Guardiani della Galassia Vol. 2, la recensione senza spoiler
"I'm hooked on a feeling". La risposta al dilemma era già tutta lì, nel brano probabilmente più popolare dell'Awesome Mix Vol. 1 di Peter Quill il terrestre. Quasi tre anni dopo, come fai a tirar fuori un altro bel film dei Guardiani della Galassia, se infilare nel calderone altre duecento gag e tutte le citazioni anni 80 fuori di melone che un budget consistente può permetterti non basta? Come sfuggi alla maledizione azteca dei seguiti diretti, confezionando un Guardiani della Galassia Vol. 2 che non scontenti i trilioni di fan del primo, MA al contempo non sia la stessa roba? I sentimenti. Buttandoci dentro i sentimenti. E funziona? Sì, in buona parte sì [...]
Come vola il tempo quando la gente si diverte. Era il 2014 quando, sul terzo pianeta del sistema solare, a quel pistola di James Gunn e alla sua crew è riuscito l'impossibile: trasformare degli eroi Marvel di quart'ultima scelta, di cui non fregava grossomodo un ciclope a nessuno, in delle icone pop di portata planetaria. Un mischione ben calibrato di commedia, avventura spaziale, anni 80, tamarrate e colori esuberanti, e via, tutti a canticchiare le canzoni dell'Awesome Mix Vol.1 e a riscoprire l'amore - platonico, cioè senza l'impiego di una penna bic, meglio - per le cassettine audio. Che belli i Guardiani, che fighi i Guardiani, ma chi cacchio li conosceva i Guardiani, Io sono Groot, eccetera eccetera.
Il punto, quasi tre moti di rivoluzione terrestre più tardi, è che la partita per Gunn, Kevin Feige e il resto della galattocumpa era molto, molto più complessa: il fattore sorpresa era bello che evaporato come un carico di ovetti kinder gettati in un altoforno. Tutti si aspettavano altre gag, altre risate, altro divertimento, con l'ovvia e già menzionata controindicazione che dare loro quello che volevano avrebbe generato probabilmente solo un seguito pezzente. Cioè, essenzialmente, quello che sembra essere tutto il primo tempo di Guardiani della Galassia Vol. 2.
Sì, nei cinema degni di questo nome non esiste più questa barbara tradizione ereditata dai visigoti di troncare a metà le pellicole anche tre lustri abbondanti dopo l'avvento del nuovo millennio, ma al multisala locale qua in città ancora si porta, probabilmente perché qui vicino è schiattato Alarico, e comunque non rompete il pazzo con le precisinate, ché siamo manco a metà recensione. La prima parte del film, ecco, è una sequenza di gag solo alcune delle quali veramente riuscite. Non c'è più bisogno di presentare i personaggi, di impostare le loro dinamiche, ok, ma c'è pur sempre un canovaccio da imbastire: Star-Lord alla ricerca di suo padre, Kurt Russell con grossi problemi di ego (ohohoh) e tutto il resto. E mentre quasi un'ora di pellicola scivola via, nel buio di una sala della solita prima visione al pomeridio, ti dici che non può mica essere quello, Guardiani della Galassia Vol. 2. E infatti non lo è, per fortuna non lo è.
Hooked on a feeling. Riavvolgiamo l'audionastro e torniamo all'inizio. Conosciamo i personaggi, sappiamo cosa fanno, sappiamo quello che dicono. Ma ci sono le dinamiche tra loro (e tra loro e i nuovi tizi) da esplorare, ci sono sorrisi e lacrime e amici e parenti persi e ritrovati. "Siamo una famiglia", dice a un certo punto uno dei Guardiani, quello che ti aspetteresti meno dica una cosa del genere, ed è vero. Non sono i Vendicatori, legati a un'immagine scolpita nell'immaginario collettivo da decenni di cartoni, film e incidentalmente pure di fumetti pieni di scudi lanciati, martelli afferrati al volo ed energumeni verdi che accartocciano carri armati urlando cose in terza persona. Non sono manco degli eroi iconici come l'Uomo-Ragno, i Guardiani, ma una banda di cialtroni cosmici, ciascuno dei quali rappresenta però per gli altri un pezzo di famiglia, appunto. Una disfunzionalissima, meravigliosa famiglia. Un cinema di sentimenti, formato Marvel movie per tutta la family, chiaro. Lo scrivi perché c'è chi non sopporta i momenti Bing Bong™ e li considera una paraculata facile facile. Ma lo scrivi, soprattutto, perché la seconda parte di Guardiani della Galassia Vol. 2 è a lungo un unico momento Bing Bong™.
Un'altalena di emozioni che funziona, ti fa ridere e rattristare e giusto un attimo pure imbruschettare l'occhio, prima di farti ghignare di nuovo e mandarti a casa col sorriso, là, avanti il prossimo, ma lo fa solo se accetti di stare al gioco. Sai che Gunn, Feige e quell'alra gentaglia lì di Hollywoo sta sfruttando te, spettatore pagante, per creare un'unica mente collettiva empatica che ride, si rattrista, s'imbruschetta l'occhio e righigna quando il domatore sullo schermo ti dice di farlo. Ma quello è un discorso complesso, siamo tutti tigri pronte a saltare nel cerchio che è quel rettangolo bianco gigante se pensiamo ne valga la pena, e oh, anche sticacchi. Sei andato a guardare un film scemo intitolato Guardiani della Galassia Vol. 2, non un inedito di Kieślowski miracolosamente riesumato dopo vent'anni. Se oltre alle risate per le gag c'è un frullatone di emozioni da cinema per famiglie, chi sei tu per tirarti indietro. Con tutti quei film dimmerda anni 80 che hai visto, poi, come potresti.
I personaggi nuovi e quelli secondari a cui è stato dato maggior spazio (Yondu, con una cresta finalmente degna di quella dei fumetti) funzionano. Baby Groot non è la rottura di coglioni supaaaa-kawaii che temevi fosse, ma effettivamente il fulcro di alcune gag molto simpatiche. Mantis, più che la madonna celestiale, sembra a lungo una cretina madornale, ma ha un senso pure lei. Rocket è sempre Rocket, Quill sempre Quill (cioè un cazzone dal cuore buono), ma ti è piaciuto particolarmente - a sorpresa - Drax. Batista attore comico che funziona, rendiamoci conto. E poi c'è che un certo attore ora fa parte del Marvel Universe, nei panni di un certo personaggio. E ciao, cì. Chiudi tutto quando vai via, Beppe.
Diverso dal primo Guardiani della Galassia, il che per te - proprio per l'amore dei maschi provato per il primo GdG - è un bene, per i motivi espressi sopra. E se siete di quelli che delle recensioni leggono solo voto e ultime righe, oh, fatti vostri, siete delle brutte persone. Il problema di fondo di Guardiani della Galassia Vol. 2 resta in pratica il primo film. Nel senso che se vieni dopo la sorpresona praticamente perfetta, scontenterai qualcuno comunque, perché questo non è quello che tanti neofan dei Guardiani si aspettavano. Sempre "Hooked on a feeling", loro, ma in quell'altro senso. Te sei uscito bello euforico, anche per la raffica di scene post-credits (non alzate il culo fino a quando non vedete il logo dei Marvel Studios e, sostanzialmente, vi cacciano dalla sala). Una, in particolare, farà tipo esplodere Leo Ortolani dalla giUoia. L'hai detto.
LE SCENE POST-CREDITS DI GUARDIANI 2 SPIEGATE
Come vola il tempo quando la gente si diverte. Era il 2014 quando, sul terzo pianeta del sistema solare, a quel pistola di James Gunn e alla sua crew è riuscito l'impossibile: trasformare degli eroi Marvel di quart'ultima scelta, di cui non fregava grossomodo un ciclope a nessuno, in delle icone pop di portata planetaria. Un mischione ben calibrato di commedia, avventura spaziale, anni 80, tamarrate e colori esuberanti, e via, tutti a canticchiare le canzoni dell'Awesome Mix Vol.1 e a riscoprire l'amore - platonico, cioè senza l'impiego di una penna bic, meglio - per le cassettine audio. Che belli i Guardiani, che fighi i Guardiani, ma chi cacchio li conosceva i Guardiani, Io sono Groot, eccetera eccetera.
"Sooca, Robliefeld!!!" |
Sì, nei cinema degni di questo nome non esiste più questa barbara tradizione ereditata dai visigoti di troncare a metà le pellicole anche tre lustri abbondanti dopo l'avvento del nuovo millennio, ma al multisala locale qua in città ancora si porta, probabilmente perché qui vicino è schiattato Alarico, e comunque non rompete il pazzo con le precisinate, ché siamo manco a metà recensione. La prima parte del film, ecco, è una sequenza di gag solo alcune delle quali veramente riuscite. Non c'è più bisogno di presentare i personaggi, di impostare le loro dinamiche, ok, ma c'è pur sempre un canovaccio da imbastire: Star-Lord alla ricerca di suo padre, Kurt Russell con grossi problemi di ego (ohohoh) e tutto il resto. E mentre quasi un'ora di pellicola scivola via, nel buio di una sala della solita prima visione al pomeridio, ti dici che non può mica essere quello, Guardiani della Galassia Vol. 2. E infatti non lo è, per fortuna non lo è.
Hooked on a feeling. Riavvolgiamo l'audionastro e torniamo all'inizio. Conosciamo i personaggi, sappiamo cosa fanno, sappiamo quello che dicono. Ma ci sono le dinamiche tra loro (e tra loro e i nuovi tizi) da esplorare, ci sono sorrisi e lacrime e amici e parenti persi e ritrovati. "Siamo una famiglia", dice a un certo punto uno dei Guardiani, quello che ti aspetteresti meno dica una cosa del genere, ed è vero. Non sono i Vendicatori, legati a un'immagine scolpita nell'immaginario collettivo da decenni di cartoni, film e incidentalmente pure di fumetti pieni di scudi lanciati, martelli afferrati al volo ed energumeni verdi che accartocciano carri armati urlando cose in terza persona. Non sono manco degli eroi iconici come l'Uomo-Ragno, i Guardiani, ma una banda di cialtroni cosmici, ciascuno dei quali rappresenta però per gli altri un pezzo di famiglia, appunto. Una disfunzionalissima, meravigliosa famiglia. Un cinema di sentimenti, formato Marvel movie per tutta la family, chiaro. Lo scrivi perché c'è chi non sopporta i momenti Bing Bong™ e li considera una paraculata facile facile. Ma lo scrivi, soprattutto, perché la seconda parte di Guardiani della Galassia Vol. 2 è a lungo un unico momento Bing Bong™.
Un'altalena di emozioni che funziona, ti fa ridere e rattristare e giusto un attimo pure imbruschettare l'occhio, prima di farti ghignare di nuovo e mandarti a casa col sorriso, là, avanti il prossimo, ma lo fa solo se accetti di stare al gioco. Sai che Gunn, Feige e quell'alra gentaglia lì di Hollywoo sta sfruttando te, spettatore pagante, per creare un'unica mente collettiva empatica che ride, si rattrista, s'imbruschetta l'occhio e righigna quando il domatore sullo schermo ti dice di farlo. Ma quello è un discorso complesso, siamo tutti tigri pronte a saltare nel cerchio che è quel rettangolo bianco gigante se pensiamo ne valga la pena, e oh, anche sticacchi. Sei andato a guardare un film scemo intitolato Guardiani della Galassia Vol. 2, non un inedito di Kieślowski miracolosamente riesumato dopo vent'anni. Se oltre alle risate per le gag c'è un frullatone di emozioni da cinema per famiglie, chi sei tu per tirarti indietro. Con tutti quei film dimmerda anni 80 che hai visto, poi, come potresti.
I personaggi nuovi e quelli secondari a cui è stato dato maggior spazio (Yondu, con una cresta finalmente degna di quella dei fumetti) funzionano. Baby Groot non è la rottura di coglioni supaaaa-kawaii che temevi fosse, ma effettivamente il fulcro di alcune gag molto simpatiche. Mantis, più che la madonna celestiale, sembra a lungo una cretina madornale, ma ha un senso pure lei. Rocket è sempre Rocket, Quill sempre Quill (cioè un cazzone dal cuore buono), ma ti è piaciuto particolarmente - a sorpresa - Drax. Batista attore comico che funziona, rendiamoci conto. E poi c'è che un certo attore ora fa parte del Marvel Universe, nei panni di un certo personaggio. E ciao, cì. Chiudi tutto quando vai via, Beppe.
Diverso dal primo Guardiani della Galassia, il che per te - proprio per l'amore dei maschi provato per il primo GdG - è un bene, per i motivi espressi sopra. E se siete di quelli che delle recensioni leggono solo voto e ultime righe, oh, fatti vostri, siete delle brutte persone. Il problema di fondo di Guardiani della Galassia Vol. 2 resta in pratica il primo film. Nel senso che se vieni dopo la sorpresona praticamente perfetta, scontenterai qualcuno comunque, perché questo non è quello che tanti neofan dei Guardiani si aspettavano. Sempre "Hooked on a feeling", loro, ma in quell'altro senso. Te sei uscito bello euforico, anche per la raffica di scene post-credits (non alzate il culo fino a quando non vedete il logo dei Marvel Studios e, sostanzialmente, vi cacciano dalla sala). Una, in particolare, farà tipo esplodere Leo Ortolani dalla giUoia. L'hai detto.
LE SCENE POST-CREDITS DI GUARDIANI 2 SPIEGATE
Guardiani della Galassia Vol. 2
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: April 25 2017
Voto:
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: April 25 2017
Voto:
ecco domani vado!
RispondiEliminap.s la barbara usanza si porta anche qui al norde (sarà la scusa per appioppare poppicorne? il team Giacobbo direbbe di si!)
Che scimmia ragazzi... DEVO trovare un buco e portarmi il figlioletto...
RispondiElimina4 presidentesse un po'troppo forse. Film per famiglie. Esattamente come si è detto all'inizio della recessione, si è dovuto dare al pubblico quello che il pubblico voleva, ossia mimmate una dietro l'altra e momenti volemose bene finali da carie ai denti assicurate. Scusate ma questa assenza di coraggio e originalità nelle pellicole marvel, questo voler seguire per forza quello che piacerà probabilmente alle moltitudini, fa scadere la maggior parte di questi film nel banale e nello scontato.
RispondiEliminaVisto alle 5 e mezzo insieme alla mia ragazza ed un sacco di genitori con figlioletti.
RispondiEliminaDevo dire che per essere della Marvel Disney è sorprendentemente scurrile e violento in certi tratti.....Il che è un bene se sei adulto con la tua ragazza. Ma per i bambini non saprei hehehhe
PS Ma i 5 minuti di Pirati dei Caraibi interessavano davvero a qualcuno? Bah..
Al film darei un 7 perchè non mi ha fatto sbadigliare ma in certe parti mi è sembrato un pò troppo lento, con le battutine mimme per cercare di non annoiare troppo lo spettatore..
EliminaRovinatore ****
RispondiEliminaMa i problemi di ego di babbo Russell vorranno mica la E maiuscola, Doc? Io non ľho visto e,causa lavoro e orari demmerda dei cinemató locali, probabilmente non lo vedrò fino all'uscita del raggioblú. Quindi volevo farmi fare subito un minispoiler perché A ME MI piace così, senza filtro.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaE' un peccato e al tempo stesso un film vivace e commovente. Ben fatto come film per famiglie, senza dubbio. Ma rimane la tristezza nel constatare che Gunn non è riuscito a sorprendermi come nel primo film.
RispondiEliminaAppena tornato. Tanta roba. A me è piaciuto molto sotto tutti gli aspetti.
RispondiEliminaROVINATORE
Non vedo l'ora che esca in blu ray solo per cantare Father to Son a squarciagola e coi lacrimoni
Interruzione a metà film in djevrsi multi sala di Torino e cintura (solitamente causali, cioè mentre un personaggio sta parlando, o addirittura in un breve momento di suspense)
RispondiEliminaAnche in zona Vicenza. E nello stesso modo indecente
EliminaBene, adesso ho proprio voglia di vederlo! Grazie Doc! :)
RispondiEliminaFilm delusione dell'anno per me. Quasi totalmente privo di azione, e quella che c'è convince poco, una manciata di gag davvero spassose mentre tutte le altre lasciano il tempo che trovano, finalone volemose bene che non rientra nei miei gusti. Ci sono un paio di bei momenti, ma davvero è troppo poco per salvarlo. Stai a vedere che mi tocca sperare in wonder woman...
RispondiEliminaA me è piaciuto un sacco dal principio alla fine.
RispondiEliminaUn Marvel movie che rispetta tantissimo il lore Marvel.
SequenzE dei titoli di coda DA GUARDARE!
L'intervallo, se dura sotto i 9 minuti, è civiltà. Esistono bambini, signore, incontinenti che hanno bisogno del bagno spesso per vari motivi.
RispondiEliminaCi sta, effettivamente non ci avevo mai pensato. E comunque penso possa andar bene anche per spettatori che non devono andare al bagno. Però andrebbe un po' rivisto il modo in cui troncano i film. Spesso quando c'è l'intervallo la proiezione viene interrotta in un punto senza tanto senso, quasi lasciando a metà una frase, e di sicuro una sequenza... Non so il motivo, ma questo metodo andrebbe rivisto imo
EliminaMeno male che qualcuno l'ha detto XD
EliminaSenza contare che qua da noi il cinema che non fa pause in mezzo ai film è l'asettico megamultisala, usato dai rEgazzini come parco giochi, fuori e dentro le sale (con conseguente rigonfiamento degli zebedei di chiunque rEgazzino non sia più da un pezzo...), mentre l'interruzione fra primo e secondo tempo, con pausa toilette e poppicorni, rientra nel fascino dei (pochissimi) cinemini di quartiere sopravvissuti...
Sul fatto che potrebbero interrompere le pellicole in maniera un po' meno minc*ona, comunque, concordo. Qua è passata alla storia l'interruzione de "Il ritorno dello Jedi" che spezzò a metà brutalmente la scena dell'inseguimento con gli speeder... Non so se è successo anche altrove °_°
Anche io con mio figlio benedico la pausa. Lo porto in bagno, riordino il casino che ha fatto sulle poltrone , gli dò da bere eccetera.
EliminaSperavo che fosse un buon film ed ora che ne ho la conferma ..... Tocca solo vederlo :-) Avanti a scalciare coooooli ed a tirare giu ' nomi :-)
RispondiEliminaDovevo andare con gli amici antristi ma erano 2 giorni (emotivamente 2 anni) che non vedovo mia figlia e dopo una giornata di lavoro sentirmi dire "papà non andare" era oggettivamente insostenibile. Mia figlia è l'unica persona al mondo con cui non riesco ad arrabbiarmi se mi piega un fumetto e credo che sfrutterà questo super potere molte volte nella sua vita.
RispondiEliminaDubito che lo vedrò al cinema ma mai dire mai.
SPOILER
RispondiEliminaQualcuno sa spirgarmi la scena Adam dopo i titoli?
SPOILER
Eliminahttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Adam_Warlock
SPOILER
EliminaScena che sembra contraddire quanto visto in una teca del Collezionista nel primo film (e che Gunn aveva ammesso essere il bozzolo di Warlock).
In realtà non è detto che si contraddicano. Magari dopo l'esplosione Adam è sfuggito al bozzolo solo per finire nelle mani di Lei e l'esperimento che sta portando avanti consiste solo nell'incastonarle una certa pietra in fronte.
Eliminahttp://docmanhattan.blogspot.it/2017/04/guardians-of-galaxy-vol-2-scene-fine-spiegate.html
EliminaSpoiler:
EliminaMagari i bozzoli sono usati dai Sovereign per procreare, come dice l'alta sacerdotessa. E il collezionista, in quanto tale ne aveva uno.
Mi hai convinto, lo vedo
RispondiEliminaVisto ieri sera, da grande fan del primo capitolo, ero molto carico di aspettative e tirando le conclusioni il Vol.2 è andato addirittura oltre le mie aspettative. Sono uscito dal cinema con gli occhi lucidi come non accadeva da moltissimo tempo. Secondo il mio parere, i GDG vol.2 è il miglior Marvel Movie finora girato. I Vendicatori possono solo che sucare. Viva i cinecomic come i GDG, Antman e Deadpool. *****
RispondiEliminaVisto ieri sera.Io ero rimasto a bocca aperta di fronte al primo film : visto controvoglia e con 0 aspettative mi aveva invece sbalordito.Con un 3d stupefacente.
RispondiEliminaAnche questo sequel mi ha pienamente soddisfatto: gag esilaranti (con Groot e Drax principali protagonisti) azione e anche commozione alla fine.Perde un po' quando i personaggi si separano.Piacevole Yondu che ci guadagna rispetto al primo film.Da rivedere Russell e Stallone.Soprattutto il secondo appena abbozzato (ma magari un estimatore dei fumetti ha già capito tutto da quei pochi minuti in scena ).Anche da me film troncato tra primo e secondo tempo.Carine le 5 scene post credits.Speravo più nel trailer di Star Wars che in quello di Pirati dei Caraibi e Wonder Woman. In definitiva 4 presidentesse anche per me.
Spoiler ?
EliminaDiciamo che da estimatore della versione anni 70 dei Guardiani il nome del personaggio di Stallone e un tipo fatto di cristallo hanno detto molto...
Visto ieri sera
RispondiEliminae devo dire che per certi versi l'ho trovato anche migliore del Vol. 1, magari anche per il fatto della componente emotiva della "famiglia".
Inoltre, ovviamente senza fare nomi, forse uno dei pochi film Marvel con un vero cattivo degno di questo nome.
Per finire la richiesta...Doc a quando le "20 cose che forse non sapevate su GdG Vol. 2"???
Presto, spero.
EliminaIntanto:
http://docmanhattan.blogspot.it/2017/04/guardians-of-galaxy-vol-2-scene-fine-spiegate.html
temo sia troppo "volemose bbbene" per me ma lo vedrò comunque, per poi parlarne con cognizione :)
RispondiEliminaPer i miei gusti e per il tipo di film che mi aspettavo ci ho trovato un pò troppi "sentimenti", ma è anche vero che sono una persona brutta in qusto periodo.
RispondiEliminaVisto ieri all'arcadia in dolby atmos, concordo con la tua recensione Doc, l'unica pecca che ho riscontrato, ma credo perchè guardandolo pensavo se farlo vedere a mio figlio a cui è piaciuto tantissimo il primo, è la presenza di epiteti vari all'interno dei dialoghi, un paio ci azzeccavano ok ma molte erano gratis.
RispondiEliminaIl film mi è piaciuto, anche se durante il primo tempo non è successo quasi nulla!
RispondiEliminaKurt Russell nel ruolo di Ego ci sta tutto, e Dave Bautista ha cacciato una verve comica non da poco!
ROVINATORE
1 - Stallone/Starhawk alla guida della prima incarnazione dei Guardiani.. Sbavo!
2 - Adam Warlock!!!!
La cosa che più si apprezza di questo secondo capitolo è l'approfondimento dei caratteri e dei rapporti interpersonali e di parentela dei personaggi. La trama è esile,ma sembra quasi un pretesto per approfondire quanto detto poco fa. Belle le gag, soprattutto,come dicevi tu, quelle con Drax (mio nuovo idolo) e Baby Groot. Alla fine bruschette e quella canzone lì aiuta parecchio. voto 8/10.
RispondiEliminaSulle note del Gatto, per me, forte momento "rischio cascata".
EliminaRegolare.
Ti capisco Doc, eccome se ti capisco...
EliminaIntanto io so già che funerale farmi fare.
RispondiEliminaSe lo guardo è solo per la presenza di Kurt (che grazie al rilancio con Tarantino prima con Death Proof e poi con TH8 si sta godendo una seconda giovinezza, Antro ti prego di guardare Bone Tomahawk pellicola veramente da non sottovalutare)...il primo GdG è carino si, ma ho apprezzato solo il talento del regista spero che prima o poi si dedicherà ad opere più autoriali.
RispondiEliminaVisto ieri sera..l'ho trovato diversamente bello dal primo capitolo,ma mi è piaciuta anche la vena caxxona del film.quello che mi è piaciuto meno erano quei tre finti saputi seduti accanto a me che per qualche motivo hanno capito "Atom" invece di "Adam" e hanno confuso gli Osservatori con i Guardiani di Oa,con un saccente "Questi sono quelli delle Lanterne Verdi!" Fortuna che eravamo alla fine...chissà cosa tireranno fuori vedendo la JL!!!!
RispondiEliminaMa di Drax che fa una citazione parafrasata di Gurren Lagann ne vogliamo parlare? Quando dice a Mantis "Non credere in te stessa, ma credi in me che credo in te"? Ecco...
RispondiEliminaGran bel film, anche se la sorpresa dell'esordio è un po' svanita e sembra che abbiano voluto quadruplicare scene comiche e canzoni vintagge perché erano stati gli elementi del primo più apprezzati dal pubblico.
P.S. ditemi se quell'imbecille di Taserface non sembra il cantante dei Lordi!
Ho visto il film sabato e ho smesso di ridere tipo solo ieri, ma probabilmente perché ho iniziato a bestemmiare (positivamente) a Mario Kart su Switch.
RispondiEliminaIo l'ho trovato stupendo, non perfetto ma a mio avviso anche superiore al primo (che adoro).
Devo metabolizzarlo, forse, il che vuol dire che lo riguarderò.
ROVINATORE
Il personaggio di Kurt Russell è un villain fantastico, un FdP incredibile, e lo sai benissimo che è così, aspetti quel momento per tutto il film, ma ca££o quando arriva quel "Se fossi tornato un'altra volta sarei rimasto...ho DOVUTO metterle quel tumore nel cervello" è di una violenza e una cattiveria che non ti aspetti da un film che fino a quel momento ti ha fatto scompisciare dalle risate.
Che. Botta. O_o
@DOC: mi unisco al gruppo, ti scongiuro, ESCICI il 20 COSE...
Noi siamo Groot Adolescente! =D
Visto ieri sera, piaciuto assaje. Scene post-credits clamorose, finale da occhio lucido.
RispondiEliminaDa tempo non godevo così tanto nel veder crepare l'antagonista di un film. E Stan Lee qui lo vediamo nel cameo definitivo, il top, dopo di questo tutto il resto purtroppo non sarà all'altezza XD
RispondiEliminaSpoiler (magari qualcuno non l'ha ancora visto)
RispondiEliminaMa perché il mostro che arriva all'inizio da un altra dimensione, è identico a quelli che trasorta Han Solo ne il Star Wars VII
Film esageratamente bello!
RispondiEliminaPeccato che non ha osato essere perfetto... Ma va bene così