Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione VI, parte I): primavera 1980
Vaffanbagno. Le pubblicità aggressive del 1980, con gergo da terza elementare |
Partiamo dalla meraviglia sempiterna di LEGOLAND Spazio. "13 confezioni a partire da 1.200 lire", ma con 1.200 lire ti davano l'omino LEGO astronauta che se la faceva a piedi. Se eri un bimbo fortunato, ti arrivava qualche confezione di quelle grandi, come la base con astronave intergalattica e le piattaforme lunari per farci le penne con il muletto spaziale.
Se invece eri un bimbo sfigato, ti arrivava la versione pezzotta, i dannati Quanti della Sebino, serie 240 cosmo. Quanti sono? 240. Cosa? I quanti. 240. 240 che? Quanti... e così via. Guardate la faccia del rEgazzino, costretto dalle circostanze a organizzare la sua prima fuga da casa a nove anni.
Sempre sul fronte spaziale, ma più che altro stellare, c'erano i pupazzini de L'impero colpisce ancora, aka IL film di Star Wars, che sarebbe arrivato in Italia qualche mese dopo. I vecchi pupazzini Kenner importati dalla Harbert: se ne compravi quattro, in regalo Boba Fett, "il nuovo eroe spaziale del prossimo film". Eroissimo. Boba chi? Ma soprattutto, Boba quanti? 240.
Erano ancora, quelli, gli anni degli eroi Corno in edicola, e gli eroi Marvel erano ovunque. Quelli veri, non le loro controparti filmiche o rimescolate dal reboot-non-reboot. Ce lo ricorda il collage di eroi, in parte kirbyani, in testa alla pubblicità del mitico Ciocolino Nestlé, la tavoletta di cioccolato che ti permetteva di mangiare Hulk, Thor, il Dr. Destino e altri personaggi della Casa delle Idee, giocando al piccolo Galactus. Prego notare: gli addominali a croce e l'alluce valgo dell'Hulk sulla confezione, la Donna Invisibile chiamata semplicemente Susan, perché lei e chi ha scritto il testo erano amici, e un nuovo, misterioso personaggio, Spyderwoman.
Ancora super-eroi, Marvel e DC (Superman, Batman, Hulk, Uomo-Ragno), con una linea di personaggi Gig in plastica e "pressofusione". Ché scrivere "in metallo" faceva troppo plebeo, dice.
Abbiamo incontrato già altre volte questa pubblicità dei prodotti Ergo (Ergo Sprint, Ergo Spalma, Ergo Cappuccio, Ergo Sum) che ti regalavano i Micronauti, ma è troppo un concentrato di lacrime napulitante al cappuccino per non riproporla.
Non credi ci si sia mai imbattuti invece in questa, l'Ergo Sprint e il suo cugino amante dei contraccettivi (Ergo Cappuccio) in compagnia, come sempre, di Asterix e Obelix, solo che stavolta niente monete romane, c'è lo yo-yo. Qui chiamato jo-jo perché munito di Stand.
L'Enterprise della Harbert, una navetta che funziona "con propulsione a miscela di acqua e aria", da sparare fino a 30 metri di altezza. I tetti dei condomini di mezza Italia sono ancora pieni di Enterprise spiaggiatisi lì trentasei anni fa. "È l'esatta riproduzione", leggiamo, "della navicella spaziale della NASA: Enterprise".
Uguale.
E qui si ripiange. Perché prima di Eldoleo e dei fumetti per l'Eldorado di Cavazzano, c'era stata l'epoca delle pubblicità firmate dal grande Jacovitti. La pubblicità dei gelati con dentro i salamini e i vermetti e i fiaschi di vino e i tipi buffi di Jacovitti. Lucca 1992, il tuo incontro con il maestro, raccontato su queste frequenze credi già duecento volte, perciò fa nulla. Sulla sinistra, in tutto lo splendore dei suoi coloranti aggressivi, il Dalek, il ghiacciolo preferito dai fan di Doctor Who. Who? Boba. Quanti? 240.In TV aveva cominciato a ronzare da qualche mese quella stronza dell'Ape Maia, perciò i prodotti a tema spuntavano ovunque. Come il gioco da tavolo della Editrice Giochi, in cui dovevi superare "le insidie della tarma del miele". "Flip, vieni ad affrontare insieme a me le insidie della tarma del miele?", chiede Maia alla cavalletta sulla scatola. "Sooca", risponde il saggio Flip.
C'erano anche pupazzini in varie dimensioni e pose, acquistabili però solo nei negozi che esponevano l'adesivo "qui vola l'Apemaia, quella vera della TV". Prego diffidare di Apemara, Apegaia, Apemaria e soprattutto di quel travone dell'Ape Magà, che dietro c'è tutto un gombloddo del gender degli uomini sessuati.
Anche se su Topolino non se ne trovava praticamente traccia
- e se qualche accenno c'era, era una presa per il culo del genere, come la storia di Topolino e Pippo contro i robot-samurai di Gambadilegno (Topolino e il terrore di Topolunia, Topolino 1279) - erano anche e soprattutto gli anni della grande invasione dei robottoni giapponesi. Tutto, sulla scia di Goldrake, puntava allo spazio, compresi i soldatini Atlantic, che tra una linea dedicata a Capitan Harlock e una su Goldrake, appunto, sfornavano pupazzini spaziali (Hypnos, Sky-Girl, Zephton, Mynollox). La produzione di soldatini degli egiziani, dei gladiatori e di tutte quelle altre linee storiche, intanto, era terminata. Tristezza senza fine color arancione soldatino. Su Barbie Tanti Baci sei quasi sicuro di aver scritto qualche battuta molto volgare già in passato,
mentre continui a non capacitarti, trentasei anni più tardi, di questa cosa del Big Jim Robot Spaziale. Robot? E grazie tothecazz che poteva vivere grandi avventure perfino sulla Luna. Potevano pure spararne uno verso Plutone, già che c'erano, con quella base di lancio per razzi. Tanto. So' buoni tutti così, Big Caghella.
La Candy Candy Polistil, con gli occhi "grandi grandi e luccicanti come le stelle" e delle amiche sincere che la volevano morta. Lei e le sue edificanti storie di orfanelli picchiati.
Ora, nella sottocategoria "pubblicità inquietanti", ecco il Ciocco. Un luogo vacanze, parrebbe, o più che altro un lager estivo per bambini. "E se vuoi vedere tuo figlio, sintonizzati...": con quel tocco da anonima sequestri molto à la page.
Altrettanto inquietante la caccia al Delfino da condurre in questo numero. Un concorso - reclamizzato altrove con Topolino che cavalca in stile rodeo un povero cristo di delfino - che ha qui come testimonial un tizio fricchettone, un incrocio tra Celentano, il Mago G e quel tipo inquietante de I ragazzi del muretto.
Dudù e Zizì, i due bambolotti fratocugini del maledetto Pierrot dei cuscini con capuzzella e amicissimi di Calboni.
I giochi della Invicta. Il Master Mind in tutte le salse, compresa una versione elettronica senza pioli ("un calcolatore elettronico con video", al modico prezzo di 49mila carte)
e il Vagabondo: logo alla Coca-Cola, lo spirito del Tetris quattro anni prima dei russi, un nome di forte richiamo, però solo tra i fan dei Nomadi.
"Othello fa di te un manager". Altro che il talent di Briatore.
Il sistema Polavision, con "cinepresa, cinecassetta autosviluppante, visore da tavolo", ché fare i filmini zozzi in casa quando non c'era l'aifòn era molto più difficile. "È la novità degli anni 80". Solo che la Polaroid ne aveva interrotto la produzione un anno prima.Il Pennelpen DAS, per colorare i lavoretti fatti col DAS. Per chi aveva ancora in casa del DAS degli anni 70, c'era anche la versione dei Pennelpen con dentro l'amianto.
Delle prossime due pubblicità potresti parlare all'infinito. Perché A) i Pez, al di là delle capuzzelle sparacaramelle (compresa quella di Pippo che sta morendo soffocato), erano dei confettini buonissimi e in quell'anno lì, su in Piemonte, ne avresti mangiati a tonnellate. Più Pez, meno pezzenti dell'Internet.
E B) perché il Superman con la mazzarella è un po' un'icona dei tempi. "La spada fulmine degli amici di Superman", poi finiti tutti drogati nello zoo di Berlino. Pèm, Lex Luthor preso a coppini dietro le orecchie con la mazzarella a scatto Sideral.
Le Topoliniadi, semplici giochini da tavolo in regalo con i bastoncini Findus, ma attacco mariomerolo vietcongo a tradimento, perché - in quanto consumatore seriale di merluzzo panato findus - ce li avevi tutti.
Oltre a quelli dei robot e delle api, si combatteva un altro violento conflitto, quello delle marmellate. Le confetture si davano infatti battaglia a suon di ricchissimi premi. Con il GRANDE CONCORSO della Santa Rosa potevi vincere addirittura una sacca di plastica da barbone, #nientedimeno,
mentre con Zuegg un paio di pattini, ma, teh, crepi la liquirizia, il cappellino da ciclista pezzente era in regalo subito.
Veriplani, 16 modelli di aerei della prima e seconda guerra mondiale da assemblare e far roteare con un filo. E alè, a tener compagnia all'Enterprise a vapore sul tetto.
In TV, intanto, c'era lo Studio 80 di Nadia Cassini, Christian De Sica e Leopoldo Mastelloni. Tra gli ospiti attesi in questo nuovo varietà del sabato sera sulla Rete 1, Boney M, La Bionda, Europe e i Village People:
i loro giovani fan carburati a latte erano già pronti. Attenti a Gegè, che fa il karatè.
E a proposito di latte, la discobambina Heather Parisi è la testimonial del Budì Parmalat. Qui la vediamo nella celebre posa con la gamba sollevata di quasi 180 gradi. Anni dopo, per i risparmiatori che hanno investito in azioni parmalat, di gradi ne sarebbero bastati 90.
Questa scansione è venuta male, perché devi aver mosso il giornalino nel mentre. E vabbè, e bobbè. Grandiosa, comunque, la marca di automodelli Esci. Peccato abbia chiuso diversi anni fa. Pensate a delle pubblicità oggi per le sue automobili: #escile. Viral in tre secondi.
Ma parlando di automobiline e di pubblicità creative, non si può non citare la droga assunta in dosi da cavallo dai pubblicitari della bburago. Una serie di facce strane, da caratteristi in un film di Franco e Ciccio, accompagnate da frasi bizzarre. A volte agghiaccianti giochi di parole come questo "Tyrrell alla fune",
altre frasi semplicemente così, lasciate a galleggiare nel non-sense puro. "Fiat Ritmo Abarth: o bburago o ti attacchi al tram (con la polaroid di un pazzo criminale)",
"Io bburago" e lo scherzo di carote, con un tizio con l'occhio pesto,
e la mitologica "Vaffanbagno" vista in apertura per la Lancia Beta, con il ritorno del maniaco. Bellissimo anche il claim aziendale ottocentesco: "bburago, automodelli per giocarvi".E mentre continuano (in realtà è sempre la stessa) le avventure di Gran Dixan, alieno del detersivo che regala le biciclette e, tolti di mezzo i rEgazzini con la scusa del corri a provarla, si ciula le mamme MILF con le ciglia finte,
dilagano le pubblicità di moto e motorini. Dai vari Malaguti, come il Fifty, il Drop, il Dribbling e il Ronco,
alla Honda CB 125X (costo un milione, centoquarantamila e 350 lire. E fuori le 350 lire, sull'unghia, o niente).
Anche se può sembrarlo, questa della Piaggio non è invece una pubblicità dei motorini, quanto un accorato saluto a una generazione che l'eroina sta per portarsi via. La comitiva presto non ci sarebbe stata più. "Quando ci si trova al solito posto?" #Ciao.
I testi carichi di fantasia dell'orologio Happy Day, che ti regalava il disco di Happy Days,
ma fino a che non è scoppiata la Swatch Mania, i giovini volevano gli orologi al quarzo giapponesi, come questi Casio in vendita "a partire da 33.000 lire (cioè 66 volte il prezzo di Topolino. Fatevi due conti),
oppure come questi tarocchi della Hellas, venduti solo a Verona, che costavano anche di più. Il ragazzino della pubblicità, "già un ometto", c'ha troppo la faccia da protopaninaro.
I reportaggi all'interno dei quattro numeri spaziano come sempre, nell'era del Topolino mondadorico, tra il cinema e l'impossibile. Accanto al servizio da lacrime napulitantissime su La Spada nella Roccia (lo vogliamo tirar fuori un trittico di super-classici per la Rubrica Senza Nome, La Spada Nella Roccia - Robin Hood - Il Libro della Giungla? Eh, lovogliamolo?),
troviamo un servizio sulle mescole degli pneumatici - ovviamente aperto da una foto dell'auto più bella della storia dell'uomo - firmato nientemeno che da Nicolò Carosio,
uno sulla gatta fotomodella (roba che a Studio Aperto ci tiravano avanti per sei anni)
e uno sul tema sempre attuale dell'essiccazione dei merluzzi. Andava così, non sapevi mai cosa diavolo avresti trovato in un numero.
Le barrette di Mars, ancora nella ricetta originale che includeva cemento a presa rapida, mettevano in palio aquascooter, wind-surf ("la tua barca a vela personale" e addirittura un HOVERCRAFT, sia pure economico in quanto privo di H. Soocare, pezzenti delle marmellate.
Sirius Condor's Wing, il boomerang della Quercetti tuttala per lancio a mano, volo in termica, planata, ping pong, looping dome se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribàcchi confaldina. Come antifurto, per esempio.
"Cos'hanno di uguale Luciana e mini Luciana?". Che sono due fot*uti mostri? A destra, la promo di un'avventura di Paperinik in arrivo la settimana seguente. Bellissimo il claim: "Leggete Topolino! Premi, corrispondenza, sport, giochi, TV, oroscopo, varietà, gatti, merluzzi".
Le Mimmine Gig erano bamboline da collezione. La linea più grande, le Mimmate, l'hanno ritirata dal mercato perché rimediava solo figure dimmerda.
Ed eccoci finalmente al grande sgùb. In una serie di articoli spalmati su più numeri, venivano spiegate le tecniche per studiare meglio: "Saper studiare", con Qui, Quo e Qua che facevano i soliti, insopportabili PDF. Bene, leggete ora il sommarietto sotto al titolo: "Continua la nostra serie di servizi per imparare a studiare meglio, con facilità e per superare ed eliminare i veri ostacoli che ci si presentano, usando la TECNOLOGIA DI STUDIO DI RON HUBBARD". E infatti alla fine di ogni servizio c'era l'elenco dei centri studio ufficiali in Italia. Dianetics e Scientology spacciati a tanti rEgazzini in età scolare. Quanti? 240.
In chiusura, il lingo dei Fonzies. Ma attenzione: il motto che nel 1981 sarebbe diventato "Non impappatarti", nel 1980 era ancora "Non impatarti". Diventa "croccante" e non impatarti. Ma questa cosa del togliere la patata non piaceva a nessuno. E a proposito della qual cosa, almeno non sono saltate fuori quelle pubblicità Matchbox con il doppio senso pugnet...
Come non detto.
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO.
grazie, Grazie, GRazie, GRAzie, GRAZie, GRAZIe, GRAZIE, GRAZIEEEEEEEEEEE!
RispondiEliminanon solo "gioco di mano" è slogan piuttosto promiscuo, ma hai notato la forma della pista nella prima pubblicità Matchbox???
EliminaEra tutto un complotto eterofobo del gender.
Eliminaquanta roba, Doc....
RispondiEliminae quanti segreti&misteri: chi saranno quegli Europe, ospiti in TV nel 1980??? ...non la band di Joey Tempest, all'epoca del tutto ignoti e, credo, adolescenti....
che ne sapevano alla Mondadori pre-Silvio di Scientology? forse pure troppo???
Anche io ricordo i giochini dei bastoncini ...continuavano ad odorare di pesce surgelato per mesi!
Comunque, ho trovato l'autore delle pubblicità BBurago: era Marchionne!
Gli Europe, me lo son chiesto anch'io. Sulla wiki eng risulta siano nati nel 1979, ma come Force. Han cambiato nome anni dopo, all'incirca ai tempi dell'uscita del primo album (Europe, appunto. 1983). Quindi... boh?
EliminaDetto che la bambola di Candy Candy non l'ho mai potuta soffrire per quella faccia assurda; detto che il Master Mind sul podio dei giochi preferiti ... Ma vogliamo anche dire qualcosa sulla forma della pista nell'ultima pubblicità? Meglio di no.
RispondiEliminaDetto tutto ciò, si intravede all'orizzonte una nuova pietra miliare linguistica dell'Antro, una tra le tante. ... Quanti? 240.
Più che i prevedibili attacchi di nostalgia canaglia e carogna (occhio inumidito fin dalla prima con Legoland Spazio), mi affascina l'indeterminatezza di certi ricordi, che sono più ricordi di sensazioni che veri ricordi. Tipo che con uno di quegli Hulk metallici, pardon "pressofusi", sono sicuro di aver parecchio giocato, ma levati se mi ricordo dove, quando e con chi...
RispondiEliminaMolte pubblicità motoristiche a questo giro!
RispondiEliminaCerto che pure la Beta Montecarlo era gran bella.
Da essa poi ci hanno ricavato la 037 che nei rally riusciva a dire la sua anche contro le prime 4WD dell'epoca (Audi Quattro in primis) ... su asfalto almeno...
Ma la macchinina bianca che si vede sulla pista del gioco di mano (LOL) non è forse Jazz degli autobot? GOMBLODDO!
già...nel 1983 fu l'anno perfetto, tutto andò bene per la 037 che alla fine fu campione del mondo Marche... una maggiore affidabilità rispetto alla Quattro di quell'anno (in quel momento unica 4WD), Alen e Rohrl di valore assoluto, la leggendaria abilità dei meccanici Lancia, la vittoria inaspettata all'Acropoli e in Nuova Zelanda... c'è l'aneddoto del direttore sportivo Audi calato sotto la 037 a cercar di scoprire se la trazione integrale, per caso, non l'avessero già anche alla Lancia....
EliminaDa orgoglioso possessore di Zephton la pubblicità Atlantic è stata un colpo al cuore...
RispondiEliminaDa orgoglioso possessore di Zephton la pubblicità Atlantic è stata un colpo al cuore...
RispondiEliminama la pubblicità del budì...
RispondiElimina"Fantastico Budì" con quella posa...
la prima cosa che mi è venuta in mente è stata "Fantastico Budiùlo!".
non volevo essere volgare ma sono toscano, il vernacoliere fa parte del mio DNA.
detto questo: tutto il Lego spaziale della prima pubblicità, escluse le navicellone, ce l'ho ancora, ereditato dai cuggini più grandi!
il Lego di oggi non gli Lega (ahah) manco le scarpe a quel Lego li!
Approvazione per l'articolo (lughissimo! :-)), per la news che ci si va avanti almeno un altro anno e per l'idea di Spada nella Roccia e Robin Hood per la Rubrica Senza Nome!
RispondiEliminaPost mega lungo che non ho ancora finito ma devo fare subito il PDF.
RispondiEliminaLo shuttle nella foto è un po' strano,dietro ai motori ha montato le carenature che mettevano quando lo spostavano con il 747 modificato per caricarlo sul dorso. Normalmente non ci sono carenature in coda. Qualche foto che ci hanno fotoshoppato a tradimento cancellando il 747 che la trasportava?? GOMBLODDO!
La Festantro per il decennale è un idea fighissima,poi continuo a leggere il post
Oppure l'Enterprise era quella senza motori che usavano per testare i rientri e gli atterraggi.. Non riscordo
EliminaL'Enterprise era quello di test, privo di motori.
EliminaAgevoliamo la regia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Space_Shuttle_Enterprise
Infatti vedi che mi era sopraggiunto il dubbio!
EliminaComunque gran post Doc,il Master Mind era figo parecchio,lo aveva un mio amico e ci giocavo un casino,poi ho apprezzato molto la supercazzola del boomerang tutto ala per i lanci alla tarapia tapioco
Che bella raccolta anche stavolta, specie per le pubblicita' bburago.
RispondiEliminaNella pagina del Cioccolino spicca l'assenza di Spider Man. Eh, sapete, non ci potevamo permettere i diritti...
"Pressofusione" (una tecnica metallurgica) e' una traduzione di "die cast", termine assai comune fra i vecchi giocattoli. Oggigiorno e' un'espressione molto vintage, in quanto i giocattoli moderni hanno sempre meno pezzi in metallo.
Dove? Mah, presso fusione...
Che poi, c'hanno il Superman in pressofusione e lo mettono in "posa plastica" ... Ahah! Ah! ... u.u
EliminaNel 1980 ero solo duenne, quindi alcune cose proprio le salto a piè pari..però il Mastermind Super ce l'avevo e di sparacaramelle ed anessi confetti, ne ho fatto man bassa..quanti?240 lolle
RispondiEliminaQuindi nell'80 si andava al bar e si chiedeva un Dalek??
RispondiEliminaAhpperò!!!
Era talmente pieno di coloranti che la lingua rimaneva viola per settimane! :D
EliminaChe oddio, nei Quanti dalla foto piccola vedo ruote, cingoli, articolazioni a snodo e un quadrupede stile Guerre Stellari: di potenziale ne avevano a pacchi per prendere a calci in culo i Lego. Chissà che magagna avevano (forse non si attaccavano in modo saldo?) oppure perchè li hanno pubblicizzati male? Caspita ora son curioso :D
RispondiEliminaLacrime a gogo'...
RispondiEliminaL'Enteprise ce l'avevo. Bisognava riempirla a metà d'acqua e caricarla con una specie di pompa da bicicletta con sgancio rapido. Ricordo ancora di aver riportato la prima in cartoleria perchè mancava la guarnizione, ergo non caricava la pressione. Poi bisognava stantuffare come i matti e lanciare sto coso che:
a) ti lavava la faccia
b) dovevi stare MOLTO attento al "rientro", non pesava poi pochissimo e riceverlo sul cranio non era poi così indolore...
Di Mastermind avevo il "SUPERSONIC" (una BOIATA PAZZESCA)
Monete di Ergo Spalma devo averne ancora un po' in giro, insieme ad un astronave Legoland Space :)
Il Dalek invece era fantastico per colorare la lingua di blu :D
io e mio cugino abbiamo caricato l'Enterprise con acqua gassata poi abbiamo compresso l'aria come se non ci fosse un domani e mentre ci davamo il turno come due dementi si è rotta la linguetta a scatto che la teneva fissata alla pompetta e l'astronave è andata là dove nessun uomo è mai giunto prima...
EliminaLacrime Napulitante... Quante? 240.
RispondiEliminaPer cosa? Per la 131 rally Alitalia che il di me alterego di 7 anni aveva nientepopodimenochè FILOGUIDATA! (della re.el, credo) Flippotrippissima: avanti e marcindietro a SX. Semplicemente eccezionale rendersi conto che noi ci si divertiva *davvero* con poco.
Fangala ai bimbifungia moderni.
oddio a me nonno regalò come già detto altrove in questi lidi la base lego lunare stratofighissima.
RispondiEliminaPer anni la mia unica, enorme, scatola lego con cui costruiva di tutto a tema spaziale e non, dato che c'erano pezzi per la base, per un veciolo e un'astronavetta....maronna che presa a male e attacco nostalgia questa mattina :)
La citazione di Jotaro Kujo e famiglia mi ha aperto il cuoricino. Se anche tu quando inciampi esclami.. "Ma diobrando!"
RispondiEliminaFacendo una ricerchina... l'autrice della rubrica incriminata... appare nel 1992 nella Lista dei Nemici di Scientology! Che alla fine si sia riveduta o... era da sempre una Quinta Colonna?
RispondiEliminahttp://www.xenu.net/archive/enemy_names/enemy_list.html
Ah, saperlo.
EliminaAnzi, sai che c'è? No, meglio non saperlo... :)
Però dai, la confezione dei Quanti?
RispondiElimina240!
Ehm...
Volevo dire, la confezione di "quelli là" a forma di container era una bella idea.
Il sistema di giunzione alla "mi spacco alla seconda volta che mi usi e/o non potrai mai più separare i pezzi se non con la fiamma ossidrica" molto meno... malimorta...
Ah, i ricordi di infanzia mi testimoniano che anche Sirius Condor Wing era una grande amicone dell'Enterprise e dell'altro e si trovavano sempre a far bisboccia sui tetti. Malimorta parte seconda.
Comunque da ora in poi la risposta non sarà più 42 ma 240. Quanti?
I pubblicitari della bburago, se ancora tra noi, possono chiedermi quello che vogliono! Ma anche quello della Happy day non era male! E che bello ricordare l'imprevedibilità dei servizi interni di Topolino!
RispondiEliminaCredo di essere l'unico al quale i genitori abbiano regalato Vagabondo... in compenso avevo anche la Ritmo di pubblicità assurda summenzionata.
RispondiEliminaIl mio primo LEGO: lo scavatorino fantascienzo!
RispondiEliminaeghe... LegoSpazio in apertura così a freddo... e anche per questa settimana come carboidrati siamo a posto... quanti ? 240 !
RispondiEliminaIo di Othello avevo la versione per l'Atari, ovviamente non voluto, ma che era nel pacchetto di chi ce lo aveva venduto usato. Ricordo come se fosse ora il terribile suono CHAAANGGGG quando provavi a fare una mossa non consentita.
RispondiEliminaCi sono tante cose da commentare! Io adoravo le pubblicità di Asterix, mi riportano indietro nel tempo
RispondiEliminaMa il tizio della Zuegg è Carl Weathers.
RispondiEliminaChe ricordi, il sideral di Superman e i cioccolini della Marvel! E sono abbastanza sicuro di aver avuto gli eroi del futuro della Atlantic (le foto hanno scatenato il GME)
RispondiEliminatroppe, troppe!!! rischiavo di morire prima di finire di leggere.
RispondiEliminale PEZ ci sono ancora eh, in slovenia e croazia ci sono sempre state pure ai tempi della yugoslavia e io abitando a 2 passi da lì le compravo ogni volta.
anche adesso...
sono sempre uguali. buone buonissime. se vuoi te ne mando una scorta.
Gli Europe erano un gruppo (italiano)attivo a fine anni '70 e inizio '80. Accompagnarono Nadia Cassini in alcune canzoni e furono appunto ospiti a Studio 80, con un pezzo tutto loro.
RispondiEliminaQuanto erano brutte le pubblicità della Bburago. Ho un vago ricordo di aver giocato con un Condor Wing, che si sbriciolò al terzo impatto contro un albero (doveva essere fatto tipo di polistirolo). Gli sparacaramelle Pez, pietra miliare della mia infanzia.
RispondiEliminaMi commuovo...
In tema scientology consiglio a tutti GOING CLEAR, illuminante, lo si sa che si tratta di cialtroname ma io personalmente non pensavo fino a che punto!
RispondiEliminaio e mio cugino abbiamo caricato l'Enterprise con acqua gassata poi abbiamo compresso l'aria come se non ci fosse un domani e mentre ci davamo il turno come due dementi si è rotta la linguetta a scatto che la teneva fissata alla pompetta e l'astronave è andata là dove nessun uomo è mai giunto prima...
RispondiEliminaOddio, quelle serie spaziali vintage della Lega sono da urlo, se solo non costassero così tanto…
RispondiEliminaMa la BBurago usava le foto segnaletiche di quelli che entravano a San Vittore? Mamma mia non se ne salva uno
RispondiEliminaGlialieni dell'Atlantic, noooooo, ce li avevo, cosa mi hai fatto ricordare, adesso lo so, lo so che cosa erano, ommiodio....
RispondiEliminaLa serie spaziale dell'Atlantic si chiamava "Galaxy" conoscevo un sito vecchiotto ma pieno di scan e curiosità che segnalo qua per nostalgici e curiosi:
RispondiEliminahttp://www.atlanticgalaxy.com/
Base lunare Lego celo, Ciocolino celo, personaggi Dc/Marvel in pressofusione (uomo ragno) celo,yo-yo Asterix celo, Eldorado celo, sparacaramelle celo, la mazzarella di Superman celo, bastoncini Findus e olimpiadi celo, Mars cementificato celo....lacrime Capresi, grazie Doc :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCredo di essere l'unico antrista che al Ciocco, da piccolo, ci è andato! lacrime Napulitante, uno dei ricordi più belli della mia infanzia... il lungo viaggio in auto con mio padre dalla Puglia alla Toscana, una settimana in questo campo per bambini immerso nel bosco, il litigio con il bambino puzzone che dormiva nel letto di fianco al mio... E pure la prima volta in cui ho mangiato il coniglio alla cacciatora. E' ancora impresso nella mia memoria come la cosa più buona che abbia mai mangiato! Se dovesse ancora esistere una cosa simile quando il mio futuro figlio avrà l'età giusta, ce lo spedirò di sicuro!
RispondiEliminaCerto che esiste ancora il lag...ehm, il Ciocco Ragazzi! Agevoliamo la diapositiva: http://www.cioccoragazzi.it/
EliminaIo ho un paio di navicelle vintaggie della Lego. Una della serie m*tron e un paio di legoland spazio classiche. Ho anche una sorta di veicolone ruotato con ruote sterzanti (sic) che aveva una gru con attacco magnetico che sollevava le celle dei villanzoni in nero. Sisi, ma non saprei quanto possano valere al giorno d'oggi.
RispondiEliminaOmmioddio il veicolone ruotato lo danno via sulla baia a 299 verdoni. WTF... SONO RICCOOOOO
RispondiEliminaChe nostalgia dei tempi in cui il buon vecchio Mars conteneva cemento, e non plastica come oggi.
RispondiEliminaTuffo al cuore mariomerolo e doppio carpiato per il razzo ad acqua Enterprise e per l'Hulk plasticoso snodabile!!! Li avevo entrambi, erano i miei giocattoli preferiti: Premiata Bruschetteria Marconi!
RispondiEliminaTuffo al cuore mariomerolo e doppio carpiato per il razzo ad acqua Enterprise e per l'Hulk plasticoso snodabile!!! Li avevo entrambi, erano i miei giocattoli preferiti: Premiata Bruschetteria Marconi!
RispondiEliminaMi ricordo praticamente tutto e son lacrime davvero.
RispondiEliminaSulla gatta fotomodella e i merluzzi essiccati mi hai fatto però cadere dalla sedia.
A proposito dell'overcraft: anni dopo, in Olanda, le stesse barrette decisero di regalare degli OverMars, anche quelli utilissimi in estate per andarci a fare tutti insieme i Mondiali. Quanti? 240
RispondiEliminaQuanti: non preoccupai più di tanto di sapere quanto tempo avrei impiegato per capire quanto tempo sarebbe servito per quantificare e qualificare i Quanti, tra le righe si coglie uno schieramento con l'URSS. Solo in URSS si parlava ufficialmente di cosmo e di cosmonauta. In USA si parlava di ASTROnauta.
RispondiEliminaEnterprise di Harbert: non si pensò al rientro, semmai ci avrebbe pensato l'accelerazione di gravità facendola finire in testa all'utente o a qualcun altro. Il design ricorda di più uno squalo pronto ad attaccare. Gli influssi del film di Spielberg sono ancora molto forti.
Gioco Apemaia: da quando in qua ci sono i ronzii di gioia?
Atlantic: ormai ai piedi di Gesù, tenta di imporsi cavalcando la space age. Niente da fare. I robot giapponesi sono nella testa di tutti ed anche come ottimi oggetti nelle mani dei bambini con genitori benestanti.
Polavision: oggi tornato in auge nell'indie ma si deve operare solo con pellicole scadute. Alcuni filmini non sono male.
Il bambino degli orologi Hellas: da sbriciolargli la testa e naturalmente l'orologio.
Mars ed hovercraft?!? Naturalmente (retaggio del Regime) scritto senza la h come del resto anche "amburger" e "Monòpoli", gioco che rese celebre una città marina a 40 km da Bari.
TECNOLOGIA di studio di Ron Hubbard? Direi semmai "tecnica". Credo che il mio metodo di studio vada bene. Infatti prenderò la III laurea.
Fonzies: i più le chiamano patatine, commettendo una castroneria. Non c'è l'ombra della patata. Hanno ancora successo.