Voltron: Legendary Defender
Hai visto le prime quattro puntate di Voltron: Legendary Defender, il reboot di Voltron creato dalla Dreamworks per Netflix: la prima, che è una sorta di triplo episodio e dura più di un'ora, e le tre successive. E per poterlo giudicare con cognizione di causa, ti sei risciroppato pure i primi episodi dell'originale. No, non Voltron, Golion. E? E ci sarebbe anche del buono, non fosse sepolto sotto una coltre spessa così di mimmate americane fintogiapponesi [...]
Come noto, la serie Voltron (1984) è un polpettone americano cucinato mischiando due serie giapponesi diverse della Toei, Golion e Armored Fleet Dairugger XV (ma gli episodi presi da Dairugger non vennero trasmessi ai tempi qui in Italia), cambiando i nomi e le musiche e apportando diverse modifiche a dialoghi e puntate. Che tipo tutta la storia del pilota del leone blu schiattato non c'era. Golion arrivò in Italia solo pochi mesi dopo la messa in onda in Giappone, nell'82, mentre Voltron atterrò su Euro TV nell'86. La storia di Golion ("Go", oltre che "vai, spicciati, sei ancora qui?" in inglese, vuol dire anche "cinque" in giapponese) era quella di cinque piloti terrestri che, tornati a casa, avevano trovato il nostro pianeta distrutto da un conflitto globale. I cinque venivano quindi catturati dall'impero Galra del malvagio Daibazaal, che impiegava gli schiavi come gladiatori nella sua arena, ma riuscivano rocambolescamente a fuggire, finivano sul pianeta Altea e qui, con la guida della principessa Fara, diventavano i paladini alla guida dei cinque robot che formano Golion. Un robot che, mooolto tempo prima, era stato smontato per la sua tracotanza nei confronti della dea dell'universo, o qualcosa del genere.
La storia di Voltron: Legendary Heroes segue per alcuni punti la trama originale, discostandosene in altri. Qui il pilota vero e proprio è solo uno, gli altri quattro sono più giovani e cadetti di un'accademia militare. Inoltre non ci sono i gladiatori, i ragazzi finiscono su Altea (senza passare dalla prigionia in mano ai villanzoni) grazie al leone blu, che si trovava sulla Terra, e devono in seguito trovare/attivare gli altri quattro. Per fortuna, non ci sono neanche quelle ridicole chiavi d'accensione da diario segreto del cuore.
Il primo, grosso scoglio da dribblare sulla battigia di Voltron: Legendary Heroes è lo stile grafico. Sembra una di quelle robe fintogiapponesi fatte dagli americani, perché, uh, è una roba fintogiapponese fatta dagli americani. Il charadesign di diversi personaggi, in particolare di Hunk, è totalmente fuori bersaglio. Le animazioni, curate dalla compagnia coreana Studio Mir (The Legend of Korra, la serie animata Guardians of the Galaxy), non sono neanche malvagissime, ma ogni due per tre salta fuori qualche primo piano inguardabile, qualche espressione sballata, qualche composizione della scena che fa molto finto anime.
Dopo un po', cioè dopo aver accettato con venti minuti di training autogeno che è un cartone americano e va preso come tale, per quanto ti gridi "Va' se non sembro un anime originale al certo per certo, veru sicilianu sugnu", si riesce pure a guardare, ma all'inizio fa troppo brutto.
Quasi (ma quasi) quanto il secondo, ENORME scoglio, del quale però parleremo tra un attimo. Torniamo ai cinque tizi della squadra.
Keith (Voltron: Keith Kogane; Golion: Akira Kogane) è vestito di rosso e quindi, per la legge degli eroi giapponesi vestiti di rosso, dovrebbe essere il capo della squadra,
ma in realtà questo ruolo viene coperto qui da Takashi "Shiro" Shirogane (Voltron: Sven; Golion: Takashi Shirogane), che è più grande di tutti gli altri, è un pilota vero ed è stato - lui sì - prigioniero dell'impero Galra, da cui ha ricevuto in omaggio una batteria di pentole e quel braccio bionico. Come si vede, è quello il cui charadesign è cambiato di più, e in meglio. La domanda, chiaramente, è: camperà, Shiro? In Golion veniva ferito gravemente durante il sesto episodio e poco dopo moriva. In Voltron, per non dirti che era schiattato, ti dicevano Guarda là! e... oh, ma che fine ha fatto Sven? No, niente, si sta ancora curando. Due metri sotto terra.
Lance (Voltron: Lance; Golion: Isamu Kurogane) dovrebbe essere il bassista carismatico della squadra. Dovrebbe, perché in Legendary Defender passa la maggior parte del tempo a fare il cazzone, sparare battute (e non solo quello), fare figure dimmerda. Il che si addice a un bassista carismatico quanto un paio di scarpe da calcetto sporche di fango sotto uno smoking. Il charadesign, perlomeno, è quello più riuscito, più prossimo a un anime vero.
Hunk (Voltron: Tsuyoshi "Hunk" Garrett; Golion: Tsuyoshi Seido) è il cicciobombo buono di cuore e vestito malissimo del gruppo. Al che vanno aggiunti, si diceva sopra, un design terrificante e delle facce che stonano con tutto il resto del cartone.
Infine c'è Pidge (Voltron: Darrell "Pidge" Stoker; Golion: Hiroshi Suzuishi), il solito minchietta con gli occhiali rompiballe e genio dei computer. Se parla come una rEgazzina è perché... c'è tutta una storia dietro. Grazie al cielo gli hanno levato quel completino country verde pisello, con cerchietto in tinta, dell'originale.
Passando agli altri personaggi, la principessa Allura (Voltron: Allura, ma in italiano era Aurora; Golion: Fara) ha ora la pelle scura, i capelli bianchi e un look molto più alieno, con tanto di orecchie da elfo e segnetti colorati in faccia,
ditto per il suo maggiordomo/sciacquino Coran. I due sono reduci da un sonnellino di 10mila anni, alla faccia della pennica.
E da diecimila anni è in giro anche il villanzone, l'imperatore Zarkon (Voltron: Zarkon; Golion: Daibazaal),
affiancato pure qua dalla strega Haggar (Voltron: Haggar; Golion: Honerva, in italiano Garla), titolare dell'assessorato ai mostri guerrieri.
A completare il quadro, il comandante Sendak (Voltron: Yurak; Golion: Sadak), con occhio cibernetico e costume con gli occhioni, tipo maschera del Red Hood DC.
Le tute della squadra Voltron, pur conservando i colori dei vari piloti e i caschi a bomba da motociclisti vintage, sono più sobrie, per la prevalenza del nero. Non fosse per quelle lucette celesti, sarebbero davvero fighe. Ok, quelle di Hunk e Pidge a parte,
fucile copiato da Mass Effect, coltellino elettrico. A Shiro niente, ché anche il suo contratto da paladino è a tempo determinatissimo e c'ha un paio di avvoltoi che gli volteggiano sulla testa.
I leoni sono una delle cose migliori del cartone. No, aspe', LA cosa migliore. Il mix di cel shading, animazioni fluidissime (da felini veri) e pose badassiche li rende uno spettacolo per gli occhi. Il design è perlopiù classico, con i leoni/braccia (rosso e verde) più cilindrici e gli altri tre più squadrati. Il nero è quello che ha subito il restyling più evidente, perché riflette i cambiamenti apportati al torso di Voltron. Le due ali giganti sulla schiena fanno un po' strano, soprattutto considerando che poi diventano due alette sottili del robot, ma ci sta.
Come in Golion, i leoni sono senzienti e dotati di una propria personalità, manco a dirlo legata al codice colore. Il rosso è quello più temperamentale e incazzoso, il giallo è quello più lento e coriaceo, eccetera.
Qui, per fare le cose semplici, hanno assegnato i leoni in base al colore del pilota, scazzando però in questo modo tutto. Per quanto fosse bizzarro l'accostamento in Golion, che rompeva in quattro casi su sei lo schema colore pilota/veicolo in ballo sin dai tempi di Gatchaman, aveva senso. Akira era il capo, e in quanto tale vestiva di rosso, ma pilotava il leone principale, quello nero. Isamu, bassista carismatico, aveva l'uniforme blu, ma guidava il robot più focoso e incazzoso, il rosso. Ciccio Tsuyoshi pilota giallo su robot giallo (scopa), minchietta Hiroshi pilota verde su robot verde (altra scopa). E poi c'era il povero "Shiro", completino nero e leone blu, perché era lui il comandante in seconda iniziale.
Morto Shiro, il leone blu passava alla principessa Fara, che scendeva direttamente in campo con una tutina ovviamente piena di rosa. Ripeti, era un casino, ma aveva un senso. Ora il fatto che il capo in pectore Keith guidi il leone problematico rosso, invece, un senso, armonie cromatiche a parte, non ce l'ha.
E passiamo finalmente a Voltron, che nelle prime quattro puntate, per un totale di quasi due ore, comparirà sì e no per tre minuti. Posate i forconi, era così anche nei primi episodi di Golion. Ora, il mechadesign di questo nuovo Voltron ti piace abbastanza. Non sarà fico come il King of Beasts,
ma quel torace snodato e le braccia ti piacciono. Un po' meno la luce celestina sul petto,
molto meno le lucette ai lati della faccia. Faccia che, già di suo, non è il massimo. Le manca qualcosa, tipo un po' di badasseria, un'espressione più da spacco tutto e meno da sono in fila alla posta già da quaranta minuti, miseria ladra.
Il tocco che però, a tuo sindacalizzato giudizio, conferisce molti punti a questo design è lo scudo nero sulla spalla sinistra. Gli scudi da spalla, dagli Zaku in giù, son sempre stati una roba flippotrippissima.
Nuovo look anche per il castello di Allura, principessa così chiamata perché chiede sempre conto di tutto: addio, magione di Ludwig II, benvenuto coso fantascienzo con le lucette celesti (è la senza piombo del pianeta, dice) e il ponte mezzo scassato che fa tanto Shadow of the Colossus e Salerno-Reggio Calabria.
Pollicione verso per le astronavi e tutte le altre robe dell'impero Galra, che in Golion avevano un look death metal tutto capedimorto. Qui le astronavi sembrano uscite da una fabbrica di Zeon e non ci sono le bare per sparare in battaglia i mostri guerrieri.
O meglio, ci sono, ma sembrano i case di quei computer tamarri per giocare.
Quanto ai mostri guerrieri, il primo avversario in Legendary Defender è chiaramente un robot, mentre il primo sparring partner di Golion era questa bestia coi capezzoli a punta fan di Madonna. Ma, una metrata e mezzo di post fa, dicevi del secondo, grande scoglio da affrontare, ammesso e non concesso che si sia scesi a patti con l'aria da finto anime.
Sono le gag continue, la sequenza di faccette buffe, smorfie
un leone copiato alla cazzomannaggia da una foto, come neanche i cartelloni del circo venuti male. Cose che non sono cose, avrebbe detto Darix Togni.
Come noto, la serie Voltron (1984) è un polpettone americano cucinato mischiando due serie giapponesi diverse della Toei, Golion e Armored Fleet Dairugger XV (ma gli episodi presi da Dairugger non vennero trasmessi ai tempi qui in Italia), cambiando i nomi e le musiche e apportando diverse modifiche a dialoghi e puntate. Che tipo tutta la storia del pilota del leone blu schiattato non c'era. Golion arrivò in Italia solo pochi mesi dopo la messa in onda in Giappone, nell'82, mentre Voltron atterrò su Euro TV nell'86. La storia di Golion ("Go", oltre che "vai, spicciati, sei ancora qui?" in inglese, vuol dire anche "cinque" in giapponese) era quella di cinque piloti terrestri che, tornati a casa, avevano trovato il nostro pianeta distrutto da un conflitto globale. I cinque venivano quindi catturati dall'impero Galra del malvagio Daibazaal, che impiegava gli schiavi come gladiatori nella sua arena, ma riuscivano rocambolescamente a fuggire, finivano sul pianeta Altea e qui, con la guida della principessa Fara, diventavano i paladini alla guida dei cinque robot che formano Golion. Un robot che, mooolto tempo prima, era stato smontato per la sua tracotanza nei confronti della dea dell'universo, o qualcosa del genere.
La storia di Voltron: Legendary Heroes segue per alcuni punti la trama originale, discostandosene in altri. Qui il pilota vero e proprio è solo uno, gli altri quattro sono più giovani e cadetti di un'accademia militare. Inoltre non ci sono i gladiatori, i ragazzi finiscono su Altea (senza passare dalla prigionia in mano ai villanzoni) grazie al leone blu, che si trovava sulla Terra, e devono in seguito trovare/attivare gli altri quattro. Per fortuna, non ci sono neanche quelle ridicole chiavi d'accensione da diario segreto del cuore.
Il primo, grosso scoglio da dribblare sulla battigia di Voltron: Legendary Heroes è lo stile grafico. Sembra una di quelle robe fintogiapponesi fatte dagli americani, perché, uh, è una roba fintogiapponese fatta dagli americani. Il charadesign di diversi personaggi, in particolare di Hunk, è totalmente fuori bersaglio. Le animazioni, curate dalla compagnia coreana Studio Mir (The Legend of Korra, la serie animata Guardians of the Galaxy), non sono neanche malvagissime, ma ogni due per tre salta fuori qualche primo piano inguardabile, qualche espressione sballata, qualche composizione della scena che fa molto finto anime.
Dopo un po', cioè dopo aver accettato con venti minuti di training autogeno che è un cartone americano e va preso come tale, per quanto ti gridi "Va' se non sembro un anime originale al certo per certo, veru sicilianu sugnu", si riesce pure a guardare, ma all'inizio fa troppo brutto.
Quasi (ma quasi) quanto il secondo, ENORME scoglio, del quale però parleremo tra un attimo. Torniamo ai cinque tizi della squadra.
Keith (Voltron: Keith Kogane; Golion: Akira Kogane) è vestito di rosso e quindi, per la legge degli eroi giapponesi vestiti di rosso, dovrebbe essere il capo della squadra,
ma in realtà questo ruolo viene coperto qui da Takashi "Shiro" Shirogane (Voltron: Sven; Golion: Takashi Shirogane), che è più grande di tutti gli altri, è un pilota vero ed è stato - lui sì - prigioniero dell'impero Galra, da cui ha ricevuto in omaggio una batteria di pentole e quel braccio bionico. Come si vede, è quello il cui charadesign è cambiato di più, e in meglio. La domanda, chiaramente, è: camperà, Shiro? In Golion veniva ferito gravemente durante il sesto episodio e poco dopo moriva. In Voltron, per non dirti che era schiattato, ti dicevano Guarda là! e... oh, ma che fine ha fatto Sven? No, niente, si sta ancora curando. Due metri sotto terra.
Lance (Voltron: Lance; Golion: Isamu Kurogane) dovrebbe essere il bassista carismatico della squadra. Dovrebbe, perché in Legendary Defender passa la maggior parte del tempo a fare il cazzone, sparare battute (e non solo quello), fare figure dimmerda. Il che si addice a un bassista carismatico quanto un paio di scarpe da calcetto sporche di fango sotto uno smoking. Il charadesign, perlomeno, è quello più riuscito, più prossimo a un anime vero.
Hunk (Voltron: Tsuyoshi "Hunk" Garrett; Golion: Tsuyoshi Seido) è il cicciobombo buono di cuore e vestito malissimo del gruppo. Al che vanno aggiunti, si diceva sopra, un design terrificante e delle facce che stonano con tutto il resto del cartone.
Infine c'è Pidge (Voltron: Darrell "Pidge" Stoker; Golion: Hiroshi Suzuishi), il solito minchietta con gli occhiali rompiballe e genio dei computer. Se parla come una rEgazzina è perché... c'è tutta una storia dietro. Grazie al cielo gli hanno levato quel completino country verde pisello, con cerchietto in tinta, dell'originale.
Passando agli altri personaggi, la principessa Allura (Voltron: Allura, ma in italiano era Aurora; Golion: Fara) ha ora la pelle scura, i capelli bianchi e un look molto più alieno, con tanto di orecchie da elfo e segnetti colorati in faccia,
ditto per il suo maggiordomo/sciacquino Coran. I due sono reduci da un sonnellino di 10mila anni, alla faccia della pennica.
E da diecimila anni è in giro anche il villanzone, l'imperatore Zarkon (Voltron: Zarkon; Golion: Daibazaal),
affiancato pure qua dalla strega Haggar (Voltron: Haggar; Golion: Honerva, in italiano Garla), titolare dell'assessorato ai mostri guerrieri.
A completare il quadro, il comandante Sendak (Voltron: Yurak; Golion: Sadak), con occhio cibernetico e costume con gli occhioni, tipo maschera del Red Hood DC.
Le tute della squadra Voltron, pur conservando i colori dei vari piloti e i caschi a bomba da motociclisti vintage, sono più sobrie, per la prevalenza del nero. Non fosse per quelle lucette celesti, sarebbero davvero fighe. Ok, quelle di Hunk e Pidge a parte,
ma nella versione originale erano ancora più cesse.
A ciascun "paladino", oltre che un leone robot senziente ultrafico, tocca un'arma, che assume per ciascuno una forma diversa: spada, cannone,fucile copiato da Mass Effect, coltellino elettrico. A Shiro niente, ché anche il suo contratto da paladino è a tempo determinatissimo e c'ha un paio di avvoltoi che gli volteggiano sulla testa.
I leoni sono una delle cose migliori del cartone. No, aspe', LA cosa migliore. Il mix di cel shading, animazioni fluidissime (da felini veri) e pose badassiche li rende uno spettacolo per gli occhi. Il design è perlopiù classico, con i leoni/braccia (rosso e verde) più cilindrici e gli altri tre più squadrati. Il nero è quello che ha subito il restyling più evidente, perché riflette i cambiamenti apportati al torso di Voltron. Le due ali giganti sulla schiena fanno un po' strano, soprattutto considerando che poi diventano due alette sottili del robot, ma ci sta.
Come in Golion, i leoni sono senzienti e dotati di una propria personalità, manco a dirlo legata al codice colore. Il rosso è quello più temperamentale e incazzoso, il giallo è quello più lento e coriaceo, eccetera.
Qui, per fare le cose semplici, hanno assegnato i leoni in base al colore del pilota, scazzando però in questo modo tutto. Per quanto fosse bizzarro l'accostamento in Golion, che rompeva in quattro casi su sei lo schema colore pilota/veicolo in ballo sin dai tempi di Gatchaman, aveva senso. Akira era il capo, e in quanto tale vestiva di rosso, ma pilotava il leone principale, quello nero. Isamu, bassista carismatico, aveva l'uniforme blu, ma guidava il robot più focoso e incazzoso, il rosso. Ciccio Tsuyoshi pilota giallo su robot giallo (scopa), minchietta Hiroshi pilota verde su robot verde (altra scopa). E poi c'era il povero "Shiro", completino nero e leone blu, perché era lui il comandante in seconda iniziale.
Morto Shiro, il leone blu passava alla principessa Fara, che scendeva direttamente in campo con una tutina ovviamente piena di rosa. Ripeti, era un casino, ma aveva un senso. Ora il fatto che il capo in pectore Keith guidi il leone problematico rosso, invece, un senso, armonie cromatiche a parte, non ce l'ha.
E passiamo finalmente a Voltron, che nelle prime quattro puntate, per un totale di quasi due ore, comparirà sì e no per tre minuti. Posate i forconi, era così anche nei primi episodi di Golion. Ora, il mechadesign di questo nuovo Voltron ti piace abbastanza. Non sarà fico come il King of Beasts,
ma quel torace snodato e le braccia ti piacciono. Un po' meno la luce celestina sul petto,
molto meno le lucette ai lati della faccia. Faccia che, già di suo, non è il massimo. Le manca qualcosa, tipo un po' di badasseria, un'espressione più da spacco tutto e meno da sono in fila alla posta già da quaranta minuti, miseria ladra.
Il tocco che però, a tuo sindacalizzato giudizio, conferisce molti punti a questo design è lo scudo nero sulla spalla sinistra. Gli scudi da spalla, dagli Zaku in giù, son sempre stati una roba flippotrippissima.
Nuovo look anche per il castello di Allura, principessa così chiamata perché chiede sempre conto di tutto: addio, magione di Ludwig II, benvenuto coso fantascienzo con le lucette celesti (è la senza piombo del pianeta, dice) e il ponte mezzo scassato che fa tanto Shadow of the Colossus e Salerno-Reggio Calabria.
Pollicione verso per le astronavi e tutte le altre robe dell'impero Galra, che in Golion avevano un look death metal tutto capedimorto. Qui le astronavi sembrano uscite da una fabbrica di Zeon e non ci sono le bare per sparare in battaglia i mostri guerrieri.
O meglio, ci sono, ma sembrano i case di quei computer tamarri per giocare.
Quanto ai mostri guerrieri, il primo avversario in Legendary Defender è chiaramente un robot, mentre il primo sparring partner di Golion era questa bestia coi capezzoli a punta fan di Madonna. Ma, una metrata e mezzo di post fa, dicevi del secondo, grande scoglio da affrontare, ammesso e non concesso che si sia scesi a patti con l'aria da finto anime.
Sono le gag continue, la sequenza di faccette buffe, smorfie
loffe (no, sul serio)
e altre minchiatine simili. Se Golion era una serie, come tutte quelle robotiche del suo tempo, essenzialmente drammatica e Voltron era la stessa serie ma con meno morti e più degenti di lungo corso, qui non si riesce un attimo a tenere il tono generale su "serioso" che si svacca subito. Ma un attimo, eh. E come fai a rendere epico un dannato cartone di robot se è meno epico di un panino con la mortadella lasciato fuori al balcone per tre giorni? Avresti potuto pure mandar giù l'americo-coreanata, ma questo scoglio è troppo grande, per te, per dribblarlo. Che due scoglioni. Ah, prima di chiudere: avete presente quella sequenza o quell'immagine statica che negli anime segna la metà dell'episodio? In Golion c'era questa tendina qui:un leone copiato alla cazzomannaggia da una foto, come neanche i cartelloni del circo venuti male. Cose che non sono cose, avrebbe detto Darix Togni.
Una serie di super robot fatta in America deve essere valida quanto una pizza con sopra 50 chili di fintomozzarella e l'ananas...
RispondiEliminaMuricans,i giapponesi possono fare le serie di supereroi,perchè comunque tirano fuori delle robe fighe,voi le serie di super robot...NO!
Non è cosa vostra,fate i comics di supereroi,i film ad alto budget e gli hamburger,quelle sono le uniche cosa che vi riesce bene.
Meanwhile in Japan...
Eliminahttp://i.memeful.com/media/post/Xw7DDpM_700wa_0.gif
Scusatemi se continuo a rispondermi da solo,ma più vedo le foto più mi vien da ridere...
EliminaMa dei leoni che giocano a The Human Centipede vogliamo parlarne? XD
Il tuo commento mi ha fatto andare a leggere i riassunti dei tre film The Human Centipede su Wikipedia.
EliminaProbabilmente avrei fatto meglio a non farlo...
ho letto solo le trame, e la mia immaginazione ne ha tratto le cose più schifose che ricordi. Non ho ansia di vedere se i tre film sono all'altezza della mia immaginazione.
EliminaOddio, un Super Robot americano decente c'era, era Megas XLR... ma era volutamente impostato come parodia.
EliminaLo dico senza vergogna: avevo nove anni quando nell' '82 (o giù di lì) lo vidi per la prima volta trasmesso da una emittente umbra e mi spaventò!
RispondiEliminaLe prime puntante di Golion mostravano (o almeno io ricordo questo) prigionia, sofferenza e la paura provata da questi 'eroi per caso' ed in più il dramma per la morte di un compagno; prima solo Zambot3 e Baldios mi avevano fatto provare questo. Ma ripeto questo è quello che ricordo a distanza di tantissimi anni.
Di Voltron invece non me ne è mai fregato niente, a me piacquero Golion e la sigla originale, punto.
GO, GO, let's start and GO!
EliminaAnche a me Golion trasmetteva tanta sofferenza, mai come le bombe umane di Zambot 3
Tempo fa grazie al Doc ho fugato il dubbio sulla differenza tra Voltron e Golaion,da piccolo non capivo perché aveva due nomi.
RispondiEliminaMi piaceva tanto,avevo il robot di metallo e quello plasticoso con gli omini dentro,ci giocavo un casino.
Questi reboot non so,mi lasciano sempre perplesso.
Comunque le lucine sul robot non si possono vedere
Non vedo l'ora che esca il pupazzame, almeno il protagonista.. l'avevo sia in versione figa che tarocca (di gomma)
RispondiEliminaConcordo col doc, va bene l'idea di un reboot, ci sta a grandi, grandissime linee il restyling, ma a me non entusiasma, è loffio come serie e manca di tanti aspetti narrativi, bisogna sempre chiedersi quale è il target di queste produzioni, i regazzini che a mio avviso se ne sb@ttono di questi vecchi robottoni? I nostalgici come me che ci rimangono male e si rintanano a rivedere gli episodi della prima serie abbracciati al loro Voltron robottone Mattel? Mah... E se avessero invece fatto una produzione in stile Power Rangers con un bel Voltron in "real gomma piuma" ? Che ne pensate?
RispondiEliminail fotogramma con il castello mi fa uno stranissimo effetto. il tutto è cosi poco dettagliato che il ponte lo percepisco come una balconata in ferro che si sovrappone a dei sassi con delle cose poggiate sopra...tipo cartolina da Capri XD. Doc, sopra avresti dovuto mettere "saluti da altea", con un bel font agghiacciante da -cartolina orrenda (cit.)-
RispondiEliminaper la serie, appena posso do un occhiata che vorrei anch'io farmi un idea personale sul prodotto!
Ci butterò un occhio, anche se devo ancora finire Gundam IBO (fantastico!) che ha sicuramente la precedenza.
RispondiEliminaDomanda: ma la spada fiammeggiante ce l'ha? Mi piaceva molto come la estraeva dalle fauci dei leoni delle braccia quello vecchio!
Nei primi episodi no. Ma, come detto, nei primi episodi Voltron si vede poco e niente, come all'inizio di Golion.
EliminaMi pare appaia per un picosecondo a metà del trailer, introducendo il titolo della serie dopo uno sparaflescioso taglio uattà.
EliminaIo ho ancora in mente il trailer di una finta live action del cartone... figata astrale.
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?v=1g6QJ5TfA7w
Farò la figura del Vecchio, ma preferisco il mecha design originale. Ecco, l'ho detto.
RispondiEliminahehe... non hai tutti i torti, secondo me sono belli entrambi !! quello vecchio era fighissimo , ho il robot takara e cari miei fa ancora la sua sporchissima figura !!!
EliminaNon ho mai capito se Golion era formato dalle amanti segrete di Daltanious.
RispondiEliminaahm..scusate per il double comment. La butto là dopo aver visto il trailer sul tubo. Gli ammmerigani sono da anni fissati con Cowboy bebop (e come dargli torto) per molti rappresenta l'anime definitivo (e come dargli torto XD) e almeno il trailer respira tantissimo di questa particolare ref..e..il pirletta verde...ED? gombloddo! citazioni colte! cospirazionismo interserie?...heeh ok la teoria è molto stiracchiata ma non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza fisico/attitudinale. :P
RispondiEliminaVa detto che dall'altra parte dell'Atlantico per "età d'oro dell'animazione giapponese" intendono gli anni 90: Trigun, Cowboy Bebop, Outlaw Star, G-Gundam, Tenchi Muyo, ovviamente Pokemon per i più piccoli ecc.
EliminaLo metto in coda appena mi si libera un buco nell'agenda dedicata alle serie tv. L'altro giorno ho visto la pubblicità che su K2 trasmetteranno la nuova serie di Jeeg, presumo sarà materiale di un futuro post... (^_^)
RispondiEliminaMi guarderò la prima puntata per curiosità ma il look del nuovo Voltron non piace. Il viso, a parte le lucette, e il copri spalla mi piacciono ma per il resto per me non ci siamo. Adesso per rendere fighi i robot gli danno l'aspetto del "cyborg fighetto" esile e slanciato così da far sembrare il corpo quello di un agile e tonico lottatore. Imho un robot non deve sembrare il più figo della palestra ma una potente macchina da guerra.
RispondiEliminaTrovo invece molto belli i leoni, tolte le lucette inutili. In questo caso che sembrino dei leoni è parte della trama e ci sta, è il parchio di fabbrica di GoLion (appunto 5 leoni).
Per adesso ho visto le prime due e concordo sul fatto che le gag continue siano insopportabili e rovinino totalmente l'atmosfera. Non fanno ridere tra l'altro. Le animazioni non mi dispiacciono e nel complesso mi viene voglia di vedere tutta la serie, non saprei dire se però questa voglia sia dettata dalla nostalgia più che altro.
RispondiEliminaIl maggiordomo della principessa? Uccidetelo.
Maggiordomo catalizzatore del 90% delle gag sceme. Son più intelligenti i topini (in Golion c'erano anche quelli...), come dimostrato con quella roba del prisma da rimettere a posto.
Elimina...mah, nel ricordo di quella bella serie che mi sembrò Golion, a nove anni d'età,non so se potrei reggere oggi questa...
RispondiElimina...Doc, per me il vero bassista carismatico della serie era proprio Sven/Shirogane.... completo di pose a braccia conserte, zittimento del PDF d'ordinanza e sentenze precise come lame... tanto carismatico che, nel gioco delle taglie delle divise (la follia del codice colore), prende quella del capo della squadra, l'unica con i bordi gialli e non neri...tanto carismatico che lo fanno fuori dopo poche puntate... in questa serie è ugualmente carismatico anche se posto (e finalmente) a capo della compagnia?
Nella serie originale, secondo me, il minchionello lance/Isamu ci prova a farne le veci, una volta che si verifica la morte (trasferimento per cura verso un altro pianeta)... ma lo ricordo più come un irruento pirlotto... me ne andrò con questo dubbio!
Ricordi bene, Lance/Isamu era chiaramente il supplente di Shiro. Però era molto meno pirla di questo Lance.
EliminaInfatti, concordo appieno. Lance è l' equivalente del mago Myrkos: inutile , rompicoglioni... e vabè mancano i baffi.
EliminaComunque il chaacter design non mi pare poi tanto male, almeno visto da fermo immagine. Peccato che troppe serie di robottoni siano o vaccate per bambini o drammoni pscicoincomprensibili alla Segangelion.
Doc centri il punto, è "meno pirla" . il che significa che non era bassista carismatico.
EliminaKen il corvo lo definiresti mai meno pirla di qualcuno ? Ma neanche a radio Padania si permetterebbero.
Ken il Corvo?
EliminaLa storia del caffè, ricorda. A berne tanti, poi mi fai questi errori da coriandolizzazione della tessera :)
Scherzi a parte, la declinazione dello stereotipo "tizio schivo con le mani in tasca" varia da serie a serie. Ma qui, venuto meno Shiro, il ruolo tocca a simpatia. C'è poco da discuterne. Poi può stare sul pazzo come personaggio, e manco a me stava simpatico l'originale, ma lo stereotipo, la casellina in cui l'hanno piazzato, quello era.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminahai anche ragione.. ma è colpa dell' OMS
Eliminahttp://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/16_giugno_14/conferme-gli-antichi-sospetti-il-caffe-non-cancerogeno-87efdcbe-323c-11e6-a451-d40bca163d26.shtml
Credo che lo guarderò giusto perchè mi fido dello Studio Miur, che ha degli animatori molto capaci (il finale della terza stagione di Legend Of Korra dal punto di vista tecnico era assolutamente fenomenale).
RispondiEliminaPoi sarò onesto: nè Golion nè Voltron originali erano esattamente queste pietre miliari irrinunciabili dell'animazione televisiva, robotica o non.
Per finire di leggere il post c'ho messo due ore che a "Armored Fleet Dairugger XV" sono partito per la prima tangenziale a destra e sono praticamente arrivato a suon di lacrime napulitane a leggere, fra i tanti, il post sulla tua classifica di moto più fighe (concordo a pieno anche sul fattore mospeada) e quello sugli astrorobot che il plasticone di Terremoto Stellare è stato il mio primo vero robot.
RispondiEliminaDigressione a parte questo revival non mi aveva troppo convinto da subito che Voltron c'ha troppe lucette e quel tipo di animazione troppo computerizzata non mi gusta molto. Le scenette di ridere, le loffe nell'abitacolo e il trenino leontino dell'amore hanno fatto il resto, bocciato.
In ultimo i giocattoli di Golion/Voltron sono sempre flippotrippissimi e quello anni 80 con i leoni grandi, i pupazzini che si infilavano nell'abitacolo ma dovevi comprare a parte, il robot grande e alto che ce l'aveva come un bimbo di tre anni era veramente figo!
Su Netflix.it c'è? Perhè l'ho cercata l'altro ieri e non c'era.
RispondiEliminaIl robot sembra che meriti ma le lucette e la faccia scocciata in effetti fanno mmmme
Dovrebbe essere uscita una statua del nuovo Golion ma costa 1200/1300leuri netti
oh io non gli avrei dato un euro invece a leggere la tua recensione mi hai fatto venire voglia di vederlo... magari dopo aver recuperato altre millemila serie americane (e ci metterò un casino perchè in genere ne vedo una americana ogni tre giapponesi). Da bambino ho adorato Golion (per quel poco che si è visto in Italia) e odiato Voltron, ma il reboot mi sembra più rispettoso dell'originale rispetto alle operazione "taglia e cuci" fatta all'epoca.
RispondiEliminaConcordo assolutamente, le serie americane fintogiapponesi, sono... uuuh .... difficili da guardare. Per me addirittura è uno scoglio invalicabile. Magari poi mi perdo un buon prodotto eh, ma non riesco a vincere l'impatto da "scimmiottatura" che mi da.
RispondiEliminaMa nella serie vecchia di Voltron non c'era anche il figlio di Zarkon? il tizio blu con le orecchie appunta e i capelli bianchi da anziana? Sulla nuova non c'è?
Di Voltron non ricordo più assolutamente niente tranne il robot ovviamente. Di Golion ancora meno.
RispondiEliminaAnzi ricordo quando nei primi episodi trovavano un leone alla volta, ognuno in un ambiente in tono col colore del robot (mare deserto ecc). Nient'altro.
Guardando le immagini non riesco ad essere deluso. Il chara-design mi sembra curato. Stiloso! Non improvvisato. Mi sembra di vedere anche una certa cura generale (da un popolo che in 40 anni ancora non ha imparato a ombreggiare i cartoni è già tanto). Anche i leoni e il robot non sono male. Insomma...non è malaccio per niente. Ma non essendo roba giapponese non mi aspetto niente di niente. Sarà la solita roba politically correct, senza violenza, tarata per bambini ecc ecc....Ammerigani...
"un popolo che in 40 anni ancora non ha imparato a ombreggiare i cartoni è già tanto"
EliminaNon siamo più negli anni '80, le cose sono cambiate.
"Sarà la solita roba politically correct, senza violenza, tarata per bambini ecc ecc....Ammerigani..."
Vedi risposta precedente.
Ed ecco un altro rissone verbale inutile in divenire. Mi fate un santo piacere? Se qualcuno (me escluso, chiaramente. I commenti son qui per quello) dice qualcosa che non ritenete corretta, fosse anche fuori dal mondo, NON ANDATE A ROMPERGLI I MARONI. Fatevi i commenti vostri: dite quello che vi pare ma lasciate perdere i punti di vista altrui. Soprattutto con toni di ripiglio come questi. A che serve, se non a buttare tutto in caciara? Siamo su Internet, non convincerete MAI nessuno che stia sbagliando, ammesso che lo stia facendo davvero.
EliminaVale ora per Shinichi, vale per tutti.
da avvocato antrista e leganerdiano (ma sotto differente nome) chiedo a tutti di mantenere i toni entro livelli di civiltà e di reciproco rispetto delle altrui opinioni...ho seguito il caso di oscuramento di un blog ed vi assicuro che subire il provvedimento dell'Autorità Giudiziaria è molto più facile di come sembri. Se come me ci tenete a leggere i post del DOC cercate di prestare rispetto prima di tutto al suo lavoro e poi alle idee degli altri.
EliminaSaul mi sa che di Internet non hai visto troppissimo :D :D :D Mo oscuramento di blog no piuttosto non diventa un campo di "battaglie" inutili tanto per scaldare le tastiere come tanti altri posti che esistono apposta ;)
EliminaRiguardo al design del robot, devo dire che trovo l'espressione del volto di questa versione MOLTO più badassica di quella da transessuale coi labbroni e la perlina sulla fronte del cartone classico...
RispondiEliminahttp://www.iocero.com/public/eventThumb/21089_voltron.jpg
Anche le cosce nere "effetto pantaloncino" sono più guardabili delle gambe bianche del vecchio anime, che con il colore nero dell'inguine facevano un effetto "uomo in tanga" abbastanza raccapricciante.
http://www.animeclick.it/prove/upload/img/News3355.jpg
http://www.mondojapan.net/wp-content/uploads/2011/01/golion2.jpg
In sostanza, a vederlo col senno di oggi il vecchio Golion sembrava più Serse di 300 che un guerriero coi controrazzi.
Il ponte verso il castello di Allura. Da strutturista vi dico: non andateci. Poi oh, ognuno.
Per quanto anche il castello classico non è che fosse il massimo della stabilità...
http://www.encirobot.com/wmtn.aspx?img=volt/mechae/castle05.jpg&altez=150&scritta=Encirobot.com%20-%20%A9%20Toei%20Animation,%20Toei%20Agency
Antisisma proprio.
PS: il vecchio Keith/Akira/Renato aveva un mullet da arresto :D
hehe .. se uno non è del mestiere non ci fa caso ma noi ci scompisciamo... si vede che il castello ha i rinforzi per restauro conservativo fatti con le fibre di carbonio !!
Eliminapeccato che il Doc non sia strutturista perchè sulla statica dei cartoni giapponesi ce ne sarebbe da fare una rubrica settimanale !!!
Il finto-anime americano non l'ho mai sopportato. Però una change ce la voglio dare. Sarà meglio della versione finto 3d del 2000.
RispondiEliminaGrande Doc, me lo guardo stanotte con maggior consapevolezza di quello che già sospettavo: una mimmata finto-jappo da spararsi in bocca... Punto tutto sull'effetto nostalgia, se non scatta quello, torno a guardarmi Eva Green in Penny Dreadful... SUPER-OT: immagino che non te lo avrà chiesto nessuno... ma un post sulla serie di Outcast?
RispondiEliminaNe parliamo appena riesco a vedere la seconda puntata. Forse anche domani.
EliminaEh, ma lo sapevo io che non mi avresti deluso... Attendo trepidante! :D
EliminaPerdonami la domanda, Doc... ma su che Netflix l'hai visto? Se cerco su Netflix italiano non mi dà neanche i risultati simili a Voltron - cosa che invece fa con Falling Skies, non vedo l'ora che arrivi in italiano e mentre non vedo l'ora sono a metà della seconda stagione vista dall'estero.
RispondiEliminaNessuna menzione al Voltron/golion di Robot Chicken in cui, durante la trasformazione il leone Verdi di Pidge monta il leone blu? La migliore nuova trasposizione di voltron!
RispondiEliminaPurtroppo le serie animate come queste devono vendere ed attirare i bambini ed i produttori americani sono molto resti a fare una serie col tono "serioso". Basta vedere serie supererristiche come Young Justice o The Avengers: Earth's Mightiest Heroes chiuse alla seconda stagione per lasciar spazio a roba più leggera tipo le attuali serie su Disney XD o demenziali tipo Teen Titans Go.
RispondiEliminaCitando quelle bellissime serie mi hai pugnalato al cuore due volte :D
EliminaMannaggia se erano belle.
Actually Young Justice avrà una terza stagione ^^
EliminaRagazzi sto guardando ora la terza puntata... #spoiler: la danza delle scuse!? Eh no dai... Per favore... C'è cmq un limite alla nostalgia... Lol
RispondiEliminavisto ieri sera...allora le lucette fanno molto Capitan Power e il giochillo del pistulino astronave con cui sparavi alla tele...ma soprattutto A MIO PERSONALISSIMO PARERE hanno tralasciato quel minimo di componente drammatica che il primo Voltron aveva pesantemente edulcorato nella transizione da Golion senza però eliminare dle tutto...il maggiordomo sarebbe da uccidere su due piedi! Rimpiango i sorci della principessa che almeno erano volutamente elemento di break up comedy.
RispondiEliminaHunk ha l'espressione di Kim Possible mista a Kung Fu Panda. Brr.
RispondiEliminaHunk ha l'espressione di Kim Possible mista a Kung Fu Panda. Brr.
RispondiEliminaGli ho dato un'occhiata e non posso che darti ragione purtroppo. Troppo umorismo gratuito che non fa ridere. Peccato in fondo tutto il resto non è affatto male.
RispondiEliminaPer me Golion è stato il catalizzatore di Junior Tv nella televisione di casa, ed ho un ricordo bellissimo di questo cartone. Mi spiego. Nell'82 avevo solo 2 anni, quindi vidi la serie qualche anno dopo (avrò avuto 4-5 anni credo) e ricordo che c'era questa televisione umbra (TV 24H con un orribile logo nero illeggibile) dentro la quale subentrava da poco tempo una televisione nuova per i giovani (appunto Junior TV!) e che trasmetteva la pubblicità di un cartone giapponese con un robottone incazzatissimo formato da 5 leoni d'acciaio! Attesi il primo episodio fino alla sincope e quello che ne venne fuori fu clamoroso: un robot che compariva isolo dopo 5-6 episodi (un magone, ma dopo quanta figata quando finalmente si unisce!), piloti che schiantano e toni medievali e oscuri. Per un bimbo di 4 anni il top.
RispondiEliminaRivedendo la versione su Italia 7 anni dopo (ancora), mi saltò all'occhio che qualcosa non andava, ma all'epoca non c'era internet e diedi la colpa alla mia memoria. Invece c'avevo ragione, era la versione Voltron. Ricordai soprattutto la sigla che era cambiata, il motivato di Golion era rimasto per anni impresso nella mia memoria ed era molto diverso da quella cosa da Superman di Voltron.
Capirete che sono molto legato a questo cartone, non ho mai visto ne la versione degli anni 2000 tutta al computer e neanche una puntata di questa nuova, quindi non saprei che dire. Però se posso avanzare un'ipotesi, noto con dispiacere che tutti i valori che le vecchie serie veicolavano (sacrificio, lealtà, coraggio, amicizia dcc..) vengono a meno nelle nuove dove, a parer mio, la legge del marketing (che c'è sempre stata, per carità) ha spostato tutto in una dimensione più burlesca, e di conseguenza gli eroi non sono più tanto eroi. Boh, comunque questo reboot non mi attira più di tanto, ma ci butterò un occhio se avrò il tempo.
Doc rivedere Voltron mi ha fatto ripensare ad una cosa strana che lessi da regazzibo. A proposito di animali robotizzati ti ricordi qualcosa del fumetto "Brute Force" della Marvel? Sono riapparsi da po o su Deadpool omaggiando proprio Voltron. Magari ne hai gia parlato in un vecchio post e mi èsfuggito.
RispondiEliminaA me i nippotoon americani non dispiacciono a priori, la maggior parte si ma ad esempio Avatar sia con Aang che con Korra mi è piaciuto tantissimo.
RispondiEliminaDetto questo penso anche io che il problema è nello scimmiottare un genere dove non hanno proprio la cultura generale a riguardo, di robottoni hanno vissuto poco o nulla ed edulcorato in maniera allucinante non fa parte della formazione degli autori e si sente questo peso un po ovunque.
E' come cercare di far fare un comic di supereroi a un giapponese, ne uscirà sempre una roba tipo ultraman o tipo shonen manga (vedi one punch man come esempio più moderno, mi piace molto ma supereroi ???...un mix tra squadre di ranger e shonen alla dragon ball ;))
Ho un problema psicosomatico con i mecha in CG che mi preclude il godimento delle serie robotiche più recenti, in particolare i problemi sono due:
RispondiElimina1) I mecha sembrano fighissimi quando sono in cel-shading, ma presto o tardi salta sempre fuori qualcosa di troppo "renderizzato" e renderizzato male. E l'interazione con le fonti di luce (esplosioni) peggiora di molto le cose. Insegnate per favore ai giappi a programmare uno shader migliore per questo tipo di interazioni :(
2) Lo stretch and squash... nell'animazione classica per i mecha è tutto un fiorire di pose esagerate non solo prospetticamente, ma proprio di "deformazioni" delle forme. Facile con carta e matita, meno facile con la computer grafica. Qui immagino che, come sempre, i robot siano "giocattoli rigidi" e non ci sia abbastanza s&s per i miei vetusti gusti :(