Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione VI, parte IX): novembre-dicembre 1979

Come hai avuto modo di spiegare più volte in questa porzione dell'Internet baciata dalla deboscia, il 1979 è l'anno del confine, il punto più lontano verso cui si spingono i tuoi ricordi, in un frullatone magico di memorie vere e altre distorte dal punto di vista iper-rEgazzinico pre-scuola dell'obbligo. Sono gli anni di Goldrake e del Capitano, degli eroi Corno e della Guerre Stellari-mania, delle bambole terrificanti e di Big Jim che fa tutti i lavori, compreso il conducente di autospurgo. È con occhio reso incerto da pesante bruschetta casareccia che hai sfogliato la pila di Topolino del '79 comprata qualche tempo fa sulla baia. Ne hai pescato praticamente a caso una manciata di albi (Topolino 1231, 1234, 1237 e 1244, 400 lire cadauno), tutti usciti tra il luglio e il settembre di quell'anno, e n'è venuto fuori un primo giro di Pubblicità Fuorvianti. Occhio, antristi vecchietti come il qui presente, ché in coda si piange [...]

Ed eccole qua, le Guerre Stellari, che all'epoca si chiamavano solo così e basta, senza numeri romani a trasformare il primo film in quarto. Pupazzini e mezzi della saga importati da Harbert, tra cui gli ambitissimi "due caccia, l'Ala X e il T.I.E. in pressofusione" e "il geniale Overcraft". Senza h perché se lo poteva permettere, il landspeeder di Luke, in quanto geniale. 
Sempre da Harbert, l'Uomo-Ragno Arrampicatore, che s'imbuca alle feste e cerca di farsi degli amici tra la gente che conta. "L'Uomo-Ragno Arrampicatore si arrampica davvero". Però devi reggergli il filo, e così son buoni tutti.
Tripletta di Harbert, il cui logo, va detto, a furia di vederlo spalmato sulle quarte di copertina del Topo, è per te tra quelli da GME® come, boh, quello dei Masters, del Mega Drive o della Gig. La pistoletta ad acqua, ai tempi di Guerre Stellari, diventa la cosmopistola idromatic, con idrocartuccera. "Puoi liquidare i tuoi nemici ad oltre 10 metri". Solo però se ti vesti da gondoliere, se no non funziona. 
Questa portaerei Mattel non l'hai mai vista in giro. E non sarà quella mitologica dei GI Joe, però parliamo pur sempre di 90 cm di dimensione artistica e di una dotazione di aerei Corsair. "ALLARME! PARTITI! ATTACCO! VITTORIA! EVVIVA!". Il pubblicitario poi si è trasferito in Giappone:

Il grande mistero, parlando di pubblicitari bizzarri, degli ad delle automobili Bburago con i tizi con gli occhi acciaccati. Una serie di pubblicità con dei soggetti capelloni o baffuti malmenati. Questo c'ha pure gli occhialini alla John Lennon, give peace a chance una ralla. Ma comunque. La giuoia delle auto di F1 di allora, in scala 1:14. Ferrari, Brabham-Alfa, Lotus... e la Tyrrel Candy di Jean-Pierre Jarier, dopo che la scuderia britannica era tornata alla mestizia delle quattro ruote, abbandonando le sei bellissime e inutilissime della P34.  
La Porsche 935 con livrea Martini non ha bisogno invece di presentazioni, perché è la modalità auto del Transformer Jazz/Tigre. 
Quando ancora esisteva, accanto alla Fanta, la Fanta Amara. "Così allegra, così amara": la metafora della vita in una bevanda piena di coloranti. 
Erano i tempi di Goldrake, si diceva. Il secondo blocco di puntate di Atlas Ufo Robot era finito a gennaio, ma a dicembre si sarebbe ripartiti con il terzo. Nel frattempo, chi aveva una licenza se la sparava per cavalcare la Goldrake-mania, in qualunque campo. Ecco allora gli imperdibili doposci di Goldrake della Diadora. Ai tempi avresti probabilmente venduto un rene ed entrambi i polmoni per averli. E sì, c'era una pubblicità dei doposci su un giornalino uscito IL 12 AGOSTO.  
E chi non c'aveva una licenza? S'arrangiava. Non è la prima volta che incontriamo la penna Nononsense, ma la riproponi perché ti sembra sempre un accostamento perfetto. Guardi una stilografica che si chiama NONONSENSE e pensi subito a Godrake e i suoi amici, come questo robot con le unghie. Naturale. 
"Per i tuoi grandi inseguimenti". Ma il raccordo è tutto intasato, e i due poliziotti si sono andati a bere un caffè, mollando lì la Giulietta.
Chi non ha problemi di traffico, se non forse quello d'armi e organi umani, è l'Algida Stronza, che s'atteggia sulla sua Corvette, la stessa con cui Gizmo salverà poi tipo il mondo. "Non ti viene voglia di fare l'autostop per una corsa in vettura con la tua Barbie?". Sì? Però l'autostop in autostrada è vietato e poi arrivano i cloni del mago Mirkos a manganellarti, stolta violatrice delle regole. 
"Ora Barbie mi dà tanti baci e mi regala una bellissima collana". E una fettina di culo di plastica tagliata sottile no? 
L'altro giorno. Stai cercando di spiegare a PiKi come si usa lo spazzolino e la cosa ti precipita in un vortice di momenti mariomeroli fatti di dentifricio Paperino's alla banana e alla fragola, ma soprattutto al temibile gusto chewing gum, con gli spazzolini con il paperino in miniatura che ruotava sull'impugnatura. 
Vortice che - se n'è già parlato - ti ha risucchiato anni addietro nel ripescare la prima pubblicità dello Sguish, le tempere colorate che tuo padre aveva portato a casa nel tentativo andato a vuotissimo di trasmetterti la sua passione per la pittura. 
Ma riprendiamoci un attimo con i pupazzini brutti della Tomy, come i "minibaby camminanti", il Topolino horror, il robottino Star Robot (che credi di aver avuto, insieme a un R2-D2 a carica). C'erano già quei giochi bellissimi della Tomy con l'acqua e i pulsantoni per far volare le cose, solo che qui si chiamavano Faszination. Nome praticissimo, indeed.   
Solito mischione di prodotti importati dalla Parodi: agli evergreen Meccano e Subbuteo si affiancano i modellini in metallo della Dinky Toys, le scatole di montaggio Philips e i suoi "telegiochi in bianco e nero e a colori", il "computer musicale compute-a-tune con più di 9.000 transistor" e soprattutto l'aquilone acrobatico Multiflite, progettato all'università di Newcastle. Cioè, mica all'Istituto Tecnico Industriale di Cosenza.  
Capitolo bambole, all'epoca ancora tutto un fiorire di pizzi e merletti e abitini comprati all'atelier la Casa nella prateria. "Susy Anne, Nicole e Bessy" sembrano i nomi delle conquiste di Snack quando, prima di scoprire la fede, era ancora un trapano del demonio e uno stantufffffo-di-SàNtana.
Poi abbiamo i soliti pagliazzi, come sempre in versione normale e popola-incubi, 
e addirittura Renzo e Lucia, parte di una serie di coppie storiche della Fiba che includevano Robin e Marian, Ulisse e Penelope, Otello e Desdemona, Giulietta e Romeo (allegria) e Sandokan e Marianna. Non è ben chiaro perché qui Lucia fosse una catananna ottuagenaria e Renzo un pastorello dell'altopiano peruviano.
Ma ricordiamo anche Fustina, la bambola che vive in una lavatrice, come quel tizio delle pubblicità, La bella lavanderina, che arriva a casa e ti lava di nascosto tutti i fazzoletti, 
e pure i fruttini. Purtroppo Piera la Pera se l'è portata via un'overdose. 
Dalla frutta ai gelati, ché ai tempi ancora non era tutto in mano all'Algida e quindi a Barbie, ma una mezza dozzina di marche diverse si contendeva i banchi frigo e i tabelloni della meraviglia nei bar. Da rEgazzino pensavi che essere ricco volesse dire entrare in un bar e comprare tutti i gelati più costosi del cassone, senza star prima a far la conta degli spicci per cavarne una partita a PacMan e un Duetto, tipo. Fortuna che per voialtri giovani debosciati senza soldi e con troppi interessi da seguire c'erano i ghiaccioli, tipo quelli democraticissimi dell'Eldorado a 150 lire. Magic Cola, il ras della cumpa Lemonissimo e il Dalek. Il Dalek era il ghiacciolo preferito dei mutanti extraterrestri.
Intanto la Tanara, azienda di cui non ricordavi l'esistenza, si sintonizzava "sulla tua lunghezza d'onda" con il Paciugo e i Matia Bazar. Dal dizionario di Repubblica scopri che paciugo, oltre che coppa di gelato mista, appunto, vuol dire anche "Intruglio appiccicoso di sostanze diverse mescolate disordinatamente". Mmmmhh, tasty! 
Ma a mettere tutti d'accordo ci pensava il Blob Toseroni. Ne avresti mangiati fino a scoppiare, di Blob Toseroni. Segnatevi gelatevolissimelvolmente: ti piace, c'è caso lo si aggiunga al lessico sgarrupato di questo covo di debosciati. Ora provate a pronunciare questa parola velocissimamente e per dieci volte di fila. Se ci riuscite... no, niente, avete sprecato dieci secondi della vostra vita per una cazzata. Capita. 
Le autobang, che non sono autostrade tedesche in un film poliziesco con gli inseguimenti, ma macchinine Sebino che facevano il botto con i colpi delle pistolette. Il look dei veicoli è stato poi chiaramente copiato da Capcom per il gioco Led Storm.
Le monete di Asterix regalate dall'Ergo Spalma le avremmo incontrate per anni e anni sulle pagine del Topo, insieme ai raccoglitori. Qui però c'è proprio il fumetto. La crema spalmabile, scopriamo, la creano Panoramix e il fabbro Automatix. Con cioccolato e latte magro. Oggi la fissa del mondo è l'olio di palma, allora tutti tenevano a dirti che in quello che mangiavi a merenda c'era tanto latte, "magro per di più". Non ricordi che sapore avesse l'Ergo Spalma. Ma d'altronde hai trascorso gli anni dell'università in esilio in quanto eretico sostenitore della crema di cioccolato due gusti, non credi di aver titolo per poterti esprimere.
E Big Jim? Come se la cava quel vecchio bambascione tracagnotto di Jimbo? Qui è in versione motocross e dovrebbe arrestare la sua nemesi con la "mano d'acciaio", il Dottor Steel, ma resta ipnotizzato dagli addominali del villanzone e se lo lascia sfuggire.
Turbato, Jim decide di andarsene in vacanza con Big Jeff. Andiamo a pescare, dice agli amici, e pure "Ho scoperto che mi piace il pesce" (cit. cult). Solo che più che alla lenza è interessato ormai alla canna, ahaha... Ehr.
Intanto i gloriosi soldatini Atlantic sono quasi ai saluti finali. Le cose non vanno più bene come qualche anno prima, e alle linee storiche... 
 ...si affianca roba spaziale di ogni tipo, playset, astronavi, giochi da tavolo,
 ...pupazzini astroeroici e mostri galatticosi,
e non mancano financo i robot. Il grandioso, celeberrimo Mimmo Mazzarelle e quell'altro, lì, quello giapponese. 
Oh, ecco finalmente una pubblicità della ditta govj import, i signori della terza di copertina. Purtroppamente qui non ci sono occhiali a raggi X, scimmie di mare, penne per spioni e fucili ad aria compressa che forse ti uccidono davvero, ma solo un sistema venuto dagli USA per pescare senza esca: gli additivi ormonali. Ne tira più un flacone che un carro di buoi pieno di palline di pane e formaggio. 
Ma avevi promesso il Genuino Momento Emozione© finale ed eccolo, duplice. Il gioco da tavolo Clementoni dei Giochi Senza Frontiera (Attention... trois, deux, un... fischiett!)
e il Capitano. "Capitan Harlock il pirata buono dello spazio che hai visto in TV con i suoi amici Yukie e Tadashi e le sue fantastiche astronavi puoi finalmente trovarli in tutti i negozi di giocattoli". Le virgole dice che si pagavano a parte. Accanto ai tre personaggi, Yuki sciancata e Tadashi bimbominchia, ci sono i prezzi: si parla dei pupazzetti flessibili Ceppi Ratti, ed eccoli qua:
il trio ricomposto il mese scorso, grazie all'omaggio di un gentilissimo antrista. Vai, Capitano, facci volare senza una meta, eccetera eccetera. Fai tu e fai tutto.

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Commenti

  1. l'harlock pieghevole lo avevo.. e poi fu perso !
    il blob volli sempre assaggiarlo ma er a il classico gelato con l' adesivo sopra e non reperibile... qualcuno ricorda che gusto aveva?
    ma la data del titolo?

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    1. ho scritto anche nel mio post più sotto: io ricordo fosse gusto liquirizia con la copertura di cioccolato, ma cerco conferme

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  2. primi anni di ricordi coscienti...
    nostalgia nel vedere i Matia Bazar in prima formazione.... con il barbuto Cassano di lì a poco transfuga (per contribuire a creare l'Eros cantante nazionale) "bimbo" Carlo Marrale, la Ruggiero ancora abbastanza pheega e gli scomparsi Salvatore Stellita e Giancarlo Golzi...

    e quella "Autobang" che volli fortissimamente volli...

    e il robot fintone della Nononsense che ha pure gli occhi evidentemente truccati... sarà amico del nostro caro Big Jim che si diverte a umiiare quel poveraccio di Steel, a peidi scalzi sulle pietraie, senza un'arma.. bella forza! ...ma se lo lascia scappare...per andare a farsi la vacanza a Brokeback Mountain con Big Jeff ...

    e per finire quel mucchio di vere F.1... la 312 T2 Ferrari di Lauda e Reutemann del 1977, la Lotus del 1979 di Andretti campione in carica e (ancora) Reutemann...che nostalgia

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  3. Sempre meravigliose le pubblicità con tuffo nel passato.
    Devo dire che io le F1 in 1/14 le ho ancora e anche in buone condizioni,merito della lungimiranza di mio papà che ai tempi mi disse "tienile bene queste macchine che poi quando sei grande sei contento" esatto,guai chi me le tocca. Mi ha passato la passione per la F1 e per il modellismo.
    Poi la collezione è aumentata in maniera esagerata.
    Forse forse ero presente quando ti hanno regalato il pupazzino per completare il trio se è quella volta che penso io

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  4. Ehi Doc, sondaggio inter e anche nos...
    Blob, Zaccaria, o Cono Palla?

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  5. Comunque Harlock gommoso lo avevo anche io,adesso è svanito nel tempo passato ormai

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  6. cito: "Ne avresti mangiati fino a scoppiare, di Blob Toseroni".
    pure io.
    saranno 10 anni almeno che cercavo di ricordarmi come si chiamasse questo gelato che d'estate al mare prendevo quasi tutti giorni alternandolo al Cucciolone...
    c'ho 35 anni appena compiuti, ma posso dire tranquillamente che si stava meglio quando si stava meglio, ovvero negli anni 80/primi 90, il mondo di oggi non ha lo stesso appeal.

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    1. Una volta era lecito ricamare un po' (tanto) le cose per renderle più sopportabili.
      Un grande sballo di massa.
      Si, c'erano pure i difetti, lo so.
      Oggi c'é un'ossessione per l'iper-realismo che sfocia pure nelle finzioni di fuga che ha ormai del grottesco.
      Se la mia realtà già é di suo una testata al muro continua, perché devono ripropormela anche in un film di alieni tentacolosi e astronaute semi-ignude?

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    2. hai presente il modo di dire "patinato"? un tempo tutto era patinato, musica, film, riviste, pure le pubblicità, e secondo me quella patinatura contribuiva a mantenere un certo distacco ed a farci sognare: quando ero piccolo potevo sognare di fare il musicista di professione tra palchi enormi, studi di registrazione costosissimi, vita on the road e tutto questo era un'immagine molto diversa dalla realtà quotidiana, un sogno appunto.
      oggi sognare di fare il musicista si riduce all'acquisto di una scheda audio, registrare in casa - magari tutto da soli - qualche brano alla bell'e meglio e buttarlo su yt... e la magia dove sta?

      oggi tutto è alla portata di tutti, perciò non c'è più il forte desiderio e l'impegno per ottenere risultati.

      ridatemi la patinatura, i capelli cotonati ed il mullet!

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    3. Concordo. la fantasia vola dove l' occhio non arriva. Ai nostri tempi eravamo talmente disinformati che perfino i GIORNALISTI scrivevano sulle testate nazionali che i "cartoni giapponesi " fossero fatti DAI COMPIUTER .
      Oggi i giornalisti sono disinformati uguale, ma noi invece con youtube e compagnia sappiamo tutto in tempo reale, e il sogno si dissolve.
      Nulla si sapeva , tutto si immaginava.
      Era meglio o peggio? Boh... ogni tempo hai suoi perchè... il 5/600 avevai pittori ineguagliabili , il ' 700 aveva la musica imbattibile, l' 800 aveva Garibaldi Napoleone e Wagner , noi modestamente Mazinga e Jeeg, adesso chissà cosa si salverà... propongo le serie TV e i filmati di dinosauri di Leonardo D.

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    4. le serie tv di oggi non sono male, ma anche in questo caso mi riguardo più volentieri tutti gli episodi di MacGyver, dell'A-team o della Fletcher (di quest'ultima ho il cofanetto della prima stagione che guardo a loop da un paio di anni...) cento volte di fila piuttosto che riguardarmi Black Mirror, Breaking Bad o Westworld che pure mi sono piaciute.

      pure i videogiochi (a parte lcune eccezioni), seppur perfetti nella forma, secondo me non hanno la stessa longevità dei vecchi giochilli da NES, Amiga e compagnia bella a cui tutt'ora gioco con immenso piacere.

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    5. Il gelato col biscotto di Toseroni era il Mercury. Mi piaceva di più del Cucciolone. Poi c'era un gelato a forma di disco, lo "Stereo".

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  7. "Gli automodelli per giocarvi" della Burago mi ammazza sempre

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  8. I pupazzoni spaziali della Atlantic li ho tutti tranne la "femmina". Evidentemente già all'epoca avevo capito che le donne era meglio lasciarle stare :-)

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  9. Oddio, la ditta GOVJ. Non sapevo che avesse pubblicato anche su Topolino. Io leggevo sempre le sue pubblicità sui Diabolik ed era qualcosa che mi faceva ridere a crepapelle.

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  10. Adesso la barbie sta negli ovetti kinder.
    Informazione di servizio.

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  11. Bruschettone per la cosmopistola, ricordo benissimo un sacco di... discussioni amichevoli... con mio fratello per decidere a chi toccava usarla.
    Non so cosa ci fosse nel paperino's alla fragola ma era dolce al limite della nausea...

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    1. Era un problema comune a molti dentifrici junior di allora. A me propinavano l'AZ al lampone e, a 30 anni di distanza, odio ancora i lamponi e i mix ai frutti di bosco in genere. Tale e tanto fu lo shock zuccherifico di allora. *bleah*

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  12. Le bambola Zanini&Zambelli! Le zie me le additavano come meravigliose, io vi vedevo la brutta copia di Laura Ingalls e le schifavo a bestia.

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  13. eh, si son persi ben più di dieci secondi per delle cazzate immani, Doc...comunque, anche io ero un fiero sostenitore della crema di cioccolato bigusto. Ed a dirla tutta, anche del parallelepipedo di cioccolato avvolto in carta stagnola gialla bigusto (il cioccolato, non la cara stagnola gialla)

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    1. Mi unisco anche io al gruppo di fieri appassionati di crema bigusto!

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Dopo anni non ho ancora trovato un sostituto per il Dalek ed il suo micidiale mix di finta frutta e colorante melvino-viola ed additivi chimici :-) Vi prego, se qualcuno avesse indivituato un sostituto dallo stesso sapore lisergico mi contatti ! Ed ovviamente c'e' solo Un Capitano !

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  16. E io quell'harlock lì ce l'avevo. A forza di giocarci si spezzò il fil di ferro nelle braccia e nelle gambe. Capitan Harlock cicatu e puri ciuncu!

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  17. Grande la citazione del meraviglioso Pozzetto

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    1. comunque anche bonanni compra ai grandi magazzini...

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    2. Ma signora il cane ho paura che mi morde mica che mi incooli!

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  18. @Doc non sapevo che il vero nome di Big Jim fosse "FAUSTO!" XD lol

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  19. Due considerazioni:
    - Ma siamo sicuri che il dentifricio al chewing-gum faccia bene ai denti? Queste "mamme contente" erano davvero contente o solo incoscienti?
    - Il tagliando che mostri al negoziante per vedere il gioco di Giochi Senza Frontiere va interpretato alla lettera, vero? Mostri il tagliando, il negoziante ti mostra il gioco, tu fai per prenderlo e lui: "No! Il tagliando dice che te lo devo far vedere, se lo vuoi lo paghi!". Fare trolling nel 1979.

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  20. Guardando queste pubblicità a me aliene, visto che non ero ancora nato a quell'epoca, penso al fatto che se avessi ora tutti quei giochi di Guerre Stellari boxati vendendoli potrei comprami almeno un'autorimessa (ridere box non mi piaceva).

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  21. ai fruttini sono morta.
    ma hai una minimerrima idea di quanto io abbia cercato i fruttini? li avevo tutti e ricordo il loro profumo, poi bo? sono spariti e pianti e rimpianti. da quando esiste la rete praticamente sono andata a caccia di qualche figura che me li ricordasse, nei siti di vecchi giocattoli, nei siti nostalgici anni 80 e poi, quando meno me lo aspettavo, apro una pubblicità fuorviante come tante ed eccotelillà.
    hai risolto la mia vita, ora che li ho rivisti e ho visto che sono esattamente come li ricordavo. e ora posso piangere di più e meglio.

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  22. Ci avevo il ROBOT SPARANTE. E, Doc, me ne sono ricordato ADESSO NAU. #Lacrimanapulitantanostalgiacanaglia ci avevo dieci anni, l'età della Olocenina ora. Sniff, grazie Doc. Poi stasera dopo lavoro leggo il resto, bruschetta permettendo.

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  23. Ma solo io sono rimasto sconvolto da Sky Girl ed il suo quasi underboobs in una pubblicità su Topolino??? O_O

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  24. Il mio Overcraft e' pieno di anguille
    (e chi capisce questa e' un eletto nonche' spirito affine)

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  25. Le caloscine di Goldrake le rubai candidamente a un mio cugino più grande con la scusa che a lui non entravano più, lui me le diede allegramente perchè non ci faceva più un cavolo ma soprattutto perchè doveva fare spazio sull'armadio. Le adoravo. Le conservai fino ai miei 10/11 anni solo perchè erano di Goldrake, poi un giorno non le vidi più, mia madre le aveva buttate T_T

    Mimmo Mazzarelle inveve era presente nella mia collezione, in ben 2 versioni (Giallo/azzurro e rosso/oro) e avevo anche quella specie di uomo pesce con le bombole da sub. Dopo i Master, i pupetti anni '70 te li tiravano dietro la schiena e io ne avevo un intero reggimento, nemici perfetti per la mia avenguardia robotica. Osservandolo si evinceva che Mimmo Mazzarelle era in realtà un enorme gasteropode dotato di esoscheletro (schifuus) e al Pescione si smontavano braccia testa e torso ma senza la possibilità di essere intercambiabili quindi non serviva ad uncavolo queta cosa.
    Per il resto io, nato l'anno seguente, avvertii solo gli echi di questa ondata di pupazzi anche perchè i primi frammentari ricordi della mia infanzia iniziano più o meno nell'83/84 frammentati, ma le basi delle lacrime napulitane ci sono tutte.

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  26. Eh, si...
    Tutti ad intripparsi per la Nutella, ed io invece avevo scelto il Ciaocrem...
    Deve essere un mio marchio di fabbrica, stare sempre dalla parte sbagliata della barricata...

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  27. Ho avuto il capitan Harlock gommoso, ma pure la scatola dei Giochi Senza Frontiere. Mai giocato veramente dato che ci volevano troppi giocatori e troppo spazio per montare tutte le varie prove.

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  28. All'epoca avevo 3 anni ma mio padre già comprava i Topolini e su quelli ho imparato praticamente a leggere. Alcuni esemplari del '79 sono sopravvisuti e li ho tuttora in collezione, assieme a molti degli anni successivi. Venendo alle pubblicità, avevo sicuramente, non so perchè... una Fruttina all'ananas (profumavano anche). Il Dalek era il mio preferito per il ripieno liquidoso tipo fragola/lampone che sposava benissimo il ghiacciolo esterno. Ottimo anche il Blob che, se non ricordo male, era gusto liquirizia ricoperto di cioccolato. Dei pupazzini Guerre Stellari avevo un Lando Calrissian versione "travestimento" nelle scene del Sarlacc.

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  29. ricordo pomeriggi interi passati ad osservare il Big Loader...avevo anche Space Robot e Autobang...mamma mia quanti ricordi e quante lacrime napulitante

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  31. Mamma mia doc cosa mi hai ricordato!la pista Tomy dei mezzi da lavoro regalo di mio papi buonanima (sigh) che lacrime... Altro che napuletane ahimè! Lo avevo rimosso grazie.
    Centra poi una fava, ma sto ristorante rapauza fa cagare lo hai provato? É immortalato in vari filmati sul tubo ma io nn ci sono mai capitato.

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  32. Della pubblicità di Guerre Stellari mi manda fuori di testa il diorama evidentemente ricavato da imballaggi di polistirolo rotti e pitturati... Quando ero in fissa col modellismo me li tenevo tutti per fare le ambientazioni fantascienze. Adesso nel box conservo gli imballaggi in cartapesta di un aspirapolvere dei miei, per i miei bimbi quando saranno più grandi: capovolgendo quelle forme bitorzolute son venuti fuori dei castelli che al confronto il coso di Grayskull è... è... No, niente, il coso di Grayskull è inarrivabile. Però il quartier generale della Paw Patrol se lo magnano a colazione.

    Mimmo Mazzarelle rulleggia su tutti i RobotS sparanti!!

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  33. Tre cose: 1) il Dalek mi ha causato un bruschettone che levati, ogni tanto lo rievoco con mio fratello quando dobbiamo citare gli alimenti tossici dei ruggenti Settanta. 2) La portaerei coi Corsair ce l'avevo. Gli aerei mi pare fossero fatti di una specie di gommapiuma, sicché spiegazzandoli ammodo si poteva sperare di preimpostare traiettorie, ovviamente fallimentari. 3) Al Paperino's il mio dentista ha dedicato un tempio con sacrifici umani trimestrali.

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    1. Se non ricordo male il dalek fu tolto dal mercato perché conteneva uno di quei famigerati coloranti Equalcosa. Di certo lasciava la lingua viola. :D

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  34. 1) voglio un blob... Subito....
    Petizione per farlo tornare
    2) oltre a Big jim e a Big Jeff c'era forse anche Big Mimi'?
    Mimì è il diminutivo di Domenico..

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  35. Noin cominciamo a far girare voci strane anche su Big Jim per favore!
    Già la metà degli "Uomini" con la U maiuscola della tua vita si sono scoperto che erano gay...ci manca solo Big Jim!

    Big Jim era il più fico al mondo! Scalva montagne, andava sulla luna, faceva Karate, era mascolinissimo! Non lo si è mai visto con una donna ma che significa....era stanco! Tutto quello sport.

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  36. Il gelato "paciugo" non lo ricordavo. Qui a Verona viene chiamata così la lanugine che si forma nell'ombelico (degli uomini veri ovviamente, quelli senza tartaruga)... sicuro che ne avranno venduti a trilioni da queste parti.

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  37. eppure il PACIUGO avrebbe dovuto esserti gia' familiare....
    "Argento vivo, sbiancate,
    figu, Oklaoma, sigarette,
    poottano, paciugo, garelli,
    smarmittare, pheega, pheega pelosa,
    figlio di poottana, povco dighel..."

    dopo tutti questi anni il Doc. riesce ancora a sorprendermi :)

    il Paperino's era il mio dentifricio ufficiale della nazionale, poi è arrivato il dentafresh (o aquafresh? BOH) che con le sue strisce tricolori frengo-ammerigane mi conquisto'... eppoi il Paperino's alla fragola faceva veramente schifio, se non ci fosse stato Paolino non se lo sarebbe accattato nisciuno.... potere del marketing....

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  38. Il Capitan Harlock della Ceppiratti (purtroppo senza mantello, perso chissà in quale trasloco) fa bella mostra di sé su una mensola della mia camera da letto!
    Ma... Solo io ricordo il Paperino's gusto cannella, o me lo sono inventato?

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  39. Non capirò mai perchè la Bburago ce l'avesse con i capelloni occhialuti...

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  40. "BRUSCHETTTEEEE, BRUSCHETTEEEEEE, avanti signora che oggi sono in offerta...."

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  41. Io avevo quel Big Jim con moto da enduro, tuta rossa con inserti in pelle e casco giallo! Quella moto era superba, aveva ammortizzatori veri, ed era perfettamente in scala col pupazzo, non come quelle assurde macchine di Barbie in cui le gambe occupavano tutto lo spazio sotto il cofano e la testa usciva dal parabrezza! "Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni", come si diceva giustamente in quel famoso film: vale anche per i giocattoli!

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  42. Oh, le automobiline da corsa! Ricordo che me ne regalarono una bianca e verde, modellino da F1 (non ricordo se Bburago o Polistyl). E che la usavo per "investire" in volata i bambolotti di plastica della Rubber Toys (se ne parlava sotto un altro post, mi pare) appositamente disposti in fila su immaginarie strisce pedonali. Un prototipo fai-da-te di Carmageddon, in pratica XD
    Sì, ho sempre avuto idee strane e distorte riguardo le auto, anche da piccola °_°

    I doposci con sopra Goldrake! Che invidia! Una volta dopo una nevicata i miei mi spedirono a scuola coi Moon Boot poracci fucsia, e non ti dico le prese in giro >_<

    A te fa GME il logo Harbert? A me lo fa tuttora quello dell'Adica Pongo. Le bruschette come se piovesse, proprio! Ancora anche dopo quell'incidente, all'asilo, col pongo arancione attaccatoti alla radice dei capelli dal compagnuccio di turno gran simpatico... ¬_¬

    Ma la Tomy per quanti anni ha venduto gli stessi identici giochini ad acqua? Ché mia sorella aveva (e ancora gira per casa) quello in basso a destra col mega-stellone al centro - solo, in edizione gialla - e, facendo un calcolo spannometrico, era con ogni probabilità già l'inizio degli anni '90 °_°

    Confermo la definizione di "Paciugo". Qua è una parola che tuttora si usa, per indicare un gran pasticcio, una confusione "sporchevole" o, semplicemente, quel che resta per terra dopo lo scioglimento di ghiaccio e neve. Sapevo del gatto di un amico, tra l'altro, nomato Paciugo :)
    Leggendo gli ingredienti di quel gelato, comunque, direi che la definizione era assai indovinata. *bleargh* @_@

    L'ultima foto è un colpo basso. Io la Yuki flessibile, lì, ce l'avevo. Perché già in età pre-scolare adoravo il Capitano, ovviamente. Sono anni che ciclicamente la rivedo sui banchi di qualche stand nostalgico a Lucca, e che resisto alla tentazione di ricomprarmela. Perché, alla fine, diciamocelo: ma quanto erano brutte quelle bamboline?! Neanche la pioggia di bei ricordi mi convince all'acquisto! XD

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  43. Le autobang, che non sono autostrade tedesche in un film poliziesco con gli inseguimenti,
    Anche perche' in tal caso dovrebbero avere una conclusione hot e in prima serata non e' il caso...

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  44. I giocattoli Mattel dovevano essere carini, ma che razza di pubblicità! Mai visti dal vivo.

    L'aranciata amara andava alla grande: tutte le Case ce l'avevano in portfolio. La assaggiai una sola volta, comprata per errore da mio padre: doveva essere il 16 gennaio 1992. Non mi disgustò ma non impazzisco. Ad "amareggiarla" ci pensa anche il chinino e numerose sostanze amaricanti presenti nei bitter analcolici.

    Nononsense: se neghi una negazione, affermi il tutto. Ma "nononsense" suonava più figo che "sense", ma sense mi ricorda il nome di un software che ho fatto per il Politecnico di Bari, "People Sensing" e mi ricorda "sensualità" che mi ricorda l'annosa questione del cuoricino, perciò chiudo un occhio.

    Barbie Tantibaci: credevo che fossero incorporati anche gli schiocchi. Ma cercando di fare reverse engineering, premendo la schiena le labbra si facevano a funghetto e dava appunto il bacio. Mi immagino il pulsante dei Big Jim "col colpo di karate".

    Paperino's: approssimazione (come quella tuttora esistente del gusto "formaggio" di molti prodotti). Il chewing-gum può avere vari gusti.
    Quel dentifricio era più buono da mangiare che non da usare per lavarsi i denti. Ma un sapore simile ce l'aveva il Danito, arrivato tre anni dopo: l'unico "formaggio" che mangiavo (io non mangio formaggi) e il gusto fragola ricordava il Paperino's ma era commestibile.

    Sguish: quanta inflazione ovunque di questo. Io restai deluso all'inizio perché mi aspettavo uscisse il genietto con gli occhi di altre pubblicità.

    Tomy: beh, alcune cose non affatto male, però quei font ricordavano il cartello Coca Cola degli anni '60 in Italia. Immagini troppo piccole non ti davano una corretta idea di ciò che andavi a comprare.

    Parodi: lasciamo stare la Benedetta che è bella quanto frana quando cucina davanti alle telecamere. No grembiule, no guanti di lattice, cose che cadono in terra e che vengono rimesse nei piatti. Parliamo della distributrice di prodotti di qualità. Quella pagina mi dava sui nervi e non poco. O erano tirchi o non circolavano molti soldi, per raggruppare i prodotti distribuiti in un'unica pagina...aaaargh...Prodotti comunque di altissimo livello, sicuramente. Oggi, il "Compute-a-tune" è diventato la passione di chi fa circuit bending.
    Quanto ai "telegiochi", si dovevano basare sul chip AY-3-8500 e la sua variante con supporto per i TV color.

    Zeffirini: mai capito chi gonfiava il palloncino.

    Fustina: vidi esposta quella in versione Candy in una bancarella dello zoo di Villa Borghese a Roma ma era già chiaramente fuori commercio. Mi ha sempre messo tristezza quella bambolina in scatola a forma di lavatrice.

    Atlantic: ecco i robot sparanti e col font "rustico" ormai fuori moda che era usato negli spaghetti-western e nei film di Bud Spencer.



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  45. Quel villanzone onanista del dott. Steel aveva pure la manina di ferro. E non e' un caso...

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  46. Notevole la pubblicità dei Giochi senza frontiere di Clementoni, dove dovevi ritagliare l"invito" da presentare - chissà poi perché - al negoziante. Non solo non ti fruttava alcuno sconto, ma rovinavi pure il giornalino.

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  47. Tutto ciò mi ricorda come fossero pericolosi i giocattoli degli anni '70 - ben prima di regole, standard e marchi CE. Al tempo sfiancai mia madre a suon di capricci per farmi regalare una favolosa Autobang, per poi farmici malissimo solo poche ore dopo. Il pratica erano piccole trappole per topi su ruote: una molla caricava quella linguetta metallica che si vede sul fondo della macchinina. Bastava lanciarla contro il battiscopa e la linguetta scattava, facendola ribaltare e colpendo un perno metallico su cui si infilava una di quelle capsule esplosive per le pistole giocattolo. Quei botti mi facevano tanto divertire quanto incazzare i miei. Ben presto quella trappola mi prese un dito e me lo schiacciò a sangue. Divertimento finito e Autobang prontamente gettata nell'immondizia.

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