Turbo Kid (2015)
Immaginate un film anni 80 apocrifo come Kung Fury, ma lungo un'ora e mezza. Immaginate una pellicola-omaggio ai film action e di fantascienza dell'epoca, talmente ammiccante da farsi venire un tic, talmente tongue-in-cheek da procurarsi un'afta. Ma, soprattutto, immaginate un mondo postapocalittico in cui i selvaggi post-apocalittici alla Mad Max vanno in giro sul sellino di una BMX. Immaginate tutto questo, e vi sarete fatti una vaga idea di Turbo Kid, co-produzione canado-neozelandese uscita un anno fa e ambientata nel lontano... 1997. Una roba fuori di testa? Oh, questo è solo l'inizio [...]
È talmente tirata l'espressione finto-seria che questo film indossa all'inizio, ci prova così tanto Turbo Kid a non farti ridere davanti a una violenza volutamente esageratissima cosparsa di citazioni anni 80, che impieghi qualche minuto a metter da parte il legittimo sospetto della solita ruffianata senza sostanza. Anche perché, ripeti, l'immaginario fluo anni 80 posticcio inizia a fracassare un attimo i testicoli, soprattutto quando appiccicato qua e là senza senso.
E invece c'è che alla fine ti sei divertito. Turbo Kid è un film che non si prende sul serio neanche per un istante, che anche dopo un momento drammatico o una scena action più violenta di un episodio di Kenshiro, ti piazza là la situazione sdrammatizzante: i personaggi continuano ad esser seri, tu ci ridi sopra. Ci tiene, ci tiene davvero a farti capire in tutti i modi che è tutta una enorme parodia dal tono finto-serione, e se lo assecondi te lo fai amico in un attimo.
Un ragazzo chiamato da tutti semplicemente Kid (Munro Chambers) colleziona ricordi della civiltà, finita in cenere anni prima a causa di un'apocalisse provocata dai robot. Nel "lontano 1997", quindi, tutto ciò che resta del progresso umano, per i sopravvissuti, sono oggetti degli anni 80. Come i fumetti dell'eroe Turbo Rider, di cui il ragazzo è un grande fan, o come le BMX, gli unici mezzi di locomozione impiegati da tutti, perfino dalle bande di tizi usciti direttamente dal mondo di Max Rockatansky detto il Pazzo.
Il ragazzo incontra una tipa, Apple (Laurence Leboeuf), con i capelli rosa come Jem la cantante e concentrato vivente di faccette alla Heather Parisi e gag involontarie. Proprio a causa di e insieme a questa tizia svitata si troverà ad affrontare di nuovo il malvagio Zeus (un Michael Ironside che ormai è uguale a Massimo Boldi), con cui già in passato ha avuto a che fare, e i suoi scagnozzi. Cosa può saltare fuori in uno scenario postapocalittico del genere? Cosa ci avremmo trovato in un qualsiasi clone anni 80 di Mad Max 2, come quelli girati qui in Italia?
Gladiatori del domani? Check. Un cowboy cyborg che si accende la sigaretta quando non dovrebbe e parla solo attraverso una stretta sequenza di f*ck e sonnofabìc? Check. Qualche spunto schifoso alla 2022: i sopravvissuti (Soylent Green)? Check, check, check. Senza contare la corazza da vero Turbo Rider che il ragazzo indossa, con tanto di power glove col raggio laser, per diventare... Turbo Kid.
Regge, un tale collage di stronzate che a raccontarlo sembra una pubblicità della vigorsol più che un film? Sì, incredibilmente sì, regge. Solo devi calarti un attimo nella recita, dicevi poco sopra, e - secondo e ben più importante caveat - non devi essere facilmente impressionabile dal sangue finto, perché qui se ne vedono di ogni. Una violenza grafica a livello Grattachecca e Fichetto, con teste che volano, corpi che esplodono e continue piogge di sangue.
Turbo Kid quello che ha darti e dirti lo chiarisce sin dal poster e il suo scopo, farti sorridere per un'ora e mezza, dando dei cazzoni a questi tizi del Quebec che l'hanno messo in piedi, con te l'ha raggiunto. L'hanno girato con un piatto di lenticchie, ma c'è della genuina bravura artigianale nel non farlo notare troppo. E poi, selvaggi post-apocalittici con le BMX, al ritmo di un soundtrack tutto sintetizzatore: quando ti ricapita? Quindici carte di raggioblù albionico spese bene.
È talmente tirata l'espressione finto-seria che questo film indossa all'inizio, ci prova così tanto Turbo Kid a non farti ridere davanti a una violenza volutamente esageratissima cosparsa di citazioni anni 80, che impieghi qualche minuto a metter da parte il legittimo sospetto della solita ruffianata senza sostanza. Anche perché, ripeti, l'immaginario fluo anni 80 posticcio inizia a fracassare un attimo i testicoli, soprattutto quando appiccicato qua e là senza senso.
E invece c'è che alla fine ti sei divertito. Turbo Kid è un film che non si prende sul serio neanche per un istante, che anche dopo un momento drammatico o una scena action più violenta di un episodio di Kenshiro, ti piazza là la situazione sdrammatizzante: i personaggi continuano ad esser seri, tu ci ridi sopra. Ci tiene, ci tiene davvero a farti capire in tutti i modi che è tutta una enorme parodia dal tono finto-serione, e se lo assecondi te lo fai amico in un attimo.
Un ragazzo chiamato da tutti semplicemente Kid (Munro Chambers) colleziona ricordi della civiltà, finita in cenere anni prima a causa di un'apocalisse provocata dai robot. Nel "lontano 1997", quindi, tutto ciò che resta del progresso umano, per i sopravvissuti, sono oggetti degli anni 80. Come i fumetti dell'eroe Turbo Rider, di cui il ragazzo è un grande fan, o come le BMX, gli unici mezzi di locomozione impiegati da tutti, perfino dalle bande di tizi usciti direttamente dal mondo di Max Rockatansky detto il Pazzo.
Il ragazzo incontra una tipa, Apple (Laurence Leboeuf), con i capelli rosa come Jem la cantante e concentrato vivente di faccette alla Heather Parisi e gag involontarie. Proprio a causa di e insieme a questa tizia svitata si troverà ad affrontare di nuovo il malvagio Zeus (un Michael Ironside che ormai è uguale a Massimo Boldi), con cui già in passato ha avuto a che fare, e i suoi scagnozzi. Cosa può saltare fuori in uno scenario postapocalittico del genere? Cosa ci avremmo trovato in un qualsiasi clone anni 80 di Mad Max 2, come quelli girati qui in Italia?
Gladiatori del domani? Check. Un cowboy cyborg che si accende la sigaretta quando non dovrebbe e parla solo attraverso una stretta sequenza di f*ck e sonnofabìc? Check. Qualche spunto schifoso alla 2022: i sopravvissuti (Soylent Green)? Check, check, check. Senza contare la corazza da vero Turbo Rider che il ragazzo indossa, con tanto di power glove col raggio laser, per diventare... Turbo Kid.
Regge, un tale collage di stronzate che a raccontarlo sembra una pubblicità della vigorsol più che un film? Sì, incredibilmente sì, regge. Solo devi calarti un attimo nella recita, dicevi poco sopra, e - secondo e ben più importante caveat - non devi essere facilmente impressionabile dal sangue finto, perché qui se ne vedono di ogni. Una violenza grafica a livello Grattachecca e Fichetto, con teste che volano, corpi che esplodono e continue piogge di sangue.
Anche letteralmente.
#Addiritturatregiapponesineemezzo? Uno dei motivi per cui metacoso - e gli altri valorosi siti che distruggono la poesia di film e videogiochi riducendo tutto a una media di voti - sono inutili invenzioni del demonio è che ogni film o gioco (o libro o quello che vuoi) fa storia a sé. Puoi paragonare un film di fantascienza dall'animo comico a uno che punta sul drammatico? No. Metterli in fila perché uno ha mezzo punto in più dell'altro è un'idiozia. Questo per dire che devi valutare ogni volta quello che un film cerca di dirti, se gli riesce quello che vuole fare, se sta cercando di prenderti per il naso e magari anche per il culo, o se invece è onesto con te. Turbo Kid quello che ha darti e dirti lo chiarisce sin dal poster e il suo scopo, farti sorridere per un'ora e mezza, dando dei cazzoni a questi tizi del Quebec che l'hanno messo in piedi, con te l'ha raggiunto. L'hanno girato con un piatto di lenticchie, ma c'è della genuina bravura artigianale nel non farlo notare troppo. E poi, selvaggi post-apocalittici con le BMX, al ritmo di un soundtrack tutto sintetizzatore: quando ti ricapita? Quindici carte di raggioblù albionico spese bene.
Lo vidi dopo che ne parlarono i 400 calci, e concordo, non un capolavoro , ma sicuramente un film onesto nelle sue intenzioni
RispondiEliminaQuesto non lo avevo mai sentito, me lo cerco, si trova in italiano?
RispondiEliminaMi accodo, c'é nell'italico idioma?
EliminaSe siete abbonati a Netflix:
Eliminahttps://www.netflix.com/watch/80052497
C'è solo in Inglese sottotitolato però
Mi è venuto in mente Last Action Hero, dove io ero l'unico che rideva, vedevo l'ironia e lo sberleffo dei film action e i miei amici vedevano un film action fatto male.
RispondiEliminaCapace che Turbokid meloguardo (frutto di stagone)
*stagione
Elimina(faccio le battute e sbaglio a scrivere, grrr)
No aspè... qualcuno prendeva sul serio "Last Action Hero"?
EliminaLast "macchine si scontrano ed esplodono anche mentre l'eroe sta guidando per andare a fare la spesa" Action "il cattivo killer indossa un occhio finto con il mirino (o lo smile)" Hero??
L'unico errore di quel film altrimenti bellissimo era, effettivamente, PROVARE a fare l'action serio alla fine. In tutta la pallosissima parte ambientata "nel mondo reale".
:D
Eliminaconcordo sulla parte pallosa, l'avevo rimossa
L'ho sempre visto come un film non del tutto riuscito, ma anche nella parte riguardante il mondo reale non sono mai riuscito ad annoiarmi: la proiezione del nuovo film con Schwarzy vessato dalla moglie, Tom Noonan che incontra il suo Squartatore, la parte dove Tywin Lannister dice "Ho solamente tolto un colpo" e spara a Jack Slater...
EliminaCi sono affezionato, me lo devo rivedere che saranno 10 anni buoni dall'ultima volta XD
L'unico vero difetto è il ritmo trooooooppo lento. Per il resto, concordo: se stai al gioco, ti diverti.
RispondiEliminaFIRMONE! SENZA SE E SENZA MAH!
RispondiEliminaThis is my gnomestick :-)...
(ovviamente mia umilissima opinione, eh...)
Visto e, non ci credevo nemmeno io, mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaScenari così finti da sembrare veri (o così veri da sembrare finti), ammiccamenti a mai finire, gli interpreti danno il meglio (o il peggio) di loro stessi, il tutto condito da una teatralità a dir poco grottesca.
Insomma queste continue antitesi riescono a dare immediatamente l'effetto nonsense parodico e assurdo e una volta accettato, anche inconsciamente, tutto ciò, il film scorre che è un piacere. C'è però un vincolo molto importante: l'aver vissuto gli anni 80. In mancanza di questo vincolo, immagino che la visione del film possa essere parecchio deludente.
Lo vidi in una rassegna di film horror-sci-fi un paio di anni fa. In testa, prima di TurboKid, proiettarono un corto degli stessi autori: Ninja exterminator 4
RispondiEliminaIo ho riso parecchio
https://www.youtube.com/watch?v=mKS7sEvLjJI
Saluti
Cavolo devo reperirlo così finita narcos due mi alleggerisco un po' l'animo...
RispondiEliminaCavolo devo reperirlo così finita narcos due mi alleggerisco un po' l'animo...
RispondiEliminaMa Massimo Boldi, sulla locandina, l'han fatto uguale a Rutger Hauer. Così non vale!
RispondiEliminaOnestamente nella locandina in cima al post mi sembrava tanto John Wayne.
EliminaBel film, l'ho visto l'anno scorso curiosando qua e la', e fa piacene sentirne parlare qui.
RispondiEliminaE' bellissima l'idea di ricondurre tutti gli inseguimenti alle bmx, e mi ricorda una cosa che pensavo da piccolo, cioe' che quelle corazze e corpetti speciali delle bicilette sembravano armature per un qualche combattimento...
Il risultato e' che e' un film in cui tutti pedalano parecchio, anche per far andare il giradischi!
E poi ci sono le espressioni folli di Apple, la lezione di combattimento scorretto, lo scontro finale... e' proprio una chicca.
Sembra decisamente scemo su una scala da scemo a, beh, scemo.
RispondiEliminaAlmeno a giudicare dal poster.
Per caso sta girando su Netflix? Mi pare di averlo intravisto scarrellando da qualche parte, ma non capisco se sul listone della grande N rossa o su Amazon.
Ad ogni modo non credo faccia per me, passo oltre senza rimpianti ^^
C'è su Netflix, ho postato il link un po' più su
EliminaMe pareva infatti =)
EliminaMi sono imbattutto nella locandina mentre spulciavo il menù di Netflix. Onestamente pensavo fosse una cagata per giovini giovini alla Air Bud perché il nome mi ricordava Spy Kids. Adesso ho capito di cosa tratta.
RispondiEliminaChe perle! Ma una minirecensione di kungfury la farai doc? Nel frattempo, se non lo conosci già, ti segnalo dall'Islanda il film di Astropia!
RispondiEliminaMeriterebbe
EliminaLo avevo vistissimo e si è una cagatona da vedere senza aspettarsi visivamente assolutamente nulla, perchè girato davvero con poco più di un tozzo di pane.
RispondiEliminaVisto con questo spirito trashone anche per me è godibile, anche se segnalo una fase centrale un po troppo lenta, diciamo che 1 ora e mezzo è un po troppo.
Ragazzi ma avete visto il trailer di Guardians? Il film di supertizi russo? Il tipo che si trasforma (male) in bestia sembra uscito direttamente da Altered Beast il videogioco.
RispondiEliminaPensavo che lo avevi ripescato nei lontani '80 e invece..
RispondiEliminaDovuto guardare due volte la data di uscita
Questo me lo segno, da vedere per forza :D
RispondiEliminaNon strabordante come Kung Fury, ma una vera, piccola chicca.
RispondiEliminaVisto e apprezzato per le stesse identiche ragioni. Michael Ironside è sempre una garanzia, oh...
RispondiEliminaPersonalmente ho avuto la sensazione che poco prima di girare il finale si fossero accorti di star pranzando con del cibo acquistato vendendo la cassa del fondo cassa, perché purtroppo per alcuni aspetti le ultimissime sequenze sono una poverata sotto l'aspetto visivo, anche se rimane tutto perfettamente in equilibrio per tutte le altre ragioni. Io lo volevo vedere già a inizio anni ma faticavo a reperirlo, invece ad aprile o giù di lì l'hanno messo su Netflix.
Alla fine l'hai visto Doc! Mi ricordo l'anno scorso quando ti mandai il link al trailer... ^_^
RispondiEliminaPiccola perla trash, assolutamente da vedere se appassionati del genere...
E' piaciuto anche alla consorte (che di questo genere di pellicole apprezza solo Kung Fusion)!
Perché mi ricorda (come atmosfera) Far Cry Blood Dragon?
RispondiEliminaLo considero un gioiellino.
RispondiEliminaSono felice che la blogsfera me l'abbia fatto conoscere!
Ahahah!guardato ora..davvero mitico!mi sorprende che non hai citato il tipo che ha rubato il casco al Kurgan!!ahahahgrazie doc,un'altra perla per la mia collezione!!
RispondiEliminaFinalmente visto su Netflix e devo dire : si ride spensierati ed un applauso per essere riusviti a girarlo con l'equivalente del costo della manicure di una mano di Beyounce
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