Piramide di paura (Nuovo Cinema Guaglione)
Questo post è per l'antrista Francesco, che dall'apertura del Nuovo Cinema Guaglione, la rassegna antristica sui film con e per rEgazzini degli anni 80, ti ha chiesto ininterrottamente quando sarebbe arrivato il turno di Piramide di paura (Young Sherlock Holmes). Bene, Francesco, gioisci: oggi finalmente parliamo di Superfantagenio con Bud Spencer... Piramide di Paura (1985). Ovvero: Sherlock Holmes era un insopportabile rompicoglioni anche da giovanissimo [...]
Non vai pazzo per i film ambientati nella Londra vittoriana e, soprattutto, aventi per protagonisti dei super-precisini della fungia arroganti e insopportabili come questo Sherlock Holmes liceale (Nicholas Rowe), ma Piramide di paura di Barry Levinson (Good Morning Vietnam, Rain Man, Toys) è un film da Nuovo Cinema Guaglione perfetto: prodotto da Stefanuzzo Spielberg e scritto da Chris Columbus, già sceneggiatore di Gremlins e (in quello stesso 1985) del film da NCG per antonomasia, I Goonies, e in seguito regista di Mamma ho perso l'aereo, Harry Potter e tanto altro. Si diceva: un borioso, saccentissimo Holmes,
con il povero John Watson (Alan Cox) che viene zittito per tutto il film, tanto che non fa che ripetere "Scusa, Holmes" per un'ora e quaranta. Scusa scusa, ma intanto se non era per Watson, a) Holmes finiva arrosto a fine pellicola e b) il genio, lì, mica se ne accorgeva della storia del nome al contrario del villanzone.
Poi chiaro, in quanto film da NCG, Holmes ha la bella biondina da concupire, Elizabeth (Sophie Ward), unica presenza femminile in un istituto maschile in quanto nipote dell'ex professore scienziato con una fissa per le macchine volanti di Leonardo. Una vita spesa nel tentativo di provarci per il povero Rupert Waxflatter, accumulando solo fallimenti, e alla fine arrivaPolly Holmes, apporta un po' di modifiche e fa volare l'ornitottero. Sborone.
Ma talmente tanto sborone, che per tutta la prima parte del film viene naturale fare il tifo per lo stronzo della scuola, Dudley. Tanto Holmes non lo ferma nessuno, se ne sbatte dei professori, non ha rispetto per niente, compresi i vasi antichi dell'istituto. E il premio Topolino per il grande PdF che non si regge va a...
La storia di Piramide di Paura, visto il suo protagonista, non poteva che essere un giallo: una serie di delitti - suicidi indotti attraverso un allucinogeno - aventi per protagonisti delle mostruose visioni, dal fagiano arrostito killer al cavaliere di vetro piombato, uno dei primissimi personaggi realizzati interamente in CGI nella storia del cinema, disegnato direttamente sulla pellicola con il laser. Sapete chi se n'è occupato? No? Lo scoprirete tra un attimo.
I sospetti per i finti suicidi dovrebbero concentrarsi sin da subito sul professor Rathe (Anthony Higgins): non per altro, ma qualche anno prima, ne I predatori dell'arca perduta, faceva il nazista (Gobler). Inoltre, in quanto professore di scherma, pronuncia almeno quattro o cinque parole in francese appena appare, prova inequivocabile di malvagità.
La piramide di paura del titolo (non la solita invenzione italiana, per la cronaca: in Inghilterra e in altri mercati il film era uscito come Young Sherlock Holmes and the Pyramid of Fear) è una piramide comprata dai villanzoni all'Ikea, tutta di legno, un casino che non ti dico per montarla.
Lì i tre giovani protagonisti assistono per due volte (dallo stesso punto) a un sacrificio umano. La povera Elizabeth, la seconda volta, dalla prospettiva sbagliata.
Ché se i delitti avvengono come detto attraverso le allucinazioni (sparare direttamente dei dardi velenosi con quelle cerbottane no?), Piramide di paura c'ha pure questa cosa della setta di maniaci assassini (Rametep) che ammazza la gente per i suoi sordidi rituali da tabaccai, come i Thug de Indiana Jones e il tempio maledetto, uscito un anno prima e qui citato esplicitamente anche in diverse inquadrature. Oh, dietro c'era sempre Stefanuzzo Spì.
e il lunghissimo scontro finale tra Sherlock e Rathe/E-thar/Ettaruzzo. Purtroppo, il piano di salvataggio ordito da Holmes, che consisteva nel salvare la sua ragazza dall'acqua bollente dei cultisti facendole crollare addosso l'intera piramide di legno (#genione) è servito a poco, perché la biondina viene uccisa da un colpo di pistola del viscido professore schermidore villanzone.
E questo sei te, quando hai visto la prima volta il film da rEgazzino e ti hanno aggiso la biondina carina. Ironia della sorte, dei tre ragazzi, Sophie Ward sarà l'unica a continuare con profitto fin quasi ai giorni nostri la carriera di attrice, apparendo anche ne Il Giovane Paganini di Zeffirelli (1988) e in Jane Eyre, il film del 2011 con Michael Fassbender. Dopo aver sposato un veterinario, ha fatto coming out a inizio millennio ed è convolata a nozze qualche anno fa con una scrittrice. Questa è lei in Book of Blood (2009):
E niente, il passato di Sherlock Holmes - che Conan Doyle non aveva mai raccontato - è servito, in una rispettosa, timorosa (Chris Columbus aveva paura di trovarsi sotto casa i fan integralisti dell'investigatore armati di forconi e torce) aggiunta alla storia del personaggio. Con tanto di riscrittura del primo incontro con Watson e di genesi degli elementi dell'iconografia classica di Holmes: la pipa comprata da Watson, il cappello di Waxflatter, la mantellina di Rathe, tenuta come trofeo di guerra. Per Columbus, la morte di Elizabeth e la paura di restare solo, espressa poco prima da Sherlock, spiegherebbero perché da adulto sia diventato così freddo e calcolatore. Poi oh, a te sembrava uno stronzo già da prima. Va' che faccia, da prenderlo a schiaffi per mesi. Ma la storia del cavaliere di vetro?
Quattro mesi di lavoro per una certa divisione della Lucasfilm nota come "Pixar Computer Animation Group". Un anno più tardi (1986) sarà acquistata da Steve Jobs, da poco silurato dalla sua Apple, per 10 milioni di dollari.
Del "computer animation group", che lavorava su dei Power 6/32 della Computer Consoles, come si legge nei titoli di coda faceva parte anche un certo John Lasseter. Magari avete sentito parlare anche di lui.
Si chiude con una scena post credits, fenomeno che al cinematografò iniziava a diffondersi proprio in quegli anni (soprattutto nelle commedie, non avendo ancora un Nick Fury da piazzare in giro): Rathe/Ethar è Moriarty, e ora Holmes lo sborone s'è trovato pure una nemesi. Moriarty? Forza con l'alzata di sopracciglio della villanzoneria, su:
NELLE ALTRE PUNTATE DI NUOVO CINEMA GUAGLIONE:
La Storia Infinita
Labyrinth
State buoni se potete
Uno sceriffo extraterrestre...
Voglia di vincere
E.T. l'extraterrestre
Ladyhawk
Navigator
La storia fantastica
Il piccolo grande mago dei videogames
Stand by Me - Ricordo di un'estate
Giochi Stellari
Explorers
Da grande
Scuola di mostri
Le 12 fatiche di Asterix
Lucky Luke - La ballata dei fratelli Dalton
La donna esplosiva
It
Non vai pazzo per i film ambientati nella Londra vittoriana e, soprattutto, aventi per protagonisti dei super-precisini della fungia arroganti e insopportabili come questo Sherlock Holmes liceale (Nicholas Rowe), ma Piramide di paura di Barry Levinson (Good Morning Vietnam, Rain Man, Toys) è un film da Nuovo Cinema Guaglione perfetto: prodotto da Stefanuzzo Spielberg e scritto da Chris Columbus, già sceneggiatore di Gremlins e (in quello stesso 1985) del film da NCG per antonomasia, I Goonies, e in seguito regista di Mamma ho perso l'aereo, Harry Potter e tanto altro. Si diceva: un borioso, saccentissimo Holmes,
con il povero John Watson (Alan Cox) che viene zittito per tutto il film, tanto che non fa che ripetere "Scusa, Holmes" per un'ora e quaranta. Scusa scusa, ma intanto se non era per Watson, a) Holmes finiva arrosto a fine pellicola e b) il genio, lì, mica se ne accorgeva della storia del nome al contrario del villanzone.
Poi chiaro, in quanto film da NCG, Holmes ha la bella biondina da concupire, Elizabeth (Sophie Ward), unica presenza femminile in un istituto maschile in quanto nipote dell'ex professore scienziato con una fissa per le macchine volanti di Leonardo. Una vita spesa nel tentativo di provarci per il povero Rupert Waxflatter, accumulando solo fallimenti, e alla fine arriva
Ma talmente tanto sborone, che per tutta la prima parte del film viene naturale fare il tifo per lo stronzo della scuola, Dudley. Tanto Holmes non lo ferma nessuno, se ne sbatte dei professori, non ha rispetto per niente, compresi i vasi antichi dell'istituto. E il premio Topolino per il grande PdF che non si regge va a...
La storia di Piramide di Paura, visto il suo protagonista, non poteva che essere un giallo: una serie di delitti - suicidi indotti attraverso un allucinogeno - aventi per protagonisti delle mostruose visioni, dal fagiano arrostito killer al cavaliere di vetro piombato, uno dei primissimi personaggi realizzati interamente in CGI nella storia del cinema, disegnato direttamente sulla pellicola con il laser. Sapete chi se n'è occupato? No? Lo scoprirete tra un attimo.
I sospetti per i finti suicidi dovrebbero concentrarsi sin da subito sul professor Rathe (Anthony Higgins): non per altro, ma qualche anno prima, ne I predatori dell'arca perduta, faceva il nazista (Gobler). Inoltre, in quanto professore di scherma, pronuncia almeno quattro o cinque parole in francese appena appare, prova inequivocabile di malvagità.
La piramide di paura del titolo (non la solita invenzione italiana, per la cronaca: in Inghilterra e in altri mercati il film era uscito come Young Sherlock Holmes and the Pyramid of Fear) è una piramide comprata dai villanzoni all'Ikea, tutta di legno, un casino che non ti dico per montarla.
Lì i tre giovani protagonisti assistono per due volte (dallo stesso punto) a un sacrificio umano. La povera Elizabeth, la seconda volta, dalla prospettiva sbagliata.
Ché se i delitti avvengono come detto attraverso le allucinazioni (sparare direttamente dei dardi velenosi con quelle cerbottane no?), Piramide di paura c'ha pure questa cosa della setta di maniaci assassini (Rametep) che ammazza la gente per i suoi sordidi rituali da tabaccai, come i Thug de Indiana Jones e il tempio maledetto, uscito un anno prima e qui citato esplicitamente anche in diverse inquadrature. Oh, dietro c'era sempre Stefanuzzo Spì.
e il lunghissimo scontro finale tra Sherlock e Rathe/E-thar/Ettaruzzo. Purtroppo, il piano di salvataggio ordito da Holmes, che consisteva nel salvare la sua ragazza dall'acqua bollente dei cultisti facendole crollare addosso l'intera piramide di legno (#genione) è servito a poco, perché la biondina viene uccisa da un colpo di pistola del viscido professore schermidore villanzone.
E questo sei te, quando hai visto la prima volta il film da rEgazzino e ti hanno aggiso la biondina carina. Ironia della sorte, dei tre ragazzi, Sophie Ward sarà l'unica a continuare con profitto fin quasi ai giorni nostri la carriera di attrice, apparendo anche ne Il Giovane Paganini di Zeffirelli (1988) e in Jane Eyre, il film del 2011 con Michael Fassbender. Dopo aver sposato un veterinario, ha fatto coming out a inizio millennio ed è convolata a nozze qualche anno fa con una scrittrice. Questa è lei in Book of Blood (2009):
E niente, il passato di Sherlock Holmes - che Conan Doyle non aveva mai raccontato - è servito, in una rispettosa, timorosa (Chris Columbus aveva paura di trovarsi sotto casa i fan integralisti dell'investigatore armati di forconi e torce) aggiunta alla storia del personaggio. Con tanto di riscrittura del primo incontro con Watson e di genesi degli elementi dell'iconografia classica di Holmes: la pipa comprata da Watson, il cappello di Waxflatter, la mantellina di Rathe, tenuta come trofeo di guerra. Per Columbus, la morte di Elizabeth e la paura di restare solo, espressa poco prima da Sherlock, spiegherebbero perché da adulto sia diventato così freddo e calcolatore. Poi oh, a te sembrava uno stronzo già da prima. Va' che faccia, da prenderlo a schiaffi per mesi. Ma la storia del cavaliere di vetro?
Quattro mesi di lavoro per una certa divisione della Lucasfilm nota come "Pixar Computer Animation Group". Un anno più tardi (1986) sarà acquistata da Steve Jobs, da poco silurato dalla sua Apple, per 10 milioni di dollari.
Del "computer animation group", che lavorava su dei Power 6/32 della Computer Consoles, come si legge nei titoli di coda faceva parte anche un certo John Lasseter. Magari avete sentito parlare anche di lui.
Si chiude con una scena post credits, fenomeno che al cinematografò iniziava a diffondersi proprio in quegli anni (soprattutto nelle commedie, non avendo ancora un Nick Fury da piazzare in giro): Rathe/Ethar è Moriarty, e ora Holmes lo sborone s'è trovato pure una nemesi. Moriarty? Forza con l'alzata di sopracciglio della villanzoneria, su:
Ok.
NELLE ALTRE PUNTATE DI NUOVO CINEMA GUAGLIONE:
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Labyrinth
State buoni se potete
Uno sceriffo extraterrestre...
Voglia di vincere
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It
È film che mi ha sempre incuriosito eppure non l'ho mai recuperato. Vuoi per timore fosse un pò scemo, vuoi perché in generale vedere rinarrate le origini di un personaggio che era tra i tuoi preferiti innassoluto e di cui hai letto praticamente tutto quanto tradotto in italiano non ti faceva stare tranquillo.
RispondiEliminaMa, messa giù così, forse una possibilità gliela darò.
Quanto alla Pinar, in effetti, un bel colpo menzionare qui, Doc
lacrime napulitane a ripensare ai tempi in cui Spielberg era ancora sano di mente e ti tirava fuori dei gran bei film
RispondiEliminapoi vabbeh da estimatore dell'investigatore pdf per eccellenza ho adorato tanto questo film...ma quanto non erano inquietanti da reghezzino le scene delle allucinazioni
NB: il filmato post-credit l'ho visto solo un paio di anni fa, perché negli anni merdaset si era premunita di tagliarla sempre, l'impatto è stato pari all'avvistamente della madonna che cavalca un t-rex asd
Spielberg è solo migliorato col tempo. (e comunque qui solo produttore)
Eliminavisione pomeridiana al cinema con i cugini... a me piacque tantissimo e devo confessare che a 12 anni (nel 1985) questo tipo di pdf non mi dispiaceva.... il giovane Watson è troppo Watson... e da ora in poi, anche in questa maledetta giornata di "ponte" con udienza in Tribunale, alzata di sopracciglio come se non ci fosse un domani...
RispondiEliminaChe bel filmetto della mia infanzia, fa piacere ricordarlo...
RispondiEliminaAll'epoca lo vidi in televisione, e la natura della storia mi colse completamente di sorpresa: "mah, sara' un giallo soprannaturale con dei ragazzi investigatori..." "hai indovinato matusa, sono Sherlock Holmes!" "eh, ma ditele prima le cose!"
Molto bella anche la colonna sonora (il tema principale e il canto del Rametep) che mi rimase in testa per giorni dopo la visione.
Stranamente, il film non mi ispiro' una passione per il personaggio, di cui ho sempre seguito poco le avventure, a parte il cartone di Miyazaki/Pagot e qualche racconto (originale o meno, come "A slight trick of the mind" di Mitch Cullin).
Se ti è piaciuta la musica ti consiglio di recuperare anche le altre soundtrack di Bruce Broughton. Ne vale la pena, è uno dei compositori più sottovalutati di sempre.
EliminaCiao Azel, se ti piace questa colonna sonora, ti farà ancor più piacere sapere che è stata pubblicata dalla Intrada in un cofanetto a 2 dischi da oltre 100 minuti.
EliminaDoc a mio avviso, rivenendolo negli anni, sembra confermarsi sempre di piu come il padre putativo, il beta test dell' Harry Potter cinematografico dello stesso Columbus. A proposito di Young, a quando un post sulle avventure tv del Gggiovane Indiana Jones?
RispondiEliminaHo pensato entrambe le cose, durante la visione del raggioblù: che quel collegio molto inglese mi ricordava Hogwarts e che ci vorrebbe un post sul signor Défence (questa la capisce solo chi si ricorda una certa puntata)...
EliminaPietrogrado 1917 ;-)
EliminaVisto da bambino, non ho grossi ricordi sull'impressione che mi fece. L'anno scorso, complici Cumberbatch e Freeman ero riuscito a convincere la mia ragazza (refrattaria ai classici anni '80 di cui ha visto solo "Ghostbusters" dieci anni fa, perché altrimenti la mollavo) a recuperarlo ma dopo la scena del tacchino ha stoppato il DVD e l'ha messo subito nella pigna della roba da riportare in biblioteca.
RispondiEliminaUltimamente l'ho scritto molte volte, a me l'ambietazione vittoriana condita di intrighi ed elementi soprannaturali piace veramente tanto.
RispondiEliminaDetto questo il film secondo me ha il grossissimo pregio di essere godibile anche quando uno non è più gagno (gagno=guaglione dizionario torinese/napoletano).
I film per ragazzi, salvo lungimiranti eccezioni, sono spesso delle cagate putrescenti e negli anni è stato sempre peggio (i film con gli animale, che orrore). Questo invece ha una bella trama, non ha un happy-ending, ci sono gli omicidi e le scene di tensione. Tutta roba che ora ad uno che propone un film del genere non tirano dietro il copione ma direttamente un'ascia. Il tutto per la paura di offendere qualcuno, spesso un genitore, che già ritiene Masha e Orso troppo violento.
Grazie Doc e grazie Francesco :P
Probabilmente il mio film preferito di questa rubrica o quasi.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGran bel film. Fra l'altro lo trasmettono quasi una settimana sì e l'altra pure su Paramount.
RispondiEliminaDa piccolo mi terrorizzava già dal prologo: praticamente il mio primo horror. Ogni volta che ascolto la soundtrack di Bruce Broughton mi domando che capolavoro avrebbe potuto sfornare se gli avessero affidato Harry Potter.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=vV37FrM8SA4
E il tema del Rame-tep mi spaventa ancora oggi più di quello di Halloween e Profondo Rosso.
https://www.youtube.com/watch?v=qjjKwf6rk5o
PS
Sherlock è davvero stronzo solo quando lo interpreta quel manichino di Cumberbatch.
Bè. Non voglio fare troppo il pdf, ok che Broughton voleva dare quell'atmosfera un po' alla Carmina Burana, però...
EliminaQuesto è "O fortuna" di Carl Orff, confrontalo con il tema del Rame-tep
https://www.youtube.com/watch?v=GD3VsesSBsw
(manco la tonalità ha cambiato :D ...)
Inoltre i primi 5 secondi del primo brano mi hanno fatto venire subito in mente Rossini:
https://www.youtube.com/watch?v=mDyXqf0at_w
(da 0:42 a 0:48, è troppo poco per considerarlo un plagio, però secondo me Broughton l'ha tenuto presente, anche inconsapevolmente perchè il brano fa parte del suo bagaglio culturale)
O Fortuna lo conosco per Excalibur, ma l'ho sempre trovato più epico-fomentante che pauroso. Sarà l'atmosfera data dai film.
EliminaComunque chapeau per l'attenzione. ;)
Bellissimo, probabilmente uno dei miei film preferiti dell'epoca.
RispondiEliminaMolte secondo me le battute ad effetto.
Ad esempio, quando alla tavolata del collegio i regazzini giocano a "cosa vuoi diventare da grande" e tutti a dire il dottore, l'avvocato, il calciatore, il visagista... Holmes guarda fuori dalla finestra, vede Elisabeth e dice: "io non voglio rimanere solo".
Ora, oltre a procurarsi uno STACCE notevole, la scena la trovai molto significatica, specialmente alla seconda visione del film: il desiderio di Holmes si rivelerà dolceamaro, visto che solo rimarrà, ma non del tutto, visto che Watson condividerà buona parte della sua vita con lui.
Il che dimostra che la stronzaggine in Holmes è solo di facciata, e che quindi Gatiss e Moffat non hanno capito unamminghia del personaggio. ;)
EliminaBellissimo! Ricordo che ai tempi il titolo mi trasse in inganno e credendo che fosse un horror non lo volevo vedere,ma i miei mi dicevano,non fa paura,é quello con i pasticcini che si muovono! Che bei tempi!!
RispondiEliminaGran film,anzi mi è venuta voglia di rivederlo
Aggiungo che il giovane Holmes assomiglia a un mio compagno de classe dell'epoca
EliminaAll'epoca la scena del cavaliere in CGI ma soprattutto le pastarelle mostriciattoli... mi fecero cagare sotto dalla paura!
RispondiEliminaComunque continuo a pensare che questo sia il miglior film su Sherlock Holmes mai fatto....
Scusate la battutaccia, però Doc, non mi puoi scrivere "Holmes" e "sborone" nella stessa frase...
RispondiEliminaPoi uno dice che la buoncostume gli fa chiudere il blogghe.
Ma questa è classe!
EliminaVedo che il paragone con Hogwarts è stato già fatto; anche io, dopo aver visto il primo HP di Columbus, ho notato forti affinità con Piramide di paura.
RispondiEliminaMa vogliamo parlare delle allucinazioni di Watson con il cibo? Secondo me funzionano ancora oggi nonostante gli effetti speciali ormai datati.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE.... ora posso vivere felice (col ciufolo che scrivevo morire) Ale, mi hai dedicato un cinema Guaglione che aspettavo da tempo, non ti dico che copulerei selvaggiamente con te....... ma poco ci manca !!!!
RispondiElimina"I sospetti per i finti suicidi dovrebbero concentrarsi sin da subito sul professor Rathe (Anthony Higgins): non per altro, ma qualche anno prima, ne I predatori dell'arca perduta, faceva il nazista (Gobler)"
RispondiEliminacerto che quello e' un poliziotto corrotto, interpretava salieri in amadeus, non lo riconosci?
sindrome da last action hero per il doc: voluta oppure no? stavolta mi sbilancio e dico no ;)
Adoro questo film! Tra l'altro, nel recentissimo Mr. Holmes con Ian McKellen, compare in un cameo il giovane Sherlock, Nicholas Rowe, nei panni di Basil Rathbone :D
RispondiEliminauno dei miei top ten della mia infanzia/adolescenza...pochi anni dopo iniziai a leggere selvaggiamente tutto il ciclo di racconti e romanzi di Doyle
RispondiEliminafilm fighissimo, certe scene da piccolo mi facevano proprio cacare sotto. rimasi estasiato dalla scena dopo i credits. dylan dog ne il signore del silenzio ha un po' ripreso il tema delle allucinazioni assassine, compreso il pollo allo spiedo.
RispondiEliminavorrei ricordare che l'attore che fa sherlock è uno dei fattoni di lock&stock, per la precisione quello a cui fanno saltare un piede con una fucilata.
inoltre l'attrice protagonista la ritroviamo anche in fuga da oz (quello coi rotanti, per intendersi; ne avete già parlato?), in cui fa la strega dell'ovest: con quei capelli vaporosi e la bellezza preraffaellita fa cacare sotto quando si cambia la testa
Era Mombi?! Meenchia, questa scena me la sono sognata per anni:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=wq62MxBP2vQ
(da piccolo, Mombi per me era sinonimo di terrore senza nome... Ma si può mettere una roba del genere in un film per bambini? manco Dario Argento)
faceva venire la pelle d'oca sulla faccia. in quegli anni non si andava molto per il sottile per spaventare i bambini, basti ricordare questo film o appunto ritorno a oz o taron e la pentola magica. siamo la golden generation dell'horror, per questo siamo venuti su così bene.
EliminaFuga da Oz??? Se intendete Nel Fantastico Mondo di Oz, che è il film linkato da Capuleius, Mombi non era Sophie Ward ma Jean Marsh (la regina Bavmorda di Willow).
EliminaIo me lo ricordavo come "Ritorno a Oz"...
EliminaGran film, per me bambino quasi al livello di Labyrinth. Peccato per la recitazione legnosissima di Dorothy...
Forse Sophie Ward era una delle tante teste di Mombi, qui secondo me è lei:
https://www.youtube.com/watch?v=QBfmR4rEeHU
PS: mi accodo ad un'eventuale raccolta di firme per un post su questa pellicola :)
Sì, in effetti le somiglia. Potresti aver beccato un cameo non accreditato.
EliminaMe lo ricordo, abbastanza carino, sebbene io non sia un amante di questi prequel jr. trovandoli spesso inutili e pretestuosi...
RispondiEliminaBeh, titolONE fondamentale per la nostra infanzia e, di diritto, da alta classifica per il NCG.
RispondiEliminaPeccato che l'ambientazione non ti piaccia, sarebbe un peccato perdersi quella meraviglia di Penny Dreadful...lo dico per te Doc ;)
Amo questo film...
RispondiEliminaMolto, molto bello Piramide di Paura.
RispondiEliminaVi dirò che lo preferisco alle sboronate recenti con Robert Downey Jr. e Jude Law.
Ne ho vaghissimi ricordi.
RispondiEliminaCredo di averlo visto su Italia 1 qualche mattina d'estate...
l'hanno ridato in tv pochissimo tempo fa.
RispondiEliminarivisto e goduto come pochi.
NOTA : nel film Mr. Holmes con McKellen si rivede il buon Rowe nei panni di un Holmes televisivo
Una curiosità: mi pare di ricordare che il titolo italiano, come ben dice il Doc, non fu una trovata dei creativi distributori ma una scelta della produzione: dopo gli scarsi incassi al botteghino USA pare non volessero nessun riferimento a Sherlock Holmes....
RispondiEliminaMOMENTO MOMENTO MOMENTO!!!
RispondiEliminaNon ricordo affatto la scena post credits...devo rivedere il film assolutamente!!!
La scena dei pasticcini viventi sta al secondo posto dei miei traumi cinematografì infantili. Al primo posto ovviamente c'è tutto "Ritorno a Oz".
RispondiEliminaQuel film è bellerrimo, anche con la scena da trauma infantile delle teste.
EliminaDice Wikipedia che il titolo italiano è "Nel fantastico mondo di Oz", a questo punto aspetterò un articolo in cinema guaglione di "Nel fantastico mondo di Oz" (diamo sempre molto prolissi nel dare i titoli noi italiani).
Visto, rivisto, da rivedere ancora. Gli effetti rendono ancora bene, la trama anche, e sono da sempre fan di Watson versione Alan Cox (che poi si è ritagliato una discreta carriera teatrale).Lo faccio pure vedere a scuola! L'unico difetto è che il cognome del povero Waxflatter in italiano è pronunciato in maniera atroce. Però non ho mai tifato per Dudley, mi ricordava troppo certi compagni di scuola.
RispondiEliminaL'Holmes con la faccia migliore è quello di Rathbone, e questo è quello con la faccia più insopportabile, impossibile fare il tifo per lui. I due sono coì giovani che con quei vestiti sembrano vestiti da carnevale. Insomma non credibili nella parte, anche watson. Il film appariva già confuso e derivativo all'epoca. Non c'era la simpatia dei ragazzi di goonies ecc. La scena del tacchino ecc. facevano pensare ad una svolta paranormale ma erano allucinazioni e poi quella stupida piramide al centro di Londra, la macchina per volare. Confuso anch all'epoca non saprei come valutarlo. Nostalgico ormai si ma mi è sempre sembrato che il film mancasse di coerenza. Era una specie di ibrido, né giallo, né avventura, fatto per i ragazzini ma... secondo me non ha sfondato come incassi sarei curioso. La nostalgia c'è ma come per tutti i film guaglioni dell'epoca. Un film minore che non riesco a rivalutare.
RispondiEliminaGrandissimo film! Lo rivedo sempre con piacere. Non so se la mia passione per Sherlock Holmes sia nata per merito di questo film, fatto sta che continua tuttora. E mi piace sempre ricordare l' immortale Jeremy Brett.
RispondiEliminaSempre sia lodato. Attualmente è in edicola con la Gazzetta.
Eliminahttp://www.pelapatatecomics.it/sherlock-holmes-quello-vero-in-edicola-con-corriere-e-gazzetta/
Sempre piaciuto questo film. A ogni passaggio televisivo ci butto un occhio anche se non riesco mai a vedermelo per intero.
RispondiEliminaHo letto tanto di Sherlock Holmes e credo che questo film riesca nell'impresa assurda di rendere omaggio all'originale pur inventandosi tutto di sana pianta. E' cosa rara non tradire il materiale di partenza...anzi è cosa ormai ritenuta inutile visti tutti i reboot che fanno in giro.
Mi unisco al club dei terrorizzati dai Food Fighters...
RispondiEliminaSherlock è un PDF anche nei racconti, come Watson ricorderà più volte, ed anzi spesso è odiato dagli appassionati perchè è impossibile risolvere uno qualsiasi dei suoi casi.
Nelle trasposizioni dark più riuscite mettiamoci anche Basil l'Investigatopo.
Nel girare Harry Potter e la pietra filosofale Columbus attingerà a piene mani da Piramide di paura: la location scolastica, le divise e le caratteristiche sciarpone.
Questo film non è sicuramente un capolavoro, anzi forse non riesce nemmeno ad avvicinarsi alla periferia di una simile definizione (si può parlare di "periferia" in tale contesto? Bhò!), però è comunque tra i miei preferiti di sempre. Adoro la figura di Sherlock Holmes, nonostante il suo irritante comportamento, quell'atteggiamento da genio fin troppo spesso indisponente e spocchioso e soprattutto sono affascinato dall'ambientazione vittoriana, anche nelle varianti steampunk che trovo decisamente irresistibili! Quindi grazie per il bellissimo post!
RispondiEliminain assoluto uno dei miei film preferiti fin dall'infanzia!insieme goonies,mad max 2 e big trouble in little china,il lotto dei film che non mi stuferò mai di guardare!
RispondiEliminaUno dei ricordi più intensi della mia bambinaggine nella seconda metà anni 80. La litania cantata degli adepti alla setta durante i sacrifici e la scena con i candelabri da parete animati mi hanno tormentato per anni! Una pietra miliare. Almeno per me.
RispondiEliminaMe lo fecero vedere a scuola da ragazzino. Fighissimo, ma la fobia di averci all'improvviso delle allucinazioni me la sono portata dietro parecchio.
RispondiEliminaPerò niente scena post credits per me, ché probabilmente non lo sapevano nemmeno le maestre.
Film di grossissimi ricordi, visto e rivisto almeno millemila volte e sempre piaciuto tanto. Per quanto riguarda il motivo degli omicidi con l'allucinogeno...il motivo a voler proprio trovare una giustificazione era che beh dai altrimenti non sarebbero sembrati suicidi ma solamente omigidi... il motivo vero è che, vuoi mettere, sono le scene PIU FIGHE di tutte :D
RispondiEliminaMi piaceva molto questo film da regazzino l'ho comprato in dvd nell 2015 ed ammetto che rivederlo non mi è dispiaciuto affatto
RispondiElimina