He-Man and the Masters of the Universe, Rat-Man, Daredevil, Klon, UT, Dragonero e taaaaanto altro
E no, niente: anche questa infornata di Microletture spunta al Giga, perché hai trovato l'ora magica per i fumetti (tra le 24 e le 25 e 30), stai leggendo un botto, e col fatto che ora in Microletture parli di tutto quello che ti sei tirato su per le retine e non solo di fumetti belli e consigliabili, si fa subito listone. Oggi parliamo quindi di: Daredevil, 1F: Diario di Fukushima, He-Man and the Masters of the Universe, Rat-Man, Ratto, Armor Hunters, Unity, Dragonero, Klon, UT e One-Punch Man [...]
Uhm. Dicevamo: Charles Soule è un ottimo sceneggiatore, uno di quelli che si ricordano della cecità di Matt (può vedere chi gli sta intorno grazie al radar? Sicuro. Può vedere un display? Nope); Blindspot è un personaggio interessante, il tema degli immigrati clandestini ci sta tutto, i ninja della Mano renderebbero più intrigante anche una serata al bingo con una comitiva di anziani scontrosissimi, Ron Garney ti piace sempre un casino e il costume nuovo nero e rosso, con le fasce da lottatore su mani e polsi, è bellissimo. Ma allora perché sei arrivato in fondo a questo numero 2 di Daredevil un po' perplesso? Ah, ecco: Diecidita ti fa ridere. Non ci puoi far nulla, questo avversario con diecidita per mano sembra troppo una barzelletta che cammina. Chi è stato? Diecidita, il cugino di Trepalle! Che mestiere faceva prima Diecidita? Il pianista e il lava piatti. Contemporaneamente! E giù tutti a ridere di naso.
Boh. Speriamo che la storia vada da qualche parte. Diecidita? Gimme ten, all right!
Terzo e ultimo numero di 1F: Diario di Fukushima, manga sulle operazioni di smantellamento della centrale nucleare di Fukushima Daiichi realizzato da un fumettista/operaio che ha vissuto quella realtà dall'interno. Sui primi due volumi ti sei dilungato qui. Il terzo ti ha suscitato le stesse impressioni e tenuto incollato fino all'ultima pagina, il che è strano, trattandosi del manga più statico, tecnico e con meno storia che tu abbia mai letto. Solo che quel poco di storia che si infila tra le pieghe di questa o quella procedura per non restare contaminati o per far fare a un robot avuto in prestito dall'esercito americano il suo lavoro, colpisce. Perché è la storia vera di chi fa quel lavoro per le prospettive di un buon guadagno in poco tempo, certo, ma lo fa con impegno e dedizione. Perché con il passare dei mesi, tra un incarico e l'altro del mangaka in incognito "Kazuto Tatsuta" alla Ichi Efu, si vedono i progressi e il lento ritorno a una parvenza di normalità per alcuni centri della zona di esclusione. Son piccoli passi, ma di quelli che ti fanno aver fede nella razza umana. Magari, un giorno, anche la Salerno-Reggio Calabria sarà completata, subito prima dello sbarco dell'uomo su Plutone.
È un manga difficile da consigliare, vista la sua natura, però a te è piaciuto molto. Soprattutto per il modo in cui, nonostante l'entusiasmo per un'operazione di cui l'autore si sente parte, sottolinea anche le tante magagne del sistema, dalle miriadi di società subcontraenti con le quali hanno a che fare gli operai alle manifestazioni di intolleranza di alcune comunità che si sono trovate come nuovi vicini di casa gli sfollati.
È finita? Con questo numero 27 è finita la serie di He-Man and the Masters of the Universe della DC Comics pubblicata in italia dalla Lion? Meno male. Eppure si era partiti nel migliore dei modi. L'ironia di Keith Giffen e i disegni esplosivi di Pop(Corn) Mhan, una rilettura dei Masters divertente e divertita, che mescolava la giusta dose di epicità all'ineludibile realtà della ridicolaggine di un MossMan o di un Extendar. Poi ai testi è arrivato Dan Abnett, e #CIAONE ironia. È rimasto il tono epico, ma diluito in una saga (Eternity War) durata troppo, trascinata per quindici lunghi numeri in cui gli spunti buoni della storia si perdevano dietro all'esigenza di mungere i fan-lettori il più a lungo possibile. Aggiungiamoci che la qualità della stampa dell'edizione italiana non è stata sempre fantasticona negli ultimi numeri (super-eufemismo) e che i redazionali interessanti degli esordi sono stati soppiantati da una sterile guida agli episodi con l'aria da l'abbiamo iniziata, dobbiamo arrivare in fondo. Finita? Meglio così.
Peccato, perché con Giffen a bordo sarebbe stata un'altra musica e perché la stessa Eternity War, presentata in modo più compatto e meno dispersivo, e con un attimino di brio in più, avrebbe messo meglio in risalto i suoi pregi.
Operazione Ratto, parte 3 di 10: prosegue il conto alla rovescia per la fine di Rat-Man e quindi del bello e quindi dell'universo, dice che a settembre 2017 forse pure la Presidentessa smette di recitare. Non riesci più a distinguere, in questo finalone che tira in modo imprevisto le fila di tutta la faccenda, la storia di Rat-Man dal discorso di metafumetto che Leo sta portando avanti raccontandola. Forse perché una distinzione non c'è, non c'è mai stata. L'uomo che era nell'ombra, l'autore, nell'ultimo numero del Gigante, è lì a ricordartelo. Così la storia con l'inquietante nuovo super-eroe, IL Rat-Man, che si prende i riflettori e soprattutto le ombre, è lo spunto per una riflessione ironica, ma anche un filo amara, su tutto il business dell'intrattenimento. Ossia su tutto quello che ci circonda. La filosofia del like come ragione di vita, gli youtuber idoli della folla con o senza merito, il pubblico che ripete sempre e comunque le stesse cose, perché le ha sentite in giro. Il "tormentone delle vecchie storie di una volta, belle, semplici e divertenti", al centro di una cinquina reminder dritta in faccia al lettore già nel numero scorso, qui è ovunque. La storia di Rat-Man è complessa? Vero. Ma più che altro il problema era la bimestralità, che allungava i tempi di saghe già lunghe: a rileggerle ora sul Gigante, due numeri per volta, infatti, tutto è molto più chiaro. Ma quelle storie lì, complesse e spalmate su più numeri e con licenza di esulare dalla semplice gag, ci sono state sin dall'inizio, anche se tanti lettori fanno finta di non ricordarlo.
Eh, le belle storie semplici e divertenti di una volta. L'ho trovato scritto pure su Internet, da qualche parte, quindi dev'essere vero. Anzi, no, me l'ha detto uno YouTuber di tredici anni mentre mangiava un panino con la nutella. Lui, quando aveva -7 anni, Rat-Man lo trovava molto più semplice e divertente.
La ristampa, in un unico albetto e a colori, di Ratto e Ratto II - La vendetta, pubblicati in origine sui numeri 70 e 71 di Rat-Man. Una storia autoconclusiva, come recita quel bollino rosso in copertina, che non sarà magari semplice e divertente come quelle del 1972 (grande annata di storie semplici per Deboroh La Roccia), ma è una di quelle che in assoluto ti hanno colpito di più della saga di Rat-Man, insieme a tutte quelle che hanno a che fare con padri e figli. Si può fare ironia sulla guerra? E su Gesù? E su tutte e due le cose insieme, facendo riflettere i lettori sulle ipocrisie con cui il mondo occidentale guarda alle guerre che si combattono lontano da casa? Allo sciacallaggio dei morti sbattuti in prima serata? Alle foto dei bambini poveri, che fanno tanto safari nella miseria umana, in tutti i sensi? Si può, se di cognome fai Ortolani e per fortuna alla professione di geologo hai preferito quella di fumettista.
Negli ultimi mesi hai spiegato questa tua nuova fissa per l'universo Valiant, capeggiata dai volumi di X-O Manowar. Bene, per completare il quadro delle avventure di Aric di Dacia, guerriero e venditore di automobili dell'Est, sei andato a leggerti un po' di altri volumi legati alla saga Armor Hunters, a partire da questo, che si intitola semplicemente così, Armor Hunter. I cacciatori sono arrivati sulla Terra con il loro robot gigante, e pur di farsi consegnare Aric e la sua armatura senziente, sono pronti a tutto. Fate ciao con la manina alla povera Città del Messico.
Gran bello. Storia di Robert Venditti tesa come una corda di violino alieno, disegni di un Doug Braithwaite in forma e un paio di soluzioni narrative nell'Aftermath (il capitolo conclusivo) per niente scontate. Bonus: funziona anche come punto di partenza per chi volesse approcciarsi a questo universo.
Sempre a proposito della Valiant, anche il terzo volume di Unity è legato ad Armor Hunters. In pratica, tra una scena e l'altra della storia principale, vediamo cosa hanno fatto gli altri membri della squadra Unity, formata da X-O Manowar, Livewire, Eternal Warrior e Ninjak. E siccome la presenza di Ninjak, uno dei più grandi scalciaculo della storia del fumetto americano, non bastava, hanno tirato dentro pure Bloodshot, il techno-Punitore bianco come un fantasma e con un bersaglio rosso al centro del petto, più incazzato e inarrestabile di un Terminator. Ottimo acquisto.
Go Ninjak, Go Ninjak, GO! Go Ninjak, Go Ninjak, GO!
eccetera, canticchiata con una faccia da Vanilla Ghiaccio. Aric è nipote di Alarico e quindi cosentino nello spirito anch'egli, si sappia.
Quando parli di Dragonero, finisci sempre con lo scrivere le stesse cose, te ne rendi conto. L'avventura tradizionale bonelliana declinata in modi nuovi, la fantasia di creature e macchinari sempre diversi, le corazze bellissime degli orchi, le cavalcature alate, il Ben Grimm verde col ciuffo biondo. Da Dragonero, lettura che non ti delude quasi mai, per storia e disegni, volevi essenzialmente due cose: una continuity più stretta, che sfruttasse un mondo già così coeso e ben orchestrato, e un po' più di badasseria da parte di Ian. Bene, in questo speciale a colori, Il globo delle anime, hai avuto entrambe le cose. La storia, pur essendo leggibile a sé, si ricollega infatti agli eventi di diversi numeri della serie regolare e, forse per la prima volta, vediamo il protagonista... [OMISSIS]. Fatto sta che Ian già da qualche numero del mensile ti è sembrato un pelo meno boy-scout, uno in grado di scegliere cosa sia davvero importante fare, fregandosene della missione quando c'è in ballo la vita di un amico.
E a proposito di continuity, ora che Gmor sa quella cosa? Storia di Vietti, disegni super di Gianluca Pagliarani, alias... esatto, Johnny Blasteroid di The Shadow Planet.
Non compri sempre Le Storie, l'antologico Bonelli. Prendi solo i numeri a tema fantascienzo o con un'ambientazione storica che ti interessa. Quando hai visto la copertina di questo terzo speciale a colori della serie, Klon, e il nome di Corrado Mastantuono, hai gridato perciò Sold!, come un broker di Wall Street dell'86, e agitato altre sei carte in direzione dell'edicolante. Chi è Klon, un super-eroe? No, e quel tizio con i capelli di Bart Simpson tinti di nero e la maglietta con la scritta Power, che si scaglia eroico verso un soldato juventino e quindi malvagio nella copertina di Aldo Di Gennaro, non si chiama Klon, ma Rocco. Rocco Basile. Vive nella Roma del futuro, si occupa di sistemi d'allarme ed è schizofrenico. Il che significa che il suo flusso di pensieri, tenuto a stento a freno dalle didascalie, è un fiume in piena di parole e sensazioni, che a un certo punto esonda e travolge anche la storia. Ecco, i disegni di Mastantuono sono bellissimi, la sua Roma del futuro funziona e l'intrigo ruota attorno a un colpo di scena classico, ma molto riuscito. Ci sono però troppe parole. E se per Rocco ha un senso, vista la velocità alla quale viaggia la sua testa, in altri casi, come il villain logorroico con pistola fumante in mano che parte con lo spiegone da quattro pagine, forse, un po' meno.
Però, in tutto questo, Rocco Basile e il suo mondo, questo Ranxerox umanissimo e che invece se ne frega, ti sono piaciuti e ti andrebbe di leggerne qualche altra storia, ecco.
La storia di UT è così bizzarra che ti eri perso per casa il numero 3, hai iniziato a leggere direttamente il numero 4 e il fatto che non ci capissi una well-loved non ti ha stupito più di tanto. Fortunatamente ti sei accorto a metà strada dell'errore, visto che il numero 3 inizia a far finalmente luce su tutta la faccenda, svelandone alcuni elementi poi sviluppati dal 4. Tutto sembra però sempre così confuso: la tizia originale del Periekon, ok, ma i suoi cloni che dovrebbero distinguersi, ma in una serie di primi piani sembrano ovviamente tutti uguali. E la bambina, e i cappi, e gli eventi che si accavallano.
Anche leggendo i numeri nell'ordine corretto, ti fa comunque troppo strano. Magari alla fine avrai un quadro più completo. Cioè, speri.
Per One-Punch Man, di cui sono usciti a stretto giro due numeri questo mese, bastano due parole: "meraviglioso" e "meravigliosone". È uno dei manga più divertenti che tu abbia mai letto negli ultimi anni, con il suo umorismo da tizi a gambe all'aria dopo l'ennesima uscita disarmante del protagonista. Rispetto all'anime c'è il valore aggiunto dei disegni di Murata e il suo team: superdettagliati quando servono, epici nelle scene più shonen, mimmi in quelle di ridere.
Bene, giovini, voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi giorni?
Daredevil #2 Panini, 17x26, 48 pagine, 2,90 cornetti |
Boh. Speriamo che la storia vada da qualche parte. Diecidita? Gimme ten, all right!
1F: Diario di Fukushima #3 Star Comics, 14,5x21, 176 pagine, 7 millisievert |
È un manga difficile da consigliare, vista la sua natura, però a te è piaciuto molto. Soprattutto per il modo in cui, nonostante l'entusiasmo per un'operazione di cui l'autore si sente parte, sottolinea anche le tante magagne del sistema, dalle miriadi di società subcontraenti con le quali hanno a che fare gli operai alle manifestazioni di intolleranza di alcune comunità che si sono trovate come nuovi vicini di casa gli sfollati.
He-Man and the Masters of the Universe #27 RW Lion, 16,8x25,6, 48 pagine, 2,95 spade del potere |
Peccato, perché con Giffen a bordo sarebbe stata un'altra musica e perché la stessa Eternity War, presentata in modo più compatto e meno dispersivo, e con un attimino di brio in più, avrebbe messo meglio in risalto i suoi pregi.
Rat-Man Collection #115 Panini, 16x21, 72 pagine, 2,50 Frulla |
Eh, le belle storie semplici e divertenti di una volta. L'ho trovato scritto pure su Internet, da qualche parte, quindi dev'essere vero. Anzi, no, me l'ha detto uno YouTuber di tredici anni mentre mangiava un panino con la nutella. Lui, quando aveva -7 anni, Rat-Man lo trovava molto più semplice e divertente.
Ratto Panini, 18x26, 112 pagine, 4,90 Silvesteristalloni |
E poi tutti a ballare El Ciupacèro! Olè-olè-olè!
Armor Hunters Star Comics, 17x26, 144 pagine, 8,90 visigoti |
Gran bello. Storia di Robert Venditti tesa come una corda di violino alieno, disegni di un Doug Braithwaite in forma e un paio di soluzioni narrative nell'Aftermath (il capitolo conclusivo) per niente scontate. Bonus: funziona anche come punto di partenza per chi volesse approcciarsi a questo universo.
Unity #3 Star Comics, 17x26, 144 pagine, 8,90 ninja con la k |
Go Ninjak, Go Ninjak, GO! Go Ninjak, Go Ninjak, GO!
eccetera, canticchiata con una faccia da Vanilla Ghiaccio. Aric è nipote di Alarico e quindi cosentino nello spirito anch'egli, si sappia.
Dragonero Speciale #3 SBE, 16x21, 128 pagine, 6 demoni magnaanime |
E a proposito di continuity, ora che Gmor sa quella cosa? Storia di Vietti, disegni super di Gianluca Pagliarani, alias... esatto, Johnny Blasteroid di The Shadow Planet.
Le Storie Speciale #3 SBE, 16x21, 128 pagine, 6 piotte del futuro |
Però, in tutto questo, Rocco Basile e il suo mondo, questo Ranxerox umanissimo e che invece se ne frega, ti sono piaciuti e ti andrebbe di leggerne qualche altra storia, ecco.
UT #4 SBE, 16x21, 98 pagine, 4 fossili |
Anche leggendo i numeri nell'ordine corretto, ti fa comunque troppo strano. Magari alla fine avrai un quadro più completo. Cioè, speri.
One-Punch Man #4 Planet Manga, 11,5x17,5, 216 pagine, 4,50 facce di Saitama |
Masterpezzo.
Bene, giovini, voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi giorni?
Io sto leggendo un bel macigno di storia russa, La tragedia di un popolo : la rivoluzione russa 1891-1924. 1000 pagine. Sono arrivato ad un quarto circa e finora devo dire che mi sstanno antipatici tutti: zar, zarina, rasputin, Lenin. Mi piacciono invece l'vov, Kerensky, Brusilov.
RispondiEliminaQel che finora mi ha colpito finora è come durante la "domenica di sangue" l' opinione pubblica sia scoppiata; fino a prima c'era un popolo in grado di sopportare tutto nel malcontento , dal giorno dopo masse infuriate ed ingovernabili.
Mi ha inoltre colpito il diffuso cannibalismo tra i contadini durante le epidemie , gestite in modo criminale dal regime zarista.
Alla fine comunque [spoiler] vincono i comunisti.
Oh guarda, zero commenti. Io comunque da lettore di Rat-Man amo molto entrambe le storie menzionate in questo articolo, ma non mi fa impazzire quest'idea di ristampare a colori tutte le saghe/parodia... con 299+1 aveva senso perché era pure fatta in modo diverso in formato pseudo-300, e anche il grande Magazzi con la copertina rigida aveva il suo perché... intendiamoci, non dico che nessuno degli Ortolani Bros. disegni/colori male, però a parte le splash page pheeghe il 90% delle storie di Rat-Man sono disegni semplici e senza sfondi, che stanno benissimo in bianco e nero, ha davvero senso colorarle?
RispondiEliminaConcordo su UT, finora non c'ho capito una beneamata aspetto la fine per collegare il tutto. Troppo onirico? lo scoprirò leggendo.
RispondiEliminaDragonero (che seguo fin dall'inizio serie) è personaggio non tipico Bonelli anche se calato nel mondo Bonelli. più si va avanti più è sfaccettato. curioso di capire anch'io cosa farà Gmor dopo aver saputo. l'essere sceneggiato sempre dagli stessi è un bene, come hai già detto Doc.
Per pura curiosità ho preso anche Ratto (la vignetta che avevi pubblicato a influito). Storia non banale di un fumettista mai banale.
A me UT piace così. Anche se alla fine non dovesse essere esplicativo fino in fondo, lo accetto volentieri per quello che è: un film di fantascienza diretto a quattro mani da Fellini e Bava (quello dell'"Aldilà")
Eliminaklon mi è piaciuto: mi sembrava un mix fra mr robot e utopia in salsa bonelli.
RispondiEliminaper Ut i casi sono due: o geniale narrazione anticanonica o fenomenale presa per il fondello (pur disegnata benissimo).
per ora tendo verso la seconda.
spero di ricredermi, ma ne dubito.
Le Storie: mi sembra la serie bonelli che mantenga una qualità media della sceneggiatura molto alta rispetto alle altre serie, che hanno molti molti molti bassi e qualche alto (anche nelle serie meglio riuscite come dd).
quindi non mi faccio sfuggire nessun numero, sicuro che la storia sarà bella (anche se non sempre i disegni). sono stato smentito 3 o 4 volte su 40 numeri e passa.
per me nessun altra serie aveva un rating così alto.
*ROMANZI* consiglio a tutti "damore si muore ma io no" del poeta semiprofessionista vivente Guido Catalano. fa ridere e commuovere ma soprattutto ridere. Chi ama la prosa mashuppata del doc (come me) dovrebbe amare il circo linguistico di catalano.
ciao a tutti!
finito blake e mortimer ho cominciato Thorgal,sempre nelle collane della gazza, lo leggevo da ragazzo su comic art,visto oggi è anche meglio di quel che ricordavo van Hamme e Rosinski una combo da paura!,P.S mi rifugio in questi fumetti perché tu mi precedi nelle rece del resto e lo fai ottimamente,quindi a che pro dirti che sono d' accordo su one punch o su klon? così credo di dare un fattivo contributo.
RispondiEliminaSure. L'ida di Microletture e delle altre rubriche più o meno fisse su telefilm e anime è proprio far girare i consigli. Ho letto e guardato decine e decine di robine grandiose grazie alle dritte arrivate con i commenti.
EliminaIl fumetto dei MOTU l'ho comprato ma sono molto indietro a leggerlo. Appena ho un attimo me li sparo in vena tutti di fila.
RispondiEliminaCome scrivevo un paio di giorni fa ho letto il fumetto di Mad Max Fury Road e debbo dire molto carino.
Continua la mia esperienza edificante con Thorgal.
Fukushima non sono riuscito a finire il 2° volume... MINCHIA quanto è ripetitivo! Le esperienze di vita sono interessanti ma nei primi 2 volumi, ogni 3 pagine ti riracconta spesso la stessa identica cosa con piccole variazione sul tema. Mi metterò di buzzo buono e proverò a riprenderlo per finirlo sperando che cambi registro un attimo e non mi spieghi più i controlli a cui sono sottoposti e cosa fanno nell'area di accoglienza dove lavorava all'inizio.
Altra roba sonnecchia in vari armadi di casa e ufficio in attesa di essere letta.
OT
In questi giorni che non c'era mia figlia e al posto di leggere ho creato una custodia super figa per ricoverare tutte le miniature di X-Wing il gioco da tavolo. C'è qualche antrista che ci gioca?
Fumettisticamente parlando, la saga finale di Rat-Man sta piacendo da impazzire anche a me.
RispondiEliminaOgni numero è un crescendo, e Leo si sta veramente superando. Da una parte vorrei leggerla tutta d'un fiato tipo ora, dall'altra vorrei che fosse tutto uno scherzone, e che la serie continuasse.
Ho preso Ratto anch'io, mi fa piacere rileggermi le saghe per intero per lo stesso motivo menzionato da te (la bimestralità a volte è una brutta bestia). Unico neo, la cover; viste le altre edizioni (Magazzi, 299+1) mi aspettavo di meglio. Anche la cover non mi fa impazzire, con tutto quello sfondo bianco.
CineMAH l'hai letto?
Lato Manga, sto accumulando i numeri di One Punch man per leggerli anche qui tutti d'un fiato.
Riguardo a letture un po' più impegnate, ho quasi finito Ubik. Spettacolare.
Non si è saputo più nulla del film?
Non solo l'ho letto, ma ho avuto il piacere di scrivere una delle introduzioni. Se ne parlava qui:
Eliminahttp://docmanhattan.blogspot.it/2016/06/il-buio-in-sala-di-leo-ortolani-cassidy.html
A proposito di introduzioni, forse il Doc non ne ha fatto menzione ma leggendo l'ultimo numero di Walking Dead mi sono ritrovato proprio la sua introduzione !!! Bella Doc.!! ;)
EliminaA parte One Punch, che è genio su carta, sto aspettando una scusa per trovarmi dalle parti della fumetteria e accattarmi Ratto. Anche se so che poi uscirà sul Gigante, che sto collezionando con tanto di faldoni mungi fan.
RispondiEliminaNaruto (il recupero by Gazza) è al 64 (65 domani) quindi ancora un paio di mesi e pure quello sarà finito.
Sto invece scoprendo le origini non animate dei robottoni Nagaiani in Super Robot Collection (quelli che grazie al cielo non devi comprare per forza RuttoSport), nel senso che i manga non li avevo ancora letti.
E a parte l'ovvia, per via dell'età, ingenuità degli stessi, sono rimasto deluso nello scoprire che per la maggior parte un paio di numeri e via, finale aperto che tanto ormai l'anime dalle uova d'oro è partito e possiamo passare a creare qualche altra macchina da yen.
Continuando a parlare di recuperi, c'è
- l'Ultimate Spiderman di Miles Morales in volumotto, che ai tempi avevo preso la Collection della Gazza la quale terminava con la morte di Pietro Parcheggiatore.
- Skyrocket della brava e disponibilissima antrista Flavia Mormile, che importunata su facebook tramite mp è stata tanto gentile da raccontarmi per filo e per segno la storia editoriale, dall'autoproduzione all'attuale editore, oltre a darmi le coordinate per il recupero.
- In mostruoso ritardo il mostruoso capolavoro I Kill Giants. Che non lo so mica perché ho aspettato tutti questi anni per farmelo ordinare in fumetteria. Era tempo che una lettura non mi coinvolgeva in questo modo, pagina dopo pagina. Il non capire cosa è vero e cosa è fantasia fino (e oltre) all'ultimo. Spiazzante. Gran bello.
A proposito di mostruosi ritardi su I kill giants: a Lucca mi sono fatto fare un disegno autografato da Ken Kiimura che li dava via gratis, bellissimo ma chi meenchia è 'sto tizio? Anni dopo ho comprato I kill giants e mi sono detto "Ken Niimura... Mmmhh... Dov'è che l'ho già sentito?..."
EliminaSeguendo il tuo consiglio ho ricominciato dopo vent'anni con i supereroi leggendo DAREDEVIL. E mi sta piacendo un casino. I disegni sono stupendi (da ignorantone posso dire che li trovo un riuscitissimo mix tra Miller e Romita Jr.) e il bendaggio sulle mani in stile Muay Thai mi fa impazzire.
RispondiEliminaVero, Diecidita come cattivo pare un po' sfigato (però il discorso con Matt nel suo studio mi è piaciuto) ma mi aspetto che in seguito venga rimpiazzato da qualcuno di più tosto.
Nel post di Berserk avevo detto peste e corna dei manga allo stato attuale, per fortuna esistono ancora eccezioni come ONE-PUNCH MAN.
E' il manga più divertente che abbia letto negli ultimi anni: ribalta tutti i concetti dello shonen classico (Saitama e' gia il più forte in assoluto, e lo è diventato nella maniera più semplice che si possa immaginare).
Per superare i propri limiti non esistono trucchi o segreti: c'è solo l'allenamento portato all'estremo.
Se la struttura regge,, per me è destinato a diventare un classico come DRAGONBALL, HOKUTO NO KEN e compagnia bella.
Una curiosità Doc: come mai i giappo sono così in fissa con i supereroi di recente? (Vedi anche MY HERO ACADEMIA).
Di libri sto leggendo CITTA' IN FIAMME di Garth Risk Hallberg.
E' un thriller ambientato a New York nel 1977 (il mio anno di nascita, guarda un po').
Parte veramente moscissimo, ma pian piano si sta riprendendo. Andrò avanti a leggerlo.
Il fascino dei super-eroi lo subiscono da tanto (pensa ai Gatchaman e agli altri eroi Tatsunoko). Negli ultimi anni il fenomeno è in aumento perché anche lì spopolano i film sui super-eroi.
EliminaSono circa sessant'anni che il Giappone coltiva la sua cultura supereroistica (Ultraman è del '67, Kamen Rider del '71)
EliminaRedferne complimenti, mi hai convinto, domani lo compro. tanto per curiosità ci sono sbudellamenti ?
Eliminain One-Punch? Si, avoia ;)
EliminaBeh, guarda: é un manga di combattimenti, quindi sangue ce n'é (il giusto) ma soprattutto ci sono tante mazzate e botte da orbi (tranne quando interviene Saitama, perché a lui CI BBASTA UN PUGNO).
EliminaIo sto finendo il quarto e ultimo,almeno per ora,libro sulla Saga dei 7 Demoni Reggenti,di Tamara Deroma,ve li consiglio se vi piacciono storie gotiche-horror parecchio fantasiose.
RispondiEliminaNel frattempo ho letto Il Buio in sala (cazzarola è giusto il titolo?) di Ortolani,figata e sto leggendo le varie parodie sempre di Ortolani.
Ho lì pronti anche Kobane Calling e i tre su Fukushima.
A breve attacco anche loro
Nelle ultime settimane ho trascurato la lettura perchè mi sto dividendo il tempo libero notturno tra Overwatch e le serie tv. Ah, e quei maledetti Pokémon... XD
RispondiEliminacapitolo Dragonero (attenzione SPOILER!):a parte che la descrizione dell'ultima battaglia di Bulko mi ha emozionato e commosso in modo assurdo, ma cosa dovrebbe fare Gmor? Capisco il dolore, ma Khail ha ucciso il suo amico in combattimento, durante una guerra e faccia a faccia, cos'altro avrebbe dovuto fare?
RispondiEliminaNon lo so, ma al prossimo incontro prevedo scintillone.
EliminaAllora in questi giorni mi sto sollazzando con Ratman e Il Ratman e devo dire questo terzo numero è stupendo, davvero davvero. Poi ho letto Il Ratto è mi ha davvero piegato in due. Ortolani For President. Ut è sempre un bah... Nathan Never invece ho ricominciato a seguirlo con un sacco di entusiasmo pesante almeno 10Kg più di una cassa d'acqua. Sul comodino ci sono ancora Martin Myster, Star Wars con il cross over Dader's Down e un team up tra Martin e Nathan recuperato al banchetto dell'usato. Ah dimenticavo ho anche letto il secondo Library di Flash che a me garba tanto. I nuovi marvel sorry ma proprio non ci riesco!
RispondiEliminaEcco, ora mi leggo l'ultimo Nathan, va'.
EliminaIo il n° 302 di Nathan lo ho letto e mi ha rovinato tutte le belle sensazioni che avevo provato leggendo il 301.
Elimina#cidobbiamocrederci che il 303 non si concluda con lo scherzone del "abbiamo fatto finta che ci avevate creduto?" che altrimenti è la volta che mollo il fumetto di Nathan per davvero
One-Punch Man è veramente il manga dell'anno, simpatico, umoristico, spaccone e d'azione, molto originale e anche ben disegnato (la maglietta "OPPAI" è già un cult), penso che se l'Attacco dei Giganti non si sbriga ad arrivare ad un certo punto, One-Punch sarà l'unico umetto giapponico moderno che leggerò…
RispondiEliminaEcco, da quando la Valiant mi è passata da Panini a Star, non esce più nulla in edicola e mi sono perso, non so se avrò voglia di recuperare il tutto, vedendo questo post penso ne valga la pena.
Per il resto, Beh, sabato sono stato a Rimini Comix ma non ho fatto grandi acquisti (per carità, la roba da prendere c'era pure, mi sono auto-frenato di proposito), come sempre mi butto sulle cose indipendenti o semi-indipendenti: meraviglioso "Cannibal Family", allucinanti le produzioni Krakatoa (con il loro utilissimo "Corso di Sticchio") e dal Diabolik Fan Club ho anche trovato l'introvabile volumetto di Spettrik, personaggio in attesa di rilancio della stessa casa editrice che fa "Il Morto"
Non sapevo inoltre che la Lion ha fatto uscite tre volumetti di Batman Giapponese (2 disegnati da Kia Asamiya, cioè Mishitaka Kikushi). Inoltre il recente post dell'Antro sui "Batman Marvel" mi ha di fatto costretto a rispolverare alcuni eroi della "golden age" dei comics, quindi ho accalappiato i due volumi iniziali di "Project Superpower" per vedere se Ross aveva fatto un buon lavoro nel riproporli, ma ancora non ho letto i volumi.
Attualmente sto rileggendo tutta la trilogia dei Mazinger di Go nagai (quella che esce in edicola).
A fatica sto cercando di recuperare sulla lettura dei millemila fumetti arretrati, comunque dopo aver mollato qualche titolo loffio proseguo con dragonero, DyD, Morgan Lost e Dampyr della bonelli, mentre godo parecchio leggendomi Invincible, lato Marvel proseguo con SpiderStark per curiosità mentre sto apprezzando il nuovo Iron Man. Se qualcuno legge la saga di Crossed consiglio l'ultimo uscito "La sottile linea rossa" gran bella storia che tira in campo il paziente zero e una squadra di personaggi già visti precedentemente. Il tutto con una spolverata di albi della Cosmo.
RispondiEliminaSecondo me gli intrecci di Rat-man sono sempre stati difficili da seguire a causa delle battute fantastiche che ti distolgono. Ho questa teoria.
RispondiEliminaRestando in tema shonen ho recuperato (in scan, non giudicatemi) Hunter x Hunter e devo dire che mi sto divertendo parecchio. Peccato solo che la qualità dei disegni vada sulle montagne russe.
Su questo blog non si parla mai di One Piece, e bobbè.
One-Punch Man, ti amo!
Grande! HXH merita un sacco
EliminaDimenticavo One Punch Man, Revival e naturalmente Outcast e Walking Dead. Ho già detto che sull'ultimo Walking Dead l'introduzione è scritta da un certo Alessandro Doc Manhattan Apreda? ;)
RispondiEliminaUt ho letto tutti i numeri e, sinceramente, non ci sto capendo una well loved. Non fossero solo 6 numeri l'avrei lanciato dalla finestra. Disegni bellissimi ma strutturalmente e narrativamente non ci ho capito nulla. Sembra che ci sia troppo world building dietro non spiegato, che la punta dell'iceberg che vediamo sia troppo punta e poco sostanza
RispondiEliminaMa sapete che mi sono letto il primo numero di One punch man (perchè mi è stato infilato per errore nella casella in fumetteria e me ne sono accorto solo a casa) e... bo, non mi acchiappa. Ma neanche un po': non mi fanno ridere le battute e le situazioni sono già viste (per forza di cose, essendo parodie degli shonen). Magari a 14 anni l'avrei adorato.
RispondiEliminaProbabilmente sarò io, del resto ho detestato dalla prima tavola anche l'Attacco dei giganti...
Anche Ut l'ho mollato al primo numero: durante la lettura mi sono addormentato parecchie volte e alla fine non sono riuscito a capire chi è chi e che meenchia sta facendo...
EliminaInvece ho trovato in edicola una ristampa del primo numero di Outcast e l'ho subito tirato a bordo: ho già ordinato il pack dei numeri da 2 a 8 e ho in casa il 9 che aspetta di essere letto. Molto molto intrigante, con disegni semplici ma molto belli.
Sto leggendo Storia delle terre e dei luoghi leggendari di Umberto Eco, un bellissimo saggio che non parla proprio delle leggende in sè (da Atlantide all' Ultima Thule e tutto quello che ci sta nel mezzo) ma più che altro del modo in cui sono state trattate nella storia dalle personalità più disparate: autori greci classici, teologi medievali, ideologi nazisti, chiudendo con i vari danbrownie odierni.
RispondiEliminaAssolutamente da leggere, ci sono anche delle belle figure :)
Ut lo sto leggendo per una questione di fede. Cioè: secondo me è scritto bene e ha motivi di fascino (sottolineo il "secondo me"). Solo che non ho ancora capito cosa voglia da me... la speranza è che alla fine il bello stia proprio in uno sviluppo che mi renda il tutto un pelo più chiaro.
RispondiEliminaPerò, oh, secondo me il lavoro di Corrado Roi vale bene la spesa.
Incuriosito da X-O Manowar, non riesco però a trovare cosa sia uscito in Italia di questa testata e da dove partire.
RispondiEliminaQualcuno può darmi lumi?
Io mi sto puppando l'Omnibus degli Eterni di Kirby, capolavoro psichedelico.In più mi sto leggendo anche il 4° volume in pelle umana delle Cronache del ghiaccio e del fuoco o meglio Il trono di spade, visto che neppure Ciccio Martin ormai lo chiamerà così. Complimenti alla Mondatori per la quantità inumana di refusi di questo e dei precedenti volumi.
Last but not least, mi sto sciroppando il libro sulla storia dei Motorhead "Live to Win", giusto per colmare la mancanza di Lemmy ovvero il più grande bassista carsmatico nella storia del rock forever and ever: per quel poco che sono riuscito a leggere è un ottimo dietro le quinte della band inglese, ricco di anedotti simpatici, se non rotfl, per un accanito fan.
Si onepunch merita... Gran bei disegni e divertente senza esagerare. Spero vadano avanti perché se non erro ci son solo 8/10 volumi? Mentre l'originale pubblicato sul blog dell'autore è molto avanti... Ratman mi è piaciuto abbastanza a sto giro mi ha strappato un paio di risate serene
RispondiEliminaGran bella la copertina del #4 di One-Punch Man! E ora sono scimmiatissimo per Dragonero, non vedo l'ora di riuscire a recuperare l'ultima manciata di volumi!
RispondiEliminaDal canto mio, solo Shaman King, i numeri dal 12 al 15. Se mai vi venisse voglia di leggerlo, prendete la perfect edition della Star Comics: costa di più della prima edizione, ma spero sia meglio in quanto a lettering, traduzione e carta impiegata...
Domani passo in fumetteria e mi procuro Rat-Man e l'ultimo numero di The Breaker - New Waves! Spero in un finale all'altezza della prima serie
Avendo lavorato in multisala, ho interpretato il titolo "Multiplex" come un segno del destino a dare finalmente a Morgan Lost la chance che volevo dargli dal primo numero. Solo che, boh, magari ho semplicemente letto la storia sbagliata, ma mi è sembrato troppo simile ad alcune delle (poche) storie che ho letto di Dylan Dog, quasi come se fosse una semplice variazione sul tema. Può essere che magari dovrei leggere anche i numeri precedenti? Comunque disegni spettacolari.
RispondiEliminaA quanto pare non sono il solo che non sta capendo niente di ut. In questo periodo mi sono riavvicinato tantissimo alla Marvel. Ho letto il 2 di devil, piaciuto tanto. Ho letto i primi 2 di ant-man: Ne sono entusiasta! Fuori dagli schemi, surreale e i disegni che trovo vintage mi piacciono tantissimo. Per finire il bellissimo volume occhio di falco contro deadpool, divertentissimo! Devo leggere spidey 2: In copertina c'è il mitico dottor destino.
RispondiEliminaA parte i soliti volumi di SOIL di Kaneko, ONE PUNCH MAN e INUYASHIKI, devo per forza iniziare i volumi, presi ormai da diversi mesi, del nuovo PROPHET di B. Graham, i primi due volumi, ALL STAR SUPERMAN di Morrison e MOON KNIGHT di Ellis ( ne avevi parlato in qualche microlettura?)
RispondiEliminaPoi mi sono messo a rileggere di ELEKTRA:Assassin , dopo 20 anni ne avevo proprio voglia.
KLON: mi ispirava molto, ma a parte i disegni/ambientazioni, che sono fantastici, la storia non m'ispira... Peccato .
-More fun di Bacilieri: secondo capitolo sulla storia del cruciverba, molto bello
RispondiElimina-Kobane calling: eh oh ci son arrivato anch'io vivo all'estero.
-Star Wars di Aaron: oh a me piace e continua a piacere
-Doctor Strange: che bello, che bello.
Caro Doc, finalmente in Dragonero si sta smuovendo qualcosa, lo sto dicendo dall'inizio di questa eccellente serie che vorrei vedere uno Ian meno "politically correct" e più "sfaccimmuso".... speriamo... One Punch Man mi sta facendo riavvicinare ai manga come non accadeva dai tempi di Dragon Ball (e si, na vita).... a proposito di lettur confusionarie (nel tuo caso UT), sto incominciando a stancarmi di seguire John Constantine, la versione Bonellide di Hellblazer... mah, non lo so, alcuni numeri fanno dei voli pindarici assurdi, trip mentali continui, è solo un mio problema ???
RispondiEliminaBhe guarda guarda. Leggiamo più o meno le stesse cose in questo periodo. Dragonero mi piace anchd e soprattutto per la continuità Devil... bhe Devil è Devil e da fan mi piace a prescindere... Volevo riprendere in mano Dampyr... Dite che aspetto il 200 in uscita tra qualche mese o mi recupero qualche arretrato? Parto dal... 190?!? Dal numero in edicola?!?
RispondiEliminaGrazie dei consigli, Fukushima mi incuriosisce ma tendo a non comprare storie che poi non rileggerei, magari se lo vedo alla Feltrinelli lo leggo a sbafo! Su Ortolani credo che molti "fan" fossero tanto giovani da non cogliere tutti i livelli di letture delle prime storie, senza contare che la scrittura segue sempre lo sviluppo dell'essere umano dietro le matite.
RispondiEliminaOne-Punch Man stanno già al 4? Io sto fermo al primo... Devo darmi una mossa!
RispondiEliminaNon sono d'accordo che il fatto che UT (come qualsiasi fumetto) debba piacere o meno sulla base "se capisce/nun se capisce". Se cosí fosse allora cosa dire di opere tipo The Invisibles di Morrison o Promethea di Moore?
RispondiEliminaA me UT prende per le emozioni, le atmosfere particolari che riesce ad evocare con la sua narrazione stralunata e le sue immagini oniriche.
(Poi posso capire che possa "non prendere", ma stavo parlando di metro di giudizio.)
sto leggendo un vecchio grande classico, una raccolta dello Zio Tibia.
RispondiEliminaDevo dire che l'accoppiata serate estive + fumetto horror vintage ci sta a bomba.
Sempre stato fan di Ortolani. Ho tutti i rat-man tranne i primi 3 che ho dovuto recuperare con Tutto Rat-man.
RispondiEliminaMa io una cosa a Ortolani la rimprevererò sempre! Criticava tanto una certa editoria personificata nel suo Ragno. Da anni lui stesso è diventato parte di quel ragno, una sua zampa come minimo. Tutte queste ristampe e colorazioni sono pure operazioni commerciali per sbarcare il lunario. Degne del Ragno e delle sue varianti delle cover.
Capisco Leo ma è triste vedere i tuoi idoli che si svendono un po'.Chiamiamolo "piccolo passo falso" di un grande.