita non delude, volume eccezionale anche se non succede praticamente niente. Grande lavoro di world-building di Togashi che ne fa volume assai lungo da leggere, notevole il cambio di stile nei disegni, molto più curati e con maggior uso di fondali particolari... Però non mi convince del tutto, preferivo quando disegnava in maniera più abbozzata quasi quasi. Chissà se vedremo mai la fine di questo arco narrativo, che prevedo sarà una cosa immensa (basta vedere quanti personaggi son coinvoli!)... Intanto attesa paziente per il prossimo tankobon
Io non capisco perchè non lascia i disegni a qualcun altro come ha fatto Kurumada di Saint Seiya. E' il mio manga preferito e sono condannato a leggere un volume ogni 3 anni, geeeesù
EliminaNon so, forse è troppo "geloso" del proprio lavoro? So che non usava neppure assistenti un tempo (adesso non so, visto che la qualità dei disegni è migliorata magari ne usa, ma non ho notizie in merito, son solo mie speculazioni), che per un mangaka è cosa rara.
EliminaComunque anche a me dispiace dover aspettare tanto, ovviamente, ma, anche se penso che il punto di forza di HxH sia la sceneggiatura più che i disegni, preferisco sia sempre Togashi ad occuparsene, perché non sarebbe la stessa cosa temo... E' vero che non ha chissà che tecnica, però il suo stile mi piace (a parte per quest'ultima evoluzione vista nel volume 33, che mi ha un po' lasciato perplesso in certe pagine...). A proposito di lentezza, noto sulla wiki inglese che ci son già 10 capitoli fatti ma non ancora in formato volumetto, hai idea del motivo?
Il gundam Atlas non è solo brutto: è proprio senza senso dal punto di vista filologico dello sviluppo dei mobile suit. Però, come opera, è una ventata di aria fresca, aspettando il seguito di Unicorn. A proposito Doc, vogliamo parlare (e godere) del fatto che abbiano deciso di proseguire nella narrazione di "Origini"?
RispondiEliminaDici "origini" cartaceo o la trasposizione animata?
EliminaTrasposizione animata, hanno aggiunto due capitoli, per un totale di sei.
EliminaPrima di elencare le mie letture devo scusarmi.
RispondiEliminaDevo scusarmi per essere un idiota, qualche "Microletture" fa dissi che la trilogia del Drive-In sarebbe stata il mio primo impatto con Lansdale, ma da tale scemo che sono non mi ricordavo che anni fa lessi "Bad chili", "Il mambo degli orsi" e "Il valzer degli orrori".
Li lessi in giovanissima età, tipo a 13-14 anni, e ora che ne ho 21 mi ricordo ancora parecchie cose della trama e certi passaggi, solo che non avevo idea che fossero scritti da Lansdale, l'ho scoperto qualche giorno dopo aver fatto il mio commento in quel Microletture, quindi un autore rinomato del suo calibro è presente in casa mia da 8-9 anni e non lo sapevo, pensate che cretino!
Per quanto riguarda le mie letture attuali, ho cominciato con Dick, di cui stavolta son sicuro di non aver mai letto un suo libro quando ero giovane, comprando Ubik.
La trama sembrava interessante e avevo già intenzione di leggere qualcosa di uno scrittore leggendario del suo calibro, facendo un giro su vari siti Ubik era fra i romanzi consigliati per approcciarsi a Dick, ditemi voi se effettivamente è vero e quali sono dei libri che invece andrebbero tenuti eventualmente per ultimi per vari motivi.
In ambito fumettistico invece si prosegue coi volumi di Flash, Freccia Verde e quella solita figata di Aquaman, ma di DC Rinascita non leggo altro, in parte perchè stavo ancora decidendo quali altre serie comprare (il mio cervello poi non ha ancora elaborato Deathstroke come testata secondaria di Suicide Squad e di Harley Quinn, ma perche ***** **** ****** non è sulla testata dei Giovani Titani, dico io) e in parte perchè proprio l'altro giorno mi sono fatto coraggio e ho deciso di dar fiducia alla Valiant, dopo che quasi un anno fa il primo volume di Archer e Armstrong mi aveva tolto qualsiasi voglia di immergermi nell'universo supereroistico migliore degli ultimi anni, a sentire in molti.
Indovinate un po' cosa ho scoperto?
Ho cominciato con il primo volume di Bloodshot: Reborn ed è stata una droga, ho chiuso il cartonato pronunciando queste esatte parole: ne voglio ancora.
Ho poi scoperto anche che A&A sarebbe migliorato tantissimo dai successivi volumi secondo le recensioni, quindi tempo fa ebbi solo sfiga.
Per questo motivo sto rimandando altri acquisti in casa DC, ho detto ciao ciao alla Marvel e ora mi voglio buttare in questa nuova avventura.
Devo ammettere che non mi sentivo così entusiasta per un intero universo supereroistico da una vita, se la qualità rimane sui livelli di Bloodshot Reborn per le altre testate allora mollo anche la DC, eccezion fatta per Flash.
Rocky Joe è anche un mio (grande) mito... Inutile dire che è davvero l'emblema di una generazione "nata nelle periferie, dove i tram non passano neanche più", figlia della povertà e del sacrificio, nella quale molti di noi si riconoscono. Per me è stato un mantra per il suo atteggiamento nei confronti della vita e delle sfighe, nascondendo una spada dietro un sorriso e cercando sempre di guardare oltre i problemi quotidiani. Putroppo, almeno nel mio caso, anche se qualcosa è migliorato negli anni, continuo a sperimentare una certa ciclicità che mi riporta, puntualmente, a dover ricominciare ogni volta e a mettermi in discussione sempre, quasi come fosse la prima volta. Purtroppo la vita è così...
RispondiEliminarecuperando HxH, il manga di Hellsing e ora mi hai messo il "priscio" di prendere Rocky!
RispondiEliminaDoc, la leggenda di Arslan l'hai continuato? presi il numero 1 all'uscita, ma non mi convinse più di tanto
Ninjak è ottimo e della Valiant voglio raccomandare anch'io caldamente Bloodshot Reborn giusto per rimarcare il fantastico momento di forma di cui sta godendo Jeff Lemire di questi tempi.
RispondiEliminaParlando dei fumetti sulla "Bat-Family" invece mi ricordo di segreti della DC anni 2000 ben custoditi come le Birds Of Prey di Gail Simone e quel capolavoro di Gotham Central di Ed Brubaker, Ed Rucka e Michael Lark. Degli ultimi due mi sono letto Lazarus, bella serie sci-fi distopica con un lavoro di world-building impressionante.
Fronte letterario: ho letto il primo libro di Austin Grossman (quello di You) ovvero Soon I Will Be Invincible, divertente pastiche di clichè supereroistici condito con una buona dose di ironia consapevole. La cosa carina è come è strutturata la narrazione, che alterna a seconda del capitolo i punti di vista di Fatale, cyborg e ultima eroina a far parte dei Campioni, e del villain Doctor Impossible.
Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band, oltre ad essere il primo concept album ha una delle copertine più belle di sempre e questo mi obbliga a comprare Dylan Dog. In questa rivisitazione
RispondiEliminahttp://www.legnanonews.com/uploads/2015/images/Spettacoli/Schermata%2001-2457044%20alle%2010_41_01.png
della predetta copertina, da parte di un gruppo di Milano, c'è anche uno Zaku.
Rocky Joe vorrei prenderlo anche se ormai esplodo per l'arretrato insanabile.
Finalmente ho finito di recuperare Iron Fist di Kaare Andrews, e stasera dovrei finire di leggerlo: davvero niente male, buona storia e dei disegni da urlo. Una maxiserie di 12 numeri in 6 albi.
RispondiEliminaAltra maxiserie di 12 numeri e qui da noi in 6 albi, ancora in corso, la Vedova Nera di Mark Waid e, soprattutto, Chris Samnee, molto promettente.
Mi è venuta voglia di avvicinarmi ai manga di Adachi Mitsuru: quindi "Rough" (letto solo il n°1: promettente) e ora "Touch" (ancora non iniziato..).
E poi, beh, Ashita No Joe.
LE STORIE
RispondiEliminaTrovo che gli ultimi due o tre numeri siano un po' più loffi dei primi -uh!- 50 (dove non ne avevano sbagliata una). Peccato, perchè speravo che lassenza di continuity e personaggi-gabbia potesse far continuare ad esplodere liberamente la fantasia, con colpi di scena e scelte coraggiose.
TOKYO GHOST
Nonostante il nome non è un fumetto giapponese, ma il solito capolavoro dello sceneggiatore R. REMENDER (LOW, BLACK SCIENCE). Un'ambientazione pazzescamente pazzesca e bellissima, con i personaggi estremi di Remender. Una storia d'amore, alla fine.
ORFANI_TERRA
mi è piaciuto: temevo l'ennesima storia in cui il gruppo dei protagonisti infila una serie di incontri sempre più sadici e sempre più noiosi (com'è purtroppo successo spesso nelle opere di RRecchioni, da Johndoe a Nuovo Mondo) e invece la trama c'è. Se vogliamo niente di epocale, ma nemmeno la solita recchionata da sbadigliarci in mezzo.
Sono contento di questa nuova edizione di Rocky Joe. Magnifico!
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