The Abyss (1989)
Come sa bene Schwarzenegger sotto Natale, una promessa è una promessa, e allora ecco qua la puntata di SuperFantaScienzo dedicata a The Abyss di James Cameron (1989) di cui parlavi in quel post sui 15 grandi film nati su set prossimo all'esplosione. Cosa rende questo film lunghissimo (2 ore e 25, che diventano quasi tre nel cut della Special Edition) una delle più affascinanti pellicole di fantascienza di quegli anni? E cos'è questa storia dello tsunami al moviolone? [...]
Hai sempre pensato che The Abyss e Aliens - Scontro finale fossero due gemelli eterozigoti, così simili, così diversi. Pensateci un attimo, gli ingredienti di base sono gli stessi: una razza aliena, dei civili finiti in mezzo a casini più grandi di loro, una squadra di soldati inviati a "risolvere" la situazione. Tre anni dopo i grossi problemi di adattamento degli space marine di Gorman e Hicks alla dentatura degli xenomorfi, James Cameron scrive e dirige un altro meraviglioso film di fantascienza sullo spazio profondo e gli alieni, ma stavolta senza muoversi dalla Terra. Ché qualcosa di perfetto per una storia del genere, un luogo oscuro, ostile e inesplorato tanto quanto un lontano avamposto nel cosmo ce l’abbiamo già quaggiù e si chiama abisso, appunto.
Ma se gli ingredienti sono quelli, Cameron li ha mescolati secondo una ricetta completamente diversa. La pagliuzza corta del cattivo spetta questa volta ai militari, con tanto di marcetta in sottofondo ogni volta che fanno i militari stronzi, e non a caso l’eroe di Aliens, l'Hicks di Michael Biehn, qui si ritrova pericoloso antagonista trigger-happy, con la mente offuscata dalla sindrome nervosa da alta pressione e da qualche film di John Wayne di troppo visto in gioventù. O quello, oppure erano i baffi da motociclista il problema.
E se Aliens era stato prima di ogni altra cosa un film d’azione, la declinazione pedal to the metal della formula del primo Alien di Scott, un film di pieni piuttosto che di vuoti, The Abyss è al contrario una pellicola di lunghi silenzi, riempiti dall’abbraccio glaciale e oscuro di un luogo non pensato dal creatore per ospitare molte forme di vita. Men che meno quella umana. Ci sono anche qui le scazzottate meccaniche - tra due sommergibili che calcano il ring al posto di power loader e regina aliena - i momenti di contrasto tra personaggi che vogliono cose diverse, il messaggio antimilitarista che riguarda però solo i militari stronzi, quando l’uragano in superficie si trascina dietro, laggiù nel profondo, un refolo di quanto resta della Guerra Fredda nel 1989 post-discorso di Rocky davanti al politburo. Come noto la vera causa della caduta del Muro. "Decolliamo e nuclearizziamo", aveva detto il caporale Hicks di Michael Biehn davanti al problema mostroni mangiauomini su LV-426. "Andiamo e li nuclearizzo", dice ora il navy seal mustazzo di Michael Biehn davanti al problema possibile sommergibile avanzatissimo russo e/o alieno. Certa gente non cambia mai.
La cosa in assoluto più bella di The Abyss, quello che lo rende non solo un capolavoro del genere sci-fi ma un gran bell'esempio di cinema in generale, è la fantastica fotografia di Mikael Salomon, che in combutta con la regia del sergente di ferro Cameron dà vita a uno spettacolo per gli occhi unico. Quel mondo primordiale delle profondità riprodotto tra mille problemi in fondo a un vascone gigante e quei primi piani tinti d’azzurro, in un 2.35:1 da urlo. Non un’inquadratura fuori posto, non una scena superflua. Ma non è solo un circo del visivamente bello lungo due ore e venti/quasi tre. Quello è Avatar. The Abyss riesce nel suo intento, tenendoti lì, incollato alla poltrona, pompando la tensione fino al punto di farti implodere.
Hai visto poche scene capaci di far leva sulle paure ancestrali dello spettatore come quella in cui Lindsey (Mary Elizabeth Mastrantonio) annega. Alla claustrofobia che tutto il setting si porta dietro, alla grande paura di finire senza ossigeno lì dove nessuno può salvarti (beh, nessuno nato su questo pianeta, almeno), si somma la dinamica di coppia deragliata dei due, interpretata in modo eccezionale dai due protagonisti. Brava la Mastrantonio, ma bravissimo soprattutto Ed Harris, attore che hai come idea non abbia avuto mai tutta la stima che meritava. Sarà stata la faccia un po’ da vecchietto pure ai tempi della cresima. Boh. Quanto agli altri, non ti è mai stata troppo simpatica la super-caratterizzazione dei
membri dell’equipaggio di Deep Core (Hippy il paranoico e il suo
topolino, One Night e il suo cappello da turista americana a Roma...),
che funziona meno, per forza di cose, di quella degli space marine di Aliens,
ma tutto ha un suo perché e ogni elemento gioca la sua parte. Compresi i
soldati stronzi redenti, che prima di ogni altra cosa ci tengono a
salvare la buccia. Realistico.
E arriviamo così al finale, colorato di viola e di fucsia fluo, come una mountain bike del 1990. Finale che a qualcuno è piaciuto, ad altri no. Te? L’hai sempre visto come qualcosa di molto coerente con il tipo di storia costruito fino a quel momento. Non ti piacciono gli ultimissimi secondi di pellicola, il fatto che gli alieni abbiano fatto pure la magia deciuffus (cit) anti-embolia a tutto l’equipaggio, ma fino a lì, fino alla sorte di Bud, ti sta bene tutto. Dopo due ore e venti appresso a questo povero cristo che cerca di salvare gli altri, non poteva esserci un finale senza happy ending. Quello è Titanic.
Insomma, pur con il suo incontro ravvicinato del terzo tipo, con i suoi mostrilli alieni amici-di-ET, filmone. Di quei film che così, ti verrebbe da dire dopo averlo ripetuto per anni e anni, non ne fanno più. Solo che poi pensi a Interstellar e Gravity (e speriamo speriamo speriamo almeno un po’ The Martian, che esce l'1 ottobre), e ti ricordi che per fortuna non è vero.
E la storia della grande onda? Chi ha visto la Special Edition in DVD del film sa che l’incontro tra Bud e gli alieni aveva un risvolto lievemente più sinistro. In pratica, per il nostro bene, gli omini di luce fermavano i venti di guerra con la minaccia di uno tsunami enorme. L’equivalente fluidodinamico della cinquina mostrata al figlio monello produceva il suo effetto, o almeno questo veniva lasciato sperare. Era una scena che da un lato funzionava, perché chiudeva il discorso dei russi e dei militari sboroni e dell'escalation bellica (molto più marcato nel cut della Special Edition grazie ad altre piccole scene tagliate) senza abbracciare la filosofia del volemosebeneperchésì, dall’altro non reggeva, perché la reazione della gente in spiaggia era molto mimma, tanto per dirne una, e gli alieni che facevano vedere a Bud i pezzi di telegiornale sembravano i cugini seri dei pagliacci di Explorers. Ma alla fine Cameron non si ritrovò convinto di quella sequenza, sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che per il suo impatto sulla storia, e venne tagliata. Ma dopo il successo di Terminator 2, il regista ottenne un budget extra dalla Fox per far completare la scena alla ILM, in tempo per l’uscita del Laserdisc (1993). Per chi non avesse mai visto la scena in questione, beh, eccola:
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Hai sempre pensato che The Abyss e Aliens - Scontro finale fossero due gemelli eterozigoti, così simili, così diversi. Pensateci un attimo, gli ingredienti di base sono gli stessi: una razza aliena, dei civili finiti in mezzo a casini più grandi di loro, una squadra di soldati inviati a "risolvere" la situazione. Tre anni dopo i grossi problemi di adattamento degli space marine di Gorman e Hicks alla dentatura degli xenomorfi, James Cameron scrive e dirige un altro meraviglioso film di fantascienza sullo spazio profondo e gli alieni, ma stavolta senza muoversi dalla Terra. Ché qualcosa di perfetto per una storia del genere, un luogo oscuro, ostile e inesplorato tanto quanto un lontano avamposto nel cosmo ce l’abbiamo già quaggiù e si chiama abisso, appunto.
Ma se gli ingredienti sono quelli, Cameron li ha mescolati secondo una ricetta completamente diversa. La pagliuzza corta del cattivo spetta questa volta ai militari, con tanto di marcetta in sottofondo ogni volta che fanno i militari stronzi, e non a caso l’eroe di Aliens, l'Hicks di Michael Biehn, qui si ritrova pericoloso antagonista trigger-happy, con la mente offuscata dalla sindrome nervosa da alta pressione e da qualche film di John Wayne di troppo visto in gioventù. O quello, oppure erano i baffi da motociclista il problema.
E se Aliens era stato prima di ogni altra cosa un film d’azione, la declinazione pedal to the metal della formula del primo Alien di Scott, un film di pieni piuttosto che di vuoti, The Abyss è al contrario una pellicola di lunghi silenzi, riempiti dall’abbraccio glaciale e oscuro di un luogo non pensato dal creatore per ospitare molte forme di vita. Men che meno quella umana. Ci sono anche qui le scazzottate meccaniche - tra due sommergibili che calcano il ring al posto di power loader e regina aliena - i momenti di contrasto tra personaggi che vogliono cose diverse, il messaggio antimilitarista che riguarda però solo i militari stronzi, quando l’uragano in superficie si trascina dietro, laggiù nel profondo, un refolo di quanto resta della Guerra Fredda nel 1989 post-discorso di Rocky davanti al politburo. Come noto la vera causa della caduta del Muro. "Decolliamo e nuclearizziamo", aveva detto il caporale Hicks di Michael Biehn davanti al problema mostroni mangiauomini su LV-426. "Andiamo e li nuclearizzo", dice ora il navy seal mustazzo di Michael Biehn davanti al problema possibile sommergibile avanzatissimo russo e/o alieno. Certa gente non cambia mai.
Una delle due apparizioni di Garfield nel film |
"Mmh, no, non sa di alieno" |
E arriviamo così al finale, colorato di viola e di fucsia fluo, come una mountain bike del 1990. Finale che a qualcuno è piaciuto, ad altri no. Te? L’hai sempre visto come qualcosa di molto coerente con il tipo di storia costruito fino a quel momento. Non ti piacciono gli ultimissimi secondi di pellicola, il fatto che gli alieni abbiano fatto pure la magia deciuffus (cit) anti-embolia a tutto l’equipaggio, ma fino a lì, fino alla sorte di Bud, ti sta bene tutto. Dopo due ore e venti appresso a questo povero cristo che cerca di salvare gli altri, non poteva esserci un finale senza happy ending. Quello è Titanic.
Insomma, pur con il suo incontro ravvicinato del terzo tipo, con i suoi mostrilli alieni amici-di-ET, filmone. Di quei film che così, ti verrebbe da dire dopo averlo ripetuto per anni e anni, non ne fanno più. Solo che poi pensi a Interstellar e Gravity (e speriamo speriamo speriamo almeno un po’ The Martian, che esce l'1 ottobre), e ti ricordi che per fortuna non è vero.
E la storia della grande onda? Chi ha visto la Special Edition in DVD del film sa che l’incontro tra Bud e gli alieni aveva un risvolto lievemente più sinistro. In pratica, per il nostro bene, gli omini di luce fermavano i venti di guerra con la minaccia di uno tsunami enorme. L’equivalente fluidodinamico della cinquina mostrata al figlio monello produceva il suo effetto, o almeno questo veniva lasciato sperare. Era una scena che da un lato funzionava, perché chiudeva il discorso dei russi e dei militari sboroni e dell'escalation bellica (molto più marcato nel cut della Special Edition grazie ad altre piccole scene tagliate) senza abbracciare la filosofia del volemosebeneperchésì, dall’altro non reggeva, perché la reazione della gente in spiaggia era molto mimma, tanto per dirne una, e gli alieni che facevano vedere a Bud i pezzi di telegiornale sembravano i cugini seri dei pagliacci di Explorers. Ma alla fine Cameron non si ritrovò convinto di quella sequenza, sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che per il suo impatto sulla storia, e venne tagliata. Ma dopo il successo di Terminator 2, il regista ottenne un budget extra dalla Fox per far completare la scena alla ILM, in tempo per l’uscita del Laserdisc (1993). Per chi non avesse mai visto la scena in questione, beh, eccola:
The Abyss
recensito da DocManhattan il 2015-09-23
Rating:
recensito da DocManhattan il 2015-09-23
Rating:
Prima di conoscere questo blog non avevo mai visto Aliens - Scontro Finale e The Abyss. Ho recuperato Aliens - Scontro Finale perché lo facevano a nastro su sky un po' di tempo fa e adesso mi sono accattato sulla baia The Abyss Special Edition DVD 2 dischi. Quando l'avrò visto leggerò il post.
RispondiEliminaPS: da bambino avevo provato a vederlo ma:
1) durando una enormità mi ero scoraggiato perché non sarei mai riuscito a vedere il finale e il videoregistratore a casa mia arrivò molto tardi;
2) mi venne uno spaghetto pazzesco quando vidi una delle scene iniziali in cui ad uno dei cadaveri sul sottomarino usciva un ragno dalla bocca. Da bambino non guardavo quasi mai film di paura, non mi sono mai piaciuti.
Verissimo lo spaghetto del 2 (quella scena fa impressione ancora oggi), ma son granchietti, non ragni :D
EliminaVabbè, cambia nulla in termini di impatto, perdona la PDFata.
Ho detto ragno perché ricordavo un esserino con tante zampette ma effettivamenti i ragni subbacqui (cit.) non si sono mai visti.
EliminaE se mai ne esistessero, che nessuno posti foto di queste bestie schifose, grazie :D
EliminaGranchietti +1
EliminaEsiste un ragno "palombaro", che trasporta bolle d'aria e mangia gamberetti...
EliminaGooglate un po', se vi interessa...
BIG NOPE, Gig :D
Eliminaok, recupero
RispondiEliminaho sempre amato moltissimo questo film , in particolare i colori mi hanno sempre afffascinato, e gli attori erano veramente di prim' ordine.
RispondiEliminaVidi Abyss ai tempi in sala e da allora mai più... Grazie per il finalone aggiuntivo che non avevo mai visto....
RispondiEliminaUna curiosità che lessi all'epoca (pleistocene o giù di lì...) che non saprei quanto possa essere reale/realistica ed attendibile... Il regista pare che lavorasse in un ambiente con tre tavoli distinti dove, quasi contemporaneamente scriveva le sceneggiature di Terminator, Aliens ed Abyss...
mai letto, riscontrato o trovata conferma di questa diceria ma se vera lo rende ancora più grandioso...
FIlm immenso e favoloso... Cameron al suo meglio.
RispondiEliminaDoc, per The Martian dovresti poter stare tranquillo, perchè dai, troppo estesi, trailer hanno trasposto il libro con una certa precisione e quindi l'effetto gran filmone dovrebbe essere assicurato.
O almeno speriamo. :D
Cheers
Anch'io quando ho visto Gravity ho ripensato ad Abyss, che purtroppo non ho visto al cinema.
RispondiEliminaCredo che meriterebbe una ritrasposizione, anche solo ricolorato, secondo me reggerebbe ancora parecchio.
E visto che Gravity è forse l'unico film che abbia mai considerato sensato in 3D, un Abyss 3D mi azzarderei a vederlo.
indimenticabile film e scena che mi lasciò esterrefatto...in un 1989 in cui uscirono altri due film a tema "abissale"...."Creatura degli abissi" e "Leviathan" (con i soldi pure di De Laurentiis)....ma ben più ovvi e beceri, nei miei ricordi...
RispondiEliminaUn giorno parleremo anche del pessimo, pessimo Sfera (1998)...
Eliminaah già... ma lì si partiva già male: Dustin Hoffman in un film d'azione......
EliminaNon me lo ricordo così brutto Sfera.. aspetto rece Doc..
Elimina"Creatura degli abissi" più old school e becero, se vogliamo, ma con un suo perché.
EliminaE poi c'era quello stronzo favoloso di Miguel Ferrer, che io ho sempre adorato ^^
Personalmente trovo Sfera un film fregatura e mi spiego. Prima mezzora, primo tempo fantastici. Ingredienti di primissima, pathos perfetto premesse di una storiona supercult. Il secondo tempo si sgonfia parecchio, l'azione cerca di supplire al tradimento di un aspetto fantastico messo un po' in secondo piano rispetto alle premesse (sebbene sia la fonte degli accadimenti) e la storia in sostanza devia dall'uomo che guarda fuori all'uomo che guarda dentro (non vado oltre, non voglio rovinare il film a chi non l'ha visto). Non malaccio, alla fine, nel suo insieme, ma considerando le aspettative che mi ha creato così bene all'inizio, ci sono stati una pioggia di calamareschi vabbè nella seconda parte. La sensazione (ma non ho letto il libro) è che la storia dovesse andare da una parte ma che poi si sia deciso di farla cambiare direzione. Hai presente quelle situazioni in cui è la storia a chiedere che le cose vadano in un certo modo, anche drammatico, anche se ti piange il cuore, anche se dannazione non è giusto, ma che non solo ci sta, ma ci deve stare, e questa cosa ti segnerà per sempre e lascerà una sua impronta fulgida nella storia del cinema? Ecco, non è questo il caso.
EliminaGran filmone: trama, azione, tensione, personaggi credibili a parte le macchiette suddette. Cameron portava a Hollywood nuovi metodi di fare cinema e faceva storia ancora una volta.
RispondiEliminaEd Harris da quel momento è diventato un mito per me. Biehn irriconoscibile col baffone.
Un premio Prometheus (cit.) però lo avrei dato alla Mastrantonio quando ha dato una "leccata" all'alieno :D
Con le scene aggiunte secondo me Cameron puntava a qualcosa di simile a "2010: l'anno del contatto". Nei commenti del dvd ci stanno un sacco di curiosità sullo sviluppo del film, forse il più complicato girato da Cameron finora, roba che verrebbero fuori le 1000 cose che non sapevi su The Abyss.
Lo stesso anno uscivano un po' di film subacquei in qualche modo simili, come Leviathan. Un film simile che razziava un po' di idee e ne faceva un mischione ma con un risultato decisamente urrendo. Ricordo che, prima di averli visti, li confondevo tra loro.
Ma di quei film con le scene aggiunte in post produzione ne parliamo ? Gente presa per strada per le orecchie e messe ai microfoni per doppiare le parti mancanti.
Per il premio Prometheus (cit, lol) c'è una didascalia apposita nella rece :)
EliminaUno dei miei film SF preferiti: quasi perfetto e con un'atmosfera veramente indimenticabile...personalmente io preferisco il finale (ed in generale il montaggio) della versione originale, secondo me mantiene un sense-of-wonder migliore e concordo con Leomax sulle intenzioni iniziali simil-2010 di Cameron. Che altro dire, a parte il fatto che lo guardo _ogni_ volta che lo passano in TV? :-D Ah, soltanto che secondo me la Mastrantonio (non so se avete visto come si è ridotta...) non merita affatto il premio Prometheus, in fondo che il "materiale" fosse semplice acqua era una supposizione abbastanza fondata e l'entità non aveva dimostrato affatto intenzioni ostili :-)
RispondiEliminaconcordo su entrambe le cose, cioè su come si è ridotta la Mastrantonio (l'ho vista in qualche puntata di Senza traccia, mamma mia...) e sul fatto che toccare il serpente d'acqua fosse una sfida per dimostrare agli altri che fosse innoquo
EliminaPDF on: Non era Ripley, "decolliamo e nuclearizziamo?". Io lo ricordo detto da lei, anche perchè è l'unica che aveva capito tutto.
RispondiEliminaLei lo propone ma con un discorso leggermente più lungo...la battuta secca la dice Hicks, subito dopo aver chiamato Ferro alla radio e (cito a memoria) le parole sono "Io dico decolliamo...e nuclearizziamo...questa è la sola sicurezza"
EliminaIl cicali, non si scherza con i sentimenti. Tessera da antrista coriandolizzata fino a... boh, le 13. Pena alternativa: "Alle prigioni... in prigione" (cit) :D
EliminaAdoro The Abyss.
RispondiEliminaDa ragazzino notavo una certa somiglianza tra due film di Cameron e due romanzi di Crichton. Congo-Aliens (spedizione finanziata da una corporazione con interessi tecnologici, bestie mangiauomini, sequenza in cui i besti attaccano imprevisti dall'alto) e Sfera-The Abyss.
Immagino che fossero semplicemente idee nell'aria in quei decenni.
ma alla fine fu effettivamente un flop o no?
RispondiEliminaNon proprio. 90 milioni di dollari incassati a fronte di un budget di 69. Per i discorsi che facevamo l'altra volta, non un gran risultato, ma solo perché c'hanno speso tanto. Tre anni prima, Aliens, con l'ovvio traino del primo film, era arrivato a 130 milioni... ma a fronte di soli 18 spesi. Tradotto: soldoni.
EliminaA me a dire la verità non ha mai fatto ne caldo ne freddo!
RispondiEliminaCarino ma "meh".
L'unica nota degna di nota già allora quando uscì era il vermone d'acqua in CGI. Pluriosannato ovunque come piccolo gioiello di CGI in anticipo sui tempi rispetto alla concorrenza. Ma a parte quello ricordo al momento solo due scene. Il resto è rivisto. Credo però che sia "rivisto" più per colpa dei film che seguirono e che copiarono che per il fatto che Abyss stesso copiava Alien.
Insomma, un bel film che non spicca per niente di particolare però. IMHO (altrimenti vi scaldate subito).
Doc ricordo che da qualche parte dicevi che il liquido per far respirare senza l'embolia esisteva sul serio, mica mi puoi dare notizie in merito?
RispondiEliminaNella parte iniziale del film, i militari guidati da Biehn mostrano questo liquido respirabile, utilizzando come cavia... il topolino di Hippy. Nella scena non sono stati utilizzati trucchi e il topo non annega, ma, dopo un po' di comprensibile sbattimento, inizia a respirare il liquido. Esperimenti del genere sui topi sono stati condotti a partire dagli anni 60 e quella sostanza è un perfluorocarburo (PFC). Per saperne di più, leggi qui quando parla di "Liquid Air": http://gizmodo.com/can-humans-breathe-liquid-1156138301
EliminaNon vorrei dire cavolate ma questo liquido è stato sperimentato in campo medico perché aiuta ad eliminare l'acqua dai polmoni essendo più pensate dell'acqua.
EliminaPS: è lo stesso liquido che si vede in Evangelion all'interno negli entry plug.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaDomanda:visto oggi, reggerebbe? Mi lancio nell'esperienza?
RispondiEliminaIo l'ho visto ieri (ahahah... ehr) e l'ho trovato ancora bellissimo.
EliminaUno dei miei film preferiti in assoluto. La trovata del liquido respirabile mi sembrò e mi sembra tutt'ora una figata pazzesca. Tra l'altro è più o meno lo stesso concetto dell'LCL degli abitacoli degli EVA...
RispondiEliminaStupendo film. Visto e rivisto mille volte.
RispondiEliminaIl finale originale piace di più anche a me.
Ah niente, si recupererà pure questo (quando gli esami finiranno forse).
RispondiEliminaGran bel film, visto ennemila volte.
RispondiEliminaForse l'unica parte invecchiata male (come per tanti altri esempi portati proprio dal Doc qui sull'Antro) è la CGI del vermone (riciclato poi in Donnie Darko due anni dopo - sort of-) di cui parlava sopra Jeeg.
Ché il futuro, a volte, invecchia prima del passato o del presente.
*dodici. Che l'età fa fare corto circuiti strani. Decenni che spariscono dai conti... xD
EliminaDi due anni dopo è il T-1000, sempre di Cameroon.
EliminaE ora la smetto con i soliloqui e i commenti multipli. Promé. :)
Bellissimo il Film. Piaciuto all' epoca, piace ora e piacerà sempre! per the Martian ho una paura.. perchè se entriamo in un mood alla "Interstellar", ovvero fantascienza "Plausibile" e colonna sonora + girato con i controcazzi sono la persona più felice del mondo, se è un flop potrei rimanerci veramente male.. non ce la faccio a non riporre tante speranze in questo film.. Speriamo tantissimo in bene...
RispondiEliminaGran bel film, tra l'altro fu il primo film che vidi in dvd con il mio primo impianto dolby surround e durante le scene non parlate si sentiva perfettamente il rumore del gocciolio dell'acqua. Da paura!!
RispondiEliminaAll'epoca purtroppo non lo apprezzai pienamente perché pensavo fosse una specie di plagio del romanzo Sfera di Michael Crichton, che avevo amato da adolescente. Anche se, col senno di poi, quest'ultimo aveva i suoi prestiti importanti forse da... Solaris?
RispondiEliminaMa nella fantascienza non si sa mai quanto è prestito e quanto è lo stesso alienino blu che ti sussurra le trame da dentro l'abat-jour sul comodino...
La fantascienza consente di utilizzare elementi inventati per esaltare argomenti spesso atavici. Le tematiche del conflitto, dell'isolamento, del confronto con qualcosa di alieno, che sia un mostro mitologico o un extraterrestre, sono presenti nell'immaginario umano da migliaia di anni. La fantascienza è un mezzo per raccontare liberamente queste storie.
EliminaQuindi, in quest'ottica, inventare qualcosa di scollegato da opere precedenti è pressoché impossibile: l'uomo è l'uomo, ed i suoi interrogativi sono spesso eterni.
Qualcuno ricorda "Leviathan" ? (Pronunciato all'americana, Levàiatan)
RispondiEliminaAnch'io amo questa pellicola… e ne preferisco decisamente la versione estesa. Bellissimo omaggio, Doc… una scusa per rivedermelo.
RispondiEliminaio sono abbastanza convinto che l'inversione dei ruoli militari/xenomorfi sia un tentativo di captatio benevolentiae da parte di Cameron per chi lo accusava di caratterizzazione fascistelloide dei marines in Aliens.
RispondiEliminaComunque non saprei scegliere quale preferisco tra i due, sarebbe come rispondere se voglio più bene al papà o alla mamma...
Vorrei invece citare la Nathanneverizzazione del film in un albo (ora non ricordo il titolo) che, per quanto al limite del plagio, mi piacque molto
Boh snobbato all'epoca e snobbato adesso...l'ambientazione sottomarina non mi ha mai ispirato granchè...
RispondiEliminaRivisto ieri completo di tzunami,grazie doc! Proprio un bel film. Ma....perché c'é Garfield attaccato sottosopra all'oblò in ben 2 scene? É l'unica cosa arancione in questo film tutto blu. Posso sperare in un "20 cose che non sapevi..."? :)
RispondiElimina