Armada (il nuovo romanzo di Ernest Cline, l'autore di Ready Player One) e un po’ di altri fumetti e libri
La rubrica Microletture, contrariamente a quello che pensano alcuni svantaggiati dell’Internet amici di Righeiro, non serve ad elencare robe che hai letto, perché ogni settimana ti passano sotto gli occhi decine di volumi e testate diverse. Microletture è la rubrica delle letture consigliate, di quanto hai letto, ti è piaciuto e ti va per questo di segnalare ai frequentatori di questa masnada della deboscia. Oggi, però, facciamo un’eccezione, perché hai voglia di scrivere due righe anche su Armada, il secondo romanzo di Ernest Cline, l’autore di Ready Player One. A seguire: Devilman Vs Hades, La scuola senza pudore di Go Nagai, La voce delle stelle, il manuale tecnico di Aliens e il finale di Lock Up (no spoiler, tranquilli) [...]
Non è facile descrivere in poche parole quale enorme delusione ti abbia regalato (una cippa, fanno 12 dollari alla cassa, grazie) la lettura del nuovo romanzo di Ernest “Ready Player One" Cline” Cline, Armada. Prendi in mano il libro, inizi a sfogliarlo e trovi nelle prime pagine un'infilata di quote di testate famose che incensano il primo romanzo. E a ragione, perché Ready Player One (in italia solo Player One) è un gran bel libro, che gioca con il fattore nostalgia costruendoci attorno una caccia al tesoro divertente. Un romanzo che funziona, ti prende, anche quando fa volutamente il pirla, e che probabilmente avrebbe avuto tutto il successo che ha avuto anche se non ci fosse stato dentro Leopaldon. Leopaldon, però, sostiene il contrario. Sapete com’è fatto.
Il punto è che Armada è la pallida ombra di RPO. La sinossi, in breve: Zack Lightman, liceale di Bucodicoolocity, scopre che il videogioco che ama tanto, il simulatore di dogfight spaziali chiamato Armada, è in realtà uno strumento per selezionare i migliori piloti del pianeta e mandarli a combattere davvero contro gli alieni. Ricorda qualcosa? Cline tenta l’arrampicatona spiegando che anche The Last Starfighter e Il gioco di Ender rientravano in un piano globale per preparare psicologicamente la popolazione alla guerra interplanetaria a venire. Idem per Star Wars e praticamente quasi tutti i videogiochi e film di fantascienza dagli anni 70 in poi. Bel tentativo, ma sui vetri si scivola.
Così come non regge il fatto che il protagonista, un tizio di 18 anni, sia intrippatissimo con i feticci degli anni 80 - how conveniently in ricordo del padre scomparso alla sua età - né che i suoi amici e coetanei siano tanto appassionati di telefilm andati in onda quando facevano grossomodo l’asilo. In RPO il tema della caccia al tesoro globale e dello studio degli anni 80 cui spingeva i cacciatori era un tana libera tutti, un salvacondotto per tutte le nerdate Eighties possibili e immaginabili, mentre qui tutto sembra posticcio, gratuito, dannatamente pretestuoso. Al pari dei dialoghi imbottiti di frasi fatte ed espressioni da figo, più simili a uno scambio in chat o a un confronto tra galletti da forum che a due tizi che davvero stanno parlando di qualcosa a pochi metri l’uno dall’altro. La storia scorre, ma non hai mai trovato un guizzo, un momento memorabile, mentre al contrario i punti di imbarazzo hai smesso di contarli dopo le prime trenta, quaranta pagine. A Cline, che ha venduto alla Warner i diritti di Ready Player One il giorno prima che venisse pubblicato - Spielberg alla regia, lo stesso Cline come sceneggiatore, uscita a fine 2017 - e che ha piazzato Armada alla Universal per una somma a 7 cifre, sai che frega. Ma chi ci riesce a scrivere un romanzo di enorme successo, dovrebbe avere il coraggio di tentare qualcosa di differente per il suo secondo libro. Brizzi, per dire, dopo Jack Frusciante è uscito dal gruppo ha scritto le scorribande al vetriolo (letteralmente) di Bastogne, mica Ah, anche mia cugina c’aveva una storia complicata con un tipo.
Un po’ di manga, via. De La voce delle stelle (Hoshi no koe) hai visto tempo fa l’anime (corto di 25 minuti del 2002) e ti sei letto ora il manga, pubblicato da poco da Star. In passato hai descritto altri manga tratti dai film di Shinkai (5 Cm al secondo e Il giardino delle parole) come un complemento rispetto al film, e qui il discorso vale ancora di più, visto che la storia è stata scritta anni dopo dallo stesso Shinkai. Risultato, molto più spazio per i pensieri dei personaggi, alcuni comprimari extra e un finale sostanzialmente diverso. Quel che manca sono le scene con i mech in combattimento, qui ridotti al ruolo di fugace comparsa. La storia, per chi non lo sapesse, è l’ennesima dissertazione sul tema della distanza emotiva tra due ragazzi, che qui diventa distanza spazio-temporale. Lei, Mikako (una volta tanto ad andare in guerra è la ragazza), parte per una missione nel cosmo a caccia di alieni, lui, Noboru, resta sulla Terra. I due comunicano con delle mail spedite via telefonino, ma quando la nave di lei salta nell’iperspazio per uscire dal sistema solare, Noboru si ritrova più grande di Mikako di alcuni anni, e le mail iniziano a impiegarci ere geologiche per arrivare a destinazione. E, siamo sempre lì, si può aspettare una persona per anni? Si diceva l’altra volta di come le opere di Shinkai finiscano per girare, appunto, sempre intorno allo stesso tema. Beh, per il sottoscritto non è un problema. Ti piace molto come quelle storie vengano raccontate, perciò non ti pesa che il messaggio di fondo sia sempre lo stesso ("Svegliaaaa!1!!!").
Con il quarto e ultimo numero, si è chiuso Lock Up (se ne parlava qui e qui), per quanto ti riguarda uno dei manga più belli degli ultimi tempi. Del finale, ovviamente, non diremo nulla, ma i tanti paragoni a The Wrestler spesi sull’Internet da chi l’ha letto sono tutt’altro che campati in aria. Bello-bello. Non credevi avresti visto mai una serie su com’è fatto davvero il mondo del puroresu, il wrestling giapponese, al di là del kayfabe, quando riassumi il tutto a fornitori da pagare, infortuni cronici e mafiosi che vogliono tagliarti la testa per un vecchio debito. Peccato sia già finito, caspiderbolina.
Devilman Vs Hades è una sorta di seguito di Devilman, realizzato nel 2013 dal Team Moon. Nagai, in poche parole, non c’ha messo becco. La trama (e la storia in sé) è molto semplice, Akira/Devilman va all’inferno per riprendersi Miki, trucidata insieme al resto della famiglia nel nerissimo finale di Devilman, e massacra qualunque demone o mostro gli si piazzi davanti. La vicenda di questo incazzatissimo e uberviolento Orfeo alla ricerca della sua Euridice si intreccia con la saga di Mazinga, perché scopriamo che il re degli inferi non è altri che l'Imperatore delle Tenebre. Ben disegnato, bello adrenalinico, poca storia, tante legnate e pose badassiche, in buona sostanza. Lo stesso Nagai, in un’intervista a fine volumetto, spiega che i ragazzotti del Team Moon ne hanno approfittato per spiegare che fine abbia fatto appunto l'Imperatore delle Tenebre, che nel finale de Il Grande Mazinga non veniva sconfitto perché… boh, spariva, se lo scordavano in un angolo. E parlando di Nagai...
No, non si tratta di un manga sui film di Alvaro Vitali… anche se, per certi aspetti… Eri da tempo curioso di leggere La scuola senza pudore (Harenchi Gakuen) uno dei primi manga e il primo vero successo di Go Nagai. Per l’esattezza, da quando grazie al libro Il Manga - Storia e universi del fumetto giapponese (se ne parlava qui) eri venuto a sapere della carica fortemente iconoclasta di questo manga e delle polemiche che aveva suscitato in patria alla sua uscita, nel 1968. Bene, hai letto il primo volume dell'edizione italiana in anteprima (uscirà a Lucca per J-Pop) e hai capito tante cose. Non dev’essere stato in altre parole il massimo, per i genitori di quel periodo, scoprire che i loro figlioletti leggevano un manga in cui i professori di una scuola elementare erano un branco di buzzurri violenti, ubriaconi e tendenzialmente pervertiti, tenuti però a bada dal protagonista, Yasohachi Yamagishi, capo di fatto degli scolari. Un manga in cui quegli insegnanti sono armati di clave e katane, gli studenti sanciscono i loro piani di battaglia al grido di “Uccidiamoli!” e anche nelle rare occasioni in cui i genitori del manga fanno capolino, volano coltelli da cucina e quant’altro. In pratica, uno strano mix molto ante-litteram di Lamù, fumetti di Daw, Kill-la-Kill ed espressioni incarognite alla Nagai, in cui non si fa fatica a leggere in trasparenza il carattere del suo (allora) giovane autore.
I ragazzini di Harenchi Gakuen sono i giovani in lotta con il sistema nel Giappone di fine anni 60, una versione juniores e con il sorriso sulle labbra delle contestazioni studentesche che infiammavano nel '68 anche l'arcipelago nipponico, degli scontri violenti tra la polizia e i ragazzi dello Zengakuren. Non è un caso, ad esempio, se in una scena entrino in azione le squadre antisommossa della polizia, e invece di prendere in consegna un professore che va arrestato, inizino a pestare i ragazzini della scuola. La forza dell'abitudine, dice. E tutto questo è niente, se si pensa all'amarissimo messaggio affidato da Nagai alla fine di questo manga, conclusosi dopo quattro anni di proteste da parte di genitori e insegnanti. Nota di costume: anche se Harenchi Gakuen viene considerato da molti uno dei primi manga erotici (ecchi, non hentai) di epoca moderna, l’erotismo di questa serie è molto leggero e, oseresti dire, ingenuo. Quel che è certo è che il suo impatto sulla società giapponese fu enorme e, nello specifico del mondo manga, aprì la strada a tanti altri manga comici dai risvolti più o meno pruriginosi.
Qualche giorno fa hai ingrossato le fila della tua collezione di robe di Aliens - Scontro Finale sostanzialmente superflue con un libro e... un apribottiglie. Ma partiamo dal libro, Aliens Colonial Marines Technical Manual. Come il nome lascia intuire, si tratta di una di quelle pubblicazioni super-nerd con schemi, illustrazioni e tonnellate di dettagli inventati sul secondo film della saga di Alien. Pagine e pagine in cui si spiega come operano sul campo i Colonial Marines e con quali armi, come funzioni un Powerloader, quanti missili ci siano su una Dropship, e così via, la rava e la favaj di tutta la tecnologia mostrata nel film. A corredo, spezzoni dei suoi dialoghi e log con le memorie di vari space marine impegnati sul campo in giro per il cosmo. Una lettura e più che altro un bel volume da sfogliare, manco a dirlo, solo per veri aficionados della banda di Ripley, Hicks, Vasquez e compagni. Un po' di foto dell'interno:
Ma... hai scritto davvero "apribottiglie" poco fa? Sì, l'hai fatto. Eccolo:
Un apribottiglie a forma di Pulse Rifle, con calamitona per frigoriferi nerd di un certo livello. Hai trovato anche questo dagli amazzonici per una manciata di euro. Va' che figata.
E ordunque, baldios giovanios, cosa state leggendo voialtri di bello in questo periodo?
Armada, Crown Publishing Group, 356 pagine, 12,60 dollari (paperback) |
Il punto è che Armada è la pallida ombra di RPO. La sinossi, in breve: Zack Lightman, liceale di Bucodicoolocity, scopre che il videogioco che ama tanto, il simulatore di dogfight spaziali chiamato Armada, è in realtà uno strumento per selezionare i migliori piloti del pianeta e mandarli a combattere davvero contro gli alieni. Ricorda qualcosa? Cline tenta l’arrampicatona spiegando che anche The Last Starfighter e Il gioco di Ender rientravano in un piano globale per preparare psicologicamente la popolazione alla guerra interplanetaria a venire. Idem per Star Wars e praticamente quasi tutti i videogiochi e film di fantascienza dagli anni 70 in poi. Bel tentativo, ma sui vetri si scivola.
Così come non regge il fatto che il protagonista, un tizio di 18 anni, sia intrippatissimo con i feticci degli anni 80 - how conveniently in ricordo del padre scomparso alla sua età - né che i suoi amici e coetanei siano tanto appassionati di telefilm andati in onda quando facevano grossomodo l’asilo. In RPO il tema della caccia al tesoro globale e dello studio degli anni 80 cui spingeva i cacciatori era un tana libera tutti, un salvacondotto per tutte le nerdate Eighties possibili e immaginabili, mentre qui tutto sembra posticcio, gratuito, dannatamente pretestuoso. Al pari dei dialoghi imbottiti di frasi fatte ed espressioni da figo, più simili a uno scambio in chat o a un confronto tra galletti da forum che a due tizi che davvero stanno parlando di qualcosa a pochi metri l’uno dall’altro. La storia scorre, ma non hai mai trovato un guizzo, un momento memorabile, mentre al contrario i punti di imbarazzo hai smesso di contarli dopo le prime trenta, quaranta pagine. A Cline, che ha venduto alla Warner i diritti di Ready Player One il giorno prima che venisse pubblicato - Spielberg alla regia, lo stesso Cline come sceneggiatore, uscita a fine 2017 - e che ha piazzato Armada alla Universal per una somma a 7 cifre, sai che frega. Ma chi ci riesce a scrivere un romanzo di enorme successo, dovrebbe avere il coraggio di tentare qualcosa di differente per il suo secondo libro. Brizzi, per dire, dopo Jack Frusciante è uscito dal gruppo ha scritto le scorribande al vetriolo (letteralmente) di Bastogne, mica Ah, anche mia cugina c’aveva una storia complicata con un tipo.
La voce delle stelle, Star Comics, 13x18, 240 pagine, 5,90 euro |
Lock Up, Planet Manga, 13x18, 224 pagine, 4,50 euro |
Devilman vs Hades, Star Comics, 13x18, 220 pagine, 5,90 euro |
La scuola senza pudore, J-Pop, 13x18, 416 pagine, 9,90 euro |
I ragazzini di Harenchi Gakuen sono i giovani in lotta con il sistema nel Giappone di fine anni 60, una versione juniores e con il sorriso sulle labbra delle contestazioni studentesche che infiammavano nel '68 anche l'arcipelago nipponico, degli scontri violenti tra la polizia e i ragazzi dello Zengakuren. Non è un caso, ad esempio, se in una scena entrino in azione le squadre antisommossa della polizia, e invece di prendere in consegna un professore che va arrestato, inizino a pestare i ragazzini della scuola. La forza dell'abitudine, dice. E tutto questo è niente, se si pensa all'amarissimo messaggio affidato da Nagai alla fine di questo manga, conclusosi dopo quattro anni di proteste da parte di genitori e insegnanti. Nota di costume: anche se Harenchi Gakuen viene considerato da molti uno dei primi manga erotici (ecchi, non hentai) di epoca moderna, l’erotismo di questa serie è molto leggero e, oseresti dire, ingenuo. Quel che è certo è che il suo impatto sulla società giapponese fu enorme e, nello specifico del mondo manga, aprì la strada a tanti altri manga comici dai risvolti più o meno pruriginosi.
Aliens Colonial Marines Technical Manual, Titan Books, 21,5x27,5, 160 pagine, 19,95 dollari |
Ma... hai scritto davvero "apribottiglie" poco fa? Sì, l'hai fatto. Eccolo:
Un apribottiglie a forma di Pulse Rifle, con calamitona per frigoriferi nerd di un certo livello. Hai trovato anche questo dagli amazzonici per una manciata di euro. Va' che figata.
E ordunque, baldios giovanios, cosa state leggendo voialtri di bello in questo periodo?
Armada lo sto leggendo e per ora sono abbastanza deluso anche io. Deduco, da quello che dici, che non migliora (sono al 70%).
RispondiEliminaNo. Ma già alla descrizione del suo incontro con la tipa nell'auditorium dell'EDA, con quello scambio di battute da consumato playboy romagnolo (in bocca a un nerd alienato di 18 anni), volevo buttare via il libro.
Eliminaahahah sì in effetti rispetto a RPO i dialoghi sono un penoso passo indietro.
EliminaTralascio poi la trama che è ovviamente un triste mix di the last starfighter+ender'sgame (sicuramente voluto ma riuscito abbastanza male)
In Italiano non c'è ancora vero?
EliminaPeccato per Armada, che comunque conto di leggere ugualmente.
RispondiEliminaDoc, l'ultimo di Ammaniti è previsto nelle microletture?
Preso, in lettura asap. E sì, ovviamente ne parliamo appena lo finisco.
EliminaAppena finito di leggere i Maestri dell'Orzo . Da adesso in poi quando nei gruppi social chiederanno quale fumetto mi consigliate e tutti ad urlare : Moore, Morrison, TWD, Mangaacaso. Io arriverò di prepotenza e costringerò tutti a leggere questa somma opera di Van Hamme, pazienza che è francese.
RispondiEliminaVan Hamme è belga, occhio che loro si offendono se gli dai dei francesi (come faremmo tutti, credo). Scusate l'attimo da pdf, ma vivendo in Belgio sono precisazioni importanti da fare.
EliminaComunque I Maestri dell'Orzo è un capolavoro e un giorno troverò il coraggio di guardare anche la serie tv. Ma poi in realtà non ho mai letto nessuno storia di Van Hamme che non sia stupenda.
Sulla linea "penavo fosse francese" (sono ignorante e per me tutti i volumi cartonati grandi sono francesi di default) sto recuperando in netto ritardo Rork di Andreas (tedesco). Primo volume molto bello (e l'episodio Cimitero delle Cattedrali molto wow)
EliminaNon sapevo ci fosse anche la serie tv de "I Maestri dell'Orzo".
EliminaVidigi se ti piace Van Hamme non puoi esimerti da leggere XIII o Largo Winch. Sono molto diversi per atmosfere a "I maestri dell'orzo", però sono fra le migliori opere franco belga degli ultimi decenni
Ho recuperato i primi due volumi di Hammer, quelli usciti l'anno scorso per Mondadori.
RispondiEliminaNon l'avevo letto a suo tempo, e, mentre recupero i pezzettini della tessera di Antrista, aggiungo che è veramente un bell'esempio di fantascienza italica di un certo livello.
Noooo delusione massima per Armada! RPO mi era piaciuto un sacco...
RispondiEliminaA rischio di compromettere la mia tessera di antrista, scopro solo ora l'esistenza di Ready Player One. Metto subito in cima alla lista e ringrazio as usual.
RispondiEliminaPS Doc, ma a queste coordinate non si parla più della nostra Inter? Eppure la stagione (harakiri sloveno a parte) si presenta sicuramente più coinvolgente...
Troppi rompiballe figli di padre ignoto e madre notissima. Arrivano qui per il calcio e non ce li scrolliamo più di dosso. Gente molto, ma molto più aggressiva di un Righeiro qualsiasi. Non ne vale la pena: c'è Twitter, dove agli scocciatori si fa ciaonepersempre con un clic.
EliminaMah io sono anche contento che ci sia meno calcio e, quindi, più spazio per altre cose più nerdospecifiche.
EliminaIl calcio ha rotto le pelotas per onnipresenza, perfino al giornale radio (!) viene prima la serie B di una medaglia d'oro in qualsiasi altro sport. :/
Eeee il premio Barbagli anticonformista 2015 va a...
Elimina@Doc, ti cerco su Twitter allora :)
Di Armada e Lock Up avevamo parlato e quando un manga che piace come Lock Up finisce è sempre poco piacevo, soprattutto se ti lascia dopo solo 4 numeri. Ero curioso di Devilman VS Hades perché dopo non essere riuscito a finire Amon (una merda totale di fumetto) non ero molto convinto di un ulteriore seguito.
RispondiEliminaParlando di quello che sto leggendo io, come ci siamo detti, la Cosmo continua a sfornare volumi di sci-fi francese che levati, collana costina blu. Ho letto Niourk ed è un bel volume auto conclusivo ben strutturato, ben disegnato e con una trama mai banale anche se pesca a piene mani da alcune trame ormai classiche dello sci-fi (dopobomba, sopravvissuti, mutazioni ecc..). Già il titolo ha una motivazione banale ma carina che si scopre leggendo circa a metà volume. Volendo trovare un difetto il volume costa euro 7,50; per un volume da edicola con copertina non rigida è tanto. La Cosmo ha spiegato in alcuni volumi che non ci sta dentro con i costi ma una politica di prezzo così gli potrebbe alienare una parte del pubblico che di questi tempi non si butta alla ceca su un fumetto che costa euro 7,50. Altro problema è la distribuzione per trovare i fumetti della Cosmo ci vuole il rabdomante e in fumetteria arrivano dopo eoni. [non sono pagato dalla Cosmo ma volendo mi trovate su twitter :P]
Quel volume di Nagai me lo faro mettere via in fumetteria come mi farò mettere via dalla Jpop Museum Box.
Tacci tua Doc, ora sto cercando quell'apribottiglie ;)
RispondiEliminaIl manuale tecnico di Alien pare una figata.
Attualmente compro molto e leggo poco (causa impegni e imprevisti che manco il monopoli...).
RispondiEliminaComunque Cosmo soprattutto: Nirouk, il ciclo di Nibiru, I Cavalieri Dragoni; roba figa la Cosmo che tira fuori tutti sti piccoli grandi classici un po da tutti i posti (Italiani, Franco/Belga/Teteschi/Inglesi/Americani ecc...) tra l'altro stanno ristampando in formato bonellide 28 ore dopo, che il film m'era piaciuto tanto.
Di manga, ecco, ho questo problema che mi devo accattare tutto ciò che è in qualche modo implicato con Go Nagai. Dopo essermi sparato per anni la Gooooo Collection di d-visualiana memoria, decisi che non mi sarei mai ricomprato le ennesime ristampe dei Mazinger e Devilman qualora fossero state ripubblicate. Manco a dirlo arriva JPOP che ristampa tutto Nagai e io, fedele a me stesso e ai miei propositi, non prendo nulla.
Poi però oltre alle ristampe, la JPOP ti rifila anche questi inediti Tipo Mazinkaiser SKL oppure Getter Robot Earth suicide che D-Visual non aveva pubblicato. In buona sostanza devo ricomprare tutto, perchè non riesco a vedere in collezione volumetti di grafica e formato diverso degli stessi personaggi...Do(c)tore, è grave?
Sul versante italiano mi è tornata la sbornia per i "neri", il Morto mi sembra una variante originale e non scontata del suo bis-nonno Diabolik, ad una fiera mi sono riacattato i primi numeri e lo consiglio caldamente, aspettando la nuova testata Bonelli che potrebbe essere veramente bella visto le prerogative.
Continuano le letture americane di Invincible per Image, il bellissimo Multiversity per DC, Antman e Angela per Marvel, anche se in questi periodi preferisco trovare per mercatini vecchi volumi Star-Comic Art- Play Press per rileggere le vecchie pubblicazioni e i vecchi redazionali di quella volta. Effetto nostalgia, che ci volete fare? ;)
Nella Biblioteca per cui lavoro sono arrivati nuovi fumetti tra cui:
RispondiElimina1- Golem di Lrnz bello, ma mi aspettavo di più.
2- I primi 3 volumi della serie "I Druidi"- bello i disegni e una storia che
ricorda nel format "il nome della rosa" solo con molto più folklore e
"magia"
3 - Il porto proibito - graphic novel tutta a matita caratterizzata da disegni davvero belli, una storia d'avventura e di sentimenti come non se ne leggeva da tempo, personaggi ben sviluppati (Imho). Opera curata nei dettagli. Le musiche e i canti citati nelle vignette possono essere recuperati e ascoltati ( grazie ad una comoda bibliografia - lista di canzoni a fondo volume) per arricchire la capacita (già ottima di suo) di immergersi nella lettura della storia.
Provate per credere.
Finito lock up e ho letto sotto il sole di mezzanotte di canales e pellejero, nuova avventura di corto maltese. Bello, lo spirito di Corto è perfettamente rispettato, non c'è odore di more of same si incastra perfettamente nelle atmosfere create da Pratt.
RispondiEliminaIo credo che riprendo a leggere il manga di Nausicaa della Valle del Vento. Ieri sono andata a vedere il film.
RispondiEliminaIl manuale tecnico di Aliens! Gran figata! Ero riuscito a comprarlo tipo 20 anni fa spendendo la paghetta di 2/3 mesi...ma DOVEVO averlo. Quant'è grande il fucilotto apribottiglie?
RispondiEliminaQuanto a letture ho appena finito Hammer e devo dire che per essere un fumetto di 20 anni fa era già avanti su alcuni temi. Pare che ne vogliano fare un seguito, non sarebbe male.
Ho finito Imagica di Barker, altro residuato degli anni 90 che all'epoca non avevo concluso. Gran libro, storia molto spinta nel fantastico, lungo (più di 800 pagine) ma non noioso. Secondo me sarebbe perfetto per un film, strano che non ci abbiano mai pensato visto che Barker ha venduto altri soggetti al cinema.
"Pare che ne vogliano fare un seguito".
EliminaMhhh, non ci spererei (pur)troppo.
A me Devilman Vs Hades sembrava (e probabilmente è) l'ennesimo modo per cavare denaro dalla rapa, dopo "Devil Lady", "Amon" e compagnia bella.
RispondiEliminaNon posso esimermi dal leggere l'ultimo capitolo di Devilman per quanto puzzi di operazione commerciale fin dentro le mutande editoriali del team moon. Ma checcevoifà, l'ammore e l'ammore .
RispondiEliminaRecupererò Lock up quanto prima .
E poi che dire, spero che le bottiglie di birra escano dalle foxxute pareti.
PROBABILE SPOILER
RispondiEliminaMa il seguito di Devilman non dovrebbe essere Violence Jack? (per chi non lo sapesse ULTRA SPOILER Jack dovrebbe essere Akira reincarnato), non ha comunque senso secondo me questo manga dato che mi sembra di ricordare che alla fine di Devilman ROVINATORE akira viene fatto fuori da Ryo/Satana.
No, alla fine di Devilma ROVINATORE Akira viene ucciso dall'angelo Lucifero, in Devilman vs Hade appunto Akira è nell'oltretomba poiché morto, ma non ci sta a stare fermo e soffrire così vuole ripigliare l'amata e i compagni (nonostante Persefone gli ribadisca più volte che anche riuscendoci sarebbe comunque inutile)
Eliminachissa' se si ricongiungera' a devil lady e a quella storia della reincarnazione in un mondo alternativo... comunque io stavolta passo, per me l'imperatore delle tenebre finisce spiaccicato per terra da koji e pace all'anima sua :D
Elimina...assieme a tutto il resto dell'umanità...
RispondiEliminaLa scuola senza pudore me lo recupererei volentieri
RispondiEliminaDevilman vs Hades è una bimbominkiata nutellante e si sente l'odore lontano un miglio.
RispondiEliminaMi levo tanto di cappello per il volumone di Aliens... un attimo che asciugo la tastiera dalla bava xD
Su Cline, beh spero davvero per lui che non abbia la "kurumadite" (Ovvero azzeccare una ed una sola idea buona in tutta la tua vita, realizzare un prodotto di successo e non saper inventare altro se non la stessa trippa).
Faccio il ripetello dei precedenti antristi ma il Manuale su Aliens è una gran figata e ho il prurito al portafoglio, devo assolutamente averlo!!!
RispondiEliminaQuoto Drakkan e Lo Zione Lardass sulla Cosmo, soprattutto se uno non vuole infilarsi nel tunnel delle continuity, con la Cosmo ti spari storie autoconclusive o minisaghe di ottimo livello.
Strangers on Paradise si conferma un capolavoro.
RispondiEliminaE Piccoli momenti di infelicità?
Pure Piccoli momenti di infelicità. (cit.)
forse "Momenti di trascurabile infelicità"?
EliminaEsatto! :D
EliminaUn'involontaria crasi tra il nome dell'autore ed il titolo
EliminaOltre ad essermi sparato tutto The Walking Dead per colmare questa mia grossa lacuna culturale, ho sul comodino il nuovo di Zerocalcare, Il Porto Proibito e Green Manor. In versione digitale invece ho letto il primo di Low, che ha alcuni elementi in comune con Rim City, e il primo di Tokyo Ghost.
RispondiEliminaArmada uscirà pure in Italiano? Voglio comunque provare a leggerlo
RispondiEliminaSto leggendo : la guerra civile spagnola di anthonuy beevor. libro noiosissimo in quanto metà libro si perde tra le intricatissime ed incomprensibili lotte interne delle fazioni repubblicane ; tra comuinisti, anarchici, separatisti baschi, repubblicani , asaltos, eccetera non ci capisco più niente. Lo finirò solo per il finale ( ma ha senso questo per un libro di storia ? mah).
RispondiEliminaPOi sto leggendo : la guerra bianca ( ennesima storia del fronte italiano della prima guerra mondiale ) chepperò devo dire finora è interessantissimo.
Di nerd sto leggendo una raccolta di tutti i racconti del vecchio weird tales ( la rivista di lovecraft e howard per capirsi).
Di manga non leggo più niente perchè sono in trasloco e i fumetti sono spariti !! :S mi riprenderò più avanti
Devo dire che la guerra civile spagnola è una delle guerre civili più incasinate di cui io abbia mai letto .
Elimina"Di nerd sto leggendo una raccolta di tutti i racconti del vecchio weird tales ( la rivista di lovecraft e howard per capirsi)."
EliminaPoffarre! Dov'è questa meraviglia?
Riesumo un post un ò vecchiotto per dire che finalmente ho finito di leggere Armada e che (purtroppamente per Ernest Cline) mi trovo in totale accordo con il Doc: Armada è una sorta di brutta copia di RPO con personaggi che con cui non riesci ad empatizzare, che si svolge TROPPO velocemente (ROVINATORE Zack incontra Lex nel centro addestramento e BUM si innamorano subito l'uno dell'altra, in RPO il rapporto tra Wade e Samantha era un taninello più teso), finale telefonatissimo e, appunto citazioni messe lì tanto per (in RPO erano parte della trama, qui sono tappezzeria gratuita); quando ai tempi lessi RPO, avevo un un Hype pazzesco per l'uscita del film tratto, Per quanto riguarda Armada, il film possono farlo pure nel 2099 per quanto mi riguarda.
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