My Hero Academia, Astrogamma, un altro Lungo Addio, il finale di Lukas Reborn

Nuovo appuntamento con Microletture, la rubrica che si attacca al lavoro della vostra fumetteria/libreria di fiducia. Quanto hai letto nelle ultime settimane che ti sia piaciuto almeno un Piaciuto su una scala da zero a Piaciutone. In questa puntata: i manga My Hero Academia e Bambi Remodeled, Astrogamma di LRNZ, il finale di Lukas Reborn, Dylan Dog: Ancora un lungo addio e due libri, uno sulle serie TV cult, l'altro sui mondi di Miyazaki [...]
Ancora un lungo addio (Dylan Dog - I colori della paura #31)
RCS, 17x23, 36 pagine, 1,99 europesetas
Il lungo addio (Dylan Dog 74, di Marcheselli, Sclavi e Ambrosini, novembre 1992) è uno dei numeri più amati di Dylan Dog dai suoi fan e uno di quelli che anche a te sono piaciuti di più. Letto quando l'hai letto tu, ai tempi del liceo, in piena era post-cambriana da storie estive, scrivimi eh, sì certo, sono mica ninobuonocore, ti metteva sotto come un treno. Ancora un lungo addio è una storia inedita uscita la scorsa settimana su Dylan Dog - I colori della paura, la collana di albetti a colori da 36 pagine venduta a un euro e novantanove da RCS. Paola Barbato (testi) e Carmine Di Giandomenico (disegni e colori) alle prese con une remake de Il lungo addio, dunque: il giovane Dylan e Marina, quell'estate al mare, quei Senti... No, niente. Non credevi fosse possibile, ma anche questa piccola storia - scritta e illustrata benissimo - t'ha annodato al collo un magoncino di lana merino. 
Nella scala del piaciuto è: Piaciutone. Magari ha fatto tanto la nostalgia del periodo, il ricordo di quello che c'era attorno a quel novembre '92 e a quel numero di Dylan Dog, però gran bravi, la Barbato e Carmine. Mica facile confrontarsi con un potente motore di bruschette e uscirne non solo in piedi, ma con tale eleganza.
Astrogamma
Bao, 18,2x26,7, 160 pagine, 23 dracmecontinentali
Dopo Golem, altro volume Bao per LRNZ (al secolo Lorenzo Ceccotti), che raccoglie la storia di Astrogamma pubblicata originariamente a puntate su Hobby Comics del collettivo Superamici, con l'aiuto ai dialoghi di Alessandro Caroni. Cos'è Astrogamma?
Un atto d'amore verso i manga. La loro estetica, le loro linee cinetiche ed esplosioni di onomatopee, le loro storie pedal-to-the-metal in cui tutto succede di corsa, come in un film di Jackie Chan. Un eroe alla Ultraman, insetti giganti da B-movie fantascienzo, Roma fatta a pezzi dai bacherozzi, Akira, ma soprattutto Renatoooo.Nella scala ipotetica del piaciuto è: Piaciuto. Disegni divini, storia carina, che però si legge talmente in fretta da lasciarti addosso una sensazione strana. Perché alla fine sembra di aver letto il primo numero di un manga, ma sapendo che al momento non ce ne sono all'orizzonte altri (o no?). Considerazione secondaria suggerita da capitan ovvio: magari senza cover lenticolare si riusciva a tenere il prezzo un po' più basso.
My Hero Academia
Star Comics, 11,5x17,5, 192 pagine, 4,30 eurodolla (4,90 limited ed.)
Fenomeno di vendite in Giappone, con un anime curato dallo studio Bones in arrivo ad aprile, My Hero Academia di Kohei Korikoshi è l'ennesima macchina da soldi sfornata da Shonen Jump. Izuku Midoriya è un giovane studente sfigato e squirkato. Nel senso che è praticamente l'unico nella sua classe a non avere il Quirk, un super-potere. Un mondo gremito di mutanti e supereroi in cui il volitivo rEgazzino tenterà di farsi strada, diventando un "hero", un eroe come il suo idolo Allmight. 
Nella scala del piaciuto è: Caruccio. Storia classica alla Jump, con il protagonista che si impegna per superare ogni ostacolo, rimediando in egual misura successi e figurimmé. Stile grafico di Korikoshi piacevole, con qualche voluta esagerazione nel tratteggio per i personaggi in stile eroi USA come Allmight. Del primo numero esiste anche una versione limited per le fumetterie, con sovraccoperta e miniposter, a sessanta cent in più.   
Bambi remodeled
Star Comics, 13x18, 208 pagine, 5,90 moneysoldi
Ancora Atsushi Kaneko, l'autore di Soil, Weet Moon e Deathco, con un altro dei suoi manga disegnati come un fumetto indie americano e scritti dopo essersi fumato un intero prato di maria. Bambi è una tizia fuori di testa che spara come Daisuke Jigen e ha rapito un ragazzino, dettaglio per il quale è stata posta sulla sua testa una taglia stratosferica. Il che, a sua volta, le ha attirato le attenzioni dei peggiori cacciatori di taglie e tizi malati del paese, laddove "il paese" è un pezzo di Nevada traslocato in Giappone.
Nella scala del piaciuto è: Piaciutone. Kaneko si sta facendo rapidamente strada nella top 5 dei tuoi mangaka preferiti. È il cugino giapponese di Tarantino.
Lukas Reborn #12
SBE, 16x21, 98 pagine, 3,30 franchiitalici
La tristezza. La grande tristezza che ti ha fatto compagnia leggendo questo numero 12 di Lukas Reborn, ultimo atto della saga di Lukas. La tua serie preferita degli ultimi anni, in assoluto, senza neanche un numero fuori posto, una soluzione o una sottotrama che tu abbia trovato superflua o giocata male. Lukas, l'antieroe più eroico di tanti eroi, il tizio superbadassico che fracassa qualunque cosa gli metti davanti, l'uomo dal cuore di tenebra e dalla memoria ballerina come Giuda, arriva alla fine del suo viaggio, superando - a modo suo, chiaro - un confronto da cui non sembra poter uscire vincitore. Una chiusura ad effetto, in quell'ultima pagina, che ad Eraclito l'Oscuro sarebbe piaciuta un casino. Hai ripetuto tante volte il grado di empatia raggiunto con le storie di Michele Medda, quanto abbia sentito tua (nel senso di cucita addosso al tuo concetto di fumetto) questa serie, ma vuoi spendere due parole anche per il livello grafico elevatissimo della stessa: ti son piaciuti praticamente tutti i disegnatori al lavoro sulla testata. Quest'ultimo numero vede poi un Michele Benevento (ciao, Michele!) semplicemente in stato di grazia.
Nella scala del piaciuto è: Capolavorò. Quanto ti mancherà questa serie, dannazione. Già in crisi d'astinenza, hai ordinato in amazzonia il metadone, il primo volume di Caravan (mini che ai tempi hai letto solo in parte, perchè scoperta tardi). 
I mondi di Miyazaki
Mimesis, 14,5x21, 122 pagine, 12 baiocchieuropa
Chiudiamo con due libri che hai letto da pochissimo. Si parla in entrambi di entertainment (cinema e TV), ma non potrebbero essere più diversi. I mondi di Miyazaki è una raccolta di saggi di vari studiosi, critici e ricercatori sui film e l'immaginario dello Studio Ghibli. Se il sottotitolo, "Percorsi filosofici negli universi dell'artista giapponese", e il nome della collana, Il caffè dei filosofi, vi fanno pensare a un approccio filosofico alla materia, beh, è così. Che senso hanno la natura amica e ostile in Mononoke? Che origini ha il pacifismo utopico di Miyazaki? E il sogno da ingengnere di Si alza il vento? E ancora la scienza, le ucronie, la poetica dei film del Maestro.
Nella scala del piaciuto è: Una lettura non per tutti, chiaro, ma per i fan dello Studio Ghibli è un approfondimento interessante, un concentrato di considerazioni mai banali.
Il mio primo dizionario delle serie TV cult
Becco giallo, 13x21, 416 pagine, 19 soldivecchiocontinente
33 serie TV cult, da Twin Peaks in poi, giù fino a Game of Thrones, Breaking Bad o Mr. Robot, analizzate da Matteo Marino e Claudio Gotti con ironia e professionalità. L'origine di questi serial, i loro personaggi, il segreto del loro successo, i salti dello squalo (se ce ne sono stati). 400 pagine che si divorano in fretta, per quanto piacevole e scorrevole è la lettura.
Nella scala del piaciuto è: Piaciutone. Bello, bello, bello. Solo che a te il finale di Battlestar Galactica è piaciuto. Entro sera torniamo a parlare di telefilm, con un piccolo annuncio. State tonnati.

Intanto, però, inviti come sempre lorsignori debosciati a dire la propria: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo? 
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Commenti

  1. Due parole su Lukas che sono di corsa. Anche per me uno dei migliori fumetti che ho letto. Adesso proverò a consolarmi con la raccolta di Caravan ma non sarà la stessa cosa.
    Complimenti ai due Michele, per disegni e storia. Posso almeno consolarmi con il fatto che tutti i giorni posso gustarmi le bellissime tavole orginali che mi sono preso, probabilmente i soldi meglio spesi per arredare casa.

    PS: le dovevo mettere in ufficio ma mia Moglie appena le ha viste incorniciate mi ha chiesto di poterle appendere in casa.

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    1. La Bonelli ultimamente ha lanciato tante belle serie (Lukas, Le Miniserie, Adam Wild), purtroppo con poca fortuna. Adesso si parla anche di un assorbimento della casa editrice da parte della Panini.

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    2. Io spero non succeda e che il pubblico apprezzi anche le serie nuove

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  2. Poi ce ne parli doc dell'Omnibus di Caravan? Anche a me serve del metadone per l'assenza di Lukas (che serie, gente)?

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    1. Sure. Ci vorrà un po' (son 600 pagine), ma appena finisco il volume 1 ne parliamo.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Scott, gli spoiler! Riscrivi il messaggio usando il tag all'inizio, ti va?

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    2. ATTENZIONE ROVINATORE! Ancora un lungo addio mi ha lasciato perplesso per una cosa:quel fumetto, che ho smesso di rileggere anni fa perché ogni volta erano lacrime, si reggeva sull'idea che l'amore più bello fosse quello non vissuto, i rimpianti che si sostituiscono alla realtà. Qui fa intuire che Dylan e Marina non solo abbiano consumato, me che ne sia scaturito anche un figlio. E per carità, tutto bello, però...

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    3. il tuo punto di vista sulla faccenda, comunque?

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    4. È la stessa storia, ma non è la stessa storia. Son passati ventiquattro anni, il personaggio è cambiato (un pochino), son cambiati i tempi, son cambiati i suoi lettori (tanto). Per me ci sta. Ma a prescindere dai dettagli, mi ha colpito il modo in cui la Barbato è riuscita a ricreare la stessa atmosfera, cosa che credevo - per le ragioni espresse - fondamentalmente impossibile.

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  4. My Hero Academia mi ha sorpreso molto: sembra il degno di Naruto... Spero che continui come si deve!

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  5. BAO mi sta facendo spendere troppi soldi! E senza lavoro é un problema! :( Lukas li ho presi tutti...ora che è completa li leggero pure :D

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  6. Lukas :(
    Perdonate la faccinabimbominkia ma davvero sono triste come Zio Paperone quando si tuffa nel deposito e lo scopre vuoto a causa dell'ennesima rapina della Banda Bassotti.

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  7. Gran bella roba.

    Dal canto mio, giusto ieri sera ho preso in fumetteria un vecchio numero del 2004 di Anime Comics, Gundam 0083 Stardust Memory (si, lo so, sto esagerando con 'sto 0083...), tra l'altro cellofanato e riprezzato dalla fumetteria 7€, nonsisabeneperché, visto che, vedo ora, è ancora disponibile anche nello store di Star Comics.

    Poi, annunciaziò annunciaziò, il nuovo numero di Guyver, il 43, intitolato eralastraca%%odiora,dueannimannaggiaavoi.

    Ma sono entrambi ancora sul comodino, quindi si vedrà.

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  8. CARAVAN - SPOILER
    Nonostante apprezzi molto Medda dai tempi di NNever e Lukas mi sia piaciuta moltissimo... Caravan l'ho trovata irritante. Per un motivo: il finale. Il finale che non c'è. La grossa presa per il fondulo. Io odio le storie che fanno così, che creano aspettative e le sputtanano. Come i coldopen della seconda stagione di Breaking Bad (occhio !!spoiler!! spoiler again). Non puoi farmi vedere la casa di WWhite in pezzi, facendomi credere una sparatoria/omicidio/assalto per poi tirare fuori dal cappello un incidente aereo che era impossibile da prevedere. L'incidente ci può anche stare, ma non me lo propini in tutte le sante puntate, ammiccando ad una cosa che dovrei capire e non posso capire. Questo è barare con lo spettatore/lettore. La grande menzogna su cui è stato costruito Lost, ad esempio: buttare a casaccio problemi fottendosene delle soluzioni. E per certi versi anche il finale di HarryPotter, dove Harry sconfigge Voldemort e non si capisce come fa, a meno che uno non compili un 730: un mistero dev'essere spiegabile in massimo dieci parole. Se ce ne vogliono di più, non funziona. Una soluzione che ha bisogno di un'altra soluzione è una soluzione che non funziona. E mettere in piedi una storia giocando sull'attesa di spiegazione, come Caravan, senza darla, si merita un vaffanbrodo di dimensioni nonna papera. Come dice Gipi nell'ultima bellissimo post sulle regole che si è dato per il suo ultimo lavoro: "Nessuno ti ama così tanto: fai una storia semplice". Un abbraccio a tutto l'Antro.

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  9. Doc, una curiosità: quando parli di top 5 dei tuoi mangaka preferiti, a chi ti riferisci?

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  10. Intanto i manga e il libro su Miyazaki ispirano parecchio, e ormai mi avete convinto a recuperare Lukas, appena ne avrò la possibilità! Venendo a quel (poco) che ho letto nell'ultimo periodo, innanzitutto, le pubblicazioni antristiche: Deep Spaced #2 e i vari Icon1, che ho letto per la prima volta dopo l'annuncio dell'uscita del 5° numero, non mi dilungo perché ne ho già parlato sugli appositi post, se non erro, ma belle entrambe le serie (e complimentoni a tutti coloro che fan Icon1, penso non sia facile lavorare così). Ho poi "scoperto" in questo periodo Zerocalcare (alla buon'ora) e mi sono letto praticamente tutto quel che ho trovato sul suo blog, nell'attesa di comprare Kobane Calling. Inoltre, ho letto i numeri dal 4 al 7 del manga High School DxD, che si mantiene divertente e, per finire, ho letto il volume Painted Desert della collana Tex romanzo a fumetti: nonostante le poche pagine, gran bella storia, con situazioni tradizionali ma molto ben giocate, qualche cosa a sorpresa e dei bei personaggi (ma ok, sono di parte, in quanto fan di Boselli)

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  11. Doc, una cosa... per... boh... per dirlo almeno!
    Non so di chi sia la frase "Che origini ha il pacifismo utopico di Miyazaki? ", se del libro o tua... ma utopico staceppa!
    Il pacifismo di Miyazaki è estremamente razionalista e pragmatico, tant'è che tutti i suoi personaggi Pacifisti, da Nausicaa (sopratutto quella del fumetto) ad Ashitaka, sputano sangue, negoziano (mettendo sempre sè stessi come pagamento), s'infuriano con sè stessi e con gli altri per il sangue versato, e sono sempre un tanto così dal crepare come cani. Spesso per mano di quelli che stanno salvando.
    E lo fanno, alla fine della fiera, perchè tanto non hanno scelta: o così o si crepa comunque male.

    Miyazaki è sempre stato un feroce realista, utopici sono quelli che ancora si bevono la barzelletta delle guerre "contro i cattivi". Han proprio funzionato tantissimo, eh?

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    1. È il titolo di un paragrafo del libro, l'aggettivo non ce l'ho messo io :)
      Si tratta di un saggio che spiega come Miyazaki, da studente che ha fatto il '68 e ha visto naufragare nel terrorismo gli ideali che portavano in piazza quelli come lui, ha poi metabolizzato e riproposto tutto questo nei suoi lavori.

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  12. My Hero Academia mi piaceva di più quando si chiamava Tiger & Bunny... sarà che sono invecchiato e mi relaziono di più a un trentenne ragazzo padre che non all'ennesima storia di ambientazione scolastica, seppure coi superpoteri. Se mai dovessi leggerlo sarà solo per la ragazza rana, dato che ho un discreto fetish per le monstergirls.
    Degli altri mi incuriosisce molto il volume sulla filosofia dello studio Ghibli.

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  13. Lukas mi piaceva un sacco anche se mi sono fermato alla "prima stagione", mi dispiace che è finito, ma forse è meglio così, le grandi opere a volte hanno bisogno di meno pagine....

    Per quanto riguarda le mie letture devo dire che sono finalmente riuscito a finire "Missi Dominici" della Casmo Editoriale. Purtroppo la media della mia resistenza al sonno questi giorni è di 5-10 min, dopo di che (non so se vi capita) mi rendo conto di stare a dormire con il fumetto in mano e questo crea in me scompensi grossi.

    Nonostante la narcolessia, vado avanti con entusiasmo: Invincible (mi sono comprato anche i cofanetti che raccolgono le varie stagioni; Miracleman di Gaiman; roba varia Cosmo. A proposito di Cosmo, è uscito il primo numero di "Xenozoic Tales" che molti di voi conosceranno come "Cadillac and Dinosaur" videogioco/cartoon molto famoso anche da noialtri. Poi meraviglia delle meraviglie Cosmo fa anche il fumetto di "Fuga da NewYork", mi sa che appena esce me lo compro... Cito anche il carinissimo special di "Lo chiamavano Jeeg Robot" che ho preso in edicola.

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  14. Anche io ho trovato splendido "ancora un lungo addio". Ho finito il n. 25 de fratelli nello spazio, spettacolare, solo che ora per leggere il n. 26 mi tocca aspettare agosto. E bobbe'.

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  15. Oh, anche io sono uno di quelli a cui il finale di Battlestar Galactica è piaciuto! ^__^

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