Alla ricerca di Dory, la recensione senza spoiler
Arriva portato dalla risacca, tredici anni dopo, Alla ricerca di Dory, il seguito di Alla ricerca di Nemo che nessuno aveva chiesto, tranne ovviamente l'ufficio marketing Disney. Dory, l'amica di Nemo, ricorda improvvisamente i suoi genitori e parte alla ricerca del suo ricongiungimento familiare. Originalità poca, secondo livello di lettura thought-provoking scarsino, ma si è cercato di compensare con la simpatia, un ritmo discreto e... Licia Colò [...]
No, Alla ricerca di Dory non ti ha fatto minimamente lo stesso effetto degli ultimi due film Disney visti. Non ti ha fatto pensare come Zootropolis, non ti ha stretto il cuore in una morsa, cosa riuscita invece - pure se in condizioni particolari, ricorderete - a Il viaggio di Arlo. Ci prova, c'è il classico momento Bing-Bong®, ma non ti ha tirato sotto. È un bel momento, però, e pur non riuscendo il film a tuo giudizio a far leva sul concetto di famiglia come Arlo, pur giocando in un campo già calcato due lustri e quasi mezzo fa dal suo precedessore - non a caso Dory ripete continuamente a Marlin, il padre di Nemo, che lui sa cosa si prova a smarrire un pezzo di famiglia - rende il film più carino.
Ecco, dovessi riassumere tutto questo fiume di parole privo di briglie che stai riversando sul film appena tornato da una visione del sabato pomeriggio che al cinematografò c'eravate solo tu, claudiobagliò e duecento bambini posseduti dal demonio, useresti carino. È divertente, ci sono un paio di personaggi riusciti - i leoni marini, specie quello con lo sguardo da pazzo, e soprattutto il polpo ninja Hank - e scorre bene, ma ti aspetti ormai anche dell'altro, probabilmente a torto, avendo una trentina abbondante di anni più del target, dai film Pixar/Disney. Ma quell'altro qui non c'è. Si sorride nelle sequenze d'azione impossibili, ma c'è poco su cui riflettere.
Sì, Dory è un'anima in pena svantaggiata, per questo suo problema della memoria a breve termine di un pesce rosso (cioè di suo cugino). E sì, i momenti in cui si ferma un attimo il trenino delle gag dimenticarelle e si puntano i riflettori sul suo handicap e sulle ansie con cui veniva percepito dai suoi genitori, Dory fa tenerezza. Chi ha un figlio con un problema qualsiasi di entità superiore al viso sporco di Nutella, lì va vicino facile al lacrimone. Ma Dory è un personaggio per cui non puoi commuoverti, perché... beh, è Dory. Dory fa parte dell'iperuranio dei Pippo e dei Paperoga, animali antropomorfi che vivono in un mondo tutto loro, probabilmente migliore del nostro, in cui niente può scalfirne il buonumore. “Cos’hanno di bello i programmi? Io non ne ho mai fatti”, dice Dory nel film. Come fai a non volerle bene, a una Paperoga blu con la vocetta squillante così?
E poi c'è Licia Colò. Nel senso che nell'originale c'è Sigourney Weaver, nei panni di Sigourney Weaver, come voce dell'istituto oceanografico dove si svolge quasi tutto il film. Qui da noi - effetto agendina di Capitan America - c'hanno messo Licia Colò, e fa molto strano sentire un sacco di volte "Ciao, sono Licia Colò" in un film Pixar, ma vabbè. Dettagli. Cattivi? Colpi gobbi? Nada come la cantante. Qui son tutti buoni e amicici, pure i predatori, in un grande volemose bene ittico. We are the world, we are the triglie, tra cori di applausi dei piccoli cacaminchia, da proiezione all'orario più sbagliato per chiunque fosse sopra il metro.
Non hai molto altro da aggiungere, perché, beh, non c'è molto altro da aggiungere. Visivamente spettacolare il giro in questo acquarione virtuale di un'ora e mezza (#buongiorno, amico mio Ciccio!), simpatico il giusto, ma senza alcun guizzo. Il che è buffo, visto che si parla di pesci, no?
No, Alla ricerca di Dory non ti ha fatto minimamente lo stesso effetto degli ultimi due film Disney visti. Non ti ha fatto pensare come Zootropolis, non ti ha stretto il cuore in una morsa, cosa riuscita invece - pure se in condizioni particolari, ricorderete - a Il viaggio di Arlo. Ci prova, c'è il classico momento Bing-Bong®, ma non ti ha tirato sotto. È un bel momento, però, e pur non riuscendo il film a tuo giudizio a far leva sul concetto di famiglia come Arlo, pur giocando in un campo già calcato due lustri e quasi mezzo fa dal suo precedessore - non a caso Dory ripete continuamente a Marlin, il padre di Nemo, che lui sa cosa si prova a smarrire un pezzo di famiglia - rende il film più carino.
Ecco, dovessi riassumere tutto questo fiume di parole privo di briglie che stai riversando sul film appena tornato da una visione del sabato pomeriggio che al cinematografò c'eravate solo tu, claudiobagliò e duecento bambini posseduti dal demonio, useresti carino. È divertente, ci sono un paio di personaggi riusciti - i leoni marini, specie quello con lo sguardo da pazzo, e soprattutto il polpo ninja Hank - e scorre bene, ma ti aspetti ormai anche dell'altro, probabilmente a torto, avendo una trentina abbondante di anni più del target, dai film Pixar/Disney. Ma quell'altro qui non c'è. Si sorride nelle sequenze d'azione impossibili, ma c'è poco su cui riflettere.
Sì, Dory è un'anima in pena svantaggiata, per questo suo problema della memoria a breve termine di un pesce rosso (cioè di suo cugino). E sì, i momenti in cui si ferma un attimo il trenino delle gag dimenticarelle e si puntano i riflettori sul suo handicap e sulle ansie con cui veniva percepito dai suoi genitori, Dory fa tenerezza. Chi ha un figlio con un problema qualsiasi di entità superiore al viso sporco di Nutella, lì va vicino facile al lacrimone. Ma Dory è un personaggio per cui non puoi commuoverti, perché... beh, è Dory. Dory fa parte dell'iperuranio dei Pippo e dei Paperoga, animali antropomorfi che vivono in un mondo tutto loro, probabilmente migliore del nostro, in cui niente può scalfirne il buonumore. “Cos’hanno di bello i programmi? Io non ne ho mai fatti”, dice Dory nel film. Come fai a non volerle bene, a una Paperoga blu con la vocetta squillante così?
“Per uno che ha tre cuori, non sei molto carino” |
Non hai molto altro da aggiungere, perché, beh, non c'è molto altro da aggiungere. Visivamente spettacolare il giro in questo acquarione virtuale di un'ora e mezza (#buongiorno, amico mio Ciccio!), simpatico il giusto, ma senza alcun guizzo. Il che è buffo, visto che si parla di pesci, no?
Alla ricerca di Dory
Recensito da: DocManhattan Data: September 19 2016
Voto:
Recensito da: DocManhattan Data: September 19 2016
Voto:
La parte migliore del film?
RispondiEliminaLa scena post-credit.
(MOMENTO LACRIMUCCIA ON) beh... visto che era la prima volta che portavo mio figlio al cinema per me sarà comunque un film indimenticabile (MOMENTO LACRIMUCCIA OFF)
RispondiEliminadetto questo, si sono perfettamente d'accordo, è prettamente per minori di 7/8 anni e non andrei oltre... certo però al momento passeggino la risata degli adulti al cinema è stata molto giù forte di quella dei bimbi presenti... ERGO se siete adulti senza pupi da portare direi che va benissimo per un mercoledì scontato senza coppe
we are the triglie... questa me la scrivo sulla fiancata dell' auto con le chiavi
RispondiEliminavediamo se il dittatore tappo di casa ( no, non Silvio, anche se sono nati lo stesso giorno in realtà , mannaggia ) mi impone la visione . Comuqnue di gente totalmente rimba chhe non sai neppure come faccia a trovare le scarpe per fare il paio alla mattina ne conosco, alcuni di loro sono diventati pure ingegneri, a mio avviso sono benedetti da qualche divinità perchè se provassi io a fare quel che fanno loro sarei già marmellata, altro che riderci sopra ( tipo un bel viadotto al contrario preso dal mio amico Pdp)
Il film lo vedrò prima o poi, ma non mi attira al cinema per adesso... Comunque il fatto che un film Disney/Pixar sia solo "carino" non è una buona cosa, specie perché entrambe ci hanno abituati a standard abbastanza elevati con alcuni degli ultimi film... Però la Pixar in particolare sta attraversando un periodo di crisi la cui unica mosca bianca è stata Inside Out (anche Arlo è molto bello, ma non è assolutamente arrivato al pubblico come meritava...
RispondiEliminaNon ho neanche visto Nemo, giuro, manco in tivvù!
RispondiEliminaSarà che ai tempi del mulo tentai di tirare giù "Alla ricerca di Nemo" per una nipote acquisita e finito l'excursus del file nel filmato si vedevano ben altri pesciolini!!!
Aneddoti apparte, attenderò il film sulle salsiccie, magari è sgarbato come piace a me!!
mi sa che per il film della grigliata si vedranno in effetti non pochi qui pro quo sul mulo !!! LOLZ
Eliminami sa che c'hai ragione, se poi diventa famoso sarà necessario acquistare l'originale per non incorrere in errori ^_^
EliminaNon mi aveva fatto impazzire già il primo.
RispondiEliminaOT
Ho fatto vedere a mia figlia il film dei Peanuts e si è sganciata dalle risate per 3/4 di film. Non l'ho mai sentita ridere così tanto.
Il personaggio di Dory mi ha creato problemi anche nel primo film. Per questo non vedrò il secondo in cui è addirittura protagonista. Ho capito cosa dice il Doc. Si ride di un problema mentale di un personaggio ma è un personaggio così comico che non ci si sente in colpa. Come per Paperoga, Pippo e gli altri "scemotti simpatici". Ma è vero anche che Dory non è scemotta. Viene detto chiaramente che problema mentale ha! E questo problema mentale è ciò che scatena le battute comiche! Di fatto si ride di un handicapp. Non mi piace. Nero aveva la pinna non sviluppata (l'handicapp è il tema base di questi due film) ma nonostante questo supera le sue difficoltà e ne esce vincitore. il messaggio è positivo. Per Dory non c'è cura e si ride del suo handicapp. Beh...io non ci riesco a riderne.
RispondiEliminaAnche Dory supera le sue difficoltà, sia nel primo che nel secondo film. Così giusto per puntualizzare. Difficilmente in un film Pixar si ride "a casaccio" dei problemi di un personaggio, non è Shrek :P (che poi magari il pubblico rida in punti in cui non c'è da ridere, questo è un altro discorso)
EliminaSempre per buttare lì due riflessioni a caso (non so se vado troppo OT, ma confido che il Doc interverrà a cazziarmi nel caso), non ho mai pensato a Nemo come a un film in cui Nemo supera l'handicap della sua pinna, a dire il vero in tutto il film Nemo non si fa mai il problema di avere una pinna atrofica (anche nell'aquario non si tira indietro nell'affrontare la parte più pericolosa).
EliminaPenso invece che il vero "handicap da superare" nel film fosse l'eccessiva protettività del padre, è lui che compie l'evoluzione più grande: da padre iper-apprensivo e iper-protettivo deve arrivare a fidarsi di altri (apparenti nemici, pesci smemorati ecc) e infine a fidarsi del figlio nonostante la preoccupazione per quella famosa pinna e la paura di perderlo.
Concordo appieno, e secondo me la pinna di Nemo è proprio inutile per la storia. Il tema è che , persi figli e moglie, il padre iperprotettivo non lascia al figlio la libertà necessaria per crescere. più che abbastanza per farcire la storia anche con un protagonista sano ... come un pesce.
EliminaDiciamo che per la storia in sè è inutile, ma serve a caratterizzare meglio i personaggi: è la scusa in più per giustificare Marlin, altrimenti sembrerebbe un padre spaventato da un evento singolo, così è più credibile la sua preoccupazione continua per il figlio.
EliminaTra l'altro, ho sempre immaginato che l'attacco del barracuda potesse aver danneggiato l'uovo per cui Nemo è nato così a causa di quell'incidente. Per questo è un continuo "promemoria" per Marlin di quello che è successo.
mi hai messo di malumore...grazie, eh...
Elimina:D Ma alla fine vissero per sempre felici e contenti dai :P
Eliminaricordando il primo film, comunque, la spinta a muoversi di Marlin, il suo viaggio che diventa leggenda passando di bocca in bocca tra gli animali del mare, e come questa leggenda motivi Nemo è una cosa che mi ha fatto sempre venire i brividi...
EliminaScott sono d'accordo, quella sequenza è molto molto bella. Tra l'altro leggevo che in Nemo Stanton aveva pensato di lasciare alla fine, come flashback, la scena del barracuda. Poi ci ha ripensato e l'ha messa all'inizio. Senza quella scena Marlin sarebbe sembrato un personaggio antipatico e difficile da comprendere, con quella scena il pubblico può comprendere meglio e giustificare i suoi atteggiamenti ossessivi e in un certo senso parteggiare per lui.
EliminaBon stiamo parlando da un bel po' di Nemo nel post di Dory, se questo non vuol dire che il sequel è fiacchetto, non saprei :D
Innanzitutto, OT, complimenti all'Inter. Non ho visto la partita (nè i gol, zero), ma pare abbia giocato meglio l'Inda.
RispondiEliminaPassando al post, penso che - in caso di uscita cinema a breve con mia figlia - andrò a vedere Dory, visto che il drago invibile è già sparito (ba dum tss) e che l'ultimo era glaciale pare non sia un granchè...
Diciamo che pure il penultimo Era Glaciale non era nulla di che. Onore a Pixar per aver fatto un seguito di Nemo così ben "intrecciato" con il primo film, e non un semplice "prendiamo gli stessi personaggi e facciamogli fare altro"
EliminaVisto ieri, devo dire che dopo cars 2 e mosters academy (che ho completamente rimosso dalla mia memoria) non mi aspettavo i miracoli, ma il film è bello e godibile. Direi che la recensione centra in pieno il punto, è un film carino, è toccante in qualche punto, e questi punti toccanti fanno soprassedere sul baraccone per bambini che circonda il tutto :)
RispondiEliminaMa al di là di questo... PIPER! Non mi scrivi due righe su Piper? Dai dopo quella di Lava, Piper è stato una boccata di aria fresca, tecnicamente mostruoso e narrativamente molto bello in stile Pixar. A me è piaciuto più quello di tutto il film di Dory :D
sorry volevo dire "quella - inserire insulti a casaccio - di Lava", così sembra che Lava sia una boccata di aria fresca, invece era... beh imbarazzante
EliminaDico solo due parole. Licia Colò. Ma quando mi ha rotto le scatole sentire ogni due minuti "sono Licia Colò". Ho capito non sono mentecatto. Mi ha dato veramente fastidio. Non so nemmeno perché. Comunque, "boh carino" è quello che ho pensato anche io. Il problema è che manca una parte di quel livello di lettura adulto che può piacere a chi ha più anni sulle spalle che nel primo c'era in toto. Ed è un peccato che la Pixar si livelli verso il basso...
RispondiEliminaMINiSPOILER:
Perché il corto prima del film mi ha fatto piangere più del film stesso (come sempre) ?
Perché Piper è finalmente un corto Pixar con i controcavoli :D Dopo Blue Umbrella, Lava e "quello del bambino indù con gli dei che fanno street fighter" era ora
EliminaOddio me lo sono perso? "quello del bambino indù con gli dei che fanno street fighter" era forse abbinato ad Arlo?
EliminaSi esatto, "Sanjay's Super Team", non che sia brutto eh, ma diciamo che pur nella sua simpatia non mi dice molto. Non siamo a livelli "voglio bruciare in questa poltroncina del cinema" come quando è iniziata la canzoncina di Lava
EliminaLOL grazie!
EliminaAndrò controcorrente, ma negli ultimi anni i cortometraggi che ho preferito di gran lunga sono...quelli Disney NON Pixar: Paperman (proiettato prima di Ralph Spaccatutto) e
Feast (Big Hero 6) per me sono meravigliosi.
Quelli Pixar a mio avviso dopo i fasti degli esordi sono in continua picchiata, poi ammetto che qualcuno potrei essermelo effettivamente perso...
Feast non me lo ricordo, Paperman era molto carino. Dei corti Pixar i miei preferiti sono quelli che vanno da "Lifted" (scemotto, ok, ma molto divertente e graficamente interessante) a "La Luna", con una menzione particolare per "Presto" che, guarda caso come Wall-E, rende davvero al massimo al cinema con lo schermo grande per apprezzare tutti i particolari quando le inquadrature si allargano.
Elimina"The Blue Umbrella" a parte la resa fotorealistica notturna davvero incredibile e le animazioni della città umanizzata ha alcune grosse pecche: la musichetta col refrain che dopo un po' diventa ripetitivo, l'eccessiva lunghezza (per un corto...) e soprattutto una conclusione appiccicata lì che non ha nessun senso.
Grazie per avermi fatto recuperare "Feast", me l'ero quasi dimenticato, è davvero bellissimo soprattutto la resa in cel shading (perché è cel shading vero? :D)
EliminaSicuramente quello che Dory non ha potuto replicare è la meraviglia e il sense of wonder di quell'oceano colorato e meraviglioso che aveva reso un capolavoro il primo Nemo. Oggi è dato tutto molto per scontato, anche se pure Dory ha dei fondali (ehehe) davvero bellissimi.
RispondiEliminaA me è sembrato un film fiacco, tecnicamente perfetto ma con contenuti molto banali.. il confronto con Up, Gli incredibili, Nemo ecc è impietoso. Risate quasi 0, non sembra quasi un fim Pixar
RispondiEliminaOggi ho imparato un'espressione nuova, "thought-provoking". Ora devo solo imparare a pronunciarla...
RispondiEliminaRagazzi io i film di animazione li considero come la classica mucca che mentre rumina sul prato guarda il treno passare..
RispondiEliminaL'indifferenza più totale
"Dory fa parte dell'iperuranio dei Pippo e dei Paperoga,
RispondiElimina(cut)
Come fai a non volerle bene, a una Paperoga blu con la vocetta squillante così?"
Hai appena spiegato i motivi che mi porteranno, in ogni caso, a vedere questo film. Pippo e Paperoga sono forse i miei personaggi Disney preferiti, e dai tempi di Nemo ho sviluppato una dipendenza dal doppiaggio di Dory ad opera di Carla Signoris. Mi basta questo. Io vado XD
Io e Moglie siamo grandi fan del primo, questo secondo ce lo vedremo senz'altro al cinema, magari pure questa settimana.
RispondiEliminaDai secondi capitoli non mi aspetto mai molto, ma anche nell'animazione ci sono validissimi esempi di titoli migliori rispetto all'originale: Toy Story 2 per esempio, o Shrek 2 per parlare di concorrenza.
Non mi sarei stupito se fosse stato sotto le aspettative in ogni caso, ma una possibilità in sala gliela si da comunque ^^
Andrò a vederlo con mio figlio a breve, sicuramente lui ne uscirà entusiasta.
RispondiEliminaAndato a vederlo con aspettative nulle, all'inizio della storia [SPOILER dopo la cattura col motoscafo /SPOILER] temevo davvero che fosse un mero copia-incolla del primo, come Planes lo è stato di Cars... e invece mi sono ricreduto. La storia tutto sommato è raccontata in modo diverso, mi è piaciuto l'accenno all'handicap immainario del beluga, a dimostrare i limiti che spesso noi stessi ci imponiamo e mi ha un po' commosso, alla fine, la scena con le conchiglie. Tutto sommato è stato un film molto godibile
RispondiEliminaWe are the world, we are the triglie
RispondiEliminaMa come te vengono. Lollo duro :D
Sono sicuro che sarà un bel film, ma non ho troppa voglia di vedermelo al cinema. Mi sta bene aspettare quando uscirà il dvd... Per il resto, faccio un plauso alle tematiche del film.
RispondiEliminaA me la lacrimuccia è scesa realizzando che "Alla ricerca di Nemo (2003)" l'ho visto 13 anni fa con quella avrebbe dovuto essere la madre dei miei ipotetici cogliocloni... Pazienza, credo che mi risparmierò questa visione. Una sola domanda però: Dory lo parla il balenese in questo film?
RispondiEliminaLo parla abbondantemente :D
EliminaA me la lacrimuccia è scesa realizzando che "Alla ricerca di Nemo (2003)" l'ho visto 13 anni fa con quella avrebbe dovuto essere la madre dei miei ipotetici cogliocloni... Pazienza, credo che mi risparmierò questa visione. Una sola domanda però: Dory lo parla il balenese in questo film?
RispondiEliminaSi
EliminaVisto oggi col mio mostrino seienne, carino è la parola giusta. Ma se ne poteva fare anche a meno, non credo ce ne ricorderemo tra qualche anno. Menzione al merito per Piper, corto meraviglioso
RispondiEliminaPurtroppo, un film brutto e noioso...la PIXAR di altri tempi è solo un ricordo...
RispondiEliminaWe are the world, we are the triglie
RispondiEliminavale piu' questa battuta di tutto il film :)
E meno male che non c'è niente da riflettere, mi sono stancato di queste lagne pixar.
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