Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione VI, parte VI): aprile 1985
Da quant'è che non ci impappatiamo una dose di Pubblicità Fuorvianti? Domanda retorica, ti basta buttare un occhio all'archivio per sapere che è dal 22 aprile. Abbastanza, comunque, per un nuovo giro della giostra del ringere. Oggi sfogliamo Topolino 1535 (28 aprile 1985), dove ci aspettano alcuni grandi classici dell'OMG e un paio di sorprese. Tutti into the groove, mi raccomando [...]
E già qui partiamo con i filoni di pane negli occhi. Come fai a spiegare a un rEgazzino di oggi quale dipendenza (per restare in tema col sondaggismo del week-end) dava il succo Billy e quanto figo fosse andarsene in giro con un brik di succo di frutta agganciato alla vita? Eppure la cintura Billy era una roba che volevate tutti, e via di raccolta dei fruttini. "Per le tue avventure": vero, era pratico sgommare in giro in BMX con una scorta di succo di frutta - diventato caldo e quindi mezzo imbevibile - sempre dietro.
Di ben altra caratura, in quanto a figaggine, la mini moto Grizzly Malaguti. A otto anni ti immaginavi fiero possessore di un mostro del genere - venduto in diverse taglie - e pensavi lo si potesse guidare nel traffico, per arrivarci a scuola su una ruota sola, con un'unica penna di quattro chilometri. Roba che ti facevano all'istante ras di tutto l'istituto, e le maestre mute. Ma niente, i tuoi non ti ci facevano andare neanche in bici, epic faillisco.
Erano quelli gli anni dei pre-Transformer, i Trasformer. Gig importava a nastro i Diaclone e altre robe trasformabili Takara e le scagliava nei negozi con tanto di packaging molto simile all'originale nipponico. Qui vediamo una versione rossoblù, in onore del Cosenza Calcio, della bisarca Convoy/Ultra Magnus. Ti ha sempre fatto ridere lo slogan da stadio: I Trasformer siamo noi, ma chi casio siete voi? Forza con quelle sciarpe da roteare sulla testa!
Esercitava un inspiegabile fascino su di te anche il trittico di orologi trasformabili in pistolone laser, macchinina supercarra e boombox. Quel "create dal computer" non voleva dire una mazza, ma oh, per voi giovani selvaggi dell'85, ragazzi di ieri, voi, qualsiasi frase con la parola computer dentro funzionava.
Ecco, consideravi invece una mimmata della mimmeria i Tra(n)sformer di Moccia, i lucchetti di ponte Milvio ante litteram colorati. Prego notare la suggestiva cippa del robotbarzotto.
Ma parlando di cippe Tra(n)sformer, come non citare gli zii di Megatron? Tre pistole che sparavano davvero colpi di gomma, dalla 44 Magnum dell'ispettore Calmati alle P.38 per iscriversi ai terroristi in caso di lavatrice non pagata.
La quarta di copertina del numero è tutta per il vecchio Blaster! Parlavamo giusto qualche giorno fa del Blaster G1, anche se questa versione Takara ha una colorazione diversa. Ha una cassettina non trasformabile, perché sia la radio che la piastra delle cassettine qui funzionavano davvero, come c'è scritto lì al centro in magenta.
E il vecchio Soundwave? Eccolo! Nelle pagine delle marchette della vetrina regali troviamo "Cassette Man" (ma quanto era figo Soundwave già in versione pre-G1/G1?), il gioco Pacifist della Clem Toys, il set dei compassi (ah, quanti eroici incidenti semi-mortali a scuola...), due Game & Watch della serie Vs (la Boxe ce l'hai) e Scianù, la bambola nobile a cui "piace mangiare bene". Se le davi un latte immaginario qualsiasi te lo sputava in faccia e ti diceva con affetto Questo glielo dai a tua madre, pezzente.
Il simpaticissimo (uh, guarda) pupazzo Rockfeller è il testimonial di una di quelle linee dai colori impazziti che tanto andavano tra i bambini dell'epoca e nei corpi di ballo di Heather Parisi. Prendi, Moreno. Ci si vestiva tutti felici da benzinai, andando in giro con questi pigiamoni spacciati per tute. Hai una foto di te in Sila vestito da bambino psicotronico, che al confronto Marty McFly nel suo 2015 c'aveva un look super-minimal stile Muji. Oh Crilù, risciacqua l’aqua asciuga i sogni tuoi. Le canzoni scritte sniffando la colla.
Intanto, ad Eternia, andavano in onda i soliti siparietti alla Totò e Peppino. Buzz-Off, il vespone, cerca di farci la spiata a Skeletor, che si sta trastullando sul tagadà delle giostre. Ma arriva dai calcinculo Tri-Klocchio e ci fa la controspiata con l'occhio severo da anziano bucapalloni. Buzz-Off, sgamato, batte allora in ritirata sulle note dell'immortale brano multidimensionale parappapà parappapà figurimmè.
Incredibile! Eccola! Abbiamo capito che è virtualmente impossibile aprire un Topolino dell'85 senza trovarci una delle più fuorvianti di tutte le pubblicità fuorvianti! La mitica "montala a pelo!" dell'Atala! Abbasso la contraccezione! Oh, ma allora ci sarà mica anche...
C'è!!! Abbasso pure il sesso cabriolet, viva il fai da te! La mitica doppietta Atala!!!!1!
Barbie e il suo Baldacchino, in cui "sogna il suo innamorato". Il numero 3.137, che ovviamente non è Kentozzi. Barbie Baldracchina è ora in vendita dal tuo giocattolaio.
Nella pagina di autopromo per il numero successivo, con in regalo il portaritratti per la festa della mamma (chiribio, quel numero te lo ricordi come se fosse oggitrentunoannifa) c'è una giovane Barbara Bouchet con suo figl... Alessandro Borghese, quello che presenta 345 programmi di cucina diversi! Va che giuvinotto!
E parlando di volti giovini, in questo articolo sul grande Cecchetto (che allora aveva 33 anni, cioè sette in meno di quanti ne hai tu ora), va' Paola Perego, ma anche Brian e Garrison. C'è anche Taffy, la cantante di I Love My Radio, tunz tunz tunz.
La bambola Camilla-Milla (piano con i giochi di parole volgari scontati), che se la prendi per mano recita "Fiori, colori, palloncini, cuccioli, stelle, cuoricini..." e poi uno inizia a vomitare arcobaleni e lo devono portare all'ospedale. Le bambole Camilla erano famose per il passaporto (che credevi fosse una roba dei bambolotti Cabbage Patch Kids), ma qui l'argomento non viene menzionato. Erano passaporti falsi da spie sovietiche.
I Fantanauti, Totila (se ne parlava qui) e quel wiscido di Wiscid.
E parlando di arcobaleni da rimettere, ecco Rainbow Brite Iridella e i suoi amici, tipo gli Orsetti del Cuore antropomorfi, che combattono l'inquinamento e lo smog. A Pechino evidentemente alla banda di Iridella c'hanno dato fuoco.
La grande triFtezza di un bambino che gioca da solo a una pista delle macchinine. Per simulare un sorriso gli hanno dovuto stringere una gamba in una morsa. Trattasi della pista dei Masters, la "Sfida al Serpente", in cui dovevi lanciare la Hot Wheels dentro quella bocca da Muppet della Cittadella del Serpente di Skeletor... niente, la macchinina si spatafasciava con il suo metallo contro qualunque cosa ci fosse dietro, tipo una vetrinetta molto anni 80 e molto fragile. Coppini dietro alla nuca fino alla maturità.
Qui la mitica Mondo aveva ceduto al lato oscuro, realizzando un pallone di Platini. Juventino e gianfransuà, praticamente la sintesi del Male.
Il fido Bartoletti, interrogato al riguardo, riconosceva come unico neo del Michello l'eccessiva sicumera. Trent'anni dopo, il grande campione avrebbe dimostrato al mondo intero come si superano i magheggi di Blatter con un governo del calcio pulito e senza bustaROTFL.
Tutte le altre Pubblicità Fuorvianti di Topolino
E già qui partiamo con i filoni di pane negli occhi. Come fai a spiegare a un rEgazzino di oggi quale dipendenza (per restare in tema col sondaggismo del week-end) dava il succo Billy e quanto figo fosse andarsene in giro con un brik di succo di frutta agganciato alla vita? Eppure la cintura Billy era una roba che volevate tutti, e via di raccolta dei fruttini. "Per le tue avventure": vero, era pratico sgommare in giro in BMX con una scorta di succo di frutta - diventato caldo e quindi mezzo imbevibile - sempre dietro.
Di ben altra caratura, in quanto a figaggine, la mini moto Grizzly Malaguti. A otto anni ti immaginavi fiero possessore di un mostro del genere - venduto in diverse taglie - e pensavi lo si potesse guidare nel traffico, per arrivarci a scuola su una ruota sola, con un'unica penna di quattro chilometri. Roba che ti facevano all'istante ras di tutto l'istituto, e le maestre mute. Ma niente, i tuoi non ti ci facevano andare neanche in bici, epic faillisco.
Erano quelli gli anni dei pre-Transformer, i Trasformer. Gig importava a nastro i Diaclone e altre robe trasformabili Takara e le scagliava nei negozi con tanto di packaging molto simile all'originale nipponico. Qui vediamo una versione rossoblù, in onore del Cosenza Calcio, della bisarca Convoy/Ultra Magnus. Ti ha sempre fatto ridere lo slogan da stadio: I Trasformer siamo noi, ma chi casio siete voi? Forza con quelle sciarpe da roteare sulla testa!
Esercitava un inspiegabile fascino su di te anche il trittico di orologi trasformabili in pistolone laser, macchinina supercarra e boombox. Quel "create dal computer" non voleva dire una mazza, ma oh, per voi giovani selvaggi dell'85, ragazzi di ieri, voi, qualsiasi frase con la parola computer dentro funzionava.
Ecco, consideravi invece una mimmata della mimmeria i Tra(n)sformer di Moccia, i lucchetti di ponte Milvio ante litteram colorati. Prego notare la suggestiva cippa del robotbarzotto.
Ma parlando di cippe Tra(n)sformer, come non citare gli zii di Megatron? Tre pistole che sparavano davvero colpi di gomma, dalla 44 Magnum dell'ispettore Calmati alle P.38 per iscriversi ai terroristi in caso di lavatrice non pagata.
La quarta di copertina del numero è tutta per il vecchio Blaster! Parlavamo giusto qualche giorno fa del Blaster G1, anche se questa versione Takara ha una colorazione diversa. Ha una cassettina non trasformabile, perché sia la radio che la piastra delle cassettine qui funzionavano davvero, come c'è scritto lì al centro in magenta.
Il simpaticissimo (uh, guarda) pupazzo Rockfeller è il testimonial di una di quelle linee dai colori impazziti che tanto andavano tra i bambini dell'epoca e nei corpi di ballo di Heather Parisi. Prendi, Moreno. Ci si vestiva tutti felici da benzinai, andando in giro con questi pigiamoni spacciati per tute. Hai una foto di te in Sila vestito da bambino psicotronico, che al confronto Marty McFly nel suo 2015 c'aveva un look super-minimal stile Muji. Oh Crilù, risciacqua l’aqua asciuga i sogni tuoi. Le canzoni scritte sniffando la colla.
Intanto, ad Eternia, andavano in onda i soliti siparietti alla Totò e Peppino. Buzz-Off, il vespone, cerca di farci la spiata a Skeletor, che si sta trastullando sul tagadà delle giostre. Ma arriva dai calcinculo Tri-Klocchio e ci fa la controspiata con l'occhio severo da anziano bucapalloni. Buzz-Off, sgamato, batte allora in ritirata sulle note dell'immortale brano multidimensionale parappapà parappapà figurimmè.
Incredibile! Eccola! Abbiamo capito che è virtualmente impossibile aprire un Topolino dell'85 senza trovarci una delle più fuorvianti di tutte le pubblicità fuorvianti! La mitica "montala a pelo!" dell'Atala! Abbasso la contraccezione! Oh, ma allora ci sarà mica anche...
C'è!!! Abbasso pure il sesso cabriolet, viva il fai da te! La mitica doppietta Atala!!!!1!
Barbie e il suo Baldacchino, in cui "sogna il suo innamorato". Il numero 3.137, che ovviamente non è Kentozzi. Barbie Baldracchina è ora in vendita dal tuo giocattolaio.
Nella pagina di autopromo per il numero successivo, con in regalo il portaritratti per la festa della mamma (chiribio, quel numero te lo ricordi come se fosse oggitrentunoannifa) c'è una giovane Barbara Bouchet con suo figl... Alessandro Borghese, quello che presenta 345 programmi di cucina diversi! Va che giuvinotto!
E parlando di volti giovini, in questo articolo sul grande Cecchetto (che allora aveva 33 anni, cioè sette in meno di quanti ne hai tu ora), va' Paola Perego, ma anche Brian e Garrison. C'è anche Taffy, la cantante di I Love My Radio, tunz tunz tunz.
La bambola Camilla-Milla (piano con i giochi di parole volgari scontati), che se la prendi per mano recita "Fiori, colori, palloncini, cuccioli, stelle, cuoricini..." e poi uno inizia a vomitare arcobaleni e lo devono portare all'ospedale. Le bambole Camilla erano famose per il passaporto (che credevi fosse una roba dei bambolotti Cabbage Patch Kids), ma qui l'argomento non viene menzionato. Erano passaporti falsi da spie sovietiche.
I Fantanauti, Totila (se ne parlava qui) e quel wiscido di Wiscid.
E parlando di arcobaleni da rimettere, ecco Rainbow Brite Iridella e i suoi amici, tipo gli Orsetti del Cuore antropomorfi, che combattono l'inquinamento e lo smog. A Pechino evidentemente alla banda di Iridella c'hanno dato fuoco.
La grande triFtezza di un bambino che gioca da solo a una pista delle macchinine. Per simulare un sorriso gli hanno dovuto stringere una gamba in una morsa. Trattasi della pista dei Masters, la "Sfida al Serpente", in cui dovevi lanciare la Hot Wheels dentro quella bocca da Muppet della Cittadella del Serpente di Skeletor... niente, la macchinina si spatafasciava con il suo metallo contro qualunque cosa ci fosse dietro, tipo una vetrinetta molto anni 80 e molto fragile. Coppini dietro alla nuca fino alla maturità.
Qui la mitica Mondo aveva ceduto al lato oscuro, realizzando un pallone di Platini. Juventino e gianfransuà, praticamente la sintesi del Male.
Il fido Bartoletti, interrogato al riguardo, riconosceva come unico neo del Michello l'eccessiva sicumera. Trent'anni dopo, il grande campione avrebbe dimostrato al mondo intero come si superano i magheggi di Blatter con un governo del calcio pulito e senza bustaROTFL.
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Doc ... ma qual'è la data corretta? 85 immagino non 94
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBlaster, ce l'ho avuto.. e funzionava. Oddio funzionare era una parola grossa.. purtroppo l'antenna FM credo fosse lunga dai 5 a 7 mm, interna alla cassettina.. in un era in cui la misura minima era antenna modello "frustapopoli".. infatti le reti AM si prendevano da dio.. appunto, radiomaria e la Rai.. Senza contare che per ascoltare era obbligo l'auricolare, le casse nelle gambone poco più che estetiche.. ronzii e gracchi, tutto il campionario completo. E credo fosse costato ai miei una fucilata sui denti, ben consapevole che nella letterina di babbo natale avevi chiesto soundwave (memor) ma non so dai voi ma io dalle mie parti, memor, non l'ho mai visto in nessun negozio.. comincio a credere che fosse prodotto in molise..
RispondiEliminail portafoto in regalo! ancora oggi è su una mensola a casa dei miei con una mia foto da piccolo
RispondiEliminascusate...ho un traliccio nell'occhio...
Doc. Quella della pista della Mattel è proprio la "cittadella del serpente", la base di Skeletor, non la base di Hordak.
RispondiEliminaPotrebbe avere ragione il Doc perché c'è un playset di Hordak proprio con il serpentone verde.
EliminaSi, ma il serpente di Hordak era un "guanto" che usciva da una grotta. Quella è la cittadella del serpente fidati. Il serpente a sinistra era una trappola, quello a destra un microfono a pile. E in mezzo la facciona viola.
EliminaCittadella del serpente:
https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjM9NvZ-_fOAhXEnRoKHc6ZD_sQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.freeforumzone.com%2Fdiscussione.aspx%3Fidd%3D9666603&psig=AFQjCNEPkArNtIsppNwNMXEyI7UiIZajlg&ust=1473155677334054
Trappola dell'orda infernale:
https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiMmZ3s-vfOAhVGvRoKHSBGCi4QjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.gamesvillage.it%2Fforum%2Fshowthread.php%3F16046-He-Man-e-i-Dominatori-dell-Universo-thread-ufficiale-immagini%2Fpage14&psig=AFQjCNGI0uOgW8piAIxUIuGmpijGwZG7aQ&ust=1473155707790060
...e a fare i precisini fino in fondo "quello di destra" non è un serpente ma un lupo grigio
EliminaSì, è la Cittadella, ho corretto.
EliminaIl disco rotante di Skeletor!!! Ce l'aveva mio cugino, era meraviglioso (come tutti i mezzi di Skeletor). I Tra(n)sformers d'annata sono sempre belli da rivedere, che poi ti riempono di lagrime napulitane che manco Merola... Il Convoy Rosso/Blu adesso lo chiamano Delta Magnus
RispondiEliminaQui siamo proprio a livello di un'intera bruschetteria nell'occhio. Erano gli anni e le pubblicità di cui mi ricordo meglio in assoluto, e subivo anch'io il fascino degli "orologini tra(n)sformer"
RispondiEliminaLa doppietta dell'Atala è mitica. Tanta nostalgia per i trasformer preG1/G1, sono bellissimi. Vorrei troppo Blaster in versione MP con tutti gli aiutanti per fare la scenetta con Soundwave.
RispondiEliminaIn merito Rockfeller mia moglie mi racconta sempre che un "mandrogno" della sua zona comprò un tir di pupazzi di Rockfeller che poi non riusci mai a vendere perché il pupazzo e Moreno non se li filava più nessuno.
PS: mandrogno è il termine per definire un certo tipo di proprietario di cascina nella zona dell'alessandrino.
MMM odore di giocattoli fantastici....sapore di ringere....colore di primi schermi tv a colori....ahhh si,85...una delle migliori annate.
RispondiEliminaSPETTACOLO puro!
RispondiEliminaMeravigliose pubblicità che a rivederle oggi rievocano gli anni gloriosi del: SCUOLA-MERENDA-GIOCO FINO A SERA-CENA.
Senza altre preoccupazioni se non quelle di scoprire quali altri "Trasformer" usciranno o se i nuovi masters fossero più o meno fighi dei precedenti (ahimè no!).
Menzione d'onore per la cornicetta di Topolino, che ancora conservo a casa. Di colore giallo, per anni è stata nella vetrina della cucina di mia nonna. Nella foto io e mio cugino al mare vestiti come 2 del corpo di ballo della già menzionata Heather Parisi.
Che anni, che tempi. E quanta acqua è passata sotto i ponti.
riguardo ai "PISTOLONI" robot tra(N)sformers noto con piacere che la P38 verisone agente è priva del bollino rosso, obbligatorio per legge, atto a identificarne la natura di pistola giocattolo...immagino che qualche delinquente la possa aver utilizzata per rapine o altro
RispondiEliminaPiù che fuorvianti, inutili e brutte :D
RispondiEliminaQuesta rubrica mi mancava da troppo!
RispondiEliminaI tra(n)sformers!
RispondiEliminaGiurin giuretto, mai lo notai da bimbetto!
Quello fatto di pistole non l'avevo mai visto, per fortuna.
Montala a pelo! Peccato, ero bimbo ingenuo, non la capii, me tapino...
Il colore giusto di Convoy, non quel rosso/bianco/blu da tarocco cinese di Ultra Magnus.
RispondiEliminaBlaster/Radiorobot, quando il robot era grosso perchè aveva dentro dell'elettronica funzionante, non perchè era una mimmata di ornitorinco. Ed a proposito di Blaster, io avevo (ho ancora) il lucchetto rosso che (oltre ad essere più figo in robot del blu) in virtù del suo design a maniglione, da bambino facevo finta che fosse proprio Blaster :P
Il polso caldo (ma diciamo pure rovente) mi ha ucciso :D
a me invece ha rovinato la vista ;)
Elimina@Riccardo
EliminaApplausi XD
BaBBa Bia, Doc! Sono passati 31 anni e io scopro solo adesso che Alessandro Borghese è figlio della Barbara Bouchet! Ma che, daVero?! O__O
RispondiEliminaSon rimasta scioccata, giuro! (E scioccata il doppio nel vedere com'era da bambino. Sorbole! °_°)
Il Billy era buonissimo, e quella cintura resta un sogno proibito. Come il Billy, del resto, che a casa mia arrivava pochissimo: i miei erano convinti (a ragione, probabilmente) che non fosse una roba particolarmente sana. Mi compravano i succhini in brick solo in occasione di gite o pranzi al sacco con la scuola, e cercavano sempre quelli con le percentuali più alte di frutta. Così che io passavo i suddetti pranzi a fissare invidiosa il Billy dei miei compagni, rimpiangendo il mio succo di pesca o albicocca di marca anonima. So' traumi infantili, sì é__è
Camilla-milla, celo! Regalo di una zia (anzi, ai tempi ancora solo wannabe-zia), che tuttora resta forse il suo dono più gradito. Ho amato quella bambola dal primo momento, ci ho giocato un sacco e tuttora mi guarda da uno scaffale della camera. La combo capelli in lana - viso bonario e pacioccoso - corpo morbido imbottito, con me ha sempre vinto. Imho era la bambola definitiva!
Lei e un'altra bambola (questa di pezza) della mia infanzia hanno fatto sì che io sviluppassi una certa dipendenza dalle pupazze coi capelli di lana (tipo My Doll e simili), che ancora colleziono ^^;
Marino Bartoletti mi fa impressione! XD Non solo è mio concittadino, ma è pure il sosia di mio padre. Quando si candidò sindaco, qua (sì, è successo), la gente fermava mio babbo per strada per complimentarsi, confondendoli. A suo modo, imbarazzante ^^;
" per iscriversi ai terroristi in caso di lavatrice non pagata. " Chi sa, sa...
RispondiEliminaIl pallone Mondo di Platini lo ricordo!
RispondiEliminaTutti i giovini juventini lo aveva :D
Grande Taffy!
RispondiEliminaMa se non conoscevi Sandy Marton con i baffi non eri un cacchio di nessuno...
negoziante che hai fatto parte dei Via Verdi...
EliminaCerto che pure lui, presentarsi il 24 sera a 19:29, fossi stato io il negoziante...
EliminaQuesta rubrica non ha eguali nell'internet! Stavolta il salto te l'hanno fatto fare i crono trasformer, non gli hai mai posseduti, ma quanto ci sbavavi! ..e poi iridella ti ha ricordato che su un numero del topo una volta avevano allegato una cassettina con da un lato una audiostoria di big jim e dall'altro iridella. Ringiamo di brutto!
RispondiEliminaSempre belle davvero,ricordo che il Convoy lo avevo e ci giocavo alla grande,avevo anche un robot a radiolona molto simile a quelli pubblicizzati,che nei tempi
RispondiEliminaBilly, caro amico di tante avventure e gite.
RispondiEliminaPerché te ne sei andato, Billy, perché?
porca paletta che lacrimoni ... mi ricordo in particolare il robottino lucchetto rosso, era il lucchetto della mia bici TCX ( clone cinese BMX, un macigno di ghisa rossa con quattro imbottiture gialle) , lo preferivo alla combinazione perchè ero certo che non avrei mai dimenticato la chiave, ovvero la pistola microscopica del tizio con un magnete in cima. Tempo pochi giorni chiaramente era già ora di cercare un magnete sostitutivo!
RispondiEliminaTutti gli altri giochi li ricordo benissimo, erano quelli della prima elementare, e qui ragazzi mi parte il piangimento, ma doc che figure ci fai facere in uffizio.
Il succo di frutta Billy lo bevvi sempre pochissimo, noi al supermercato avevamo solo Zuegg, ma il cinturone con la bevanda al fianco fu sempre uno dei miei sogni proibiti.
Probabilmente se vinco la lotteria e quindi le mie idiozie finiscono per essere stravaganze e non stupidate , mi incinturo il succo il giorno stesso , anche domani mattina.
Commenti sparsi:
RispondiElimina- il passaporto di Camilla-milla non è menzionato perché... non c'è! Solo la Camilla grande ha il passaporto, legato alla campagna pubblicitaria "una bambola _italiana_ per i bambini del mondo". Lo so perché quando mi regalarono una Camilla-milla (che non era neanche quella del colore che desideravo, ma protestare sarebbe stato poco carino), forse proprio in quell'anno, rimasi un po' delusa. Una Camilla grande, invece, staziona da anni sul letto di una zia. A quel tempo pensavo che l'evidente somiglianza tra i Cabbage Patch Kids e Camilla fosse frutto di una parentela: mah, saranno cugini. Ora ritengo piuttosto che i designer Sebino avessero copiato alla grandeXavier Roberts, ma "all'italiana", eh.
- Buzz-off: l'ho desiderato per anni. Mai trovato un negozio in cui ci fosse.
- Il Billy invece era un sogno proibito: mia madre mi vietò di berlo dopo aver letto la lista degli ingredienti. "Meglio una sana spremuta fatta in casa": ma anche no.
- Non ero un'appassionata dei Transformers, ma la versione "crono" mi affascinava.
- Quanto al Grizzly, pensavo anch'io che si trattasse di un vero motorino da strada. I miei genitori cancellarono senza pietà l'illusione quando chiesi loro se avessero fatto delle leggi apposite per far guidare le moto ai bambini.
- il portafoto si ruppe subito. Strano, perché di solito i gadget di Topolino erano resistenti: magari non funzionavano (vedi gli orologi e gli altri ammennicoli in plastica di mais), ma la solidità c'era.
Okkribbio! Ho realizzato ora che il vespone sfigato dei Masters si chiamava "Buzz-off".
RispondiEliminaBuzz-off, slang americano per "Sciacquati dal ca...". Un nome, un destino, una raffinatezza.
Penso di essermi limitato a bere una quantità ragionevole di Billy, giocare con quei Masters (forse non Buzz-off)... Nonostante il tifo bianconero, ho avuto il pallone di Zico, forse quello di Maradona, non quello di Platini. C'est la vie :-)
RispondiEliminama il porta Billy non attirava coppini?
In compenso pochissimi anni dopo divenni molto interessato alla mamma di Alessandro Borghese (mai saputo...). Una cosa in comune con Tarantino :-)
RispondiEliminaGrande inizio di settimana!
RispondiEliminaLa seconda meta' degli anni 80 erano gli anni in cui cominciai a leggere Topolino ed i Trasformers me li ricordo, eccome. /bruschetta
I feroci doppi sensi dell'Atala no, invece. :D
Doc, hai imparato la parola "sicumera" proprio leggendo il Topo? Infatti ricordo che la si leggeva nella prima avventura di Paperinik e scoprii così che era un sinonimo di arroganza (e sempre sul Topo scoprii un altro sinonimo di arroganza che era "tracotanza").
RispondiEliminaTopolino ha sempre insegnato un sacco di parole difficili. Tra l'altro, vi scoprii anche l'usucapione (tirato per i capelli: Paperone acquisì un terreno che gli interessava, per il fatto di aver lasciato lì per 20 anni una pallina da golf).
Eliminaah ma qui le bruschette fioccano; mi ricordo in particolare una storia che si apriva con uno dei tre paperottoli diceva altri due: "andiamo a giocare nel terreno prospiciente il deposito di zio Paperone"!!
EliminaAllora: i lucchetti tra(n)sformers ce li avevo, ed erano effettiviamente una c@gata assurda... però in quegli anni costringevo i miei a comprarmi qualsiasi cosa fosse tra(n)sformabile, quindi... Avevo anche i Masters qui pubblicizzati, con tanto di veicolo roteante improbabile di Skeletor, e, mi pare, il tizio in verde dei Fantanauti. Non so cosa darei per sapere dove cavolo hanno messo tutto questo bendiddio i miei (immagino nella spazzatura eoni fa...). Comunque effetto bruschetta assicurato anche stavolta...
RispondiEliminaLa battuta sul Nintendo - s'intende era da denuncia già ai tempi
RispondiEliminaChe nostalgia, è appena uscito il convoy MP colorato diaclone!
RispondiEliminaTanto che siamo in argomento dopo il felino di dubbio gusto c'è qualcosa di altro che bolle in pentola nella linea MP oltre ai recolor.
EliminaPS: Convoy MP colorato diaclone bellissimo.
Lucchetto a combinazione con la supercippa..celo! (O almeno ce l'avevo) idem la 44 trasformer,bella da vedere quanto ciofeca in versione robot; il Convoy,superfighissimo,ce l'aveva ovviamente "mio cuggino" e c'ho sbavato dietro per anni,sperando che me lo regalasse una volta stufo (ha 3 anni più di me)...ovviamente speranza vana..vado a piangere ancora un po' in bagno..
RispondiEliminaCerto che a ripensare ai tempi di quando Megatron poteva essere tranquillamente una pistola, senza che nessuno rompesse l'anima, mi viene da piangere. Americani idioti...
RispondiEliminaho un vago ricordo di avercelo avuto questo numero del topo (all'epoca ero abbonato) e anche quel porta ritratti... lacrime napulitane a fiotti!
RispondiEliminaAbi qualcosa... Abitùte.
RispondiEliminaEh?
Il portaritratti del Topo! E' ancora a casa dei miei, sullo scaffale della collezione di Topolini.
RispondiEliminaAnzi, se rifai un Collezionantro te la spedisco :)
Quel portafoto per la festa della mamma sta ancora a casa di Madre su uno scaffale con dentro foto di Madre nel 1984. A Madre piace ricordare che gli amichetti che mi venivano a trovare dicevano ma chi è quel gran pezzo di pheega. Madre è sempre stata un po' vanitosa.
RispondiEliminaMa questo merita un post su casa izzo! :-)
EliminaLa Perego vince tutto!!!1!!1undici!
RispondiEliminaConcordo, se riuscissimo anche a trovare dov'è finito il suo cervello sarebbe la donna perfetta.
EliminaLa Peg - e il suo cervello - mi sa che a quest'ora è a brindare con la Brigliadori. Gran Réserve Pisse.
EliminaNostalgia totale....
RispondiEliminaAnche per Zodiaco e la sua sigla "Fever", brano italodance cantato dai fantomatici Tipinifini!!!
solo oggi scopro che il logo sul serbatoio del Grizzly è una pedestre imitazione dell'Ala d'oro delle Honda da cross... potevo desiderarlo quanto volevo, non me l'avrebbero preso mai, nemmeno in sogno...
"Fiori, colori, palloncini..." ...c'era un gruppo di undicenni di prima media che si dilettava a cantar questa canzoncina al compagno di classe che di cognome faceva "Camillo"...
Ricordo diverse di queste pubblicità, prevedo struggimento e amarcord (l'amaro dell'alpinista) fino all'ora di pranzo.
RispondiEliminaE ti pare? Una volta che salto un post Topolino fuorviante, mi ritrovo l'intera infanzia (o buonaparte). Via!
RispondiEliminaRicordo nel quartiere c'era un ragazzino (ma -ino -ino eh) che girava in minimoto da cross, e tutti a leccargli il deretano per un giro aggratise. Me compreso. Shame on me. Ma, oh, che dovevi fa', quando al massimo noi si aspirava ad affrontare la strada sterrata di casa (e con crateri simil post bombardamento) con una BMX?
La cosa del Convoy Trasformer rosso blu l'ho tirata fuori in talmente tanti post (con tanto di foto fb) che anche basta. Ma ancora ogni tanto lo tiro fuori e ci gioc controllo che sia tutto in ordine.
Lui e un orologetto Trasformer (che però non vedo tra quelli in foto e che papà mi prese in Svizzera durante una trasferta di lavoro) sono riuscito a trascinarmeli fino in Brasile nel mio primo volo transoceanico in visita dai parenti.
E si che l'altra volta quando parlavamo di Audiobot e Memor ce l'avevo un vago ricordo che ce ne fosse uno che riproduceva davvero le cassette, ma non volevo dire castronerie.
Pacifist ancora ce l'ho, ma è rimasto inutilizzato in armadio per n-mila anni, dopo pochi rari tentativi altrettanto poco convinti di sdoganarlo tra gli amici con partite poco convinte pure loro. Ma contro Risiko, ma che pretendi? La guerra vince sempre.
I creativi dell'Atala vincono ogni volta pure loro, e Barbara Bouchet pure.
Fiori, colori, palloncini, Camilla Milla, l'amica dei bambini maledetta lei e io per aver avuto una sorella durante l'infanzia. Che certe cose (e certi motivetti) non le rimuovi dal cervello neanche con la lobotomia.
Il bimbo delle HotWheels in realtà sta sperimentando le gioie di un ictus.
E basta così che tanto sto commento non se lo cacherà nessuno essendo a) un papiro, b) fuori tempo massimo e c) cacchi miei di cui non frega una cippa a nessuno :)
Ma va, mi hai fatto ricordare che avevo un orologio tra(n)sformer (tarocco? Boh), nero...
EliminaNero pure il mio. Digitale e plasticoso.
EliminaUna cosa così:
- orologio
- robot
Sembra proprio lui!
EliminaNostalgia canalis per l'era dei Trasformers senza "n"! Ricordo che Convoy è stato uno dei primissimi che i miei mi comprarono, per la non modica cifra - nemmeno all'epoca - di L. 40.000. La particolarità è che la motrice del mio era rossa, anziché blu come in questa pubblicità, cosa di cui ero comunque felicissimo perché, in questo modo, raffigurava Commander a tutti gli effetti (anche se poi, un paio d'anni dopo, guardavo con un pizzico d'invidia i miei amichetti che avevano, invece, quello "ufficiale" vero e proprio, con tanto di classico rimorchio apribile che diventava base). Megatron, invece, in tutte le sue varie "edizioni" è sempre stato un miraggio da queste parti e, tolte un paio di fugaci occasioni, in cui non ebbi la possibilità di acquistarlo al volo, non l'ho più trovato nei negozi, né ricordo nessun mio conoscente all'epoca esibirlo tra i suoi giocattoli.
RispondiEliminaI baffi di Bartoletti esistevano ancor prima di Bartoletti!
RispondiEliminaRicordo la cornicetta! Ricordo il gesto di metterla sulla base e di come si sfilava anche torcendola. era rossa però...potrei sbagliare...
Con la cornice mi si è riaperto un mondo... :'-)
RispondiEliminaPer questo numero eri in formissima!
RispondiEliminaAl siparietto dei Masters avevo le lacrime agli occhi dal ridere a alla doppietta sessuale Atala ho sputato la colazione! :D