Split, la recensione senza spoiler
Oh, c'è Split, un nuovo film scritto, diretto e truccoparruccato da M. Night Shyamalan, ti dici. Come se fossimo ancora nel 2000, ti rispondi, cazzomifrega. No, ma questo dicono che merita, controbatti ormai in preda a uno sdoppiamento di personalità particolarmente appropriato, visto il tema della pellicola. Non ti fidi, e poi magari è bello davvero? Ti fidi, e poi magari è un'altra minchiata dello Shyamalan del nuovo millennio? Sei combattuto, diviso a metà, split, fiftififti. Poi però hai un tardo pomeriggio libero, c'è un cinemino sotto l'albergo che lo dà, si fa. 116 minuti dopo, quei due stanno ancora litigando nella tua testa: li lasci fare, la terza personalità ha sonno, riprendiamo il discorso domani mattRieccoci. È un blog, non è una diretta youtube, puoi giocare con il tempo quanto ti pare. Torniamo al film e ai muscoli del tuo collo tonificati tantissimo da questa serata atdemuviz [...]
La verità è che tu è M. Night Sciàmalan (d'ora in avanti, per semplicità, Sciàmalan) non dovevate vedervi più. Come una buona fetta del resto del pianeta, avevi amato i suoi primi film col sorpresone tana-libera-tutti, per quel poco che era durata. Arrivati a Signs, cercavi invano nella pepsi sgasata del cinema dei segni di un narcolettico che giustificasse la sensazione di abbiocco appollaiata sul tuo collo per tutto il tempo, fino alla risata di naso finale di un tana-libera-tutti da scappati di casa. Arrivati a E venne il giorno (The Happening), è arrivato il giorno ed è successo: Manoy Sciàmalan era ormai solo un M'annoi, Sciàmalan; il pony con un trick solo non aveva più manco un'ombra dell'infrangibile bellezza di Ubreakable. Oh, la pianti con questi stupidi giochi di parole? Va bene, calmino. Tutto questo pistolotto per dare un contesto e più che altro una posizione a Split. È cinema allo stesso livello dello Sciàmalan pre-nuovo millennio? Chiaramente no, ma quello era impossibile. E ok, ma è comunque un bel film? Mah.
Split è la storia di tre adolescenti che vengono rapite da uno psicopatico nella cui mente albergano più personalità problematiche che nelle riunioni di condominio del tuo palazzo. James McAvoy è un palestratissimo Professor Xavier con tre millimetri di capelli in più e molta più confusione in testa. E qui arrivano subito i primi problemi. Se parli di un pazzo che tiene prigioniera della gente rapita, un elefante gigante inizia a scoreggiare in sala, rompendo il silenzio. Degli innocenti. Perché funzioni la storia del rapimento e del forse ce la fanno a fuggire e dell'oddio quanto è pazzo questo, signora mia, ogni pellicola del genere deve contare su due elementi, come ti hanno insegnato tredici anni di storie di questo tipoviste sciroppate sopportate in casa, dal miglior Demme giù fino al più sgarrupato episodio di CSI e quelle robe francesi con la nana.
Il primo elemento è che si crei un minimo di empatia con le vittime. Il secondo è che il sequestratore sia sufficientemente inquietante. Purtroppo le tre ragazze si iscrivono all'istante alla lobby delle studentesse stereotipate, con la bionda cretina che dice cose assurde, la rEgazzina problematica (che, ovvio, è la più sveglia di tutte. Anya Taylor-Joy, giovane clone ventenne della Katia Noventa epoca Karaoke) e l'amica della prima che fa l'amica della prima, e cioè non dice e non fa grosso modo una mazza, perchè quando sei amica di una bionda scema in un film USA succede. Dinamiche così vecchie da generare nostalgia già negli slasher movie di trent'anni fa, figurati mo'. Trascorri così la prima mezz'ora di film a rivolgere così tante volte lo sguardo al soffitto della sala, il cielo in un'abbastanza, che irrobustisci i muscoli del collo già provati da una raffica di trailer pre-spettacolo allucinanti. All'ennesima idiozia/frase fintissima detta dalla biondina, sollevi e prendi a far volteggiare sulla testa una sciarpa con su scritto forzaserialkiller, con un tifo da stadio per lo psicopatico, ollellè, ollallà, faccellascoppià. Parlando del quale.
Beh, bravo McAvoy è bravo. Perché il suo non è uno psicopatico rapitore qualsiasi, ma due squadre di pallone di tizi che vanno dal pirletta al bullo da palestra, ma proprio l'ampia gamma di faccette e vocine, un'insalata greca di Wendy!!! e Gatto Filveftro!!!, anestetizza a lungo la tensione, sciogliendola nell'ironia, se non nelle risate del pubblico. Giuri. Le uniche due tizie in tutta la sala sempre sotto effetto dell'ommaommamma, giustamente, si sono sedute accanto a te. Come se non ti fosse bastato il dolore fisico del primo pomeriggio. Grazie tante, mondo. Forse parenti di Sciàmalan o del distributore cinematografico, le due professioniste dell'ansia condiscono la grande fase di stanca di Split con una raffica senza interruzioni di Ommioddio! e Scappa!ScappaScappa!. Porcaputt senza fiato. E anche tu pensi Ommioddio! e Scappa!Scappa!Scappa!, invocando telepaticamente la pronta fuga dei loro cervelli oltre confine. Ti sei perso di nuovo nei tuoi giochi di parole scemi, che c'hai, sei anni? Fatti i caz*i tuoi, questo è un blog personale, se vuoi la recensione senza divagazioni vatti a leggere metacritici o rottenpomidori o quello che ti pare. Eghe.
Ma, ti dici a un certo punto di quella noia, mica il film può essere solo questo. Poi cambia, sì? Poi arriva la sciamalanàta? O tocca accontentarsi dell'anziana (Betty Buckley, la Miss Collin del Carrie - Lo sguardo di Satana originale) che fa la sua brava dose di scelte mimme da film del genere, e che ficca il naso perché di cognome fa Fletcher, è proprio una questione di famiglia? E voi vorreste una risposta, ma questa è una recensione senza spoiler e non si puode. Dirai perciò solo che il finale ti è piaciuto, non tanto per la storia o la messa in scena in quanto tali, ma per il messaggio non troppo sottile che ti butta in faccia, citando Hobbes e Celentano (non staremo volando altissimi nell'empireo della settima arte, ma pur sempre meglio di un calcio nei maroni, dopo due ore che gli zebedei li hanno spesso chiamati in causa) e perché gli ultimi cinque secondi di film ti hanno fatto quasi urlare cazzosì! con una tale violenza che avresti spazzato via quelle due rompicoglioni, spendendole direttamente a fare l'erasmus tipo in Nuova Caledonia.
Essenzialmente, per quelli che sono i tuoi gusti, è a lungo un thrilleretto come tanti, in tutti i sensi. Ben girato, #buongiornoaciccio, ma pur sempre vistoerivisto. Poi [OMISSIS]. E di quel finale lì a tanti non gliene fregherà manco niente, va detto, ma per te ha dato senso alla serata e giustificato almeno mezza presidentessa d'ufficio in più. Per un totale di tre e mezzo, contro le due e mezzo, massimo tre che pensavi di dargli. Il perché lo trovate svelato da qualche parte in questo ammasso di parole spacciato per recensione. Altro da dire, se non ricordare a tutti che chi spoilera nei commenti senza usare l'apposito tag [SPOILER] all'inizio, lasciando un paio di righe vuote sotto prima di iniziare a scrivere, è una bruttissima persona e verrà costretto a rivedere 50 volte The Happening, non hai. Manco io ho altro da aggiungere. Chi cacchio t'ha chiesto niente? Ma vedi questo.
La verità è che tu è M. Night Sciàmalan (d'ora in avanti, per semplicità, Sciàmalan) non dovevate vedervi più. Come una buona fetta del resto del pianeta, avevi amato i suoi primi film col sorpresone tana-libera-tutti, per quel poco che era durata. Arrivati a Signs, cercavi invano nella pepsi sgasata del cinema dei segni di un narcolettico che giustificasse la sensazione di abbiocco appollaiata sul tuo collo per tutto il tempo, fino alla risata di naso finale di un tana-libera-tutti da scappati di casa. Arrivati a E venne il giorno (The Happening), è arrivato il giorno ed è successo: Manoy Sciàmalan era ormai solo un M'annoi, Sciàmalan; il pony con un trick solo non aveva più manco un'ombra dell'infrangibile bellezza di Ubreakable. Oh, la pianti con questi stupidi giochi di parole? Va bene, calmino. Tutto questo pistolotto per dare un contesto e più che altro una posizione a Split. È cinema allo stesso livello dello Sciàmalan pre-nuovo millennio? Chiaramente no, ma quello era impossibile. E ok, ma è comunque un bel film? Mah.
Split è la storia di tre adolescenti che vengono rapite da uno psicopatico nella cui mente albergano più personalità problematiche che nelle riunioni di condominio del tuo palazzo. James McAvoy è un palestratissimo Professor Xavier con tre millimetri di capelli in più e molta più confusione in testa. E qui arrivano subito i primi problemi. Se parli di un pazzo che tiene prigioniera della gente rapita, un elefante gigante inizia a scoreggiare in sala, rompendo il silenzio. Degli innocenti. Perché funzioni la storia del rapimento e del forse ce la fanno a fuggire e dell'oddio quanto è pazzo questo, signora mia, ogni pellicola del genere deve contare su due elementi, come ti hanno insegnato tredici anni di storie di questo tipo
Il primo elemento è che si crei un minimo di empatia con le vittime. Il secondo è che il sequestratore sia sufficientemente inquietante. Purtroppo le tre ragazze si iscrivono all'istante alla lobby delle studentesse stereotipate, con la bionda cretina che dice cose assurde, la rEgazzina problematica (che, ovvio, è la più sveglia di tutte. Anya Taylor-Joy, giovane clone ventenne della Katia Noventa epoca Karaoke) e l'amica della prima che fa l'amica della prima, e cioè non dice e non fa grosso modo una mazza, perchè quando sei amica di una bionda scema in un film USA succede. Dinamiche così vecchie da generare nostalgia già negli slasher movie di trent'anni fa, figurati mo'. Trascorri così la prima mezz'ora di film a rivolgere così tante volte lo sguardo al soffitto della sala, il cielo in un'abbastanza, che irrobustisci i muscoli del collo già provati da una raffica di trailer pre-spettacolo allucinanti. All'ennesima idiozia/frase fintissima detta dalla biondina, sollevi e prendi a far volteggiare sulla testa una sciarpa con su scritto forzaserialkiller, con un tifo da stadio per lo psicopatico, ollellè, ollallà, faccellascoppià. Parlando del quale.
La personalità sosia di Claudio Bisio |
Ma, ti dici a un certo punto di quella noia, mica il film può essere solo questo. Poi cambia, sì? Poi arriva la sciamalanàta? O tocca accontentarsi dell'anziana (Betty Buckley, la Miss Collin del Carrie - Lo sguardo di Satana originale) che fa la sua brava dose di scelte mimme da film del genere, e che ficca il naso perché di cognome fa Fletcher, è proprio una questione di famiglia? E voi vorreste una risposta, ma questa è una recensione senza spoiler e non si puode. Dirai perciò solo che il finale ti è piaciuto, non tanto per la storia o la messa in scena in quanto tali, ma per il messaggio non troppo sottile che ti butta in faccia, citando Hobbes e Celentano (non staremo volando altissimi nell'empireo della settima arte, ma pur sempre meglio di un calcio nei maroni, dopo due ore che gli zebedei li hanno spesso chiamati in causa) e perché gli ultimi cinque secondi di film ti hanno fatto quasi urlare cazzosì! con una tale violenza che avresti spazzato via quelle due rompicoglioni, spendendole direttamente a fare l'erasmus tipo in Nuova Caledonia.
Essenzialmente, per quelli che sono i tuoi gusti, è a lungo un thrilleretto come tanti, in tutti i sensi. Ben girato, #buongiornoaciccio, ma pur sempre vistoerivisto. Poi [OMISSIS]. E di quel finale lì a tanti non gliene fregherà manco niente, va detto, ma per te ha dato senso alla serata e giustificato almeno mezza presidentessa d'ufficio in più. Per un totale di tre e mezzo, contro le due e mezzo, massimo tre che pensavi di dargli. Il perché lo trovate svelato da qualche parte in questo ammasso di parole spacciato per recensione. Altro da dire, se non ricordare a tutti che chi spoilera nei commenti senza usare l'apposito tag [SPOILER] all'inizio, lasciando un paio di righe vuote sotto prima di iniziare a scrivere, è una bruttissima persona e verrà costretto a rivedere 50 volte The Happening, non hai. Manco io ho altro da aggiungere. Chi cacchio t'ha chiesto niente? Ma vedi questo.
Split
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: February 08 2017
Voto:
Recensito da: DocManhattan DocManhattan Data: February 08 2017
Voto:
Mi hai smontato tutto l'interesse. Aggiungo che avendo ieri ricevuto un tuo commento a metà film pensavo che le presidentesse non potessero essere più di 2.
RispondiEliminaOnestamente pensavo che mia madre fosse l'unica persona al mondo a guardare la nana, e invece...
RispondiEliminaChi sarebbe la "nana"? Il telefilm "Joséphine, ange gardien" o cosa?
Eliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9phine,_ange_gardien
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaCredo di essere una delle poche persone o forse l unica a cui era piaciuto E venne il giorno... I am a legend... Comunque questa pellicola non m ispira granché per quanto maccoso non mi dispiaccia come attore, grazie DOC per la recensione!
RispondiEliminapure a me :P anch'io pensavo di essere il solo. ora ci siamo trovati XD
EliminaSiamo almeno in 3 XD
Elimina[ROVINATORE]
RispondiEliminaIl film è piacevole ma nulla di indimenticabile. Bravo McAvoy, anche se credo che il doppiaggio tolga molto ad un'interpretazione del genere. Mi aspettavo un modo più nuovo, originale di raccontare le molteplici personalità e quindi sono rimasta molto delusa dalla rappresentazione piuttosto didascalica che ne dà Sciamacoso. Tutto scorre abbastanza prevedibile fino alla fine, si capisce nei primi dieci minuti che Casey sarà quella che la spunta perchè conosce il dolore e ci sa dialogare. Mi aspettavo un film meno elementare, ecco. Domanda: ad un certo punto Dennis dice alla psichiatra che ha mentito, che lui ha già visto la Bestia. Quindi la Bestia aveva già "preso la luce" prima?
[ROVINATORE - SPOILER]
RispondiElimina"Esistono due tipi di nemici per l'eroe. Uno lo combatte sul piano fisico. L'altro è l'esatto opposto dell'eroe, la nemesi."
(Vado a memoria non vedo Unbreakble da almeno 10 anni)
E niente, quei cinque secondi mi hanno messo più fotta di tutti i teaser ed i trailer di qualunque film o serie (forse solo Daredevil mi aveva gasato così) messi assieme nell'ultimo quinquennio.
Sembra pure che Sciamalayanarama stia davvero spingendo per fare il capitolo finale con Orda e Uomo di Vetro insieme. Hype.
Bello veder fare a MaacAvoy, dopo Xavier, anche Legione.
A me ha fatto quasi schifo.
RispondiEliminaPerò ho la mia teoria: credo che lo faccia apposta. Vuol fare film brutti ma pretenziosi, pieni di scene #senzasenso (e questo ne ha da vendere).
Il protagonista bravo, ma spesso fa ridere e non trasmette ansia. Immaginate Nicholson al suo posto: avrebbe anche fatto ridere, ma con la strizza al culo.
Moz-
Il film ancora non l'ho visto, ma vi consiglio "Una Stanza Piena di Gente" di Daniel Keyes (l'autore di Fiori per Algernon).
RispondiEliminaOk, chi mi spoilera selvaggiamente il finale? Tanto non mi interessa guardare tutto il film, ma sono ugualmente curioso di sapere cosa si è inventato Sciamannat questa volta.
RispondiEliminaROVINATORE SUPREMO CHE NON LEGGETE PERCHE' SI ROVINA TUTTO
EliminaMA PROPRIO TUTTO EH
Nel finale si scopre che il film è ambientato nello stesso "universo" di Unbreakable, con tanto di cameo di Bruce Willis.
[ROVINATORE DI RIMANDO]
EliminaMa quindi... io che non ho visto suddetto film non capirei nulla del finale?
[ROVINATORE DI RIMBALZO]
EliminaNo, capiresti benissimo il finale del film,
quello che perderesti sarebbe il gancio con Unbreakable, la valenza grossa che ha tutto ciò e, beh, il momento più emozionante del film (almeno per quelli come me che vede Unbreakable l'unico film veramente bello tirato fuori dal sopravvalutatissimo SHAMALAYAAAAAN!)
A conti fatti, recupera prima quello, poi SPLIT ;)
[ROVINATORE - SPOILER]
RispondiEliminaE mo vogliano il terzo dove l'ultimo boy-scout da la caccia al professor x
SPOILER di Rogue One
RispondiEliminaPerché? Volevo fare un paragone ;-)
Io gridato CAZ*ZOSI! quando Vader irrompe in Rogue One alla fine.
Ma ho idea che qui non è la stessa cosa
Che poi R.O. Era un CAZ*ZOSI tutto il film.
EliminaOk basta sono fuori tema.
Questo mi aveva un pochino attirato ma dalla recensione ho deciso di evitare smaronamenti inutili
Ehi, al Nostalgia Critic è piaciuto, da una parte mi spiace perché vuol dire che non farà più recensioni di un film di Sciamalan (le migliori in assoluto), dall'altra son contento per il regista visto che con gli ultimi due film si è fatto apprezzare da critici che lo distruggevano senza pietà precedentemente.
RispondiEliminaVisto giovedì scorso. Mah... Nulla di indimenticabile anche se rispetto agli ultimi lavori Shyamalan fa un passo avanti (invece di 3 indietro...). Ma i primi film sono decisamente un'altra cosa. La storia è ispirata un tizio realmente esistito e consiglio a tutti una rapida occhiata alla Wiki di Billy Milligan. Da brividi...
RispondiEliminaMcAvoy è bravo ma il doppiaggio ne castra l'interpretazione e il tutto risulta molto depotenziato e il "fattore ridicolo" è molto alto. Macanche qua, se paragoniamo lui all'Edward Norton di "Schegge di Paura", il film esce con le ossa rotte.
Per me si poteva tranquillamente togliere una mezza Presidentessa...
SPOILER - SPOILER - SPOILER
Botta assurda nella scena finale alla tavola calda! Multiverso in salsa Shyamalan? Crossover in vista?
Grazie, ho letto su wiki la storia di Billy Milligan, molto interessante!
EliminaDai spoilerate per bene il finale,chi non ha intenzione di vedere il film deve sapere quel che accade
RispondiEliminaROVINATORE SELVAGGIO E SCATENATO:
EliminaIn un diner gruppo di signore commenta la notizia data dal tg che il tipo con multipersonalità è sfuggito alla cattura e che i media l'hanno subito ribattezzato L'Orda: "ah, signora mia, questi giornalisti, sempre ad inventare nomi cretini per i cattivoni! come quello di dieci anni fa, come lo chiamarono quel tipo?" Spunta da dietro il faccione di David Dunn/Bruce Willis che esala, cupo e con occhio truce: "L'uomo di Vetro"
Fan service? Cross Over? Trilogia?
Chi lo sa.
Grazie grazie grazie
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDevo dire che il film non è male. Nolto è giocato sulla curiosità di vedere la Bestia emergere, ma nonostante le scene finali della caccia siano ben congeniate (anche se prevedibili), la chicca finale resta la scena della tavola calda, che in 2 secondi ti eleva il livello di tutto il film. Shyamalan furbetto...!!!
RispondiElimina-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-
Per quelli che l'hanno richiesto, ecco la descrizione della scena finale: alla fine del film c'è la scena di chiusura in un tavola calda, dove le persone commentano quanto accaduto, guardando il notiziario in TV, in particolare sul soprannome dato al criminale "l'Orda", per le sue molteplici personalità schizoidi. Una donna paragona lo psicopatico ad un altro criminale pazzo catturato anni prima, di cui non ricorda il soprannome. "L'Uomo di Vetro, lo chiamavano l'Uomo di Vetro" risponde un invecchiato David Dunn, interpretato sempre da Bruce Willis, lo stesso protagonista del film "Unbreakable" del 2000.
RispondiElimina
Grazie a te e a Graziella.
EliminaGrazie Hermano per lo spoiler! Anche a me aveva destato un minimo di curiosità per alcune recensioni moderatamente positive, però, dopo quella del Doc, mi era completamente passata la voglia di vederlo...
EliminaOra mi toccherà recuperarlo per poi fare fastforward alla scena conclusiva, solo per rivedere (piccolo spoiler, nulla che possa rovinare la visione a chi intende andare a vederlo) un vecchio amico!
Doc, buongiorno!
RispondiEliminaIl film devo prendere una decisione sul da farsi...
Ma ho una domanda per te: Quali sono i trailers che ti sei dovuto sciroppare? Che almeno lì evito...
Copio e incollo mio commento su altro blog (la bara volante), che oggi non c'ho voglia:
RispondiElimina"Buon film di genere, impreziosito dall'interpretazione di Macavoy. Nulla di trascendentale, ma mi sono divertito.
Poi ci sono quei 30 secondi alla fine e niente...sono uscito dal cinema felice come un bambino..."
Oddio la nana! Tipo "un dicembre rosso shocking" e li spassoso (per me) "insieme per caso"
RispondiEliminaDoc, ma una recensione di Smetto quando voglio - Masterclass?
RispondiEliminaL'ho visto ieri, mi ha fatto ridere, direi che é ai livelli del primo film. Lo consiglio!
Ci speravo proprio che lo vedessi per QUEL motivo, Doc. Il finale vale tutto il film. Comunque, anche The Visit mi era piaciuto. La cura Blum (pochi mezzi, basso budget e basso profilo) sta funzionando.
RispondiEliminaSe devo dire la verità, a me l'empatia con le vittime è scattata. Ho trovato che avessero reazioni molto umane, anche nella loro prevedibilità.
RispondiEliminaOggi stavo giusto pensando alla miseria di certi registi-sceneggiatori, questo Shyamalan capita a fagiolo!
RispondiEliminaDato che mi hanno spoilerato a tradimento il finale, almeno mi unisco al coro di #CAZZOSI!
RispondiEliminaSPOILER FUTURI
Se Sciamannato vuole creare il suo universo cinefumettistico coi plot twist, non gli si dice di no. I suoi film almeno hanno una regia e una recitazione ad un livello sicuramente superiore al resto della concorrenza (distinta e maravigliosa che sia).
La domanda è: che senso ha fare un film del genere quando la Marvel ha messo in giro Legion e, soprattutto, quando già c'è in giro Identity di Mangold (che non era niente male)?
RispondiEliminaPerché Joel Schumacher sta uscendo con "The Crowded Room"?