Transformers Generations Combiner Wars: Hot Spot, Cyclonus, Brawl, Shockwave

Transformers Generations Combiner Wars: Hot Spot, Cyclonus, Brawl, Shockwave
L'ultima volta che abbiamo parlato della linea Transformers Generations Combiner Wars, dicevi di essere in attesa di altri due Autorobot scamuffi ottenuti dai mold di modelli preesistenti, Mirage e Hound. Bene, non sono ancora arrivati, ché il venditore germanico da cui li hai presi su amazon c'ha le spedizioni superdebosciate. In compenso, ti si sono manifestati in casa negli ultimi giorni altri quattro modelli della stessa linea. Hai comprato infatti in un supermercato (all'esorbitante cifra di 15 carte) il carro armato Brawl, e l'antrista Mitch - che oltre ad essere uno dei primi antristi in assoluto, qui tipo dal 2007, è guaglione di una gentilezza disarmante - ti ha mandato un pacco con dentro Cyclonus, Hot Spot e Shockwave. Dice che li ha trovati in un negozio in supersaldo e voleva donarli alla causa antristica = leggere che minchiate ci scrivevi su. Che dire, un enorme grazie a Mitch e sotto con raffica di foto e recensioncina di cadauno al volo. Più la seconda parte del progetto "#Trasformansi, diamo un nome italiano definitivo ai Transformers G1", ovvio [...]
Partiamo da Brawl, che come detto se ne stava tutto solo soletto nel reparto giocattoli gettati alla rinfusa e altro materiale postatomico in un supermercato. Te l'hai pagato 15 carte, ma il suo prezzo normale è di circa 20 euro, come tutti gli altri modelli della linea Combiner Wars, esclusi i pezzi centrali dei combiner (più grossi e costosi, che stanno sui 29 euro) e quelli piccoli (10/12 carte). Fra poco vedremo un esempio di entrambe le tipologie, ma torniamo a Brawl.
Ti piaceva l'idea del carrarmatino e non ti dispiace il robot, che ha un grande pregio ma anche un difetto piuttosto evidente.
Il pregio è la posabilità, perché le caviglie snodate (quella parte di cingolo divisa in due pezzi) e un buon bilanciamento del peso permettono di piazzarlo in pose da campionissimo di ballo figurato,
 come vediamo qui,
 e soprattutto qui, con una botta di zoom.
Il difetto è che il robot ha un buco all'altezza del bacino. Così non si nota, ma a guardarlo di lato sì. Sarebbe stato inoltre di gran lunga meglio se le gambe le avessero cromate o almeno verniciate nello stesso grigio lucido dei cingoli. E invece niente, plastica grezza color grigio tristezza. Ma d'altronde, se non hanno verniciato le cosce dell'Optimus Prime Masterpiece, che costa un botto, figurati se alla Hasbro si sprecavano per un pupazzino economico.
Il retro del robot, costituito dalla parte del carrarmato sotto la torretta, è ordinato, senza interni plasticosi a vista come quello di Wheeljack. E visto che si è menzionata la configurazione tank, passiamo alla trasformazione, gridando il saluto dei Decepticon con gesto del minollo.
Carro bello compatto, con un livello di dettaglio sufficiente, anche se il cannone (il fucile del robot) è piccolino. Si sa, è un problema tutto giapponese. Il colore del modellino qui è falsato, perché in tutte le foto che fai nel fotobox con lo sfondo bianco i colori vengono scuri. Quello reale è questo qui:
 prego notare il secondo loghetto Decepticon davanti, come targa.
La parte vrigogna è il retro del carrarmato, formato dalle suole del robot. Quegli spazi vuoti son bruttarelli forte.
Infine due cose: 1) i cingoli chiaramente non girano, e per questo sotto al carro sono mimetizzate quattro rotelline,
2) il piede del Combiner può essere agganciato alla torretta. Fa un effetto Metal Slug, ma in realtà così il carro armato è più vicino alla sua controparte G1. A proposito della quale, ecco Brawl G1 (dalla foto in alto a sinistra):
 nell'art sulla scatola, nel cartone, in versione robot, in versione tank.
Questo è invece Bruticus, il Combiner di cui Brawl va a formare la gamba sinistra. Gli altri cinque Combaticons sono l'elicottero Vortex (braccio sinistro), l'aereo Blast Off (braccio destro), il carro da battaglia Onslaught (torace), Shockwave (arma) e la jeep Swindle (gamba destra). In definitiva, Brawl è un buon Transformer per quello che costa, molto simile al look della versione G1 nel cartone e nei fumetti Marvel dell'epoca.
Certo, alla bellissima versione third party Warbotron Heavy Noisy non allaccia manco le scarpe, ma vale lo stesso discorso fatto l'altra volta per i Masterpiece: questo Brawl non ufficiale costa quattro/cinque volte tanto, gioca in un altro campionato.
Passiamo a Cyclonus, che come Hot Spot è il pezzo centrale di un Combiner, in questo caso di Galvatronus.
Per farla breve, l'hai trovato bellissimo. Sarà il viola da perfetto villanzone, sarà che quasi tutte le parti grigie sono verniciate color argento, sarà l'ottimo livello di dettaglio, sembra un robot di una categoria più alta, una sorta di via di mezzo tra questa linea Combiner Wars e i Masterpiece.
 Il particolare brutto qui è rappresentato dal fucile, una roba della solita plastica grigia scrausa inguardabile.
In realtà le armi sono due, cioè i due pezzi in cui si scompone il fucilone gigante di Galvatronus:
 il fucile e quella specie di pala per anziani allettati lì sulla destra.
Anche la configurazione aereo è molto bella. Cyclonus è un retool pesante di un modello precedente della linea, Silverbolt, e sembra una sorta di Blackbird degli X-Men prestato agli ultrà della Fiorentina. Il segreto è non provare a guardarlo dal basso,
perché lì, oltre al carrellino a scomparsa, c'è il robot accrocchiato in posa da meditazione zen.
Un particolare con il logo Decepticon e altri dettagli sulla gamba destra, e poi andiamo a cercare la testa di Galvatronus. Tutti i pezzi centrali dei Combiner ce l'hanno nascosta da qualche parte: dove la tiene Cyclonus?
Ad altezza cippa. Si può dire quindi che Galvatronus è, letteralmente, una testa di minchia.
 Un rapido sguardo anche qui alle varie incarnazioni del Cyclonus G1,
e passiamo al Galvatronus assemblato. Gli altri quattro componenti sono Skydive, Air Raid, Dragstrip e Breakdown.
Hot Spot è invece il torace/pezzo centrale di Defensor, il Combiner formato dai Protectobot. Quello di Hot Spot è un mold originale, riciclato per la versione villanzona Onslaught.
La testa ricorda un po' Optimus Prime, ma nel complesso hai trovato anche questo robot molto figo. Ti piacciono un sacco l'accostamento di colori, il celeste, rosso e grigio metallizzato, e la linea del modello.
L'arma in dotazione è il fucilone di Defensor, sostanzialmente identico a quello dell'Optimus Prime della linea CW,
 e in quanto tale divisibile in due fucili. Va' che posa badass!
Il fatto che il robot sia piazzabile in qualsiasi posa e resti sempre in piedi dipende in realtà dal suo maggiore difetto:
il fatto che si porti attaccata dietro alle spalle la scala da pompieri della configurazione camion.
Non solo: a guardarlo dall'alto, c'è la capoccia di Defensor in bella vista, anche se sei riuscito a far ruotare quel pezzo per nasconderla.
Cyclonus, al contrario, anche dietro è tutto ordinato, ma con le ali pieghevoli son buoni tutti, una scala mica la ammucci facile. Ma comunque, davanti spacca, e la scala gli fa da sostegno per non farlo cascare, guardiamo il bicchiere mezzo pieno. O, più che altro, guardiamo questa versione veicolo, ispirata ai camion dei pompieri dal look fantascienzo della tedesca Rosenbauer:
non male, soprattutto se confrontato al carro di carnevale dark che è il gemello Onslaught (vedi sotto).
 La parte frontale è ben fatta, anche per quei vetri neri,
dietro andavano senza dubbio coperti quei tre buchi che fanno intravedere la capuzzella di Hot Spot.
 Foto di famiglia per avere un'idea delle dimensioni del modello,
 l'Hot Spot G1,
e infine la foto ufficiale (cioè con ombreggiature ed effettini per farla sembrare più pheega) del Combiner Defensor. Gli altri Protectobot sono Blades, First Aid, Rook e Streetwise.
Infine Shockwave, che è uno dei modelli piccolini della linea, come Rodimus, Buzzsaw o Chop Shop.
 Versione robot
 e versione pistola,
che si può agganciare sul carro da battaglia Onslaught o far impugnare a Bruticus.
 Te hai provato a piazzarla in mano a Cyclonus, e fa pendant.
Altra foto di famiglia con Hot Spot e Cyclonus per mostrare le dimensioni ridotte del robottino. Un altro grazie a Mitch (obligado) e, in attesa che arrivino Mirage e Hound, la seconda parte del progetto #Trasformansi
che mira a superare l'antica diatriba tra nome farlocco italiano storico e nome originale dei Transformers G1, tirandone fuori un terzo che sia "assonante con quello inglese e ne conservi laddove possibile il significato". Evidenziati in giallo i nomi nuovi:

Prowl          Predo (o Sbirreggia)

Wheeljack          Rotagiacomo
Sunstreaker          Solsticchio
Mirage          Misembra
Ironhide          Ferrocelo
Rodimus          Rosicus
Hound          ‘Aneda’accia
Smokescreen          Vetrofumè
Trail breaker          Tracciatoscassato
Sideswipe          Strisciafiancata
Ratchet          Rattoppo
Bumblebee          Bambolì
Jazz          Musicadineri 
Optimus Prime          Buoniquestispaghetti
Grapple          Aggrappatiastoca      

Grimlock          Grugnotengo
Sludge          Spurgo

Cliffjumper          Burronista
Gears          Ghirigori
Brawn          Evo
Roller         Coffeeshop
Starscream        Stellascremata
Megatron          Megacesso

Thundercracker          Tuonospuntino
Soundwave          Ondasuonda
Reflector          Specchioriflesso
Skyfire         Schiechimiche!!1!


Ovviamente [CONTINUA]


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Commenti

  1. Bei tempi quando Mitch ti mandava i film zozzi!

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  2. Hotspot G1 è stato uno dei miei ultimi transformers..piangiamo..comunque Doc "qui al nord" i prezzi sono sui 32-35€ per i pezzi centrali e 25-29 per braccia e gambe,mannaggia!!
    Per SoundWawe proporrei anche un "nnamo a sona'" :)

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    1. Prova a cercare negli Iper, Auchan etc. Se ti va di chiul, trovi i Voyager (pezzi centrali) sui 29, i Deluxe (arti) sui 20 e i Legends (piccolini come Shockwave) sui 10/12.

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    2. Al carrefour ed alle coop, che sono i 2 più vicini a casa,lo ho visti a quei prezzi..ma mi siedo sulla riva del fiume e tendo un agguato vietcongo al prossimo cestone dei saldi.. ;)

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    3. Prepara la trappola coi tronchi, come Rambo.

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  3. In attesa di vedere la nuova linea (Titans Return) in Europa - ci sono un paio di modelli che mi interessano, tante grazie a JazzLuca che mi ha messo la scimmia sulla spalla :) - la questione fumetto incluso è come diceva proprio Luca: il fumetto è presente nelle versioni USA, Oceania e Asia, mentre in quella europea (come Canada e America Latina) ci si attacca, c'è solo la card.


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    1. Di nulla, carissimo! ^__^

      I fumetti fanno parte della saga omonima Combiner Wars ma sopratutto del lungo prologo che porta a quegli eventi ( con la spiegazione del combiner di Optimus Prime e soci Autobot ma anche a stramberie come Prowl come testa e capo dei Constructicon, vabbè ).

      Sempre a tema CW stanno uscendo in queste settimane dei mini episodi online da 5 minuti che seguono un po' le tracce dei fumetti, ma per il momento la serie non pare brillare troppo.

      Tornando ai Titans Return, per questi non è previsto l'inclusione dei fumetti ( anche se la saga è appena iniziata oltreoceano ) dato che finalmente si son degnati di fare le card a modo, ovvero con le tech spec dietro l'illustrazione. ^^

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  4. Mi permetto di suggerire per il nome italiano di thundercracker un più fedele "Tricchetracco". Per lui o per qualcun altro bisognoso, eventualmente.

    Comunque c'è anche un trucco per nascondere meglio la testa di Defensor in modalità autopompa: dopo averla girata come hai fatto tu, la fronte si può ribaltare in avanti, coprendo la faccia.

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    1. Yep, ho fatto anche quello. In pratica sono gli stessi passaggi - mi sembra - per la parte finale dell scala in versione camion.

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    2. (Forte, comunque, Tricchetracco. Me lo segno).

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  5. doc per fortuna che ci sei per noi poveri disgraziati che lavoriamo pure a ferraragosta. Ma comunque.
    Ho tirato fuori per mio figlio hotspot G1 e devo dire che era veramente ben fatto, la plastica era ottima, l' unica pecca le braccia cicciotte, ma rimane bellissimo .

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    1. Per un G1 era davvero carino. E, se non sbaglio, sul camion c'era spazio per una delle macchine.

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  6. Beh. Che dire. Mi sembrano giocattoli MOLTO dignitosi.

    Quando eravamo piccoli noi, le loro controparti erano paragonabili ai "kuros" di ellenistica tradizione! :)

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    1. il paragone è quanto mai calzante, meriti il nobel all' archeologia !!!
      un attimo che finisco di scompisciarmi.
      il problema secondo me erano le gambe e la giunzione del bacino , lì erano praticamente tutti artitrici da far spavento!

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    2. Grazie! :)

      ...E per completare il discorso con un esempio, aggiungo che nella mia collezione c'era anche "Protect Black Ironhide". ...E li, a voglia di dire che il problema era il binomio bacino/gambe.

      NON AVEVA NEMMENO LA TESTA! :D

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    3. ma la ha invece, poveretto... non vedi l' adesivo sul sedile???
      pensati con il kulo degli altri sempre in faccia !

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  7. su Megatron non son riuscito più a trattenermi!!! Peccato si utilizzino i nomi originali perchè secondo me poteva essere interessante MEMOR => ACUTILFOSFORO

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  8. Io non riesco a farmi piacere molte scelte di Hasbro. Fa alcune cose buone, mentre altre discutibile ed altre ancora (a volte importanti) sembra che le prenda completamente a caso, usando la palla magica.
    Tipo fare di Cyclonus un Combiner.. ma perchè, non lo è mai stato. Non era preferibile realizzarlo normale, senza riciclarlo da un robot diverso ed ottenere così una trasformazione migliore con jet senza l'accrocchio sotto?

    Tuonospuntino è fantastico, comunque quelli che mi hanno strappato la classica sonora risata fino ad ora sono Jazz e Skyfire. Scie chimiche è geniale :D

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  9. Stimanza per Mitch. A quando un crossover Cliffhanger/Pegasus?

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  10. De Nada doc! La seconda parte di Trasformansi mi ha fatto rotolare :D

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  11. HotSpot G1!
    Grazie Doc per aver dato un nome all'unico Transformers sopravvissuto al tempo... e alla mia memoria.

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    1. You're benvenuto.
      Nome italico vintaggio: Drago (per un camion dei pompieri? In omaggio a Grisù? Boh).
      Prossimo nome per Trasformansi: Houtopompa

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  12. Interessante il fatto che tu abbia montato il cannone/pistola di Brawl sopra la sua naturale collocazione (ovvero il buco inferiore). Questo dà modo al cannone stesso di ruotare, cosa che non potrebbe fare se innestato all'interno della torretta che è fissa.
    Comunque, un modo per rendere la giunzione del bacino meno lasca esiste, e consiste nel far compiere al blocco del bacino una ulteriore rotazione in avanti. Si perde in posabilità (non è più possibile ruotare la parte superiore del busto) ma si guadagna in stabilità.
    E concordo con le impressioni su Cyclonus, davvero bellino.

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    1. Ho dimenticato di scriverlo, ma sì, l'ho messo lì apposta: così ruota comunque poco, ma ruota.

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    2. E' davvero un peccato infatti che la torretta del carrarmato non ruoti... passi il bacino basculante ma un tank Deluxe con la torretta fissa non si può vedere, e a me piange maggiormente il cuore che Bomber è fra i miei tf preferiti dell'infanzia... ;___;

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  13. Pensavo che il top fosse jazz-musicadineri....... ma dopo roller-coffeshop, penso che il mio transformer preferito debba essere lui per foggia

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  14. Cliffjumper lo si poteva chiamare anche Pegasus... :-)

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  15. Fiero possessore di Heavy Noise (la versione Warbotron del componente di Bruticus). È molto bello e ben fatto, l'unico difetto è l'aggancio dello scudo sul braccio che è un po' ballerino. Lo scudo ottenuto con la torretta senza cannone. In questi giorni ho maturato l'idea di comprarmi gli ultimi pezzi di Bruticus perché è troppo figo. Gli Warbotron sono bellissimi. Prima o poi prendo anche gli altri pezzi di Computron di cui ho solo la moto.

    Hot Spot l'ho visto proprio ieri in cartoleria qui in montagna e sembra molto ben fatto. Ai tempi possedevo Defensor completo.


    PS: le rensioni dei film zozzi erano bellissime. Battutte del tipo "dopo lo scritto passa all'orale" mi fanno ridere anche adesso che ci penso.

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  16. I Transformers non mi hanno mai fatto impazzire, ma per questi ci farei un pensierino...

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