Meraviglie e orrori del catalogo di giocattoli Mattel '90
Continua il progetto di rimediare sulla baia vecchi cataloghi di giocattoli e videogiochi degli anni 80 e 90, passarli al fil di scanner e postarne il contenuto qui sul blog (qua trovate tutti i precedenti), ché qui si fa infotainmento, come dicono quelli che sanno l'anglese. Questa volta tocca al catalogo Mattel del Natale '90. Come lascia intuire il sacco di babbonatà, oltre a Barbie e all'He-Man del futuro che molesta Barbie, c'è spazio per tanto altro. Dal Nintendo 8-bit con tanto di Power Glove a Starcom. In mezzo, un Kentozzi più sbirulinone che mai. Parola [...]
PS
Tutte le scan sono protette da sistema Tisgamotron. Per youtuber e sitarelli dadue uno mezzo soldi ansiosi di monetizzare pure la mamma e la sorella: il prossimo figlio di Ilio che ti clona un post convinto di farla franca, chiunque sia, subirà pubblico spoottanamento con lancio di ortaggi maturi. Si sappia.
Seguendo l'ordine del catalogo, si parte da una raffica di pagine dedicate all'Algida Stronza. Ovviamente di lei non ci frega nulla, quello che importa è vedere a quali nuove umiliazioni il povero Kentozzi di inizio anni 90, burattino senza fichi, viene sottoposto per amore e friendzonamento perpetuo. Barbie Suncharm indossa con nonchalance completini fucsia e azzurri con frange western, come in una specie di sogno psichedelico del compianto Little Tony? Kentozzi fa anche di peggio, con giacchetta country e stivaloni di camoscio viola, ricavati scuoiando Panthor di Skeletor. Nia Suncharm, in compenso, sembra sempre la moretta con cui ce n'era.
Alla moda gitano-psicotronica Suncharm vengono sottoposti d'imperio tutti, pure il cavallo e il cane, il solito Bellezza, qui trasformato in un chitarrista fluo dei Gipsy King. Attenzione, fissare quella parata di vestiti di Barbie a destra, roba che neanche la Rettore dei bei tempi, potrebbe indurvi a cavarvi gli occhi.
Segue Barbie Regina del Ballo, accompagnata da un Ken Re del Ballo in pantofole. E dove si tiene questo gran ballo, di cui lui e lei son re e regina? Nella camera da letto di Barbie. Gli altri invitati son sagome disegnate sui pannelli. Ogni volta che pensi di aver visto i risvolti più creep del Barbieverso, il mondo dell'Algida Stronza ti sorprende sempre.
Barbie Elegante c'ha in testa una cofana da Beautiful anni 90, che se non sta attenta cappotta,
mentre Barbie Holiday on Ice è accompagnata da un agghiaggiande Ken Holiday on Ice con pettorina rosa e pantaloni ascellari celeste melvino. A sinistra, intanto, il Mago Mirkos entra in azione con un abile camuffamento (si è tolto i baffi).
Gran defilè della Moda Barbie 1990, con in mezzo alcuni dei Kentozzi peggio vestiti di sempre. Sì, anche te credevi non fosse possibile,
ma come vogliamo giudicare questo Ken modello Arbore di Indietro tutta? E il Ken moretto gerarca nazista discotecaro?
Per chiudere l'ampia parentesi Barbie, una Skipper Fantasia, con "una splendida parrucca bionda" (che ce l'ha prestata la regina Himika),
e la Maglieria Magica, con la Barbie catananna vestita di lana gialla e con un cono di segnalazione per cappello.
Le Cherry Merry Muffin, "bamboline esperte pasticciere" con il profumo di ciliegia, mirtillo, banana, cioccolata e mela. A parte le prese per i fondelli feroci che deve sopportare la povera miss banana, il nome della linea di bambole era facilissimo da memorizzare. In tutta Italia, genitori disperati chiedevano nei negozi di giocattoli "Ce l'avete una scerrimermuffa, lì? Grazie".
Polly Pocket, micromondo di playset minuscoli nascosti in valigette e cofanetti, o sotto forma di anelli da indossare. Anelli grandi e spigolosi, utilissimi nelle risse delle elementari come tirapugni.
Magic Nursery è invece questa vergognosa linea di bambolotti che calandoli nell'acqua scopri se son maschietti o femminucce perché appare "un certificato". La scelta arbitraria dell'orientamento sessuale! La teoria del gender!, urlerebbe il primo adinolfosparro di passaggio. Ché questi tizi di destra finti cattolici per interesse ruffiano, i teocon di ridere con sette divorzi alle spalle, manco sanno che significhi "teoria del gender", però son convinti che basti buttare lì il parolone in inglese per stupire il loro elettorato, rimasto al 1985. Fondamentalmente e purtroppo, hanno pure ragione: basta.
Baby Viva è l'acerrima nemica di Bebi Mia della Gig, e c'ha le ginocchia disastrate dalla gotta,
mentre Lil Miss è una di quelle bambole che hanno convinto migliaia di mamme americane sciagurate a trasformare le figlie in piccoli mostri truccatissimi da palcoscenico. In quanto tale, Lil Miss è stata dichiarata pericolo per l'umanità e tutte le scorte residue sono state distrutte spedendole nel Sole.
Tra i giochi da tavolo troviamo invece grandi classici come, uh, Don't Panic, Lie Detector (non c'avevano manco la foto della scatola, c'hanno messo quella spagnola), Popball, Cafè International ("l'andirivieni di una Clientela cosmopolita". Brividoni), Goal e Barbie all'appuntamento con Ken. Vinceva chi riusciva a condurre Barbie a un passo dal baciare Ken. Poi arrivava il meteorite ad estinguere la razza umana.
Passiamo ai giocattoli per maschietti, ché era pure ora. Si parte alla grandissima, con StarCom, linea di astronavi e playset con dei pupazzini magnetici da agganciare. I giocattoli StarCom erano prodotti dall'americana Coleco e nel 1987 ne è stato realizzato anche un cartone, prodotto da DiC Enterprises in partnership con Coca-Cola. No, sul serio. Dopo l'acquisizione da parte di Mattel, sparirono dalle navette i loghi della NASA e rimasero quelli delle fazioni immaginarie in lotta, StarCom e Shadow Force. Qui vediamo lo Starmax Bomber e Shadow Bat, un "lugubre caccia". Gran bell'aggettivo, per vendere un giocattolo superbadassico, nevvero? Prego notare il loghino "Pile? No, Grazie". Sooca, coniglietto dopato delle pile.
Qui tocca invece al meno figo Six Shooter, alla Starbase Station e allo Starbase Command. Il logo a stella della StarCom era di suo bellissimo.
Restando nel campo fantascienzo, ecco l'He-Man 2.0 del reboot dei Masters, legato alla nuova serie He-Man (The New Adventures of He-Man). Perché questi Masters non se li è cagati niuno, a differenza della generazione precedente? Perché facevano in gran parte pena e schifo. Che roba è quel Weaponstronic? Chi l'ha disegnato? E Insyzor, il cugino pezzente di Snout Spout? Ma soprattutto, che diavolo di nomi sono? I Masters avevano nomi immediatamente riconducibili alla loro gimmick, facili da ricordare. Earthquake, perlomeno, ha un nome semplice. E l'esoftalmo.
Discorso analogo per i veicoli e i playset, declassati in un attimo dalla figaggine astrale di quelli dei Masters alla pezzenteria stellare di questi cosi qui. Il robot cingolato, che il vecchio Battleram ci passava sopra in un microsecondo, con tanto di gesto dell'ombrello del pilota, e il falco da combattimento, plasticone blu e arancio inguardabile. Si salva l'astronave trasformabile Eternia, invero molto carina, ma dalle linee colpevolmente simili a quelle delle navette StarCom,
mentre il playset dei villanzoni, Nordor, la base di Skeletor con tanto di proiettore delle diapositive dei nemici e/o zozze, aveva almeno la pratica configurazione palla da bowling, per lanciarlo meglio in un cassonetto. Intanto, in una tragica inversione di ruoli, il bambino biondo si è impadronito dello scettro elettronico di Skeletor e sta per essere coppinizzato violentemente da quello moro, pur privo di gambe, con la spada del potere di He-Man.
Hot Wheels! Le magnifiche macchinine di cui non ti è mai importato grosso modo una well-loved, qui presenti in versione Flippers: se le ribalti, sotto c'è un'auto diversa. Al rEgazzino ricco lì a sinistra, sconvolto, si è ribaltato per lo stupore pure il coccodrillo sulla polo.
Una veloce sosta all'autolavaggio, il primo al mondo che prima ti sporca la macchina e poi te la pulisce (geni!),
e siamo al Nintendone 8-bit, il mitico NES, con quella tamarrata del Power Glove lanciata dal film spottone Il piccolo grande mago dei videogames. Hai scoperto solo ora che il Power Glove era disponibile in due taglie diverse.
Carrellata di giochi per il NES, tra il bellissimo, lo storico e il pezzente (Knight Rider, ce l'abbiamo con te),
mentre qui abbiamo il Game Boy, con un po' di titoli, e vari accessori per il NES: il pad NES Max, il Remote Controller, l'arcade stick NES Advantage e soprattutto il Family Fun Fitness, tappetino per gli esercizi e antenato del Wii Fit. Sembra una bella minchiata, eh, con quei tizi vestiti da aerobici abitanti degli anni 80? Bene, la versione USA è uno dei videogame americani più rari di sempre, e in passato ha toccato cifre record sulla baia. Tipo? Tipo 40mila dollari per una copia nuova di zecca. Non fa più ridere tanto, eh?
TUTTI GLI ALTRI POST SU CATALOGHI DI GIOCATTOLI E VIDEOGIOCHI DEGLI ANNI 80 e 90
PS
Tutte le scan sono protette da sistema Tisgamotron. Per youtuber e sitarelli da
Cliccate sulle immagini per ingrandirle |
Alla moda gitano-psicotronica Suncharm vengono sottoposti d'imperio tutti, pure il cavallo e il cane, il solito Bellezza, qui trasformato in un chitarrista fluo dei Gipsy King. Attenzione, fissare quella parata di vestiti di Barbie a destra, roba che neanche la Rettore dei bei tempi, potrebbe indurvi a cavarvi gli occhi.
Segue Barbie Regina del Ballo, accompagnata da un Ken Re del Ballo in pantofole. E dove si tiene questo gran ballo, di cui lui e lei son re e regina? Nella camera da letto di Barbie. Gli altri invitati son sagome disegnate sui pannelli. Ogni volta che pensi di aver visto i risvolti più creep del Barbieverso, il mondo dell'Algida Stronza ti sorprende sempre.
Barbie Elegante c'ha in testa una cofana da Beautiful anni 90, che se non sta attenta cappotta,
mentre Barbie Holiday on Ice è accompagnata da un agghiaggiande Ken Holiday on Ice con pettorina rosa e pantaloni ascellari celeste melvino. A sinistra, intanto, il Mago Mirkos entra in azione con un abile camuffamento (si è tolto i baffi).
Gran defilè della Moda Barbie 1990, con in mezzo alcuni dei Kentozzi peggio vestiti di sempre. Sì, anche te credevi non fosse possibile,
ma come vogliamo giudicare questo Ken modello Arbore di Indietro tutta? E il Ken moretto gerarca nazista discotecaro?
Per chiudere l'ampia parentesi Barbie, una Skipper Fantasia, con "una splendida parrucca bionda" (che ce l'ha prestata la regina Himika),
e la Maglieria Magica, con la Barbie catananna vestita di lana gialla e con un cono di segnalazione per cappello.
Le Cherry Merry Muffin, "bamboline esperte pasticciere" con il profumo di ciliegia, mirtillo, banana, cioccolata e mela. A parte le prese per i fondelli feroci che deve sopportare la povera miss banana, il nome della linea di bambole era facilissimo da memorizzare. In tutta Italia, genitori disperati chiedevano nei negozi di giocattoli "Ce l'avete una scerrimermuffa, lì? Grazie".
Polly Pocket, micromondo di playset minuscoli nascosti in valigette e cofanetti, o sotto forma di anelli da indossare. Anelli grandi e spigolosi, utilissimi nelle risse delle elementari come tirapugni.
Magic Nursery è invece questa vergognosa linea di bambolotti che calandoli nell'acqua scopri se son maschietti o femminucce perché appare "un certificato". La scelta arbitraria dell'orientamento sessuale! La teoria del gender!, urlerebbe il primo adinolfosparro di passaggio. Ché questi tizi di destra finti cattolici per interesse ruffiano, i teocon di ridere con sette divorzi alle spalle, manco sanno che significhi "teoria del gender", però son convinti che basti buttare lì il parolone in inglese per stupire il loro elettorato, rimasto al 1985. Fondamentalmente e purtroppo, hanno pure ragione: basta.
Baby Viva è l'acerrima nemica di Bebi Mia della Gig, e c'ha le ginocchia disastrate dalla gotta,
mentre Lil Miss è una di quelle bambole che hanno convinto migliaia di mamme americane sciagurate a trasformare le figlie in piccoli mostri truccatissimi da palcoscenico. In quanto tale, Lil Miss è stata dichiarata pericolo per l'umanità e tutte le scorte residue sono state distrutte spedendole nel Sole.
Tra i giochi da tavolo troviamo invece grandi classici come, uh, Don't Panic, Lie Detector (non c'avevano manco la foto della scatola, c'hanno messo quella spagnola), Popball, Cafè International ("l'andirivieni di una Clientela cosmopolita". Brividoni), Goal e Barbie all'appuntamento con Ken. Vinceva chi riusciva a condurre Barbie a un passo dal baciare Ken. Poi arrivava il meteorite ad estinguere la razza umana.
Passiamo ai giocattoli per maschietti, ché era pure ora. Si parte alla grandissima, con StarCom, linea di astronavi e playset con dei pupazzini magnetici da agganciare. I giocattoli StarCom erano prodotti dall'americana Coleco e nel 1987 ne è stato realizzato anche un cartone, prodotto da DiC Enterprises in partnership con Coca-Cola. No, sul serio. Dopo l'acquisizione da parte di Mattel, sparirono dalle navette i loghi della NASA e rimasero quelli delle fazioni immaginarie in lotta, StarCom e Shadow Force. Qui vediamo lo Starmax Bomber e Shadow Bat, un "lugubre caccia". Gran bell'aggettivo, per vendere un giocattolo superbadassico, nevvero? Prego notare il loghino "Pile? No, Grazie". Sooca, coniglietto dopato delle pile.
Qui tocca invece al meno figo Six Shooter, alla Starbase Station e allo Starbase Command. Il logo a stella della StarCom era di suo bellissimo.
Restando nel campo fantascienzo, ecco l'He-Man 2.0 del reboot dei Masters, legato alla nuova serie He-Man (The New Adventures of He-Man). Perché questi Masters non se li è cagati niuno, a differenza della generazione precedente? Perché facevano in gran parte pena e schifo. Che roba è quel Weaponstronic? Chi l'ha disegnato? E Insyzor, il cugino pezzente di Snout Spout? Ma soprattutto, che diavolo di nomi sono? I Masters avevano nomi immediatamente riconducibili alla loro gimmick, facili da ricordare. Earthquake, perlomeno, ha un nome semplice. E l'esoftalmo.
Discorso analogo per i veicoli e i playset, declassati in un attimo dalla figaggine astrale di quelli dei Masters alla pezzenteria stellare di questi cosi qui. Il robot cingolato, che il vecchio Battleram ci passava sopra in un microsecondo, con tanto di gesto dell'ombrello del pilota, e il falco da combattimento, plasticone blu e arancio inguardabile. Si salva l'astronave trasformabile Eternia, invero molto carina, ma dalle linee colpevolmente simili a quelle delle navette StarCom,
mentre il playset dei villanzoni, Nordor, la base di Skeletor con tanto di proiettore delle diapositive dei nemici e/o zozze, aveva almeno la pratica configurazione palla da bowling, per lanciarlo meglio in un cassonetto. Intanto, in una tragica inversione di ruoli, il bambino biondo si è impadronito dello scettro elettronico di Skeletor e sta per essere coppinizzato violentemente da quello moro, pur privo di gambe, con la spada del potere di He-Man.
Hot Wheels! Le magnifiche macchinine di cui non ti è mai importato grosso modo una well-loved, qui presenti in versione Flippers: se le ribalti, sotto c'è un'auto diversa. Al rEgazzino ricco lì a sinistra, sconvolto, si è ribaltato per lo stupore pure il coccodrillo sulla polo.
Una veloce sosta all'autolavaggio, il primo al mondo che prima ti sporca la macchina e poi te la pulisce (geni!),
e siamo al Nintendone 8-bit, il mitico NES, con quella tamarrata del Power Glove lanciata dal film spottone Il piccolo grande mago dei videogames. Hai scoperto solo ora che il Power Glove era disponibile in due taglie diverse.
Carrellata di giochi per il NES, tra il bellissimo, lo storico e il pezzente (Knight Rider, ce l'abbiamo con te),
mentre qui abbiamo il Game Boy, con un po' di titoli, e vari accessori per il NES: il pad NES Max, il Remote Controller, l'arcade stick NES Advantage e soprattutto il Family Fun Fitness, tappetino per gli esercizi e antenato del Wii Fit. Sembra una bella minchiata, eh, con quei tizi vestiti da aerobici abitanti degli anni 80? Bene, la versione USA è uno dei videogame americani più rari di sempre, e in passato ha toccato cifre record sulla baia. Tipo? Tipo 40mila dollari per una copia nuova di zecca. Non fa più ridere tanto, eh?
TUTTI GLI ALTRI POST SU CATALOGHI DI GIOCATTOLI E VIDEOGIOCHI DEGLI ANNI 80 e 90
"Pile? No, Grazie" Ed é subito ammicamento al genitore che non ci vuole lasciare la tredicesima al coniglio supereccitato. Geni del marketing
RispondiEliminaCosterà uno sproposito, ma il Family Fun Fitness rimane comunque una mierda. ;)
RispondiEliminaEsatto. Ed è esattamente lo stesso pensiero per cui ignari genitori yankee ne hanno buttato via o regalato le copie che avevano in casa. Arricchendo affaristi della baia negli ultimi dieci anni...
EliminaGrande il Shadow Bat (non ricordavo nemmeno il nome!) ce l'ho ancora, insieme ad altri giocattoli Starcom (ma io volevo lo Starmax Bomber..)
RispondiEliminaGli StarCom sulla Baia hanno prezzi da asportazione di rene immediata... Comunque rimangono figherissimi e poi con un rene campo lo stesso...
RispondiEliminaI Masters seconda genrazione invece la gente della Baia viene a casa tua e ti prende a spooti solo se provi a digitare il loro nome nella barra di ricerca...
Si, perchè purtroppo gli Starcom non erano realizzati in modo molto durevole. Ache se tenuti bene, la plastica bianca ingiallisce, sono proni alla ruggine e dpo tot anni i motorini finiscono a pezzi da soli: costano perchè è difficile trovarne ancora in perfette condizioni.
EliminaNo dai sul serio...c'era un """""master""""" (virgolette obbligatorie ci vuole del coraggio a chiamarlo come i Sacri Masters degli 80)
RispondiEliminache si chiamava ButteHead???
Ussignur,potevano mettercene anche un altro che si chiamava Beavis a sto punto.
A proposito di giochi Nes,qualcuno ha provato 3DNES,il nuovo emulatore per giocare i vecchi giochi del Nes in 3d?
RispondiEliminaPersonalmente fa un buon lavoro solo con Super Mario Bros,Megaman 1 e Metroid,mentre con la maggior parte degli altri ha un effetto abbastanza inguardabile e pieno di bug.
Era veramente così pezzente l'He-man reboot? Si, credo di si...
RispondiEliminaTi ricordi male...lo era anche di più XD
EliminaPer non parlare del cartone >_<
Era pezzente per la qualità infima dello sculpting dei personaggi, ma soprattutto era pezzente per la qualità infimerrima (!) dei veicoli. Ricordiamoci però che erano gli stessi anni in cui i Transformers passavano da robot diaclone che ci voleva mezz'ora a trasformarli tanto erano dettagliati e complicati, a meccaniche di trasformazione tipo gobots
Elimina"[...] anni in cui i Transformers passavano da robot diaclone che ci voleva mezz'ora a trasformarli tanto erano dettagliati e complicati, a meccaniche di trasformazione tipo gobots"
EliminaTHIS!
Parole sante Paolo, senza contare la TERRIBILE Generation 2, con i suoi colori da cocainomane ottuso.
EliminaDell'He-Man Fantascienzo Sgasato avevo lui e Skeletor. Difetti principali
1- sculpt approssimativo, ma curiosamente buoni dettagli meccanici.
2- Schiavi della gimmick. Avete presente quelle figure incapaci di altre pose se non quella per eseguire un movimento tipo la spadata? Ecco. He-man in posa neutra aveva perennemente il braccio alzato, quasi ti stesse mandando affanculo, mentre Skeletor poteva solo impugnare il proprio scettro (in orizzontale). Terribili.
Oddio la G2 l'avevo proprio rimossa XD Comunque c'è sempre un giusto mezzo, non dico che tutti i Transformers debbano essere come Canguro: tempo di trasformazione due ore e mezza, particolari insignificanti da trasformare 123'257, e le foto sulla scatola avevano dei particolari non ancora trasformati perché il fotografo si era rotto il cazzo di aspettare. Oltrettutto se provavi a fare il "suono dei trasformers che si trasformano" mentre lo trasformavi finivi in apnea e con la salivazione di un cane san bernardo :(
EliminaAlla Baby viva disastrata dalla gotta mi sono accappottato. Baby viva ancora per poco evidentemente...
RispondiEliminaChe bei ricordi,la seconda generazione del Mastrs era davvero inguardabile,mentre ricordo come ai tempi passati bramavo gli StarCom!
RispondiEliminabellissimi gli starcom, con quel rumorino tipico quando azionavi gli ingranaggi, pupazzetti figherrimi dettagliati e verniciati e coi magneti ai piedi, mezzi belli. brutta solo la base per me, avevo lo starmax bomber e i missili che cadevano da dietro erano una vera figata!
RispondiEliminaCos'è questa storia dei copiatori?
RispondiEliminaL'Internet è un posto male...
EliminaTu non hai idea. Non hai idea del circo di faccedaculo che c'è lì fuori. L'ultimo, uno scienziatone, ha clonato per intero un post le 20 cose che forse non sapevate su... foto, testo così com'era, tutto. Me l'hanno segnalato, gli ho scritto che non si fa mica così, ha risposto che il video non lo voleva togliere perché "ci aveva lavorato".
EliminaOra, siccome sono anni che mi imbatto in questa gente, nei giocattolari pezzenti che postano le foto delle mie recensioni con tanto di cucina di casa Manhattan sullo sfondo, nei sitarelli di news che se sbattono se li sgami, mi sono ufficialmente rotto il pazzo. Il prossimo, chiunque sia, quali che siano le dimensioni del suo business, lo segnalo. Poi fatti suoi.
Tolleranza zeroooh.
C'è gente veramente triste in giro... Internet ha i suoi pregi ma si porta dietro anche tanti difetti tipo quelli che capitano a te...
Eliminati capisco a tipo mostro... a me sono successe le cose più bizzarre: gente su ebay che vendeva STAMPE dei miei rendering di Macross (liberamente disponibili per tutti su deviantart, ovviamente non a scopo di lucro), gente che usa/usava/ha usato mie immagini senza chiedere/salutare/battere il cinque. C'è perfino gente che ha usato un mio RENDERING di un pezzo di una chitarra elettrica in un loro annuncio di vendita del suddetto pezzo come se fosse la foto del loro oggetto :D
Eliminama è quello che ti ho segnalato io?
EliminaNon riesco quasi a commentare dalle bruschette che mi foderano non solo gli occhi, ma anche il viso! Avevo quasi tutti i giocattoli dell'Algida e le altre bambole, ma, a parziale scusante, anche l'He-Man fantascienzo, perché seguivo i cartoni.
RispondiEliminaChe meraviglia gli starcom! Ho ancora i due caccia della pubblicità citata ma manca qualche pezzo. Avessero prezzi più accessibili magari un paio li recuperei sulla baia.
RispondiEliminaDegli Starcom ho ancora un omino, tra l'altro avuto tramite i classici scambi tra compagni a scuola. Mioddio non pensavo valesse così tanto il family fun, pazzesco!!
RispondiEliminaIo ho ancora un paio di omini StarCom a casa! Peccato sian orimasti solo quelli, purtroppo il concetto di "questo-non-é-un-giocattolo-ma-un-investimento-da-collezionista-per-il-futuro" mi é arrivato solo molto dopo.
RispondiEliminaI Masters spaziali a me piacevano.
"Ce l'avete una scerrimermuffa, lì? Grazie"
RispondiElimina"no, però se vuoi te lo ordino insieme a mermemelo, quellarobalì"
http://www.thesparker.com/che-vita-di-mecha/che-vita-di-mecha-05
Lo Starbucks... ehm no aspè... Shadow Bat è davvero bellissimo, me lo ricordo ancora non perché l'avevo, ma per gli ettolitri di bava che mi causava. Comunque il logo ricorda "vagamente" quello dei LEGO BlackStar/Blacktron, la serie più fighissima di sempre :D
RispondiEliminaNo scusate? Hanno chiamato un giocattolo per bambini "testa di culo"?
RispondiEliminabhuahauhau precisamente! ^_^
EliminaRicordo bene quel catalogo.
RispondiEliminaRicordo la serie di He-Man del 90, ma allo stesso tempo non ricordo le figure.
Sul catalogo Nintendo... Ci ho sbavato tanto all'epoca
Esperienze di vita vissuta:
RispondiEliminaLa Skipper parruccata aveva, sotto la parrucca, un'inguardabile cofana color marrone noce con frangia dello stesso colore biondo del tupé annesso. Diciamo che la parrucca non gliel'ho mai tolta perché senza la bambola era davvero improponibile e da qualche parte devo aver ancora l'oggetto in questione.
Cherry Merry Muffin: immagino che mio padre, tra una bestemmia maschile e una femminile, sia andato proprio con la pagina di quel catalogo che ben ricordo a comprare quella al MIRTILLO. Più che di mirtillo, lei e i muffin puzzavano di deodorante per WC alla massima potenza, mi ha impuzzato camera e provocato mal di testa lancinanti per un giorno, alla fine del quale è rimasta una settimana all'aria aperta. Dopodiché è stata molto più gestibile, la maledetta.
Le Lil'Miss... cristo, ne avevo ben due. La battona truccata (con un difetto fatale di fabbrica, capelli lisci invece che ricci come tutte le altre) e la zoccolotta scostumata in jeans e ciocca di capelli che diventava rosa alitandoci sopra (ché quelle maledette penne termiche perdevano acqua solo a guardarle). Le mie bambole sono tra le poche che non sono finite distrutte nel sole, anche loro sono al sicuro in garage XD
All'epoca lo desideravo il Power Glove, più di qualsiasi altra cosa
RispondiEliminaIo da qualche parte nella vecchia cameretta dovrei avere ancora la Spada del Potere di He-Man 2.0.
RispondiEliminaSiamo tutti amicici qui vero? Non è che rischio la lapidazione per questo errore giusto...? (O_o")
L'He-Man Fantascienzo, dove la "Fanta" del nome era sgasata.
RispondiEliminaMa avete provato a sfogliare un catalogo di giocattoli odierno? No, dico, ci avete provato?
RispondiEliminaMo sarà pure l'effetto Nostalgia Canalis, ma quelli odierni gli spicciano casa, glispi.
Si stava meglio quando si stava meglio, signora mia...
ci riflettevo proprio un po di tempo fa di come, si ok figo vivere oggi con cellulari e internet a gogo, ma come questi oggetti abbiano ucciso il mercato del giocattolo per i "preadolescenti".
EliminaIl me 11enne bramava fortissimo ancora i giocattoli, un 11ennne di oggi col ciufolo...quindi i cataloghi si limitano a roba per i piu piccoli, da sempre piu scamuffa.
Giocattoli complessi non hanno piu mercato, un trasformer, mask, starcom o simili fatto con quella cura non hanno senso, tanto che se vedi i trasformer odierni...beh sono rarissimi quelli pensati come giocattoli che non si fanno mangiare in testa dai vintage
É molto semplice,andando avanti coi tempi cambiano i gusti.
EliminaI nostri nonni da bambini giocavano col cerchio e con le biglie.
I nostri padri coi soldatini e i cowboy in piombo.
Noi con i Transformers/Lego/Masters
I nostri figli con i videogames.
Concordo, sono solo contento che la LEGO sia uscita dal pantano in cui stava qualche tempo fa (tipo che un set lo facevi con cinque pezzi "ultracomplicati" che manco le TENTE) e stia facendo cose molto carine...
EliminaItlas anche noi giocavamo con i videogames :D Solo che non era ancora socialmente accettabile al 100%, eri ancora un nerd-sfigato, non c'era forse ancora il concetto di nerd-geek-figo che c'è oggi quando un pischello riesce a schiacciare due icone su un tablet e i genitori (gli stessi che ci prendevano per il culo se giocavamo ai videogame) lo esaltano come un genio della scienza 2.0 :DDDD
EliminaSoldatini e transformers in fondo sono molto simili, fanno parte di quei giochi di immedesimazione e che "usi con le mani", di interazione fisica col giocattolo. Difficile sostituirli completamente coi videogame, anche se forse i nuovi metodi di interazione più diretti (touch e compagnia) in questo sono una via di mezzo...
La villa di barbie, lì in basso a sinistra sotto alla casa triste in cartoncino che avevo, era il corrispondente per noi bambine della portaerei mitologica che ogni tanto viene nominata qui...era di GI Joe? L'ho vista solo nella sua scatola su uno scaffale, per tanti anni, in un unico esemplare, nel negozio di giocattoli della mia città, costava un fantastiliardo, infatti lì rimase, non la comprò mai nessuno, nemmeno i genitori delle bambine ricche mie compagne di scuola che avevano tutto il resto: continuo tuttora a chiederla ogni anno a Babbo Natale, ma ancora niente, sob. La Barbie Brooke Logan, invece, me la sono auto regalata per il mio compleanno due mesi fa :)
RispondiEliminaCuriosità: in quegli anni andavano di moda i giochi che cambiavano colore con l'acqua calda/fredda, barbie regina del ballo mi pareva cambiasse colore di rossetto, mentre il ken poteva cambiare colore dei capelli (forse un tentativo di travestimento per fuggire da lei?)
Alberta, io ce l'avevo! Avevo rotto talmente l'anima da bambina viziata quale ero che alla fine i mie cedettero...e si' era davvero una meraviglia! Fra l'altro ha resistito alla mia legendaria furia distruttrice e sta ancora eretta e solida in soffitta!
EliminaIo avevo un catalogo di giochi quasi uguale!
RispondiEliminaC'erano le stesse identiche pubblicità di Barbie, Lil Miss, Cherry Merry Muffin e i bambolotti gender.
Certo che la Barbie anni 80 aveva una sua dignità, con quei capelli a soufflè e i vestitoni abnormi. E pure Kentozzi, con la mascella quadrata da soap e il sorrisone stampato di chi fa festa un giorno si e un giorno no.Gli anni dell'edonismo reaganiano... La Barbie di adesso pare un'anoressica macrocefala.
Mio figlio ha riesumato gli Starcom che erano del fratello di mia moglie.
RispondiEliminaL' astronave nera adesso è il bat aereo di Batman Lego, quella bianca è dei Fantastici Quattro Lego.
Comunque a me la qualità delle parti meccaniche sembra ottima, i miei pezzi funzionano ancora alla perfezione.
il sistema Tisgamotron! Roba seria ^_^
RispondiEliminaMi sono sempre chiesto perché Barbie sia sopravvissuta a Big Jim... Spero in un universo parallelo in cui sia avvenuto il contrario, con magari tutto il gioccattolame dell'algida stronza venga mandato negli inceneritori da un dittatore che vuole imporre i giochi in legno della "Città del Sole".
RispondiEliminaLa nuova linea di He-Man non l'ho mai potuta digerire, come tra l'altro anche gli ultimi personaggi del vecchio corso... Qualcuno ricorda come si chiamava quella navicella volante usata da He-Man, cabinata, blu e arancione, con una specie di "zampe" e di "becco"?
Se intendi quello dell'He-Man originale, era il Talon Fighter, fighissimo tra l'altro.
EliminaProprio quello, grazie! La confezione a quanto vedo aveva ben 6 libretti di storie anziché una sola come per i personaggi!
EliminaBravo Doc, finalmente un catalogo di un anno come si deve, non dei tempi del Vietnam!
RispondiEliminaLa Barbie Suncharme ce l'avevo anch'io, pure le Cerrimerricòse, e gli anelli di Polly Pocket li avevo rimossi ma me li hai fatti tornare in mente, io avevo quello con la vasca da bagno (boh!)
Avevo anche la Lil Miss ma quella meno zoccola, Miss Dress Up, che si vestiva come una sosia di Madonna ma almeno si truccava poco.
Questi Masters invece non pervenuti, strano.
Comunque sbagli su No Panic, all'epoca lo ricordo molto pubblicizzato e ne facevano perfino una versione live durante Bim Bum Bam
Io avrei voluto una Cherry Merry Muffin, ma niente... e neanche la lil miss, mannaggia!
RispondiEliminaNel mio catalogo c'era anche un'altra bambola, non ricordo il nome, ma aveva un grosso fiocco sulla testa, e premendo la mano si illuminava. Una cosa spaventosa... Poi c'erano i bambolotti con i vestitini che cambiavano colore. Sciogliendo in acqua una polverina che si trovava nella confezione, e mettendoci dentro i vestiti della bambola, cambiavano colore. Poi ricordo con orrore una bambola che faceva la pupù... bleah! Tocca andare a cercare i vecchi cataloghi, poi mando la scansione!
Ah, dimenticavo: in un catalogo che sfogliavo in continuazione, c'erano ben due pagine dedicate ai bambolotti. Me ne ricordo alcuni.
RispondiEliminaBimbo mio bello bello (sigh): non faceva niente di speciale, piangeva solamente.
Febbrolina: diventava rossa in viso e bisognava misurarle la febbre con il termometro e curarla.
Poi una di cui non ricordo il nome, aveva una brioche tipo Kinder fetta al latte (giuro!) e le si dava da mangiare.
classe '83 a rapporto! Avevo la spada del potere di HeMan, a cui avevo mangiucchiato tutta la punta.
RispondiElimina