Grosso guaio a Chinatown, Ted Chiang, Your Name, L'Attacco dei Giganti, A come Ignoranza

Oggi, in Microletture, la rubrica che fa girare l'economia - se per "economia" intendiamo "le casse del tuo edicolante, della tua fumetteria e di un po' di librerie a caso e di amazon" - c'è una pila di albi, libri e volumi alta così, perciò ciancio ai bandugi e via col listone. Oggi parliamo di: A Come Ignoranza, L'Attacco dei Giganti, Grosso Guaio a Chinatown, Monster X Monster, Quando c'era Lui, Storie della tua vita di Ted Chiang, Mickey - Uomini e Topo di Tito Faraci, Your Name - il romanzo di Makoto Shinkai [...]

A come Ignoranza #14, 64 pagine, 2,90 dottorati detenuti
È un momento triste, perché A come Ignoranza, il fumetto "che ha insegnato tutto a Jon Snow" (cit. da quarta di copertina) chiude con questo 14° numero. La causa è da ricercarsi, spiega Daw nell'editoriale, nel fatto che questa cosa che un bimestrale uscisse tipo due volte l'anno si era fatta un po' pesa. Ma è anche un momento di gloria per P.I., il non protagonista che non si caga mai nessuno nelle storie in cui Sbranzo sottomette ripetutamente il pianeta ai suoi desideri, visto che per una volta P.I. salva il mondo. No, sul serio.
E qui arriviamo a quel punto in cui tu scrivi che non a tutti piace l'umorismo di Daw, e occhèi, ed è una precisazione stupida, perché ogni tipo di umorismo piace a della gente e a dell'altra no. Una volta sei andato a vedere al cinema La fame e la sete di Albanese, hai riso per un'ora e mezza e all'uscita c'erano due tizi più inviperiti di un caccia di Salamander che non si erano divertiti per niente e, parole loro, avevano trovato "molto più comico Lucignolo" (il film di Ceccherini, non il contenitore di tette di Italia 1). Al sentire quella frase, a) ti è uscita la fanta dal naso, b) ti sei ripetuto che il mondo è bello perché variant. Ti mancherà, pur non detenendo un dottorato, l'appuntamento assolutamente casuale con questo bimestrale anarchico qui. Daw, ora a lavorare sui volumi, non ti verrà ovviamente permesso di avere una vita solo perché non esce più il tuo giornalino. Diego, incatenalo a qualche altra scrivania, con un lucchetto grosso e robusto, tipo il pontemilvio special.   
L'Attacco dei Giganti #20, 200 pagine, 4,50 cavalli 
Continua la fase di legnate de L'Attacco dei Giganti, un paio di numeri di ritorno alla natura di quando i mulini erano blandi ed Eren non faceva il fazzoletto in una gara di rubabandiera dei giochi della gigantù. Come dicevi per il numero 19, una boccata d'aria fresca dopo l'asfissia da grande deserto della tristezza di complottoni politici talmente annacquati da avere pochissime particelle di sodio. C'è qui, invero, un pippotto sul sacrificio per la causa stiracchiato come la faccia di una diva di Hollywoo settantenne, ma ok. Lo fa uno dei tuoi personaggi preferiti, va bene. Ci sta chi soffre, ci sta chi muore, ci sta che a Eren, Mikasa e gli altri stanno girando a trottola ed è giunto il momento di tornare a uscire un po' di violenza. #Escile (le lame). 
Poi magari da qui a un altro paio di numeri, cioè tra un anno o sette, si inizia un attimo a tirare la rete e arrivare a qualche cacchio di punto, eh. Non per niente, ma nel tempo che questi stanno impiegando per vedere che diavolo c'è in quella cacchio di cantina sono state scoperte 25 El Dorado e riesumati una settantina abbondante di sacri graal. Oh, lenti a fare 'sta capatina laggiù come neanche gli impiegati del comune di Cosenza il 23 di dicembre. 23 dicembre pomeriggio. Eghe.
Grosso Guaio a Chinatown #1, 192 pagine, 6,90 camion
Fa un certo effetto leggere "le nuove avventure" di Jack Burton, il camionista di Grosso Guaio a Chinatown impelagato in una nuova brutta faccenda in cui piomba con tutto il suo Pork-Chop Express. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma la storia è farina del sacco anche di Carpenter e alla fine si lascia leggere. La miniserie USA della Boom era però a colori, qui è tutto in toni di grigio: da una parte le matite di Brian Churilla, con quel tratto un po' caricaturale, ne escono anche meglio, dall'altra i colori della versione originale non erano affatto male. Insomma, pareggio.
Primo di tre numeri. Poi i Cosmo-boys pubblicano anche il crossover con Fuga da New York, sì?
Monster x Monster #1, 176 pagine, 4,90 sfaccendati
Dice: ma che è, Monster Hunter? No, una sorta di... parodia-seria. Non sai come meglio definire il manga di Nikiichi Tobita, ambientato in un mondo in cui si cacciano bestie mostruose per lavoro. Perché il bestiario e lo stile grafico tendono al realismo (ti piace MOLTO il tratto di Tobita), ma il protagonista è un NEET perdigiorno che gioca tutto il tempo a una specie di PSP anziché trovarsi un lavoro (tradotto nella lingua del governatore De Luca: un webmaster). E sì, in copertina si sta scaccolando. Stile grafico realistico più storia comica, insomma. Il risultato? 
L'hai trovato molto carino. Un manga sufficientemente strano da avere una sua personalità, ammiccando così forte al mondo di Monster Hunter e ai suoi fruitori nipponici da farsi venire la congiuntivite. Il mostro all'inizio è bellissimo, LOL per la cosplayer, kudos per le gnocche disegnate da Tobita. Ché oltre ai mostri e alla gente che si scaccola, a questo mangaka vien bene pure quello. 
Quando c'era Lui #4, 32 pagine, 3 moschetti
Finale della miniserie di Antonucci e Fabbri meno scoppiettante rispetto al numero 3, ma nel complesso hai trovato QCL un fumetto comico riuscito. Perché non si prendono per i fondelli solo tizi nostalgici e destrorsi alla coca (non solo cola) che non sanno per loro fortuna cosa voglia dire vivere in una dittatura, ma anche i tormentoni da social e le campagne di idiozia che prendono piede sull'Internet per ogni cagata.    
Le rubriche a fondo albo restano spassosissime e sono forse l'aspetto più divertente di tutta l'operazione. Va' come hanno autarchizzato la parola "copywriter".
Storie della tua vita, 313 pagine,18,50 alieni
Dopo aver visto e cinquepresidentessizzato Arrival, hai comprato l'antologia di Ted Chiang Storie della tua vita, che contiene il racconto omonimo da cui è stato tratto il film. La pellicola di Villeneuve diverge in più punti dalla storia di Chiang, vuoi per scelte artistiche (la rappresentazione della lingua scritta di quelli lì), vuoi per mettere in scena in modo differente alcuni elementi. In particolare, cambia anche il senso di quella scelta fondamentale che compie la protagonista, visto che qui ciò che accade avviene per un'altra ragione ed è meno impossibile da affrontare. Stai praticamente parlando in codice, per non spoilerare nulla, ma chi ha visto il film capirà. Gli altri racconti, che Chiang ha scritto nel corso di vent'anni, sono tutti grosso modo interessanti. Emerge quasi sempre nelle sue storie il fatto che Chiang sia un informatico, perché ricorre il tema di teorie complesse in cui basta una minima incongruenza per cambiare il senso del mondo che ti circonda. Uno dei racconti si occupa proprio di questo ("Divisione per zero"), un altro parla del solito tizio diventato super-intelligente grazie a un esperimento ("Capisci"), e perciò in grado di vedere quello che lo circonda con occhi completamente diversi, diventando un super-super-stronzo. Quello che ti è piaciuto di più, insieme a "Storie della tua vita", è "Torre di Babilonia". Un gruppo di minatori deve scalare la torre di Babele, perché lassù in cima si è toccata la volta celeste e tocca iniziare a scavare per vedere cosa c'è oltre. Pochi racconti brevi ti hanno tenuto inchiodato alle loro pagine come questo. 
Anche solo per Storie della tua Vita e Torre di Babilonia. E gli altri, pur con alti e bassi, non sono affatto male. Carino il breve making of a fine volume, dove Chiang spiega dove ha preso spunto per ogni singolo racconto, perché l'ha scritto, eccetera.
Mickey - Uomini e Topo, 142 pagine, 12 orecchie
Un libro di piccolo formato in cui Tito Faraci racconta del suo rapporto con Topolino. Com'è scrivere le storie di un personaggio così famoso, quando tutti ti chiedono quali sono i limiti per gli sceneggiatori nei fumetti Disney? E a proposito, quali sono i limiti per gli sceneggiatori nei fumetti Disney? La presunta rivalità con Casty (LOL), il periodo in cui le faccende di topi e paperi a fumetti facevano capo a dei francesi rompitasche, l'avventura di MMMM, l'importanza dell'amicizia di Pippo nella vita di Topolino e financo i galli che abitano sotto la redazione di Topolino. Nel senso di galli veri, in pelle e piume. Solo che salgono sugli alberi. No, davvero.
Una piccola scoperta, nel senso che non sapevi di questo libro finché non te lo sei trovato davanti in libreria. Lettura molto interessante per tutti i fan del Topo. Anche perché Faraci spiega che la faccenda di Topolino gran PdF è un falso storico: il vero Topolino non è così. E siccome la sua analisi ti ha convinto, ora ti è impazzito il mondo attorno come in un racconto di Chiang. Crossover!
Your Name, 184 pagine, 14 meteore
Chiudiamo con Your Name, il romanzo di Makoto Shinkai, scritto dal regista nipponico mentre stava lavorando al film omonimo. In pratica non è né un adattamento letterario della pellicola, né il romanzo da cui la pellicola è stata tratta, visto che i due progetti sono andati avanti a un certo punto in parallelo. Com'è? Come i manga scritti da Shinkai, riesce a sviluppare meglio, o quanto meno a esplicitare meglio sensazioni e stati d'animo che nelle sue opere animate sono affidati a sguardi, silenzi e accompagnamento musicale. È romantico e poetico come il film... 
... se perciò vi è piaciuto Your Name e cercate un metadone per prolungare quello stato di piacevole malinconia in cui vi ha gettato il finale, toh, serviti. 

Bene, gente, voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
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Commenti

  1. mi potete spoilerare se Isayama ha imparato a disegnare?

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  2. Per un attimo ho pensato che avevano trasposto a fumetti il film mitico,mannaggia

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  3. Molto interessanti i libri di questa tornata di Microletture. Peccato solo che Your Name non esca in formato kindle... Ho già speso 10€ per il film e risparmiare un po' sul libro non mi sarebbe dispiaciuto affatto. Vedrò che fare. E invece le due serie comiche conclusesi le devo recuperare mi sa.

    Per quanto mi riguarda, ho letto soltanto Rat-Man #118, sempre bello.

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  4. Io invece mi sto dedicando a "Sulla cresta... del baratro - La spettacolare ascesa e caduta della Commodore", di Brian Bagnall. Il titolo direi che è autoesplicativo, così come è chiaro che si rivolga ad una nicchia nella nicchia di appassionati. E' scritto in un italiano un po' sferragliante (per tradurre le interviste in modo più letterale possibile), ma per gli impallinati che dopo 23 anni ancora si chiedono pecchèèèè è imprescindibile.

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  5. La rubrica che con me fa felice Amazon...

    Grosso guaio a Chinatown ordinato!

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    1. Piacerebbe molto anche a me ma non sopporto questa cosa della COSMO che deve pubblicare in B/N opere originariamente a colori. Mi hanno fregato la prima volta con "Le gesta dei cavalieri dragoni", semplicemente stupenda ma (a mio parere) devastata per comprimerla nel "formato bonellide", pensando che magari in Italia i fumetti li vendi solo così. Mi sono fermato al primo numero e alla fine mi toccherà rispolverare il mio francese scolastico per leggermela in formato originale..

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    2. Concordo, sta cosa dei cambi di formato e colore non mi convince molto... Ho poca esperienza in proposito, però mi sembra sempre un peccato, specie se le tavole vengono rimpicciolite. Vero che così il prezzo è più basso, però meh

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  6. Ho preso anch'io gli ultimi A come ignoranza e Quando c'era lui , poi la storia a fumetti su Smetto quando voglio - Masterclass di Bevilacqua/Recchioni e oggi Rat-man Gigante 36 . Inoltre preso alla libreria Appunti di vita volume 2 di Boulet . Quanto saranno tristi le edicole senza A come Ignoranza e Rat-Man Collection ?

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  7. A tutti gli orfani di Daw, date una occhiata a "Volt" di The Sparker, che senza dire un piffero (un giorno o l'atro dovrò iniziare ad usarlo pure io sto meenghia di Facebook visto che il resto del mondo ha deciso che tutto deve passare da lì... ) ha lanciato il suo bimestrale con le storie pubblicate negli anni sul webbe ma tirate un po' a lucido... ovviamente tutto il mondo aspetta l'arrivo dell'uomo pigro :D


    Per il resto io mi son dedicato alla solita dose massiccia di Bonelli vari (Le Storie, Morgan Lost, DYD, Orfani), la nuova edizione del fumetto su peppino Impastato di Beccogiallo, i 3 volumi di GITS per prepararmi al film, le serie Elvis e Darwin su Verticomics, e qualche libro vario fra cui "Il caso di Charles Dexter Ward" di Lovecraft che non avevo mai letto in effetti

    Fra quelli ci tati credo recupererò sicuramente il libro di Tito Faraci e Your name

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    1. Giusto , tra l'altro ho dimenticato che l'ho preso pure io Volt !

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  8. No dai è uscito il fumetto di Grosso Guaio a Chinatown e io non ne sapevo una well loved?? Ok è ufficiale sto diventando vecchio!!!

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  9. Volt non mi ha per niente entusiasmato, qualche cosa di carinello ma non penso lo continueró.
    Della Cosmo invece Allack Sinner di Munoz e Sampayo, per la serie i grandi maestri. Hard boiled potentissimo!
    A proposito di topi sto leggendo un libro chiamato Firmino, di Sam Savage, la storia di un ratto amante della lettura e depresso. Mischia fantasia con realismo e letteratura. molto bello!
    Continuo Gantz che è sempre incredibile, anche ad una seconda lettura.
    Un altro manga che ho preso poichè attirato dai disegni è Black Clover, uno shonen di base banalissimo, ma che graficamente e con qualche intuizione ben sviluppata puó diventare non male.
    Bellino anche Alita che è arrivato al 4° numero

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    1. Per quanto riguarda Volt tieni comunque presente che in questo primo episodio, per motivi di trama, sono apparsi pochi personaggi... i clienti più folli appariranno via via nei prossimi numeri (per non parlare degli "amici" di Volt, che se le cose vanno come nell'autoprodotto, dovrebbero apparire nel quarto numero).

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  10. CHe poi ho dato un'occhiata al libro di Chiang su amazon e ci sono due volumi usati uno 1000 euri e uno a 2000. Saranno copie scritte a mano?

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  11. L'attacco dei giganti vi deluderà non poco quando spiegheranno tutto quello che c'è dietro i giganti.
    Perchè ho letto la scanlation e...behh...non mi è piaciuta la spiegazione diciamo. Comunque merita! Ma preparatevi assumendo già da oggi un'espressione di mesto disappunto! Inarcate un pocracciglio per cominciare.

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    1. Me l'hanno detto infatti che non sarà granchè, però ti chiedo: in che senso merita se l'hai trovato deludente?

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    2. a me non è dispiaciuta come spiegazione ed apre degli scenari interessanti.

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  12. a breve inizierò la lettura dei Nirvana dei Paguri, la mia ragazza ne va matta ma io ancora non ho trovato il tempo per iniziare a leggerli (devo ancora pure trovare il tempo di finire di leggere uno degli ultimi libri di Malvaldi, che oltre che essere brevi, divertenti e scorrevoli, per un toscano sono anche piuttosto facili da leggere...).

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    1. Malvaldi! Allora siamo in due... Mi manca il nuovo però, appena torno in madrepatria sarà mio... Viva Ampelio!

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    2. per me Malvaldi è un genio: le sue storie sono semplici, lineari e scorrevoli e la caratterizzazione dei personaggi e dei luoghi è favolosa.
      in pratica nelle sue storie non succede quasi nulla ma ti tiene comunque attaccato al libro fino in fondo; oh, comunque pure le storie sono ottime, Buchi nella sabbia è geniale!

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  13. Ho finito da poco gli "Ultimi giorni della magia" prima saga della nuova testata di Strange (che tra l'altro passa quindicinale). Molto bella, trasformare una saga di maghi in una serie fondamentalmente action a priori sembrava una mimmata, ma con una buona sceneggiatura e bei disegni invece devo dire che ci sta tutta, Doc. Strange PROMOSSO (non continuerò comunque a comprare lo spillato, mi fermerò al 10 solo per fare cifra tonda).
    Altra lettura è stato il primo specialino di Rebirth della DC, unico albo che sono riuscito a recuperare della serie (gli altri sembra che non siano usciti in edicola ma solo in libreria). Ora, capisco di essere un appassionato DC e che la storia di questo multiverso può essere di difficile comprensione soprattutto per un neofito che si avvicina per la prima volta a questo universo narrativo, ma a me questa storia ha veramente emozionato, erano anni che non mi capitava leggendo un fumetto, Jons è fenomenale e centra veramente il punto della questione, IDOLO!
    Poi One Punch Man e L'Attacco dei Giganti, come sempre e una miriade di roba vecchia che sto (ri)leggendo comprata su facebook e ai mercatini.

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  14. Maestro Isayama, ma alla fine si può sapere cosa c'è in quella cantina? A noi assistenti può dirlo, tanto non usciamo mai da questa stanza...
    Eeuuhh... Ci sono robe... Robe epiche! Che voi neanche ve le immaginate. Intanto facciamo altri due numeri di inseguimenti, poi ci mettiamo tre volumi di gombloddo politico così c'è un po' più di tempo per pensarci... Cioè, per aumentare la suspence! La suspence!!!

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  15. Il racconto di Chiang sulla Torre di Babele l'avevo letto anni e anni fa su di una raccolta di racconti di Urania... Splendida realizzazione fuori di testa del concetto di approccio realistico ad una realtà completamente irreale. Una sorta di What if sui racconti biblici... bellissimo.

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  16. Ciao a tutti, divoratori di fumetti!

    Per chi se lo fosse perso, volevo ricordarvi che dal 20 gennaio è uscito in edicola e fumetteria il primo numero di "Volt - Che vita di mecha", fumetto comico (già il titolo del primo volume "C'era una volta la fumetteria" rivela che è ambientato in un covo di nerditudine) bimestrale di "TheSparker" Stefano Conte, autore e fumetto già consigliatissimi dal Doc stesso (vedasi http://docmanhattan.blogspot.it/2016/11/la-piu-bella-storia-di-rat-man-di-sempre.html) ed edito da SaldaPress.

    L'anteprima delle prime pagine è disponibile qui https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1403782156312239.1073741852.262766457080487&type=3

    NOTA: Stavo aspettando questo primo "Microletture" generico per dare nuovamente questa comunicazione di servizio (piccolo. spazio. pubblicità.), che avevo già postato al primo "Microletture" utile, che però sfortunatamente era monotematico su un'altra cosa (Universo DC). Avevo chiesto al Doc se potevo scriverlo di nuovo al primo Microletture generico, e non ha obiettato...

    Oh, io sono un grande fan dei lavori di Stefano e sentivo il bisogno di dirlo. Ho fatto male?

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  17. Da bravo orfanello di Daw (Sbranzo era e rimarrà il numero uno) mi sono letto il primo numero di Volt - Che vita di Mecha, e l'ho trovato molto carino, con parecchie strizzate d'occhi a chi è cresciuto a pane e robottoni.

    Finito anche Rat-Man Gigante 36 (bellissima la storia inedita) mi sto leggendo di nuovo la saga dei Vendicatopi su Tutto Rat-Man...Il Soldato mi fa ammazzare.

    Dovrei recuperare Invincible, che sono indietrissimo, e JoJolion, ma dopo Steel Ball Run la serie non mi piace più come prima..

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  18. Io ho letto i primi due numeri di One Punch man e l' ho trovato carino ma nulla di più. Molto belli i disegni, ma di fumetti demenziali per adolescenti ormai non ho più voglia. A meno che non siano veramente fuori dal comune, cosa che OPM non è. 3 presidentA su 5.

    Ma passando alle cose interessanti.
    Ho finito la monografia su Cesare di Goldsworthy ed il cognome delll' autore rende bene il libro: un vero capolavoro, conciso e preciso come i commentarii del protagonista. L' immagine finale di Cesare è che non c'è trippa per gatti: fu l' unico uomo della storia occidentale a superare gli altri su TUTTO: retorica ( su ammissione di Cicerone) , politica ( per sconfiggerlo fecero una specie di ammmucchiata tipo Governo Letta , ma non bastò) , letteraria ( dopo aver letto il De Bello Gallico si prova una viva ammirazione per come è stato scritto, per l' ironi a pungente e lo splendido latino) , carisma personale con collaboratori ed uomini, capacità di calamitare la PHEEGA, coraggio, doti militari, doti guerresce personali, coraggio e lungimiranza. L' unico difetto fu di non voler mai essere un autocrate. Cercò di perdonare il più possibile perchè non voleva fare la fine di Silla, ed infatti non la fece: non morì di vecchiaia. Ora se ripenso che ho dato il nome di Cesare al mio secondogenito , sono molto soddisfatto nel mio piccolo. Poi per carità , ha messo a ferro e fuoco la francia, nessuno è perfetto. Ma per l'epoca era molto più clemente degli altri.

    Ho ripreso in mano e sto finendo Zootique di Clarck Ashton Smith che mi sta ispirando l attuale campagna di D&D.

    E poi sto finendo una biografia di Costantino e dei suoi figli, tutti personaggi ammodo.
    Costantino uccise sua moglie, due cognati, il suocero, il suo figlio primogenito ed un gran total di 3 imperatori romani. Costante , il suo successore, uccise tutti i fratelli ed i cognati.

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    1. Comunque Costantino fu il mio imperatore romano preferito.

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    2. Ti stava antipatica la sua famiglia? :D

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    3. Ah scusate edito. I figli di Costantino furono Costanzo, Costante e Costantino 2. Il sucessore e soprsvvissuto fu Costanzo ( non Costante ) Dei tre fratelli; il primo era paranoico, vedicativo, efficiente quando voleva, subdolo , astuto , schiavo degli adulatori e megalomane. il secondo era vizioso , dedito ad ogni turpitudine , indolente ed incapace. il terzo era lunatico , temerario, violento ed un abile generale, ma fece una morte cretina per colpa della propria spavalderia.
      Costantino era un novello Cesare, imbattuto ed imbattibile in guerra, personalmente coraggioso, astuto, colto, ma al tempo stesso feroce e vendicativo contro tutti coloro che non riconoscevano la sua superiorità.
      Insomma una bella famigliuola.
      trappa rentesi fece uccidere il primo figlio , Crispo, perchè lo aveva cornificato con la sua seconda moglie Fausta, e tanto per andare sul sicuro li uccise entrambi. In particolare fece rinchiudere Fausta nelle saune a massima potenza ed andarono a prenderla stracotta.
      Il bello è che entrambi erano gli unici due che gli restarono fedeli, a parte Annnibaliano e Dalmazio , che furono però decapitati anni dopo da Costanzo comeprimo atto del suo governo . Tanto per dormire tranquilli. Storie di ordinaria follia del tardoantico...

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    4. E comunque la famiglia di Costantino era fantastica, me li sfrutto come PNG malvagi per d&d!!

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  19. Finito Console Wars. Bellissimo: un vero tuffo nei ricordi. E mi ha fatto riscoprire l'antica magia. Tant'e' vero che, tre giorni fa, mi sono comprato un Nintendo 2ds a prezzo stracciato e ho RINIZIATO A GIOCARE DOPO 4 ANNI!! Una sola regola, pero': basta comprare roba a man bassa (anche perche' i soldi scarseggiano). Un solo gioco all'anno, piuttosto, ma lo si gioca come si deve, godendoselo fino in fondo.
    Letto anche l'ultimo di QUANDO C'ERA LUI. Bello, mi e' piaciuto. La dimostrazione di come si puo' far ridere anche su certiargomenti spinosi. E forse, ottenere risultati migliori di tanti trattati seri sull'argomento. Ma soprattutto, bisogna PARLARNE. Perche' qui in Italia, se solo sfiori l'argomento, si cambia subito discorso. Ecco perche' poi si comincia a mitizzare il passato e si finisce ad invocare il rotorno alla dittatura, in tempi di crisi, perche' TUTTO FUNZIONAVA MEGLIO. Certo, non bisogna scartare tutto a priori. Funzionava meglio perche' si viveva in un paese dominato da poverta', analfabetismo, arretratezza ed istituzioni assenti. Logico che quando arriva qualcuno che ti porta un minimo di ordine, fa la figura del genio. Consiglio anche la lettura di CANALE MUSSOLINI di Antonio Pennacchi.
    Adesso ho iniziato ZIA MAME di Patrick Dennis, e mi sta piacendo parecchio. Sembra una commedia di Blake Edwards formato libro: sofisticata ed irriverente.

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    1. Il fascismo aveva molti aspetti ridicoli. basti leggere gli articoli di giornale che scriveva farinacci; che si fece dare la medaglia d'oro al valor militare per aver perso una mano tirando una bomba a mano per pescare.
      Oppure pensare al sommergibile Zoea mandato , rischiando la vita dell' equipaggio, a far la spola tra tobruk e l?italia per trasportare panettoni e spumante per alzare il morale delle truppe. Ma poi ovviamente dietro c'è la tragedia.

      Ma non è neanche vero, secondo me, che il fascismo non fece nulla e che l' italia era un paese miserabile . Come tutte le dittature che sorgono in un paese democratico ed industrializzato, iniziò "facendo" con facilità perchè era libero delle pastoie della legge e del diritto ; ma poi , si paga il conto e dopo pochi anni proprio la mancanza del diritto rende impossibile uno sviluppo o un' ordine che non sia l'autocrazia e segue il disastro . Il fascismo partì dall' Italia giolittiana, che era , secondo me, una nazione con scompensi enormi all' interno, ma che tutto sommato era un paese abbastanza moderno, almeno da un punto di vista industriale. Poi a dire il vero pure il colpo di stato di Sonnino, che ricorda i certi ribaltoni odierni, portò l' italia alla 1° guerra.. con l' accettazione del parlamento di patti esteri a scatola chiusa che stiamo vedendo troppo spesso anche in questi anni...

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  20. è uscito il numero 2 di golden kamui ed è bello quanto il primo.

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  21. Ho letto praticamente le stesse cose dello zione Lardass e mi trovo in sintonia col suo giudizio, dico solo che a questo punto sono curioso di arrivare alla rivelazione della cantina nell'Attacco dei giganti per vedere come non siano riusciti a mantenere le aspettative.

    Poi è facile che mi piaccia lo stesso, conoscendomi.

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  22. Ultimamente sto leggendo pochissimo... Ovvero nulla :(
    Mi piacerebbe dare un'occhiata a Grosso Guaio a Chinatown

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  23. Settima deludente per me.

    Ho letto HOROBI di Yoshihisa Tagami, edito dalla GOEN...e niente, dopo cento pagine mi sono rotto le scatole del nulla pneumatico. Quando poi ho realizzato che il volume di pagine ne aveva cinquecento ho definitivamente lasciato perdere, non vale la pena leggere qualcosa di intrattenimento che per un quinto non diverte secondo me.

    IL MAESTRO D'ARME, di Xavier Dorison e Joel Parnotte, edito dalla Panini Comics, la storia di un vecchio mestro d'armi impegnato in uno scontro per decretare se lo stocco sia meglio della spada lunga che si intreccia con il viaggio di due uomini intenti a salvare un bibbia in volgare...non so, l'impressione é che gli autori abbiano cercato di salire in cattedra senza la lezione pronta, o che si siano attaccati a qualche frase moralista spicciola già bella impachettata e che c'abbiano fatto unn fumetto attorno, mah, io l'ho trovato noioso.
    Tra l'altro, i duelli e i combattimenti erano di uno sborone degno di Ashis Credici, cosa che stonava di brutto con tutta l'ambientazione; e daccordo che di scherma ho solo visto qualche video sul tubo di Scholagladiatora, ma cresciuto in campagna te ve lo garantisco che NON PUOI BLOCCARE UNA SCURE CON UN FALCETTO e ancor meno PUOI USARE UN FALCETTO COME ARMA DA LANCIO!!!

    Unica nota positiva I am a Hero, quell'opera continua ad essere ogni volta una sorpresa, davvero...tipo che sono usciti due numeri in un mese circa!

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  24. Eric Powell di the goon (consigliato a tutti gli antristi)?
    John Carpenter?
    Big Trouble in Little China?
    E...niente (IMHO), la montagna ha partorito il topolino. Bella l'idea (iniziare dove finisce il film), il resto l'ho trovato imbarazzante, tra i brutti flashback di Jack Burton e un'ambientazione troppo sbilanciata sul fantasy (il bello del film era che il magico irrompeva nel mondo reale, non viceversa), battute terrificanti e caratterizzazione dei personaggi becera (ogni 3X2 tutti, TUTTI, ricordano che Jack Burton sia un idiota...). Powell sembra voler sceneggiare un episodio di the goon con i protagonisti del film di carpenter, ma il mix non riesce (a parte l'inferno di lo pan :-D)...boccio pure i disegni.
    Delusione (poi al solito, se ad altri è piaciuto, ed hanno investito bene i loro soldi, sono contento per loro, eh anzi eghé)

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  25. a me più che altro rompe che sia in b/n...passi il formato e qualità della carta delle edizioni cosmo...ma traviare l'opera originale proprio no...

    comunque sono in arrivo anche fuga da NY e il crossover jena-burton...stica-nestri...

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