Vultus V, episodio 1 (La prima puntata non si scord… eh?!?)

Vultus V prima puntata
Dopo aver giocato con... fotografato il nuovo Soul of Chogokin di Vultus V, ti è venuta voglia di rivederne il primo episodio: e vualà, materiale per la rubrica La prima puntata non si scord... eh?!? nel forno, ché le serie di robottoni danno sempre grandi soddisfazioni. Che c'è in questa prima puntata di Vultus V (超電磁マシーン ボルテスV, Chōdenji Mashīn Borutesu Faibu, ovvero "Macchina Superelettromagnetica Voltes V"), dite? Corna, castelli tedeschi e corsi di addestramento completamente inutili, che domande [...]
Sulla tipica astronave aliena castello bavarese di Ludwig II,
Capadimuortenstein, si trama per conquistare la Terra.
Il leader dei villanzoni, i Boazani di Boazan, è questo grandissimo cornuto qui, il Principe Sirius,
affiancato dai suoi luogotenenti, il centurione con il cornino extra e la cinta tamarra, il Generale Gael,
la damigella di corte Kazarine
e il vecchio gobbo e moggiano Zuel, che ha un corno solo, gli altri li ha persi, alopecia da corna senile.
Incitate dal loro leader e sempre a tinta unica verde melvato per risparmiare sui colori, le astronavi aliene si lanciano alla conquista della Terra. La scritta in giapponese recita il loro urlo da battaglia: Maracaibo, mare forza nove, fuggire sì ma dove, Boazan.
Sul nostro pianeta scatta l’allarme anti-alieni con le corna, tranne Lamù, lei è sempre la benvenuta. Decine e decine di piloti vestiti come benzinai hare krishna corrono ai loro aerei da guerra,
ubbidendo agli ordini di Umberto Smaila del generale Okanin. I suoi ordini, in quanto di Okanin, partivano già bestemmiati alla fonte. Quest'uomo gestisce le forze armate di tutto il mondo,
tranne l’Italia, perché, com’è apprezzabile dalla cartina, in seguito a un violento terremoto ha preso il posto della Jugoslavia. E mentre si succedono le vocine con l’accento da barzelletta che annunciano le forze americane e sovietiche, il generale riceve una chiamata da un singolare scienziato con il capello spiovente e la cravatta da leghista,
il dottor Esperus. Questi conferma che si tratta dei Boazani, zan-zan, e che tutto va come previsto dal dottor Kentarus, grandissimo iettatore dotato di una seccia molto potente.
Intanto la popolazione civile viene fatta sloggiare, con precedenza a donne, bambini e tizi vestiti di viola, in quanto malvagi e potenzialmente cazzillosi. Trattandosi di giapponesi, sia pur della sottospecie giapponesi castani, tutto procede con ordine,
se togli le macchine che cappottano da sole sul rettilineo,
le esplosioni termonucleari agli incroci
e il grande esodo degli impiegati con la borsa da calcetto della Fiorentina.
Ma gli eroi del cartone? I cinque ragazzi che piloteranno il robot? Il capo, il bassista carismatico, la ragazza eccetera eccetera? Stanno seguendo un rigidissimo allenamento, che prevede quanto segue.
Acrobazie su moto da corsa con pistolettate al volo per il leader il pectore, in quanto tizio vestito di rosso.
E soocare, perfida vecchina della candeggina.
Il tizio, per rendersi ancora più odioso, si chiama Michel, come il subdolo gianfransuà diversamente onesto.
Numeri da circo per il cicciobombo dei Take That, Ivan, campionissimo di arti marziali (tra quelli col suo ruolo si porta) e figlio anche lui, come Michel e Carl, di Kentarus.
Lotta all’arma bianca con gli squali (!) per il giovane minchietto Carl.
Giravolte da ninja in tutina sexy alla Diabolik e gran scialare di shuriken per sfuggire al fuoco delle mitragliatrici (che disboscano mezza foresta) per la pupa del gruppo, Sonia,
figlia di Okanin e dotata sotto la maschera di cinquanta chili di capelli con pratico fiocchettone.
Infine il bassista carismatico, dal terrificante nome italico di Gepi, che se ne sbatte delle robe difficili e si fa un giro a cavallo. Chi razzo ha bisogno di allenarsi come quegli altri quattro pezzenti? Appunto. Per sottolineare l’inevitabile contrasto tra il bassista carismatico della cumpa e il capo precisino,
nella sigla di testa i due si prendono simpaticamente a cazzotti. Teh, insopportabile PdF, in amicizia!
I cinque accorrono al centro di ricerche vattelappesca, solito carrozzone parastatale tirato su con i soldi dei contribuenti giapponesi, dove Gepi fa schioccare la frusta per lanciare un messaggio neanche troppo velato all’assistente dello scienziato, Annabelle, proveniente da Pavie. Annabelle è la compagna di Kentarus e madre di Michel, Ivan e Carl. La dottoressa strizza l’occhio a Gepi e gli dice Tu y yo a la fiesta, tu y yooo toda la noche, poi spiega che devono lasciare immediatamente quella zona. I ragazzi si lamentano per esser stati portati lì a forza e costretti ad allenarsi in quei modi disumani, ma non c'è tempo per le chiacchiere:
gli alieni stanno spazzando via le forze terrestri e devastando il pianeta,
(c’è pure questa immagine raggelante di una delle Torri Gemelle spezzata in due),
e per l’Italia non c’è stato niente da fare, si è spostata così a destra da finire in Mongolia, e lì perdersi nella steppa.
Il dottor Esperus sta portando intanto tutta la banda in gita. Meta della scampagnata, la base segreta del Vultus,
segretissima e assolutamente anonima, con la sua foggia a colomba di Pasqua.
Lì, all’interno di una montagna che si apre in due con un tasto o con una mano di Mazinga, c’è una base definita “cosmogonica”. In grado cioè di creare nuovi universi, se serve. Oh, quando tutto manca, se va male con Boazan…
È la grande base della quaglia, costruita da Kentarus in previsione di un attacco.
Lì dentro è custodito un robot gigante, Vultus V, detto anche Voltes V o Aquavelva V.
Ma allora… queste V sulle nostre uniformi non vogliono dire Vagina!, la butta lì Michel, sempre molto lucido e attento. I ragazzi vorrebbero chiedere a che diavolo sia servito allenarsi con quelle pagliacciate mortali, quando invece sarebbe stato molto meglio fare un po’ di pratica con un dannato robot gigante, visto che ci sono di mezzo le sorti del pianeta. Ma non c’è tempo, siamo già a metà puntata.
Raus!, ci dice la maternissima madre Annabelva, andate a pilotare i vostri velivoli e a formare il robot e combattere gli alieni! E al ritorno fermatevi a comprare due chili di pomodori da bruschetta. Scat-ta-re!
I cinque corrono così alle loro macchinine dell'autoscontro che non si scontrano mai e vengono sparati nelle loro navette.
Oh, ma aspetta un attimo, come diavolo funziona questa ro…?
PARTENZA!
"Come potete pretendere una cosa simile da noi?” (sic), chiede Ivan, e dagli torto.
“ORMAI SIETE DEI PILOTI PROVETTI”, risponde Annabellalì. No, giuri. Anche per gli standard alla cazzomannaggia dei cartoni di robottoni, qui si fa il giro.
E infatti quelli volano tutti storti, e per poco non si ammazzano.
Intanto i villanzoni alieni hanno raggiunto il loro avamposto terrestre, anche questo nel tipico stile architettonico alieno Disneyland.
Sirius contempla soddisfatto il suo robot Farfallon, e ci dice Vai, distruggi tutto! Strazza! Sciacquarose e vivaagnese!
Il robot devasta tutto quello che incontra e punta al centro di difesa, così i ragazzi vengono richiamati dal giro di piacere che stanno facendo su Tokyo, scattando foto e comprando cartoline e calamite. Va' come si vede bene da qui casa mia!
Sirius, nel suo sobrio completo da pappone, si gode lo spettacolo,
mentre Annarosa si mette di nuovo in contatto con i cinque giovani. Avete presente questi velivoli che non sapete manco pilotare? Bene, ora uniteli e trasformateli in Vultus.
Segue lunga e complessa procedura di trasformazione al rallentatore, mentre Farfallon schiaccia una pennica e si va a bere una moretti, come previsto dal regolamento. La V di Vultus può quindi brillare in un Puppa di dimensioni colossali.
Ahia! Pure la concorrenza s’è attrezzata, capo!, dice il generale Gael
Minchia, è vero! Aricopioni!
Non sapendo bene che fare, i membri dello Squadrone Vultus prendono a cinghiate il nemico,
per poi dedicarsi a quei numeri da acrobata dello yo-yo, una roba molto street, da playground cool, into the groove.
Infine tirano fuori la spada del Vultus, Escalabar, Escansala, Eschizibur… Excalibur, imbecilli! Quella lì.
E ci affettano il robot nemico, dall’alto verso il basso e poi di nuovo dal basso verso l’alto,
per firmare con la V. La Z di Zorro era più semplice. Fungo atomico della giustizia e tutto è bene quel che finisce bene.
Cioè, tranne che per tornare a casa i ragazzi devono fermarsi in una piazzola di sosta e leggere il libretto delle istruzioni, dopo essersi imbisati due aerei di linea. Dove minchia stanno le frecce? Ah, ecco.
C'è un nuovo paladino robotico, nei cieli del Giappone, acclamato dalla gente. Grazie mille, Vultus! Grazie per averci nuclearizzato la casa! Chitemmù! Sigla!



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Commenti

  1. "La V di Vultus può quindi brillare in un Puppa di dimensioni colossali." Muoio ROTFL!

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    1. Volendo potrebbe essere anche un "Sai com'è fatta l'India?" :D

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    2. E io ho pensato la medesima cosa! LOL!

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    3. In effetti subito sotto il puppa di Vultus mi aspettavo questa vignetta:
      http://www.nontistavocercando.it/wp-content/uploads/2012/11/Puppa.png

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    4. Gigos, UGUALE!!! ahahahahahah!

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  2. Generale Umberto Smaila vice tutto.

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  3. Sigla spettacolare per uno dei cartoni animati tra i miei preferiti, sti ragazzi d'oggi già nascono imparati, due salti con i cavalli, 3 stellette ninja e giù a picchiare alieni... "I suoi ordini, in quanto di Okanin, partivano già bestemmiati alla fonte", qui sono morto, risorto e rimorto...sei un genio Doc!!!

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  4. Ma il pugno che il bassista carismatico tira al capo raccomandato color Pegasus nella sigla... con tanto di cono di mach e tracciato delle onde d'urto sferiche generate... ma quanto è... boh non mi viene manco l'aggettivo :D

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  5. Rubrica sempre fantastica, al "Puppa di dimensioni colossali" mi sono ribaltato sulla sedia!! :)

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    1. eccezionale oggi, anche il generale che parte gia bestemmiato è da 90 minuti di applausi.

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  6. mi hai fatto ridere assai (tranne le torri gemelle): in effetti l'allenamento più inutile della storia.

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    1. Davvero,la roba delle Torri fa gelare il sangue..

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    2. In effetti fa venire qualche dubbio...

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    3. In effetti fa venire qualche dubbio...

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  7. La canzone di trasformazione era spettacolarissima (che poi ma sa che era la sigla originale giappa).
    Tra l'altro qualche tempo fa la trovai sul tubo in versione live ad un concerto giappo

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  8. Bellissimi gli allenamenti e di grande utlità, er portare un robot gigante!
    La "traduzione" di gepi come nome del secondo pilota sin da piccolo mi è sembrata un bell'azzardo :D
    Da epica del LOL comunque la puntata dove il ginfransuà si fa imparara dal fratello la nippotecnica per afferrare la spada del nemico con le mani, che non riesce a capire perchè fatta con la spada quindi si fa sparare con la pistola che è un'arma a lui più affine :D :D :D

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    1. La mimmata di bloccare il proettile stringendolo al volo tra due sassi per imparare la tecnica per bloccare la spada a mani nude con il robottone mi fece alzare il sopracciglio anche quando ero gagno.
      Ogni tanto i giappi vogliono alzare l'asticella della sboronata partorendo delle mimmate agghiaccianti.

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    2. NOn ti dico da piccolo quanti proiettili abbiamo tentato di fermare invano in quel modo, lesionandoci sempre in modo grave: fionde, pistole ad aria compressa, pistoline a freccette, amici pistola. Una lunga fila di lesioni che sta dietro solo alla catapulta di Holly e Benji.
      Forse un bel listone giordano o un sondaggismo delle mimmate più autolesioniste copiate dai cartoni sarebbe interessante da leggere.

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    3. Si anche a me sin da bambino è sembrata una minchiata cosi grossa da fare il giro il gianfransuà coi sassi :)

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    4. Alla lista io avrei da aggiungere quando con mio cugino tentavamo di replicare le tecniche assurde di Inazuma Eleven (stile catapulta incredibile) con io che alzavo il pallone e mio cugino che cercava di prenderlo in rovesciata urlando "tornado di fuoco". E il bello è che non sapevo neanche alzare perché le poche volte che riuscivo a convincere i maschi a farmi giocare volevo stare in porta con il risultato che cercando di fare una parata decente alla fine mi sono presa così tante bombe in faccia o sul mignolo che mi sposto di riflesso e non riesco più a stare in porta XD

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  9. Il Vultus era bello... non aggiungeva molto alle altre tonnellate di cartoni giapporobotici che avevano formato la mia crescita, ma aveva il suo fascino. Questa prima puntata la ricordavo ancora abbastanza bene, quello che non ricordavo assolutamente era che il gesto del Vultus somigliasse cosí tanto ad un colossale "Socar" di azera memoria.

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    1. Comunque "AnnabellE di PaviE" é una citazione stupenda che non so in quanti saranno in grado di cogliere.

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    2. Sicuramente i trapper dell'Ontario o chi, come noi, sia ammazzava di cartoni nipponici sulle tv private negli anni 80 :D

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    3. chiunque guarda Maik mi dirai ;)

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    4. Si, effettivamente AnnabellE di PaviE era già una pubblicità mainstream e andava sulle tv del nano dalla testa bitumata.
      Anche Alain Delon comunque avrebbe colto la battuta :D

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    5. Cit colta al volo! Una volta ci passai anche davanti in macchina, quasi quasi mi emozionavo!

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  10. Il doppiaggio italiano è veramente vergognoso!! La voce di Okanin è la classica con la patata in bocca e il secchio di Fantozzi.

    Di compenso la sigla italiana è , secondo me , 100 volte più figa di quella giapponese, anche se il testo non c'entra ovviamente una benemerita.


    Gli allenamenti della prima puntata sono veramente ridicoli , caxxo ma fargli vedere i comandi almeno per finta come ender's game no eh?

    L' unica cosa che non mi è mai piaciuta di Vulvus V è la mossa finale, un colpo di spada e ciao, Pic Indolor. E come se non bastasse , da un certo punto in poi c'è la saetta globulare che tiene fermo il povero nemico per un vero e proprio atto di bullismo.

    Comunque è ancora godibile, l' ho riguardato e con tutte le sue ingenuità è invecchiato bene, sotto certi aspetti anche meglio di alcuni robot nagaiani che soffrono la presenza di spalle comiche intollerabili come l' orticaria ai testicoli (Don Iseki su tutti) e alcune trame al limite del demente ( prendo per esempio sempre Jeeg che ho rivisto recentemente, la puntata col mostro gigante travestito da cane di mayumi)
    Certo la trama è abbastanza telenovela , telefonatissima e un pò melensa , ma almeno nelle puntate che ho rivisto non va mai nel mimmoso spinto.
    I personaggi non hanno il fascino dirompente delle loro controparti nagaiane, ma restano sempre dignitosi.

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  11. Vultus V è stato l'unico cartone di robottoni che ho visto dall'inizio alla fine. Era bello per diverse cose, come molta trama e poco filler, personaggi principali che defungevano, cattivi sotto sotto non così "cattivi" e il colpo di scena di metà serie sui 3 fratelli protagonisti.

    Avevo iniziato a guardare anche il suo sequel spirituale General Daimos, l'ho visto a spezzoni ma anche lì molta attenzione alla trama rispetto alla robottoneria abituale. Promossi!

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    1. Infatti è famosa la cosa che con Daimos e Vultus la trama si fa sempre più seria e drammatica e nonostante tutto ben alternata con il lato più "action", solo che Daimos era forse troppo sdolcinato, tutto basato sulla love story, e il Combattler un po troppo freddo al livello di personalità. Il Vultus era forse il più bilanciato, forse la serie che preferisco

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    2. il mio personale problema con Daimos è che il robot è un camion trasformabile, ma la versione camion non serve assolutamente a nulla, manco per infiltrarsi nel traffico, niente. Più inutile dell' agganciamento dei 5 aerei!
      poi per il resto è figo anche se la tizia è veramente una pheega di legno , vedi anche l' apposito articolo sull' Antro.

      Lì' unico robot agganciabile che usa in modo tattico la trasformazione è il capostipite ovvero Getter Robot ; ad esempio quando i veicoli sono catturati dai tentacoli , si sganciano per liberarsi, oppure quando è incastrato solo un pezzo di robot si sganciano e via , oppure se un veicolo è bloccato gli altri gli si agganciano e in tre ne vanno fuori .
      Grande Getter, sei sempre stato il mio preferito, sappi che sto indossando la tua maglietta in questo momento e se alla committenza non va bene perchè ' l'ingegnere deve lavorare in giacca e cravatta, che soochino !!!

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    3. Pero' Daimos ha dalla sua proprio la storia d'amore che per l'epoca era qualcosa di epocale per le serie robotiche(se pensate che Tetsuya manco cagava un femminone esagerato come Jun).

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    4. era anche figo per l' epoca il fatto che il protagonista fosse una specie di karateka inchiodato al sedile di guida con gli elettrodi da ellettrocardiogramma anche se in realtà la cosa non va oltre nel cartone

      cheppoi non si capisce, quando tirava i pugni il robot pugnava, ma per calciare come faceva?

      comunque il protagonista legnava a ciò era bene, alla faccia di shinji e suoi cloni

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    5. @ Riccardo Thiella:
      prima di tutto ti do ragione sul Getter, secondo poi, sulla faccenda della maglietta, sappi che ormai sei il mio idolo!

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    6. Più che altro combattler aveva una fine che faceva cagare durissimo..."ciao sono il dio della barzelletta e la bomba che distruggerà la terra era solo uno scherzone, ora ciao trololol".

      Una roba orrenda, davvero!

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    7. In realtà il dio della barzelletta era una stortura del doppiaggio italico, come si può leggere sul blog del buon hellbly:

      http://primuscromcthulhu.blogspot.it/2005/08/combattler-v-episodi-1-54-serie_25.html

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    8. Wow, torno nella sezione commenti dopo un giorno per vedere se qualcuno mi aveva risposto e scopro di aver generato un'intera discussione. :O

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  12. mitico come sempre doc rotfl

    certo che su Boazan non devono essere molto inclini alla fedeltà coniugale asd però almeno hanno degli ottimi architetti



    ps: l'auto che si ribalta in rettilineo era naturalmente un FIAT DUNA

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  13. Cartone che ho sempre incrociato su qualche rete privata, ma mai visto con continuità..se non ricordo male alla fine saltava fuori che anche i piloti di vultus erano mezzi imparentati con i boazan; vatti a fidare dei parenti..

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    1. Il dottor Kentarus era chiamato da noi amici Inseminator.

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    2. Il caro dottore faceva concorrenza ad Alman di Thule.

      Ci vorrebbe un bel post sui 20, ma facciamo pure 10, vecchi sporcaccioni / tombeur de fam dei cartoni giapponesi.

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  14. Mamma mia i nomi che hanno affibbiato con una riffa comunale a questi poveri piloti. :D

    Vultus aveva comunque una sigla di quelle che scalciavano culi a nastro e ti gasava a prescindere dal contenuto delle puntate.... anche se come storia ho sempre preferito il Combatter. ;)

    Cheers

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  15. Ahahaha, mi hai fatto morire!!
    Ma come erano deliziosamente trash le basi di Boazan?

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  16. Sulla puppa colossale in effetti credevo di morire!
    Gran bel cartone robotico il VultusV, più semplice e immediato rispetto al nonno CombattlerV, ma (a ricordo) la trama infinitamente più compessa e vissuta almeno quanto il figlioletto Daimos (che, ricordiamolo, non era il figlio di Goldrake). Sigla italiana inarrivabile!

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  17. Ah, uno dei lavori robotici del grande Tadao Nagahama, anche se IMHO il meno ispirato, perchè altro non è che una riedizione abbellita qua e là di Combattler V. Il suo meglio lo darà un anno più tardi con General Daimos, dove tra l'altro spicca anche il nome di Shoji Kawamori al mecha design.
    Voltes V nelle Filippine è diventato comunque un anime di culto a causa della sua messa al bando da parte del governo di allora, perchè giudicato violento e rivoluzionario, ma dopotutto Nagahama diventerà famoso proprio con l'anime di Versailles no Bara.


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  18. Ripeto e copioincollo quanto fatto da altri (almeno uno, non ho letto i commenti precedenti) perché tutti devono ridere ripetutamente a questa battuta:

    La V di Vultus può quindi brillare in un Puppa di dimensioni colossali.

    E a onor del vero l'avevo pensato solo solo a vedere l'immagine, poi scorrendo il testo e leggendo la tua battuta ho riso doppiamente: per te e per me!

    Ma il lampo di genio di questa tua magnifica disamina è stata la citazione della sigla del Grande Mazinga. Chapeau! Anzi, siccome non ti piacciono i gianfransuà, giù il cappello!

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  19. A guardarli con gli occhi da anziano che abbiamo adesso sono veramente assurdi questi cartoni animati,ma piacciono ancora tanto lo stesso

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    1. Caxxarola gente,contiamo così tanto nello scacchiere internazionale che non ci hanno messo neanche nel planisfero

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  20. Il "solito" robottone componibile con tanto di base, equipaggio di ragazzini... Ma ce ne avessimo ora di roba così da far vedere alle nuove generazioni.

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  21. visto a spizzichi e mozzichi su ualche rete privata disastrata....mai completato...ma la sigla, sì...quella è rimasta impressa!!!!
    il Gen. Okanin vince a mani basse... come il maestro Canello!!!

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  22. Sei un mito... Da sperticarsi dalle risate... Prendo armi e ritagli e me ma vado:-)

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  23. Io vorrei sottolineare la genialità degli inventori italiani in questa serie: perchè perdere tempo a costruire un robot da combattimento e trovare 5 stereotipi che lo guidino quando puoi costruire un dispositivo che sposti l'intera penisola alla bisogna?

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    1. questo intervento va scritto sulla pietra perchè rimanga per sempre

      sooca giapan !

      in realtà qui da noi c'era già pronto il robot coi 5 piloti ma la Boldrini ha fermato tutto perchè non ci sono le quote rosa.

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    2. ^__^ Che su cinque era davvero difficile da sistemare. Vabbe, era l'occasione di metterci Pico. XD

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  24. Vortice di luce fra le stelle
    col suo spirito ribelle sta arrivando voltus five
    brivido che scorre sulla pelle
    sensazioni troppo belle puo' provare voltus five

    (con te dovunque voltus five)
    (andra' dovunque voltus five)
    (salvera' chiunque voltus five)
    (e questo dunque e' voltus five)
    batte forte il cuore dentro al petto
    voltus sei un eroe perfetto
    troppo forte voltus five

    ..pochi sanno che con il nome in codice: voltus five, si indicasse una droga sintetica proveniente dal Giappone; la sigla ne decantava nella prima parte gli effetti psicotropi, poi breve descrizione della terribile dipendenza che generava. Infine tutto sommato la sensazione di onnipotenza scaturita dall'assunzione sembra definire il prodotto. ahhh il product placement della yakuza....XD

    PS: grande prima puntata come sempre doc! credo non ci sia mai stata l'occasione ma questa è una delle rubriche che amo di più del tuo blog! una di quelle che tra l'altro meriterebbero il marchio DOA 100% (di origine antricaXD).

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    1. Non che centrasse di più ma io avevo interpretato lo strano testo in senso vagamente p0rn0. Passando le puntate a chiedermi dove fossero tutti questi brividi...
      Come pure per "Planet O" di Lupin prima serie, sigla che spacca e mi ascolto tuttora in auto, ma all'epoca non mi capacitavo di quello che facevano (Lupin e Jigen?) a Margò (unica donna , non poteva essere che lei).

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  25. In realtà gli allenamenti erano pure sensati, come ho avuto modo di scoprire leggendo un libro sulla fisica degli anime ^^

    Strano doc non abbia notato la posa equivoca della spada, tenuta ad altezza pacco, come in spaceballs, il che getta una luce inquietante sul fulmine globulare... vuoi vedere che era... O_o

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  26. Aaaah, un altra giornata di lavoro, un'altra città nuclearizzata. La routine di un pilota di robottoni standard. :D

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  27. Aaaah, un altra giornata di lavoro, un'altra città nuclearizzata. La routine di un pilota di robottoni standard. :D

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  28. Solo io ero innamorata di Sirius??? Il primo nemico decente dopo tanti bruttoni!

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    1. Io sbavavo per quel concentrato di dolcezza e fragilità che era Kazarine...

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  29. Cavolo da bambino mi piaceva Vultus V però a rivederlo ora il castello adtronave mi fa un po' sorridere :p

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  30. Dai, in fondo è molto meno WTF di molti suoi coetanei...
    Ci sta.
    Sigla sempre spettacolare e giro di basso con tasso di bassismo carismatico over PUPPA. :D

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  31. La mia gggiovane età non mi ha permesso di conoscere questo altro grande storico anime.
    Sta di fatto, Doc, che, come ogni puntata di questa rubrica, ho riso fino allo sfinimento.
    W la V

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  32. Da piccolo mi ero messo a soppesare bene Vultus e Combatter e alla fine il mio 5 alto è andato al secondo.

    Bella la sigla italiana di Vultus, comunque.

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  33. L'articolo definitivo sul Vultus V l'ho scritto io:

    https://pontomedusascrittrice.wordpress.com/2014/08/02/di-vultus-v-cornuti-e-genetica/

    Piangi Doc, non hai nemmeno la nebbia perché sei diggiù.

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  34. Tutti un po' figli di Okanin.

    Sigla carisma a mille , doppiaggio troppo zan zan .

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  35. Doc, so di essere ripetitivo, ma c'è speranza di rivedere qualche edizione di "come è andata a finire"?

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  36. Comunque il castello tipo Disney world non avrebbe neppure sfigurato in una delle immagini di repertorio di cui è disseminato il terribbbile trash cult che risponde al nome di "Tempesta d'ammmore".

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  37. A me piaceva tanto Vultus V, forse perché aveva una trama decente, drammatica pure. Mi ricordo che mi commossi per il finale e pure quando quei poveracci sfruttati vennero bullizzati dal Dott. Barion.
    Da un lato vorrei rivederlo, ma temo tanto di trovarlo scemo.

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  38. Il fotogramma con le torri effettivamente fa venire i brividi, bello quando eravamo bambini e credevamo che cose del genere succedessero solo per finta. Un altro caso in cui la finzione ha preceduto la realtà è quello dell'uomo tigre 2° in cui si vede la statua del dittatore mediorientale che vine buttata giù. Non vi ricorda nulla della cronaca reale?O me ne sono accorta solo io?

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  39. I burst out laughing when you said Sirius/Heinel had a pimp suit....he is my crush that's so true. Though, it is actually like that because the planet of Boazania is based on France, and French aristocracy dress in such flashy ways. The Boazanians with horns are a parallel to the Bourgieoisie and their oppression of the Hornless is a parallel to the French revolution. The French word for Neighbour is Voisin. The Japanese language does not have "V" so they say it like "B".

    What did you think about the ending? It made me cry and I am an adult.

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