Catalogo di giocattoli Standa del 1980 (Speciale Lacrime Napulitante Natale)
È inevitabilmente un Natale triste in casa Manhattan, questo. Il primo, da quando hai memoria, senza un albero o un presepe. Solo che si dice che anche quando poi tutto cambia, il Natale devi festeggiarlo lo stesso per i bambini, e se tua figlia è ancora piccola, è pur vero che tu di bambini a cui pensare non ne hai soltanto una, ma diverse centinaia. Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, ecco allora il consueto appuntamento del 24 con un post sui giocattoli, il tuo regalo alla qui presente community di debosciati. Per un Natale antristico. Un anno fa avevi tirato fuori un catalogo Mattel meraviglioso, quello del 1981, ambitissimo da chi colleziona robe del genere, pagato mezzo rene sulla baia e messo su così, senza watermark, per tutti. Quest'anno, per andare sul sicuro, ne hai presi due e oggi ci guardiamo quello più interessante (l'altro comunque arriva, prima o poi), il catalogo di giocattoli Standa del Natale 1980. Come al solito, per chi c'era è un'infilata di Genuini Momenti Emozione©, per chi ancora non c'era, invece, una carrellata di suggestivi orrori. Oltre alla possibilità di scoprire com'è nato il Grande Mazinga Z. Enjoy [...]
È un catalogo tutto particolare questo della Standa, allegato a un Topolino nel Natale del 1980. Innanzitutto promuove un concorsone per un viaggio negli USA ("a bordo di un jumbo jet che l'Alitalia metterà a disposizione proprio per noi", precisa il testo introduttivo con tono da sborone) a cui poteva partecipare chiunque avesse speso più di 15mila lire. Ai tempi fare un viaggio negli Stati Uniti era una roba rarissima: un tuo compagno di classe delle elementari che aveva trascorso le vacanze estive a New York e dagli zii in Canada era stato accolto al rientro come ras dell'istituto e portato in trionfo per le vie del quartiere. La parte superiore delle pagine del catalogo ospita inoltre una storia a fumetti (Zio Paperone e il castello del commodoro) che scorre due vignette alla volta. Nelle scan hai tolto ovviamente il fumetto per non essere aggiso da un sicario ninja con le orecchie da topo.
E si parte subito alla grande, ché dopo le piccole romantiche, le bambole molto care al Manzoni, e le Bimbambole, arriva la parata di Cicciobello che al politicamente corretto dice no, come Gundam ai nemici. "Bimbo Giallo, Angelo Negro e Cicciobello). Per non farsi mancare nulla, Cicciobello è vestito come un normale infante con l'abitino fatto ai ferri dalla nonna, Bimbo Giallo come lo sgherro di un film di Bruce Lee, Angelo Negro come un fantino del palio di Siena.
Ma andavano fortissimo anche questi bambolotti col parruccone riccio gigante in testa. Carletto beve e fa pipì sul vasino, a nastro continuo, come una cascatella del presepe, per sole novemilaecinquecentolire.
Oppure le bambole tutte vestite come comparse de La casa nella prateria, per una qualche ragione. In basso al centro, "le coppiette": lui ha una salopette verde con la scritta UFO perché è un malvagio alieno killer.
MorBidone, il pupazzo nel bidone (no, sul serio), gli agghiaccianti "clowns saltimbanchi", Serafina la bambola psicopatica e le gigantesche miss. Una tua cugina ne ha avuta una in casa per anni e anni. C'era questa presenza inquietante, della bambola enorme lì in piedi che ti fissava. Non sembrava posseduta dal demonio solo perché pure Satana ne avrebbe avuto paura.
I set di mobili per le case delle bambole, prodotti dalla tedesca Puppenmobel, che non accettava reclami per prodotti difettosi.
La grande tristezza del gioco del supermarket, in basso al centro, con quegli scaffalini in plastica blu di quelli che uno ci teneva poi la cipolla fuori al balcone. Tutta vita.
Questa, invece, ce la mettiamo giusto perché getta un po' di luce sul fenomeno inquietante dei pupazzi di plastica Disney mostruosi dell'epoca, residuato bellico per generazioni negli asili di tutt'Italia. Guardate quel Paperino: non è il solito, sfigatissimo Paolino Paperino, è un papero nervoso dalla pelle giallastra e con le mani ad artigli. Se lo fissi un secondo di troppo, questo Paperino, t'imbruttisce al volo con un Cazzotiguardi?
E le pagine di Barbie e Big Jim? No, niente, non ci sono. C'è solo questa paginetta qui, tutte le ultime novità da 1.500 a 40mila lire, che sono tipo 90 carte di oggi, fischi. A destra, Plastic City, le costruzioni degli scappati di casa. A un Natale o una befana di qualche anno dopo, a te e tuo fratello sono arrivati a tradimento un paio di fustini cilindrici di 'sta roba. Ancora ricordi quel momento di profonda disperazione.
E poi c'erano gli altri robot, quelli scrausi figli di un'altra epoca. Manca quello che avevi te, col petto a televisione e il volto umano.
Parata di auto radiocomandate e prima Lancia Stratos (livrea Alitalia) del catalogo. Lo segnali per il fanclub antristico della Stratos, composto da te e da Totose.
E qui attacco vietcongo di Lacrime Napulitante, ché avevi quel carrarmato filoguidato (sì, c'era ancora la roba con il comando del modellino cablato). Seconda Stratos, nella - malvagia, in quanto gianfransuà, ma dai colori bellissimi - livrea Chardonnet.
Camion da lavoro, mezzi pesanti e modelli F1 di Bburago (la Tyrrell sponsorizzata Candy)
e poi ancora Stratos (livrea Marlboro, quella del Transformer Exhaust). Per quei due poveri poliziotti con la schiena spezzata, invece, non c'è stato purtroppo nulla da fare.
A destra i clown horror, perfetti come tirapiedi del Paperino di prima, a sinistra i pupazzini dell'Uomo-Ragno e di Hulk alle prese con un carrarmato fantascienzo ("Hulk spacca stupido coso grigio pieno di fili!!!") e le auto di Superman e Spider-Man. Oh, meglio questa di quella ridicola dune buggy finita nel fiume.
Un completo da sceriffo pompiere, Fort Alamo e altri soldatini del Far West e una ricca armeria di pistole e fucilini. Era fondamentale che le armi finte avessero parecchio ferro e un calcio bello pesante, per finire i nemici all'arma bianca, qualora fossero finite le munizioni, nelle feroci battaglie nel parco sotto casa. Non è mai successo, che tu ne sappia, ma era meglio esser pronti a tutto.
E parlando di armi, una rarissima immagine chiara (dalle pubblicità non si capiva mai una mazzafionda) della serie TH3 della Edison, che mescolava il maglio di fuoco e altre pistole giocattolo ad action figure fantascienze: qui vediamo due pistole (Super Thur e Super Tharos) il mascherone paura "Space Identity".
La Spider-Car a pedali e una rassegna di bici di allora, capeggiata dalle bici da cross a sella lunga. Il modello 6, in basso a destra, ha anche il cambio sulla canna. Dinosauri con un loro fascino, presto estinti dall'impatto dell'asteroide BMX.
Sì, i pattini non solo non era in linea, ma dovevi assicurarli alle scarpe con una serie di lacci (o, peggio, una struttura di metallo), che se poi cadevi di faccia contro un marciapiede era il meno.
La battaglia navale e la fondamentalmente identica battaglia spaziale Polistil e soprattutto lo storico biliardino Arcofalc, in due modelli. Tu e tuo fratello avevate quello di sotto, regalo di terza mano di un qualche parente molto collaterale. Da segnalare anche il Goleador Derby e il gioco elettronico Dribblingtronic.
I telefoni intercomunicanti rossi, che per quanto possa sembrare incredibile erano ai tempi un gioco in gran voga, probabilmente per il fatto che i presidenti USA e URSS ci giocavano alla Guerra Fredda, il proiettore Super 8 (ci hai litigato per anni per vedere tipo un minuto di un cartone di Wile E. Coyote e Beep-Beep senz'audio) e i movie viewer Mupi Disney e di Mazinga. Si tratta chiaramente anche qui del Grande Mazinga Z. Ma ci sono anche il kit del piccolo falegname, infelice e profetico regalo per chi sarebbe diventato adolescente di lì a poco, il micorscopio, un clone di Pong e altra roba Mupi (Tele Max e Cine Visor) già incontrata più volte nelle Pubblicità Fuorvianti.
Giochi da tavolo, grande momento di ringere. Oltre a classici come Scarabeo, Monopoli (ancora con la I), Paroliamo ("il gioco di Telemontecarlo), ci sono quelli de Il Grande Mazinga (Z), Danguard, Battaglie nella Galassia, L'Impero colpisce ancora, L'Uomo-Ragno e i Fantastici Quattro, Jeeg (con illustrazione meravigliosa sulla scatola). Ma occhio anche al "Gioco delle olimpiadi di Mosca", con l'orso bolscevico in primo piano, e soprattutto, seminascosto al centro delle due pagine, in alto, il celebre gioco "LOTTA DI CLASSE",
con i volti di Marx e Jimmy Carter sulla confezione, come vediamo meglio in questa foto pescata su eBay. Rendiamoci conto.
E poi niente, c'è spazio solo per l'autopromo dei libri Mondadori, con la Storia d'Italia a Fumetti di Biagi e il Manuale del Gran Mogol,
e per la quarta di copertina dedicata ai LEGO. Da "1.400 lire in su", la fantasia e la magia erano gratis. E questo è quanto. E anche nel Natale triste, scrivere queste quattro cavolate ti ha restituito per un po' il sorriso. Riciclando la foto che ci portiamo avanti ormai per il terzo anno consecutivo (anche quello è un po' una tradizione)
auguri perciò a tutti voi portatori sani di deboscia un buon Natale. O, come direbbe il Mago Mirkos nell'aspra lingua dothraki, tant'augù, gente. Di cuore.
È un catalogo tutto particolare questo della Standa, allegato a un Topolino nel Natale del 1980. Innanzitutto promuove un concorsone per un viaggio negli USA ("a bordo di un jumbo jet che l'Alitalia metterà a disposizione proprio per noi", precisa il testo introduttivo con tono da sborone) a cui poteva partecipare chiunque avesse speso più di 15mila lire. Ai tempi fare un viaggio negli Stati Uniti era una roba rarissima: un tuo compagno di classe delle elementari che aveva trascorso le vacanze estive a New York e dagli zii in Canada era stato accolto al rientro come ras dell'istituto e portato in trionfo per le vie del quartiere. La parte superiore delle pagine del catalogo ospita inoltre una storia a fumetti (Zio Paperone e il castello del commodoro) che scorre due vignette alla volta. Nelle scan hai tolto ovviamente il fumetto per non essere aggiso da un sicario ninja con le orecchie da topo.
E si parte subito alla grande, ché dopo le piccole romantiche, le bambole molto care al Manzoni, e le Bimbambole, arriva la parata di Cicciobello che al politicamente corretto dice no, come Gundam ai nemici. "Bimbo Giallo, Angelo Negro e Cicciobello). Per non farsi mancare nulla, Cicciobello è vestito come un normale infante con l'abitino fatto ai ferri dalla nonna, Bimbo Giallo come lo sgherro di un film di Bruce Lee, Angelo Negro come un fantino del palio di Siena.
Ma andavano fortissimo anche questi bambolotti col parruccone riccio gigante in testa. Carletto beve e fa pipì sul vasino, a nastro continuo, come una cascatella del presepe, per sole novemilaecinquecentolire.
Oppure le bambole tutte vestite come comparse de La casa nella prateria, per una qualche ragione. In basso al centro, "le coppiette": lui ha una salopette verde con la scritta UFO perché è un malvagio alieno killer.
MorBidone, il pupazzo nel bidone (no, sul serio), gli agghiaccianti "clowns saltimbanchi", Serafina la bambola psicopatica e le gigantesche miss. Una tua cugina ne ha avuta una in casa per anni e anni. C'era questa presenza inquietante, della bambola enorme lì in piedi che ti fissava. Non sembrava posseduta dal demonio solo perché pure Satana ne avrebbe avuto paura.
I set di mobili per le case delle bambole, prodotti dalla tedesca Puppenmobel, che non accettava reclami per prodotti difettosi.
La grande tristezza del gioco del supermarket, in basso al centro, con quegli scaffalini in plastica blu di quelli che uno ci teneva poi la cipolla fuori al balcone. Tutta vita.
Questa, invece, ce la mettiamo giusto perché getta un po' di luce sul fenomeno inquietante dei pupazzi di plastica Disney mostruosi dell'epoca, residuato bellico per generazioni negli asili di tutt'Italia. Guardate quel Paperino: non è il solito, sfigatissimo Paolino Paperino, è un papero nervoso dalla pelle giallastra e con le mani ad artigli. Se lo fissi un secondo di troppo, questo Paperino, t'imbruttisce al volo con un Cazzotiguardi?
E le pagine di Barbie e Big Jim? No, niente, non ci sono. C'è solo questa paginetta qui, tutte le ultime novità da 1.500 a 40mila lire, che sono tipo 90 carte di oggi, fischi. A destra, Plastic City, le costruzioni degli scappati di casa. A un Natale o una befana di qualche anno dopo, a te e tuo fratello sono arrivati a tradimento un paio di fustini cilindrici di 'sta roba. Ancora ricordi quel momento di profonda disperazione.
Gli ubiqui trenini Lima e una pista Polistil, con la Tyrrell P34 a sei ruote!
L'angolo dei robottoni, con i meravigliosi modelli die-cast e i jumbo dell'epoca. Solo Mazinga Z e "Il grande Mazinga Z" (medley!) hanno diritto al nome, gli altri (Trider G7, Daikengo e Zambot 3) precipitano comprensibilmente nell'anonimato, ché i loro cartoni in Italia ancora non s'erano visti. E poi c'erano gli altri robot, quelli scrausi figli di un'altra epoca. Manca quello che avevi te, col petto a televisione e il volto umano.
Parata di auto radiocomandate e prima Lancia Stratos (livrea Alitalia) del catalogo. Lo segnali per il fanclub antristico della Stratos, composto da te e da Totose.
E qui attacco vietcongo di Lacrime Napulitante, ché avevi quel carrarmato filoguidato (sì, c'era ancora la roba con il comando del modellino cablato). Seconda Stratos, nella - malvagia, in quanto gianfransuà, ma dai colori bellissimi - livrea Chardonnet.
Camion da lavoro, mezzi pesanti e modelli F1 di Bburago (la Tyrrell sponsorizzata Candy)
e poi ancora Stratos (livrea Marlboro, quella del Transformer Exhaust). Per quei due poveri poliziotti con la schiena spezzata, invece, non c'è stato purtroppo nulla da fare.
A destra i clown horror, perfetti come tirapiedi del Paperino di prima, a sinistra i pupazzini dell'Uomo-Ragno e di Hulk alle prese con un carrarmato fantascienzo ("Hulk spacca stupido coso grigio pieno di fili!!!") e le auto di Superman e Spider-Man. Oh, meglio questa di quella ridicola dune buggy finita nel fiume.
Un completo da sceriffo pompiere, Fort Alamo e altri soldatini del Far West e una ricca armeria di pistole e fucilini. Era fondamentale che le armi finte avessero parecchio ferro e un calcio bello pesante, per finire i nemici all'arma bianca, qualora fossero finite le munizioni, nelle feroci battaglie nel parco sotto casa. Non è mai successo, che tu ne sappia, ma era meglio esser pronti a tutto.
E parlando di armi, una rarissima immagine chiara (dalle pubblicità non si capiva mai una mazzafionda) della serie TH3 della Edison, che mescolava il maglio di fuoco e altre pistole giocattolo ad action figure fantascienze: qui vediamo due pistole (Super Thur e Super Tharos) il mascherone paura "Space Identity".
La Spider-Car a pedali e una rassegna di bici di allora, capeggiata dalle bici da cross a sella lunga. Il modello 6, in basso a destra, ha anche il cambio sulla canna. Dinosauri con un loro fascino, presto estinti dall'impatto dell'asteroide BMX.
Sì, i pattini non solo non era in linea, ma dovevi assicurarli alle scarpe con una serie di lacci (o, peggio, una struttura di metallo), che se poi cadevi di faccia contro un marciapiede era il meno.
La battaglia navale e la fondamentalmente identica battaglia spaziale Polistil e soprattutto lo storico biliardino Arcofalc, in due modelli. Tu e tuo fratello avevate quello di sotto, regalo di terza mano di un qualche parente molto collaterale. Da segnalare anche il Goleador Derby e il gioco elettronico Dribblingtronic.
I telefoni intercomunicanti rossi, che per quanto possa sembrare incredibile erano ai tempi un gioco in gran voga, probabilmente per il fatto che i presidenti USA e URSS ci giocavano alla Guerra Fredda, il proiettore Super 8 (ci hai litigato per anni per vedere tipo un minuto di un cartone di Wile E. Coyote e Beep-Beep senz'audio) e i movie viewer Mupi Disney e di Mazinga. Si tratta chiaramente anche qui del Grande Mazinga Z. Ma ci sono anche il kit del piccolo falegname, infelice e profetico regalo per chi sarebbe diventato adolescente di lì a poco, il micorscopio, un clone di Pong e altra roba Mupi (Tele Max e Cine Visor) già incontrata più volte nelle Pubblicità Fuorvianti.
Giochi da tavolo, grande momento di ringere. Oltre a classici come Scarabeo, Monopoli (ancora con la I), Paroliamo ("il gioco di Telemontecarlo), ci sono quelli de Il Grande Mazinga (Z), Danguard, Battaglie nella Galassia, L'Impero colpisce ancora, L'Uomo-Ragno e i Fantastici Quattro, Jeeg (con illustrazione meravigliosa sulla scatola). Ma occhio anche al "Gioco delle olimpiadi di Mosca", con l'orso bolscevico in primo piano, e soprattutto, seminascosto al centro delle due pagine, in alto, il celebre gioco "LOTTA DI CLASSE",
con i volti di Marx e Jimmy Carter sulla confezione, come vediamo meglio in questa foto pescata su eBay. Rendiamoci conto.
E poi niente, c'è spazio solo per l'autopromo dei libri Mondadori, con la Storia d'Italia a Fumetti di Biagi e il Manuale del Gran Mogol,
e per la quarta di copertina dedicata ai LEGO. Da "1.400 lire in su", la fantasia e la magia erano gratis. E questo è quanto. E anche nel Natale triste, scrivere queste quattro cavolate ti ha restituito per un po' il sorriso. Riciclando la foto che ci portiamo avanti ormai per il terzo anno consecutivo (anche quello è un po' una tradizione)
auguri perciò a tutti voi portatori sani di deboscia un buon Natale. O, come direbbe il Mago Mirkos nell'aspra lingua dothraki, tant'augù, gente. Di cuore.
Auguri!!
RispondiEliminaAuguri e grazie di tutti i post durante l'anno!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCerto che è incredibile quanto marketing giocattoloso tirasse su la Stratos...
RispondiEliminaE fa un pò sorridere vedere una delle Lancia più belle e prestigiose nella stessa pagina in cui compare anche una 928, ovvero uno dei modelli che più fece incavolare lo zoccolo duro dei porschisti.
Tant'augù :D
Auguri al Doc e a tutti gli antristi!
RispondiEliminaAuguri Doc, e grazie per tutti i sorrisi che continui a regalarci!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sarei nato solo tre anni dopo, ma mi sono goduto ugualmente questo catalogo.
RispondiEliminaRisente ancora molto dell'influenza anni '70, pure i giocattoli non sono ancora quei marchi ultrapop che sarebbero arrivati.
Interessanti i Lego Space e i giochi di società :)
Buone Feste!
Moz-
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAuguri Doc! Io sono nato un anno dopo ma a vedere trenini Lima (mai avuto uno ma sempre sognato di averlo) e piste Polistil, le lacrime napulitante hanno provocato un allagamento in casa... :D
RispondiEliminaTantissimi Auguri a te, Doc e a tutti gli Antristi. Grazie per esserci sempre, grazie davvero di tutto. Con grande affetto un abbraccio.
RispondiEliminaAuguri Doc un grazie sincero per i sorrisi che ci regali. Un abbraccio
RispondiEliminaAuguri Doc, a te e a tutti gli antristi presenti. Auguri in contumacia soprattutto per gli assenti ;)
RispondiEliminaAuguri Doc!
RispondiEliminaAuguri al dottore e alla sua famiglia!
RispondiEliminawella mi è tornato alla mente il "robot scrauso" che avevo chiesto con gran forza per Natale, ma che al momento di azionarlo sono scappato via perche' avevo paura!! camminava e faceva versi per il "me piccolo" davvero paurosi!! ahah :P
RispondiEliminaI miei più servili auguri per un Distinto Natale e uno Spettabile anno nuovo.
RispondiEliminaLunga vita a Baron Karza.
...gioite tutti, Gesù è nato, e tanti auguri al consigliere delegato.
EliminaPer me non è natale senza una citazione fantozziana sull'Antro :)
Un ciliegio grande e bello... :)
EliminaAugurissimi Doc, grazie per tutti i post e tutto lo sbattimento
RispondiEliminaAuguroni a tutti! Grazie DOC per i tuoi articoli e ti auguro che le cose migliorino presto!
RispondiEliminaAuguri Doc! Grazie per i bellissimi post (e per i consigli regaliferi). Buon Natale!
RispondiEliminaGrazie Doc per tutto quelli che ci regali! :_)
RispondiEliminaPS: aggiungimi pure nel Team Stratos! :-D (indovina qual'è stato il mio primo Transformer?)
Tant'Augù a tutti gli antristi, vicini e lontani, alla Presidentessa (ovunque lei sia, sempre sia lodata) e al Doc, nostro anfitrione, nonché mecenate, nonché Amico :)
RispondiEliminaHo la macchina di Superman. Ripeto. Ho la macchina di Superman.
RispondiEliminaÈ enorme e brucia le batterie in un nano secondo.
Con quel telecomando a filo sfigato.
Ma era bellerrima.
Tanti auguri doc.
Forza e coraggio.
Auguri Doc! Auguri a tutti gli antristi, passate un buon Natale!
RispondiEliminaGran catalogo! Auguri Doc e antristi, buone feste.
RispondiEliminaQuante lacrime, tra il Jumbo Mazinga e il gioco di Mosca '80... Grazie Doc!!!! Buon Natale!!!!!
RispondiEliminaPS: urge reperire maggiori info sui giochi in scatola che hai citato... ;-)
Grazie Doc! Un abbraccio a te e a tutti qua nell'antro. Auguri di Buon Natale a tutto il blog! A presto!
RispondiEliminaMirkossiani auguri di Natale a tutti :)
RispondiEliminaMille auguri, Doc, e grazie di tutto!
RispondiEliminaIo il gioco "lotta di classe" ce l'ho ancora XD
RispondiEliminaNon è neppure tanto brutto come struttura di gioco, però un filino politico, ecco!
Tanti auguroni ad Antro e tutti quanti! :)
Auguri al Doc e a tutti gli antristi, buon Natale!
RispondiEliminaIl post lo leggo dopo con calma,adesso ho un po' da fare,però Doc ti faccio i miei più cari auguri di buon natale,a te e famiglia,Lui sarà lì con voi comunque.
RispondiEliminaAuguri anche a tutti i debosciati!
Tanti auguri DOC, è davvero un bel modo di farci gli auguri :)
RispondiEliminaAuguri di Buone Feste al Doc ed a tutti gli Antristi
RispondiEliminaAuguri DOC!
RispondiElimina"lotta di classe" lo recuperai a pochi euro ad un mercatino delle pulci qualche anno fa..
RispondiEliminamai capito come ci si gioca..
Auguri!
RispondiEliminaIo usavo i telefoni intercomunicanti per parlare con mia zia che abitava al piano sopra il mio, prima che installasse a sua volta la linea telefonica vera.
RispondiEliminaBuon Natale a tutti!
Auguri a Doc, agli antristi tutti e famiglie.
RispondiEliminaFra l'altro, i telefoni giocattolo rossi mi hanno ricordato che mi mancano un po' i riassuntoni del batman vintaggio...
Caro Doc, anche per me sarà un Natale triste, per la recente perdita di mio suocero... ma ci sono bambini/nipoti di età variabile tra i 3 e i 16 anni...e lo show deve continuare... sono lusingato per la citazione nel post e, in attesa della vendetta di Marchionne (che ci condannerà alla guida di una Duna ed una 132 diesel) ricordo con lacrime napulitante tanti di questi giochi che in quegli anni ricevetti per le varie ricorrenze (natale, i "morti" qui a Palermo, la befana della cassa di risparmio)...
RispondiEliminaHo avuto il biliardino "Dribbling" a pulsanti... il fortino in legno vero, la pista Polistil... quei bellissimi camion della Formula 1, completi di coppia di automobiline.... e la Stratos radiocomandata....ma che ve lo dico a fare??
un abbraccio virtuale e tanti auguri a te e a tutti voi!!!!
Qualche giocattolo di quel catalogo lo ereditai più di un decennio dopo da cugini oramai carrozzieri o geometri, menzione speciale al carrarmato filoguidato, chissà se all'epoca funzionava davvero.
RispondiEliminaTant'augù anche a te e famiglia Doc.
Auguri a te Doc e a tutti gli Antristi! @Doc Manhattan: grazie mille per l'ennesimo dolcissimo salto nell'infanzia, questo catalogo è davvero stupendo
RispondiEliminaAuguri Doc, e auguri a tutti gli Antristi
RispondiEliminaTanti auguri a tutta la deboscia. Sopravviveremo alle mangiate anche quest'anno.
RispondiEliminaTanti auguri, ragazzacci!
RispondiEliminaTanti Auguri Doc e a tutti gli atristi!
RispondiEliminaAuguri Doc! E lunga vita all'Antro
RispondiEliminaBuon Natale Doc! A tutta la ManhattanFamily e ovviamente a tutti gli antristi! (^_^)
RispondiEliminaTanti Auguri Doc! E Auguroni a tutti gli antristi/e!
RispondiEliminaUn augurio speciale per te Doc e per tutti quanti gli antristi.
RispondiEliminaHasta la vista...
Ragazzi, auguri a tutti. Un abbraccio a te, Doc. Ma adesso non può essere veramente Natale senza il gioco della lotta di classe...
RispondiEliminaGrazie come sempre Doc! E tanti cari auguri a te e alla tua famiglia!
RispondiEliminaAuguroni anche a tutti gli antristi!
Buon Natale Doc
RispondiEliminaAuguri e… grazie.
RispondiEliminaTanti auguri a te, Doc, e alla tua famiglia. Sappiate che vi si vuole un gran bene.
RispondiEliminaCon questi cataloghi natalizi vintaggi mi riporti indietro, ai natali fantastici dell'infanzia durante gli anni '80... Ti mando un abbraccio e auguro a te e tutti gli antristi un Buon Natale!
RispondiEliminaBuon Natale e lotta di classe a tutti!
RispondiElimina"Barbie e Big Jim sempre tra noi" pare un epitaffio.
RispondiEliminaComunque, Buon Natale!
Auguri al covo di debosciati e al debosciato padrone di casa :D
RispondiEliminaBuon NaSale doc.!
RispondiEliminatanti auguri doc.
RispondiEliminacinque altissimi e grazie di cuore.
Auguri a tutti.
RispondiEliminaOgni volta penso di poter resistere ma niente, spunta sempre un giocattolo da questi cataloghi che riapre giornate intere passate a giocarci e storie parallele ad esso legate.
Ora so che la mia pistola elettronica ha un nome "Tharos" Wow. Ma la mia è azzurra...che sia una copia cinese? Probabile visto che per metà è come quella in foto e dietro completamente diversa...maledetti cinesi...creavano giocattoli come Frenkenstein i mostri!
Buon Natale!!!
RispondiEliminaPS: la figlia di mia cubino gioco con una Winx e Jeeg, spaziale.
Auguri, caro Doc, grazie mille per i tuoi post sempre interessanti e divertenti. Mi ricordavo di questo catalogo ma dei contenuti proprio no. Buone feste a tutti gli antristi.
RispondiEliminaTanti auguri buon Natale
RispondiEliminaBuon Natale, in ritardo ormai, a Doc, alla sua famiglia e a tutti gli Antristi! :)
RispondiEliminaQuesto catalogo mi ha fatto ricordare cose ormai sepolte nella nebbia dei secoli (e altre il cui orrore ci perseguiterà per sempre ^^; ).
Tipo, il terzo passeggino da sinistra nella pagina Grazioli, o uno molto simile... un'epifania subitanea mi svela che sì, ce l'avevo! E ci ho giocato per anni e anni! :-O
E sui tasti della finta cassa del supermercato (sopra il gioco del supermarket che, testimoni amici con figli, va ancora moltissimo nel 2016!) ho pigiato tante volte, perché ce l'aveva mia cugina.
Monumento come caposaldo culturale alla Fattoria Parlante, qui e ora. Lo esigo! XD
E sì, residuati di mattoncini Plastic City ancora oggi saltano fuori anche in casa nostra, quando ravaniamo in soffitta o troviamo sporte di vecchi giocattoli in giro ^^;
Confermo la presenza un po' ovunque, ai tempi, di quei giocattoli in gomma tipo Disney-satanisti XD
Ma NON a casa mia! Ché mia zia lavorava per Rubber Toys, la ditta rivale, e quindi io e cugini siamo sempre stati foraggiati di pupazzi in gomma sonori, ma d'altri soggetti. Ne avevo tantissimi, ai tempi, e adoravo giocarci. Tuttora quando vedo un pupazzo Rubber Toys mi vengono bruschette multiple e lacrime a cascata. Anche perché non so in quale soffitta sia rimasta sepolta la mia collezione dei suddetti *sigh e stra-sigh* ;___; (tranne un papero giallo, che mi servì, più da grande, per un compito a scuola, e poi è rimasto su uno scaffale della libreria, e lì sta ancora :D )
E mi hai fatto ricordare anche del visore per filmini a manovella! Ne avevo uno e tre cartucce, una delle quali era "Elliot il drago invisibile" e poi secondo me c'era proprio una puntata di un anime di robottoni! O_O
Purtroppo un giorno saltò via la lente dal visore, mio padre provò ad aggiustarlo, ma la colla opacizzo la lente stessa e addio filmini. Che tristezza fu, anche quella :-\
E ho pure un forte, fortissimo sospetto, di avere fatto e disfatto il puzzle di Pinocchio e Geppetto che si vede nella pagina dei giochi di società solo quelle centomila e ventordici volte. Mi sa che se ritrovo la mia vecchia collezione di puzzle (ne avevo molti), qualche pezzetto di Pinocchio ci sarà ancora XD
Grazie Doc per questo viaggio nel tempo! E' sempre bello!
Ancora auguri ^__^
Tanti auguri Doc!!! E scusa il ritardo nel farteli, ho letto solo ora il post... Grazie per gli auguri e soprattutto per il divertimento che ci fornisci sempre
RispondiEliminaTanti auguri al Doc, al suo piccolo terremoto e a tutta la sua famiglia e naturalmente auguri a tutti gli antristi.
RispondiEliminaP.S.: Doc, lo sai che ho ancora il Paroliamo?
Me lo regalarono che c'era ancora Amanda Lear a condurlo su Telemontecarlo!
Caro Babbo Natale 2017, voglio le Olimpiadi di Mosca e la Lotta di Classe.Spero tu abbia quattro reni.
RispondiEliminaNon è mai troppo tardi per gli AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI DALLO ZIOOOOONEEE!
RispondiEliminaCiao Doc, spero sia stato, nonostante tutto, un buon Natale. I bambini in questo caso aiutano molto.
RispondiEliminaGME per il Movie viewer di Mazinga (anche ovviamente era uno spezzone senza un finale) e Paroliamo
Doc, se uno vuole approfondire il discorso Lotta di Classe... ce n'è da mettersi mani e alluci nei capelli https://www.youtube.com/watch?v=6knmkF1cFTc
RispondiEliminaQuel Paperino, che ho conosciuto in compagnia del suo collega Pinocchio, proprio all'asilo e di cui ancora ricordo l'odore e... Eh beh, il sapore -_-'
RispondiEliminaQuei telefoni rossi, di cui ho avuto innumerevoli copie da bancarella, che non erano altrettanto fighe, perché non intercomunicanti, ma le adoravo lo stesso e vorrei tanto poter comprare di nuovo, solo per tenerle lì.
Quei giocatoli che spesso arrivavano a me, nata nell'81, dopo essere passati dalle mani di cugini e cugine varie...
Mamma mia, altro che bruscolino nell'occhio *.*
La bici da cross "no-brand" col cambio sul tubo orizzontale del telaio costava 131.000 lirette, in un anno in cui il caffè ne costava 250 e lo stipendio medio di un operaio (da contratto collettivo nazionale) era di 358.000. insomma quella bici, nemmeno di marca, veniva via per la bellezza di almeno 500 euro di oggi!
RispondiElimina